Associazione di volontariato Ain Karim Via Galla Placidia 63 00159 Roma -------------------------------- Tel. 0643533523 Fax 0643568679



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1 Associazione di volontariato Ain Karim Via Galla Placidia 63 00159 Roma ----------- Tel. 0643533523 Fax 0643568679 Oltre l affido L Associazione Ain Karim opera ormai da circa sette anni a sostegno di donne sole che si trovano in stato di grave disagio: donne in stato di gravidanza, con neonato, donne che hanno subito violenza, donne in stato di detenzione. Donne italiane e straniere, tutte con storie difficili che sono riuscite a investire nella formazione e nel reinserimento lavorativo, nei casi migliori a progettarsi una vita di autonomia. Ogni investimento a favore delle donne madri infatti è sempre un investimento che ha delle ricadute positive nei bambini. E questo percorso ha una valenza di grande prevenzione del disagio, perché spezza la catena dell emarginazione. Per perseguire i suoi scopi istituzionali, Ain Karim ha realizzato e gestisce due case di accoglienza: Ain Karim e Sichem, situate in Roma in via Galla Placidia in cui trovano ospitalità, in particolare, donne in stato di gravidanza, oppure con bambino/i piccoli. All interno di questo contesto si colloca il progetto Oltre l affido che, finalizzato al reinserimento dei nuclei madre- bambino/i, viene gestito dall Associazione su incarico dell Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma.

2 Per realizzare questi obiettivi l associazione ha predisposto un tipo di intervento che si articola in due fasi: a) la prima fase è mirata all accoglienza di donne in situazione di grave disagio; b) la seconda fase ha lo scopo di attivare tutte le risorse possibili finalizzate a creare un futuro di autonomia per quelle stesse donne che hanno passato la prima fase. L obiettivo specifico di questa seconda fase è quello di favorire un loro reinserimento nel contesto sociale, a partire da un affitto a basso costo in appartamenti presi in collaborazione con la parrocchia della zona. In questa seconda fase si svolge un intenso lavoro di avvio ad attività lavorative, utilizzando tutti i supporti ritenuti necessari sia a livello formativo, che organizzativo. Per realizzare questo tipo di intervento l associazione dispone in locazione di dieci appartamenti, di cui nove siti nel V Municipio del Comune di Roma, dove trovano accoglienza nuclei familiari madre-figlio/i, per la seconda fase del nostro progetto, finalizzata al loro reinserimento nella società, fino al completo raggiungimento della loro autonomia. In tale attività, in particolare, s'inquadra l'ospitalità di due nuclei familiari madre bambino-i, attuata nell appartamento sito in via Yambo n. 9, Roma, in esecuzione di quanto previsto dal Progetto Oltre l affido, voluto dall Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, sponsor gli Istituti di Credito, tesorieri dello stesso Comune. Il rapporto con la realtà carceraria Da alcuni anni l Associazione è in contatto con la realtà della donna che si trova in regime di detenzione. In particolare, il Carcere di Rebibbia, il Tribunale di Civitavecchia ed alcune organizzazioni di volontariato hanno chiesto all Associazione Ain Karim di accogliere donne con bambino, con lo scopo di

3 evitare che siano detenute in carcere con il bambino fino al compimento del terzo anno d età, oppure che il bambino sia allontanato dalla madre. Attualmente il servizio di accoglienza di donne provenienti dal Carcere si è ampliato con l'avvio di una Convenzione con il V Municipio, che ha stanziato dei fondi per venire incontro alle esigenze delle donne madri ospiti presso il Carcere di Rebbibbia: l Associazione si è resa disponibile ad accoglierle ed ospitarle, in stato di detenzione o arresti domiciliari, con lo scopo, soprattutto, di permettere ai bambini di continuare a vivere con le loro madri. Oltre ad un ospitalità dignitosa che prevede ogni tipo di aiuto, anche per le eventuali cure mediche che si dovessero rendere necessarie sia per le mamme, che per i bambini, l Associazione si propone di svolgere attività di formazione finalizzate alla risocializzazione delle donne ed in particolare: 1) corsi d insegnamento della lingua italiana; 2) corsi di formazione a livello di apprendimento delle nozioni fondamentali della cultura generale, partendo dalla situazione culturale delle donne interessate (si sono verificati casi in cui la donna ha frequentato la sola prima elementare); 3) corsi di orientamento al lavoro; 4) corsi di educazione (anche civica) e di avvio alla legalità; 5) corsi di formazione per l apprendimento delle nozioni fondamentali della cucina e del lavoro a maglia; 6) nozioni di avvio d impresa; 7) avvio di tirocini per la formazione con la individuazione di un tutor che possa accompagnare le donne a risolvere i problemi presso i luoghi di lavoro e di sostegno psicologico rispetto alle difficoltà che, di volta in volta, dovessero presentarsi. La presenza nel territorio Per facilitare l inserimento delle donne in attività lavorative l Associazione ha attivato le risorse del territorio attraverso il rapporto con le realtà che possono offrire possibilità di lavoro adatte alle richieste ed alle capacità delle singole interessate: negozi, uffici, ristoranti, imprese di pulizia, collaborazione domestica, ecc.

4 Le famiglie risorsa L Associazione è inoltre sostenuta da alcune famiglie (famiglie risorsa) presenti nel territorio, che si rendono disponibili a varie forme di aiuto e di solidarietà. Tutti i volontari seguono corsi di formazione con lo scopo di essere aiutati ad avere un giusto rapporto con le ospiti e con i loro bambini, un rapporto che non sia assistenzialismo o sostituzione del loro ruolo, ma sostegno per far emergere le capacità esistenti nella personalità delle interessate. Quando è possibile tra le famiglie se ne identifica una che segua più da vicino il nucleo familiare, assistendolo nella soluzione dei suoi problemi, facendolo partecipare a feste familiari od invitandolo a pranzo, incentivando così rapporti di familiarità e di sostegno, accompagnando il bambino dal ritorno dall asilo nei tempi in cui la mamma è impegnata con il lavoro. Tale collaborazione, in un certo modo, ricrea legami familiari attorno al nucleo madre-bambino che, altrimenti, si trova nell impossibilità di risolvere alcuni problemi pratici e, soprattutto, in una situazione di solitudine che non giova ad un armoniosa crescita della loro relazione. La gradualità del progetto e la seconda fase dell accoglienza Oltre alla prima ospitalità in una delle due case di accoglienza, il progetto prevede, per chi ne ha bisogno e non riesce a risolvere in altre maniere la propria autonomia, la possibilità di usufruire di uno degli alloggi affittati nel territorio, nei quali trovano ospitalità madri con i loro bambini per essere avviate alla loro autonomia, nella quale s inserisce armonicamente l attività svolta in via Yambo n.9. In tali strutture gli operatori della casa di accoglienza svolgono un ruolo di supervisione e di sostegno, unitamente al volontariato spontaneo ed alla attivazione del vicinato.

5 La rete sociale L Associazione si è inserita fattivamente nel territorio e la sua presenza è particolarmente articolata. In particolare si sono istaurati contatti di collaborazione con i diversi servizi territoriali: l Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roma, il Servizio di Salute Mentale, il Consultorio Familiare, il Servizio Materno Infantile, il V Municipio, nel cui territorio sono ubicate le due case di accoglienza e gli altri Municipi e con l Ospedale Sandro Pertini, presso il quale partorisce la maggior parte delle ospiti. Particolari contatti, inoltre, intercorrono con cooperative sociali che aiutano le donne nell inserimento nel mondo del lavoro, con le Caritas parrocchiali, con il mondo del volontariato organizzato, e con il volontariato vissuto nella dimensione del vicinato. E convinzione dell Associazione, infatti, che, moltiplicandosi le occasioni d incontro con la comunità locali, si possano offrire, sia alle mamme, che ai loro bambini, maggiori opportunità di crescita. Infatti, numerose famiglie residenti nel territorio con il coordinamento dell Associazione svolgono un insostituibile servizio di solidarietà ai nuclei madre-bambino e realizzano intorno a loro una rete articolata di contatti, soprattutto umani, che permette d intessere relazioni sociali ricche e, soprattutto, opportunità per la loro risocializzazione. Con l Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roma sono in atto rapporti che prevedono l assistenza alle donne che vogliono uscire dalla tratta degli esseri umani, a scopo di sfruttamento sessuale. L inserimento lavorativo e la costituzione di una cooperativa sociale L impegno dell Associazione s identifica soprattutto nell assistenza delle donne nella ricerca di un lavoro, particolarmente con un azione preventiva, ad esempio corsi di lingua italiana per le straniere, informazione sulla tipologia dei corsi

6 promossi ed organizzati dalla Regione Lazio e finalizzati alla formazione professionale, ecc. L Associazione in questi ultimi mesi ha promosso la costituzione di una cooperativa sociale, denominata En Kanà Mescolando, che ha ottenuto dal Comune di Roma il finanziamento previsto dalla Legge Bersani, con lo scopo di costituire un catering biologico e multietnico che valorizzi le competenze delle donne ospiti e possa offrire opportunità lavorative per le ospiti per facilitarne l avvio alla piena autonomia ed uscire dal loro percorso assistenzialistico.