1 Introduzione Normativa di riferimento Sezione VERIFICATA Parametri geotecnici... 4

Documenti analoghi
Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

Metodo del cerchio attrito attrito TAYLOR

INDICE SUPERFICIE DI SCORRIMENTO CIRCOLARE... 43

COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE GENERALE ALLA S.P. 569 E VARIANTE ALLA S.P. 27 E ALLA S.P. 78 NEI COMUNI DI CRESPELLANO E BAZZANO

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

OPEREE DI SOSTEGNO II

ESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St

OPEREE DI SOSTEGNO II


ESERCIZIO SVOLTO B. Verifica al ribaltamento (tipo EQU)

opere di sostegno a gravità

03 Analisi di stabilita di un pendio

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Stabilità dei pendii

Analisi di stabilità del pendio. Normative di riferimento

Analisi di stabilita di un pendio naturale

Indice RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA INDAGINI GEOGNOSTICHE MODELLO GEOTECNICO VALORI CARATTERISTICI... 5

PROVINCIA DI FIRENZE. NUMERO ELABORATO formato A4

Informativa sull affidabilità dei codici - Muro di sostegno a gabbioni

Lo studio della stabilità dei pendii naturali richiede

DI VERIFICA DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI ATTESE ( DELLE NTC E C DELLA CIRCOLARE

INDICE. Adeguamento SR435 Lucchese nel Comune di Pescia (PT) Dicembre GENERALITA VERIFICHE DI STABILITA DEL PENDIO...

05 Analisi di stabilità di una gabbionata

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame

Analisi di un edificio in muratura

RELAZIONE DI VERIFICA E CALCOLO DI OPERE DI SOSTEGNO A GRAVITA GABBIONATURE LUNGO L ATTRAVERSAMENTO DI UN CANALE NEL COMUNE DI BARANELLO

RELAZIONE TECNICA MURO DI SOSTEGNO

RELAZIONE DI CALCOLO PRELIMINARE INDICE

Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno Prova scritta di esame 11/01/2016

modulo E Le volte f 2 + l2 4 2 f Con i valori numerici si ha: 1, , , 40 = 5,075 m r =

Università IUAV di Venezia

RELAZIONE DI CALCOLO

Comune di Caltagirone

OGGETTO: INTEGRAZIONE RELAZIONE GEOTECNICA DI OTTOBRE 2016

Analisi di Stabilità ANALISI STABILITA' 1

Via Pinarella. Relazione geotecnica e sulle fondazioni Edificio Sud. Comune di Cervia (Ra)

LA SPINTA DELLE TERRE

8. Muri di sostegno e NTC 2008

L obiettivo è stato quello di verificare la relazione Rd > Ed, come indicato nelle NTC2008 al paragrafo 2.3.

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE. DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE Sezione geotecnica SPINTA DELLE TERRE

Corso di Geologia Applicata

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012

GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO

APPLICAZIONI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE GEOTECNICA CON LE NTC 2008

GEOLOGO DOTT. LORENZO SEDDA VIA C. COLOMBO 1/B/ AREZZO 0575/ /

Doc. N. C4133 REV. A. FOGLIO 2 di 25 CODIFICA DOCUMENTO C4133_E_C_AC4_MAJ05_0_IA_RC_007_A CCT

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone

Fondazioni superficiali

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO

Si definiscono tali le opere atte a sostenere il terreno che è stato o dovrà essere oggetto di scavo.

Verifica di stabilità globale

ESERCIZIO SVOLTO. 6 Le murature 6.1 Le murature: il metodo agli stadi limite

REVISIONE PROGETTO PRELIMINARE

INTERVENTO 7 - Analisi meccanismi di collasso locali parete su via dei Forni

= 1+ = posta a distanza. dalla base del muro.

Relazione di calcolo geotecnica. Parco Area delle Scienze PARMA - Tel. 0521/906218/19/20. Pag. 1

ESERCITAZIONE PER LA QUARTA PROVA DELL' ESAME DI STATO PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE CIVILE E AMBIENTALE Autore: Marina Roma

Prima classificazione fondazioni

RELAZIONE DI CALCOLO

RIFACIMENTO TRATTO PERICOLANTE del MURO di SOSTEGNO STRADALE lungo via CICOGNE

Teoria di Résal. modulo C Spinta delle terre e muri di sostegno

8 - Dimensionamento del piano di coda

RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA

ESEMPIO 1: metodo dello J polare e metodo delle due forze

283 CAPITOLO 19: OPERE DI SOSTEGNO CAPITOLO 19: OPERE DI SOSTEGNO

RELAZIONE TECNICA PRELIMINARE

Criticità e problemi applicativi delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

CITTÀ DI PIOSSASCO P.IVA

COMUNE DI PROSERPIO. (Provincia di Como) SCALA Progetto Esecutivo/DOCPEGE07 DENOMINAZIONE PROGETTO DENOMINAZIONE ELABORATO DATA

Esempi applicativi L Aquila, scuola elementare De Amicis

Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi


Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia. STABILITA DEI PENDII IN MATERIALI SCIOLTI 24 aprile 2009

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po

Prova scritta di Fondamenti di Geotecnica del 4/07/2005 1

METROPOLITANA AUTOMATICA DI TORINO STAZIONE PORTA SUSA

RESISTENZA E STABILITA DI PENDII E FRONTI DI SCAVO IN ZONA SISMICA

OPERE DI SOSTEGNO ANALISI DI STABILITÀ DEL PENDIO

REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI LIGONCHIO (RE)

ESEMPIO 1: metodo dello J polare e metodo delle due forze

ALLEGATO N.9 Portanza e cedimenti - valutazioni preliminari

VII ESERCITAZIONE - 29 Novembre 2013

COMUNE DI BOLOGNA RELAZIONE DI CALCOLO DELLE OPERE STRUTTURALI - CARATTERISTICHE MATERIALI E - GEOTECNICA

Lezione 10 GEOTECNICA

Verranno presentati i seguenti aspetti del calcolo:

1. PREMESSA 2. VERIFICA DI STABILITA GLOBALE ANTE OPERAM

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8

COMUNE DI SANTA SEVERINA

VOLUME D Modulo S Strade, muri di sostegno, ponti

Norme Tecniche sulle Costruzioni

SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO SPETTRO DI PROGETTO

Stati limite di carattere idraulico (UPL-HYD) Norme e progettazione di opere geotecniche

PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:

Variante di adeguamento PAI. Valutazione della stabilità dei versanti. Territorio Comunale. - Relazione E -

COMUNE DI SELARGIUS. Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza della scuola elementare di via Roma. Città metropolitana di Cagliari

Forza (kn) Asta SLU Neve SLU Vento

STUDIO DEI FENOMENI FRANOSI DEL CENTRO STORICO DI SANTA BRIGIDA E TERAPIE D INTERVENTO

SALDATURE A CORDONI D ANGOLO (secondo le NCT di cui al D.M ) CRITERI UTILIZZATI PER IL CALCOLO DEI CANCELLI A DUE ANTE

Transcript:

INDICE 1 Introduzione... 3 2 Normativa di riferimento... 3 3 Sezione VERIFICATA... 4 4 Parametri geotecnici... 4 5 Carichi... 5 5.1 SOVRACCARICHI DI PROGETTO... 5 5.2 VALUTAZIONE DELL AZIONE SISMICA... 5 6 Analisi di stabilità globale... 6 6.1 Metodologia di calcolo... 6 6.1 Analisi... 9 6.1.1 Condizioni statiche breve termine/lungo termine...10 6.1.2 Condizioni sismiche...12 Verifica Stabilità 2

1 INTRODUZIONE Nella presente relazione sono riportate le analisi utili a verificare la stabilità dei rilevati stradali presenti nel tracciato del 1 stralcio funzionale del nuovo collegamento viario tra la SS11 Padana Superiore a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano, Variante di Abbiategrasso sulla S.S. n. 494 e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso Vigevano fino al nuovo ponte sul Ticino nella fase di progettazione definitiva. Una parte importante dei collegamenti stradali in progetto verranno realizzati in rilevato ed in particolare i tratti: - Variante di Ponte Nuovo di Magenta dalla sez. 1 alla sez. 18 - Tratta A dalla sez. 249 alla sez. 412 dalla sez. 473 alla sez. 556 - Tratta C dalla sez. 25 alla sez. 288 L altezza massima raggiunta dai rilevati risulta di 7.76 m (sez. 85 Tratta C). Nella seguente tabella sono riportate, per ciascuna tratta, le sezioni con rilevato di altezza maggiore: TRATTA Var. Ponte Nuovo SEZIONE ALTEZZA RILEVATO (m) 17 5.81 A 393 6.56 A 533 1.15 C 85 7.76 C 167 7.3 C 216 6.0 C 276 3.2 Tab. 1.I Sezioni con rilevati di altezza maggiore 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La verifica è stata condotta conformemente alle prescrizioni del Nuovo Testo Unico delle Costruzioni (D.M. 14.01.2008: Norme tecniche per le costruzioni ). Verifica Stabilità 3

3 SEZIONE VERIFICATA Confrontando criticamente le sezioni riportate nel 1, si è deciso di verificare la sezione con altezza del rilevato maggiore essendo la condizione più gravosa. Figura 3.a Tratto C - Sezione 85 4 PARAMETRI GEOTECNICI Di seguito si riporta la stratigrafia di progetto adottata nella verifica: TRATTA C Sez.85 (rilevato di accesso al VI03) Stratigrafia da 0.0 a 0.5 m strato di bonifica da 0.5 a 1.2 m da 1.2 a 8.9 m da 8.9 m unità L5 unità G3 unità S2 I parametri geotecnici sono quelli definiti per la stratigrafia di progetto dell opera VI03 (cfr. fig. 5.2.9 dell elaborato B2. Relazione geotecnica) e di seguito riportati: Verifica Stabilità 4

PARAMETRI GEOTECNICI CARATTERISTICI UNITA' Dr E 3 (kn/m ) ( ) (%) (MPa) M (MPa) c u (kpa) G3 18.5 30.9 49.6 22.3 - - L5 19.0 - - - 3.2 26.6 S1 19.0 31.7 50.0 21.7 - - Tabella 4.I Tratto C - Sezione 85 Parametri geotecnici del terreno Per lo strato di bonifica sono stati adottati i seguenti parametri: γ = 19 kn/m 3 φ = 40 peso di volume del terreno angolo di attrito Per il rilevato stradale: γ = 19 kn/m 3 φ = 35 peso di volume del terreno angolo di attrito Il livello della falda è stato considerato a 1.6 m da quota p.c.. Per i livelli superficiali è stata adottata una minima coesione apparente (c =5kPa) al fine di escludere le superfici di scorrimento superficiali. 5 CARICHI 5.1 Sovraccarichi di progetto Nell anali è stato considerato un carico uniformemente distribuito in sommità al rilevato di 20 kpa, corrispondente al sovraccarico stradale. 5.2 Valutazione dell azione sismica Nelle verifiche agli Stati Limite Ultimi la stabilità dei pendii nei confronti dell azione sismica viene eseguita con il metodo pseudo-statico. Per i terreni che sotto l azione di un carico ciclico possono sviluppare pressioni interstiziali elevate viene considerato un aumento in percento delle pressioni neutre che tiene conto di questo fattore di perdita di resistenza. Verifica Stabilità 5

Ai fini della valutazione dell azione sismica, nelle verifiche agli stati limite ultimi, vengono considerate le seguenti forze statiche equivalenti: F F H V = K = K H v W W Essendo: F H e F V W K H k v rispettivamente la componente orizzontale e verticale della forza d inerzia applicata al baricentro del concio; peso concio Coefficiente sismico orizzontale Coefficiente sismico verticale. SS ST CC KH Kv amax [-] [-] [-] [-] [-] [m/s 2 ] SLO 1,500 1,000 1,800 0,007 0,003 0,331 SLD 1,500 1,000 1,750 0,008 0,004 0,406 SLV 1,500 1,000 1,560 0,015 0,008 0,746 SLC 1,500 1,000 1,530 0,018 0,009 0,872 Tab. n. 5.2.I Sintesi dei parametri sismici di risentimento al sito. Per la definizione di K H e k v si rimanda al 7.4 della Relazione geologica e Idrogeologica (cfr. B.1) 6 ANALISI DI STABILITÀ GLOBALE 6.1 Metodologia di calcolo Le verifiche di stabilità sono state calcolate utilizzando gli usuali metodi dell equilibrio limite. Tali metodi si basano su ipotesi comuni: Il coefficiente di sicurezza è definito come il rapporto tra la resistenza al taglio lungo un ipotetica superficie di scorrimento e lo sforzo di taglio mobilitato lungo la stessa superficie. La rottura avviene, per il raggiungimento della resistenza limite, contemporaneamente in tutti i punti della superficie di scorrimento. Il coefficiente di sicurezza è costante in tutti i punti della superficie di scorrimento. La resistenza al taglio è espressa dal criterio di Coulomb. La parte instabile è considerata come un campo rigido. Verifica Stabilità 6

Nell utilizzare tali metodi di calcolo si fa sempre riferimento a problemi piani nei quali, quindi, la superficie di scorrimento è rappresentata da una curva e si trascura ogni effetto dovuto alle sezioni adiacenti. Tali schematizzazioni sono giustificabili se le proprietà meccaniche dei terreni sono omogenee in direzione trasversale e quando l estensione del pendio è predominante sulla dimensione trasversale. In generale la massa di terreno compresa tra la superficie di scorrimento e la superficie del suolo viene suddivisa in conci e le forze che agiscono su ciascuna striscia possono essere calcolate imponendo le condizioni di equilibrio. L equilibrio dell intera massa è dato poi dalla composizione delle forze che agiscono su ciascuna striscia. Le forze agenti su ciascun concio sono, con riferimento alla figura precedente: Il peso W, l azione tangenziale alla base T, l azione normale efficace alla base N, la spinta dell acqua sulla base U, gli sforzi tangenziali X e quelli normali E sulle superfici laterali (forze d interfaccia). Le condizioni di equilibrio di ciascun concio sono date dalle tre equazioni della statica, pertanto, ammettendo di suddividere il volume di terreno in esame in n conci, si hanno a disposizione 3n equazioni, mentre le incognite del problema risultano essere 5n-2 così composte: n valori per l azione delle forze normali efficaci alla base. n-1 valori per ciascuna delle forze d interfaccia (X ed E) n-1 valori per il punto di applicazione delle forze d interfaccia in direzione orizzontale. n valori per il punto di applicazione degli sforzi normali efficaci alla base. 1 valore del coefficiente di sicurezza. Come già accennato, dal bilancio fra le equazioni disponibili e il numero delle incognite risulta che si hanno 2n-2 incognite sovrabbondanti e quindi il problema risulta staticamente Verifica Stabilità 7

indeterminato, per riportarlo a staticamente determinato e rendere possibile la soluzione del sistema di equazioni che descrivono l equilibrio della massa di terreno potenzialmente instabile, è necessario introdurre alcune ipotesi semplificative che consentono di ridurre il numero delle incognite del problema. La prima tra tutte, che risulta, tra le altre cose, comune a tutti i metodi, è quella di considerare centrata la forza agente alla base della striscia, il che è accettabile nel caso in cui i conci siano di larghezza limitata. Le altre ipotesi necessarie per risolvere il sistema di equazioni sono diverse caso per caso e sono queste stesse che caratterizzano un metodo da un altro. L esistenza di molti metodi di calcolo porta alcune volte alla indeterminatezza della soluzione, è bene quindi sottolineare che da studi comparativi effettuati per indagare la risposta dei diversi metodi di calcolo, indicano che, quelli che soddisfano tutte le condizioni di equilibrio danno sostanzialmente gli stessi risultati in termini di coefficiente di sicurezza, o meglio che non differiscono tra loro più del 5%.[Duncan,1980]. In particolare è stato applicato il metodo di Bishop (1955) e la sua semplificazione. Questo metodo adotta come prima semplificazione l ipotesi di una superficie di rottura circolare; inoltre considera la risultante delle forze perpendicolari alla superficie laterale del concio equilibrate (X i + X i+i =0). Utilizzando tali ipotesi è possibile ottenere un numero d incognite uguali al numero d equazioni (3n equazioni in 3n incognite). Risolvendo il sistema si ottiene un coefficiente di sicurezza dato dal rapporto tra la risultante dei momenti stabilizzanti e la risultante dei momenti destabilizzanti, nella forma: FS= Σ M stab / Σ M destab F = cibi ( W u b ) + i i i tanϕ i ' mα W sinα i m α tanα tanϕ = cos α 1 + F L espressione di F è implicita e va risolta tramite processo iterativo. Si assume un valore di F di primo tentativo che viene utilizzato per ricavare un valore di primo tentativo di m α che inserito nella relazione di precedente fornisce un nuovo valore di F, il valore così calcolato si utilizza per aggiornare il valore di m α che a sua volta si sostituisce nuovamente nella relazione che da F, si procede in tal modo fino a che la differenza fra i valori di F ricavati in due successive iterazioni è sufficientemente piccolo, la convergenza è solitamente rapida ed univoca. Verifica Stabilità 8

6.1 Analisi Le verifiche di sicurezza nei riguardi degli SLU si intendono soddisfatte se l equazione formale: E d R d ove: E d è il valore di progetto dell azione (carichi) o degli effetti delle azioni. R d è il valore di progetto della resistenza del terreno, determinata in modo analitico, con riferimento al valore dei parametri geotecnici. risulta soddisfatta per tutti i possibili cinematismi di collasso. La verifica della suddetta condizione deve essere effettuata secondo l Approccio 1 - Combinazione 2, A2+M2+R2 (crf. D.M. 14.01.2008 6.8.2) in cui i coefficienti parziali: A2 M2 R2 sono moltiplicativi delle azioni, sono riduttivi dei parametri geotecnici, sono riduttivi della resistenza globale del sistema. I diversi coefficienti di sicurezza sono riportati nelle seguenti tabelle: Permanenti CARICHI Permanenti non strutturali Variabili EFFETTO Favorevole COEFF. PARZIALE γm γg1 (A1) (A2) 1,0 1,0 Sfavorevole 1,3 1,0 Favorevole γg2 0,0 0,0 Sfavorevole 1,5 1,3 Favorevole γq1 0,0 0,0 Sfavorevole 1,5 1,3 Tab. n. 6.1.I Coefficienti parziali per azioni o effetto di azioni (γ m). PARAMETRO Tangente dell angolo di resistenza al taglio GRANDEZZA A CUI APPLICARE IL COEFFICIENTE PARZIALE COEF. PARZIALE γm (M1) (M2) tan φ k γφ 1,0 1,25 Coesione efficace c k γc 1,0 1,25 Resistenza non drenata cuk γcu 1,0 1,4 Peso dell unità di volume γ γγ 1,0 1,0 Tab. n. 6.1.II Coefficienti parziali parametri geotecnici del terreno (γ m). Verifica Stabilità 9

Coefficiente (R2) γr 1,1 Tab. n. 6.2.III Coefficienti parziali per le verifiche di sicurezza di opere di materiali sciolti e fronti di scavo (γ R). La verifica in condizione sismica deve essere effettuata secondo l Approccio 1 - Combinazione 2, A2+M2+R2 considerando valori unitari per i coefficienti parziali M2. La valutazione dei coefficienti parziali per le verifiche di sicurezza alla stabilità viene condotta mediante un programma di calcolo denominato Slope/W in cui la ricerca delle superfici critiche viene svolta attraverso la generazione automatica di un elevato numero di superfici di potenziale scivolamento. In particolare in questa sede si fa riferimento al metodo di Bishop (1955) che prevede l utilizzo di superfici di scorrimento circolari. Il coefficiente parziali di sicurezza a rottura lungo la superficie di scorrimento viene definito come rapporto tra la resistenza al taglio disponibile lungo la superficie e quella effettivamente mobilitata: τ disp γ coefficiente parziali di sicurezza R = τ mob La verifica viene condotta generando numerose superfici di rottura in condizioni statiche a breve e a lungo termine. 6.1.1 Condizioni statiche breve termine/lungo termine Le ipotesi e condizioni di calcolo adottate nell analisi sono di seguito riportate: Pendenza scarpata come da disegno di progetto; Sovraccarico stradale pari a 20 kpa applicato in corrispondenza della strada in progetto; Parametri geotecnici utilizzati sono definiti nella stratigrafia di progetto; E stata considerata la presenza della falda a quota -1.6 m da p.c.. Nella seguente figura si riporta la geometria della sezione analizzata: Verifica Stabilità 10

Rilevato in progetto Bonifica Unità L5 Unità G3 Unità S2 Figura 6.1.1.a Schematizzazione sezione analizzata La verifica è stata condotta secondo la combinazione A2+M2+R2 utilizzando i coefficienti parziali definiti nei paragrafi precedenti. Nelle seguenti Figure 6.1.1.b si riporta la superficie critica di scorrimento più gravosa ed il minimo coefficiente di sicurezza F S. Si ottiene il seguente coefficiente di sicurezza minimo: γ r= 1.392 > 1.10 coefficiente parziale per le verifiche di sicurezza La verifica è soddisfatta. 35 1.392 21 31 32 4 25 36 5 26 27 39 2 3 23 24 1 6 7 28 29 1 22 30 8 10 2 11 3 34 4 37 5 Figura 6.1.1.b Analisi statica della situazione più gravosa Breve termine Verifica Stabilità 11

6.1.2 Condizioni sismiche Le ipotesi e condizioni di calcolo adottate nell analisi sono di seguito riportate: Pendenza scarpata come da disegno di progetto; Sovraccarico stradale pari a 20 kpa applicato in corrispondenza della strada in progetto; Coefficienti sismici k H = 0.015 k H = 0.008 Parametri geotecnici utilizzati sono definiti nella stratigrafia di progetto; E stata considerata la presenza della falda a quota -1.6 m da p.c.. Nella seguente figura si riporta la geometria della sezione analizzata: Rilevato in progetto Bonifica Unità L5 Unità G3 Unità S2 Figura 6.1.1.a Schematizzazione sezione analizzata La verifica è stata condotta secondo la combinazione A2+M2+R2 considerando valori unitari per i coefficienti parziali M2 ed utilizzando i coefficienti parziali definiti nei paragrafi precedenti. Nelle seguenti Figure 6.1.2.a e c si riporta la superficie critica di scorrimento più gravosa ed il minimo coefficiente di sicurezza FS. Si ottiene il seguente coefficiente di sicurezza minimo: γ r= 1.344 > 1.10 coefficiente parziale per le verifiche di sicurezza La verifica è soddisfatta. Verifica Stabilità 12

35 1.344 21 31 32 4 25 36 5 26 27 39 2 3 23 24 1 6 7 28 29 1 22 30 8 10 2 11 3 34 4 37 5 38 Figura 6.1.2.a Analisi statica della situazione più gravosa Breve termine Verifica Stabilità 13