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Transcript:

Indice Google Earth... 3 Mappa intera... 3 Quandranti parametrici... 6 Mappe multiple... 7 Estratti PDF Sister... 8 Adattamento della mappa... 14 Risoluzione dei problemi più frequenti... 16 Mappa non visualizzata, al suo posto appare una X rossa... 16 Mappa visualizzata solo parzialmente... 18 Punti geografici non trovati per la mappa... 23 Punti geografici fuori tolleranza... 26 Mappe con doppia parametratura... 29 Mappe di fogli rinumerati dal Catasto... 32 i

Google Earth CorrMap esporta le mappe georeferenziate su Google Earth, il potente visualizzatore satellitare di Google. Questa potente prestazione di CorrMap permette di sovrapporre a Google Earth l intero foglio elaborato con la georeferenziazione Catastale per avere la visione d insieme di tutta la mappa e valutare a priori (cioè prima ancora di recarsi sul posto per il rilievo) la corrispondenza della stessa alla realtà, come ad esempio l esistenza dei fabbricati d impianto utili ai fini di una riconfinazione, le difformità territoriali intervenute nel tempo, ecc. Ma si può anche sovrapporre Google Earth la sola zona di mappa interessata al proprio lavoro, dopo averla elaborata con la georeferenziazione Parametrica. In questo caso CorrMap riporta su Google Earth anche i punti prelevati dalla mappa e quelli importati dal rilievo (vedi sezione Riconfinazioni Riconfinazione da atto di aggiornamento catastale Pre-2/88). Per i lavori di grande estensione, inoltre, CorrMap permette di sovrapporre su Google Earth più fogli di mappa, anche appartenenti a Comuni diversi, fornendo così la percezione complessiva del lavoro da svolgere. Anche in questo caso possono essere esportate su Google Earth le sole porzioni di mappa (quadranti parametrici) che coprono i soli punti da trattare (rilevare o tracciare), potendo cosi concentrarsi sullo su tali aree senza il fastidio della sovrapposizione dei fogli di mappa interi. Una volta esportata la mappa su Google Earth è anche possibile usare la funzionalità Street View per vedere in anteprima lo stato dei luoghi in riferimento alla mappa stessa. L operatività per sfruttare tutte le funzionalità sopra descritte sono spiegate nei paragrafi che seguono mediante un esempio pratico per ciascuna. Mappa intera Per poter esportare su Google Earth una mappa georeferenziata da CorrMap è sufficiente inserire i dati identificativi della stessa nell apposito riquadro ID mappa della barra degli strumenti in alto: Tali dati sono: Comune/Sez.: è il codice catastale di 4 caratteri del Comune cui appartiene la mappa, seguito dall eventuale carattere (lettera A, B, ecc.) della sezione censuaria. Fog.: è il numero di foglio catastale della mappa. Prov.: è la sigla della Provincia. 3

Software CorrMap 5.03.17 Una volta inseriti questi dati, si apre la mappa desiderata, in questo esempio il file BELLUNO_Foglio 046.gmp fornito a corredo del programma, e la si sottopone al calcolo della georeferenziazione Catastale. Il calcolo produce, oltre alle coordinate georeferenziate (e gli scarti) dei crocicchi utilizzati, anche le coordinate geografiche degli stessi, vale a dire la longitudine e la latitudine, necessarie all esportazione su Google Earth: A questo punto è sufficiente attivare l opzione Google Earth del riquadro Esporta della barra degli strumenti: Il programma apre la finestra di Windows per il salvataggio dei file con la quale richiede utente di salvare il file di formato Google Earth. Questo formato ha estensione KML ed infatti CorrMap propone il nome della georeferenziazione con questa estensione, in questo esempio: BELLUNO_Foglio 046.KML 4

Google Earth Dopo aver salvato il file, CorrMap mostra l usuale messaggio in alto con l esito dell operazione, dal quale basta attivare l opzione Apri file del menuncino che si apre cliccando sul bottone Opzioni: Così facendo, viene automaticamente lanciato Google Earth (che deve essere ovviamente già installato nel computer) sul quale la mappa viene sovrapposta nella sua posizione geografica, come mostra la figura che segue. Naturalmente non bisogna aspettarsi una sovrapposizione di elevata precisione per i motivi che citiamo alla successiva sezione Adattamento della mappa, sezione nella quale vedremo tuttavia come Google Earth permetta di affinare la posizione della mappa mediante una serie di strumenti a disposizione dell utente. Va precisato, infine, che la sovrapposizione della mappa esportata da CorrMap può andare soggetta ad alcune anomalie che ne compromettono la visualizzazione su Google Earth. Nella successiva sezione Risoluzione dei problemi di visualizzazione vedremo come risolvere le principali problematiche che si possono incontrare. 5

Software CorrMap 5.03.17 Quandranti parametrici CorrMap permette di sovrapporre a Google Earth la sola zona di mappa interessata al proprio lavoro. Le operazioni da compiere in questo caso sono le stesse già viste al paragrafo precedente per l intero foglio di mappa, con l unica differenza di eseguire la georeferenziazione Parametrica anziché la Catastale. In questo caso, infatti, vengono sovrapposti a Google Earth i soli quadranti parametrici sui quali si è calcolata la georeferenziazione, potendo così concentrare la disamina della sovrapposizione alla sola zona di interesse. La figura che segue mostra la sovrapposizione su Google Earth dei tre quadranti di cui all esempio PISTOIA_Foglio_075.gmp fornito a corredo del programma. Per la spiegazione su come affinare la posizione della mappa su Google Earth si consulti la successiva sezione Adattamento della mappa; mentre per le eventuali anomalie si consulti a successiva sezione Risoluzione dei problemi di visualizzazione. Nel caso in cui oltre alla georeferenziazione si sia importato ed elaborato in CorrMap anche il rilievo, su Google Earth vengono riportati anche i punti dello 6

Google Earth stesso (vedi sezione Riconfinazioni Riconfinazione da atto di aggiornamento catastale Pre-2/88). Come accennato in premessa, l export su Google Earth di CorrMap è utile non solo per verificare la sovrapposizione della mappa alla realtà ma anche per eseguire un sopraluogo virtuale della zona interessata (standosene comodamente davanti a computer), grazie al visualizzatore Street View di Google Earth. Per fare questo, basta trascinare con il mouse l omino di Street View sul punto desiderato, come evidenzia la figura qui sopra, per passare alla modalità fotografica di quell area, potendo così rendersi conto dal vivo della reale situazione della zona di mappa che si sta analizzando. Mappe multiple CorrMap permette di sovrapporre su Google Earth anche lavori di grande estensione che si sviluppano su più fogli di mappa, anche appartenenti a Comuni diversi. L operatività è esattamente la stessa già vista ai paragrafi precedenti per mappe intere o porzioni di quadranti parametrici. L unica variante riguarda il fatto che CorrMap va lanciato più volte, una per ogni mappa da esportare su Google Earth. Attivando l export dalla prima mappa (primo CorrMap aperto) si ottiene il lancio di Google Earth, mentre attivandolo dalle altre mappe (gli altri CorrMap aperti), Google Earth rimane aperto ed aggiunge la corrispondente sovrapposizione. La figura che segue mostra Google Earth con sovrapposte le porzioni di ben cinque mappe appartenenti ad altrettanti fogli di due diversi Comuni. 7

Software CorrMap 5.03.17 Estratti PDF Sister In questa sezione vedremo come esportare da CorrMap su Google Earth gli estratti di mappa rilasciati su file PDF dal servizio cartografico Sister. Per prima cosa è necessario trasformare il PDF Sister in raster. Per fare questo esistono varie possibilità: dall apertura del PDF sul CAD e la stampa (virtuale) su JPG; all utilizzo di qualche programma di grafica gratuito, come ad esempio GIMP, che apre i PDF e permette di salvarli come raster; per finire alla semplice apertura del PDF a video e la cattura della schermata sugli appunti di Windows con i tasti Ctrl + Stamp per poi incollarla sul programma di grafica Paint dello stesso Windows (anche se quest ultima modalità è meno precisa). Tuttavia, la procedura più semplice, consigliata dagli autori di CorrMap, è quella di scaricare dal link qui sotto e installare la stampante PDFCreator, del tutto gratuita: 8

Google Earth http://red.download.pdfforge.org/pdfcreator/1.7.3/pdfcreator- 1_7_3_setup.exe Con questa stampante installata, si procede nel modo seguente: 1. Aprire il PDF con Adobe Reader (anche questo gratuito) ed attivare il menù File Stampa. Dalla finestra di stampa, selezionare la stampante PDFCreator e cliccare Stampa. 2. Dopo l elaborazione della stampa appare un ulteriore finestra di PDFCreator che riporta i dati del file da stampare. Cliccare sul bottone Opzioni di questa finestra: Si accede così alla successiva finestra, qui sotto riprodotta, dalla quale si possono impostare i vari formati di file sui quali si può ottenere la stampa. Se si desidera generare file JPEG (.JPG), ad esempio, selezionare questo formato dalle opzioni sulla sinistra ed impostare i parametri nel riquadro Impostazioni sulla destra: Risoluzione (dpi), Colori, Qualità: 9

Software CorrMap 5.03.17 3. Cliccare Salva per memorizzare le impostazioni (le quali rimarranno memorizzate anche per le stampe successive, a meno che non si desideri variarle), tornando così alla prima finestra qui sopra. Premere nuovamente Salva anche da questa finestra, si aprirà la maschera di Windows per salvare il file di stampa. Da questa, aprire la tendina Salva come e scegliere il formato desiderato, in questo esempio JPEG. Il file verrà quindi creato in quel formato. 10

Google Earth 4. Una volta ottenuto il raster, questo va aperto in CorrMap mediante l opzione di menu File Nuovo, selezionando, nell apposita finestra che appare, la scala e l intervallo dei parametri dell estratto di mappa: 5. Procedere con CorrMap a tracciare i parametri a partire dagli inviti (tacche) sulla cornice mediante il comando Linea parametro della scheda Home, come spiegato alla sezione Georeferenziazioni Catastale Linee di parametratura. Dopo aver tracciato i parametri, attivare il comando Calcola crocicchi, ottenendo così la creazione automatica dei crocicchi nelle intersezioni dei parametri appena tracciati, come mostra la videata di seguito riprodotta. Durante il tracciamento dei parametri con il comando Linea parametro si tenga presente che: nel caso sia sufficiente portare su Google Earth l intero estratto di mappa, basterà tracciare i soli parametri più esterni, formando così soltanto quattro crocicchi, da sottoporre poi a georeferenziazione Catastale; se invece si desidera portare su Google Earth la zona di mappa limitata soltanto ad alcuni quadranti parametrici, allora si dovranno tracciare i parametri che formano tali quadranti, da sottoporre poi a georeferenziazione Parametrica. 11

Software CorrMap 5.03.17 6. Con riferimento alla schermata qui sotto riprodotta, procedere come segue: 1. Calcolare la georeferenziazione Catastale o Parametrica a seconda di quanto detto sopra, dopo aver inserito i dati di mappa nel riquadro ID Mappa della barra degli strumenti di CorrMap, cioè: sigla Provincia, codice catastale del Comune e numero del foglio di mappa dal quale proviene l estratto. 2. La georeferenziazione calcola i dati di Longitudine e Latitudine nella tabella Punti di riferimento in basso. 3. Salvare la georeferenziazione dal menù File Salva oppure cliccando l icona del floppy disk in alto a sinistra, dandogli il nome desiderato. 4. Attivare il comando Google Earth del riquadro Esporta di CorrMap per ottenere il file KML ed aprirlo direttamente dallo stesso CorrMap attivando l opzione Apri il file del bottone Opzioni che appare nella riga in alto. 12

Google Earth Così facendo verrà lanciato Google Earth nel quale l estratto andrà a sovrapporsi nella sua esatta posizione geografica, come mostra l immagine che segue. 13

Software CorrMap 5.03.17 Adattamento della mappa Come accennato nelle sezioni precedenti, la sovrapposizione della mappa esportata da CorrMap Google Earth non può avere un elevata precisione, e questo per tutta una serie di ragioni: dall imperfezione della mappa, al mutato stato dei luoghi dalla sua creazione e, non ultimo, dalla diversa quota tra la mappa (in genere proiettata a livello medio del mare) e quella in cui di fatto la pone Google Earth. Il visualizzatore satellitare, infatti, in pratica stende la mappa, come se fosse un lenzuolo, sopra il terreno reale, che è ovviamente ad una quota più elevata rispetto al livello medio del mare. Tuttavia la sovrapposizione avviene in genere con una buona approssimazione, tale da permettere di sfruttarne i vantaggi già citati all inizio di questa sezione (l esistenza dei fabbricati d impianto utili ai fini di una riconfinazione, le variazioni territoriali intervenute nel tempo, ecc.). Nota per difformità elevate La funzionalità di export su Google Earth di CorrMap si basa su un archivio di dati geografici elaborati da Tecnobit. Pur avendo messo tutta la cura necessaria all elaborazione di tali dati, potrebbe comunque accadere che la sovrapposizione di una mappa su Google Earth abbia un imprecisione elevata. I questo caso invitiamo l utente a segnalare la difformità inviando un email a g.rossi@tecnobitmail.com con allegata la mappa in questione e i dati identificativi della stessa riportati all inizio di questa sezione. Google Earth permette in ogni caso di adattare la mappa sovrapposta da CorrMap, spostandola e ruotandola, per farla meglio combaciare con la realtà, grazie ad una serie di comandi. Con riferimento alla figura che segue, ad esempio, dal pannello Layers in basso a sinistra è possibile attivare l opzione Strade (indicato con 5 in figura) in modo da avere una prima verifica a colpo d occhio della corrispondenza tra la mappa e la realtà. Con tale opzione, infatti, le strade di Google Earth vengono evidenziate in colore sopra la mappa e si può quindi percepire subito se le stesse combaciano (sempre con la naturale approssimazione sopra accennata) a quelle presenti nella mappa stessa all epoca della sua creazione, come si può notare dall immagine qui sopra. 14

Google Earth Per adattare al meglio la posizione della mappa sulla realtà di Google Earth, si può invece agire sulla trasparenza del raster. Per impostare il grado di trasparenza basta posizionarsi sul pannello Luoghi (o Places) sulla sinistra della schermata di Google Earth, cliccare sull apposito bottoncino (1 nella figura qui sopra) e trascinare verso sinistra il marcatore inizialmente posizionato all estremità destra del righello (trasparenza nulla). Per spostare o ruotare il raster, selezionare il nome in alto nel pannello (3 in figura) ad attivare l opzione Proprietà (o Properties) del menù che si apre con clic destro. La mappa apparirà così contornata da marcatori di colore verde (figura qui sotto). Agendo con il mouse su quello centrale si può spostarla, con quello a forma di rombo si può ruotarla, mentre con quelli ai vertici si può ridimensionarla. 15

Software CorrMap 5.03.17 Risoluzione dei problemi più frequenti Come accennato nelle sezioni precedenti, l export della mappa su Google Earth può presentare alcuni problemi di visualizzazione su Google Earth. A volte può capitare, ad esempio, che la mappa non venga visualizzata o venga visualizzata solo parzialmente su Google Earth. Nei paragrafi che seguono, qui sotto elencati, spieghiamo le possibili cause di questi problemi e come risolverli. Mappa non visualizzata, al suo posto appare una X rossa Mappa visualizzata solo parzialmente Punti geografici non trovati per la mappa Mappe con doppia parametratura Mappe di fogli rinumerati dal Catasto Mappa non visualizzata, al suo posto appare una X rossa Nella maggior parte dei casi in cui al posto dell immagine appare un rettangolo bordato di rosso e con una grande X al centro sempre in rosso, come mostra l immagine che segue, il problema è causato dal fatto che il file raster della mappa non risiede nella stessa cartella del file KML creato da CorrMap. Per risolvere bisogna quindi accertarsi che il file KML della mappa sia nella stessa cartella del file raster, come evidenziato dalla seconda figura qui sotto che mostra i due file dell esempio mostrato in questa sezione: BELLUNO_Foglio 046.KML BELLUNO_Foglio 046.JPG In caso contrario, occorre ovviamente posizionare i due file nella stessa cartella. 16

Google Earth Il problema appena trattato, cioè la mancata visualizzazione della mappa su Google Earth sostituita dal riquadro con la X rossa, può essere causato anche 17

Software CorrMap 5.03.17 dall elevata risoluzione della mappa raster (numero di pixel) che non permette a Google Earth di visualizzare l immagine a causa di una insufficiente capacità della scheda grafica del computer utilizzato. Questa eventualità può comunque essere risolta seguendo le istruzioni di cui al paragrafo che segue. Mappa visualizzata solo parzialmente Nel caso appena citato in cui la scheda grafica del computer in uso abbia una capacità insufficiente a permette a Google Earth di visualizzare l immagine, la mappa può non essere visualizzata (e al suo posto appare il riquadro con la X come nel caso del paragrafo precedente), oppure può venire visualizzata solo parzialmente, ad esempio solo per metà, come evidenziato dalla figura che segue. Questo problema, come accennato, dipende dal fatto che il file raster della mappa ha una risoluzione (dimensioni in pixel) che eccede le capacità della scheda grafica. Per rendersi conto di quale risoluzione Google Earth dispone per il computer in uso, basta attivare il menù Guida Informazioni su Google Earth (oppure Help About Google Earth) del visualizzatore satellitare: 18

Google Earth Questa opzione visualizza le informazioni salienti della versione di Google Earth installata, tra le quali il dato Dimensione massima texture (oppure Max Texture Size) che indica le dimensioni massime delle immagini visualizzabili su quel computer: Naturalmente per risolvere definitivamente il problema è necessario cambiare la scheda grafica del computer con una più potente oppure utilizzare un computer già dotato di scheda grafica delle capacità adeguate. CorrMap mette tuttavia a disposizione una modalità per risolvere il problema pur continuando ad usare il computer privo delle capacità sufficienti. Di seguito sono descritte le operazioni da compiere per raggiungere questo risultato. 19

Software CorrMap 5.03.17 1. Aprire la mappa raster su IrfanView, il software libero da licenza descritto nella guida in linea alla sezione Georeferenziazioni Adeguamento file raster Per ridurre le dimensioni del raster. 2. Attivare l opzione Resize/Resample del menù Image: 3. Ridurre le dimensioni dell immagine modificando la percentuale nelle celle Width/Height portandole ad esempio al 50%, poi confermare con OK. 20

Google Earth 4. Salvare il raster così ridimensionato attivando il menù File Save as: Lasciare inalterate le opzioni di salvataggio proposte da IrfanView: 21

Software CorrMap 5.03.17 Salvare il nuovo raster dandogli come nome (cella Nome file) lo stesso del file originario seguito dal suffisso _resized: A salvataggio avvenuto si potrà notare come le dimensioni del nuovo file siano notevolmente inferiori a quelle del file originario: 22

Google Earth 5. Le operazioni di cui sopra permettono a CorrMap di risolvere il problema della mancata o parziale visualizzazione della mappa su Google Earth. Infatti, nel caso in cui nella cartella del raster originario sia presente anche un file con lo stesso nome ma con il suffisso _resized, il comando Esporta Google Earth di CorrMap (figura che segue) inserisce tale raster nel file KML di Google Earth. In questo modo su GE sarà portato il file di dimensioni ridotte, file che sarà così visualizzato interamente: Punti geografici non trovati per la mappa L export su Google Earth di CorrMap avviene sulla base di un archivio di riferimenti geografici interno al programma. Questo database contiene infatti una serie di punti completi delle coordinate geografiche (latitudine e longitudine) che permettono di calcolare la posizione su Google Earth della mappa aperta nel software. Può tuttavia accadere che per tale mappa non sia presente nell archivio alcun riferimento geografico. Questo può succedere in particolare per alcune zone boschive di montagna per le quali tali riferimenti geografici sono molto diradati. 23

Software CorrMap 5.03.17 In questi casi, attivando il comando Google Earth del riquadro Esporta di CorrMap, viene visualizzato il seguente messaggio: Apriamo ad esempio il file D219_Curino_fog_52.gmp fornito a corredo di CorrMap nella Cartella Esempi del programma, come mostra la videata qui di seguito riprodotta. Come possiamo notare, si tratta di un estratto di mappa sul quale abbiamo eseguito la georeferenziazione Catastale dopo aver tracciato i parametri come spiegato alla sezione Estratti PDF Sister di questo capitolo dedicato all export su Google Earth. Nel riquadro ID Mappa in alto abbiamo inserito correttamente i dati identificativi del foglio di mappa in questione, vale a dire: Provincia BI (Biella), Comune/Sezione D219 (Curino), Foglio 52. Attivando il comando Google Earth ci appare il messaggio di cui sopra perché, come evidenziato dalla videata qui sotto, nella scheda Punti geografici della finestra di Output in basso non appare nessun punto di riferimento. Questo significa che, per il foglio in questione, non sono presenti riferimenti geografici nell archivio interno al programma. 24

Google Earth Questo tuttavia non significa che l estratto non possa comunque essere esportato su Google Earth. Infatti, i riferimenti geografici per poter calcolarne la posizione potrebbero essere presenti nei fogli limitrofi. Nel caso qui illustrato, ad esempio, un punto di riferimento è presente nel foglio 51, confinante con il 52. Per risolvere il problema, ci basta quindi modificare il n. di foglio da 52 a 51 nel riquadro ID Mappa, anche se l estratto che stiamo trattando appartiene al foglio 52: 25

Software CorrMap 5.03.17 Fatto questo, rilanciamo il calcolo della georeferenziazione Catastale e vedremo infatti apparire il riferimento geografico nella scheda Punti geografici della finestra di Output in basso: A questo punto rilanciamo il comando Google Earth il quale non visualizzerà più il messaggio di cui sopra, procedendo invece a creare il file KML che possiamo quindi aprire su Google Earth. Per illustrare meglio questa situazione, apriamo anche il file D219_Curino_fog_51.gmp, anch esso presente nella Cartella Esempi del programma, ed esportiamo su Google Earth anche l estratto di tale foglio. Come possiamo notare dall immagine che segue, entrambi gli estratti di mappa sono stati esportati su Google Earth sulla base dell unico riferimento geografico presente nel foglio 51. Punti geografici fuori tolleranza Nel paragrafo precedente abbiamo trattato il caso in cui il foglio di mappa al quale appartiene il raster trattato non contenga alcun riferimento geografico che consenta al programma di calcolarne la posizione su Google Earth. Abbiamo quindi visto come CorrMap permetta di superare agevolmente questa carenza inserendo come riferimento uno dei fogli confinanti nel quale invece tali riferimenti geografici sono presenti. In questi casi, naturalmente, aumenta la distanza tra la mappa raster che si desidera esportare su Google Earth ed i 26

Google Earth riferimenti geografici stessi e questo fa ovviamente aumentare a sua volta anche l approssimazione del calcolo della posizione geografica della mappa. Per rendere evidente all utente questa eventualità, durante l export su Google Earth CorrMap calcola anche la distanza tra ciascun punto geografico ed il baricentro della mappa, misura che il programma mostra nella scheda Punti geografici della finestra di Output in basso, come mostra questa videata: Lo scopo di questa indicazione è di fornire all utente una segnalazione circa la bontà di calcolo della posizione geografica della mappa. Senza questo dato, infatti, l export su Google Earth verrebbe calcolato ugualmente dal programma ma l operatore non si renderebbe conto di eventuali anomalie dovute ad una distanza troppo elevata tra la mappa ed i punti di riferimento geografico 27

Software CorrMap 5.03.17 utilizzati per il calcolo della sua posizione su Google Earth. Per rendere evidente tale circostanza, nella scheda Home di CorrMap al riquadro Tolleranze è presente la cella Distanze Google Earth m. che permette di inserire un valore (in metri) oltre al quale il programma segnalerà l anomalia appena accennata. Apriamo ad esempio il file LAVIANO_Foglio 053.gmp presente nella Cartella Esempi del programma. Come mostrato dalla figura che segue, per questa mappa abbiamo impostato nella scheda Home il valore di tolleranza pari a 1000 metri per la distanza in questione: Procediamo quindi per questa mappa a calcolare la georeferenziazione Catastale ed attiviamo poi il comando di export su Google Earth di CorrMap. Vedremo che l export non va a buon fine con il programma che apre la scheda Elaborazione della finestra di Output in basso nella quale mostra questo messaggio: Come possiamo notare dalla videata iniziale, infatti, il secondo dei due punti geografici individuati dal programma per questo foglio di mappa presenta una distanza (rispetto al baricentro della mappa stessa) che supera i 1000 metri imposti come tolleranza. Seguendo quindi il messaggio di cui sopra, ci posizioniamo nuovamente nella scheda Home e modifichiamo il valore della cella Distanze Google Earth m. portandolo a 2000 metri. In questo modo l export su Google Earth avverrà regolarmente, anche se con maggiore approssimazione. 28

Google Earth Mappe con doppia parametratura Come accennato in questa guida alla sezione Georeferenziazioni Concetti base Parametratura doppia, in alcune Province dell Emilia Romagna e della Toscana le mappe d impianto presentano una doppia parametratura: quella originaria in coordinate Cassini-Soldner o Samson-Flamsteed e quella in coordinate Gauss-Boaga tracciata successivamente. Come spiegato nella sezione suddetta, in questi casi la georeferenziazione va sempre eseguita sulla parametratura originaria che ha dato origine alla mappa stessa, e non su quella Gauss-Boaga aggiunta (in maniera approssimativa) in epoca successiva. Tuttavia, a seguito di questa seconda parametratura, i riferimenti geografici per queste Province sono anch essi in coordinate Gauss-Boaga. Ne consegue che, ai fini dell export su Google Earth di queste mappe è necessario procedere alla georeferenziazione sulla parametratura Gauss-Boaga. Illustriamo quindi uno di questi casi. Apriamo il file BOLOGNA_Foglio 032_Cassini.gmp presente nella Cartella Esempi del programma: 29

Software CorrMap 5.03.17 Come possiamo notare dalla tabella Punti di riferimento della finestra di Output in basso, per questa mappa abbiamo calcolato la georeferenziazione Catastale su dieci crocicchi ai quali abbiamo attribuito le coordinate Cassini-Soldner presenti nel foglio stesso (indicate con 1 nella figura qui sopra). Il calcolo ha quindi evidenziato degli scarti del tutto accettabili (2 in figura), mentre ha invece prodotto valori errati per le coordinate geografiche. La longitudine appare infatti con valori negativi, mentre la latitudine presenta valori pari a 6 gradi sessa-decimali, evidentemente non corretti. Tant è che, se procediamo ora ad attivare il comando Google Earth del riquadro Esporta di CorrMap, vedremo che l export non va a buon fine ed il programma visualizza nella scheda Elaborazione della finestra di Output il seguente messaggio: Infatti, se apriamo la scheda Punti geografici della finestra di Output vedremo per ciascun riferimento geografico una distanza abnorme, superiore a 5.000 km: La causa di questa anomalia è quella sopra accennata, vale a dire che la mappa è stata georeferenziata con le coordinate Cassini-Soldner mentre invece i riferimenti geografici hanno coordinate Gauss-Boaga. Ne consegue quindi che, mentre per gli scopi legati alla georeferenziazione possiamo procedere alle operazioni successive (come ad esempio il prelievo di punti dalla mappa), per ottenere l export su Google Earth dobbiamo eseguire una nuova georeferenziazione a parte, impostandola sulla parametratura Gauss-Boaga. Apriamo quindi con il menù File Nuovo di CorrMap il file BOLOGNA_Foglio 032.jpg presente nella Cartella Esempi del programma ed ingrandiamo l angolo in alto a destra di questa mappa, come evidenziato dall immagine che segue. Come possiamo notare, oltre alla parametratura in coordinate Cassini-Soldner, troviamo un crocicchio (tracciato a matita) in coordinate Gauss-Boaga: 30

Google Earth Procediamo quindi ad eseguire la georeferenziazione Catastale su questo e sugli altri tre crocicchi d angolo aventi coordinate Gauss-Boaga, come mostrato da questa videata: 31

Software CorrMap 5.03.17 Come possiamo notare, in questo caso le coordinate geografiche risultano corrette e possiamo quindi procedere all export su Google Earth che risulterà quindi anch esso corretto: Mappe di fogli rinumerati dal Catasto Il Catasto di alcune Province ha provveduto nel corso degli anni ad una rinumerazione dei fogli di mappa come conseguenza del cambio di appartenenza dei territori da un Comune ad un altro. Uno di questi eventi si è ad esempio verificato nel Comune di Bologna che, ad una certa epoca, ha acquisito il territorio di Borgo Panigale. In questi casi accade quindi che il numero di foglio riportato nella mappa d impianto originaria non corrisponde più al numero attuale per il quale invece sono archiviati i riferimenti geografici di CorrMap. Illustriamo questa anomalia riprendendo l esempio di georeferenziazione trattato al precedente paragrafo. Apriamo quindi il file BOLOGNA_Foglio 032_Gauss.gmp presente nella Cartella Esempi del programma ed ingrandiamo l angolo in basso a sinistra di questa mappa, come evidenziato dall immagine che segue. Come possiamo notare, il numero originario di questo foglio è il 32, come riportato in notazione romana nella mappa stessa. Tuttavia, se inseriamo questo numero nella cella Fog. del riquadro ID mappa in alto (come evidenziato in figura), ed attiviamo l export su Google Earth, otteniamo il messaggio già visto ai paragrafi precedenti che ci avvisa di aumentare la tolleranza Distanze Google Earth del riquadro Tolleranze della scheda Home. Possiamo infatti verificare nella figura qui sotto che nella scheda Punti geografici della finestra di Output la distanza di ciascun riferimento geografico (rispetto al baricentro della mappa) ha un valore superiore 9 km. 32

Google Earth Potremmo ovviare a questa anomalia semplicemente aumentando tale valore di tolleranza, portandolo ad esempio a 10.000 metri, come spiegato al precedente paragrafo Punti geografici fuori tolleranza. Se operiamo così, tuttavia, otterremo un calcolo troppo approssimativo della posizione geografica della mappa, come spiegato nel suddetto paragrafo. A titolo di esempio, riportiamo nella prima videata che segue la sovrapposizione su Google Earth di questa mappa, mantenendo i risultati di cui sopra dopo aver aumentato a 10.000 metri la tolleranza delle distanze Google Earth. Le doppie frecce presenti nell immagine indicano la notevole differenza di posizione tra le strade presenti in mappa e quelle di Google Earth (per vederle tracciate è sufficiente attivare l opzione Strade del pannello Layers di Google Earth). Se viceversa correggiamo il numero di foglio nella cella Fog. del riquadro ID mappa portandolo al suo effettivo valore attuale di 85, come evidenziato nella seconda delle due videate qui sotto, e ricalcoliamo la georeferenziazione Catastale, vediamo che le distanze dei riferimenti geografici scendono ai valori corretti, segno evidente che mappa e punti geografici appartengono effettivamente allo stesso foglio. Esportando su Google Earth la mappa così calcolata, otterremo l esatta posizione geografica mostrata nell ultima immagine del precedente paragrafo Mappe con doppia parametratura. 33

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Note: 35