L assolutismo Eteroamministrazione, corpi, apparati.
20 13 el fa af R e.t ut ti te la n Vo tti id iri at i er v ris Il modello assolutista. Hobbes
Punti cardine del modello assolutista. Il potere assoluto è l unico mezzo per salvare la vita degli uomini. Il contratto sociale non vede il Sovrano come parte; esso non può essere risolto altro che ripassando per lo stato di natura. Lo Stato è fatto del Sovrano e della Società: se non esiste il primo non esiste neanche la seconda. Società di individui, non di corpi: l unico legame che unisce i componenti della società è nell essere sudditi dello stesso potere.
Strategie dell assolutismo 1) Accentramento di poteri attraverso la ridefinizione di relazioni giuridiche prima governate dai Corpi o comunque con il loro intervento. 2) Ricostruzione dello spazio giuridico di diritto privato, inteso come strumento di governo dell economia e di ridefinizione dell appartenenza cetuale.
1. L eteroamministrazione. Obiettivi Eteroamministrazione: gestione di interessi generali su base potestativa. Superamento pieno della iurisdictio, non dell amministrazione giustiziale. Concetto cardine: il Re ha la plenitudo potestatis, ha la totalità del potere su di un territorio, di cui delega a terzi parte dell esercizio. La delega è sempre revocabile.
La dinamica dell eteroamministrazione Costruzione di un apparato: consigli privati del Re, funzioni magistratuali e funzioni delegate. Magistrati. Soggetti che esercitano un potere proprio, ma non autonomo. (Giudici). Nuda praecepta: dal potere di direzione processuale all ingiunzione ad adempiere compiti di rilevanza pubblica. Ridefinizione di uno spazio antico: iurisdictio/coercitio. Delegati. Uffici ministeriali: soggetti che esercitano un potere delegato e usano della coercizione in nome del sovrano. (Polizia). Uffici economici: soggetti che amministrano profili finanziari su base delegata. (Esattori).
La monarchia amministrativa. Definizione: forma di Stato caratterizzata dalla contemporanea presenza di due apparati, uno giurisdizionale e l altro potestativo, quest ultimo di diretta emanazione del potere sovrano per il perseguimento di finalità fiscali e militari. Forma allotropica dello Stato giurisdizionale: stessi ingredienti, in formulazione e composizione diversa.
L imposizione fiscale in Francia Francia 1500 (Valois): Territorio diviso in generalità Bureau de Finance: collegiale, gestisce i redditi della Corona, provvede al riparto dell imposta diretta, appalta quelle di consumo. Élu (eletto): a capo delle singole élections (divisioni) della generalità, come agente intermedio tra Bureaux e comunità territoriali. Le controversie vengono decise in prima istanza dal Bureau, in seconda istanza dalla Cours des Aides (Parlamento).
Venalità degli uffici Reclutamento di una classe dirigente (nobiltà di toga); Perpetuazione di schemi feudali. Paulette: tassa per l ereditarietà della carica. Codificata 1604. Fine 1500 Ispezioni degli uditori del Consiglio reale; Moltiplicarsi della gestione commissariale; 1598: riparto dell imposta sottratto ai Bureaux e affidato a tre commissari regi inviati in ogni generalità.
1610. Morte di Enrico IV. Si interrompe il disegno centralista. Parlamenti come custodi delle leggi fondamentali del Regno. Giurisprudenza dei Parlamenti contraria alla gestione commissariale. 1624. Inizio dell egemonia di Richelieu (Re Luigi XIII). Enorme carico fiscale: 40 milioni 1628-29; 208 mil. 1635, dopo media di 100 mil. annui. 1634. Intendenti di giustizia, polizia e finanza.
L intendente è nominato dal Consiglio del Re, e presiede il Bureau des Finances, che diventa un suo organo tecnico. La taglia viene ripartita per ordine diretto dell intendente. Luigi XIV 1661: destrutturazione del Consiglio del Re. Gli intendenti rispondono direttamente al Sovrano e al Controllore generale delle Finanze, Colbert. Editti 1667 e 1683: l intendente di finanza autorizza le alienazioni dei beni delle comunità, ne redige il bilancio preventivo, al fine di contrastarne l indebitamento verso terzi.