ANALISI DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO "COMINCIO... DA TRE!" A cura di Giuseppe Landro Responsabile ACQ Pagina 1
PREMESSA Manageritalia, Confcommercio e le altre organizzazione datoriali (Confetra, Assologistica e Federalberghi), con l Accordo Quadro del novembre 2009, hanno affidato a Cfmt il compito di supportare le aziende ed i dirigenti per attenuare gli effetti della crisi economica e partecipare attivamente al processo di ripresa economica. Per i dirigenti momentaneamente privi di occupazione, è stato predisposto il progetto formativo Comincio da tre!. Un percorso formativo altamente innovativo per favorire l ampliamento delle competenze manageriali e accrescere le possibilità di riposizionamento professionale dei dirigenti in difficoltà occupazionale. L analisi statistica relativa al periodo marzo - dicembre 2010, esamina le dimensioni ritenute maggiormente significative dei partecipanti al percorso formativo, tracciandone un quadro esaustivo sia del profilo manageriale sia del loro posizionamento sul mercato del lavoro. IL CAMPIONE Nel periodo marzo-dicembre 2010, sono stati pianificati 13 Percorsi del progetto Comincio da tre! : 8 iniziative su Milano e 5 iniziative su Roma, che hanno registrato complessivamente la partecipazione di 301 dirigenti. Questi manager che hanno già concluso il progetto formativo formano il campione preso in esame per quest'analisi di ricerca. Pagina 2
IL CONFRONTO FRA INOCCUPATI E RIOCCUPATI Nel periodo preso in esame i dirigenti rioccupati sono stati 145, mentre i dirigenti inoccupati sono 156. Tav. 1 Distribuzione percentuale Inoccupati e Rioccupati. Nello specifico, le variabili statistiche valutate rilevanti per l'analisi sono: la regione di residenza, la mansione, l età, la dimensione dell azienda di appartenenza. L obiettivo principale dell'indagine è fotografare le caratteristiche distintive dei manager inoccupati e di quelli rioccupati. Pagina 3
LA REGIONE DI RESIDENZA La distribuzione per regione di residenza presenta un quadro positivo dei manager che si sono ricollocati sul mercato del lavoro in quasi tutte le aree territoriali. Infatti, i rioccupati prevalgono sui dirigenti ancora inoccupati ed, in particolare, la Lombardia si caratterizza per una rilevante percentuale di dirigenti rioccupati (50%). Il Lazio, al contrario, mostra il gap più consistente fra la percentuale di inoccupati (33%) in confronto al numero di manager rientrati nel circuito lavorativo pari al 23%. Tav. 2 Distribuzione percentuale per Regione di Residenza. Pagina 4
LA MANSIONE I manager con ruoli executive (Direzione Generale) hanno un elevata propensione al riposizionamento lavorativo pari al 34% contro una bassa percentuale degli inoccupati (17%). La Direzione Commerciale rappresenta l altra grande area funzionale da cui proviene una consistente percentuale di manager ricollocati (34%) anche se appare comunque significativo il numero degli inoccupati pari al 24%. Le altre aree funzionali che registrano valori superiori di rioccupabilità sono le attività manageriali legate all'information Communication Technology, al Personale, agli Acquisti ed alla Logistica. Tutte le altre mansioni presentano percentuali più elevate dei dirigenti inoccupati. In particolare le aree Amministrazione e Finanza. Comunicazione ed Immagine, Marketing e le attività Tecniche appaiono le aree funzionali più penalizzate dal reingresso nel mercato del lavoro. Tav. 3 Distribuzione percentuale per Mansione. Pagina 5
L ETA La fascia d'età più colpita dall'esodo dei manager si colloca dai 41 ai 55 anni, rilevando una tendenza all'abbassamento dell'età media di espulsione dal tessuto economico. La classe d'età compresa fra 41 e 45 anni analogamente alla fascia d'età 46-50 presentano un saldo positivo dei dirigenti rioccupati, anche se con valori percentuali contenuti. La fascia d'età 51-55 anni vede un perfetto equilibrio fra manager inoccupati e rioccupati. I manager over 55 presentano invece un rapporto sfavorevole. Infatti, il numero dei dirigenti ancora inoccupati è superiore ai manager che si sono ricollocati. Tav. 4 Distribuzione percentuale per Età. Pagina 6
LA DIMENSIONE AZIENDALE Le aziende di grandi dimensioni e nello specifico le aziende multinazionali hanno visto una consistente espulsione dei manager dall'attività lavorativa, mentre le medio e piccole imprese hanno mostrato una maggiore tenuta di fronte alla crisi economica. In compenso, però, i dirigenti provenienti dalle aziende di maggiori dimensioni stanno riscontrando una maggiore dinamicità nel ricollocarsi (i rioccupati sono pari al 42% contro un 40% dei manager inoccupati). Infine, i manager con esperienza di lavoro nelle piccole aziende mostrano una minore propensione al riposizionamento professionale. Tav. 5 Distribuzione percentuale per Dimensione Aziendale. Pagina 7
L'ANALISI SUI PARTECIPANTI RIOCCUPATI L'esame dei dati di ricerca relativi ai manager che si sono ricollocati nel mercato del lavoro ha preso in esame le variabili più significative nel descrivere tale fenomeno. In particolare, le variabili prese in considerazione sono state: il trend mensile di ricollocamento lavorativo, il tempo medio di riposizionamento professionale, il ruolo professionale acquisito, il livello economico raggiunto nella nuova professione, la dimensione aziendale che contraddistingue la nuova attività di lavoro, la tipologia di network utilizzata per riposizionarsi professionalmente. L'obiettivo di questa sezione di analisi è descrivere il mercato del lavoro attuale e la situazione professionale raggiunta da coloro che si sono ricollocati nel mercato del lavoro. IL TREND MENSILE DEI DIRIGENTI RIOCCUPATI Dopo il periodo più critico per gli sbocchi occupazionali dei manager, verificatosi fra il 2009 ed i primi mesi del 2010, il rientro nel mercato del lavoro dei manager è stato costante con una progressiva ascesa dei manager rioccupati a partire dal maggio 2010. Il trend mensile dei dirigenti rioccupati evidenzia comunque una maggiore dinamicità degli ingressi nel mercato del lavoro nel periodo novembre 2010 - gennaio 2011. Tale andamento ha avuto una flessione nei mesi di febbraio e marzo, evidenziando comunque una buona ripresa della curva dei rioccupati nel mese di aprile 2011. Tav. 6 Trend Mensile Riposizionamento Professionale Marzo 2010-Aprile 2011. Pagina 8
IL TEMPO MEDIO DI RIPOSIZIONAMENTO PROFESSIONALE L'impatto della forte crisi economica sul mercato del lavoro ha profondamente mutato la dinamica offerta e domanda di lavoro, determinando un allungamento del periodo medio di ricollocamento in una nuova attività lavorativa. Secondo le statistiche (Inps, Cnel), infatti, attualmente il ricollocamento di un lavoratore in mobilità richiede un arco temporale di circa 24 mesi. Pur essendo cresciuto significativamente il tempo medio di riposizionamento professionale dei manager rispetto al passato, i dati evidenziano che i dirigenti del percorso "Comincio... da tre!" tendono ad accorciare i tempi medi di ricollocamento sino a 11,8 mesi, abbattendo del 50% il costo sociale della disoccupazione media. Ciò è confermato da un quota significativa di manager, che hanno avviato una nuova attività professionale in 6/11 mesi (38%) unitamente ad un 16% di dirigenti che si è ricollocato in meno di 6 mesi. Il 27% dei dirigenti dichiara di aver ritrovato lavoro in un arco temporale di 12/17 mesi. Confortante il dato che vede comunque il 12% dei dirigenti, che trovano lavoro in un arco temporale di 18-23 mesi ed il 7% che rientra nel circuito lavorativo anche dopo una lunga attesa di oltre 23 mesi. Tav. 7 Tempo Medio Rioccupabilità. Pagina 9
IL RUOLO PROFESSIONALE La mappa del mercato del lavoro, che emerge dalle risposte dei dirigenti, configura una radicale trasformazione del quadro professionale. L'orientamento alla flessibilità lavorativa ed alla reinterpretazione della propria managerialità, in chiave più moderna ed adeguata al nuovo contesto economico, ha modificato il quadro professionale classico della ricerca di lavoro. I manager, che si sono ricollocati come dirigenti, cioè nello stesso segmento professionale di provenienza, rappresentano il gruppo professionale più consistente pari al 28% delle persone che hanno trovato un nuovo lavoro. Subito dopo troviamo gli Imprenditori (25%) seguito dai manager con contratti atipici (contratto di consulenza, collaborazione a progetto e temporary manager) pari al 21%, dalle professioni liberali pari al 15% e dai quadri con un 11% (Tav 8). Tav. 8 Distribuzione percentuale Rioccupati per Ruolo Professionale. Pagina 10
Analizzando i dati relativamente alle persone, che hanno ritrovato lavoro rientrando in azienda, emerge una maggiore dinamicità delle figure che si sono ricollocate nell'area commerciale (43%). Interessante la percentuale di manager riposizionati nell'area executive (33%), dovuta molto probabilmente alla richiesta di ruoli manageriali qualificati nella fase di sviluppo o di start up della media e piccola azienda. Appaiono, invece, poco ricercate le altre figure professionali legate a ruoli di staff o tecnici (Tav. 9). Tav. 9 Distribuzione percentuale Rioccupati per Area Professionale. Pagina 11
IL LIVELLO ECONOMICO L'attuale crisi economica ha influito negativamente anche sui livelli reddituali acquisiti dai dirigenti rioccupati. Il 37% ha visto diminuire sensibilmente il proprio reddito da lavoro con un decremento retributivo superiore al 30% rispetto al precedente stipendio. Inoltre, il 34% dei ricollocati ha subito una riduzione del proprio livello economico dal 5 al 30% in meno. Coloro, invece, che hanno visto rimanere invariato il proprio reddito o addirittura incrementato sono una minoranza, rispettivamente 19% e 10% dei rioccupati. Tav. 9 Distribuzione percentuale Rioccupati per Livello Economico raggiunto. Pagina 12
LA DIMENSIONE AZIENDALE I dati relativi alla dimensione aziendale configurano uno spostamento rilevante dei dirigenti sulla piccola impresa. Infatti, il 59% si è ricollocato in una piccola impresa contro il 23% di manager assorbiti dalle grandi aziende ed il 18% dalle medie. La maggiore dinamicità riscontrata nel contesto delle piccole imprese è frutto sicuramente di una crescita della richiesta di profili manageriali qualificati unitamente al vigoroso sviluppo di nuove realtà aziendali di piccole dimensioni, nate con l'ingresso di manager che hanno scelto la via imprenditoriale o libero professionale. Tav. 9 Distribuzione percentuale Rioccupati per Dimensione Aziendale. Pagina 13
La ricerca di un nuovo lavoro è transitata prevalentemente attraverso il network personale dei manager, utilizzato intensamente per espandere la propria rete di contatti, per creare sinergie altrimenti non possibili, per cercare possibilità di business altrimenti difficilmente esplorabili, ma anche per proporsi per alle società specializzate nel recruiting. Il network professionale, inteso come la rete di contatti con società specializzate, Head Hunter, Organizzazioni e reti professionali, rappresenta lo strumento maggiormente utilizzato. Il 60% dei dirigenti devono l'avvio di una nuova attività di lavoro a questo strumento di relazione professionale. Inoltre, il 34% dei manager si è servito del passa parola per rientrare nel mercato del lavoro, privilegiando le reti socio-amicali. Appena il 6% dei dirigenti ha trovato lavoro attraverso il network on line o i social network. Tav. 10 Distribuzione percentuale Network utilizzato. Pagina 14
CONCLUSIONI Le informazioni sin qui raccolte ci consentono di costruire i profili dei dirigenti inoccupati e rioccupati che caratterizzano il campione preso in esame. Appare notevole il numero dei dirigenti rientrati nel mercato del lavoro rispetto ai manager ancora inoccupati. La Lombardia conferma la sua vocazione produttiva nel tessuto economico, registrando un elevato numero di dirigenti rioccupati. Il Lazio si caratterizza per una maggiore difficoltà dei manager a rientrare nel circuito lavorativo. I dirigenti provenienti dall'area commerciale e dai ruoli executive presentano una forte concentrazione di manager rioccupati. La maglia nera per una forte presenza di dirigenti inoccupati va ai ruoli di staff e tecnici (Amministrazione e Finanza, Marketing, Informatica, Comunicazione ed Immagine, Produzione e Qualità): I dirigenti con un età da 41 a 45 anni si caratterizzano per una buona propensione alla rioccupabilità unitamente ai manager con una classe d'età da 46 a 50. L'età più critica per ritrovare lavoro appare quella dai 56anni in su. Appare rilevante l'esodo dei manager dalle grandi aziende, mentre le medio e piccole imprese presentano una maggiore tenuta ed una migliore capacità di offrire opportunità professionali. Il periodo più performante in termini di ricollocamento professionale è stato da novembre 2010 a gennaio 2011. Il tempo medio di rientro nel circuito lavorativo si è elevato, anche se l'arco temporale da 6 a 11 mesi rappresenta per i manager del percorso "Comincio... da tre!" il tempo medio prevalente impiegato per rientrare nel mercato del lavoro. I manager per riposizionarsi si sono indirizzati prevalentemente sulle attività dirigenziali, imprenditoriali o manageriali con contratti atipici. Emerge una maggiore dinamicità delle figure professionali che si sono ricollocate nell'area commerciale e nei ruoli executive, dovuto molto probabilmente alla richiesta di ruoli manageriali qualificati in grado di presidiare il portafoglio clienti e gestire le fasi di sviluppo o di start up della media e piccola azienda. La maggioranza delle persone che si sono ricollocate professionalmente hanno visto diminuire sensibilmente il proprio reddito da lavoro con un decremento retributivo significativo rispetto al precedente livello economico. La maggior parte dei manager ha utilizzato il network professionale ed il per rientrare nel mercato del lavoro. Pagina 15
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