La comunicazione finanziaria alla luce delle nuove direttive comunitarie

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La comunicazione finanziaria alla luce delle nuove direttive comunitarie Fabrizio Plateroti Director, Regulation & Post Trading Borsa Italiana 5 Maggio 2006 8 Maggio 2006 Milano, Palazzo Mezzanotte Roma, Palazzo Altieri 1

Contenuti La comunicazione finanziaria Il Financial Service Action Plan (FSAP) e l organizzazione dei mercati 2

Contenuti Il FSAP Il Financial Service Action Plan (FSAP) e l organizzazione dei mercati 3

Il FSAP Il FSAP Il FSAP ha tra i suoi obiettivi quello di creare le condizioni per favorire l integrazione del mercato finanziario e l armonizzazione dell informativa societaria. Lo stesso FSAP, pertanto, si sviluppa su due principali aspetti: L organizzazione dei mercati (efficienza e competizione tra sistemi di negoziazione) I requisiti strutturali del mercato unico (armonizzazione, comparabilità e fruibilità dell informativa a livello pan-europeo) 4

Le principali caratteristiche delle direttive FSAP Il FSAP Direttiva Market Abuse (2003/6/CE) GIA RECEPITA A LIVELLO NAZIONALE Creazione di un unica fonte normativa riguardante gli abusi di mercato, garantendo in tutta la Comunità Europea uno stesso quadro in materia di ripartizione delle competenze, di applicazione e di cooperazione; Assoggettamento degli emittenti quotati a medesimi obblighi di informativa continua (informativa price sensitive). Direttiva Prospetti (2003/71/CE) IN CORSO DI RECEPIMENTO A LIVELLO NAZIONALE (DELEGA NELLA LEGGE RISPARMIO) - Armonizzazione dei requisiti per le emissioni di strumenti da offrire al pubblico o da ammettere alla negoziazione; - Passaporto unico per gli emittenti, con la possibilità per gli stessi di collocare e quotare strumenti finanziari in diversi Stati con un unico prospetto; - Definizione di un chiaro regime di vigilanza e di un regime linguistico semplificato; - Armonizzazione dei contenuti del prospetto (building block approach) e snellimento delle procedure di autorizzazione, con minori tempi di approvazione (time to market). 5

Le principali caratteristiche delle direttive FSAP Il FSAP MiFID (ISD2) (2004/39/EC) DA RECEPIRE A LIVELLO NAZIONALE ENTRO IL 31/01/2007 Regolamentazione della prestazione dei servizi di investimento da parte di banche ed imprese di investimento; Organizzazione e funzionamento dei mercati; Coordinamento delle attività di vigilanza. Direttiva Transparency (2004/109/EC) DA RECEPIRE A LIVELLO NAZIONALE ENTRO IL 20/01/2007 - Disciplina la tempistica ed il contenuto dell informativa periodica a cui sono sottoposti gli emittenti quotati; - Disciplina gli obblighi di trasparenza per gli azionisti rilevanti; - Disciplina le modalità con cui devono essere diffuse le informazioni societarie; - Disciplina le modalità di archiviazione delle informazioni stesse. Direttiva OPA (2004/25/CE) DA RECEPIRE A LIVELLO NAZIONALE Livello minimo di protezione per tutti gli azionisti, in particolar modo di minoranza, a livello europeo; Definizione di regole omogenee e trasparenti; Rafforzamento della sicurezza giuridica delle OPA transfrontaliere. 6

Contenuti Il Financial Service Action Plan (FSAP) e l organizzazione dei mercati 7

Gli elementi di novità ed i risultati attesi Le principali novità che caratterizzano la nuova direttiva sui servizi di investimento possono essere così riassumibili: eliminazione dell obbligo di concentrazione degli scambi sul mercato regolamentato; possibilità per le banche di organizzare mercati non regolamentati (MTF) o porsi in contropartita con il cliente per tutte le tipologie di titoli (internalizzazione degli ordini); possibilità per i mercati regolamentati di ammettere alle negoziazioni strumenti finanziari senza domanda dell emittente; ampliamento del concetto di membership di mercato. I risultati attesi: Attraverso la competizione tra sistemi di negoziazione si tenderebbe a ridurre le barriere all entrata per i fornitori di servizi di negoziazione e, per questa via, si dovrebbe assistere ad una riduzione dei costi operativi e al miglioramento della qualità dei servizi. La competizione, in ultima analisi, costituirebbe un incentivo all efficienza 8

Le nuove figure di mercato organizzato Mercato Regolamentato sistema multilaterale, amministrato e/o gestito dal gestore del mercato, che consente o facilita l incontro - al suo interno e in base alle sue regole non discrezionali - di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti relativi a strumenti finanziari ammessi alla negoziazione conformemente alle sue regole e/o ai suoi sistemi, e che è autorizzato e funziona regolarmente e conformemente alle disposizioni del titolo III (mercati regolamentati) MTF sistema multilaterale gestito da un impresa di investimento o da un gestore del mercato che consente l incontro - al suo interno ed in base a regole non discrezionali - di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti conformemente alle disposizioni del titolo II (condizioni per l autorizzazione e l esercizio delle attività applicabili alle imprese di investimento) Internalizzatore sistematico impresa di investimento che in modo organizzato, frequente e sistematico, negozia per conto proprio eseguendo gli ordini del cliente al di fuori di un mercato regolamentato o di un MTF Obblighi di trasparenza Approccio funzionale 9

Caratteristiche comuni e differenze tra MR e MTF Mercato Regolamentato vs MTF Caratteristiche comuni sono sistemi multilaterali; sono soggetti autorizzati; hanno regole di funzionamento non discrezionali; hanno medesimi obblighi di trasparenza. Principali differenze il MR è un mercato per strumenti finanziari regolati (--> regole di ammissione alle negoziazioni ex art.40, che fa riferimento alle altre Direttive applicabili agli strumenti finanziari ammessi su mercati regolamentati); l MTF è un mercato per strumenti finanziari sia regolati che non; il MR costituisce oggetto sociale esclusivo; l MTF è un servizio di investimento erogabile da un soggetto polifunzionale oppure attività esercitabile da un gestore del mercato. 10

Requisiti di ammissione alle negoziazioni Tipologia di mercato Riferimento Requisiti MERCATO UFFICIALE MERCATO UFFICIALE MERCATO MERCATO REGOLAMENTATO REGOLAMENTATO (MR) (MR) MERCATO MERCATO NON NON REGOLAMENTATO REGOLAMENTATO (MTF) (MTF) Direttiva 2001/34/CE Direttiva MiFID Direttiva MiFID Requisiti Requisiti minimi: minimi: capitalizzazione capitalizzazione (> (> /mln /mln 1); 1); flottante; flottante; numero numero bilanci. bilanci. Nessun Nessun requisito requisito minimo: minimo: le regole del MR assicurano che gli le regole del MR assicurano che gli strumenti ammessi alla negoziazione strumenti ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato in un mercato regolamentato possano essere negoziati in modo possano equo, ordinato essere ed negoziati efficiente in modo e, nel equo, ordinato ed efficiente e, nel caso di valori mobiliari, siano caso di valori mobiliari, siano liberamente trasferibili. liberamente trasferibili. Nessun Nessun requisito requisito minimo: minimo: possono essere ammessi sia possono essere ammessi sia strumenti finanziari quotati che non strumenti finanziari quotati che non quotati quotati 11

Potenziali impatti per il mercato secondario frammentazione della liquidità indebolimento del processo di formazione dei prezzi rischio di price impact su singoli mercati indebolimento del concetto di best execution maggiori costi di accesso all informazione; frammentazione informativa 12

Strumenti volti a garantire l integrità dei mercati obblighi di best execution e gestione degli ordini accesso non discriminato alle trading venues trasparenza pre- e post- trade; consolidamento delle informazioni 13

Potenziali impatti per gli emittenti presenza di più mercati di negoziazione e, quindi, di diversi prezzi di riferimento maggiori costi di accesso all informazione; frammentazione informativa efficacia dell attività di stabilizzazione post offerta aumento del costo del capitale per rischio perdita di liquidità ridefinizione di un friendly environment 14