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Transcript:

Problemi risolvibili mediante equazioni intere di primo grado in un incognita Nella prime lezioni sulle equazioni, poiché le equazioni servono a risolvere problemi, vi ho presentato alcuni problemi, chiedendovi di tentare di risolverli. Vi ho anche detto che si potevano risolvere scrivendo un uguaglianza in cui erano presenti valori noti e il valore da cercare e cioè un equazione, appunto. Alcuni di voi hanno trovato un metodo per risolvere alcuni dei problemi, ma senza scrivere equazioni: intuitivamente [vi invito caldamente a inviarmi le vostre soluzioni intuitive perché le ritengo interessanti!]. Abbiamo anche visto assieme che per alcuni problemi le risoluzioni intuitive erano molto difficili da trovare. Rivediamo qui insieme i procedimenti risolutivi, mediante equazione, di tali problemi. ) Fabbrichètta Quante automobili dovrà vendere la fabbrica ZETA affinché il suo bilancio annuo risulti in pareggio [cioè le entrate eguaglino le uscite], nell ipotesi (irrealistica ma che semplifica notevolmente il problema), che le automobili fabbricate siano vendute tutte? Bilancio 202 Fabbrica di automobili ZETA ENTRATE (in migliaia di euro) USCITE (in migliaia di euro) Rendita finanziaria 0.000 Funzionamento impianti.500 Contributi statali.000 Stipendi 6.500 Gadget 500 Pubblicità 0.000 Vendita ogni auto 5 Materiali per ogni auto 5 Vediamo in che modo procedere per risolvere il problema scrivendo un equazione. ) Per prima cosa bisogna individuare cosa chiede il problema: quante automobili fabbricare/vendere [perché c è l ipotesi che le automobili fabbricate siano vendute tutte] affinché le entrate eguaglino le uscite?. Il numero di automobili da fabbricare/vendere lo indichiamo allora con la lettera convenzionale per indicare l incognita (dal latino: sconosciuta): la lettera x. 2) Un equazione è un uguaglianza e la richiesta secondaria del problema, la condizione cui deve sottostare la cosa che cerchiamo, la relazione che ci permette di trovarla è: le entrate eguaglino le uscite, e cioè: ENTRATE = USCITE. 3) Ora, puoi osservare che ci sono ENTRATE e USCITE FISSE (che non dipendono dal numero di automobili vendute, cioè dalla x) e ENTRATE e USCITE VARIABILI (che dipendono dal numero di automobili fabbricate/vendute, cioè dalla x). La vendita di ogni automobile consente un ricavo di 5.000 (ENTRATE) perciò per sapere il ricavo complessivo, corrispondente al numero x di automobili vendute (quel numero che stiamo cercando), devi moltiplicare 5.000 per il numero x. Qualcuno è rimasto perplesso riguardo a questa faccenda del pareggio di bilancio: E come guadagnano? Attenzione che fra le voci delle uscite ci sono gli STIPENDI, che riguardano TUTTI TUTTI: il grande capo come l ultimo ingranaggio del sistema... Poi ricordate che questo del problema è un bilancio MOLTO semplificato, rispetto ai bilanci reali...

La fabbricazione di ogni automobile costa 5.000 (USCITE), perciò per sapere la spesa complessiva corrispondente al numero di x automobili fabbricate (quel numero che stiamo cercando), devi moltiplicare 5.000 per il numero x. 4) Tutto questo considerato puoi scrivere l equazione risolvendo la quale risolverai il problema. Ricorda che le cifre del bilancio erano in migliaia di euro, perciò 5.00, per esempio, lo scriviamo: 5 k (il prefisso delle migliaia è k!): 0.000 +.000 + 500 + 5 x =.500 + 6.500 + 0.000 + 5 x Facendo i conti (prima sommiamo i termini simili in ogni membro, poi portiamo i termini con le incognite al primo membro e i termini noti al secondo, poi moltiplichiamo ambo i membri per l inverso del coefficiente di x) troviamo che:.500 + 5 x = 8.000 + 5 x 5 x 5 x = 8.000.500 0 x =6.500 x = 6500/0=650 Cioè: la fabbrica ZETA, per avere il bilancio in pareggio, deve vendere 650 automobili. N.B. Non si tratta di 650.000 automobili: se anche infatti all ultimo passaggio utilizzassimo le cifre in, invece che k, avremmo: 0.000 x =6.500.000 0.000 x=6.500.000 x=6.500.000/0.000=650 Oppure così vi avvantaggiate per la Fisica che studierete l anno prossimo - potete scrivere non le cifre PURE ma accompagnate dalle loro unità di misura (u.d.m.) e vedere come si semplificano le u.d.m.: 0k x =6.500k x =(6.500k )/(0k )=650. Conclusioni: di una fabbrica piccola stiamo parlando, se basta che fabbrichi 650 auto per avere il bilancio in pareggio! Certo se la rendita finanziaria fosse più bassa o gli stipendi più alti, le auto da vendere sarebbero molte di più. Oppure se il prezzo di vendita fosse molto più alto (pensiamo a qualche marca famosa, anche italiana), certo anche i costi sarebbero maggiori, ma credo che il numero di macchine da vendere scenderebbe. Ricordate che i numeri li ho inventati io e non ho la più pallida idea della loro veridicità! Analogo al problema della Fabbrichètta è il problema del negozio di Lucia. Vediamo lo quindi di seguito per fissare le idee e approfondire alcune questioni. 2) Il negozio di Lucia Lucia ama confezionare maglioni e vuole aprire un negozio in cui vendere i suoi manufatti. Inizia a raccogliere informazioni sulle spese mensili e scopre così che: l affitto di un locale adatto è di 250 ; le spese per l elettricità sono di circa 200 ; per telefono, connessione internet e POS le servono 50 ; altri 00 circa se ne vanno in tasse varie. Sapendo che il costo di lana e rifiniture per ogni maglione è circa 30, e che Lucia pensa di vendere ciascun maglione a 50, quanti maglioni al mese dovrebbe fare Lucia (vendoli TUTTI) per incassare, a fine mese, uno stipendio (al lordo dalle tasse) di 2000? Questo problema ha una struttura identica al precedente. Le differenze sono tre: A) Non è scritto nel testo, ma devi pensarci da te, che c è da scrivere un bilancio. B) per costituire il bilancio, in che colonna va inserito lo stipendio? C) che uguaglianza utilizzare per scrivere l equazione? 2

Non ha senso scrivere un bilancio senza utilizzare una tabella ENTRATE/USCITE. In questa tabella lo stipendio va inserito fra le USCITE FISSE. Lascia perdere che è Lucia che paga le spese e Lucia che incassa lo stipendio: il soggetto del bilancio è il NEGOZIO! Fai finta che il negozio sia il DATORE DI LAVORO di Lucia. L uguaglianza da utilizzare per risolvere il problema è il pareggio di bilancio, che è un requisito di base di ogni attività commerciale SANA. Il pareggio di bilancio è un punto di partenza. Se le entrate supereranno le uscite, o si pagheranno più tasse sul guadagno extra o ci si alzerà loi stipendio! Ma seguiamo lo schema di prima. Bilancio mensile negozio di Lucia ENTRATE (in ) USCITE (in ) Affitto 250 Elettricità 200 Linea 50 Tasse 00 Stipendio 2000 Ricavo ogni maglione 50 Costo ogni maglione 30 ) La cosa da trovare è quanti maglioni fare/vendere perché entrate e uscite (stipendio compreso) siano uguali. 2) L uguaglianza da utilizzare è, appunto: ENTRATE = USCITE 3) Le entrate fisse questa volta non ci sono 2. Ci sono: USCITE fisse e variabili e entrate variabili. 4) L equazione risolutiva è: 50 x = 250 +200 +50 +00 +2000 +30 x 50 x 30 x = 3350 20 x=3350 x=3600 /20 = 30 Risposta Lucia deve fabbricare e vendere 30 maglioni al mese per poter incassare 2000 dal suo negozio (pagando poi circa il 30% di tasse s intascherà, alla fine, circa 400 ). E interessante osservare come in problemi di questo tipo, e del precedente, si può porre come incognita uno qualunque dei dati forniti ottenendo così alcune variazioni sul tema. Per esempio, stabilendo quanti sono i maglioni (o le macchine) fabbricati/venduti, si può chiedere quanto incassa Lucia ogni mese; oppure stabilendo incasso e numero di maglioni (o macchine) si può chiedere quante spese fisse sostiene, ecc... Puoi divertirti a inventare problemini del genere e sottoporli ai compagni! Interessanti sono i casi in cui i dati portano a scrivere equazioni impossibili o indeterminate o con soluzione che numericamente esiste ma, in relazione al problema da risolvere, NON HA SENSO. Come un numero negativo se si sta cercando una quantità che non può essere negativa come il numero di cose vendute o la misura di un segmento. 3) Il triangolo e il quadrato Libro dell altr anno; pag 445, problema n. 475 Su un segmento di misura a si costruiscono un triangolo equilatero di lato x e un quadrato, come indicato in figura. Qual è la condizione affinché i due poligoni abbiano uguale perimetro? In tale situazione, come dev essere a perché x risulti un numero intero? 2 Potrebbero esserci entrate fisse se, per esempio, Lucia subaffittasse una parte del negozio a qualcun altro. 3

[testo copiato pedissequamente, grassetti e corsivi miei, disegno definitivo] In questo caso la figura è fornita dal problema e questo rappresenta una difficoltà in meno. In classe ho dettato un testo differente, che richiedeva faceste voi la figura.: Su un segmento AB di lunghezza a, in che posizione devi mettere il punto P affinché il triangolo equilatero APC abbia stesso perimetro del quadrato PBDE? In che modo procedere se la figura dovete farla da voi? Dev essere chiaro innanzi tutto che all inizio si traccia una figura provvisoria e, dopo che il problema è risolto, utilizzando le misure ottenute, si DEVE fare una figura definitiva (come quella che ho realizzato a inizio pagina). Presupponendo abbiate quaderni a quadretti dovrete, per questo problema, tracciare un segmento di lunghezza giusta (né troppo piccola, né troppo grande); su questo segmento posizionare P in modo che NON sia il punto medio (salvo indicazioni precise, il disegno dev essere più GENERICO possibile) e poi costruire su AP un triangolo equilatero e su PB un quadrato. Per costruire un triangolo equilatero per bene occorre il compasso. Una buona approssimazione può essere un triangolo isoscele con 6 quadretti di base e 5 di altezza (o multipli). Come qui a destra. Procediamo ora alla risoluzione del problema. ) C è da capire qual è la cosa da cercare. Nella formulazione del libro la x viene indicata esplicitamente. Nella formulazione che ho dato in classe c è da tradurre: POSIZIONE di P in misura della lunghezza del segmento AP, la misura della lunghezza si AP sarà la nostra x. 2) C è da mettere tutti gli elementi del problema in relazione con la x. Ne abbiamo discusso a lungo in classe e tutte le relazioni possibili sono risultate queste (dati): AB a AP x PB a x p p x? 3) L uguaglianza risolutiva è quella fra i perimetri che ci permette di scrivere l equazione: 4) 3 x=4 (a-x) 3 x = 4 a 4 x 3 x + 4 x = 4 a 7 x = 4 a x=4/7a Se a è un multiplo di 7, x sarà un numero intero. Per fare il disegno, ho preso a=4 Ulimo ma non ultimo, il problema in questione abbiamo visto che potrebbe scaturire da una situazione reale del tipo: Gabriele vuole creare un orlatura per i jeans costituita dall alternanza di quadrati e triangoli equilateri, come mostrato in figura. Perché il lavoro sia eseguito bene, e non sia troppo complicato, devono realizzarsi le seguenti condizioni: le fettucce per i triangoli devono essere della stessa lunghezza delle fettucce dei quadrati; tali fettucce devono avere una misura espressa mediante un numero intero; la somma delle basi dei triangoli e dei quadrati non deve superare la circonferenza del Jeans che è di 70 cm. Che misura possono avere le lunghezze dei lati dei triangoli e dei quadrati per rispondere alle richieste? APC PBDE 4

4) Partita IVA Nel mondo del lavoro è sempre più raro trovare un occupazione normale. In particolare se si fa un lavoro creativo è quasi certo che si lavorerà a partita IVA, cioè pagando, per cominciare, una tassa del 2% su quanto si FATTURA e cioè su quanto il cliente si spera paga per il lavoro che ha commissionato. Immagina di essere una Partita Iva. Per un certo lavoro vorresti intascare 0.000 euro al netto del pagamento delliva (suponiamo, per semplificare i conti, che l IVA sia ancora al 20%, com era fino a un anno fa). Quanto devi fatturare per quel lavoro? ) la cosa da trovare è la cifra da scrivere in fattura 2) la condizione che ti permettere di scrivere l equazione risolutiva è che: tolta alla somma fatturata il 20% della somma stessa, restino 0.000 euro. 3) L equazione risolutiva sarà perciò: x - 20% x=0.000 A questo punto devi ricordare che 20%=20/00=/5. La tua equazione diventa quindi: x x 0.000 5 x x 0.000 4 0.000 5 5 5 5 x 5 x 0.000 2.500 4 Puoi anche fare meno passaggi e osservare che la somma che rimane, pagata l IVA, è l 80% della somma originaria. 80%=80/00=4/5. Salti quindi un paio di passaggi di conto e non è male! Osserva che il ragionamento seguito è IDENTICO a quello seguito nel problema del cappotto dato nella verifica in IIA (verifica la cui correzione si trova sul sito). Risposta. Per incassare, al netto dell IVA (al 20%); 0.000, dovrai fatturare 2.500. 5) Il circolo sportivo Un circolo sportivo propone due possibili tipi di pagamento (relativi allo stesso tipo di fruizione di attrezzature e corsi, e allo stesso periodo di tempo: 2 mesi): un abbonamento da 000, oppure il pagamento di una tessera iniziale di 00 e poi 0 a ingresso. Sapendo che frequenterai effettivamente la palestra per non più di 45 settimane nell anno, che frequenza settimanale renderebbe più conveniente l abbonamento annuale? ) la cosa da trovare è il numero di ingressi minimi che fa sì che il pagamento di tessera + ingressi raggiunga il costo dell abbonamento. Dopodiché dovrai dividere quel numero d ingressi per il numero di settimane nelle quali ritieni che, effettivamente, frequenterai il circolo. Se pensi di effettuare un numero d ingressi certamente superiore al valore trovato, allora sarà più conveniente l abbonamento. 2) L equazione da scrivere è dunque: 00 + 0 x = 000 3) La soluzione è: 0 x = 000 00 x=900/0=90. 90/45 = 2. Risposta Se ritieni che andrai in palestra circa due volte a settimana, ti converrà pagare il singolo ingresso. Se pensi che andrai in palestra all incirca tre volte alla settimana, l abbonamento è certamente conveniente Osservazione: questo problema è formalmente identico a quello denominato: cinema 2 nell altro file di problemi svolti. 5