RISORSE RISORSE STRUTTURALI DEGENZE: 2 PIANO C - ACCETTAZIONE OSTETRICA E GINECOLOGICA - 1 PIANO C -: SALA PARTO: - 1 PIANO C -



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Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento Ospedale dei Bambini V. Buzzi Dipartimento della Donna, Mamma e Neonato Direttore prof. Enrico Ferrazzi Tel. 0257995369 Email: enrico.ferrazzi@unimi.it - enrico.ferrazzi@icp.mi.it Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione convenzionato con l Università degli Studi di Milano OSTETRICIA E GINECOLOGIA OGIA OSPEDALE V. BUZZI ISTITUTI CLINICI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO RISORSE ATTIVITÀ ASSISTENZIALE, FORMATIVA E DI RICERCA CRITICITA E PROGETTI BILANCIO CONSUNTIVO 2010 RISORSE... 2 RISORSE STRUTTURALI...2 RISORSE UMANE...3 ATTIVITA ASSISTENZIALE... 3 ASSISTENZA ALLA GRAVIDANZA AL TRAVAGLIO E AL PARTO...4 CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA...4 ATTIVITA AMBULATORIALE....5 ACCETTAZIONE OSTETRICA...5 SALA TRAVAGLIO E PARTO....6 LEGGE 194... 8 MEDICINA MATERNO FETALE... 8 AMBULATORI E DH DI PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA -- DIAGNOSI PRENATALE E CHIRURGIA FETALE...8 RICOVERO E CURA...10 CHIRURGIA GINECOLOGICA... 11 CENTRO DI PATOLOGIA CERVICO VAGINALE...11 CENTRO DI ECOGRAFIA E ISTEROSCOPIA INTEGRATO... 12 CENTRO DI DIAGNOSI E RIABILITAZIONE UROGINECOLOGICA... 12 CHIRUGIA GINECOLOGICA RICOVERO E CURA...12 DIDATTICA, FORMAZIONE E RICERCA... 14 DIDATTICA UNIVERSITARIA...14 PROGETTI DI RICERCA...15 PUBLICAZIONI SCIENTIFICHE E ALTRA ATTIVITA DI RICERCA...15 ATTIVITA FORMATIVA GRUPPI DI MIGLIORAMENTO, CORSI, EVENTI FORMATIVI...19 CRITICITA E PROGETTI... RISULTATI ECONOMICI...... 20... 21

RISORSE RISORSE STRUTTURALI Il percorso accettazione sala travaglio e parto, le degenze di patologia della gravidanza e del puerperio fisiologico si qualificano tutte per una attenzione agli ambienti ai colori agli spazi in cui la paziente sia il soggetto della assistenza.. In particolare la sale di travaglio e parto (di circa 30 mq ciascuna) accolgono la donna in travaglio e il padre o una persona cara a sua scelta in un ambiente in cui la strumentazione tecnologica è a scomparsa per ridurre anche la percezione della medicalizzazione. Il neonato viene accudito nella stessa sala e rimane con la mamma per le due ore successive al parto. Questo consente un immediato e continuo rapporto tra mamma e neonato nei momenti più delicati del post-partum. Questo per permettere alla donna che partorisce di vivere l unicità della sua esperienza del parto in un ambiente a lei dedicato cui si accede per protocollo bussando. Le degenze pure nella sobrietà e nella economicità consentono di trovare nei colori, negli arredi e negli spazi di soggiorno la sufficiente familiarità per sentirsi accolti in ospedale Fig.-1b DEGENZE: 2 PIANO C - Iinduzioni gravidanze oltre termine, degenze puerperio (24 letti - camere doppie), degenze pazienti in differenza alberghiera e/o libera professione (3 letti - camere singole), servizi, nido, ACCETTAZIONE OSTETRICA E GINECOLOGICA - 1 PIANO C -: Sala visita triage ostetrico, sala di consultazione specialistica, sala visita e ecografia office, due sale di osservazione e cardiotocografia (ca. 400mq) SALA PARTO: - 1 PIANO C - Sei sale di travaglio e parto, sala operatoria ostetrica, sala di rianimazione neonatale (ca 800 mq). (Figura 1a e 1b) Fig. 1a Fig. 2a-2b DEGENZE PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA DH - 3 PIANO C Patologia della gravidanza, degenze ginecologia, induzioni gravidanze oltre termine, degenze puerperio (32 letti camere doppie), DH e Day surgery (8 letti camere doppie) (figura 2a-2b) 2

2 PIANO GUAITA - AREA AMBULATORIALE: 10 ambulatori ostetrici, 4 ambulatori ginecologici, day surgery isteroscopia, area didattica-informatica per specializzandi. Figura 3a-3b. RISORSE UMANE Fig. 3a-3b Il rapporto medico/pazienti dimesse annuo è superiore a 200 pazienti per medico. Questo rapporto è superiore significativamente ai benchmark milanesi e regionali per specialità omogenea. I dd.mm. dell U.O. sono 21, con una articolazione in due Unità Semplici di Accettazione Sala Parto (dr. Andrea Paganelli) e di Diagnosi Prenatale e Chirurgia Fetale (dr.ssa Mariangela Rustico) e in due aree di Patologia della Gravidanza (Dr.ssa Marialuisa Muggiasca) e di Chirurgia Ginecologica (Dr. Giuseppe Cammareri) coordinate da due dd.mm. ad eccellente professionalità. L attività ambulatoriale presenta una ulteriore articolazione per competenze e responsabilità: patologia della gravidanza (Dr.ssa A. Quarenghi), ecografia ginecologica (dr.ssa C. Lanzani), centro di patologia cervico vaginale (dr.ssa V. Bianco). Il personale medico è coadiuvato da 1 genetista e 5 psicologhe. Il personale è composto da 30,7 ostetriche (di cui tre coordinatrici per la accettazione, la sala parto, l area ambulatoriale), da 27 infermiere professionali (di cui due caposala al 2 e al 3 piano degenze) e da 20 OOSS. Analoghe considerazione nel rapporto personale del comparto/pazienti dimesse valgono per quanto già osservato per i medici. Questo è il risultato della rapida crescita avvenuta al Buzzi nell ultimo decennio. A questo personale si aggiungono studenti, specializzandi, dottorandi e frequentatori volontari che apportano qualità e risorse l assistenza al paziente (pag 16) ATTIVITA ASSISTENZIALE a) La operatività assistenziale della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia inizia dalla accoglienza della gravidanza e la preparazione al parto e il controllo del puerperio finalizzato alla accoglienza delle diverse culture del parto espresse dalle donne, e quindi a favorire la fisiologia nel parto. Qualsiasi cosa accada a una donna, la nascita di suo figlio sarà l evento più importante della sua intera vita. Alla equipe di sala parto spetta il compito di operare affinché questo evento non sia ridotto alla mera produzione di un bambino sano, un evento meccanicistico nel senso più triste del termine, la nascita deve essere una esperienza globale e indimenticabile il cui valore si proietterà nella salute fisica ma anche psichica per tutta la vita della famiglia e della persona. b) Segue a questo la descrizione delle attività che rappresentano la capacità di intervenire sulle 3

patologie della gravidanza e che fanno della Medicina Materno Fetale, delle specialità neonatologiche ogiche e pediatriche del Buzzi un Centro di riferimento ragionale e nazionale. c) Infine ma non ultimo il profilo di attività della chirurgia conservativa per la donna in età fertile e ripartiva nella peri e post menopausa ASSISTENZA ALLA GRAVIDANZA AL TRAVAGLIO E AL PARTO CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA CORSO DI PSICO PROFILASSI OSTETRICA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA DELLA DEPRESSIONE PUEPERALE Il corso è gestito dalla equipe delle psicologhe della U.O. La tabella 1 riporta il profilo di attività dell equipe delle psicologhe. prevenzione primaria e secondaria delle patologie depressive in gravidanza e in puerperio che tanto hanno scosso l opinione pubblica in questi ultimi anni. Per questo la nostra PPO rappresenta un modello di prevenzione e cura e costituirà il centro di un network ospedale territorio in via di elaborazione. Tabella 1 attività psicoprofilassi ostetrica nel percorso nascita Incontri teorici con le coppie sulle 1 dinamiche emotive della maternità, della paternità e del primo sviluppo psicofisico del neonato. Cinque incontri al mese. 2 Attività psicoterapeutica ambulatoriale alla donna e/o coppia in gravidanza e in puerperio di fronte a situazioni problematiche 3 Riunioni di puerperio 4 volte alla settimana con il neonatologo e l ostetrica 1005 coppie 1141 colloqui clinici in 226 pazienti 3640 puerpere L obiettivo primario nei Corsi è quello di far prendere consapevolezza alle donne e alle coppie delle proprie competenze genitoriali emotive interne attraverso quel fondamentale esercizio di traduzione dei propri pensieri e delle proprie emozioni in parole: Questa attività mentale di gruppo acquista il valore di una importante preparazione immaginaria al momento della separazione fisica e psichica della nascita, il corso ha quindi il significato di un supporto psicologico al percorso alla genitorialità. Le indicazioni principali al trattamento preventivo di disturbi emergenti sono riportate dalla figura n 4 e originano principalmente come atteso da condizioni di depressione in gravidanza o in puerperio e dalle gravi patologie materno fetali. Questa straordinaria casistica sottolinea ulteriormente il valore di Figura 4 - indicazioni di patologie emergenti nei corsi di PPO La nascita in ospedale non è solo l occasione per un assistenza fisica ma si trasforma in un opportunità di formazione psichica dei due futuri genitori al cambiamento: il venire al mondo di ogni bambino, pur essendo generato dai suoi genitori, rappresenta anche il nascere dei genitori, è la presenza stessa del bambino che li crea, che li rende tali e che trasforma quella coppia in una famiglia STRETCHING OSTETRICO Il corso accoglie coglie una domanda di preparazione e competenza psicologica e fisica prevalentemente orientata al parto. Il sentimento di competenza a 4

partorire naturalmente proprio a ciascuna donna viene strutturato e rinforzato sia per quanto riguarda la gestione del dolore del travaglio sia per quanto riguarda la capacità di essere parte attiva prevalente nel periodo espulsivo. Il corso, gestito interamente da ostetriche, ha accolto nel 2010 un totale di 450 pazienti CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO AL PARTO IN LINGUA CINESE Il corso strutturato per pazienti cinesi non familiari con la lingua italiana grazie ad un progetto dell Istituto Superiore di Sanità per il Percorso Nascita Donne Straniere. Il corso si propone di portare dentro l assistenza pubblica un area piccola ma significativa di gravide cinesi altrimenti potenziali vittime di canali di assistenza sotterranea che anche queste iniziative, assieme alla recente maggiore integrazione della comunità cinese, consentono di prosciugare. In particolare questa è una attività piccola ma importante della nostra U.O. che la comunità cinese di Milano vive da anni come un punto di riferimento per la salute delle donne delle mamme e dei bambini. Il progetto è affiancato al progetto Pleiadi della Provincia di Milano. AMBULATORI OSTETRICI ED ECOGRAFICI OSTETRICI DI PRIMO LIVELLO. AMBULATORI DIVISIONALI L obiettivo perseguito in questi ultimi tre anni dalla U.O. è stato quello di delegare al territorio (poliambulatori-consultori) l assistenza alla gravidanza fisiologica. Visione oggi ampiamente condivisa come progettualità dalla ASL 1 della città di Milano che ha attivato un progetto ad hoc tra gli ospedali milanesi i consultori e la rete poliambulatoriale degli ICP. L ospedale è sede di percorsi sanitari ad alta intensità di cura, i professionisti e le equipe ospedaliere sviluppano una professionalità finalizzata alla qualità di questi percorsi. Dedicare il debito orario di medici esperti di medicina materno fetale, di diagnosi prenatale, di chirurgia fetale, di chirurgia ginecologica alla assistenza e allo screening della gestazione fisiologica è un uso non adeguato delle risorse umane da una parte e paradossalmente comporta il rischio di sottovalutare il ruolo di prevenzione primaria e di screening in carico alla rete territoriale del percorso nascita. Delle 53.000 prestazioni ambulatoriali della U.O., le prestazioni erogate per assistenza ambulatoriale alla gravida fisiologica sono solo circa 2.100, e 2.450 sono le ecografie di screening come previste dal precedente protocollo ministeriale. AMBULATORIO OSTETRICO PAZIENTI CINESI E IMMIGRATE DI ALTRE ETNIE L ambulatorio è stato attivato da due anni un con la presenza della mediatrice culturale. Nel 2010, in questo ambulatorio sono state eseguite 1102 visite di screening ostetrico. Grazie al progetto Pleiadi della Provincia di Milano, abbiamo la possibilità di usufruire di una seconda mediatrice culturale di lingua Cinese e di una mediatrice di lingua spagnola complessivamente per tre mattine alla settimana. AMBULATORI DI GRAVIDANZA A TERMINE Un grande ruolo hanno questi ambulatori che accolgono la donna a termine di gravidanza al fine di creare un raccordo clinico sicuro tra assistenza pubblica territoriale e l ospedale in funzione del travaglio e del parto. A questi ambulatori attivi mattino e pomeriggio tutti i giorni della settimana compete valutare le condizioni di benessere materno e fetale a termine e identificare quelle condizioni che inducono a scelte di timing e di modalità del parto con assistenza medica, incluse quelle gestazioni in cui il travaglio non insorge spontaneamente oltre 41 settimane. Nel 2010, sono state eseguite 4690 visite di controllo del benessere materno e fetale a termine. ACCETTAZIONE OSTETRICA Nel febbraio 2010 è stato attivata l area di accettazione ostetrica e ginecologica il cui progetto era stato formulato da questa direzione sin dal 2008 al fine di separare i percorsi di pronto soccorso pediatrico (circa 20mila accessi annui) da quello ostetrico ginecologico (circa 10mila accessi anno) altrimenti pericolosamente mischiati tra loro. 5

La peculiarità della attuale Accettazione è avere dedicato sin dal primo contatto della donna la professionalità delle ostetriche alla accoglienza clinica in quello che potremmo definire anche se impropriamente un triage ostetrico. Questo progetto entrato a far parte delle Risorse Aggiuntive Regionali ha portato ad un sostanziale miglioramento sia della qualità percepita sia della qualità assistenziale stante agli indicatori scelti per il progetto RAR. Dall attivazione nel febbraio scorso sono state accolte 9547 pazienti, delle quali 8587 codici verdi, gialli e rossi. In particolare sono aumentati tutti gli indicatori di attività e in parallelo abbiamo ridotto i trasferimenti e quasi dimezzato gli allontanamenti dovuti a disservizi. La qualità percepita valutata attraverso un questionario ad hoc ha rilevato per tutti i quesiti una utenza molto soddisfatta tra il 70% e l 85% e mediamente soddisfatta tra il 10% e il 20%, mentre l indice di non soddisfatto non ha mai superato il 5%. I trasferimenti in 69 casi sono stati il risultato di una indisponibilità di letti di TIN. Questo significa circa il 20% della attività della TIN. Questa perdita casistica corrisponde alla diminuizione di ricoveri per patologie severe (prematurità <32 settimane, ritardi di crescita fetale per patologie placentari) rispetto al 2009, risultante dalla riduzione di attività nei mesi di maggio-settembre per la ristrutturazione della neonatologia. 206 pazienti accettate in travaglio senza disponibilità di posti letto hanno comportato 1 trasferimento ogni 15 pazienti e una perdita netta di oltre 400.000 euro di DRG extra budget. Tabella 2. Attività della accettazione ostetrica e ginecologica Questo aumento numerico è il risultato di un attento progressivo miglioramento dell uso delle risorse strutturali della nostra U.O. la cui percentuale di occupazioni letti è oggi dell 85% con una degenza media di 3,77 giorni. Purtroppo come già visto assieme a questo aumento abbiamo registrato il trasferimento di 206 donne in travaglio per mancanza di posti letto. Non è quindi l attrattività che manca alla nostra struttura ma le risorse umane e materiali per fare fronte alle richieste di accoglienza. L elemento qualificante l attività della nostra sala parto sono: a) la struttura e il numero delle sale parto e il rifiuto rigido di accogliere travagli in sovrannumero in barella. Il valore medio di occupazione di ciascuna delle 6 sale parto (14 ore al giorno) consente di accogliere la maggior parte delle fluttuazioni di accessi, non essendo il parto spontaneo programmabile, garantendo alle donne in travaglio, assieme alla sicurezza, la privacy a porte chiuse per l evento parto che è unico e straordinario per ogni singola donna anche se avviene in una struttura che ne accoglie 3600 all anno 1. b) la nostra sala parto è la sola in Lombardia, e una delle pochissime in Italia, in cui la professionalità della ostetrica è formalmente riconosciuta e alle ostetriche compete in piena autonomia clinica assistere il travaglio e il parto di gravide che alla accettazione medica risultano essere fisiologiche per decorso ostetrico e per modalità insorgenza del travaglio. c) la nostra sala parto cerca di garantire a tutte le pazienti che lo richiedono il trattamento del dolore del parto con l analgesia peridurale attraverso una stretta collaborazione con l U.O. di Anestesiologia e Rianimizione. Infatti ben il 32,7% delle pazienti che hanno partorito per via naturale hanno richiesto e ottenuto l analgesia peridurale in travaglio, e solo un 3% delle richieste non ha potuto essere accolta. SALA TRAVAGLIO E PARTO. Nell ultimo anno i parti hanno registrato un piccolo ma significativo aumento. Da 3525 a 3636 (+103). 1 Di questo rapporto ideale numero parti/durata media del travaglio parto/ numero sale parto dovrebbero tenere conto i programmatori sanitari per evitare che le sale parto si riducano ad essere aree di transito di troppe pazienti costringendo medici e ostetriche a continui interventi di accelerazione del travaglio e del parto con il risultato visibile nel nostro paese di un aumento spropositato delle nascita chirurgiche addominali (Tagli Cesarei) per mancato rispetto dei tempi naturale del travaglio e del parto. 6

d) comportamenti clinici aderenti e spesso migliorativi rispetto ai benchmark europei nei casi di patologie del travaglio e del parto: 1)parto vaginale dopo precedente cesareo (78% di successi), 2)versione esterne a termine dei feti in presentazione podalica (62% di successi), 3)induzione delle gravidanze oltre termine con farmaci differenziati misoprostolo e dinoprostone - in funzione delle indicazioni, con riduzione delle amnioressi nelle induzioni oltre termine. I risultati di questi comportamenti di eccellenza si riscontrano negli indicatori i della sala parto riportati in tabella 3. Tabella 3 modalità di parto La percentuale di parti addominali chirurgici (i cosiddetti tagli cesarei) è il 22,1%. In questo modo la nostra sala parto è una della quattro in Lombardia con più di duemilacinquecento parti ad avere una percentuale di cesarei intorno al 20% (Monza San Gerardo, Ospedali Riuniti di Bergamo) (fonte- dati regionali 2008). In particolare la percentuale di parti addominali chirurgici (TC) nella nostra sala parto nelle primi gravide in travaglio spontaneo è oggi del 5,1 per cento, percentuale che ben si confronta con le percentuali internazionali e con le altre maternità regionali con più di 2500 parti, come riportato in figura 5 (fonte dati regionali 2008). La riduzione del primo parto cesareo è la migliore prevenzione dell aumento dei cesarei al secondo parto e delle conseguenti complicanze ostetriche Fig. 5. Percentuale tagli cesarei in primigravide in travaglio spontaneo con feto in presentazione cefalica Questi risultati sono sicuramente ai caratteri di qualità della nostra sala parto sopra elencati: struttura e numero delle sale parto, autonomia ostetrica, accesso garantito alla analgesia peridurale, protocolli clinici. In particolare i risultati dovuti alla autonomia ostetrica nella assistenza la travaglio e al parto, su protocolli assistenziali costruiti e condivisi tra la componente medica e quella ostetrica, devono essere sottolineati. Infatti, il 38% delle paziente accettate in travaglio (1380 pazienti) hanno seguito questo percorso dell autonomia ostetrica. Il 14% delle pazienti nel corso del travaglio è stato poi riavviato ad una valutazione di equipe integrata medico-ostetrica ostetrica per indicazioni prudenziali come riportato in figura 6 in funzioni delle indicazioni riscontrate in travaglio. Figura 6 Percentuali delle indicazioni (totale 14%) che riportano al controllo della equipe medicoostetrica parte delle 1380 pazienti altrimenti assistite dalle ostetriche triche in piena autonomia Le pazienti accolte secondo il protocollo della autonomia ostetrica hanno quindi avuto e il 2% di cesarei il 3% di ventose con un risultato complessivo 7

di solo lo 0,3% di neonati con acidemia alla nascita (ph tra 7.13 e 7.08) in assenza di mortalità e morbilità maggiore LEGGE 194 La nostra struttura accoglie pazienti inviate dai consultori dai poliambulatori e da medici libero professionisti. La disponibilità di un servizio di psicologia e di un servizio sociale consente di fornire alla donna che lo richieda un eventuale supporto e rivalutazione alla decisione già espressa al primo contatto certificativo consultoriale. A questo si aggiunge un servizio ambulatoriale post IVG dedicato alla educazione contraccettiva. Con questo percorso sono state poi comunque eseguite 1013 interruzioni volontarie di gravidanza. Questo rappresenta poco meno di un terzo dei parti ed è allineato con le medie europee relative ai grandi centri urbani. Oltre il 43% di queste in donne extracomunitarie residenti. Questa percentuale è sicuramente un campanello di allarme in quanto si confronta invece con il 23% di parti di extracomunitarie residenti che avviene nella nostra stessa U.O.. Queste donne che provengono da diverse etnie e diverse culture sono accomunate da una scarsa cultura contraccettiva e per contro spesso l eventuale maternità pur desiderata confligge irrimediabilmente con il profilo lavorativo che è lo scopo dei loro sacrifici come migranti. Questa criticità dovrebbe indurre ad aumentare gli sforzi del sistema sanitario sia verso la prevenzione delle gravidanze indesiderate. MEDICINA MATERNO FETALE La presenza di una neonatologia di terzo livello assieme a tutti i percorsi specialistici neonatali e pediatrici, in particolare la chirurgia pediatrica consentono di affrontare a trecentosessanta gradi le principali patologie della gravidanza (preeclampsia, ritardo di crescita fetale severo, minaccia di parto prematuro, dismetabolismo glicidico in gravidanza, etc.) e le principali patologie fetali (anomalie connatali, infezioni a trasmissione materno fetale, infezioni endouterine). Olte a questo la nostra U.O. è sede del più grosso centro italiano di chirurgia laser fetale dedicata alle complicanze della gravidanza gemellare monoovulare. Le patologie in gravidanza vengono invece prevalentemente orientate verso centri plurispecialistici (patologie neurologiche, endocrine, oncologiche Fondazione Policlinico; cardiopatie materne in gravidanza Ospedale Sacco). AMBULATORI E DH AMBULATORI DI PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA L attività ambulatoriale dedicata alle patologie della gravidanza si articola su 9 ambulatori dedicati in modo elettivo a 1) screening del primo trimestre (rischio di enuploidie e rischio di preeclampsia, 2) preeclampsia ritardo di crescita fetale, 3) infezioni in gravidanza, 4) rischio di parto prematuro, 5) diabete gestazionale. La paziente è accolta quindi sempre dalla stessa equipe di medici, con competenze specifiche per la patologia in oggetto, che operano su protocolli clinici e di ricerca con un continuo controllo dei risultati. Nel 2010 sono così state erogate 3470 prestazioni di secondo livello specialistico con 8% di pazienti extraregione. AMBULATORI E DH DELLA STRUTTURA DI DIAGNOSI PRENATALE E CHIRURGIA FETALE L attività ambulatoriale accoglie le pazienti attraverso un percorso strutturato che inizia con un servizio di booking dedicato presidiato da due ostetriche esperte cui compete di regola definire le priorità di appuntamento e la prima accoglienza per 8

formare l anamnesi, ordinare la documentazione e iniziare a prefigurare alle pazienti i tempi successivi. La figura 7 riporta il profilo di attività del 2010 per un totale di 5676 ecografie esperte, riferite da altri centri lombardi e italiani extra regione (31,6%), a cui si sono associate in funzione delle diagnosi le consulenze multidisciplinari. A questa attività di diagnosi e consulenza ambulatoriale si sono aggiunte 1443 esami su tessuti fetali per esami citogenetici (757 amniocentesi e 585 villocentesi). Fig 7 attività mensile di ecografia di terzo livello In questi ultimi anni, il Centro ha progressivamente spostato, la propria attenzione dalla diagnosi prenatale delle malformazioni fetali alla terapia in utero. Le patologie fetali per le quali è possibile un trattamento, sono: la trasfusione feto-fetale, che complica una parte delle gravidanze gemellari monocoriali, per la quale è possibile effettuare la laser coagulazione delle anastomosi placentari, - la TRAP sequence, una rara complicanza delle gravidanze gemellari monocoriali, per la quale è possibile effettuare il laser interstiziale, - l idrotorace e l ostruzione bassa del tratto urinario trattabili in utero con appositi shunts, - l anemia fetale autoimmune o virale che può essere trattata con trasfusioni in utero, - il clampaggio del cordone ombelicale, in casi selezionati di imminente rischio di morte di un gemello monocoriale che comporterebbe sequele neurologiche severe al gemello sopravvissuto Questo si basa su un a) costante aggiornamento scientifico, su b) una costante revisione dei protocolli e c) una collaborazione interdisciplinare, soprattutto con la chirurgia pediatrica, la neonatologia, il servizio di neuroradiologia, la genetica medica, la psicologia clinica. Nel 2010 sono state eseguite 115 procedure terapeutiche, una ogni due giorni lavorativi. a figura 8 riporta le attività di terapia fetale in utero eseguite presso il nostro centro. Figura 8 115 terapie e fetali in utero eseguite nel 2010, di cui 35 in chirurgia laser Fare diagnosi prenatale al di fuori della competenze specifiche di un equipe di medicina materno fetale, delle alte tecnologie richieste e delle competenze multidisciplinari presenti in un Centro di Diagnosi Prenatale significa fare un danno, spesso irrimediabile, alla correttezza della diagnosi, alla sua comprensione da parte della paziente e della coppia, alle possibilità di cura. Senza questi presidi concorrenti il ricorso al comma b dell articolo 6 della legge 194 diventa purtroppo, non l eventuale difficile richiesta in condizioni estreme, ma la richiesta drammatica dalla donna per uscire da una condizione non capita e non spiegata e a volte purtroppo erroneamente diagnosticata. E forse tempo che la Diagnosi Prenatale definisca, a livello regionale almeno, i criteri di accreditamento dei centri che possono accogliere le richieste di sospetto diagnostico emergenti dagli screening previsti dalle linee guida nazionali 9

RICOVERO E CURA L attività di ricovero e cura delle patologie della gravidanza è una delle eccellenze che la nostra U.O. offre alla sicurezza del percorso ostetrico sia delle pazienti che si rivolgono al Buzzi patologie specifiche (vedere AMBULATORI DI PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA) sia alle strutture territoriali che accompagnano la fisiologia, sia alle pazienti che da altri centri regionali ed extraregionali (12%) si rivolgono alla nostra struttura. La Figura 9 riporta il dettaglio delle indicazioni dei 477 ricoveri avvenuti nel 2010. sono esclusi 57 casi di terapie fetali inutero ricoverati per 48 ore per sorveglianza, 59 Aborti Terapeutici, 16 cerchiaggi. Questa intensa attività di ricovero di patologie della gravidanza ha portato alla nascita di neonati dismaturi e prematuri nelle possibili migliori condizioni cliniche che associate ai trattamenti di eccellenza della neonatologia (in-born patients) sono la premessa per la riduzione degli handicap e le sequele a distanza che altrimenti esitano dalle patologie delle gravidanza..nel 2010 nonostante 4 mesi di significativa riduzione delle culle di terapia intensiva e post intensiva dovuta alla ristrutturazione del reparto, la patologia neonatale ha assistito un numero solo di poco inferiore al 2009 come riportato in tabella 4 prevalentemente tra le 35 e le 37 settimane. La riduzione ha indotto purtroppo però al trasferimento di 69 gravide con patologie che necessitavano di una assistenza combinata prenatale e postnatale Fig. 9 attività di RO analitica per le principali patologie 10

CHIRURGIA GINECOLOGICA AMBULATORI DI SECONDO O LIVELLO L attività ambulatoriale è stata ricostruita negli ultimi anni su un modello di una attività di riferimento di secondo livello per i poliambulatori ICP e il territorio più in generale sia pubblico che privato (Figura 10) L area di intervento è stata: I. diagnosi oncologica precoce a. centro di patologia cervico vaginale, b. centro di ecografia per la patologia ovarica e endometriale, c. centro di isteroscopia ambulatoriale integrato II. diagnosi e riabilitazione primaria o post- chirurgica uro-ginecologica figura 10 schema di flusso territorio ambulatori di secondo livello ospedaliero-buzzi livelli di urgenza DIAGNOSI AMBULATORIALE TERRITORIO Urgenza 2 Urgenza 1 Urgenza 0 REFERENTE medico REFERENTE infermieristico C.U.P. DIAGNOSTICA 2 LIVELLO AMBULATORI BUZZI PRERICOVERO INFO e-mail Follow-up SALA OPERATORIA CENTRO DI PATOLOGIA CERVICO VAGINALE Il centro diretto da una ricercatrice universitaria, occupa due sumaisti e quattro incarichi liberi professionali a titolo gratuito, questo è il risultato di una acquisizione importante da parte dell azienda di un centro di eccellenza esterno le cui risorse umane tuttavia non sono mai state ricondotte ad un quadro idoneo contrattuale idoneo. L attività di prevenzione oncologica dei tumori della cervice e della vulva progressivamente aumentata nel corso degli ultimi tre anni (8456 prestazioni nel 2010) (figura 11) si avvale da pochi mesi anche di un centro vaccinale per HPV come raccomandato dalla Regione Lombardia. Particolare rilevanza ha in questo centro la attività di trattamento del dolore vulvo-vaginale, vaginale, che si pone tra i primi centri in Italia per numero di prestazioni e competenze 2500 2000 1500 1000 500 0 2008 2009 2010 Fig. 11 attività ità del centro di patologia cervicovaginale 11

CENTRO DI ECOGRAFIA E ISTEROSCOPIA AMBULATORIALE INTEGRATO Il centro di ecografia ginecologica si avvale di tecnologie tridimensionali di avanguardia e di collaborazioni scientifiche in studi internazionali, i risultati ottenuti in un soli diciotto mesi di queste nuove tecnologie si sono tradotti a) in un aumento verticale delle prestazioni ambulatoriali complesse erogate (1095 ecografie ginecologiche di secondo livello delle quali 93 isterosonografie) b) consolidamento del rapporto con i poliambulatori, c) sviluppo di un nuovo protocollo clinico per le perdite ematiche uterine con una forte sinergia con le isteroscopie office operative consentendo una quasi totale riduzione delle isteroscopie diagnostiche. Grazie a questo centro integrato sono state eseguite 350 isteroscopie operative office e solo 45 isterosocpie diagnostiche. Il centro di isteroscopia per la sua qualità ha svolto un ruolo di formazione rivolto a medici provenienti da tutte le regioni italiane per cui nel corso del 2010 si sono tenuti 4 corsi per 6 medici ciascuno rivolti in particolare all impiego delle nuove tecnologie di microresezione bipolare endocavitaria..questo si aggiunge alle 5136 consultazioni e visite ginecologiche ambulatoriali (prime visite, follow-up postichirugici, etc) Fig. 12 Attività del centro di uroginecologia CHIRUGIA GINECOLOGICA RICOVERO E CURA La chirurgia ginecologica è orientata ai trattamenti chirurgici per patologia benigna. La tabella 5 riporta in modo analitico le modalità di approccio chirurgico Tabella 5 CENTRO PER LA DIAGNOSI E LA RIABILITAZIONE PRIMARIA E POST- CHIRUGICA UROGINECOLOGICA Nella nostra U.O. la prevenzione del danno d ella statica pelvica e della continenza inizia nel corso di accompagnamento al parto e nel puerperio dove alla paziente si insegna la ginnastica pelvica, a riconoscere i sintomi dell incontinenza e a ricorrere quindi alla fisioterapia. Il Centro mette a disposizione della donna competenze professionali di uroginecologia, strumentazioni diagnostiche avanzate, e la possibilità di orientare la paziente a seconda dei tipi e della rarità del disturbo verso la rieducazione motoria ovvero verso la chirurgia correttiva e protesica (figura 12) alla patologia uterina e endometriale. La patologia neoplastica complessa all interno del Dipartimento della Donna, Mamma e Neonato trova la sua naturale collocazione presso la chirurgia ginecologica 12

dell Ospedale Bassini. In questo ambito chirurgico la chirurgia ginecologica ha potenziato quelle tecnologie che consentono la riduzione della fase acuta del decorso post-operatorio: isteroscopia, laparoscopia, chirurgia vaginale, protesica della statica pelvica, privilegiando l accesso laparoscopico alla isterectomia e alla linfadenectomia anche nei casi di patologia endometriale maligna (12 casi) Tabella 6 la patologia annessiale (tabella 6 ). In entrambi gli ambiti di rilevante importanza a garantire la adeguatezza dell accesso terapeutico chirurgico è la ecografia ginecologica eseguita con tecnologie avanzate Il terzo importante capitolo di chirurgia ginecologica è rappresentato dalla correzione delle patologie del pavimento pelvico (tabella 7) Tabella 7 In particolare il nostro centro è uno dei pochi ad impiegare la tecnologia laparoscopica gasless applicata in particolare per le patologie miometriali complesse che altrimenti richiederebbero interventi laparotomici e la patologia annessiale della donna anziana ad alto rischio anestesiologico. Analogo orientamento riguarda Assommando a questi 395 interventi 18 casi di patologie vulvari benigne e 7 di patologie mammarie benigne il totale delle procedure chirurgiche è risultato essere di 420 interventi 13

DIDATTICA, FORMAZIONE E RICERCA Insegnare e formare trasmettendo il sapere, il saper fare e il saper essere alle nuove generazioni di medici è la attività più alta con cui si confronta un centro di eccellenza clinica. L orientamento a insegnare deve essere parte integrante della organizzazione assistenziale, della continua revisione del sapere scientifico imposta dallo sviluppo delle conoscenze, della continua riformazione dei protocolli clinici. La continua presenza di medici di altri ospedali italiani, la continua presenza di specializzandi da altre sedi universitarie italiane, assieme agli studenti di due corsi di laurea, e agli specializzandi della prima Scuola di Ginecologia e Ostetricia, ai dottorandi della Scuola di Dottorato di Fisiopatologia del Ciclo di Vita, onora e rende merito al Buzzi di questo suo ruolo ormai decennale nello scenario della didattica e formazione universitaria, specialistica e post-specialistica. Sono stati pubblicati 21 lavori scientifici sulla letteratura internazionale e tre sono inviati e in corso di peer revieving. L impact factor complessivo ottenuto dal nostro gruppo è stato di 52. A questo si associano 5 contributi a capitoli di testi scientifici. Questo risultato sottolinea la qualità dei 19 progetti di ricerca nei quali e impegnato il personale medico, i dottorandi, gli specializzandi, il personale ostetrico Le competenze cliniche e le competenze avanzate sono testimoniate alla nostra equipe dagli inviti a partecipare 65 tra corsi e congressi nazionali e internazionali come relatori o moderatori o nelle segreterie scientifiche. Tali nviti soprattutto nei gruppi della medicina materno fetale (patologie della gravidanze e diagnosi prenatale) e patologia cervico vaginale e chirurgia mini invasiva. Infine, ma non ultimo, alcuni trai i colleghi clinici più attivi sullo scenario della ricerca clinica e traslazionale hanno lavorato su invito come peer reviewers per 8 tra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali Senza il profilo di ricerca sviluppata in questi ultimi anni la formazione agli specializzandi e agli studenti, e agli stessi medici nella formazione continua, non potrebbe che essere limitata al saper fare clinico, elemento portante e imprescindibile della formazione dei nuovi specialisti, ma non unico!!! Infatti, senza la metodologia della ricerca concretamente imparata nel farla, il sapere rimane uno sterile concetto libresco inutile in una professione in cui i contenuti del sapere evolvono con una rapidità ben superiore all evolversi delle generazioni che dai banchi dell università entrano nella attività professionale diretta. Anche il saper essere imparato al letto della paziente senza la capacità di contestualizzare l approccio olistico alla persona alle conoscenze concrete e alla metodologia per acquisirle rimane solo una benevola ma vuota empatia. DIDATTICA UNIVERSITARIA Coordinamento del Corso Integrato di Ginecologia e Ostetricia corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia Dipartimento di Scienze Cliniche Sacco. Coordinamento del Corso Integrato di Patologia del travaglio e del parto per il corso di Laurea triennale di Ostetrica Corso Elettivo ritardo di crescita endouterino Docenza presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive Docente presso la Scuola di Specializzazione in Pediatria Docente presso la Prima Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia Docente presso la Scuola di Specializzazione unica in Ostetricia e Ginecologia Direzione del Dottorato di Ricerca Scienza dello Sviluppo Prenatale. Coordinamento della Linea di indirizzo fisiopatologia e assistenza materna, prenatale e postnatale della Scuola di Dottorato Scienze fisiopatologiche, neuropsicobiologiche e assistenziali del ciclo della vita. 14

Nel corso del 2010 presso l U.O. hanno operato come 11 medici specializzandi in formazione appartenenti alla Prima Scuola di Ginecologia e Ostetricia dell Università degli Studi di Milano e 5 specializzandi provenienti dall università di Cagliari, di Foggia e di Verona. E di questa presenza formativa che in particolare la nostra equipe va orgogliosa essendo stata scelta per la formazione da parte di altre prestigiose sedi italiane. Il contributo degli specializzandi alla attività assistenziale è determinante per almeno tre ragioni: la prima è il contributo indiretto all assistenza nel rapporto virtuoso tra tutore e specializzando che consente di aggiungere di fatto risorse ai processi assistenziali diretti, la seconda è la necessità del continuo aggiornamento dei dd.mm stimolati dal confronto con i giovani e dalla necessità di insegnare, la terza è la capacità di ricerca clinica che il gruppo diviene in grado di esprimere vista la inclusione nel percorso formativo del giovane medico della pratica diretta della ricerca clinica applicata. Quadro che ulteriormente è destinato a migliorare visto il nuovo quadro convenzionale tra Sanità Regionale e Facoltà Mediche lombarde che prevede una ancora migliore e diretta inclusione degli specializzandi nei processi assistenziali via via che viene certificata la loro competenza e una remunerazione trasparente delle Unità Operative Complesse convenzionate nella formazione. L U.O. ospita come sede formativa due dottorandi su progetti di ricerca accolti dalla Scuola di Dottorato Fisiopatologia del ciclo di vita dell Università degli Studi di Milano. Infine presso l U.O. hanno lavorato per le attività professionalizzanti 34 studenti del corso di laure in Medicina e Chirurgia e 15 studenti del corso di laurea breve in ostetrica PROGETTI DI RICERCA 1. Studio multicentrico randomizzato europeo che compara 2 tecniche chirurgiche di Laser coagulazione di anastomosi placentari DA SOTTOPORRE AL COMITATO ETICO 2. Evaluation of placental apoptosis and inflammation in postterm pregnancies managed by different induction protocols. IN CORSO DI VALUTAZIONE DAL COMITATO ETICO 3. Studi multicentrico per la prevenzione della trasmissione materno-fetale dell infezione da citomegalovirus umano (HCMV) mediante somministrazione di immunoglobuline iperimmuni virus-specifiche in donne gravide con infezione primaria da HCMV - STUDIO CHIP - AIFA. ( prima analisi ad interim su 90 casi) IN CORSO. STUDIO FINANZIATO DA AIFA- MINISTERO SALUTE 4. Gravidanza e alimentazione, studio prospettico sui profili nutrizionali e esiti ostetrici IN CORSO DI VALUTAZIONE DAL COMITATO ETICO 5. Trans-abdominal fetal ECG and mioelectro-histerogram (EHG) in term and post-term pregnancy and delivery. IN CORSO. 6. Home monitoring and analysis of transabdominal electromyography (EMG) in pregnancies at high risk for preterm labour. IN CORSO STUDIO FINANZIATO DA CUREonlus. 7. Modello integrato di differenti metodi di screening nel primo trimestre per la preeclampsia e il ritardo di crescita intrauterino. IN CORSO. STUDIO FINANZIATO DA ASM. 8. Analysis of peripheral vascular resistance and fetal ECG in early and late preeclampsia. IN CORSO. STUDIO FINANZIATO DA CURE-onlus 9. Studio multicentrico randomizzato controllato aperto sulla prevenzione delle recidive gravi pregresse complicanze ostetriche tramite l impiego dell eparina a basso peso molecolare nella fase di sviluppo placentare in gestanti tra 12 e 22 settimane prevention 12-22. IN CORSO. STUDIO FINANZIATO DA CURE-onlus 10. Differenziazione uroteliale da cellule staminali ottenute da liquido amniotico. IN CORSO. STUDIO FINANZIATO DA Fondazione Pardi 11. Studio retrospettivo su 150 interventi di laserterapia sulle anastomosi placentari in gravidanze gemellari monochoriali. IN CORSO. 12. Studio multicentrico italiano sul monitoraggio e il trattamento della gravidanza gemellare monocoriale 13. Funzionalità miocardica fetale dopo laserterapia delle anastomosi placentari nei gemelli MC 14. Studio prospettico multicentrico di valutazione delle caratteristiche pre-operatorie dei tumori ovarici, basato su un modello di intelligenza artificiale. (Fase terza IOTA 3). IN CORSO. STUDIO FINANZIATO DA grant europeo 15. Studio prospettico multicentrico sulla paralisi cerebrale infantile da ipossi-ischeima cerebrale nel neonato a termine (Studio ENNE). IN CORSO. 16. Biometria d organo fetale per la stima del peso fetale nei feti macrosomi. IN CORSO. 17. A comparison of the Monica leadless fetal/maternal monitor with the Philips Avalon CTS. - CONCLUSO. 18. Studio multicentrico retrospettivo osservazionale sui fattori di rischio e l outcome materno nel parto pretermine spontaneo GRUPPO NAZIONALE PARTOCRITICI. CONCLUSO.STUDIO FINANZIATO DA FERRING ITALIA Spa 19. Studio multicentrico di fase IIb randomizzato a gruppi paralleli, in doppio cieco, controllato verso placebo per determinare l efficacia del BXL628 nelle donne con iperattività del detrursore. CONCLUSO. PUBLICAZIONI SCIENTIFICHE 1. Pascoli I, Gritti A, Cutrone C, Presotto S, Bendini M, Bordignon L, Stampalija T, Bracalente G. 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COrd clamping in complicated MC twin pregnancies ( Ultrasound in Obstetics and Gynecology TESTI SCIENTIFICI 1. Textbok of Neonatology, a practical approach to neonatal diseases. Springer. Capitolo: Multiple pregnancies. MA Rustico, M Lanna, E Ferrazzi 2. Manuale SIEOG di Medicina Legale. Le malformazioni dell apparato gastro-enterico e della parete addominale. MA Rustico, M Lanna, M Dell Avanzo. 3. Manuale Sieog del Primo trimestre. Capitolo: Aspetti ecografici dello sviluppo fetale dalle 10 alle 14 settimane. MA Rustico, S Faiola, F Taddei 4. Manuale Di Ostetricia E Ginecologica Crisafulli Editore Milano. Anamnesi, esame ginecologico e procedure diagnostiche E Ferrazzi V. Signorelli. 5. Core Curriculum Ginecologia e ostetricia. Mac Graw Hill Italia Capitolo 3 - Crescita fetale e sviluppo Fisiologia fetale. Capitolo 17 Ultrasuoni in gravidanza. Capitolo 31 Distocia della spalla E. Ferrazzi. PARTECIPAZIONE SU INVITO O PER PEER REVIEW A CONGRESSI E CORSI INTERNAZIONALI E NAZIONALI 1. Corso avanzato Recenti sviluppi in Ecografia ostetrica e ginecologica. Monitoraggio ecografico della gravidanza 16

gemellare monocoriale (MA RUSTICO). Bari 12-13 marzo 2010 2. Il dolore sessuale femminile e le comorbidità associate, organizzato da Associazione Italiana Vulvodinia e Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna. (Direttori Scientifici: A. Graziottin, F. Murina) Museo della scienza e della tecnologia, Milano, 12 marzo 2010. Relatore: G. Radici Titolo Relazione : Implicazioni ostetriche del dolore sessuale femminile: il punto di vista del Ginecologo 3. INTERNATIONAL SOCIETY OF GYNECOLOGICAL ENDOCRINOLOGY World congress of gynecological endocrinology- congresso Firenze 4-7 marzo 2010 E FERRAZZI relazione su Woman s Health -Through Menopause and ageing. 4. OSPEDALE SAN RAFFAELE Endometriosis 2010-corso formative Milano 18 marzo 2010 E FERRAZZI moderatore Sessione II:Ovarian endometriosis: is the consensus possibile with an enigma? 5. Corso avanzato SIEOG sulla patologia del tratto urinario fetale.le dilatazioni del tratto urinario: diagnosi e trattamento in utero (MA RUSTICO). Montebelluna, 16 aprile 2010 6. Corso di Aggiornamento formativo per i medici ambulatoriali dell Azienda. Le indicazioni all ecocardiografia fetale (M LANNA). Il cuore fetale normale: il bidimensionale e il color Doppler (S FAIOLA). Le cardiopatie congenite fetali: diagnosi e trattamento in utero (MA RUSTICO).Milano, 23 aprile 2010 7. X Corso AOGOI di aggiornamento teorico Pratico in medicina Embrio-Fetale.Il monitoraggio della gravidanza gemellare monocoriale (MA RUSTICO).Il trattamento della gravidanza gemellare monocoriale complicata-laser coagulazione e clampaggio del cordone ombelicale (MA RUSTICO). La faccia fetale-overwiev (MA RUSTICO). Cagliari, 13-14 maggio 2010 8. Corso avanzato di velocimetria Doppler in ostetricia. Il Doppler nella gravidanza gemellare complicata (MA RUSTICO).Grado, 28 maggio 2010 9. IsoGE Casa di Cura San Pio X, Milano: La diagnostica del I trimestre, Corso di formazione la diagnostica del I trimestre. (T STAMPALIJA) Milano Giugno 2010: 10. Distinction between fetal growth restriction and small for gestational age enhances the prognostic value of low PAPP-A in the first trimester, 9th World Congress in Fetal Medicine and Eurofetus Meeting, Rhodos, Greece. Giugno 2010 ( T STAMPALIJA 11. Corso avanzato SIEOG di ecocardiografia fetale.il cuore fetale nelle gravidanze gemellari (MA RUSTICO). Catania, 4-5 giugno 2010 12. XX World Congress on ultrasound in Obstetrics and Gynecology Selective cord coagulation in complicated monochorionic twin pregnancies: a single center experience (M.LANNA). Management of twin reversed arterial perfusion sequence: a single-center experience (S FAIOLA). Praga, 10-14 ottobre 2010 13. XVII Congresso nzionale SIEOG Il network italiano per il monitoraggio della gravidanza gemellare monocoriale (MA RUSTICO). S TIC nel primo trimestre fattibilità e concordanza inter-osservatore (T STAMPLIJA).Gravidanza gemellare monocoriale complicata da morte in utero di un gemello. Lesioni del SNC nel cogemello sopravissuto (M LANNA). Diagnosi prenatale di agenesia del corpo calloso: comparazione tra neuro sonografia e RM (V MANTEGAZZA). Premio per miglior comunicazione Parto prematuro:ecografie, indici biologici esiti chimici (E FERRAZZI). Napoli, 18-20 Ottobre 2010 14. SIGO 86-o congresso, AOGOI 51-o congresso. Confronto tra due metodiche di monitoraggio fetale intrapartum: ecg transaddominale vs doppler telemetria (T STAMPALIA). Papp-a nel I trimestre e esiti ostetrici anomali in una casistica italiana. T STAMPALIA. La sindrome del parto prematuro tra 22 e 28 settimane:revisione critica percorsi diagnostico terapeutici. E FERRAZZI. Encefalopatia neonatal A RAGUSA Milano. Novembre 2010 15. 1 Convegno Nazionale CIOG Il dolore pelvico da sintomo ad entità nosologica, con la relazione Indagini di Laboratorio ed Imaging. Milano, 19 Febbraio 2010. (G CAMMARERI) 16. Confronto tra tecniche isteroscopiche, incontro scientifico con il Professor Farrugia (University of London), Sesto San Giovanni 24 Maggio 2010.. (G CAMMARERI) 17. Bianco: moderatore di sessione 18. 7 Congresso Nazionale della Società Intedisciplinare di Vulvologia (SIIV). Responsabile Dott. M. Sideri, Istituto Europeo di Oncologia, Milano, 21-23 ottobre 2010 (V BIANCO) 19. onvegno Nazionale Aogoi : Dolore Pelvico da sintomo ad entità nosologica - Milano-26/02/2010-Titolo Relazione: Il dolore pelvico cronico femminile di origine neurologica Relatore:F.Murina 20. Convegno: Il dolore sessuale femminile e le comorbilità associate - dai sintomi alla diagnosi, alla terapia -Milano 12/03/2010- Dispareunia e Contraccezione ormonale: colpevole? Vulvodinia: strategie terapeutiche Moderatore e Relatore: F.Murina Direttore, 21. Corso internazionale SIUD: Il Dolore Pelvico cronico: nuove soluzioni per un problema antico. Sesto S/G (MI)- 25-26/03/2010- Titolo Relazione :Fonti anatomiche di dolore pelvico: vestibolo e vagina: Relatore F.Murina 22. Convegno Nazionale AOGOI :Contraccezione, Sessualità e Salute Riproduttiva. Napoli 16/04/2010 Titolo Relazione : Etiopatogenesi e Semeiotica del dolore Vulvare Relatore : F.Murina 23. Convegno : Infezione da Human Papilloma Virus (HPV) e vaccino: cosa è cambiato e cosa cambierà? -Milano- 15/05/2010- Titolo Relazione : Il vaccino anti HPV : lo stato dell arte Moderatore e Relatore : F.Murina 24. Evento Formativo ICP : Incontinenza Urinaria- Milano- 19/05/2010- Titolo Relazione: La riabilitazione del pavimento pelvicorelatore : F.Murina 25. 34 Congresso Nazionale Società Italiana di Urodinamica (SIUD)- Verona-17-19/06/2010- Titolo Relazione : Focus sulla vulvodinia Relatore: F.Murina 26. Simposio Internazionale: Pelvic Floor Disorders Parma- 6-8/10/2010 -Titolo Relazione : Dolore pelvico cronico e vulvodinia Relatore: F.Murina 27. Congresso Nazionale Associazione Ginecologi Universitari- AGUI Roma 27/09/2010 Relatore e Moderatore: F.Murina Titolo Relazione : Vulvodinia : la fisiopatologia del dolore vulvare 28. 7 Congresso Società Italiana di Vulvologia (SIIV) -Milano 21-23/10/2010- Titolo Relazioni : Le infezioni vulvovaginali da Candida La Vulvodinia: strategie terapeutiche Coordinatore Scientifico,Moderatore e Relatore: F.Murina 29. 86 CONGRESSO SIGO 51 CONGRESSO AOGOI / Presidenti del congresso: Mauro Buscaglia, Alessandra Grazziottin, Nicola Natale - Milano 14 17 novembre 2010 Milano Titolo Relazione : Dolore pelvico cronico e vulvodinia Moderatore e Relatore: F.Murina 30. Infezione umana da Human Papilloma Virus (HPV) e vaccino: cosa è cambiato e cosa cambierà?, (Segreteria Scientifica: Buonarroti Medical Center) organizzato da Springer-Verlag Italia Srl, Milano 15 maggio 2010. Titolo Relazione : Le manifestazioni cliniche dell infezione da HPV Relatore: G. Radici 31. 7 Congresso Nazionale della Società Intedisciplinare di Vulvologia (SIIV). Responsabile Dott. M. Sideri, Istituto Europeo di Oncologia, Milano, 21-23 ottobre 2010 Relatore: G. Radici Titolo Relazione : Vulvodinia: valutazione elettrofunzionale sensoriale 32. SOCIETA LOMBARDA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA Il periodo espulsivo-corso formativo Giussano 23 gennaio 2010 relazione su Definizione e fasi transizione e periodo espulsivo E E FERRAZZI 33. AOGOI ASSOCIAZIONE OSTETRICI/GINECOLOGI OSPEDALIERI ITALIANI Urgenze ed emergenze in sala parto: come affrontare le situazioni difficili-corso formativo Bergamo 19 febbraio 2010 E FERRAZZI relazione su Taglio cesareo 17

34. INTERNATIONAL SCHOOL OF GYNAECOLOGICAL ENDOSCOPY La patologia vescicale nelle diverse età della donna -corso formativo- Milano 20 marzo 2010 La vescica in gravidanza E FERRAZZI 35. SOCIETA LOMBARDA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA Nascere in Lombardia-corso formativo Bergamo 17 aprile 2010 E FERRAZZI Moderatore 36. ASSOCIAZIONE GINECOLOGI UNIVERSITARI ITALIANI Preeclampsia-corso formativo Castrocaro Terme 24 aprile 2010 E FERRAZZI relazione su Il ruolo dell eparina 37. ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA. Nutrimi corso formativo- Milano 28 aprile 2010 E FERRAZZI relazione su Alimentazione in gravidanza 38. FONDAZIONE GIORGIO PARDI The fetal brain corso formativo- Milano 30 aprile 2010 E FERRAZZI moderatore 39. AZIENDA OSPEDALIERA DI CREMONA Preeclampsia-Attualità e prospettive-corso formativo - Cremona 7 maggio 2010 E FERRAZZI relazione su Nuovi aspetti di fisiopatologia della preeclampsia. Nuovi orizzonti dell ecografia in ginecologia 40. ASSOCIAZIONE OSTETRICI GINECOLOGI OSPEDALIERI ITALIANI Corso di aggiornamento in medicina embrio-fetale e perinatale-corso formativo- Villasimius 13 maggio E FERRAZZI relazione su Primo Trimestre: non solo aeuploidie 41. FEDERAZIONE ITALIANA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA Ospedale e territorio dedicati alla donna-congresso- Lodi 14 maggio 2010 E FERRAZZI relazione su L imaging ecografico ha reso obsoleta l isteroscopia diagnostica in età premenopausale. Le cellule staminali del cordone ombelicale: una guida per orientarsi 42. OSPEDALE DI LECCO La tecnologia, la medicina, la salutecorso formativo- Lecco 14 maggio E FERRAZZI relazione su Cuore fetale, aspetti normali e patologici 43. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI Corso in cardiotocografia convenzionale e computerizzata-corso formativo- Napoli 20 maggio 2010 E FERRAZZI relazione su Aspetti generali della doppler-flussimetria e l analisi dopplerflussimetrica del dotto venoso. Confronto tra cardiotocografia e doppler-flussimetria fetale. 44. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI Problematiche in ecografia ostetrico-ginecologica-corso formativo-isola di Procida 22 maggio 2010 R. Drusilla Nuove tecnologie in ecografia ginecologica 45. OSPEDALE CIVILE DI SAN GIOVANNI BIANCO Infezioni in ostetricia e ginecologia: esperti a confronto- corso formativo- Bergamo 29 maggio Bergamo E FERRAZZI relazione su Lo shock settico in ostetricia 46. La diagnostica del I trimestre corso formativo- Milano 11 giugno 2010 E FERRAZZI relazione su Cellule staminali dal cordone ombelicale 47. ASSOCIAZIONE GINECOLOGI UNIVERSITARI ITALIANI Ospedale e territorio dedicati alla donna-18th Congresso- Roma 27 settembre 2010 E FERRAZZI relazione su Papp-a nel primo trimestre e esiti ostetrici anomali in una casistica italiana. Turbolenze di flusso delle arterie uterine e patologie dello sviluppo placentari 48. EUROPEAN SOCIETY FOR GYNAECOLOGICAL ENDOSCOPY 19th Congress of maternal and infant health-congresso- Barcellona 28 settembre 2010 E FERRAZZI relazione su The role of decreased fibrinogen percentage in prediction of severity of postpartum haemorrhage 49. EUROPEAN SOCIETY FOR INFECTIOUS DISEASES IN OBSTETRICS AN GYNAECOLOGY The complex world of infectious diseases in obstetrics an gynaecology- 7th european conference- Trieste 2 ottobre 2010 E FERRAZZI relazione su Spontaneous preterm labor and timing of delivery 50. INTERNATIONAL SOCIETY ULTRASOUND OBSTETRICS GYNEACOLOGY World congress on ultrasound in obstetrics and gynaecology-20 th congress- Praga 10 ottobre Moderatore 51. SIEOG XVII congresso nazionale- Sorrento 17 ottobre 2010 E FERRAZZI relazione su Ecografia e biochimica.parto prematuro:ecografie, indici biologici esiti chimici 52. INTERNATIONALE SOCIETY OF PSICHOSOMATIC OBSTETRICS AND GYNECOLOGY- 16 CONGRESSO- Venezia 28 ottobre INTERVENTO moderatore 53. Malformazioni congenite. Dalla diagnosi prenatale alla terapia post-natale Laser terapia in gravidanze gemellari monocoriali complicate da TTTS (M LANNA).Massa marittima, 7 ottobre 2010 54. 1 Corso Gallurese di ecografia, diagnosi e e terapia prenatalel ecografia 3D nello studio delle sindromi fetali (MA RUSTICO) Primo trimestre non solo aneuploidie (E FERRAZZI) Arzachena, 5-6 novembre 2010 55. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Salute riproduttiva e realtà sociali: - Milano 28 ottobre 2010 E FERRAZZI relazione su Parametri di lettura del tracciato CTG. Il valore del CTG in gravidanza secondo la medicina basata sull evidenza 56. POLO UNIVERSITARIO SACCO Il monitoraggio del rischio in sala parto: il progetto remine-corso formativo- Milano 29 ottobre E FERRAZZI relazione su Il benessere fetale 57. ECO DIAGNOSI E TERAPIA FETALE-corso formativo- Arzachena 5 novembre E FERRAZZI relazione su Screening del primo trimestre non solo anomalie cromosomiche 58. SOCIETA ITALIANA DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Donna oggi:essere e benessere- congresso- Milano 14 novembre 2010 E FERRAZZI relazione su Papp-a nel I trimestre e esiti ostetrici anomali in una casistica italiana.la sindrome del parto prematuro tra 22 e 28 settimane:revisione critica percorsi diagnostico terapeutici.encefalopatia neonatale 59. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Intrapartum sonography: a revolution in the delivey roomcorso formativo- Modena 19 novembre E FERRAZZI relazione su Ecografia in sala parto 60. IRCCS BURLO GAROFALO-TRIESTE Raccomandazioni e linee guida nella gravidanza ad alto rischio-corso formativo- Trieste 26 novembre E FERRAZZI relazione su Lm malformazioni fetali:detection rate 61. SOCIETA LOMBARDA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA Nuove line guida del diabete gestazionale-corso formativo-milano 11 dicembre 2010 E FERRAZZI relazione su L influenza della diagnosi di diabete gestazionale sul timing e tipo di parto nelle pazienti GDM Inviati per peer reviewing a congressi internazionali per il 2011 1. Fetal heart rate and maternal heart rate confusion during intrapartum monitoring: comparison of trans-abdominal fetal ECG and Doppler telemetry. T. Stampalija, M. Signaroldi, C. Mastroianni, E. Rosti, G. Loi, S. Di Francesco, E. Ferrazzi. SMFM, San Francisco Febbraio 2011 ACCETTATO. 2. Power spectral analysis of trans-abdominal fetal ECG at the beginning of labour as a predictor of adverse pregnancy outcome. T. Stampalija, A. Eleuteri, M. Signaroldi, C. Mastroianni, A. Fisher, E. Ferrazzi and Z. Alfirevic. SMFM, San Francisco Febbraio 2011 ACCETTATO. 3. Analysis of Fetal Heart Rate by Phase-Rectified Signal Averaging (PRSA). T. Stampalija, A. Bauer, E. Rosti, K. Rizas, C. Mastroianni, M. Signaroldi, E. Ferrazzi. SGI, Miami Marzo 2011 - ACCETTATO. 4. Relationship Between Acceleration Capacity of Fetal Heart Rate and Low-/High Variability. K. Rizas, T. Stampalija, E. Rosti, C. Mastroianni, M. Signaroldi, A. Bauer, E. Ferrazzi. SGI. Miami Marzo 2011 ACCETTATO. PEER REVIEWERS PER RIVISTE SCIENTIFICHE E. FERRAZZI, M. RUSTICO, T. STAMPALIJA, S. RIGANO American Journal of Obstetrics and Gynecology, Placenta, European Journal of Obstertics and Gynaecology and Reprductive Biology, 18

British Journal of Obstetrics and Gynecology Journal of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology, Journal of maternal fetal and neonatal medicine, Prenatal Diagnosis, Journal of Pregnancy ATTIVITA FORMATIVA GRUPPI DI MIGLIORAMENTO, CORSI La tabella 8 riporta i gruppi di miglioramento ei corsi organizzati all interno della Azienda da parte della U.O. di Ostetrici e Ginecologia per un totale di 305 partecipanti e 2050 Crediti Formativi erogati. Questa attività si è rivolta ai medici ospedalieri della U.O. e ai medici della struttura poliambulatoriale sul territorio. A questi si aggiungono i 36 corsi a cui il nostro personale medico ha partecipato come discenti nel corso del 2010. Nel 2010, 9 medici specialisti, provenienti da varie Unità Operative extra-regionali, hanno frequentato a) il centro di Diagnosi Prenatale chirurgia fetale; b) il centro di patologia della gravidanza e la sala parto oggetto Revisione di procedure assistenziali e organizzative Assistenza al neonato in Sala Parto Diabete gestazionale: nuove acquisizioni fisiopatologiche, prevenzione, screening, diagnosi e terapia MEDICI POLIMBULATORI U.O. Emergenze in Sala Parto Triage ostetrico e accetttazione medica: criteri clinici e procedure Il cuore fetale MEDICI POLIAMBULATORI U.O. Assistenza ostetrica al 2 stadio del travaglio La genetica medica in diagnosi prenatale MEDICI POLIAMBULATORI PERSONALE U.O. Gravidanza, nascita e puerperio: aspetti psicologici Tipologia formativa 12 gruppi di migliorament o corso corso corso corso corso corso corso corso PARTECIPAZIONE COME DISCENTI AD EVENTI FORMATIVI 1. La Patologia Vulvo Perineale Corso di Aggiornamento- Direttore Dott. Carlo Antonio Liverani Milano-Clinica Mangiagalli, 22-01-2010 2. Congenital anomalies and fetal echocardiography ISUOG - COURSES. London, UK. Febbraio 2010: 3. Febbraio 2010: Review completion course. Cochrane Centre, Oxford, UK. 4. Corso di Formazione Informatica di Base per Specialisti Ambulatoriali. Direttore Dott. Montaperto Milano sede ICP via Farini, 23-24-25-02-2010 5. Corso di aggiornamento:l'introduzione della RU 486 nel SSN:aspetti metodologici e organizzativi,asl Milano 1 aprile 2010 6. Il dolore sessuale femminile e le comorbidità associate, organizzato da Associazione Italiana Vulvodinia e Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna. (Direttori Scientifici: A. Graziottin, F. Murina) Museo della scienza e della tecnologia, Milano, 12 marzo 2010. 7. ISUOG Education Course in Ultrasound in Gynecology - Rabih Chaoui - Rome 22-23 aprile 2010 8. XII Congresso Internazionale di Chirurgia Ginecologica. 5-8 Maggio 2010, Avellino 9. Malattie dell'apparato uro-ginecologico maschile e femminile.direttore Prof.G.Bussolati -S.Margherita Ligure, 15 maggio 2010 10. Corso di formazione:la privacy in ASL per incaricati del trattamento dei dati personali,asl Milano, 26 maggio 2010 11. SOCIETY FOR GYNECOLOGIC INVESTIGATION 57th Annual Meeting-congresso Orlando(Florida USA) 24 Marzo 12. L'altra faccia della luna: la medicina declinata al femminile - responsabile scientifico Dott.ssa A.M. Fiorenza H. Garbagnate Milanese 13/03/2010 13. Nuovi orizzonti in ostetricia e ginecologia tra presente e futuro. Organizzato da Symposia Organizzazione Congressi Baveno 27 marzo 2010. 14. The fetal brain : a symposium in memory of Giorgio Pardi - Milano, 30 aprile 2010 15. LA SALUTE SESSUALE NELLA DONNA: l età fertile. Presidenti del congresso Giuseppe Pelusi, Stefano Venturoli. Bologna, 22 maggio 2010 16. La Sindrome dell Ovaio Policistico: dalla endocrinopatia alla malattia metabolica. Istituto Auxologico Italiano, Verbania. Direttore Dott. Luca Grappolo. 5-6-2010 17. 7 Congresso Nazionale della Società Intedisciplinare di Vulvologia (SIIV). Responsabile Dott. M. Sideri, Istituto Europeo di Oncologia, Milano, 21-23 ottobre 20103rd 18. Il rischio diabete: precorrere o rincorrere? Comunque sempre correre XI CONGRESSO NAZIONALE DEI duemila responsabili scientifici: dott. Luciano Carboni Rocco Cirillo Angelo Corda Stanislao Lostia Sede: Villasimius 20-22/05/2010. 19. I biomarcatori nelle lesioni displastiche della cervice uterina: markers prognostici ed ausilii diagnostici - Direttore Corso: Prof. Massimo Origoni IRCCS H. SAN RAFFAELE MILANO 19/06/2010. 20. Ginecologia oncologica - Responsabile Scientifico Dott.ssa Maria Natalina Giudici AuditoriumMantovani Rho 25/06/2010 19

21. Nuove Strategie di Prevenzione del Carcinoma della Cervice Uterina. Direttore Dott Leandro Nencioni. Darfo Boario Terme 17-04-2010 22. L importanza del Counselling nella Salute della Donna in Età Fertile. Direttore - Castellaneta Marina (TA) - 28-29-05-2010 23. Settembre 2010: Introductory statistics & research methods, Observational studies, Clinical trials, Statistics for medical journals, Critical apparisal, Getting started with SPSS, Coping with many variables, Understanding non-parametric methods, Understanding meta-analysis, Statistics using R: free software. 15 days statistical course at Centre for Applied Medical Statistics, University of Cambridge, UK. 24. CONGENITAL CYTOMEGALOVIRUS CONFERENCE -Paris Descartes University- PARIS 23-25 Settembre 2010. 25. 9th Congress and Postgraduate Course of the European College for the Study of Vulval Disease (ECSVD), (President: R. Hürzl) Munich 2010, September 16 th -18 th. 26. 18 th Annual Congress of the European Society for Gynaecological Endoscopy ESGE Barcellona 23-24 October 2010 27. Eros e chronos.il tempo nel sesso e nella coppia. Milano,1 ottobre 2010 28. Corso di Ecografia Ginecologica SIEOG.Vicoforte (CN) - 5-6/03-2010 29. La diagnosi e la terapia del dolore neuropatico, organizzato dal Dipartimento di Scienze Neurologiche dell Università di Verona, (Segreteria Scientifica: G. Zanette, M.L. Praitano, S. Tamburin) Peschiera del Garda, 5 novembre2010. 30. 86 CONGRESSO SIGO 51 CONGRESSO AOGOI / Presidenti del congresso: Mauro Buscaglia, Alessandra Grazziottin, Nicola Natale MILANO 14 17 NOVEMBRE 2010 FIERA MILANO CITY 31. 3RD CONGENITAL HCMV CONFERENCE. Direttore Prof. Yves Ville. Paris- Descartes University, 23-25 settembre 2010 32. Gynecologic Endoscopy Course With Workshop. Department of Gynecologic Oncology and Minimal Invasive Surgery. Charitè University Hospital. Berlino. 9-10-2010 33. 20th World Congress on Ultrasound in Obstetrics and Gynecology - Pavel Calda Praha- 10-14 october 2010 34. Ostetricia e Medicina complementare. un alleanza possibile? - Ospedale di Lecco, 27 novembre 2010 35. AGGIORNAMENTI IN TEMA DI PARTO PRETERMINE. Direttore Prof. Luigi Fedele. Milano- Clinica Mangiagalli, 1 ottobre 2010 36. Convegno SIGIA IFA. Proposte di Linee Guida in Ginecologia dell Infanzia e dell Adolescenza. Direttore Dott.ssa Vincenzina Bruni. Milano Clinica Mangiagalli. 13-11-2010 CRITICITA E PROGETTI ASSISTENZA ALLA GRAVIDANZA AL TRAVAGLIO E AL PARTO 1 La condizione assistenziale ideale è quella che possa vedere a) una equipe del comparto composto in maniera paritetica da infermiere professionali e ostetriche nelle aree di degenza, b) l adeguamento agli standard di accreditamento per quanto riguarda le teste uomo del comparto. 2) Consolidare il percorso informativo, i software applicativi di sala parto e cartella materno fetale e la loro relazione con il mainframe aziendale in particolare per quanto riguarda il sistema SISS. MEDICINA MATERNO FETALE 1) adeguare il numero delle culle di TIN-post-TIN all insieme dell afflusso determinato a) dall aumento del numero dei parti a regime per la struttura, b) lo sviluppo della patologia della gravidanza c) lo sviluppo del Centro di Diagnosi Prenatale chirurgia fetale sia per quanto riguarda l accoglienza delle patologie relative alla gravidanza gemellare monocoriale di cui siamo il più grosso centro italiano, sia per quanto riguarda le patologia congenite curabili chirurgicamente alla nascita, d) lo sviluppo della chirurgia pediatrica 2Adeguare le strutture di sorvegliana post-intensiva della donna gestiti dalla U.O. di Anestesiologia e Rianimazione 3) La prevalenza delle patologie materno fetali severe e complesse (2-3%) è tale per cui condizionano in modo rilevante gli esiti neonatali e le sequele neuro comportamentali con effetti che si allungano su tutta la vita dell individuo, e della famiglia di nascita, con un carico di costi sociali proiettati sulle generazioni future. Questi complessi sistemi assistenziali che si sono via via costituiti nella nostra Regione come Centri di Eccellenza di Medicina Materno Fetale internazionali associati a neonatologie di terzo livello, a chirurgie pediatriche di riferimento etc., 20