Paul KRUGMAN Robin WELLS Martha L. OLNEY L ESSENZIALE DI ECONOMIA Capitolo 17: La politica fiscale
ENTRATE IND T USCITE Cg TR INT Ig DOMANDA AGGREGATA C + I + G (=CG+IG) REDDITO DISPONIBILE YD=Y-T+TR+INT
Il Settore Pubblico, lo Stato, etc. etc. Esiste un ambito molto vasto di Enti, che si possono accorpare in modo diverso a seconda della finalità che si hanno Sono dunque presenti diverse accezioni di Settore Pubblico Criterio (adottato dalla Contabilità Nazionale) I soggetti la cui funzione principale consiste nella produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita, o nell operare redistribuzioni di reddito e ricchezza Amministrazioni Pubbliche (AP)
Conto delle Amministrazioni Pubbliche nel 2007 ENTRATE mld di %PIL 1. Entrate Correnti 719,6 46,9 99,4 2. Entrate Conto Capitale. 4,6 0,3 0,6 3. ENTRATE TOTALI (1+2) 724,2 47,2 100,0 Comp. % USCITE 4. Uscite correnti 684,9 44,6 90,9 - di cui interessi passivi 76,7 5,0 10,2 5, Uscite in conto capitale 68,5 4,5 9,1 6. USCITE TOTALI (4+5) 753,4 49,1 100,0 SALDI 7. Risparmio pubblico (1-4) 34,7 2,3 8. Indebitamento netto (3-6) -29,2-1,9 9. Avanzo primario (8+interessi) 47,5 3,1 Debito pubblico delle AP (al 31.11.2006) 1597,0 104,0 Per memoria : Prodotto Interno Lordo 1535,5 100,0 Le entrate delle AP nel 2007 mld di Euro %PIL ENTRATE 1. Imposte dirette 233,7 15,2 32,3 2. Imposte indirette 225,9 14,7 31,2 3. Contributi sociali effettivi 200,9 13,1 27,7 Comp. % 3.1 Contr. sociali dei datori 138,0 9,0 19,1 3.2 Contr. soc.lavoratori e non occ. 62,9 4,1 8,7 4. Entrate fiscali (1+2+3) 660,5 43,0 91,2 5. Contr. sociali figurativi 3,9 0,3 0,5 6. Altre entrate 55,3 3,6 7,6 7. Entrate Correnti (4+5+6) 719,7 46,9 99,4 8. Entrate Conto Capitale. 4,6 0,3 0,6 8.1 Imposte in conto capitale 0,2 0,0 0,0 9. ENTRATE TOTALI (7+8) 724,3 47,2 100,0
Indicatori di pressione Pressione fiscale Dirette + Indirette + Contributi sociali Pil Pressione tributaria Dirette + Indirette Pil USCITE delle AP nel 2007 mld %Pil % 10. Consumi collettivi finali 303,9 19,8 40,3 10.1 Retribuzioni 164,6 10,7 21,8 10.2 Acquisti di beni e servizi 121,5 7,9 16,1 11. Prestazioni sociali 265,3 17,3 35,2 12. Contributi alla produzione 14,2 0,9 1,9 13. Interessi 76,7 5,0 10,2 14. Altre uscite correnti 24,8 1,6 3,3 15. Uscite correnti (10+11+12+13+14) 684,9 44,6 90,9 16. Investimenti 36,4 2,4 4,8 17. Trasferimenti in conto capitale 32,1 2,1 4,3 18. Uscite in conto capitale 68,5 4,5 9,1 19. USCITE TOTALI (15+18) 753,4 49,1 100,0
C è il settore pubblico Il settore pubblico: TASSA Effettua spese correnti e trasferimenti In questo modo sposta la domanda aggregata e fa politica fiscale
Supponiamo Un aumento autonomo della spesa pubblica per 50 (caso recessione?) in presenza di tassazione diretta proporzionale: T = ty E il reddito disponibile diventa: Y d =(1-t)Y Che succede? Uguale aumento di produzione Uguale aumento del reddito distribuito (profitti e salari) MA, ora Parte del reddito viene preso dalla tassazione
Per sapere cosa succede all economia occorre sapere di quanto variano i consumi Infatti non tutto il reddito distribuito diventa Consumo, ora per due motivi: la presenza di PMC e t Se prima (caso senza imposte proporzionali) l aumento totale della domanda e della produzione era: 50 + PMC x 50 + PMC 2 x 50 + PMC 3 x 50. = 50 (1 + PMC + PMC 2 + PMC 3 +..)
E il moltiplicatore diventava: 1 1 - PMC Perché (1 + PMC + PMC 2 + PMC 3 +..) è una serie geometrica la cui soluzione è 1 1 - PMC Ora, con la tassazione: 50 + [PMC(1-t)] x 50 + [PMC(1-t)] 2 x 50 + [PMC(1-t)] 3 x 50. = Raccogliendo a fattor comune 50 50 {1 + PMC(1-t) + [PMC(1-t)] 2 + [PMC(1-t)] 3 +..}
Il moltiplicatore diventa: 1 1 PMC(1-t) Poiché (1 + PMC(1-t) + [PMC(1-t)] 2 + [PMC(1-t)] 3 +..) è una serie geometrica la cui soluzione è 1 1 PMC(1-t) Il valore del moltiplicatore è sempre maggiore di 1, perchè PMC(1-t) è ancora ( di più ) minore di 1 Ma Ora, il moltiplicatore è minore E diminuisce all aumentare di t
In presenza di tassazione diretta, un aumento della spesa pubblica espande il prodotto per un ammontare pari a Y = 1/ 1 [PMC x (1 t)] x G Precedentemente senza imposizione diretta, un aumento della spesa pubblica espandeva il prodotto per un ammontare pari a Y = 1/ (1 PMC) x G Poichè L effetto è minore di quello che si aveva prima La spesa pubblica è più espansiva se effettuata in disavanzo, senza un aumento delle aliquote i vantaggi del debito pubblico
Trasferimenti e tassazione Spesa iniziale per TR=50 (primo aumento di domanda e primo aumento di produzione): PMC x 50 Dunque: primo aumento del reddito distribuito: PMC x 50 Secondo aumento delle spese per consumo (e secondo aumento della domanda e della produzione): PMC x (1-t) x PMC x 50 Terzo aumento delle spese per consumo (e della domanda, della produzione): PMC x (1-t) x PMC x (1-t) x PMC x 50 = [PMC x (1-t)] 2 x PMCx50. Ora sappiamo che la serie converge a PMC/ [1 PMC x (1 t)]
Dunque, un aumento dei Trasferimenti TR aumenta la produzione di equilibrio per un ammontare pari a PMC/ 1- [PMC x (1-t)] moltiplicato per la variazione nella Domanda (o Spesa Autonoma) che è uguale a: TR Di conseguenza. Y = 1 G 1-PMC(1-t) Y = PMC TR 1-PMC(1-t)
MORALE Se G è uguale a TR, è così dimostrato che G espande la produzione (e l economia) più di quanto la espanda una UGUALE spesa per trasferimenti
Relazione tra indebitamento netto (disavanzo) e debito B t-1 D t B t i = Stock del debito pubblico alla fine del periodo t-1t = Disavanzo del periodo t = Stock del debito pubblico alla fine del periodo t = Tasso di interesse sui titoli pubblici B t-1 + D t +i B t-1 = B t Debito pubblico in % del Pil 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 debito/pil Obiettivo Patto Stabilità e Crescita 10 0 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07
Riassumendo.. Disavanzo (Deficit) pubblico: differenza tra uscite ed entrate dello Stato Avanzo primario: differenza tra entrate e uscite al netto della spesa degli interessi sullo stock di debito pubblico accumulato Disavanzo corretto per il ciclo: indica a quanto ammonterebbe il deficit se l economia fosse al suo livello potenziale Debito pubblico: uno dei modi per finanziare un deficit; lo Stato emette promesse di pagamento (sotto forma di titoli), che rimborserà assieme agli interessi. Il debito cresce se continuano a formarsi deficit. Il debito diminuisce se si formano avanzi di bilancio. Il debito si stabilizza se il deficit è nullo. Quando lo Stato emette nuovo debito pubblico,.. Che succede quando lo Stato emette nuovo debito pubblico? Il maggiore indebitamento sposta la curva di domanda di fondi mutuabili verso destra, e provoca così un aumento del tasso di interesse, cosa che ha ripercussioni negative per l economia.
Quando lo Stato si indebita.. Servizio del debito Sullo stock di debito pubblico accumulato, il governo paga quindi degli interessi. Questa spesa si chiama servizio del debito (o, più comunemente, semplicemente spesa per interessi). spesa per interessi = i t B t-1 Il servizio del debito è tanto maggiore quanto: -maggiore è il tasso di interesse -maggiore è lo stock di debito accumulato.
Due svantaggi del debito pubblico Se lo Stato emette troppo debito, sale il tasso di interesse, e questo deprime l economia (a meno che non venga usato per finanziare investimenti pubblici): effetto spiazzamento Accumulare troppo debito pubblico ipoteca risorse per il futuro tramite la spesa per interessi (=servizio del debito = i t B t-1 ). Soldi che gravano sulla parte corrente e che potrebbero essere spesi molto meglio (e che provocano emissione di nuovo debito---circolo vizioso)
VANTAGGI DEL DEBITO PUBBLICO E ECONOMICAMENTE CORRETTO CHE UNO STATO SI INDEBITI, MA I PROVENTI DEVONO ESSERE DESTINATI A SPESA PUBBLICA CHE PRODUCA VANTAGGI PERDURANTI NEL TEMPO (INVESTIMENTI PUBBLICI) MA SE IL DEBITO VIENE INVECE EMESSO PER ACQUISTI DELLO STATO (spesa corrente) 1) OCCORRE CHE LA STRUTTURA DELL OFFERTA SIA FLESSIBILE E CONCORRENZIALE PER ACCOMODARE LA MAGGIORE DOMANDA TRAMITE PRODUZIONE INTERNA E NON IMPORTAZIONI 2) SE SI USA PER PENSIONI E STIPENDI PUBBLICI, C E UN ULTERIORE RISCHIO DI INEFFICACIA: GLI AGENTI POTREBBERO SEMPLICEMENTE RISPARMIARE DI PIU (SOPRATTUTTO SE IL PIANO NON E CREDIBILE). In sintesi OCCORRE CHE IL DEBITO PUBBLICO NON SIA TROPPO ALTO RISPETTO ALLE RISORSE PRODOTTE (PIL), GARANTENDO COSÌ LA POSSIBILITÀ DI POTERLO RIPAGARE (60% del PIL) OCCORRE CHE IL CANALE DI AUMENTO DEL DEBITO (DEFICIT) SIA TENUTO SOTTO CONTROLLO (3% del PIL).