(03.18) COLLABORARE NELL INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE

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(03.18) COLLABORARE NELL INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE L intubazione endotracheale è una manovra di tipo invasivo, che consiste nel posizionamento di un tubo nelle vie aeree, mettendo in diretta connessione quest ultime con l aria ambiente o una miscela di gas ricca di ossigeno. L intubazione endotracheale può avvenire per via rinotracheale (facendo passare cioè il tubo dal naso) o più comunemente per via orotracheale (facendo passare cioè il tubo dalla bocca). L intubazione endotracheale è di più semplice e rapida esecuzione ed è pertanto indicata in urgenza e nelle intubazioni di breve durata. È poco tollerata dal paziente non comatoso, provoca secchezza del cavo orale ed ostacola la toilette della bocca.èindicata in pazienti in arresto cardiaco e/o respiratorio o con grave insufficienza respiratoria, in tutti gli stati di coma (compresa la narcosi farmacologica), in caso di ritenzione di secrezioni bronchiali o di liquidi inalati per inefficacia della tosse e/o iperproduzione. L intubazione rinotracheale è invece di esecuzione più indaginosa. È indicata nelle intubazioni di lunga durata. Rispetto all intubazione orotracheale è meglio tollerata dall ammalato e consente una buona toilette del cavo orale, importante per ridurre l inalazione di secrezioni orofaringee. Obiettivo Proteggere le vie aeree impedendo l inalazione di materiale gastrico Mantenere pervie le vie aeree Permettere l aspirazione delle secrezioni bronchiali Facilitare la ventilazione artificiale Materiali Pallone ambu: è costituito da una mascherina e da una camera d aria o pallone. La mascherina è costituita da una porzione superiore che aderisce al naso e da una porzione inferiore che copre la bocca. La mascherina deve essere di dimensioni adeguate e ben adesa al naso e alla bocca dell ammalato per evitare dispersione di ossigeno. La mascherina è collegata ad una camera d aria che posteriormente è provvista di una valvola unilaterale che consente l introduzione di aria nel pallone ma non la sua fuoriuscita, e di un raccordino che va collegato alla fonte di ossigeno per ottenere una FiO 2 >0.21 (0.21 è il valore di FiO 2 che si ottiene insufflando aria col pallone manualmente). Anteriormente il pallone ha due valvole, una è inspiratoria (si apre per consentire il passaggio di aria dal pallone alla bocca e al naso),l altra è espiratoria (si chiude quando il paziente espira per evitare il fenomeno del rebreathing e per far fuoriuscire l aria espirata) 1

Laringoscopio: è costituito da un manico e da una lama. La lama è provvista di una lampadina alimentata a batterie. L infermiere deve controllare che il manico contenga le pile, che queste siano cariche e poste nel verso giusto. È bene verificare che nel punto di contatto tra la lama ed il manico non si sia formato dell ossido. L infermiere deve inoltre controllare che la lama sia provvista di lampadina, che questa sia ben avvitata e funzionante. Una lampadina avvitata male può accendersi ad intermittenza e questo non solo può compromettere la buona riuscita dell intubazione ma può anche generare ansia nel paziente. La lampadina potrebbe anche distaccarsi, con conseguente inalazione da parte del paziente della stessa e polmonite ab ingestis. Esistono lame di dimensioni e forme diverse, è del medico la scelta.in genere nel neonato si preferisce la lama dritta in quanto facilita la visualizzazione delle corde vocali (nel neonato l iperestensione del capo e l innalzamento dell epiglottide risultano difficili da attuare). Nell adulto si preferisce invece la lama curva. Lame per laringoscopio Tubo endotracheale:è un presidio medicale di materiale plastico, monouso, che viene inserito nella trachea del paziente. La grandezza dei tubi endotracheali si misura in French (1French = 1/3 mm). Sono composti da un corpo che presenta una scala in cm della lunghezza del tubo, una cuffia a manicotto collegata mediante un condotto sottile ad un palloncino spia per il controllo della pressione di gonfiaggio, una parte distale che termina a becco di flauto per facilitare il passaggio attraverso le corde vocali, una parte prossimale dotata di raccordo standard di 15 mm per essere collegata al sistema di ventilazione. Il tubo endotracheale può essere classificato in: Cuffiato :nella sua porzione distale, è provvisto di una cuffia che ha lo scopo di creare un circuito chiuso tra la macchina che ventila ed il paziente, onde evitare la dispersione dell ossigeno somministrato. La cuffia ha anche lo scopo di proteggere le vie respiratorie in caso di vomito Non cuffiato :viene utilizzato soprattutto nei bambini che, avendo la trachea di piccolo calibro, non necessitano di un tubo cuffiato per creare il circuito chiuso. L utilizzo di un tubo non cuffiato è indicato anche nell edema della glottide in cui l intubazione ha una funzione meccanica e non funzionale, l intubazione avrà quindi lo scopo di superare l ostruzione meccanica. L edema fa da cuffia naturale. Armato: presenta al suo interno una spirale metallica che serve a mantenere il calibro del tubo quando il paziente deve assumere posizioni che ridurrebbero il lume di un tubo non armato (ernia del disco, opistotono tetanico). La spirale mantiene dunque il tubo sempre pervio Pinza di Magill:È uno strumento utilizzato per guidare il passaggio del tubo dalla cavità faringea all adito laringeo nell intubazione rinotracheale Mandrino: I mandrini sono a punta smussa, sono di metallo malleabile rivestiti di materiale plastificato. Vengono inseriti all interno del tubo prima dell inserimento e consentono di fargli acquisire curvature particolari per risolvere situazioni di intubazioni difficili. Cannula oro-faringea: è un presidio medico in materiale plastico rigido utilizzato per il mantenimento della pervietà delle vie aeree superiori. Di forma anatomica, una volta inserita nella cavità orale impedisce alla lingua di cadere e di ostruire quindi le vie aeree superiori, assicurando 2

un adeguato afflusso di aria. I principali scopi dell'utilizzo della cannula oro-faringea sono: a) viene usata insieme al tubo endotracheale per impedire che il paziente intubato possa mordere il tubo stesso b) impedire la caduta della base della lingua e garantire così una via sicura per il transito dell'aria, dal momento che la cannula nel loro interno è cava; c) assicurare una via d'accesso per una eventuale aspirazione di secreti; Pallone non auto espansibile (va e vieni): dispone di una valvola per il controllo della pressione che evita il barotrauma delle vie aeree del paziente. Raccordo corrugato (cathetermount): Lo scopo del catetere mount è triplice: da un lato rende più agevole l'insufflazione di aria, dall'altra rende possibile la somministrazione di farmaci nei polmoni e più agevole l'aspirazione. Fonte di O2 Aspiratore elettrico Ventilatore automatico Materiale per rianimazione cardiocircolatoria Siringa per gonfiare la cuffia Copricapo Mascherina Visiera Camice monouso Guanti monouso Farmaci anestetici (regolarmente prescritti) Erogatore per l ossigeno Maschere facciali di varia misura Sistema d aspirazione Sondini d aspirazione Lubrificante monodose Garze Cerotto Fonendoscopio 3

Preparazione del paziente Università degli Studi di Catania Quando è possibile è importante informare il paziente, questo permette di ridurre l ansia e migliorare la fiducia tra paziente ed équipe medico-infermieristica. Se presente bisogna rimuovere la protesi dentaria mobile. Nell intubazione d elezione per intervento chirurgico programmato il paziente deve essere a digiuno, per ridurre il rischio d inalazione durante la manovra. Se non è ancora stato predisposto, posizionare un catetere venoso periferico, per permettere l infusione dei farmaci anestetici necessari. Se il paziente è in grado di comprendere va informato della manovra cui sta per essere sottoposto e delle conseguenze che deriveranno dalla presenza del tubo in laringe, rappresentate da afonia e dolore locale (sintomi comunque reversibili). Bisogna accertarsi che siano rimosse eventuali protesi dentarie mobili che potrebbero ostacolare l intubazione o essere danneggiate dalla stessa. Lavare le mani con soluzione antisettica ed indossare i dispositivi di protezione individuale. Monitorare il paziente: frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa, saturazione d ossigeno. Predisporre il materiale su un carrello. Verificare il corretto funzionamento del seguente materiale: sistema d aspirazione, laringoscopio, ventilatore meccanico, circuito di Waters. Preparare i farmaci anestetici prescritti e tenere pronti i farmaci d urgenza. Se il paziente è cosciente e collaborante aiutarlo ad assumere la corretta posizione: supino, capo iperesteso e posto sullo stesso piano delle spalle.l iperestensione ed il sollevamento della testa hanno lo scopo di allineare l asse della faringe con quello della trachea. Durante il posizionamento: Somministrare i farmaci anestetici prescritti, passare il materiale al medico. Aspirare i secreti quando richiesto. Controllare il paziente ed i suoi parametri durante il posizionamento segnalando tempestivamente eventuali alterazioni. Quando il tubo endotracheale è stato inserito: Cuffiare il palloncino, questo ne permette la perfetta tenuta. Collegare il tubo al va e vieni, ventilare il paziente mentre il medico ausculta i capi polmonari, per verificarne il corretto posizionamento. Fissare il tubo endotracheale con il cerotto. Collegarlo al ventilatore meccanico. In caso di intubazione orotracheale inserire la cannula di Majo. 4

Dopo il posizionamento: Pulire e riordinare il materiale usato, ricordando che il laringoscopio, la pinza di Magyll e la maschera facciale vanno sottoposte a: decontaminazione, pulizia e sterilizzazione. Segnalare sulla documentazione tipo e misura di tubo endotracheale utilizzato. Controllare il paziente ed i suoi parametri vitali, segnalando tempestivamente l insorgenza di complicanze come: de-saturazione, cianosi, tachipnea, tachicardia. I pazienti sottoposti ad intubazione d urgenza vanno rassicurati durante il risveglio e sorvegliati maggiormente, poiché possono apparire confusi e poco collaboranti e facilmente possono rimuovere autonomamente il tubo endotracheale. Controllare che la pressione della cuffia non sia superiore a 20-25 mmhg, per evitare lesioni da eccessivo cuffiaggio, o in caso contrario possibili inalazioni. Posizionare il circuito in modo da evitare movimenti di trazione e conseguente estubazione accidentale. Effettuare un accurata igiene del cavo orale, che deve essere praticata quotidianamente ed ogni qual volta sia necessario. Sostituire il cerotto per il fissaggio del tubo endotracheale ogni giorno o quando sia sporco, umido, sollevato, ricordando di pulire e sgrassare la cute prima di applicarne uno nuovo. Quando occorre, aspirare le secrezioni bronchiali per evitare l ostruzione del tubo endotracheale Soprattutto nei pazienti sottoposti ad intubazione orotracheale aspirare frequentemente la scialorrea per evitare lo scollamento del cerotto di fissaggio. Durante la nutrizione enterale per S.N.G. il busto del paziente dev essere sollevato di almeno 30 gradi e la pressione della cuffia deveessere tale da impedire l inalazione in caso di vomito o rigurgito. COMPLICANZE Trauma dei denti, delle corde vocali e della laringe Aritmie, ipertensione e tachicardia dovute alla stimolazione vagale Laringospasmo: da eccessiva stimolazione laringea Sanguinamento: in genere si può verificare nell intubazione rinotracheale per lesione della mucosa nasale durante il passaggio del tubo. Èimportante impedire l inalazione del sangue mediante un adeguato gonfiaggio della cuffia. Riflessi vagali: sono facilitati da un insufficiente anestesia locale o generale o da manovre poco delicate. Questi riflessi sono di notevole gravità poiché possono provocare aritmie, arresto cardiaco, laringospasmo, broncospasmo, ipotensione arteriosa. 5

Intubazione selettiva di un bronco: se il tubo viene spinto profondamente in trachea può superare la carena tracheale e penetrare in uno dei due bronchi, generalmente quello destro per la sua conformazione anatomica (è più corto rispetto al bronco sinistro ed orientato più verticalmente). Il polmone che non viene ventilato va incontro ad atelettasia completa mentre quello ventilato in eccesso va in contro ad enfisema. Questa condizione può aggravare o far insorgere un insufficienza respiratoria acuta.l intubazione selettiva di un bronco può verificarsi sia al momento dell intubazione sia successivamente, è dunque importante verificare spesso il corretto livello di inserzione del tubo tramite l auscultazione toracica. Estubazione accidentale È un evenienza catastrofica che richiede una rapidissima reintubazione dal momento che il paziente spesso non è in grado di ventilare validamente. Le cause più frequenti di estubazione sono: Trazioni accidentali sul tubo: possono verificarsi durante la ventilazione manuale con pallone Ambu, durante il trasferimento dell ammalato dalla barella al letto, durante il cambio di decubito etc. Movimenti bruschi della testa dell ammalato associati ad insufficiente lunghezza dei tubi di raccordo del ventilatore. Per evitare l estubazione accidentale bisogna fissare accuratamente il tubo endotracheale ed eseguire le varie manovre con la massima attenzione. Lesioni delle mucose da mandrino o da manovre traumatiche Il corretto inserimento del mandrino nel tubo e l adozione di tecniche corrette e delicate prevengono le lesioni. Ostruzione del tubo Il tubo endotracheale può ostruirsi per la presenza di secrezioni bronchiali o di sangue nelle vie aeree. Bisogna immediatamente aspirare con sondino o sostituire il tubo ostruito. Ipossia Il paziente che viene sottoposto ad intubazione si trova spesso in uno stato di depressione respiratoria a causa della sedazione farmacologica e/o dell insufficienza respiratoria preesistente; tenendo conto che la manovra stessa comporta la sospensione della ventilazione, si comprende perché il paziente vada inevitabilmente incontro ad ipossia e ipercapnia se l intubazione non è rapida ed agevole. È pertanto compito dell infermiere sorvegliare lo stato clinico del paziente per accorgersi prontamente dell instaurarsi dell ipossia ed avvisare prontamente il medico che provvederà a portare a termine la manovra o ad interromperla per riprendere la ventilazione manuale in maschera. Introduzione del tubo nell esofago Due sono le conseguenze di quest evenienza: Dopo l intubazione il paziente non mostrerà segni di miglioramento. La presenza del tubo in esofago (e quindi di aria) condurrà a rigonfiamento gastrico.esso può essere causa di tamponamento cardiaco. 6

COMPLICANZE DELL INTUBAZIONE A LUNGO TERMINE Afonia transitoria e mal di gola (bisogna tranquillizzare il paziente circa la reversibilità di tali disturbi); Lesioni dell epiglottide(edema, ulcerazioni, infiammazioni); Lesioni delle corde vocali (edema, ulcerazioni, granulomi,stenosi); Lesioni tracheali (ulcerazioni, granulomi, stenosi, fistole nei tratti di parete a contatto con il palloncino e l estremità del tubo). Bibliografia/Sitografia B.Kozier, G. Erb, Nursing Clinico-Tecniche e Procedure, Edises2012 Pamela Lynn Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor, Terza Edizione, Piccin, 2016 RF Craven, CJ Hirnle, Principi Fondamentali dell Assistenza Infermieristica vol. 2, Seconda Edizione, CEA, Milano,2006 http://www.ipasvi.it/ecm/rivista-linfermiere/rivista-linfermiere-page-31-articolo- 360.htm 7