INDAGINE CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA MANIFATTURIERA LIGURE 3 trimestre 2015 e previsioni sul 4 In recupero la produzione industriale, migliorano le prospettive per fine anno L indagine sull industria manifatturiera ligure, relativa al 3 trimestre 2015 e svolta dall Istituto G.Tagliacarne per conto di, è rivolta ad un campione di 266 aziende liguri con almeno 2 addetti, di cui 149 artigiane, così ripartite: SETTORI Industrie alimentari 56 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche 32 Industrie dei metalli 51 Industrie elettriche ed elettroniche 29 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 42 Altre industrie 56 CLASSE DIMENSIONALE 2-9 addetti 182 10-49 addetti 62 50 addetti e oltre 22 PROVINCE Imperia 38 Savona 50 Genova 133 La Spezia 45 In risalita l andamento generale della produzione industriale rispetto allo stesso periodo dell anno scorso (+1,3%), nonostante le imprese artigiane abbiano segnalato ancora una diffuso stato di difficoltà (-0,5%). Se si esaminano gli ultimi 2 anni, si evince che il minimo storico è stato raggiunto nel 3 trimestre 2013 a cui è seguito un periodo di lenta ripresa per poi registrare un nuovo calo a fine 2014: nei primi 3 trimestri del 2015 le imprese liguri hanno segnalato una graduale ripresa.
Il comparto metallurgico denuncia le maggiori difficoltà (-1,7%) seguito da quello alimentare (-1,4%); positiva invece la produzione per le industrie elettriche ed elettroniche (+3,1%) e meccaniche e dei mezzi di trasporto (+3,7%).
A livello provinciale, al di là del fatto che prevale un giudizio complessivo di stabilità rispetto ad un anno fa, Genova registra la crescita più alta (+2,0%), seguita da Savona (+0,6%); nell estremo ponente e levante si rilevano invece variazioni negative (rispettivamente -0,3% e -0,2%). Il saldo tra indicazioni di aumento e diminuzione risulta comunque positivo in tutte e 4 le province. Per il fatturato non si registrano variazioni di rilievo (+0,3% per il totale delle imprese), ad eccezione di una lieve flessione del comparto metallurgico (-1,6%) e alimentare (-0,2%). Stabilità anche per le imprese artigiane (+0,2%). Continua a perdurare il buon andamento delle imprese esportatrici, che nel terzo trimestre dell anno hanno registrato un fatturato in aumento (+1,7% il totale delle imprese, +3,8% le imprese artigiane). Tra i settori trainanti particolarmente significativo l apporto delle industrie meccaniche (+2,6%) e di quelle alimentari (+2,5%).
Tranne a La Spezia, dove le imprese segnalano un calo del fatturato pari allo 0,3%, nelle altre province si registrano variazioni positive (Genova +0,3%, Imperia +0,2% e Savona +1,0%). In netto miglioramento il fatturato estero, positivo per tutte e quattro le province, con variazioni vicine al 2%:. In leggero aumento gli ordinativi totali (+1,4%); il comparto artigiano accusa una debole contrazione (-0,2%). Da segnalare le industrie meccaniche ed elettriche/elettroniche che registrano una crescita rispettivamente del 4,7% e del 3,2%.
Ancora positivo l andamento degli ordini esteri (+3,3%): tutti i settori hanno segnalato una sensibile ripresa dei mercati, in particolare il comparto meccanico e dei mezzi di trasporto. A livello provinciale c è da evidenziare, come a livello regionale, un buon andamento degli ordini provenienti dal mercato estero rispetto a quello complessivo: in tutte e 4 le province la variazione supera il 2%, con un picco del 3,6% a Genova. Le previsioni per il 4 trimestre 2015 Il 48% degli operatori intervistati (60% per le imprese artigiane) prevedono di mantenere inalterati i volumi prodotti nell ultimo trimestre del 2015, il 37% (25% per le imprese artigiane) si aspetta un aumento della produzione e il 14% un calo (15% per il comparto artigiano). Il saldo tra le indicazioni di aumento e di diminuzione risulta positivo per tutti i settori, in particolare per quello della meccanica/mezzi di trasporto.
Anche sul fronte degli ordini la maggior parte delle imprese intervistate (il 56%) tende a orientarsi verso una situazione di stabilità, meno accentuata da parte delle imprese esportatrici (il 54%). Buone le previsioni per il settore alimentare, soprattutto in vista delle festività natalizia. Il 51% del nostro campione di imprese, infine, prospetta di mantenere stabile il proprio fatturato, il 34% prevede un aumento e solo il 15% una diminuzione. Le previsioni delle imprese artigiane risultano essere un po più caute: il 60% non prevede variazione del fatturato, il 24% auspica un aumento e il restante 16% un calo.