Caregiving e maltrattamento negli anziani Guido F. Amoretti DISFOR Dipartimento di Scienze della Formazione Università degli Studi di Genova
Alcune definizioni O Caregiver = Colui che presta le cure O Informali = figlio, coniuge, altro familiare o amico [primary caregiver] O Formali = medico, infermiere o qualsiasi altro professionista che presti cure O Caregiving = le attività assistenziali svolte dal caregiver O Burn-out = bruciare con il fuoco logorare, esaurire
G. AMORETTI - PSICOGERONTOLOGIA E PSICOGERIATRIA - BRESCIA 7 APRILE 2017
Le vittime nascoste O Nel mondo su oltre 1 miliardo di 100 80 73,8 60 Maschi Femmine 40 26,2 20 disabili il 2,4% è affetto da patologia dementigena O con età >= 65 si passa all 8,7% O In Italia gli anziani con età >= 65 sono il 20% O In Italia si stimano in 3 milioni i caregivers: quasi il 74% sono femmine, ma diventano oltre l 80% quando la malattia entra nella sua fase più grave. 0 Caregivers
Cosa può fare il caregiver O Supplire alla riduzione di autosufficienza O Cura della persona O Controllo delle terapie O Gestione dei rapporti con le strutture sanitarie O Contribuire al mantenimento delle capacità residue O Conversazione, letture O Passeggiate, incontri con amici e conoscenti O Trucchi per prolungare le condotte autonome (Reality Orientation Therapy [R.O.T.])
Le paure del caregiver O Essere inadeguato O Non avere le competenze sanitarie e psicologiche O Non avere la forza fisica O Non avere il coraggio di assistere al deperimento del paziente O Non avere le risorse economiche necessarie per garantire i livelli crescenti di assistenza che la malattia degenerativa richiede
Le difficoltà del caregiver O Senso di impotenza O Imbarazzo per i comportamenti bizzarri del paziente O Tendenza ad isolarsi nella diade assistito-paziente O Solitudine e svuotamento emotivo O Stress G. AMORETTI - PSICOGERONTOLOGIA E PSICOGERIATRIA - BRESCIA 7 APRILE 2017
Sintomi legati a stress da assistenza 36,9 Effetti negativi salute Uso di farmaci in chi lamenta effetti negativi sulla salute 27,8 72,2 Assumono psicofarmaci 62,3 Stanchezza 66,4 52,9 Sonno insufficiente 33,6 Assumono farmaci 0 0 20 40 60 80 100 20 40 sì 60 no 80 100
Di cosa sente bisogno il caregiver O Riconoscimento economico O Informazioni sulla rete di servizi O Personale non a pagamento per assistenza O O O O continuativa Assistenza domiciliare domestica Sostegno psicologico Migliore preparazione dei medici di base Più tempo da dedicare al paziente
Rischi per il caregiver associati alla perdita del paziente O Caregiver isolato, centrato sul paziente O Caregiver equilibrato, che ha conservato spazi per sé O Senso di colpa O Accettazione del lutto O Difficoltà a riallacciare O Rielaborazione del lutto relazioni O Difficoltà a sfuggire a isolamento e solitudine O Ripresa di contatti DEPRESSIONE O Ripresa di interessi RITORNO A VITA NORMALE
Le cause del burn-out O Lavorare in reparti con malati terminali o lungo degenti O Essere coinvolti emotivamente nel rapporto con i pazienti O Essere esposti a stress anche al di fuori del lavoro (problemi familiari, economici, di integrazione, ecc.) O Operare in un clima organizzativo non positivo
Il burnout del caregiver(1) O Nei caregiver formali il burnout si concretizza nella richiesta di trasferimento O Nei caregiver informali il burnout determina stress psicologico che può sfociare in fenomeni depressivi, nel rifiuto del paziente (con conseguente decisione di affidarlo a strutture protette), più raramente in episodi di aggressione nei confronti del paziente o, quantomeno, nella produzione di fantasie di morte del paziente con conseguente senso di colpa da parte del caregiver
Il burn-out del caregiver(2) O Nei caregiver formali il burn-out si concretizza nella richiesta di trasferimento ma.. O Non sempre è possibile O Il senso di inadeguatezza al compito è forte O L impatto con l insuccesso determina una diminuzione del senso di autoefficacia O Tutto ciò rende problematica la ripresa dell attività lavorativa seppur in un contesto diverso
Come ridurre il rischio di burnout O AZIONI O Utilizzare gli aiuti a disposizione (altri familiari, volontari, badanti) O Utilizzare gli aiuti economici (assegno di accompagnamento, sovvenzioni pubbliche) O Utilizzare i servizi a disposizione (assistenza domiciliare, pasti a domicilio, ecc.) O Utilizzare le strutture a disposizione (Centri diurni) O EFFETTI POSITIVI O Non isolarsi (mantenere i rapporti di relazione con gli altri) O Avere dei momenti per sé O Continuare a coltivare i propri interessi
Burn-out e maltrattamenti: quale relazione? O Alla base della situazione di burn-out c è uno stato di stress prolungato O La mancata risoluzione del problema può scatenare diverse forme di aggressività (fisica e/o verbale) che rappresentano uno «sfogo» per l operatore O Ciò costituisce la premessa per l attivazione di comportamenti maltrattanti nei confronti dei pazienti
RICONOSCERE E PREVENIRE I MALTRATTAMENTI DEGLI ANZIANI O Obiettivi: O Conoscere i connotati del problema O Riconoscere le situazioni a rischio e quelle attive O Prevenire e sostenere vittime e maltrattanti
Conoscere Alla ricerca delle cause dei maltrattamenti O Le cause remote O I connotati del problema: a) la consistenza del problema b) gli attori e le vittime c) i contesti predisponenti
a) la consistenza del problema : fenomeno ampiamente sottostimato a causa della difficoltà di rilevazione dei dati O problemi formali O cos è la violenza? O chi dovrebbe raccogliere i dati? O distinguere ruoli e complicità non è sempre facile ed O O O O immediato posizione di debolezza dell anziano : nega o sottostima il problema necessarie valide alternative per decidere di denunciare violenze gli operatori sono spesso riluttanti ad indagare
b) gli attori e le vittime Il caregiver è anche vittima? O ansia e depressione nei caregiver di anziani non dementi O sono presenti nel 35 % dei casi (= doppio d.pop.generale) O nei caregiver di a. dementi tra 43 e 46 %!! O stress prolungato espone a rischi molto elevati : studio del 1999 rivelò che i caregiver con elevati livelli di stress hanno (rispetto ai non caregiver) probabilità del 63% più elevata di morire nei 4 anni seguenti
c) i contesti predisponenti O tipologia della malattia / tipologia assistenza (v. cure personali che richiedono contatto fisico) O Organizzazione del lavoro (turni, rotazioni, ecc.) O Clima organizzativo: qualità delle relazioni fra pari e con i responsabili
Riconoscere Alla ricerca dei sintomi di maltrattamento O tipologie di maltrattamenti O fattori di rischio O nell anziano O nel caregiver O i segnali di maltrattamenti O la tendenza delle vittime ad occultare e giustificare
Fattori di rischio Anziano O età avanzata e sesso (75 % donne) O isolamento sociale O Incontinenza O alto grado di dipendenza dal caregiver O demenza e problemi comportamentali O consistenza del patrimonio O maltrattamenti precedenti (sindrome del patriarca decaduto)
Fattori di rischio Caregiver O età avanzata e sesso (75 % donne) O abuso di farmaci O problemi fisici o mentali O dipendenza economica dal malato O stress (divorzio, licenziamento, problemi legali o finanziari) Quando il caregiver è un operatore : O carenze organico O scarsa formazione / aggiornamento professionale O burn out
Comportamenti e segni fisici che fanno sospettare un maltrattamento Problemi del paziente O problemi medici irrisolti O abuso di farmaci O depressione, ansia O disidratazione, malnutrizione, perdita di peso
Comportamenti e segni fisici che fanno sospettare un maltrattamento Comportamenti sospetti nell ambulatorio del medico O spiegazioni non plausibili di certi segni fisici O O O O riscontrati ritardi nel rivolgersi al medico frequenti accessi alle prestazioni mediche paura : il paziente si tiene fisicamente lontano dal caregiver il caregiver rifiuta di lasciare da solo il malato
Comportamenti e segni fisici che fanno sospettare un maltrattamento Segni fisici O bruciature in zone inusuali O vestiti sporchi o inappropriati alla stagione O ulcere da decubito O sanguinamenti genitali o anali
Prevenire Cosa, come, nei confronti di chi O sensibilizzare gli operatori a contatto con gli anziani O il lavoro con l anziano: ascolto e rinforzo O la gestione dei conflitti come prevenzione rivolta al maltrattante O il supporto al caregiver
La prevenzione rivolta agli operatori O sensibilizzare attraverso la formazione O la supervisione come antidoto O il benessere organizzativo nelle strutture residenziali O la cooperazione tra servizi per rompere l isolamento
Il supporto al caregiver Come controllare la frustrazione e gli stati d irritazione del caregiving : O imparare a riconoscere i campanelli d allarme O intervenire con le modalità più consone per calmarsi O modificare i propri pensieri in modo da ridurre lo stress O imparare a comunicare in modo assertivo O imparare a chiedere aiuto O prendersi cura di se stessi per prevenire la frustrazione