ITALIA - Struttura del mercato autovetture nuove



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ITALIA - Struttura del mercato autovetture nuove APRILE e GENNAIO/APRILE Nel mese sono state immatricolate oltre 116 mila autovetture nuove, ancora in flessione del 10,8% rispetto allo stesso mese del. Si tratta del ventesimo calo consecutivo; non si prevede ancora un inversione di tendenza nei prossimi mesi, ma cali più contenuti. Nei primi 4 mesi dell anno in corso, il mercato ha totalizzato circa 472 mila unità, in calo del 12% rispetto ad un anno fa, quando nei primi 4 mesi dell anno fu venduto il 38% dell intero mercato. Se si confronta il 1 quadrimestre con l analogo del 2007 (anno record di vendite) il calo risulta di oltre il 50%. Dal 2001 ad oggi, nel 1 quadrimestre si è immatricolato tra il 34% (2009) e il 42% dell intero mercato (2010). 1 quadrimestre volumi var. % t/t peso % T su tot mercato 2001 969.287-1,2 40% 2002 850.768-12,2 37% 2003 879.155 3,3 39% 2004 886.257 0,8 39% 2005 840.210-5,2 38% 2006 891.623 6,1 38% 2007 945.154 6,0 38% 2008 870.469-7,9 40% 2009 729.859-16,2 34% 2010 828.940 13,6 42% 673.244-18,8 38% 538.153-20,1 38% 472.000-12,3 36% stima La media delle vendite del primo quadrimestre degli anni 2008-2010 ammonta a 810 mila auto, mentre scende a 561 mila nel periodo -. In aprile l'indice del clima di fiducia dei consumatori in base 2005=100 aumenta a 86,3 da 85,3 del mese precedente. Aumenta la componente riferita al quadro economico (il relativo indice passa da 69,2 a 73,5), mentre diminuisce quella relativa al clima personale (da 91,4 a 90,5). Gli indicatori del clima futuro e corrente sono entrambi in aumento (rispettivamente da 80,3 a 80,8 e da 89,2 a 90,1). 1

L indagine condotta da ISTAT sulla fiducia dei consumatori relativamente alle intenzioni d acquisto di una nuova autovettura, rileva che il 92,3% dei consumatori intervistati non acquisterebbe un auto nuova nei prossimi mesi, mentre nel 2 trimestre sale leggermente rispetto al 1 trimestre la percentuale di coloro che potrebbero acquistare un auto nuova, dal 2,8% al 3%. Intenzioni di acquisto PERIODO Autovettura ITALIA PIL Trend trim. Valori concatenati (anno di riferimento 2005) -Var. % su stesso trim. anno prec. (b) ++ + - - - NR 2010 I trim 1,6 4,3 4,0 90,0 0,2 II trim 1,9 3,9 6,0 88,1 0,2 III trim 1,7 4,3 3,9 89,8 0,4 IV trim 1,8 3,2 4,1 90,6 0,4 I trim 1,2 3,1 3,8 91,7 0,4 II trim 1,3 3,4 9,7 85,5 0,3 III trim 0,9 1,9 4,3 92,5 0,5 IV trim 0,7 2,1 3,5 93,4 0,3 I trim 1,1 1,9 5,4 91,1 0,6 II trim 0,9 2,7 8,2 88,0 0,4 III trim 1,3 3,0 6,8 88,7 0,3 IV trim 1,1 2,6 5,6 90,3 0,5 I trim 1,1 1,7 4,7 92,2 0,5 II trim 0,9 2,1 4,6 92,3 0,2 Variazioni % tendenziali a/a : -2,4% F: -1,4% 2014F: +0,7% (b) Modalità di risposta: "++": certamente si; "+": probabilmente si ; "-": probabilmente no; "--": certamente no; NR: non sa, non risponde Secondo le previsioni diffuse da Istat (comunicato del 6 maggio ), nel si prevede una riduzione del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari all'1,4% in termini reali, mentre per il 2014, il recupero dell'attività economica, trainato prevalentemente dalla domanda interna, determinerebbe una moderata crescita dello 0,7%. La domanda estera netta è la principale fonte di sostegno alla crescita economica nelle previsioni per il (+1,1 punti percentuali). Il contributo della domanda interna al netto delle scorte sarebbe invece negativo nel (-2,0 punti percentuali) e tornerebbe positivo nel 2014 (+0,7 punti percentuali) stimolando la crescita del Pil. La spesa delle famiglie è prevista in contrazione dell'1,6% nel per effetto della diminuzione del reddito disponibile, con un moderato aumento dello 0,4% nel 2014. Gli investimenti fissi lordi diminuirebbero del 3,5% nel, per effetto di una riduzione congiunta della spesa da parte sia delle imprese sia delle amministrazioni pubbliche. Nel 2014, le prospettive di una evoluzione positiva del ciclo economico e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero a una ripresa del processo di accumulazione (+2,9%). Nel il mercato del lavoro continuerebbe a manifestare segnali di debolezza con un rilevante incremento del tasso di disoccupazione all'11,9% (+1,2 punti percentuali rispetto al ). Nel 2014 il tasso di disoccupazione continuerebbe a crescere fino a raggiungere il 12,3% a causa del ritardo con il quale il mercato del lavoro è previsto rispondere alla lenta ripresa dell'economia. Il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche verso i creditori privati può avere moderati effetti espansivi nel 2014. In particolare, l'immissione di liquidità nel sistema economico, potrebbe sostenere consumi e investimenti privati, contribuendo a migliorare le aspettative di famiglie e imprese sulle loro condizioni economiche. 2

Per il è previsto un mercato attorno a 1,3 milioni di unità, con una flessione attorno al 7%. ITALIA MERCATO AUTOVETTURE NUOVE VOLUMI E VAR.% Mercato per alimentazione Ad aprile le vetture ad alimentazione alternativa conquistano il 15,3% del venduto, 1,8 punti in più rispetto alla media d anno. Nei primi 4 mesi le vetture ad alimentazione alternativa hanno raggiunto la quota del 15% e una variazione tendenziale del 29,5%; scende la quota del diesel dal 54,6% di un anno fa al 53,3% dei primi 4 mesi. TOTALE % TOTALE % var% /11 Gen/Apr % Gen/Apr % var% /12 DIESEL 965.774 55,2 745.532 53,1-22,8 294.063 54,6 251.534 53,3-14,5 BENZINA 685.215 39,2 468.614 33,4-31,6 189.472 35,2 149.576 31,7-21,1 BZ+GPL 54.709 3,1 127.883 9,1 133,8 34.475 6,4 42.612 9,0 23,6 BZ+METANO 35.598 2,0 48.250 3,4 35,5 17.513 3,3 20.535 4,4 17,3 METANO 2.693 0,2 5.375 0,4 99,6 1.039 0,2 3.358 0,7 223,2 ELETTRICA 291 0,0 524 0,0 80,1 164 0,0 133 0,0-18,9 IBRIDA BE 5.152 0,3 5.640 0,4 9,5 1.207 0,2 3.705 0,8 207,0 IBRIDA BT 80 0,0 92 0,0 15,0 12 0,0 2 0,0-83,3 IBRIDA GE 12 0,0 1.198 0,1-279 0,1 475 0,1 - TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.108 100,0-19,8 538.224 100,0 471.930 100,0-12,3 ALIM. ALTERNATIVA 98.535 5,6 188.962 13,5 91,8 54.689 10,2 70.820 15,0 29,5 3

ITALIA - Mercato vetture nuove diesel - trend 2000-1600,0 70,0 1400,0 60,0 1200,0 1000,0 800,0 600,0 400,0 200,0 0,0 58,0 58,6 58,2 55,6 55,2 53,1 50,5 48,4 43,0 41,8 45,9 33,4 36,2 805,5 876,0 989,8 1090,7 1318,3 1314,0 1360,1 1386,3 1092,5 903,3 900,2 965,7 745,1 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 volumi in.000 quote 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ANFIA-Studi e statistiche Nel, i consumi di benzina erano scesi del 6% sul 2010, mentre quelli del gasolio auto erano leggermente cresciuti (+1%) e quelli del GPL del 4,4%. Nel i consumi di carburanti sono ancora calati del 10,8% per la benzina senza pb e del 10,4% per il gasolio auto, crescendo, invece, del 6,3% per il GPL. Nel 1 trimestre i consumi di benzina e gasolio si contraggono rispettivamente del 6,7% e del 4,5%, mentre quelli del Gpl aumentano dell 8,3%. Nel mese di aprile calano i prezzi dei carburanti rispetto al mese precedente, mentre aumenta l incidenza fiscale sul prezzo alla pompa. Il prezzo medio alla pompa dei carburanti è calato ad aprile, rispetto al prezzo medio praticato a marzo, del 5,2% per la benzina senza pb, del 4,8% per il gasolio auto e dell 8,7% per il GPL. L incidenza fiscale (accise+iva) sul prezzo medio alla pompa dei carburanti nel mese di aprile pesa per il 58,9% sul prezzo della benzina, per il 54,7% su quello del gasolio e per il 35,5% sul GPL. Alle accise nazionali si aggiungono anche quelle regionali (applicate in Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria). La media delle emissioni di CO 2 delle nuove vetture immatricolate nel scende a 126,2 g/km da 129,9 g/km del. 4

Mercato per modalità d acquisto In cinque anni dal 2007 al il potere d acquisto delle famiglie è crollato del 5%, secondo le indagini di Istat, e 6,7 milioni di italiani si trovano in forte difficoltà. Una sempre più ampia fascia della popolazione è poi esclusa dal mondo del lavoro e quindi senza possibilità di investire nel proprio futuro: nel 2009, anno di inizio della crisi, i Neet (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non sono in formazione e ormai, dopo molti tentativi non cercano più neppure un lavoro, erano il 19,5% di questo segmento di età. Due anni dopo () erano cresciuti di oltre tre punti percentuali (22,7%). Sicuramente cresciuti anche nel. L incertezza sul futuro induce alla prudenza anche chi in realtà potrebbe o vorrebbe acquistare o cambiare l automobile. Tra i fattori che frenano l acquisto di un auto ci sono poi i costi per il suo utilizzo (il prezzo dei carburanti, dei premi assicurativi, il costo dei parcheggi, etc), le imposte/tasse, le limitazioni all uso dell auto nei centri urbani (aumenta il numero di persone che va a piedi o usa la bicicletta per brevi percorsi in sostituzione dell auto). Le vetture intestate a privati (persone fisiche, leasing persone fisiche, taxi) sono passate dal 71,7% del 2010 al 66,5% del e a fine sono scese al 64%. E aumentata, per contro, la quota di vetture a noleggio, che passa dal 13,3% del 2010 al 18% del. Ad aprile le vetture intestate ai privati proprietari sono il 62% del totale immatricolato, mentre il noleggio il 22,9% e le società (proprietarie e leasing persone giuridiche) il 15%. Nel cumulato invece i privati pesano per il 65,1%, il noleggio per il 18,8% e le società per il 15,9%. TOTALE % TOTALE % var. % Gen/Apr % Gen/Apr % var. % Privati proprietari 1.135.755 64,9 873.490 62,3-23,1 341.665 63,5 298.733 63,3-12,6 Leasing persone fisiche 22.950 1,3 20.756 1,5-9,6 6.807 1,3 7.880 1,7 15,8 Società proprietarie 271.770 15,5 227.824 16,2-16,2 80.244 14,9 68.402 14,5-14,8 Leasing persone giur. 33.018 1,9 23.949 1,7-27,5 9.076 1,7 6.756 1,4-25,6 Noleggio 280.479 16,0 252.706 18,0-9,9 98.991 18,4 88.793 18,8-10,3 Taxi 5.062 0,3 4.099 0,3-19,0 1.358 0,3 1.071 0,2-21,1 Altri 490 0,0 284 0,0-42,0 83 0,0 295 0,1 255,4 TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.108 100,0-19,8 538.224 100,0 471.930 100,0-12,3 Mercato per segmento Le superutilitarie pesano ad aprile per il 20,4% del mercato e le utilitarie per il 30,1%, insieme arrivano al 50,5% del nuovo immatricolato. I SUV complessivamente rappresentano il 15,2% del totale e i Monovolumi il 12,2%. Nel cumulato cresce la quota di: Superutilitarie, 19,2% vs 17,8% di un anno fa; Medioinferiori, il 14 vs il 13,4%; SUV compatti, 8,9% vs 8,5%; Monovolumi piccoli, 6,4 vs 4,7%. 5

TOTALE % TOTALE % var% Gen/Apr % Gen/Apr % var% Superutilitarie 304.048 17,4 268.205 19,1-11,8 96.036 17,8 90.726 19,2-5,5 Utilitarie 557.983 31,9 427.096 30,4-23,5 166.830 31,0 139.044 29,5-16,7 Medio-inferiori 239.158 13,7 179.995 12,8-24,7 72.390 13,4 66.112 14,0-8,7 Medie 115.859 6,6 84.665 6,0-26,9 32.286 6,0 23.021 4,9-28,7 Superiori 26.942 1,5 19.489 1,4-27,7 7.627 1,4 5.925 1,3-22,3 Lusso 3.426 0,2 1.985 0,1-42,1 845 0,2 513 0,1-39,3 Sportive 13.552 0,8 9.217 0,7-32,0 3.555 0,7 2.287 0,5-35,7 SUV Piccoli 51.836 3,0 36.822 2,6-29,0 14.083 2,6 16.325 3,5 15,9 SUV Compatti 117.897 6,7 118.782 8,5 0,8 45.975 8,5 41.781 8,9-9,1 SUV Medi/ 66.003 3,8 55.345 3,9-16,1 21.481 4,0 17.050 3,6-20,6 SUV Grandi 22.308 1,3 14.176 1,0-36,5 5.662 1,1 3.812 0,8-32,7 Monovolumi 90.112 5,2 70.023 5,0-22,3 25.445 4,7 30.016 6,4 18,0 piccoli Monovolumi medi 90.950 5,2 79.309 5,7-12,8 31.347 5,8 24.661 5,2-21,3 Monovolumi 10.976 0,6 7.848 0,6-28,5 3.344 0,6 1.451 0,3-56,6 grandi Multispazio 29.379 1,7 22.782 1,6-22,5 8.663 1,6 7.011 1,5-19,1 Combi 9.095 0,5 7.369 0,5-19,0 2.655 0,5 2.195 0,5-17,3 TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.108 100,0-19,8 538.224 100,0 471.930 100,0-12,3 Mercato per area geografica Nel sono aumentate le immatricolazioni nelle regioni autonome (vedi Valle d Aosta e Trentino Alto Adige), poiché non hanno adottato, grazie ai loro statuti speciali, gli obblighi di maggiorazione sull IPT previsti dalle Legge n. 148/ entrata in vigore il 17 settembre 1 che avevano sostanzialmente abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Il mantenimento del calcolo dell IPT in misura fissa per gli atti soggetti ad IVA nelle Regioni a Statuto Speciale ha provocato, ad esempio, in Val d Aosta un 2,6% del totale immatricolato vs 1,8% del e in Trentino Alto Adige un 12,2% del mercato vs l 1,9% dell anno precedente. Il Lazio, invece, ha visto ridimensionarsi il peso del noleggio sul totale mercato: il 9,7% contro il 16,5% di un anno fa. Una situazione che ha determinato una evidente distorsione del mercato. In particolare le imprese di noleggio, hanno approfittato dell'agevolazione costituita dalla possibilità di creare una nuova sede legale nelle province di Trento e Bolzano che permettono di immatricolare i veicoli pagando per l'ipt una tariffa fissa, generando un'imponente flusso di nuove immatricolazioni. Il beneficio è al contrario rimasto più teorico che pratico per le società di leasing, che non offrono in locazione solo auto, ma anche imbarcazioni, immobili e macchinari industriali, per le quali aprire nuove sedi è dunque una faccenda assai più complicata. Tale fenomeno ha creato una diminuzione rilevante del gettito derivante dall'ipt nelle province dove si paga quella a tariffa normale, ma nemmeno le modifiche normative introdotte recentemente sono riuscite ad arrestarla. Il successivo D.L. 10 ottobre, n. 174 art. 9, comma 2 convertito nella Legge 7 dicembre, n. 213 ha infatti ulteriormente rivisto la disciplina dell imposta provinciale di trascrizione consentendo di eseguire le formalità relative all IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d imposta alla Provincia 1 La Legge citata prevede: Per tutte le vetture nuove e usate fino a 53 kw = 150,81 Per le vetture nuove e usate di potenza > 53 kw = 3,51 per ogni kw (100 kw = 351 ) In entrambi i casi è consentita l applicazione di una addizionale provinciale fino al 30% 6

ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio). Tuttavia, tale modifica non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con Ipt ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli. Nel Trentino Alto Adige sono state immatricolate ancora il 16,6% di tutte le auto ad aprile e il 12,1% nei primi 4 mesi. TOTALE % TOTALE % var.% Gen/Apr % Gen/Apr % var.% VALLE D'AOSTA 31.019 1,8 36.693 2,6 18,3 20.580 3,8 1.563 0,3 92,4 PIEMONTE 174.207 10,0 148.388 10,6 14,8 51.925 9,6 58.877 12,5 13,4 LOMBARDIA 328.489 18,8 249.835 17,8 23,9 97.973 18,2 84.326 17,9 13,9 LIGURIA 39.263 2,2 29.430 2,1 25,0 11.591 2,2 9.709 2,1 16,2 ITALIA NORD-OVEST 572.978 32,8 464.346 33,1 19,0 182.069 33,8 154.475 32,7 15,2 FRIULI 34.470 2,0 25.409 1,8 26,3 9.700 1,8 8.126 1,7 16,2 TRENTINO ALTO ADIGE 32.797 1,9 171.721 12,2 423,6 65.118 12,1 57.140 12,1 12,3 VENETO 134.496 7,7 107.221 7,6 20,3 41.652 7,7 36.019 7,6 13,5 EMILIA ROMAGNA 143.049 8,2 114.400 8,2 20,0 43.021 8,0 40.726 8,6 5,3 ITALIA NORD-EST 344.812 19,7 418.751 29,8 21,4 159.491 29,6 142.011 30,1 11,0 TOSCANA 169.404 9,7 105.400 7,5 37,8 39.288 7,3 42.779 9,1 8,9 UMBRIA 23.976 1,4 18.770 1,3 21,7 7.031 1,3 6.256 1,3 11,0 MARCHE 41.305 2,4 32.216 2,3 22,0 12.020 2,2 11.022 2,3 8,3 LAZIO 288.386 16,5 135.511 9,7 53,0 51.770 9,6 42.053 8,9 18,8 ITALIA CENTRO 523.071 29,9 291.897 20,8 44,2 110.109 20,5 102.110 21,6 7,3 ABRUZZI 31.024 1,8 23.369 1,7 24,7 8.646 1,6 7.593 1,6 12,2 BASILICATA 7.264 0,4 5.351 0,4 26,3 1.914 0,4 1.819 0,4 5,0 CAMPANIA 73.660 4,2 54.225 3,9 26,4 20.669 3,8 17.486 3,7 15,4 MOLISE 4.288 0,2 2.998 0,2 30,1 1.108 0,2 1.014 0,2 8,5 PUGLIA 53.372 3,1 41.826 3,0 21,6 15.913 3,0 14.174 3,0 10,9 CALABRIA 28.768 1,6 21.934 1,6 23,8 8.215 1,5 7.258 1,5 11,6 SICILIA 79.345 4,5 55.430 4,0 30,1 21.262 4,0 17.103 3,6 19,6 SARDEGNA 30.942 1,8 22.981 1,6 25,7 8.828 1,6 6.887 1,5 22,0 ITALIA SUD-ISOLE 308.663 17,6 228.114 16,3 26,1 86.555 16,1 73.334 15,5 15,3 TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.108 100,0 19,8 538.224 100,0 471.930 100,0 12,3 Trasferimenti di proprietà e radiazioni Nel sono stati registrati complessivamente 4,18 milioni di passaggi di proprietà lordi, il 10,7% in meno rispetto al. Le minivolture (vendite temporanee al concessionario) sono state invece 1,67 milioni l 11,3% in meno. Ad aprile, secondo i dati del Ministero dei Trasporti, i trasferimenti complessivi sono stati 340mila, il 4% in più rispetto ad un anno fa e 1,4 milioni nei primi 4 mesi dell anno (+1,5%). 7

Parco autovetture I risultati negativi del delle vendite di autovetture nuove e usate non potranno che pesare sull invecchiamento del parco. A fine, secondo i dati appena pubblicati da ACI risulta che l età mediana per le autovetture a benzina è di circa 11 anni, per quelle a gasolio è di poco più di 6 anni, per le autovetture nel complesso è di poco superiore ai 9 anni. Più bassi i valori per le autovetture a doppia alimentazione: l età mediana di quelle a benzina-gpl è di quasi 5 anni, mentre per quelle a benzina-metano è poco più di 4 anni. Le autovetture circolanti che hanno più di 10 anni rappresentano il 41,7% del parco circolante totale (37.113.300 vetture) e quelle con più di 20 anni sono ancora l 11%. parco vetture al 31.12. (dati ACI) EURO 4 35% EURO 5 8% EURO 0 12% EURO 1 5% EURO 3 21% EURO 2 19% Secondo la normativa Euro invece, le vetture circolanti Euro 0,1,2,3 sono il 57% dell intero parco, mentre le vetture Euro 4, 5, 6 sono il 43%. La riduzione dei volumi di vendita ha determinato una costante diminuzione del tasso di sostituzione (dal 6,3% del 2007 al 3,9% del ), causando un progressivo invecchiamento del parco circolante, che a fine per la prima volta è sceso a 37.078.274 (35.000 vetture in meno rispetto al ). Questa inversione di tendenza non preoccupante in sé, ma in quanto accompagnata dalla mancata sostituzione delle vetture rottamate o radiate, con conseguente invecchiamento del parco circolante rischia di consolidarsi, visto che le previsioni stimano ancora un mercato in flessione rispetto a quello dell anno precedente (dal 7 al 10% in meno). La vita media di un auto è aumentata per la rinuncia o il rinvio dell acquisto/sostituzione dell auto per scelta o necessità. L utilizzo più moderato del mezzo (calo della percorrenza media) ha determinato anche un allungamento della vita tecnica dell auto. Negli anni 2000, 2001, 2002 sono state immatricolate complessivamente oltre 7,1 milioni di auto, pari ad una media d anno di 2,37 milioni di vetture, pertanto potenzialmente si tratta di mezzi con 10 13 anni di vita che potrebbero/dovrebbero essere sostituiti nel breve termine. Un invecchiamento progressivo del parco ha conseguenze negative in termini ambientali e di sicurezza. A questo si aggiunge l elevata pressione fiscale generale e sulla motorizzazione, che pesano enormemente sulla capacità di spesa dei cittadini in termini di acquisto e di mantenimento della autovettura, considerando anche, che l offerta di trasporto pubblico non è in grado di soddisfare la domanda da un lato e la qualità di servizio adeguata alle esigenze degli utenti dall altro. 8