Mediare nei contesti complessi è costruire CULTURA DI COMUNITA!
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1 SAF SCUOLA ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Mediare nei contesti complessi è costruire CULTURA DI COMUNITA dr.ssa Lalla Facco mediatrice di comunità Milano, 20 ottobre 2014
2 Immagini relative a immagini comunità
3 Cos è la comunità? Qual è la vostra esperienza di comunità? Come agire nella comunità per regolarne i conflitti? PRAGA "LA CASA DANZANTE" COSTRUITA NEL 1994 DA VLADO MILUNIC E FRANK O. GEHRY
4 figura di: Facco-Esteban Comunità Associazione (appartenenza)basata su affettività, tradizioni, legami di parentela Società Associazione (appartenenza) basata su atto intenzionale e/o puro interesse COMUNITA e SOCIETA Toennies Caratterizzata da: -intimità personale -profondità emotiva -impegno morale -coesione sociale -omogeneità di ruoli Caratterizzata da: -individualismo -impersonalità -contrattualismo -strumentalità -differenziazione dei ruoli lallafacco@gmail.com
5 COME LAVORA LA MEDIAZIONE NEL MODELLO ADATTAMENTO mezzi e risorse strumentali per raggiungere la meta RELAZIONALE-SIMBOLICO G GOAL o scopo o meta situazionale (contingente, legata a contesti e situazioni in un tempo e spazio specifici) A religo (relazione come connessione o legame) I LATENZA modello culturale e di valori L INTEGRAZIONE dei soggetti rispetto a una regolazione normativa interna refero (relazione con riferimento simbolico) SCHEMA AGIL paradigma elaborato da Talcott Parsons nel 1950 per analizzare un sistema sociale.
6 LA NOSTRA MAPPA PER NON PERDERCI riduzione/superamento negoziazione dei conflitti il terzo benessere relazionale refero(simbolico) A G MEZZI OBIETTIVI mediazione VALORI DI BASE NORME legame, L appartenenz a, fiducia, pace religo (legami) I patti condivisi
7 ESEMPIO DI MEDIAZIONE -A- DI COMUNITA NELLA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE PROGETTI QUARTIERI IN 3 COMUNITA URBANE Goal LALLA FACCO ROVERETO, FEBBRAIO osservare e studiare la complessità dei contesti sociali per poter decidere la strategia che si considera necessaria e adeguata (scopriamo quello che c è con cui lavorare) pertanto...
8 PRIMA DI PROPORRE LA MEDIAZIONE ABBIAMO LAVORATO SULL ASSE RELIGO SENSIBILIZZATO IL CONTESTO (IL MONDO POLITICO E AMMINISTRATIVO, IL COMITATO DI QUARTIERE, I CONDOMINI, L AMMINISTRATORE, I PORTINAI, ecc.) perchè tutte queste realtà sono congiunte in una rete di relazioni L mondi diversi che con-vivono in un sistema piramidale e spesso per questo motivo non si conoscono, non interagiscono, non cooperano, non MA I componenti di questa rete sono in contatto tra loro in maniera reale e/o simbolica e sempre facenti parte di uno stesso sistema sociale che ha un bene comune e scopi comuni G
9 SENSIBILIZZARE PER CREARE FIDUCIA NELLA RETE TRA I DIVERSI MONDI PER CREARE I PRE-REQUISITI PER COSTRUIRE LA MEDIAZIONE dobbiamo ottenere assoluta collaborazione per stabilire una linea di lavoro comune e volontaria FISSARE GLI OBIETTIVI del processo - Goal- Creare senso di appartenenza L alla comunità per poter progettare insieme le soluzioni ai problemi di convivenza. Creare gruppi di persone capaci di parlarsi, ascoltarsi, leggere la loro realtà di convivenza senza giudizi e pregiudizi, creare momenti aggregativi generativi di soluzioni condivise.
10 -prevenzione- Chi può accedere alla mediazione, chi ha bisogno di seguire il processo? due prospettive perchè esiste un problema -emergenzaperchè non ce n è alcuno ambedue le prospettive pongono un valore culturale e tutti possono andare in mediazione, però solo in forma volontaria I ( patti condivisi)
11 La cosa migliore è attivare relazioni buone e generative con volontari che si convertono in mediatori -A- (con un percorso di formazione) e tutti gli abitanti sono informati dell iniziativa Infine si costruisce una pratica e un servizio di mediazione e il gruppo di mediatori fà pubblicità nel quartiere LALLA FACCO ROVERETO, FEBBRAIO viene istituita una cassetta per chiedere di andare in mediazione e creato un luogo dove fare mediazione
12 PENSIAMO... ad altri contesti di comunità... dove la mediazione debba lavorare nella complessità ecco un esempio.
13 BIBLIOGRAFIA Anja C. Baukloh. Alfredo Panerai. A scuola di non Violenza Mondinuovi Vallecchi 2010 Firenze Italia Bramanti D. Sociologia della mediazione. Teorie e pratiche della mediazione di comunità FrancoAngeli 2012 Milano Italia Ceccatelli Guerrieri G. Mediare Culture. Nove professioni tra comunicazione e intervento Carocci Editore 2003 Roma Italia Lalla Facco Famiglia, scuola e comunità. Un esempio di mediazione comunitaria per la soluzione dei conflitti San Paolo Famiglia2000 Milano 2007 Italia Autori Vari La mediazione. Profili sistemici e potenzialità applicative pg. 199 Lalla Facco- La pratica nel corso di formazione alla mediazione Aracneditrice Roma 2012 Italia C. Bulgheroni- L. Facco La mediazione. un nuovo strumento legale per risolvere i conflitti San Paolo. Le ragioni del Diritto. Milano 2011 Italia
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