SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO - ITI COBIANCHI - VERBANIA Dott.ssa Elisabetta Perelli Cippo Lo Sportello Psicopedagogico nasce, con questo nome, nella metà degli anni 70 insieme all istituzione della maxi-sperimentazione e del corso di Scienze Umane e Sociali, quindi con l introduzione della Psicologia come materia di studio, e in contemporanea all abolizione del servizio di medicina scolastica. Sparisce il medico della scuola, arriva lo psicologo. E un attività i cui costi restano a carico dell Istituto (fondi regionali per l assistenza agli studenti, con l aiuto poi dei fondi raccolti dal Comitato dei Genitori), che nasce su richiesta dei docenti: - inizialmente per l orientamento delle classi seconde per il triennio (normale e sperimentale): era allora una funzione non assolta da nessuna agenzia, scolastica e non; - poi per la prevenzione dell insuccesso e dell abbandono scolastico (classi prime e terze soprattutto): data l elevata percentuale di studenti respinti e il progressivo aumento dell obbligo scolastico; - e per la prevenzione del disagio scolastico e psicologico (tutte le classi): si offre un servizio di consulenza che possa promuovere e sostenere il benessere psicologico del ragazzo alle prese con le problematiche tipiche della crescita adolescenziale, lavorando con singoli casi, con gruppi-classe, con docenti e consigli di classe, con le famiglie. Si offre un servizio che predispone un primo ascolto e un sostegno alle risorse personali e della rete relazionale allargata. Nell ultimo quinquennio gli iscritti all ITI Cobianchi rientrano tra i 1200/1300 studenti, che hanno la possibilità di scegliere tra cinque indirizzi tecnici (el, et, inf, ch, mecc) e quattro indirizzi sperimentali (st, lm, bio sus). Ogni indirizzo è un mondo a sé stante, con un suo coordinamento, che stabilisce propri progetti e proprie iniziative, con i quali il Servizio si interseca. Ruolo dello psicologo scolastico: figura che offre un servizio di promozione del benessere psicosociale e relazionale degli studenti attraverso uno spazio di ascolto e di confronto, a sostegno della conoscenza di sé e delle risorse personali per poter affrontare le difficoltà del proprio percorso di crescita si propone come mediatore tra lo studente e il mondo esterno con cui è chiamato a relazionarsi, in particolare la scuola e la famiglia, ma anche il gruppo-classe, le amicizie, le relazioni amorose dà ascolto ai bisogni e alle domande degli studenti, interfacciandosi con i docenti, i genitori, la rete di servizi territoriali quando se ne riscontra l utilità per l approfondimento ed il trattamento di problematiche specifiche nell area psicologica e psicopatologica dà ascolto ai bisogni e alle domande dei docenti, che si rivolgono soprattutto quando in emergenza a fronte di situazioni individuali o di gruppo di difficile gestione, soprattutto emotiva Finalità del Servizio Psicopedagogico: promuovere un maggiore benessere degli studenti e sostenere il loro percorso di crescita 1
prevenire, rilevare e intervenire sul disagio scolastico: fallimento negli apprendimenti, difficile inserimento nel gruppo-classe, comportamenti a rischio o devianti, bullismo prevenire, rilevare e intervenire sul disagio psicologico: crisi adolescenziale, psicopatologia Rapporto con gli studenti: progetto specifico di accompagnamento degli studenti delle classi prime, mirato al sostegno dell inserimento scolastico e della prevenzione degli insuccessi e dell abbandono scolastico: - screening testologico con somministrazione collettiva in due sessioni di due ore ciascuna nei singoli gruppi-classe (su autorizzazione dei genitori, chiesta all atto dell iscrizione) e restituzione dei risultati tramite colloquio individuale agli studenti (da settembre a dicembre) - monitoraggio dell inserimento durante l anno soprattutto degli studenti più in difficoltà e che accettano l invito a mantenere un contatto periodico (da gennaio a maggio, in corrispondenza delle scadenze scolastiche: pagellini, pagelle) con l obiettivo di: - sostenere nei ragazzi una migliore conoscenza di sé, delle proprie risorse e delle proprie difficoltà, per organizzarsi e orientarsi nel percorso di studi (orientamento, metodo di studio, ruolo studente) - sostenere i docenti e i genitori in una più accurata comprensione delle difficoltà e delle dinamiche degli studenti più problematici o più a disagio (consulenza mai effettuata all insaputa del ragazzo, periodica con i c. di c., su richiesta con i genitori) - promuovere la conoscenza del servizio e delle psicologhe, in modo da poterne usufruire più liberamente in futuro (tutte le classi di prima vengono coinvolte) progetto specifico di approfondimento delle tematiche adolescenziali più rilevanti nella classi terze (relazioni affettive e sessuali, aggressività e impulsività, gestione del conflitto, gestione delle emozioni, autostima) attraverso interventi con le classi e con i singoli studenti che ne fanno poi richiesta, nell intento di sostenere gli studenti nel momento centrale della loro adolescenza e delle loro scelte per il futuro (scolastiche, lavorative, relazionali); spazio di ascolto e di consulenza ai ragazzi, a cui possono avere libero accesso durante l orario scolastico o extra-scolastico, su richiesta personale, di propria sponte o su sollecitazione di altri (insegnanti, amici o compagni, genitori) per parlare di sé, delle loro difficoltà personali, scolastiche e relazionali, che si trovano a vivere dentro e fuori la scuola; interventi progettati ad hoc con gruppi-classe su specifiche problematiche, a richiesta del c. di c. o degli studenti stessi. Rapporto con gli insegnanti: progetto specifico di accompagnamento degli studenti delle classi prime, in cui è prevista la partecipazione dello psicologo a 3 c. di c., nell intento di promuovere e favorire negli insegnanti 2
la comprensione delle difficoltà e delle dinamiche degli studenti più a disagio o problematici, e di favorire la collaborazione e le comunicazioni tra psicologo e docenti spazio di ascolto e di consulenza ai docenti e ai c. di c. che ne fanno richiesta, nell intento di sostenere l efficacia e l efficienza delle attività formative e didattiche, soprattutto attraverso la qualità della relazione con gli studenti Rapporto con i genitori: progetto specifico di accompagnamento degli studenti delle classi prime, in cui è prevista la presenza dello psicologo in istituto durante la consegna dei pagellini, nell intento di facilitare l accesso ad una consulenza ai genitori che ne fanno richiesta, anche su indicazione del c. di c. spazio di ascolto e di consulenza ai genitori che ne fanno richiesta, nell intento di sostenere le funzioni genitoriali e offrire l opportunità di una maggiore comprensione delle dinamiche dei propri figli adolescenti l efficacia e l efficienza delle attività formative e didattiche, soprattutto attraverso la qualità della relazione con gli studenti Strumenti per l attività dello Sportello: - test attitudinali, test di rilevazione del livello di ansia, test di analisi della qualità delle relazioni - colloquio clinico - giochi psicologici di gruppo Luoghi: - studio adibito a Sportello, in un area sufficientemente riservata della scuola Tempi: Attualmente sono presenti 3 psicologhe da ottobre a giugno per un monte ore per l a.s. in corso di: - 730 ore per l attività di accoglienza per le classi prime (screening testologico, colloqui individuali, 3 c. di c.), da ottobre a giugno - 250 ore per l attività di sportello per tutte le classi (a richiesta: colloqui individuali con gli studenti, interventi con i gruppi-classe, consulenza a singoli docenti o c. di c., consulenza a genitori), da ottobre a giugno - 70 ore per l attività di approfondimento di problematiche adolescenziali e di orientamento delle classi terze (interventi con gruppi-classe e colloqui individuali) da febbraio a maggio per un monte ore totale di 1050 ed una presenza in Istituto che garantisce la presenza di una psicologa 4 ore al giorno, da lunedì a venerdì. Modalità di accesso: 3
- Classi prime: è lo psicologo che si presenta alla classe, somministra i test e invita al colloquio di restituzione, i ragazzi vengono chiamati direttamente dallo psicologo durante l orario di lezione; è sempre lo psicologo che si presenta ai c. di c., in genere quelli che precedono i pagellini. - Sportello: studenti, docenti e genitori possono rivolgersi liberamente e direttamente al Servizio, di persona o tramite contatto telefonico, o passando attraverso la Vicepresidenza. Anche quando sono inviati al Servizio da altri, l appuntamento viene dato solo ai ragazzi diretti interessati, prevalentemente in orario scolastico (su richiesta in orario extrascolastico), tramite biglietto del servizio che serve da promemoria, riporta il numero di cell. della psicologa per favorire eventuali comunicazioni (soprattutto riguardo le assenze) e da giustificazione dell assenza durante le lezioni. Referenti e gruppo di lavoro: - Presidenza e Vicepresidenza - Comitato dei genitori ai quali viene consegnata annualmente relazione puntuale sul lavoro svolto e con i quali ci si confronta per la progettazione degli interventi per l anno scolastico successivo, sulla base dei bisogni e delle domande emergenti dai colloqui con gli studenti, gli insegnanti, i genitori. Restituzione del lavoro fatto: - agli studenti, tramite colloquio individuale - agli insegnanti e ai genitori solo dove se ne valuta l utilità, in accordo con lo studente, per i singoli casi - ai referenti e ai coordinatori di classe, tramite relazione scritta annuale e sua esposizione e discussione in assemblea (Comitato dei Genitori) Collaborazioni: Rete territoriale dei servizi, in particolare: - servizi sanitari (NPI, Consultorio, Psichiatria, servizi convenzionati) - servizi sociali - CFP - Centro per l Impiego Aggiornamento e formazione: A discrezione delle singole professioniste (generalmente, 2 corsi o seminari all anno) 4
Chi predilige l uso del Servizio: Prevalenza di: ragazze, classe III/IV, indirizzi sperimentali Uso del Servizio: Progetto Classi prime (screening e colloqui individuali) : 98 100% Sportello Classi seconde quinte: 5 10% Progetto Classi terze e quarte (colloqui individuali): 40 48% Trend osservati e rilevati: inizialmente le difficoltà scolastiche funzionavano come campanello d allarme di problematiche emotivo-relazionali sottostanti: - disturbi d ansia e attacchi di panico - disturbi dell alimentazione - reazioni depressive - comportamenti a rischio (sessualità, auto-eteroaggressività, sostanze) - difficoltà relazionali e affettive (relazioni amicali, amorose, familiari) ora le difficoltà emotivo-relazionali sempre più intense portano direttamente alla richiesta di aiuto per un livello di sofferenza elevato che spinge i ragazzi alla ricerca di ascolto da parte di un adulto: - non crisi adolescenziali - ma vere e proprie sintomatologie riconducibili a disturbi più strutturati aumento della collaborazione con gli insegnanti: - richieste di singoli - richieste di consigli di classe, che rilevano problematiche ad elevato impatto emotivo che coinvolgono tutto il gruppo-classe e i docenti stessi aumento della presenza di studenti stranieri, con DSA e disabili, con aumento delle problematiche di inserimento: - sul piano della lingua italiana e del curricolo di studi - sul piano del rapporto con i compagni 5