Intelligenza Emotiva Modulo 1 I principi dell Intelligenza Emotiva

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Università del Sociale Codice UDS FAD02-IE Intelligenza Emotiva Modulo 1 I principi dell Intelligenza Emotiva 1.1 - I principi fondamentali dell Intelligenza Emotiva L intelligenza emotiva è la capacità di capire e gestire le proprie emozioni. Nel 1995 Daniel Goleman scrive il libro "Emotional Intelligence" (Intelligenza Emotiva, cos è e perché può renderci felici, 1997). A seguito di questo libro il tema dell'intelligenza emotiva ha iniziato ad essere utilizzato e studiato sia in ambito psicologico che in ambito organizzativo/aziendale. Secondo D. Goleman, l'intelligenza Emotiva si può sviluppare attraverso un adeguato allenamento, diretto soprattutto a cogliere i sentimenti e le emozioni, nostri e altrui, indirizzandoli in senso costruttivo. Se, infatti, l'intelligenza legata al QI (Quoziente Intellettivo) tende a stabilizzarsi intorno ai 16 anni (per incominciare lentamente a declinare negli anni della maturità), l Intelligenza Emotiva può essere migliorata nel corso di tutta la vita. Una notevole intelligenza e una buona cultura di per sé non garantiscono il saper controllare le emozioni o il successo nella vita, infatti, emozioni intense e una bassa tolleranza alla frustrazione, se non gestite adeguatamene, possono sopraffarci. Avere poco controllo sulle emozioni e una estrema suscettibilità alle critiche, ad esempio può compromettere i rapporti coi familiari, i colleghi, gli amici, rendendo impossibile il raggiungimento dei propri obiettivi. Se in un momento di forte rabbia urliamo insulti contro un nostro familiare o un nostro amico, ciò può rovinare il rapporto con tale persona. Applicazione dell Intelligenza Emotiva Daniel Goleman distingue due principali sottocategorie di applicazione dell Intelligenza Emotiva: 1. Intelligenza emotiva personale: le competenze personali, riferite alla capacità di cogliere i diversi aspetti della propria vita emozionale; 2. Intelligenza emotiva sociale: le competenze sociali, relative alla maniera con cui comprendiamo gli altri e ci rapportiamo ad essi. L Intelligenza Emotiva contribuisce a farci raggiungere il successo personale e a farci apprezzare la vita. L Intelligenza Emotiva non è innata ma può essere appresa e sviluppata, rendendoci persone migliori. 1

Secondo D. Goleman, l'intelligenza Emotiva si può sviluppare attraverso un adeguato allenamento, diretto soprattutto a cogliere i sentimenti e le emozioni, nostri e altrui, indirizzandoli in senso costruttivo. 1.2 - I 5 componenti dell Intelligenza Emotiva 1. AUTOCONSAPEVOLEZZA (conoscenza delle proprie emozioni): capacità di saper riconoscere e capire le nostre emozioni principali in modo da riuscire a dare loro un nome ( Cosa provo adesso? ). Dare un nome e un senso alle nostre emozioni, soprattutto quelle negative ci aiuta a comprendere le circostanze e le cause che le scatenano. 2. CONTROLLO (controllo delle emozioni): capacità di reagire alle emozioni con autocontrollo, per far si che le nostre reazioni emotive siano appropriate alla situazione. 3. MOTIVAZIONE (motivare se stessi a raggiungere i propri obiettivi) capacità di indirizzare le nostre emozioni al raggiungimento dei nostri obiettivi. Questa abilità richiede di saper pianificare le proprie azioni, perseverare, saper posticipare le gratificazioni, tollerare la frustrazione, resistere dal compiere azioni impulsive, sapersi sollevare dalle sconfitte e infine saper apprezzare e trovare soddisfazioni nelle attività attuali. 4. EMPATIA (riconoscimento delle emozioni altrui): è l abilità di capire i sentimenti e lo stato d animo altrui. Saper riconoscere le emozioni negli altri dipende molto dal saper ascoltare e dal saper incoraggiare gli altri ad esprimere i loro pensieri e sentimenti. 5. ABILITA SOCIALI (gestione delle relazioni con gli altri): capacità di relazionarsi in maniera positiva con gli altri, gestendo al meglio e in maniera costruttiva i possibili conflitti. La gestione delle relazioni dipende molto da quanto sappiamo riconoscere e gestire le nostre emozioni, e da quanto riusciamo a riconoscere le emozioni altrui. 2

1.3 - L'Intelligenza Emotiva personale Comprende la consapevolezza di sé, che ci porta a dare un nome e un senso alle nostre emozioni negative, aiutandoci a comprendere le circostanze e le cause che le scatenano. Più in generale essa permette una autovalutazione obiettiva delle proprie capacità e dei propri limiti, così da riuscire a proporsi mete realistiche, scegliendo poi le risorse personali più adeguate per raggiungerle. Anche l'autocontrollo fa parte delle competenze personali. Esso implica la capacità di dominare le proprie emozioni, il che non vuol dire negarle o soffocarle, bensì esprimerle in forme socialmente accettabili. L'incapacità di gestire le proprie emozioni, può portare infatti ad agire in maniera inopportuna, e magari a forme di esagerata aggressività nei confronti degli altri, offrendo di sé un'immagine ben poco lusinghiera. Chi è padrone di sé, riesce di solito a comportarsi in maniera appropriata alla situazione, tenendo conto delle regole del vivere sociale, riconoscendo le proprie responsabilità e i propri errori, rispettando gli impegni presi e portando a compimento i compiti assegnatigli. Tra le competenze personali può essere inoltre collocata la capacità di alimentare la propria motivazione, mantenendola anche di fronte alle difficoltà o quando le cose non vanno come avevamo previsto o speravamo. La capacità di motivarsi è formata da una giusta dose di ottimismo e dallo spirito di iniziativa, attitudini che spingono a perseguire i propri obiettivi, reagendo attivamente agli insuccessi e alle frustrazioni. 3

1.4 - L'intelligenza emotiva sociale E' costituita da quell'insieme di caratteristiche che permettono di relazionarsi positivamente con gli altri e di interagire in modo costruttivo con essi. Una delle componenti più importanti di questo aspetto dell'intelligenza è costituita dall'empatia, ossia dalla capacità di riconoscere le emozioni e i sentimenti negli altri, ponendoci idealmente nei loro panni e riuscendo a comprendere i rispettivi punti di vista, gli interessi e le difficoltà interiori. Essere empatici significa percepire il mondo interiore dell'altro come se fosse il nostro, mantenendo tuttavia la consapevolezza della sua alterità rispetto ai nostri punti di vista. La comunicazione è un attitudine sociale, è la capacità di parlare agli altri, facendo coincidere il contenuto esplicito dei messaggi (trasmesso dalle parole) con le proprie convinzioni ed emozioni (involontariamente rivelate attraverso il linguaggio del corpo). Comunicare in maniera efficace è anche l abilità di saper ascoltare e fare domande, mantenendo una reale attenzione alle risposte emotive dei nostri interlocutori. 4

1.5 - La prevenzione del disagio minorile Sì, fa bene piangere e soprattutto tra le braccia di qualcuno che sa ascoltare le lacrime senza fermarle, piangere davanti a un testimone che sa accogliere senza giudicare, senza abbassare gli occhi. Non vogliamo vederli soffrire perché la sofferenza ci mette a disagio. Non piangere! significa in realtà: Preoccupati di me, sto male quando ti vedo piangere, allora smetti di farmi soffrire. Eppure le lacrime sono utili per non serbare la tristezza dentro di sé. Un sentimento di tristezza che non può essere espresso versando lacrime resterà bloccato per anni. (Isabelle Felliozat Le emozioni dei bambini ) Ascoltare il bambino(l adolescente? Ma non tocca di certo a me! Io non sono mica uno psicologo! Imparare ad ascoltare bambini e adolescenti, soprattutto quando esprimono disagi o problemi è una competenza e una responsabilità che possono e devono sviluppare tutti gli adulti siano impegnati in ruoli educativi e professionali a contatto con l infanzia e l adolescenza. Le scoperte scientifiche e gli esperimenti sull'intelligenza Emotiva svolti negli Stati Uniti sono incoraggianti: ci assicurano che, se cercheremo di aumentare l'autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare i nostri pensieri positivi, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e di stabilire legami sociali ovvero, se presteremo attenzione in modo più sistematico all'intelligenza Emotiva, potremo sperare in un futuro più sereno. In Inghilterra nel 2012 ben 90 scuole dell'area di Southamton hanno aderito ad un progetto particolarmente significativo in quanto investe una popolazione definita a rischio, composta per lo più da ragazzini che appartengono a ceti medio-bassi e, in quasi il 40% 5

dei casi con famiglie composte da un solo genitore. Dalla ricerca emerge che questi ragazzini riconoscono al massimo una decina di parole relative alle emozioni e all'affettività: in genere però sono parole scarsamente differenziate, generalmente volgari che non consentono sottigliezze quando si tratta di definire il proprio stato d' animo o di comprendere quello altrui. L'esperimento inglese si propone di ampliare la capacità degli studenti di parlare con loro stessi e con gli altri, di imparare a riconoscere il proprio stato d' animo, di comunicarlo, di comprendere quello degli altri, senza l'utilizzo di agiti all'interno delle relazioni con coetanei ed insegnanti quali parolacce, insulti, cazzotti e spintoni o altre forme di interazione, che generalmente subentrano quando non si sa parlare e non si è in grado di reggere il contatto con le proprie emozioni. Daniel Goleman sottolinea l'importanza di mettere in parola le emozioni, poiché è il primo passo per padroneggiarle. L'autoconsapevolezza, infatti, viene definita la chiave di volta dell'intelligenza Emotiva. La capacità di monitorare momento per momento i propri sentimenti, è fondamentale per la comprensione di sé, altrimenti rimaniamo alla mercé delle nostre emozioni. Essere consapevoli di sé vuoi dire essere consapevoli sia dei nostri sentimenti sia dei nostri pensieri su di loro. Soprattutto rispetto ai sentimenti negativi potersi dire: "Ecco, ciò che sto provando è rabbia è ansia è dolore ", può favorire un controllo sano dei suddetti sentimenti che consente di non farsi trascinare dalla loro pressione e di cercare dei modi alternativi per gestirli. L ascolto emotivo è uno strumento molto utile per prevenire il disagio minorile in quanto svolge una funzione contenitiva, favorendo la costruzione di un armonia fra il mondo esterno e quello interno, fra gli eventi e ciò che emotivamente evocano. Dice Mario Di Pietro: Imparare a gestire le proprie emozioni e ad autoregolare il proprio comportamento è per i bambini, altrettanto importanti che imparare a leggere e a far di conto. Attraverso l Intelligenza emotiva potremo prevenire il disagio giovanile allenando i bambini, gli adolescenti, i genitori, gli insegnanti e gli educatori a: - dare un nome alle emozioni - riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri - osservare come il corpo reagisce alle emozioni - riconoscere le emozioni nocive, le emozioni neutre, le emozioni sane. I bambini/adolescenti che hanno acquisito una buona competenza emotiva: - Tollerano meglio le frustrazioni - Sono meno litigiosi - Manifestano meno comportamenti distruttivi - Sono più socializzati - Sono meno impulsivi - Sono più concentrati - Hanno migliori risultati scolastici. 6

Riassumendo: Concetti chiave riguardanti le emozioni: - Le emozioni possono cambiare - Tu puoi avere più di un emozione riguardo alla stessa cosa - Tu puoi avere emozioni diverse da qualcun altro riguardo alla stessa cosa - Tutte le emozioni sono accettabili, è come reagisci a esse che conta. Tanto più saremo bravi a mettere in parola Le emozioni che proviamo, tanti più Riconosceremo e saremo abili nel leggere quelle altrui 7

Allenamento - Le emozioni dell infanzia Ripensa ad un episodio della tua infanzia/adolescenza in cui hai provato una forte emozione a seguito di un ingiustizia, di un trauma, ecc. Prova a descrivere qui a grandi linee quell episodio: Chi coinvolgeva oltre te? (papà, mamma, un insegnante, nonno, nonna, un altro parente, altre persone): Scrivi che emozione hai provato allora (mi sono sentito/a): Che intensità dai all emozione provata in quel momento (da 1 a 10)? Scrivi l emozione che stai provando in questo momento: Che intensità dai all emozione che stai provando ricordando quell avvenimento (da 1 a 10)? 8

Sommario Intelligenza Emotiva Modulo 1 I principi dell Intelligenza Emotiva... 1 1.1 - I principi fondamentali dell Intelligenza Emotiva... 1 Applicazione dell Intelligenza Emotiva... 1 1.2 - I 5 componenti dell Intelligenza Emotiva... 2 1.3 - L'Intelligenza Emotiva personale... 3 1.4 - L'intelligenza emotiva sociale... 4 1.5 - La prevenzione del disagio minorile... 5 Riassumendo:... 7 Allenamento - Le emozioni dell infanzia... 8 Università del Sociale E-mail: segreteria@universitadelsociale.org Sito: www.universitàdelsociale.org 9