La resilienza: una storia di ordinaria e quotidiana "magia" Marco Ius Dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche, dell Educazione e della Formazione Assegnista di ricerca Dipartimento Scienze dell Educazione, Padova Images from Hausfater R. Latyk O., The little boy star, Milk & Cookies Press, 2001
Una prospettiva contro il determinismo
Resilienza la capacità di vivere e svilupparsi positivamente, in modo socialmente accettabile, nonostante l aver vissuto alcune forme di stress o di avversità che normalmente implicano l alto rischio di un esito negativo (Vanistendael, 1998) un relativo buon esito di vita nonostante l aver fatto esperienza di situazioni che, come dimostrato in ricerca, comportano un rischio maggiore di sviluppo di psicopatologia (Rutter, 2000) la capacità di ben-adattarsi ad avversità, trauma, tragedie, minacce o importanti fonti di stress, [ ] rimbalzando dall esperienza difficile (American Psychological Association, Help Center, 2006)
Resilienza non è invulnerabilità questi bambini sono vulnerabili come gli altri, ma, in più, sono stati feriti e lo saranno tutta la vita, ma diventeranno umani tramite questa ferita (B. Cyrulnik, 2000)
E una capacità che tutti gli individui possono sviluppare in quanto non é un dato, ma un processo che si costruisce grazie all incrocio di fattori protettivi di carattere genetico, familiare ed ambientale: la resilienza non é un elenco di qualità possedute da un individuo, ma un processo che, dalla nascita alla morte, l individuo intreccia continuamente con il suo ambiente PLASTICITA': apparato psichico che si costruisce permanentemente e si plasma a seconda degli ambienti affettivi e sociali
Costrutto complesso che definisce un processo basato sull interazione di fattori biologici, neurologici, evolutivi, ambientali e culturali, e non una lista di caratteristiche Necessario un approccio multidisciplinare per la ricerca (Soutwick et al., 2008).
Perché a noi educatori interessa la resilienza? Determinismo, rigidità normativa, ricetta? o Ascolto, speranza, attesa di un inedito che si compie? Se non possiamo dire che una causa provoca un effetto, eviteremo di proporre ricette, non viviamo in una società normativa che dice come bisogna far crescere i bambini: la resilienza non è la stessa per una barra di ferro posta nell aria o posta in acqua
Come mai nella nostra cultura si è tanto lavorato sui traumi, ma non su ciò che aiuta a superare i traumi?? Come mai sappiamo moltissimo di ciò che non funziona, delle patologie, ma così poco di ciò che funziona?
Individuali Familiari Sociali Dalla Tripartizione Fattori Protettvi (Garmezy, 1985) alla piramide equilatera della Resilienza
Individuali buone capacità intellettive buone capacità sociali (il bambino ha facilità ad entrare in contatto con gli altri, bambini e adulti e a mantenere queste relazioni) empatia, socievolezza, competenze comunicative autostima (ha fiducia in sé ed è sicuro dei propri comportamenti) autoefficacia coping orientato ai problemi umorismo
Familiari struttura educativa adeguata (i genitori applicano regole chiare ed appropriate alle capacità e all età dei figli, con modalità coerenti nel tempo, capacità di stabilire regole) cioè presenza di equilibrio tra aspetti affettivi e normativi; clima familiare affettuoso e caldo (ambiente gradevole nella famiglia, scambi affettivi frequenti) e interazione positiva con il bambino/ragazzo (i genitori vivono momenti piacevoli con i loro figli facendo attività insieme, o semplicemente condividendo buoni momenti di vita quotidiana); attaccamento genitore-bambino sicuro (Bowlby); credo e valori familiari.
Sociali presenza di una ricca rete sociale di pari, che può essere anche misurata con il numero di pari frequentati (amici, vicini, compagni di classe, ecc.) e con la modalità di relazione messa in atto; la presenza di un adulto significativo al di fuori della famiglia (insegnante, educatore, vicino, parente, animatore, ecc.) con il quale stabilire una relazione continua, utile e di sostegno, in altre parole la mano tesa pronta a offrire il suo aiuto, il tutore dello sviluppo; aiuto ai genitori rispetto all educazione dei figli ricevuto attraverso la rete formale e informale dei servizi (vicini, scuola, servizi, parrocchia, ecc.) sostegno alla genitorialità; ambiente sociale non punitivo; buone relazioni informali, comunità supportante; partecipazione ad una struttura sociale positiva; ambiente scolastico attento e adeguato - successo scolastico.
Fattori trasversali (Cyrulnik 2004, 2008) Il Racconto della propria storia Rappresentazione sociale e personale Spiritualità Trascendenza- Senso (Frankl, 1967) L espressione artistica
Asse temporale e spaziale, Parens (2008): cosa c'è a valle e cosa c'è a monte? Parametri Pretrauma Parametri Transtrauma Parametri Posttrauma Natura del trauma Quale trauma, quale significato per l individuo, intensità, durata? Individuale Familiare Sociale Età, funzioni dell io (forze e debolezze) funzioni del super-io, stato di conflitto psichico e difese caratteriali, storia di ostilità distruttiva; modelli di reattività Stili di attaccamento, qualità dell Oggetto relazionale, Sistemi di supporto a livello comunitario, compresa scuola, strada, vicinato e costumi sociali. Parametri precedenti e perdita dell O., sostituzione dell O., comportamenti dell O. nella rete di supporto, comportamenti dell O. che infligge il trauma Sistemi di supporto a livello comunitario durante il periodo traumatico Parametri precedenti e inoltre: creatività, adattamento, difese, generatività, (a breve termine, episcodici, a lungo termine) Continuazione delle relazioni pretrauma, lutto delle perdite, ricostruzione di relazioni familiari. Sistemi di supporto a livello comunitario coltivati (autogenerati), ricreati e mantenuti