TROMBO. Massa solida che si forma nelle cavità cardiache e nei vasi arteriosi e venosi durante la vita a partire dai normali costituenti del sangue.



Documenti analoghi
AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie

Cause di malattia Genetiche:

FISIOPATOLOGIA. dello SHOCK

APPARATO CIRCOLATORIO

CHE COS E E COME SI SVILUPPA L ATEROSCLEROSI

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE

IL CIRCOLO SISTEMICO

Anatomia Umana Capitolo 22

L apparato cardiocircolatorio

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE

ALLEGATO 1 - II parte

L APPARATO CIRCOLATORIO

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate

ALTERAZIONI EMODINAMICHE MALATTIE TROMBOEMBOLICHE

SINDROME METABOLOCA: DIAGNOSI TROMBOSI


IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

OBBIETTIVI. 1.Conoscere la normale funzionalità. patologie Angina pectoris ed infarto miocardico Scompenso cardiaco Arresto cardiaco

1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

LA PRESSIONE ARTERIOSA

La pressione osmotica del plasma è 28mmHg

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO CARDIOCIRCOLATORIO

Cateterismo cardiaco e coronarografia

Malattie ematologiche maligne

Alterazioni del Circolo Periferico

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica.

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO

Parte I Cenni di immunologia 1

Prevenzione delle malattie cardiovascolari. Percorso per le classi quinte superiori

Assumo la TAO: cosa devo sapere?

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

all utilizzo dei farmaci antitrombotici

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

TESSUTO DEL MIOCARDIO. 1. Masse atriali e ventricolari, costituite da tessuto muscolare contrattile con proprietà elettriche distinte.

Lo shock. Insieme di sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta, come meccanismo di reazione e difesa.

MALATTIE DELL APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

Patologie polmonari

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

I SOFFI CARDIACI approfondimenti

Insufficienza mitralica

Croce Rossa Italiana LE FUNZIONI VITALI XI CORSO BASE PRIMO SOCCORSO ASPIRANTI VOLONTARI

ARTERIOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE Le arterie sono un sistema di distribuzione composto da vasi in grado di adattarsi a situazioni emodinamiche

lavoro cardiaco senza compromettere la perfusione coronarica (Harkin) Anni 60: spostamento di volume intravascolare con palloni di latex

LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza

Coagulazione del sangue

CORSO DI PRIMO SOCCORSO PER LA FORMAZIONE DI NUOVI VOLONTARI. - sessione teorica - IL CORPO UMANO : L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

Studio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE

// Cenni sulla struttura del cuore

Funzioni dell apparato respiratorio

La gestione della terapia anticoagulante orale.

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica

INCONTRI DELLA SALUTE

passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici)

Le arteriopatie obliteranti degli arti inferiori o La malattia delle vetrine: come faccio se ne sono affetto e non mi piace guardarle?

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica.

APPARATO CARDIOVASCOLARE

Rapporto Pressione/Volume

Ritorno venoso. Ingresso nel letto arterioso CUORE. P ad

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

Cardiopatia Ischemica. Patologia Cardiovascolare. Angina. Infarto miocardico. Cardiopatia ischemica cronica Patogenesi. Cardiopatia ischemica cronica

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

ATEROSCLEROSI LESIONI FORMATIVE: a) strie lipidiche - sono un evento precoce, che compare nell adolescenza (15 aorta anni coronarie e

ANEURISMA ALL AORTA: COSA DOBBIAMO SAPERE

Anatomia

APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO. fisiopatologia

Antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti

ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI INFERIORI

PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari.

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo

Dr. Mentasti Riccardo

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

EMBOLIA POLMONARE.

FORMAZIONE DELL ESSUDATO

La circolazione e la respirazione

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Adattamenti. -Rigonfiamento o danno reversibile -Accumuli di sostanze intra- ed extra-cellulari. Degenerazioni. Stress. -Necrosi -Apoptosi.

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO TURBE APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

SOSTITUZIONE VALVOLARE AORTICA

Monitore Primo Soccorso Chiara Parola CRI Casciana Terme


Farmaci anticoagulanti. Dott. Antonello Di Paolo Divisione di Farmacologia e Chemioterapia Dipartimento di Medicina Interna

Funzioni delle proteine del sangue:

ATEROSCLEROSI E ALTRE FORME DI ARTERIOSCLEROSI

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i

Tetralogia di Fallot

IL BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO ARTO INFERIORE. Leonesio Laura, Fisioterapista

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

SCIENZE. Il Sistema Circolatorio. Chi sono? il testo:

Patologia Clinica. Lezione 4. Dott.ssa Samantha Messina

IL CUORE NORMALE. La sua circolazione e il suo sviluppo

L apparato circolatorio. l attività sportiva. Scuola Media Piancavallo 1

VALUTAZIONE E STRATIFICAZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO DEL DEL MEDICO DI FAMIGLIA

Transcript:

TROMBO Massa solida che si forma nelle cavità cardiache e nei vasi arteriosi e venosi durante la vita a partire dai normali costituenti del sangue. - Aderisce alla parete del vaso - Friabile - Superficie irregolare - Struttura inomogenea

COAGULO - Non aderisce alla parete - Superficie liscia - Consistenza elastica - Resistenza alla trazione - Si forma nei vasi integri dopo la morte - Emostasi

CAUSE DI FORMAZIONE DEL TROMBO 1) Modificazioni del flusso sanguigno Rallentamento (stasi): - Aneurismi - Dilatazione atrio sinistra (stenosi valvola mitrale) - infarto miocardio (regioni non contrattili) - viscosità del sangue (policitemia( policitemia) -Occlusione piccoli vasi nell anemia falciforme per globuli rossi deformati Flusso turbolento, non laminare: - Placche aterosclerotiche - Biforcazione dei vasi

Stasi e turbolenza determinano: - Alterazione flusso laminare - Attivazione cellule endoteliali - Aumento concentrazione fattori coagulazione attivati - Ritardato afflusso degli inibitori

2) Modificazioni della parete vasale tumori traumi infiammazione aterosclerosi ipertensione Sostanze chimiche Esempio:- fumo: Alterazione proteoglicani endotelio Diminuzione PGI2 - Temperatura: - cateteri

3) Modificazioni dei costituenti del sangue a) piastrine: Iperlipidemia Acidi grassi saturi Aumento dei trombossani Aggregazione PGI2 Fumo Adesione all endotelio non aggregazione Acido eicosapentenoico Aumento PGI3 Aumento piastrine b) ipercoagulabilità: : aumento proteine della coagulazione

STATI DI IPERCOAGULABILITA Primari: - Deficienza di antitrombina III - Deficienza di proteina C - Deficienza di proteina S - Difetti della fibrinolisi

Secondari (acquisiti) ad alto rischio: - Prolungata immobilizzazzione a letto - Infarto del miocardio - Danno tessutale (interventi chirurgici, traumi, ustioni) - Insufficienza cardiaca - Tumori - Leucemia acuta - Disordini mieloproliferativi - Protesi valvole cardiache - Coagulazione intravasale disseminata

- Omocistinuria (malattia genetica) metionina cistina Cistationina sintetasi omocistina nel sangue danno all endotelio

Secondari (acquisiti) a basso rischio: - Fibrillazione atriale - Cardiomiopatia - Sindrome nefrosica - Gravidanza avanzata/post partum -Contraccettivi orali - Lupus eritematoso (anticorpi antifosfolipidi) - Iperlipidemia - Anemia falciforme - Fumo - Trombocitosi

TRIADE DI VIRCHOW DANNO ENDOTELIO TROMBOSI ALTERAZIONE FLUSSO SANGUE IPERCOAGU- LABILITA

FATTORI TROMBOTICI ED ANTITROMBOTICI DELL ENDOTELIO

NORMALE PROCESSO EMOSTATICO

Esposizione delle strutture endoteliali e liberazione ADP precallicreina + Esposizione delle strutture endoteliali Attivazione piastrine Fattore XII o di Hageman Lipoproteina, legata alle membrane oppure rilasciata con i fosfolipidi delle cellule danneggiate Fattori VII, IX, X e protrombina dipendono da vit K e contengono gruppi γ-carbossiglutamici

FORMAZIONE DEL TROMBO Stessi meccanismi del coagulo Trombo bianco: piastrine + fibrina Trombo rosso: piastrine + fibrina + globuli rossi ADESIONE: collageno + recettori piastrine + fattore di Von Willebrand Willebrand (sintetizzato dall endotelio e dai megacariociti,, serve per far aderire le piastrine all endotelio e tra di loro) CONTRAZIONE DELLE PIASTRINE: rilascio di ADP, 5idrossitriptamina, trombossano, Calcio

AGGREGAZIONE DELLE PIASTRINE FORMAZIONE DI FIBRINA: stabilizza e fissa le piastrine aggregate

ANTICOAGULANTI Antitrombina III: - attivata da molecole eparino-simili dell endotelio - inibisce fattori IXa, Xa, XIa, XIIa, trombina

Proteine C ed S: - dipendono dalla vitamina K - inattivano Va, VIIIa TROMBINA 229 Proteina C Trombomodulina Ac.glutammico Fibrinogeno

Sistema plasminogeno-plasmina plasmina: Fibrina XIIIa (insolubile) fibrinopeptidi (prodotti di scissione) Plasminogeno (proteasi) - + Plasminogeno (zimogeno) Inibitori: - Inibitori dell attivatore del plasminogeno (PAI) - α 2 antiplasmina (stimolata da IL-1 1 e TNF) - Attivatore del plasminogeno (PA) - Attivatore del plasminogeno di tipo tessutale (t-pa( PA) (prodotti da tumori) PAI e PA prodotti dalle cellule endoteliali

SEDI DEI TROMBI E FATTORI PREDISPONENTI CUORE (trombi murali): CUORE ( - VENTRICOLO ): INFIAMMAZIONE DA INFARTO ANEURISMA VENTRICOLARE - ATRIO FIBRILLAZIONE ATRIALE (STASI) STENOSI DELLA VALVOLA MITRALE ARTERIE GROSSI VASI (trombi murali) PICCOLI E MEDI VASI (trombi occludenti) ATEROSCLEROSI, TRAUMI, VASCULITI, ANEURISMI

SENI VENOSI RALLENTAMENTO DEL FLUSSO ALTERAZIONE DELLA COAGULABILITA DEL SANGUE SENI VENOSI CEREBRALI INFIAMMAZIONE DA INFEZIONE ALTERAZIONE DELLA COAGULABILITA DEL SANGUE VENE (trombi occlusivi, rossi, frequenti): Vena safena superficiale Vene profonde - poplitea, femorale, iliaca

Vena safena superficiale Varici (stasi) trombi Congestione locale edema, Dolore, Infezione cute soprastante Emboli (rari) Ulcere varicose (traumi leggeri) Altre cause: - Insufficienza cardiaca, parto, contraccettivi orali, immobilizzazione, ustioni, traumi, neoplasie.

Vene profonde - poplitea, femorale, iliaca Cause: trombi Raramente edema e dolore per la presenza di circoli collaterali Emboli - Insufficienza cardiaca, gravidanza e periodo post- partum,, contraccettivi orali con alto contenuto di estrogeni, immobilità e riposo a letto, ustioni gravi, traumi, neoplasie maligne diffuse, sindrome nefrosica,, periodo post-operatorio. operatorio. Trattamento: eparina, fisioterapia alle gambe

Conseguenze del trombo Infarto Edema Compenso: apertura canali collaterali Dolore Emboli

Evoluzione di un trombo

Evoluzione di un trombo (giorni settimane) PROPAGAZIONE LISI (PLASMINA) ORGANIZZAZIONE: TROMBI OCCLUSIVI TROMBI MURALI

TROMBI OCCLUSIVI A) Vasa vasorum dell avventizia tonaca media trombo intima B) Macrofagi C) Tessuto connettivo oppure Tessuto connettivo + canali ricanalizzazione

TROMBI MURALI A) No vasa vasorum dell avventizia B) Piastrine sono allontanate dal flusso o fagocitate C) La massa spugnosa di fibrina è ricoperta da cellule muscolari lisce D) Vascolarizzazione dal vaso stesso E) Aumento del PDGF F) Aumento delle fibrocellule muscolari e del collagene G) Trombo inserito nella parete e coperto dalla nuova tonaca intima ispessita

EMBOLI arteriosi venosi SOLIDI (DERIVANO DAI TROMBI) GASSOSI LIQUIDI (GRASSO)

EMBOLI ARTERIOSI Fonti: Arteria carotide (aterosclerosi) Trombo murale (atrio sinistro, fibrillazione atriale) Valvola mitrale (endocardite) Trombo murale (ventricolo sinistro, infarto) Aterosclerosi aortica Trombo murale (aneurisma dell aorta dell arteria iliaca)

Sedi frequenti di infarto da emboli: Cervello Retina Cuore (ventricolo sinistro) Milza Reni Intestino tenue Gamba

EMBOLI VENOSI Trombi: trombosi tromboflebite (arti inferiori) a) Polmone con infarto (arteria terminale) (L infarto del polmone è raro per doppia circolazione) b) Polmone con 50% del letto polmonare senza sangue Cuore polmonare acuto c) Emboli multipli Ipertensione - edema Arresto cardiaco Stasi nel circolo venoso - vasodilatazione d) Emboli silenti nodulo fibroso senza danno Incorporati nella parete con proliferazione delle cellule muscolari lisce e dell intima - ipertensione

Emboli neoplastici (carcinoma rene) Embolia da liquido amniotico Catetere venoso Embolia adiposa Polmone Frattura ossa (femore) Ustioni dei tessuti molli Iperlipidemia Necrosi midollare post-ischemica in pazienti con anemia falciforme Circolo cerebrale (agitazione, delirio, coma)

EMBOLIA GASSOSA ARIA: - iniezione - rottura vene (parto, lesione del polmone o della gabbia toracica) Occlusione a livello polmonare ed encefalico

Azoto (aria inspirata ad alta pressione): N 2 si discioglie nel sangue, nei fluidi tessutali, nei lipidi. - malattia da decompressione acuta: ostruzione di - piccoli vasi delle articolazioni - piccoli vasi dei muscoli scheletrici - vasi cerebrali: coma - morte - vasi polmonari: edema - emorragie dolore, difficoltà respiratoria

-malattia da decompressione cronica: (persistenza di emboli gassosi) - Foci multipli di necrosi ischemica nello scheletro (femore, tibia, omero)

INFARTO Entità morfologica: area estesa e localizzata di tessuto necrotico prodotta da una ischemia. ISCHEMIA: condizione che si produce quando un tessuto riceve un apporto ematico inferiore a quello richiesto dal suo metabolismo.

CAUSE DI INFARTO Aterosclerosi Trombi Emboli 99% degli infarti Spasmo della muscolatura delle pareti dei vasi Attorcigliamento dei vasi Strozzamento (es. intestino in un sacco erniario) Compressione esterna Arterie, vene, capillari

INFARTO EMORRAGICO INFARTO BIANCO OCCLUSIONE VENE TESSUTI LASSI (POLMONE) TESSUTI CON DOPPIA CIRCOLAZIONE OCCLUSIONE ARTERIE ORGANI SOLIDI (CUORE)

LOCALIZZAZIONE MIOCARDIO POLMONE CERVELLO INTESTINO RENE ASPETTO MACROSCOPICO BIANCO EMORRAGICO EMORRAGICO O BIANCO EMORRAGICO BIANCO LETALITA SPESSO LETALE MENO COMUNEMENTE LETALE LETALE SOLO SE MASSIVO SPESSO LETALE NON LETALE SE NON MASSIVO O BILATERALE