Gli assistenti sociali nelle ASL del Lazio: numeri e distribuzione. Paola De Riù, vice Presidente CROAS Lazio - ASL Viterbo



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Gli assistenti sociali nelle ASL del Lazio: numeri e distribuzione Paola De Riù, vice Presidente CROAS Lazio - ASL Viterbo

Come eravamo La figura professionale dell assistente sociale nella sanità è stata ufficialmente prevista dalla riforma ospedaliera del 1968,la L.132, conosciuta come legge Mariotti : per attuare i principi del miglior soddisfacimento della cura e delle nuove funzioni medico sociali attribuite agli ospedali si rendeva necessario un nuovo modello organizzativo per assicurare la direzione, il coordinamento ed il controllo dei servizi e di ogni altra attività ospedaliera all art. 39.Il personale sanitario ausiliario è costituito dalle ostetriche, dalle assistenti sanitarie visitatrici, dagli infermieri professionali, dalle vigilatrici dell'infanzia, dalle assistenti sociali, dai terapisti della riabilitazione, dai dietisti, dagli infermieri generici e dalle puericultrici..

Nel 1975 la legge istitutiva dei Consultori Familiari cita espressamente il personale addetto all assistenza sociale. Con il DPR 616/1977, le funzioni di Assistenza sanitaria ed ospedaliera vengono attribuite agli Enti Locali, e poco dopo, con la L. 833/78, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, alle Unità Sanitarie Locali: con la soppressione degli enti mutualistici di categoria, si prevede un sistema universalistico in cui la salute è considerata diritto fondamentale dell individuo. La figura professionale dell assistente sociale, già presente in alcuni degli enti disciolti, viene inserita a pieno titolo nei Servizio Sanitario Nazionale.

come ci siamo strutturati Nel decennio 80/ 90 nascono nella nostra Regione i servizi storici - Consultori Familiari, Centri di Salute Mentale, Ser.T, Unità Territoriali di Riabilitazione, poi T.S.R.M.E.E e Disabile Adulto. I servizi territoriali assumono la funzione di attori di cambiamento, focalizzando gli interventi sulla cura e riabilitazione ma, in particolare, sulla prevenzione per i gruppi di popolazione a rischio, attraverso una funzione di stimolo, consapevolezza e responsabilità. Si inizia a ragionare in èquipe, tra professionisti appartenenti alle diverse professioni: il sociale - famiglia, ambiente e stile di vita, lavoro - assume visibilità e rientra a pieno titolo quale bisogno di salute.

Con le normative di riforma, in particolare con il D. Lgs 229/1999 (e il successivo D.P.C.M. del 14/2/2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie), si introduce, nella legislazione, il concetto di PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE: tutte le attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, anche nel lungo periodo, la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione

BISOGNO di SALUTE / BEN-ESSERE Il BISOGNO di SALUTE è COMPLESSO Necessita di INTERVENTI CURATIVI INTERVENTI ASSISTENZIALI U.V.M. garantendo APPROPRIATEZZA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE tra cure primarie e intermedie, azioni di protezione sociale in integrazione con il 3 settore COSTRUZIONE di una RETE INTEGRATA di SERVIZI SANITARI e SOCIALI P.A.I. PROGETTO INDIVIDUALIZZATO con PRESA IN CARICO GLOBALE PERSONA FRAGILE MATERNO INFANTILE ANZIANI DISABILI ADULTI MALATI MENTALI TOSSICO DIPENDENTI MALATI TERMINALI MALATI DI HIV

si individua nel Distretto l articolazione territoriale dell Azienda Sanitaria Locale deputato, quale modello organizzativo da raggiungere nel tempo, a favorire i processi di integrazione tra tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali presenti, superando la parcellizzazione dell intervento e l autoreferenzialità dei singoli servizi, e ponendo il cittadino portatore di bisogni al centro del sistema.

LUNGODEGENZA S.FARMACEUTICO CSM NPI SERT ADI Assistenza domiciliare POLIAMBULATORI CONSULTORIO OSPEDALE DISABILE ADULTO PROTESICA CUP DIREZIONE DISTRETTO R SA MEDICINA LEGALE MMG CASA di RIPOSO SERVIZIO SOCIALE ASL P.A.T. HOSPICE UFFICIO di PIANO FAMIGLIA (CARE-GIVER) PERSONA UFFICIO per l INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA VICINATO AMICI SERVIZIO SOCIALE EELL PIANO DI ZONA VOLONTARIATO CRI CARITAS AVIS COOP. SOCIO-SANITARIE C.D. NEPI C.D GALLESE C.D. CIVITA CASTELLANA CENTRI SOCIALI ANZIANI COMUNI CONFERENZA dei SINDACI

.prospettive future?!?

..La SALUTE è uno stato di pieno ben-essere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia o di infermità. Il godimento di livelli il più possibili elevati di salute è uno dei diritti fondamentali d ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, credo politico, condizione economica o sociale. (Wordl Medical Association Bull. 1949/1- OMS) Il bisogno di salute/benessere è complesso, necessita di interventi curativi /cure ed interventi assistenziali/care : nel garantire l appropriatezza dell intervento tecnico sanitario e la continuità tra le cure primarie ed intermedie è necessario attivare un progetto individualizzato integrato di presa in carico, predisposto a livello multidimensionale e multiprofessionale, in particolar modo per le persone fragili, appartenenti alle aree senescenza, disabilità, materno infantile, patologie psichiatriche e dipendenze, patologie ed infezioni HIV, patologie terminali, inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico - degenerative...

L emanazione contestuale della riforma sanitaria ter e della legge di riforma del Sistema Integrato dei Servizi Sociali n. 328/2000, i successivi Piani Sanitari Nazionali, hanno introdotto una modalità programmatoria e di realizzazione di SISTEMA INTEGRATO A RETE: il servizio sociale professionale, che ha sempre rivestito un ruolo di garante degli aspetti sociali della persona con problemi sanitari, ha assunto sempre più una configurazione di snodo tra sistema sanitario e sistema sociale.

..STRUMENTI per l integrazione professionale: UNITA VALUTATIVE P.A.I. Con PROCEDURE e MODULISTICA Per il CITTADINO

ACCOGLIENZA Segretariato Sociale PUA PRIMA VALUTAZIONE del SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE. Individuazione dei servizi coinvolti e dei componenti U.V.M PERCORSO INTEGRATO di PRESA in CARICO U.V.M. Integrata Servizi Sociali EELL/ Servizi AUSL MMG Minist.Giustizia Prefettura Terzo settore P A I SALUTE FISICA STATO COGNITIVO STATO FUNZIONALE CONDIZIONE ECONOMICA CONDIZIONE SOCIALE Individuazione CARE-GIVER Individuazione CASE-MANAGER O B I E T T I V I A Z I O N I I N D I C A T O R I RIVALUTAZIONI O P E R A T O R E A G E N T E

..STRUMENTI per l integrazione organizzativa, partecipativa ed istituzionale, ACCORDI DI PROGRAMMA REGOLAMENTI PROTOCOLLI d INTESA per la gestione integrata di processi/servizi Per la COMUNITA PROCEDURE MODULISTICA TAVOLI di CONCERTAZIONE

Per un modello di integrazione ISTITUZIONALE GESTIONALE PROFESSIONALE PARTECIPATIVA Protocollo intesa tra Enti istituzionali Protocollo operativo: definizione delle competenze e dei percorsi Presa in carico integrata: Progetto individualizzato secondo empowerment Stretta collaborazione con l associazionismo nei tre livelli

dati a confronto, per un patto della salute

Presenza assistenti sociali AUSL Lazio 2003 727 ass.soc. dati Ministero della Salute 2003-2006-2011 2006 620 Territorio Distretti nei Servizi 29 nei Servizi e H a valenza Aziendale 2011 585 Territorio Distretti nei Servizi 14 nei Servizi a valenza Aziendale 32 negli Ospedali Aziendali 727 676 19 631 64

Presenza assistenti sociali AUSL Roma città metropolitana (2.776.362 abitanti escluso Fiumicino - 296 ass.soc.)) e comune di Fiumicino 2003/2011 90 80 72 83 70 71 72 81 70 60 50 43 54 53 49 2003 2006 40 30 20 10 0 3 13 4 2 34 2009 2011 RM/A RM/B RM/C RM/D RM/E

Presenza assistenti sociali AUSL Provincia di Roma (1.444.801 abitanti 100 ass.soc.) 2003(dati Ministero della Salute)/2011(dati OAS) 60 50 40 30 20 10 22 18 51 46 46 36 2003 2006 2009 2011 0 RM/F RM/G RM/H

Presenza assistenti sociali Province Lazio 2003/2011 (VT: 320.294ab.- RI:160.467ab.- LT: 555.692ab. -FR 498.055ab.) 120 100 80 60 40 58 52 30 25 70 62 98 94 2003 2006 2009 2011 20 0 5 3 VITERBO RIETI LATINA FROSINONE

250 200 227 203 COLLOCAZIONE ASSISTENTI SOCIALI AUSL LAZIO TERRITORIO DISTRETTUALE 2006-2011 150 100 50 0 112 91 99 69 4 0 48 39 31 26 DSM Consultori TSMREE DMI CAD Disabili Adulti 69 73 SerT 26 63 6 8 2 0 Distretto Sport./PUA Cad SerT C.F. 2006 2011 CRITICITA : il dato di assegnazione al servizio comprende anche colleghi in quote orarie

250 200 150 Collocazione assistenti sociali precari nei servizi delle AUSL Lazio 2011 26 coop.cir Tipologia precariato co.co.co co.co.pro. agenzia interinale tempo determinato 3 6 1 25 29 precari 8 ruolo 100 174 4 7 50 0 49 8 19 CAD DSM DISABILI ADULTI 8 110 70 73 2 30 1 1 6 SERT Consultori TSMREE Ospedale direttore pua

Differenza tra 2003 e 2011 10 9 5 0-5 -10-15 -13-1 -4-5 -10-6 -5-8 -4-20 -25-22 -30-29 RMA RMB RMC RMD RME RMF RMG RMH VT RI LT FR

100 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE AUSL LAZIO: 631 A.S. ( 567 in ruolo e 64 precari) al 31-12-2011 80 comando aspettativa 60 40 20 0 RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H FR LT RI VT distacco sindacale a.s.precari a.s.in ruolo coordinatori posizione organizzativa direttore s.s.p.

ASSISTENTI SOCIALI AUSL LAZIO A.S. 727 A.S. 676 A.S. 646 A.S. 631 di cui non rispetto 2003 2006 2009 2011 in ruolo 2003 RM/A 72 60 55 43 3-29 RM/B 83 69 62 70 13-13 RM/C 54 46 50 53 4-1 RM/D 71 64 52 49 2-22 RM/E 72 84 81 81 34 9 RM/F 22 21 18 18 0-3 RM/G 51 48 50 46 0-5 RM/H 46 40 41 36 0-10 VITERBO 58 56 50 52 5-6 RIETI 30 30 30 25 0-5 LATINA 70 61 63 62 3-8 FROSINONE 98 96 94 94 0-4 dati Ministero Salute dati OAS Lazio Iscritti al 31-01-2011 n 2868, in servizio presso AUSL n 631 22%

..crediamo nel diritto alla salute come benessere: l appropriatezza della cura, oltre alla valenza scientifica deve includere la sostenibilità sociale. La sostenibilità nel prendersi cura da parte dei familiari, dei servizi pubblici territoriali, del privato sociale, delle reti spontanee solidali

Servizio sociale professionale..per costruire salute Presenza attenta ai cambiamenti in atto Competenza secondo principi e metodi della professione Orientamento all empowerment del cittadino e della comunità territoriale..per consolidare le buone esperienze prodotte e costruirne di nuove

Grazie a tutti noi