Pubblica Amministrazione in Italia: un analisi sulla riduzione Master in Economia Pubblica Economia del Welfare e delle Pubbliche Amministrazioni A.A. 2014/2015 Tutor Enea: Dott.ssa Marina Penna Tutor Sapienza: Prof. Giuseppe Croce Candidato: Dott. Andrea Di Filippo
Introduzione In Italia, come in altri paesi industrializzati, esiste un problema di sostenibilità del settore dei trasporti, responsabile di circa un terzo del consumo totale di energia finale, secondo solo al settore civile. Il 95% dell energia utilizzata è di origine petrolifera. Alta è l incidenza del trasporto stradale, sia passeggeri che merci, che nel 2009 ha toccato quasi il 94% dei consumi finali. Il settore è inoltre ancora molto dipendente dal petrolio rispetto ad altri settori che beneficiano maggiormente della variazione del mix delle fonti energetiche che negli ultimi anni registrano un deciso incremento delle fonti rinnovabili. Esaminando la domanda di mobilità dei passeggeri si nota che una parte cospicua è collegata al pendolarismo casa-lavoro. 2
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Ridurre gli spostamenti è possibile? Il pendolarismo quotidiano ha un impatto significativo sia sulla qualità della vita dei singoli individui, sia sul contesto in cui avviene, (congestione di trasporti pubblici, traffico, inquinamento, ecc..) soprattutto se effettuati con mezzi di trasporto privati. Secondo il Conto Annuale dei Trasporti 2013-2014 il numero complessivo degli spostamenti giornalieri, in un giorno medio feriale, supera i 100 milioni, con tendenza in aumento. Sono circa 2.7 gli spostamenti pro capite con percorrenze giornaliere che si attestano intorno a 37.8 km. Partendo dal problema della sostenibilità del settore dei trasporti, in questa sede si vuole indagare se nuovi modelli di organizzazione del lavoro come lo Smart Working, o diverse forme di adempimento della prestazione lavorativa come il Telelavoro, possono contribuire in modo significativo a ridurre l impatto del settore stesso. 4
I numeri del pendolarismo lavorativo 3,7 12,4 74,9 Elaborazioni ENEA dall inventario nazionale APAT 2000 5
Smart Working e Telelavoro: di cosa si parla? Si tratta di concetti strutturalmente diversi ma che ciononostante vengono spesso tra loro confusi Nel telelavoro cambia solo il luogo di lavoro e non si ritrova il concetto di libertà di scelta del lavoratore presente nello Smart Working Necessità di definirli e di distinguerne i tratti peculiari Smart Working Telelavoro 6
Smart working: alcuni tratti generali Lo smart working può essere considerato come una nuova cultura manageriale, una nuova ed avanzata forma di organizzazione del lavoro, fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità ed autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da impiegare, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Adottare lo Swart Working in un organizzazione significa andare oltre all introduzione di singoli strumenti e creare una struttura orientata ai risultati, fondata su fiducia, responsabilizzazione, flessibilità e collaborazione. Non esistono organizzazioni troppo complesse per l adozione di questa cultura manageriale. Difficoltà legate all abbandono di una mentalità basata sui principi del controllo per adottarne una fondata sulla libertà di scelta e la responsabilizzazione del lavoratore. 7
La situazione in Italia Secondo il Report 2015 dell Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano aumentano al 17 % le grandi imprese che hanno attivato progetti strutturati di Smart Working (rispetto all 8% del 2014). Meno diffuso è a livello delle PMI. Smart Working diffuso non solo nelle aziende ICT ma anche in settori tradizionali come quello bancario o l agro-alimentare. Rispetto al settore privato, nella PA lo Smart Working presenta un tasso di penetrazione meno elevato e generalmente le esperienze di flessibilità sono limitate al ricorso del telelavoro. Incertezza sull applicazione delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. 8
Aspetti virtuosi Lo Smart Working: punti di forza e criticità Aumento produttività dei lavoratori Miglioramento della work-life balance Maggiore senso di responsabilizzazione Riduzione dei costi aziendali Benefici per la collettività (riduzione traffico, decongestionamento mezzi di trasporto ecc..) Difficoltà nella «rivoluzione» della cultura manageriale Incertezza sull applicazione delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro Work Intensification Opposizione sindacati Isolamento del lavoratore Aspetti critici 9
L esperienza del settore privato: il caso di American Express Dopo la positiva esperienza di Smart working presso la sede USA, la multinazionale American Express ha avviato a Roma nel settembre 2015 un progetto pilota per l Europa denominato Blue Work. Prima dell avvio del progetto, circa il 40% degli spazi era sottoutilizzato per ferie, malattie, viaggi di lavoro. Questo ha spinto verso un ripensamento degli spazi aziendali, in base alle esigenze lavorative delle persone e alla necessità di essere fisicamente presenti in ufficio, secondo una logica nuova che premia il raggiungimento degli obiettivi. 10
Aspetti operativi del progetto Blue Work Sono stati definiti 4 profili professionali: Hub = lavorano prevalentemente in ufficio, necessitano postazione dedicata, non superano 10% dei dipendenti. Club = coloro che necessitano di interagire frequentemente con i colleghi pur non necessitando di uno spazio fisico definito. Hanno la possibilità di lavorare due giorni alla settimana da remoto, rappresentano il 90%. Roaming = prevalentemente venditori, hanno la possibilità di connettersi dalla sede del cliente o in viaggio. Home = dispongono di postazione casalinga dotata di connessione ultraveloce a spese dell azienda ed in conformità con le norme di sicurezza sul lavoro. 11
I risultati di Blue Work: condivisione dei benefici Lavoratori: Miglioramento degli strumenti di conciliazione della vita personale con quella professionale dei lavoratori con conseguente aumento del loro benessere e della loro produttività. Azienda: American Express dispone oggi di spazi di lavoro più efficienti e tarati alle reali esigenze di business, sta sperimentando sia una maggiore flessibilità che una maggiore efficienza di gestione per mezzo dei significativi benefici in termini di risparmio energetico. Collettività: La riduzione degli spostamenti dei dipendenti ed il risparmio di energia facenti seguito all introduzione della filosofia dello smart working hanno portato ad una riduzione dell impatto ambientale, la cui entità è ancora difficile da quantificare. 12
Considerazioni sullo Smart Working Abbiamo visto come lo Smart Working rappresenti un opportunità capace di creare benefici condivisi tra lavoratori, organizzazioni e collettività. Diffusione dello Smart Working soprattutto nelle aziende del settore privato. E nella Pubblica Amministrazione? Il fenomeno è ancora embrionale, prova ne è la quasi mancanza totale di dati (salvo casi di talune Amministrazioni). Dati che sono invece presenti sul Telelavoro e che ci permettono di disegnare alcuni scenari potenziali di sviluppo futuro. 13
Il telelavoro nella Pubblica Amministrazione Il telelavoro è una diversa modalità di adempimento della ordinaria prestazione lavorativa, che invece di essere svolta nei locali aziendali, può essere svolta a distanza (presso il domicilio del lavoratore o comunque in locali diversi da quelli aziendali). Il Telelavoro non è comunque un nuovo tipo di rapporto di lavoro. La possibilità di prestare la propria attività in Telelavoro all interno della PA è stata sancita dall art. 4 della L.191/1998 (cd Legge Bassanini ter), cui ha fatto seguito un successivo Regolamento D.P.R. n.70/1999. Successivamente sono intervenute la L. 221/2012 e la L. 124/2015 (cd Legge Madia). L art.4 della Bassanini ter sancisce che: «Le pubbliche amministrazioni possono installare, nell ambito delle proprie disponibilità di bilancio, apparecchiature informatiche e collegamenti telefonici e telematici necessari e possono autorizzare i propri dipendenti ad effettuare, a parità di salario, la prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede di lavoro, previa determinazione delle modalità per la verifica dell adempimento della prestazione lavorativa. L ottica è di razionalizzare l organizzazione del lavoro e realizzare economie di gestione attraverso l impiego flessibile delle risorse umane. 14
Il telelavoro nella Pubblica Amministrazione Totale dipendenti Telelavoratori per comparto Valori percentuali MINISTERI 158.905 61 0,04 AGENZIE FISCALI 52.527 105 0,20 ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI 46.527 335 0,72 ENTI DI RICERCA 20.794 187 0,90 UNIVERSITA' 102.216 223 0,22 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 668.950 107 0,02 COMUNI 327.311 271 0,08 PROVINCE 48.673 150 0,31 REGIONI ORDINARIE 33.791 597 1,76 REGIONI A STATUTO SPECIALE 90.930 349 0,38 AUTORITA' INDIPENDENTI 2.043 10 0,49 ENTI ART.70-COMMA 4 - D.165/01 1.294 10 0,77 ENTI ART.60 -COMMA 3- D.165/01 9.718 4 0,04 Elaborazione ENEA da dati del Conto Annuale e dai piani di telelavoro delle PA 15
Telelavoro, questo sconosciuto Numero Enti Numero Enti con Telelavoro per comparto MINISTERI 13 2 ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI 10 3 ENTI DI RICERCA 19 4 UNIVERSITA' 67 24 COMUNI 8.047 9 PROVINCE 110 14 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 226 13 REGIONI A STATUTO ORDINARIO 15 5 REGIONI A STATUTO SPECIALE E PROVINCE AUTONOME 7 3 AUTORITA' INDIPENDENTI 8 1 ENTI ART.70-COMMA 4 - D.165/01 7 2 ENTI ART.60 -COMMA 3- D.165/01 5 1 AGENZIE FISCALI 2 1 Elaborazione ENEA da dati del Conto Annuale e dai piani di telelavoro delle PA 16
Distribuzione del personale stabile in telelavoro nella Pubblica Amministrazione per genere e comparto Elaborazione ENEA da dati del Conto Annuale e dai piani di telelavoro delle PA 17
Telelavoro nella PA: il caso dell Emilia Romagna 16,00% Telelavoratori sul numero totale di lavoratori Emilia Romagna 14,00% 12,00% 10,00% 8,00% 6,00% Telelavoratori Uomini % Telelavoratori Donne % Telelavoratori % 4,00% 2,00% 0,00% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 18
Il telelavoro nell Amministrazione Pubblica: uno scenario di sviluppo Ipotesi del modello Numero attuale di telelavoratori per ogni comparto della PA Best performance per ogni comparto applicata a tutti gli enti dello stesso comparto Quali risultati otteniamo? 19
Risultati ipotesi Best Performance Best Performance (%) Telelavoratori attuali Telelavoratori potenziali Telelavoratori Legge Madia (10%) MINISTERI 1,92 61 2899 15890 AGENZIE FISCALI 0,26 105 136 5227 ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI 2,81 335 1302 4653 ENTI DI RICERCA 6,74 187 1401 2079 UNIVERSITA' 3,2 223 3262 10221 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 0,67 107 4482 66895 COMUNI 1,03 271 3371 32731 PROVINCE 4,35 150 2116 4867 REGIONI ORDINARIE 10,27 597 3470 3379 REGIONI A STATUTO SPECIALE 1,42 349 1329 9093 AUTORITA' INDIPENDENTI 1,8 10 37 204 ENTI ART.70-COMMA 4 - D.165/01 4,9 10 63 129 ENTI ART.60 -COMMA 3- D.165/01 0,1 4 10 917 TOTALE 2409 23878 156285 Elaborazione ENEA da dati del Conto Annuale e dai piani di telelavoro delle PA 20
Risultati dello scenario ipotizzato Breve-medio periodo Telelavoro per il 10% degli impiegati del pubblico impiego e del settore privato oltre 700.000 persone che rientrano in ufficio un solo giorno alla settimana Risparmi annuali: 200.000t di combustibile, 600.000t di CO2, 120t PM10 Medio-lungo periodo Penetrazione dello smart working nella PA e nel privato: ¾ dei pendolari non si recano nel luogo di lavoro in media 1,5gg alla settimana Risparmi annuali: 1.300.000t di combustibile, 4.000.000t di CO2, 800t PM10 21
Conclusioni Il Telelavoro e lo Smart Working sono ancora poco presenti nell ambito di attività della PA. Necessità di adeguati riferimenti normativi, cambiamento della cultura manageriale e di efficaci strumenti ITC. Ipotizzando una progressiva penetrazione sia nel settore privato che in quello pubblico, Smart Working e Telelavoro rappresentano valide opportunità per ridurre gli spostamenti e dunque le emissioni di inquinanti ad essi associate. 22
Grazie per l attenzione 23