La resilienza: una storia di ordinaria e quotidiana "magia"

Documenti analoghi
CONVEGNO LA PSICOLOGIA POSITIVA Prospettive di ricerca, settori di intervento e sbocchi lavorativi. Padova, 26 Ottobre 2013

Di Fabio Gabetta Bullismo che fare?

Capacità di trasformare un esperienza dolorosa o stressante in un apprendimento.

RESILIENZA. Elementi chiave: condizione di avversità, manifestazione di adattamento positivo

Valeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS.

Valeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS.

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

INTRODUZIONE. Provincia di Bergamo Settore Affari Generali e Politiche Sociali

L amicizia tra bambini. Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010

PROGETTO SPERIMENTALE: UN TEATRO PER LA COMUNITA

Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education

PASSI VERSO L AUTONOMIA: consigli per genitori che crescono

RESILIENZA. ProfProf. Julita Sansoni Dott.ssa Patrizia Cernicchi (Slides)

ACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA

Essere genitori oggi tra rischi e capacità riflessiva. Povertà e risorse sociali e pedagogiche

I RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

Vivere soli nel mondo: bisogno di sostegno e di rete

Primi passi. una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini e famiglie.

FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE. La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia

QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

Strategie di Coping, Resilienza, Crescita post-traumatica

Gestire classi difficili

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

La relazione socio - ambientale del servizio sociale nel percorso di tutela

adattamento e benessere

Gloria Soavi - Centro contro la violenza all infanzia Ausl di Ferrara Vicepresidente CISMAI Firenze 19 dicembre 2012

PROMUOVERE LA RESILIENZA (PER PROMUOVERE LA SALUTE MENTALE)

L educazione per l infanzia come bene comune.

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie

Pedagogia interculturale. Famiglia Scuola Professioni, media e società

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON

Il mio lavoro, Tra counselling e pedagogia

Crisi, conflitti, sfide familiari: resilienza e complessità. Laura Fruggeri Corso di Laurea in Psicologia Università di Parma

PROGRAMMAZIONE ANNUALE NIDO SEZIONI GIALLI A - VERDI E GIALLI B - VERDI A

LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012

La valutazione per promuovere il successo formativo Apprendimenti, apprendimenti differenziati e valutazione differenziata

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

IL RUOLO DEI GENITORI

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO

Primo incontro: Il ragazzo selvaggio (L enfant sauvage, F. Truffaut, 1969)

IL DOLORE PSICHICO IL DISTURBO MENTALE. Tugnoli, 2013

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità

Lo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio. L'autonomia emotiva in adolescenza

Promuovere le relazioni sociali a scuola:

Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA

una prospettiva clinica

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO

di PSICOLOGIA in PRATICA

Genitori e genitori affidatari oggi. Dott.ssa Elaiza Moscatelli Psicologa

La mediazione familiare, una cultura per buone relazioni

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

La piacevole corresponsabilità educativa scuola famiglia La prevenzione nella genitorialità a rischio per agire le alleanze educative nella comunità

PROGETTO ACCOGLIENZA UN MONDO DI AMICI

PADOVA 3 OTTOBRE 2017

Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia

Il coping: definizione, sviluppo e intervento

La scuola come luogo di crescita e di benessere. Un progetto contro la dispersione scolastica

Sotto un cielo di stelle

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri. Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012

LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE

LA FAMIGLIA ADOTTIVA DI FRONTE ALL ABUSO: l esperienza degli operatori delle équipes adozioni

Il senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani

COMUNE DI ERBUSCO Area servizi alla Persona

Psicologia criminologica

Ruolo della scuola e ruolo della famiglia

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007

Adattare i programmi di insegnamento. E la valutazione? Elio Gilberto Bettinelli Vignola,, 20 novembre 2008

DISTRETTO SANITARIO DI SORGONO CONSULTORIO FAMILIARE *** COMUNITÀ MONTANA GENNARGENTU MANDROLISAI

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA

Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto

ALLENATORI & GENITORI FARE GIOCO DI SQUADRA

L AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME. Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4

SCUOLA FAMIGLIA PSICOSOMATICA CENPIS ORION CENPIS. Prof. Dott. Antonio Popolizio GRUPPO. la mente che ti accresce

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari

NUCLEO TEMATICO L AUTOBIOGRAFIA

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO ASILO NIDO ANNO 2016

BISOGNI RISORSE RESILIENZA. PROGETTO DI FORMAZIONE E SUPERVISIONE SUI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI- Carla Simoni

Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano Dario Ianes

METODICHE DIDATTICHE

Minicorsi per il benessere e l autonomia personale Dei genitori, dei figli, degli insegnanti

Il Caregiver nell assistenza patient oriented

PROGETTO FAMIGLIA E DISABILITA

SCUOLA DELL INFANZIA DI MONTENARS

COSA INTENDIAMO PER BES

Un azienda che guarda al futuro. Chi sostieni e Dove sostieni. 0,74 % Emergenze. 23 % Famiglie. 2,53 % Insegnanti. 73,59 % Infanzia. india.

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

Nuovi percorsi di cura nella clinica della prima infanzia in situazione transculturale

Inventario delle Esperienze Traumatiche (TEC) *

GEMME DEL MASTER Corso di Formazione Resilienza ed educazione alla salute Teorie e metodologie educative tra cura e prevenzione 4-6 Aprile 2011

Identità e socializzazione

STARE in CLASSE con la DISABILITÀ COMUNICATIVO-RELAZIONALE. Prof.ssa Cristina Silvestrin

FATTORI DI RISCHIO E FATTORI DI PROTEZIONE

Transcript:

La resilienza: una storia di ordinaria e quotidiana "magia" Marco Ius Dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche, dell Educazione e della Formazione Assegnista di ricerca Dipartimento Scienze dell Educazione, Padova Images from Hausfater R. Latyk O., The little boy star, Milk & Cookies Press, 2001

Una prospettiva contro il determinismo

Resilienza la capacità di vivere e svilupparsi positivamente, in modo socialmente accettabile, nonostante l aver vissuto alcune forme di stress o di avversità che normalmente implicano l alto rischio di un esito negativo (Vanistendael, 1998) un relativo buon esito di vita nonostante l aver fatto esperienza di situazioni che, come dimostrato in ricerca, comportano un rischio maggiore di sviluppo di psicopatologia (Rutter, 2000) la capacità di ben-adattarsi ad avversità, trauma, tragedie, minacce o importanti fonti di stress, [ ] rimbalzando dall esperienza difficile (American Psychological Association, Help Center, 2006)

Resilienza non è invulnerabilità questi bambini sono vulnerabili come gli altri, ma, in più, sono stati feriti e lo saranno tutta la vita, ma diventeranno umani tramite questa ferita (B. Cyrulnik, 2000)

E una capacità che tutti gli individui possono sviluppare in quanto non é un dato, ma un processo che si costruisce grazie all incrocio di fattori protettivi di carattere genetico, familiare ed ambientale: la resilienza non é un elenco di qualità possedute da un individuo, ma un processo che, dalla nascita alla morte, l individuo intreccia continuamente con il suo ambiente PLASTICITA': apparato psichico che si costruisce permanentemente e si plasma a seconda degli ambienti affettivi e sociali

Costrutto complesso che definisce un processo basato sull interazione di fattori biologici, neurologici, evolutivi, ambientali e culturali, e non una lista di caratteristiche Necessario un approccio multidisciplinare per la ricerca (Soutwick et al., 2008).

Perché a noi educatori interessa la resilienza? Determinismo, rigidità normativa, ricetta? o Ascolto, speranza, attesa di un inedito che si compie? Se non possiamo dire che una causa provoca un effetto, eviteremo di proporre ricette, non viviamo in una società normativa che dice come bisogna far crescere i bambini: la resilienza non è la stessa per una barra di ferro posta nell aria o posta in acqua

Come mai nella nostra cultura si è tanto lavorato sui traumi, ma non su ciò che aiuta a superare i traumi?? Come mai sappiamo moltissimo di ciò che non funziona, delle patologie, ma così poco di ciò che funziona?

Individuali Familiari Sociali Dalla Tripartizione Fattori Protettvi (Garmezy, 1985) alla piramide equilatera della Resilienza

Individuali buone capacità intellettive buone capacità sociali (il bambino ha facilità ad entrare in contatto con gli altri, bambini e adulti e a mantenere queste relazioni) empatia, socievolezza, competenze comunicative autostima (ha fiducia in sé ed è sicuro dei propri comportamenti) autoefficacia coping orientato ai problemi umorismo

Familiari struttura educativa adeguata (i genitori applicano regole chiare ed appropriate alle capacità e all età dei figli, con modalità coerenti nel tempo, capacità di stabilire regole) cioè presenza di equilibrio tra aspetti affettivi e normativi; clima familiare affettuoso e caldo (ambiente gradevole nella famiglia, scambi affettivi frequenti) e interazione positiva con il bambino/ragazzo (i genitori vivono momenti piacevoli con i loro figli facendo attività insieme, o semplicemente condividendo buoni momenti di vita quotidiana); attaccamento genitore-bambino sicuro (Bowlby); credo e valori familiari.

Sociali presenza di una ricca rete sociale di pari, che può essere anche misurata con il numero di pari frequentati (amici, vicini, compagni di classe, ecc.) e con la modalità di relazione messa in atto; la presenza di un adulto significativo al di fuori della famiglia (insegnante, educatore, vicino, parente, animatore, ecc.) con il quale stabilire una relazione continua, utile e di sostegno, in altre parole la mano tesa pronta a offrire il suo aiuto, il tutore dello sviluppo; aiuto ai genitori rispetto all educazione dei figli ricevuto attraverso la rete formale e informale dei servizi (vicini, scuola, servizi, parrocchia, ecc.) sostegno alla genitorialità; ambiente sociale non punitivo; buone relazioni informali, comunità supportante; partecipazione ad una struttura sociale positiva; ambiente scolastico attento e adeguato - successo scolastico.

Fattori trasversali (Cyrulnik 2004, 2008) Il Racconto della propria storia Rappresentazione sociale e personale Spiritualità Trascendenza- Senso (Frankl, 1967) L espressione artistica

Asse temporale e spaziale, Parens (2008): cosa c'è a valle e cosa c'è a monte? Parametri Pretrauma Parametri Transtrauma Parametri Posttrauma Natura del trauma Quale trauma, quale significato per l individuo, intensità, durata? Individuale Familiare Sociale Età, funzioni dell io (forze e debolezze) funzioni del super-io, stato di conflitto psichico e difese caratteriali, storia di ostilità distruttiva; modelli di reattività Stili di attaccamento, qualità dell Oggetto relazionale, Sistemi di supporto a livello comunitario, compresa scuola, strada, vicinato e costumi sociali. Parametri precedenti e perdita dell O., sostituzione dell O., comportamenti dell O. nella rete di supporto, comportamenti dell O. che infligge il trauma Sistemi di supporto a livello comunitario durante il periodo traumatico Parametri precedenti e inoltre: creatività, adattamento, difese, generatività, (a breve termine, episcodici, a lungo termine) Continuazione delle relazioni pretrauma, lutto delle perdite, ricostruzione di relazioni familiari. Sistemi di supporto a livello comunitario coltivati (autogenerati), ricreati e mantenuti