SPERIMENTAZIONE MAIS GM Anno 2005



Documenti analoghi
LA TOLLERANZA DEGLI IBRIDI A PIRALIDE E MICOTOSSINE

DI COMO - LECCO - SONDRIO. Ufficio Tecnico

Ordinanza del DFE concernente le sementi e i tuberi-seme delle specie campicole nonché di piante foraggere

Mais: impianto e tecnica colturale

L acqua è sempre più preziosa. Utilizzala al meglio con il mais ARTESIAN. NOVITà

ATTIVITA DIDATTICO - SPERIMENTALE NELLE CLASSI III B - IV B, SULLA CONCIMAZIONE AZOTATA DEI CEREALI AUTUNNO VERNINI.

Trattare la piralide del mais entro il picco delle catture TRATTAMENTO

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

SEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI

Obiettivi: agricoltura sostenibile. Economica

COSA SI PUO FARE PER LIMITARE I PROBLEMI CHE POSSONO SORGERE ALL ATTO DELLO SPANDIMENTO?

Prove di contenimento della piralide mediante l impiego di Trichogramma brassicae

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

IMPIEGO DI UN MODELLO AGROMETEOROLOGICO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO POTENZIALE DI PRODUZIONE DI MICOTOSSINE NELLE AREE MAIDICOLE PIEMONTESI.

Le micottossine del mais

STATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE

FONDO MUTUALISTICO MAIS

Customer Satisfaction presso i cittadini del Comune di Treviso

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Anno Rapporto ambientale

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Cereali. Nome botanico. Famiglia. Origine e diffusione. Utilizzazioni. Esigenze climatiche. schede colturali. Mais. Graminacee.

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

Valutazioni economiche delle colture oleaginose per la filiera biodiesel

Che differenza c è tra una richiesta XML ed una domanda XML? (pag. 4)

Alto livello igienico

Copertura delle perdite

I Controlli in campo alle coltivazioni destinate alla produzione di sementi ibride di girasole

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura

Verifica di diverse strategie di fertirrigazione biologica sulla CV Pink Lady

Confronto fra ibridi di mais in Piemonte nel 2012

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

DIREZIONE GENERALE ARTIGIANATO E SERVIZI

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

Tecnica colturale della soia

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Ursula Gamba* Sandra Spagnolo* Massimo Pinna*

DELIBERA. Articolo 1

Aspetti quantitativi e qualitativi della produzione di frumento duro in Campania. Annata agraria

Manuale di Estimo Vittorio Gallerani, Giacomo Zanni, Davide Viaggi Copyright 2005 The McGraw-Hill Companies srl

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO. sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

Analisi della varianza (anova) a due vie

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, Frascati RM tel fax c.f.

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB

ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

REGISTRO AZIENDALE DELLE OPERAZIONI COLTURALI

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

dr. Pasquale Capo (Capo dipartimento per l istruzione) e dr. Giuseppe Cosentino (Direttore generale per il personale della scuola)

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Tabella 1 - Superfici investite a colza (ha) in Italia anni (dati ISTAT)

Come un agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco di biodiversità possono convivere

CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

Progetto Regionale HP InterAziendale Scorze d arancia amara

REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI

ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Ai Dirigenti degli STAPA CePICA LORO SEDI. Autoriproduzioni vivaistiche

ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

L ABC DELL ECONOMIA AZIENDALE. A cura di Chiara Morelli

Biblioteca di Economia aziendale

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

APPALTI e CONCESSIONI

CONFRONTO FRA IBRIDI DI MAIS IN PIEMONTE NEL Ricerca finanziata dalla Regione Piemonte

Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n del 7 dicembre 2011

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

2. GUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE DEL DOSSIER DELLE EVIDENZE DA ESPERIENZA

Regione Siciliana Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l Agricoltura

INSTALLATO SOTTO IL COFANO, IL SISTEMA DI LUBRIFICAZIONE VAPSAVER, INFATTI, DISTRIBUISCE PER DEPRESSIONE - NEL COLLETTORE

Planta. Sementi e Soluzioni per l Agricoltura

Piano Triennale di Lotta alla zanzara tigre e prevenzione delle malattie collegate

MONITORAGGIO MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI Campagna 2014 Mais

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO

Conoscere e prevenire il rischio sismico nel territorio sannita

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

Guida alla concimazione

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche

Condizioni di contratto ed al tre informazioni importanti

Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 96 della legge federale del 18 marzo sull assicurazione malattie (legge), 3 ordina:

Numero nove 7 marzo 2014

Transcript:

Università degli Studi di Milano AZIENDA DIDATTICO-SPERIMENTALE A. MENOZZI CASCINA MARIANNA 27015 LANDRIANO Tel. 0382/64598 FAX 0382/615448 SPERIMENTAZIONE MAIS GM Anno 2005 Relazione Prof. Dott. Agr. Tommaso Maggiore Ordinario di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee Dipartimento di Produzione Vegetale Università degli Studi MILANO

SPERIMENTAZIONE CON IBRIDI DI MAIS GM PER Bt In un appezzamento dell azienda didattico-sperimentale A. Menozzi di Landriano(PV) dell Università degli Studi di Milano, nel 2005 sono stati condotti esperimenti autorizzati con ibridi di mais GM per Bt a confronto con i loro isogenici. Nella presente relazione di sintesi, dopo aver riassunto le premesse, si esporranno i materiali e i metodi impiegati e i risultati conseguiti. Sono in corso ancora le analisi della granella sulle micotossine e quelle sugli insilati. Premesse La sperimentazione è stata effettuata seguendo un protocollo approvato dalla committenza. Questa avrebbe dovuto fornire il seme in tempo utile per effettuare le semine entro la metà del mese di aprile. Così non è stato, pertanto, invece di ordinare negli USA ibridi di mais GM ( Mon 810, evento approvato dalla U.E.) e i relativi isogenici, si è stati costretti a reperire, tardivamente (a fine campagna), sul mercato spagnolo seme commericiale di due ibridi di mais GM ( P67 e Elgina, rispettivamente di classe FAO 600 e 500) e i loro isogenici ( P66 e Cecilia, di classe FAO 600 e 500) considerati accettabili, ma superati anche per l ambiente spagnolo. Acquisito il seme in Spagna si è attesa la prescritta autorizzazuione ministeriale per il trasporto del seme, che è pervenuta in data 6 maggio 2005. La Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia, ricevuta comunicazione della sperimentazione in oggetto ha provveduto ad avvertire : il Comune di Landriano, l ASLL di Pavia, La Provincia di Pavia settore agricoltura- e l ERSAF (l ente regionale che avrebbe dovuto fare i controlli) nonchè il proprio Comitato sugli Organismi Geneticamente Modificati (Presidente il Prof. F. Salamini). Il Comune di Landriano (Sindaco e Assessore all Agricoltura), preoccupato di inquinare il proprio territorio, dopo diverse riunioni, una delle quali con la presenza di numerosi rappresentanti di diversi Enti e i sindacati di catagoria (escludendo l Unione Agricoltori!) intorno al 10 maggio concede il nulla osta! A queste difficoltà si aggiungano quelle climatiche: piogge, in genere persistenti nei primi giorni di maggio. Quanto sopra ha causato semine tardive almeno per gli ibridi di classe 600. Nel corso della stagione colturale, poi, il Comune, la Provincia, l ASSL, l ERSAF, la Direzione Generale Agricoltura, alcune organizzazioni sindacali, hanno voluto visitare i campi sperimentali.

Al momento della raccolta del trinciato integrale per l insilamento e della granella sono stati presenti funzionari dell ERSAF e dell ASSL. Gli stessi hanno presenziato le operazioni di essiccazione e la immissione del prodotto in sacconi, separando, ovviamente, la partita GM dalla non GM. Materiali e metodi. L appezzamento destinato alla sperimentazione è di ha 4.75.00 e, come previsto dal protocollo, era adeguatamente isolato da altri appezzamenti con mais e circondato da una chiudenda costituita da pali e tre ordini di filo spinato. La natura del terreno dell appezzamento è limo-sabbiosa con scarsa pesenza di argilla (circa il 10%), medio-buona dotazione di sostanza organica (2,4%), eccessiva di fosforo assimilabile (P 2 O 5 Olsen: 75-80 ppm), ridotta di potassio scambiabile (K 2 0 acetato di ammonio- 50 ppm) e ph in acqua intorno a 6,5. Gli schemi di campo sono riportati in tabella 1 e 2. Date le dimensioni richieste per i parcelloni e per le parcelle non era possibile impiegare una seminatrice da parcelle e si è pertanto impiegata una seminatrice aziendale avendo cura, dopo la semina di ogni parcella o parcellone, di effettuare un accurato svuotamento degli elementi seminanti e la relativa pulizia. L agrotecnica impiegata è riportata in tabella 3 unitamente ai momenti in cui si sono verificate alcune fasi fenologiche (emergenza, epoca di fioritura e maturazione fisiologica punto nero-). La densità adottata è stata di 6,5 e 7,5 p/m2 rispettivamente per gli ibridi di classe Fao 600 e 500. La raccolta è stata effettuata con mietitrebbia pesando e determinando separatamente l umidità per i singoli parcelloni e le singole parcelle. Gli ibridi GM sono stati essiccati, nell essiccatoio aziendale, separatamente da quelli non GM. Si è effettuata prima la raccolta degli ibri GM, poi quella deiu normali avendo cura, finite le operazioni, di pulire la mietitrebbia con getti di aria compressa, al fin e di evitare eventuali inquinamenti delle partite esterne all azienda. Le condizioni climatiche non hanno permesso di utilizzare la mietitrebbia parcellare prevista nel protocollo e presente in azienda anche se di proprietà del Dipartimento di Produzione Vegetale. Nella seconda e terza decade di agosto per ogni parcella dello split plot sono state raccolte 50 piante destinate alla produzione di trinciato integrale per l insilamento. Una parte delle piante è stata utilizzata per preparare i microsili, l altra per determinare separatamente l umidità della pianta intera, dello stocco e della spiga, nonchè il rapporto spiga/ pianta. Nel mese di aprile 2006 si provvederà ad aprire i microsili e a determinare i principi immediati e la qualità dell insilato (ph, NH4/Ntot., ac. acetico, ac. lattico, ac. propionico, ac. butirrico).

Prima della raccolta dei parcelloni e delle parcelle sono stati effettuati rilievi sugli attacchi di piralide prelevando 100 piante nei parcelloni e 50 nelle parcelle ( fori sullo stocco; fori sul peduncolo; fori sulla spiga; lunghezza delle gallerie) e solo sulle parcelle su due file sono state contate le totali piante presenti, il numero di piante spezzate al di sotto della spiga e di piante rotte al di sopra della spiga. I dati rilevati nella prova a spit plot sono stati sottoposti ad analisi della varianza.

Tabella 1. Schemi di campo : parcelloni Schema sperimentale prova ogm 2005 Campo INRAN Corridoio finale Elgina 48 file* 85 m Cecilia 48 file* 85 m Borbo irregolare Corridoio Bordo Corridoio Bordo centrale Corridoio Bordo Corridoio Borbo 18 file P 67 48 file* 85 m P 66 48 file* 85 m Corridoio iniziale

Tabella 2. Schema di campo : parcelle Schema sperimentale ogm 2005 SPLIT PLOT Bordo finale Corridoio finale Bordo irregolare 16 P 67 15P 66 14 Elgina 13 Cecilia 12 P 66 11 P 67 10 Elgina 9 Cecilia Corridoio iniziale Bordo Corridoio finale 8 P 66 7 P 67 6 Elgina 5 Cecilia 4 P 67 3 P66 2 Cecilia 1 Elgina Bordo 18 file Corridoio iniziale Bordo Ogni Parcella è formata da 18 file * 24 m Ogni parcella ha il cartellino sulla prima fila a destra

Tabella 3. Scheda agronomica OPERAZIONE DURATA EPOCA PRODOTTI IMPIEGATI DOSAGGIO Distribuzione borlande 0,3 25-mar Borlanda q 128 Liquamazione Liquame q 800 Unità/ha N 90 Unità/ha P2O5 0 Unità/ha K2O 180 Unità/ha N 75 Aratura 5 04-mag 30 cm Fresatura 3,5 05-mag 15 cm Fresatura 2,5 13-mag 10cm Semina 6 13-mag Prova OGM Diserbo 1 14-mag Bolero tz l 15 Merlin g 275 Emergenza 20-mag Concimazione copertura 1 10-giu Urea q 2300 Unità/ha N 248 Sarchiatura-rincalzatura 2 10-giu Irrigazione 27-giu Fioritura p66 06-lug p67 09-lug Cecilia 10-lug Elgina 13-lug Mat. fisiologica p66 22- agosto p67 22-agosto Cecilia 16-agosto Elgina 16-agosto Raccolta 17-ott

Osservazioni in campo Già alla maturazione cerosa della granella negli ibridi GM era possibile riscontrare un certo inquinamento con ibridi normali, stimato intorno al 5-6%. Al momento della raccolta non si è provveduto ad effettuare le usuali osservazioni sull altezza delle piante e dell inserzione della spiga in quanto, ad occhio, non si notavano differenze tra ibrido GM e isogenico normale. Le trappole a feromoni (se ne sono utilizzate di due tipi) non hanno consentito di capire i momenti in cui si sono verificati gli attacchi di piralide. Anche il tipo di trappola con lampada non ha dato buoni risultati. Gli Entomologi hanno comunque potuto riscontrare, nel sito in cui si sono svolte le prove, anche nel 2005, 3 generazioni di piralide. E da far presente che al momento dei rilievi dei danni da piralide non sono state prese in considerazioni le larve di piccolissime dimensioni presenti in numero molto elevato solo sulle spighe degli ibridi non GM. Risultati Prova trinciato integrale In tabella 4 sono riportate le rese in sostanza secca e la percentuale di sostanza secca alla raccolta. Come si può osservare allo stadio di maturazione cerosa della granella, dato che la piralide non ha ancora mostrato i suoi effetti, le differenze tra gli ibridi GM e gli isogenici sono irrilevanti e statisticamente non significative. Altrettanto non significativa è la sostanza secca alla raccolta, ma ciò è dovuto al fatto che il momento di raccolta non è stato lo stesso per i singoli ibridi. Tabella 4. Trinciato integrale, resa e percentuale di s.s. alla raccolta. IBRIDI RESA q/ha s.s. s.s. % alla raccolta ELGINA 231 34,76 CECILIA 237 35,37 P67 206 35,18 P66 206 36,04 MEDIA 220 35,34 Dms : P = 0,01 12 n.s.

Granella Prova con schema a split plot In tabella 5 sono riportati i risultati relativi alla produzione, all umidità della granella alla raccolta, allo stato delle piante sempre alla raccolta, nonchè i danni causati dalla piralide. Le rese medie, dato l andamento stagionale e l epoca di semina tardiva, sono risultati di tutto rilievo. Gli ibridi di classe 500, contrariamente all atteso, hanno fornito maggiori produzioni. Le produzioni degli ibridi GM risultano nettamente più alte rispetto agli isogenici, e confermano i risultati che mediamente si erano avuti in Val Padana nell ultima annata in cui sono state consentite le sperimentazioni (1997). All osservazione che spesso viene fatta che un risultato analogo è possibile ottenerlo con trattamenti antiparassitari, si può rispondere, anche se non con precisione sperimentale che quest anno, nell azienda in cui si è operato, su l ibrido Cecilia, seminato nella stessa epoca, è stato effettuato, solo su una parte, un trattamento con azinfosmetil contro la seconda generazione di piralide. La differenza di resa tra trattato e non è stata del 3%. La piralide ha causato gravi danni negli ibridi normali : alto stroncamento ( dovuto anche all attacco di fusari nello stocco) e rottura delle piante sopra la spiga; lunghissime gallerie nello stocco in P66 - oltre 70 cm per ogni pianta -, fori nella spiga e, cosa grave per le conseguenti perdite, fori sul peduncolo che di norma causano premorte della spiga stessa. Tabella 5. Prova con schema a split plot. Produzione di granella (dt/ha al 14% di umidità); umidità alla raccolta (U%), fori da piralide ( medio per stocco, determinato su 100 piante); piante stroncate (%); piante rotte (%) fori da piralide sulla spiga ( medio per spiga, su 100 piante); fori da piralide nel peduncolo ( medio, su 100 piante); Gallerie da piralide ( cm/pianta, somma delle gallerie, su cento piante); Fusarium spp. sulla spiga ( di spighe su cento) Ibridi Resa dt/ha 14% U U% PS% PR% Fori stocco Fori Spiga Fori Pedunc. Gallerie cm/pianta Fusarium spiga % ELGINA 190,25 23,7 3 3 0,5 0,05 0,1 0,3 0 CECILIA 178,40 23,9 12 12 7,1 1,50 1,8 21,6 25 P67 134,30 25,0 2 2 0,6 0,01 0,1 0,6 0 P66 116,50 25,1 10 10 9,7 3,40 2,7 70,4 32 MEDIA 154,86 24,4 6,75 16,5 4,47 1,24 1,18 23,23 14,25 MEDIA Bt 162,27 24,35 2,5 3 0,55 0,03 0,1 0,45 0 MEDIA n 147,45 24,50 11 30 8,4 2,45 1,49 46,0 28,5 DMS,P=0,01 3,8 0,4 0,9 1,1 1,3 0,5 0,3 1,5 4 CV% 6,5 3,1 9,6 9,3 8,7 10,1 9,5 9,8 12,8

Prova in parcelloni I risultati della prova su grandi parcelloni sono riportati in tabella 6. Questa prova non autorizza a fare commenti : quante delle differenze sono dovute alla variabilità del campo pur apparentemente omogeneo? Le differenze tra Gm e isogenico vanno da un minimo del 28% per gli ibridi precoci e un massimo del 43% per quelli tardivi. In questo caso si mette meglio in evidenza la maggior umidità alla raccolta degli ibridi GM rispetto ai non, differenza già a suo tempo accertata, ma che in questo caso, non esistendo uno schema sperimentale elaborabile statisticamente, non è possibile discutere adeguatamente. I dati relativi agli attacchi di Piralide appaiono del tutto simili a quelli già presentati nella precedente prova parcellare. Tabella 6. Parcelloni. Produzione di granella (dt/ha al 14% di umidità); umidità alla raccolta (U%), fori da piralide ( medio per stocco, determinato su 100 piante); Fori da piralide sulla spiga ( medio per spiga, su 100 piante); fori da piralide nel peduncolo ( medio, su 100 piante); Gallerie da piralide ( cm/pianta, somma delle gallerie, su cento piante); Fusarium spp. sulla spiga ( di spighe su cento) Ibridi Resa dt/ha 14% U U% Fori stocco Fori spiga Fori pedunc. Gallerie cm/pianta Fusarium spiga % ELGINA 141,00 23,5 0,8 0,06 0,15 0,44 0 CECILIA 110,00 21,3 6,31 1,36 1,66 19,92 23 P67 159,00 26,7 0,75 0,02 0,16 0,7 0 P66 111,00 21,3 9,54 3,26 2,58 68,53 29 MEDIA 130,25 23,2 4,35 4,7 1,14 22,40 26 Conclusioni Alcuni operatori agricoli hanno vistato le prove e sono rimasti impressionati dalle differenze. Per chi fa questo mestiere ed ha avuto l opportunità di mettere a confronto un numero elevato di ibridi sempre MON810 in numerose località padane (1997) l impressione è scontata, ma si pensi ad un agricoltore che osserva la foto allegata e scattata al momento della raccolta da un tecnico dell ERSAF e qui allegata. (Tommaso Maggiore)

P66 P67 Visione del campo al momento della raccolta dopo aver eliminato il bordo centrale