INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI



Documenti analoghi
Modello di ORGANIZZAZIONE GESTIONE e CONTROLLO

Dlgs D.lgs. 231/01. e Modelli di organizzazione, gestione e controllo

Corso di formazione Il ruolo e l adeguatezza dei modelli organizzativi previsti D. Lgs 231/2001. Presentazione

Avv. Carlo Autru Ryolo

LA RESPONSABILITA DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA EX D. LGS. 231/ aprile 2009

DECRETO LEGISLATIVO 8 giugno 2001 n. 231 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2001)

MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

D.lgs. 231/2001 Modelli di Organizzazione. CONFAPI Bari, 19 novembre 2010

Cassa del Trentino S.p.A. Analisi delle attività sensibili ex D.Lgs. 231/01 art. 6 comma 2. Relazione di sintesi

Modelli Organizzativi di controllo e di gestione ex D.Lgs. 231/01

4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro

ALLEGATO C AREE DI ATTIVITA A RISCHIO REATO, REATI ASSOCIABILI E PRESIDI ORGANIZZATIVI

I modelli organizzativi della sicurezza: un utile strumento per le imprese

DECRETO LEGISLATIVO 231/01

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio

Esternalizzazione della Funzione Compliance

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

AUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012.

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del

TAVOLI DI LAVORO 231 PROGRAMMA DEI LAVORI. PLENUM Consulting Group S.r.l.

Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

ICT SECURITY N. 52 Gennaio/Febbraio 2007 Sicurezza informatica e responsabilità amministrativa degli enti. Autore: Daniela Rocca

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

PS_01 PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA RESPONSABILITA DEFINIZIONI...

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

L analisi dei rischi deve essere svolta con una chiara visione aziendale e deve richiedere la comprensione dei seguenti elementi:

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D. LGS. n.231 DEL 2001

Politica per la Sicurezza

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i.

Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali

Il Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro OHSAS 18000:2007 e il Modello di Organizzazione e Controllo secondo il D.Lgs.

BENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI

L impatto del Decreto Legislativo 231/01 sui sistemi informativi. Michele Crudele

Effettuare gli audit interni

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

APPENDICE 1. Reati commessi nei rapporti con la pubblica amministrazione (artt. 24 e 25 del Decreto);

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)

Il Decreto 231: quadro di riferimento e guida interpretativa - seconda parte

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

PROCEDURE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Leonardo da Vinci OLEVANO SUL TUSCIANO. Processo: TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

ORDINE DI SERVIZIO n. 38/14 TUTELA AZIENDALE

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Obiettivi generali del revisore

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O T O S E L L O & P A R T N E R S

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITÀ SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS AV2/07/11 ARTEMIDE.

RESPONSABILITÀ DI IMPRESA (D.L. 231/01) E PRIVACY AREA LAZIO E AREA MARCHE

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Oggetto: Gara ufficiosa per affidamento delle attività inerenti alla realizzazione del progetto Temporary Management III annualità

Associazione Italiana Information Systems Auditors

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

LA SICUREZZA SUL LAVORO LA NORMA BS OHSAS E LA CERTIFICAZIONE

ALLEGATO Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

Trasparenza ed Anticorruzione

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

Comune di Padova. Regolamento per il direct marketing da parte del Comune di Padova

ECONOMIA E LEGISLAZIONE ANTIRICICLAGGIO. In sigla Master 42

MANUALE DELLA QUALITÀ DI

Allegato al Codice di Condotta del Gruppo Ricoh valevole per Ricoh Italia Srl ai fini del D. Lgs 231/2001

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO OBBLIGHI DEL BROKER OBBLIGHI DI ANSF...

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Mappa delle attività a rischio reato nella Fondazione Torino Wireless 2015

Decreto legislativo 231/01 e Sistemi di Gestione

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

Piano delle Performance

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Meda Pharma SpA Modello di Organizzazione Gestione e Controllo - Allegato A Documento di mappatura dei processi sensibili

GESTIONE NON CONFORMITÀ E DEI RECLAMI

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

Sistema di gestione per la qualità

I dati in cassaforte 1

Transcript:

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 1 RHRG00 REVISIONE 01 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI RAVENNA HOLDING S.P.A. Via Trieste, 90/A - 48122 Ravenna - Italy Telefono +39 0544 45.08.57 - Telefax +39 0544 68.40.12 Codice Fiscale e Partita IVA 02210130395 DIRETTORE PRESIDENTE VERIFICA APPROVAZIONE DESTINATARIO COPIA DOCUMENTO VALIDO SOLO SE COMPLETO DI FIRME DI VERIFICA ED APPROVAZIONE COPIA DIFFUSA NELLA RETE INFORMATICA INTERNA CON MODALITA' CONTROLLATE

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 2 1 INDICE DEI PARAGRAFI Questo documento e' composto dalle seguenti parti: ARGOMENTO PAGINA 1.0 Indice dei paragrafi 02 2.0 Revisioni e modifiche 02 3.0 Scopo 03 4.0 Riferimenti generali 04 4.1 Termini 4.2 Abbreviazioni 4.3 Diffusione 4.4 Supporto informatico 5.0 Anagrafiche di supporto 05 5.1 Reati 5.2 Modalita di realizzazione dei reati 5.3 Fattori di rischio 06 5.4 Tipologie di fattori di rischio 5.5 Probabilita 5.6 Impatto 5.7 Valutazione del rischio 5.8 Aree 07 5.9 Processi oggetto di valutazione 5.10 Attivita 6.0 Individuazione e valutazione dei rischi 08 6.1 Valutazione del rischio 6.2 Registrazione della valutazione del rischio 6.3 Schema grafico del processo di risk management 09 7.0 Responsabilita 10 8.0 Documentazione correlata 10 2 REVISIONI E MODIFICHE REV. DATA PARAGR. AGG. DESCRIZIONE VARIAZIONI APPORTATE I= inserimento, V= variazione, D= eliminazione 01 2014.10.20 TUTTI I Versione iniziale del documento

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 3 3 SCOPO Questo documento e' stato predisposto, in attuazione del Decreto Legislativo n. 231 del 08.06.2001, da RAVENNA HOLDING S.P.A., con lo scopo di definire una metodica attraverso la quale procedere: - alla definizione delle fattispecie di illecito che costituiscono materia di applicazione delle disposizioni legislative contenute nel D.Lgs. N. 231/2001; - alla prefigurazione delle modalita di ipotetica realizzazione degli illeciti, con lo scopo di definire all interno dell Organizzazione la congruita di tali ipotesi nell ambito delle attivita di pertinenza dei singoli ruoli coinvolti; - alla individuazione dei processi dell Organizzazione nel cui ambito potrebbero, in via ipotetica, essere presenti rischi di reato, in considerazione delle attivita svolte, della loro rilevanza economica e/o normativa e del contesto relazionale tipico, come previsto all articolo 6, comma 2, lettera a) del D.Lgs. n. 231/2001 ; - alla valutazione del peso relativo di ogni rischio, in considerazione del danno che puo essere arrecato all Organizzazione e alla probabilita che il fatto illecito possa essere perfezionato ( in relazione al contesto organizzativo e agli strumenti di vigilanza di fatto operanti ); - alla documentazione formale di tale valutazione del rischio mediante apposite registrazioni atte ad essere utilizzate quale strumento interno di analisi, di progetto, di attuazione e di verifica dell efficacia per azioni di prevenzione e correzione aventi lo scopo di migliorare progressivamente il modello organizzativo di gestione e controllo per la responsabilita amministrativa - alla documentazione degli interventi preventivi e/o correttivi effettivamente predisposti volti a programmare la formazione e l attuazione delle decisioni in relazione ai reati da prevenire; - alla documentazione della verifica della loro efficacia in relazione alla eliminazione o riduzione dei rischi di illecito. La metodologia di lavoro qui descritta fa riferimento alle Linee guida per la predisposizone dei modelli di organizzazione, gestione e controllo di cui all art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 predisposte da CONFSERVIZI. Con essa ci si prefigge di attuare modalita tipiche di un sistema di Risk Management basato sui seguenti componenti: - identificazione e valutazione tempestiva dei rischi potenziali per ciascuna attivita e strategia di business ( risk assesment ); - determinazione del livello di rischio accettabile per l Organizzazione; - implementazione di attivita di mitigazione del rischio con l obiettivo di ridurre o gestire il rischio riconducendolo al livello considerato accettabile; - esecuzione di attivita di monitoraggio continua con lo scopo di riesaminare il livello di rischio presente e riconsiderare l efficacia dei controlli in essere; - introduzione di un sistema di informazione continua sui risultati dell attivita di risk management

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 4 4 RIFERIMENTI GENERALI 4.1 Termini La definizione dei termini particolari eventualmente utilizzati nel testo della procedura e' rilevabile nel documento " A0.4.3A ELENCO TERMINI E DEFINIZIONI "; in esso e' sempre citata la fonte documentale di riferimento. 4.2 Abbreviazioni La definizione delle abbreviazioni eventualmente utilizzate nel testo della procedura e' rilevabile nel documento " A0.4.4A ELENCO ABBREVIAZIONI / ACRONIMI ". 4.3 Diffusione Questo documento e' diffuso: - ai ruoli interni definiti nel documento " R2.2.2A Lista di distribuzione documentazione interna " - ai destinatari esterni indicati nel documento " R2.2.3A Lista di distribuzione documentazione esterna " 4.4 Supporto informatico Le modalita qui descritte sono riferite all utilizzo della procedura informatica QNET2000 dotata di Opzione R sviluppata espressamente per supportare le registrazioni relative al sistema di gestione e controllo per la responsabilita amministrativa ex-d.lgs. n. 231/2001.

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 5 5 ANAGRAFICHE DI SUPPORTO 5.1 Reati Preliminare alla attivita vera e propria di risk assesment e la costruzione dell anagrafica dei reati che costituiscono il campo di applicazione del D.Leg.vo n. 231 del 08.06.2001. L individuazione di tali reati e possibile sia facendo diretto riferimento al testo del D.Lgs. 231/2001, sia facendo riferimento alle disposizioni legislative che rimandano alla responsabilita' amministrativa delle persone giuridiche a norma dell art. 11 della legge n. 300 del 29.09.2000. Per quanto riguarda i reati riferibili al D.Lgs. 231/2001, essi sono classificabili come segue: 5.1.1 Delitti nei rapporti con la Pubblica Amministrazione 5.1.1.1 Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello stato o di un ente pubblico 5.1.1.2 Concussione, induzione indebita a dare o promettere utilita e corruzione 5.1.2 Delitti informatici e trattamento illecito dei dati 5.1.3 Delitti di criminalità organizzata e transnazionale 5.1.3.1 Delitti di criminalita organizzata 5.1.3.2 Reati transnazionali 5.1.4 Falsita in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento, e contro l industria e il commercio 5.1.4.1 Falsita in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento 5.1.4.2 Delitti contro l industria e il commercio 5.1.5 Reati societari 5.1.6 Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico 5.1.7 Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili 5.1.8 Delitti contro la personalità individuale 5.1.9 Abusi di mercato 5.1.10 Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro 5.1.11 Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilita di provenienza illecita 5.1.12 Delitti in materia di violazione del diritto d autore 5.1.13 Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorita giudiziaria 5.1.14 Reati ambientali 5.1.15 Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e irregolare I reati sono identificati con i referimenti al Codice Penale, al Codice Civile o ad altre fonti normative, ad esempio di diritto Comunitario, e sono registrati nell anagrafica R 1.1.7.1.1 costituita dai seguenti elementi: codice, descrizione, norma di riferimento, descrizione estesa ( esempio fattispecie ); e possibile la stampa dell elenco R 1.1.7.1.1A. Per la norma di riferimento e disponibile la anagrafica R 1.1.7.1.3 che consente di codificare i riferimenti ricorrenti nei seguenti elementi: codice norma, descrizione ( e possibile la stampa dell elenco R 1.1.7.1.3A )

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 6 5.2 Modalita di realizzazione dei reati Questa anagrafica, identificata come R 1.1.7.1.2, contiene la descrizione delle modalita concretamente applicabili per la realizzazione di particolari fattispecie di reato e puo prevedere modalita diverse per attuare uno o piu reati contestuali; e composta dai seguenti elementi: codice modalita, descrizione; e possibile la stampa R 1.1.7.1.2A del suo contenuto. In questa anagrafica sono registrate le modalita riferibili ai processi specifici gestiti dall Organizzazione. 5.3 Fattori di rischio E una anagrafica che contiene: codice, descrizione, tipologia dei fattori di rischio; e identificata come R 1.1.7.3; il contenuto e stampabile con il documento R 1.1.7.3A. 5.4 Tipologie fattori di rischio E una anagrafica che consente l aggregazione dei fattori di rischio; e identificata come R 1.1.7.4; il contenuto e stampabile con il documento R 1.1.7.4A. 5.5 Probabilita E una anagrafica che consente di valutare, per confronto estimativo, la probabilita di attuazione di un illecito mettendo a disposizione due tipologie di descrizione ( una riferita alla valutazione del caso specifico, l altra per un confronto esterno; e composta dai seguenti elementi: valutazione, descrizione 1, descrizione 2, peso; e identificata come R 1.1.7.5; il contenuto e stampabile con il documento R 1.1.7.5A; La valutazione della probabilita e una delle due componenti della valutazione del rischio di illecito ed e svolta paragonando il caso sotto esame con le descrizioni contenute nel documento R1.1.7.5A al fine di individuare la casistica di tabella che e maggiormente aderente al caso sotto esame. 5.6 Impatto E una anagrafica che consente di valutare, per confronto estimativo, il danno determinabile dalla attuazione di un illecito mettendo a disposizione due livelli di descrizione ( una riferita alla valutazione del caso specifico, l altra per un confronto esterno; e composta dai seguenti elementi: valutazione, descrizione 1, descrizione 2, peso; e identificata come R 1.1.7.6; il contenuto e stampabile con il documento R 1.1.7.6A. La valutazione dell impatto e la seconda componente della valutazione del rischio di illecito ed e eseguita, paragonando il caso sotto esame con i casi esposti nel documento R1.1.7.6A per individuare quello maggiormante aderente al caso sotto esame.

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 7 5.7 Valutazione rischio E una anagrafica che consente di valutare, mediante il calcolo: R(rischio) = P (probabilita ) x I (impatto) l entita del rischio e di classificarlo come significativo o non significativo ; e composta dai seguenti elementi: codice, descrizione 1, descrizione 2, valore inferiore, valore superiore, significativita ; e identificata come R 1.1.7.7; il contenuto e stampabile con il documento R 1.1.7.7A. E possibile fissare in questa tabella un intervallo di valori di rischio da considerare non significativo al fine di definire una scala relativa che consenta di organizzare le priorita di intervento. 5.8 Aree La collocazione organizzativa dei processi/attivita oggetto di valutazione, e indicata mediante una anagrafica, identificata come A1.4, che riporta i seguenti elementi: codice, descrizione, struttura di aggregazione dell area; il contenuto di tale anagrafica e stampabile con il documento A1.4A. 5.9 Processi oggetto di valutazione Per consentire di identificare con precisione i processi oggetto della valutazione, e disponibile una anagrafica, identificata come A3.1.1, che riporta i seguenti elementi di descrizione dei processi fondamentali dell Organizzazione: codice, descrizione, flusso di aggregazione, lavorazioni connesse; il contenuto di tale anagrafica e stampabile con il documento A3.1.1A 5.10 Attivita Le attivita oggetto della valutazione sono registrate in una anagrafica, identificata come A1.1.2.7.1, che riporta i seguenti elementi di descrizione: codice, descrizione, dati generali di agregazione statistica; il contenuto di tale anagrafica e stampabile con il documento A1.1.2.7.1A

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 8 6 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Valutazione del rischio Nella valutazione sono esaminati, per area-processo-attivita, i rischi potenziali di illecito, considerando la possibilita di attuare un illecito in modo intenzionale, stanti le debolezze organizzative eventualmente presenti nel processo sotto esame. 6.2 Registrazione della valutazione del rischio L'attivita' di registrazione dei rischi rilevati nell ambito dei vari processi dell Organizzazione e' supportata da una anagrafica identificata come R1.1.1. che consente di indicare i seguenti elementi: SEZIONE ELEMENTI DI DESCRIZIONE FONTE DEI DATI Definizione rischio Sede Anagrafica A0.2 Area Anagrafica A1.4 Processo Anagrafica A3.1.1 Attivita Anagrafica A1.1.2.7.1 Fattore di rischio Anagrafica R1.1.7.3 Modalita realizzazione reati Anagrafica R1.1.7.1.2 Reati collegati Codice, descrizione, norma rifer. Anagrafica R1.1.7.1.1 Valutazione rischio Note esplicative Descrizione del valutatore Impatto inerente Anagrafica R1.1.7.6A (I) Probabilita inerente Anagrafica R1.1.7.5A (P) Rischio Calcolo automatico (I) x (P) Programma di attuazione Azioni correttive proposte Descrizione del valutatore Data attuazione prevista Descrizione del valutatore Documentazione Riferimenti a n. 5 documenti Link a n. 5 risorse di rete Non conformita Anagrafica R3.4.1 La anagrafica R1.1.1 e composta di schede che sono numerate automaticamente dal sistema software, nell ambito di una data di rilevazione; il documento R1.1.1A consente di evidenziare, con stampa su foglio A4 orizzontale, le schede di valutazione del rischio di illecito organizzate per area-processo-attivita. Il documento R1.1.1.B consente la stampa del Programma di attuazione che evidenzia i rischi in ordine decrescente di valutazione, a partire dal rischio piu alto, sino a quello piu basso.

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 9 6.3 Schema grafico del processo di risk management Si riporta in forma grafica il processo di risk management, come desunto dal testo dell articolo 6, comma 2, del D.Lgs. n. 231/2001: PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SISTEMA DI CONTROLLO ORGANISMO DI VIGILANZA MAPPATURA AREE A RISCHIO DI < REATO V INDIVIDUAZIONE RISCHI POTENZIALI V PREDISPOSIZIONE VALUTAZIONE IDONEITA PROTOCOLLI > > PROTOCOLLI DECISIONALI E DI GESTIONE V VALUTAZIONE RISCHI RESIDUI E RISCHI ACCETTABILI V ADEGUAMENTO EVENTUALE > DEL SISTEMA DI CONTROLLO

RHRG00 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI Rev. 01 2014.10.20 Pagine 10 Pagina 10 7. RESPONSABILITA' L'ambito delle responsabilita' per l'attuazione di questa procedura e' il seguente: FINALITA' Elaborazione politiche dell'organizzazione Documentazione politica dell'organizzazione Diffusione politica dell'organizzazione Aggiornamento della procedura Verifica della procedura Approvazione della procedura Verifica attuazione ed efficacia procedura RUOLO RESPONSABILE Organismo di Vigilanza 8. DOCUMENTAZIONE CORRELATA Nella procedura sono presenti riferimenti alla seguente documentazione correlata: PARAGR. DOCUMENTO 3. D. Lgs. 231/2001 Linee guida per la predisposizione dei modelli di organizzazione e gestione 4. A0.4.3A Elenco termini e definizioni A0.4.4A Elenco abbreviazioni acronimi R2.2.2A Lista di distribuzione documentazione interna R2.2.3A Lista di distribuzione documentazione esterna 5. D. Lgs. 231/2001 R1.1.7.1.1 Reati R1.1.7.1.3 Norme di riferimento R1.1.7.1.2 Modalita di realizzazione dei reati R1.1.7.3 Fattori di rischio R1.1.7.4 Tipologie fattori di rischio R1.1.7.5 Probabilita R1.1.7.6 Impatto R1.1.7.7 Valutazione del rischio A1.4 Aree A3.1.1 Processi A1.1.2.7.1 Attivita 6. R1.1.1 Valutazione dei rischi -------------------------------------------------------------------------------------- FINE DEL DOCUMENTO