Cultura e identità nella migrazione Laboratorio: Strumenti di lettura e approcci metodologici Reggio Emilia 03 07 2009 Adil El Marouakhi Centro Interculturale Mondinsieme adil@municipio.re.it
Quale cultura? in senso antropologico: La cultura è il complesso unitario che include la conoscenza, la credenza, l arte, la morale, le leggi e ogni altra capacità e abitudine acquisita dall uomo come membro della società (1871) Sir E. Tylor Tutti gli schemi di vita, determinati storicamente, espliciti ed impliciti, razionali, irrazionali e non razionali, che esistono ad ogni epoca, come guide potenziali del comportamento umano Definizione Kluckhon (anni cinquanta) Sistemi di significato, norme valoriali e comportamentali connessi a particolari relazioni sociali e contesti istituzionali (oggi).
Dalla cultura all identità Se in una condizione normale l identità si percepisce quasi in forma spontanea, nei processi di urbanizzazione e di migrazione questa diventa una scelta personale quasi obbligata, una possibilità di definizione e percezione del sé in continua negoziazione con gli altri e il territorio. 2 sono le variabili principali : il tempo e lo spazio 1. il tempo: non c è più normale continuità tra il passato il presente e il futuro 2. lo spazio: il territorio naturale luogo della memoria storica, dei valori, delle abitudini, della lingua madre, degli affetti, non è più lo stesso. ( la sindrome dello sradicamento)
Come si costruisce l identità: la componente ideologica Tutte le società sviluppano le loro ideologie tipiche, i loro sistemi di credenze e rappresentazioni, valori e norme, che convalidano e mantengono l ordine sociale. Le identità etniche, politiche, nazionali, culturali possono essere costruite o addirittura inventate per perseguire strategicamente interessi di tipo politico, economico o sociale. Questo sistema di credenze porta a giustificare qualunque cosa accada a coloro che le condividono.
Fenomeni psicosociali relativi alla sfera intrapersonale, interpersonale ed intergruppi assumono diverse caratteristiche se inseriti nel contesto di: -costumi; - mode e credenze; - memoria storica e valori; - struttura e funzionamento di organizzazioni e di istituzioni LIVELLO IDEOLOGICO
L interazione tra l io - il gruppo la realtà esterna Società INDIVIDUO Cognizione Motivazione Emozione libertà comunità Ideologia Area Cultura Conflitto Istituzioni Relazioni interpersonali L ambiente sociale viene ordinato attraverso categorie e/o gruppi di appartenenza e quindi gli individui definiscono sé e gli altri attraverso queste appartenenze categoriali o di gruppo.
Contatto- interazioni e spazi comuni Minoranze culturali Comunità locale multicultura Interazioni monocultura
individuo e realtà esterna OGGETTO IO ALTRO IO = soggetto, individuo OGGETTO = mondo fisico esterno all io ALTRO = sociale, simbolico condiviso Tra soggetto e oggetto si inserisce un terzo elemento il sociale che funge da mediatore e che con Moscovici (1963) prenderà il nome di rappresentazione sociale
Rappresentazione sociale Le rappresentazioni sociali corrispondono alla visione del mondo, all insieme delle teorie del senso comune costruite nelle interazioni di ogni giorno e condivise, in maniera più o meno implicita,da gruppi di soggetti. Secondo le definizioni più diffuse, le rappresentazioni sociali consistono in teorie ingenue; proprie del senso comune che esprimono sistemi di valori, convinzioni e norme di comportamento, dotati della duplice funzione di organizzare le percezione del mondo e di servire da codice condiviso per la comunicazione sociale e gli scambi interpersonali (Polmonari,1991)
J.F. Blumenbach (1752-1840) La naturale diversità del genere umano (1775) Caucasico Etiopico Mongolico Americano Malese
La rappresentazione nei media della diversità del genere urbano Terrorista Spacciatore Sfruttatore Liberatore Stupratore
Nella vita di tutti i giorni siamo bombardati da generalizzazioni semplificati e da consigli di comportamento, tutto questo poco ha a che vedere con l atteggiamento professionale da tenere. Occorre sviluppare un atteggiamento che in psicologia viene definito realismo critico di fronte alla realtà e alle persone e che si differenzia dal nostro modo personale di conoscere il mondo esterno e la realtà dell altro. E necessario, conoscere i propri schemi di ragionamento, i propri pregiudizi e gli automatismi della mente e assumere un modo più complesso e laico di interpretare la realtà
Alcune chiave di lettura La percezione di sé e la consapevolezza di sé (i modi dell essere al mondo, lo sviluppo sociale) Le relazioni interpersonali e i legami (io e l altro, io e gli altri: i gruppi formali e informali, la comunicazione) La costruzione dei significati e dei valori (il contesto di vita, la conoscenza sociale e le rappresentazioni sociali)
La persona vista attraverso questa lente può essere compresa unicamente nel contesto della vita sociale. Siamo pertanto attori nella produzione e nella riproduzione del nostro ambiente sociale e non prodotti passivi della società, la persona si vede qui riconoscere una natura sia sociale sia psicologica (Burr,2004)
BIBLIOGRAFIA Ulf Hannerz, La diversità culturale, Il Mulino, 1996. Roberto Beneduce, Frontiere dell identità e della memoria, Franco Angeli 2004 Roberta Cipollini, Stranieri: percezione dello straniero e pregiudizio etnico Franco Angeli 2002 Marco Mazzetti, Strappare le radici, Harmattan 1996. Renè Galissot, Mondher Kilani, Annamaria Rivera, L imbroglio etnico, Dedalo 2001. Laura di Michele, Luigi Gaffuri, Michela Nacci, Interpretare la differenza, Liguori Editore 2002. Studi Emigrazione (International journal of migration studies) rivista trimestrale del Centro studi emigrazione Roma. Mondi migranti: rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, trimestrale, Franco Angeli Editore. Giuseppe Mantovani Intercultura E' possibile evitare le guerre culturali? Mulino 2004 Giuseppe Mantovani Intercultura e mediazione. Teorie ed esperienze Carocci 2008