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Transcript:

Commento periodico del 9 settembre 2016 EUR/USD Il mese di settembre è iniziato nel segno di modesti dati macroeconomici statunitensi che hanno di fatto azzerato le aspettative di rialzo del tassi USA al prossimo meeting FED; la conseguenza è stata un indebolimento del dollaro che ha perso una figura rispetto ai livelli di fine agosto (1.1150). Una seconda ondata di indebolimento del USD, riassorbita però dal mercato nel giro di poche ore, si è verificata ieri in seguito alla riunione della BCE dove è prevalso un approccio attendista. Inizialmente la delusione per il mancato accenno ad estensioni del QE ha portato EUR/USD fino a 1.1330, ma nel giro di un paio d ore si era già tornati ai livelli visti in mattinata in quanto ci si è resi conto che nulla è realmente cambiato nella politica della BCE: il mancato accenno all estensione del QE non è da interpretarsi come una conferma che gli acquisti di titoli termineranno a marzo 2017, la BCE vuole semplicemente attendere ulteriori dati sull inflazione prima di modificare la sua politica monetaria. Negli ultimi mesi previsioni approssimative e comunicazioni contrastanti hanno portato ad una perdita di credibilità della FED. Malgrado le dichiarazioni da parte di qualche membro della banca centrale americana il mercato non si aspetta rialzi dei tassi da qui a dicembre; questo, unito all attendismo della BCE, sembra non poter portare a movimenti significativi del cambio almeno fino alla riunione della FED del 21 settembre. Grafico Giornaliero EUR/USD 1.1140 1.1313 1.1097 1.1345 1.1045 1.1400 1 P a g e

EUR/GBP A fronte delle ultime rilevazioni PMI di fine luglio che hanno dipinto un quadro piuttosto negativo sullo stato di salute dell economia britannica dopo lo shock referendario, la BOE ha deciso nella sua riunione di agosto di scendere in campo in maniera massiccia attraverso il taglio dei tassi (atteso dal mercato) di un quarto di punto accompagnato da un rilancio del programma di quantitative easing aumentato di 60 miliardi e di un programma di prestito alle banche. In effetti la BOE si trovava in una situazione delicata perché intervenire poco avrebbe significato deludere le aspettative di un mercato timoroso dei possibili effetti negativi a medio e lungo termine della Brexit, mentre agire troppo avrebbe dato un segnale di estrema preoccupazione delle autorità monetarie sull effettivo stato dell economia. L annuncio ha svalutato la sterlina che ha perso 150 punti contro USD e 100 punti contro EUR. Carney ha escluso comunque l eventualità di ricorrere a tassi negativi per cui il mercato ha ora l impressione che le armi a disposizione della banca centrale siano esaurite. Altri esponenti della banca centrale hanno sostenuto la necessità di pervenire ad un ulteriore allentamento della politica monetaria qualora i dati macroeconomici continueranno a dipingere una situazione economica poco rassicurante. Significativo il fatto che dopo Weale a fine luglio anche Ian McCafferty, notoriamente uno dei sostenitori di una politica monetaria restrittiva, ha scritto sul Times che se l economia britannica si manterrà in linea con quanto previsto, saranno necessari ulteriori allentamenti monetari. A inizio settembre il buon dato PMI Manufacturing (53.3 vs 48.9 atteso dopo 48.2 precedente) ha momentaneamente ridato vigore alla sterlina che ha guadagnato ad inizio settimana fino a portarsi in area 1.3450 e appena sotto 0.8350 contro EUR. Sul fronte Brexit, le paure, i timori e i momenti di panico respirati a partire dalla mattina del 24 giugno sembrano un ricordo lontano, complice anche la pubblicazione dei dati macroeconomici delle ultime sessioni che non sembrano finora riflettere un impatto negativo della questione Brexit sull economia. La procedura di uscita dall unione sembra essere momentaneamente passata in secondo piano ma riteniamo che non mancherà di riportare nervosismo e volatilità sul mercato nonché debolezza della divisa non appena Londra si deciderà ad attivare l articolo 50 per dare formalmente il via al processo. Grafico Giornaliero EUR/GBP 0.8345 0.8487 0.8300 0.8615 0.8250 0.8725 2 P a g e

EUR/CHF L aumento delle riserve in valuta estera conferma che la Banca Nazionale Svizzera (SNB) sta continuando ad intervenire sul mercato per indebolire il CHF. In attesa della riunione della SNB della prossima settimana pare che il mix di tassi negativi ed interventi sul mercato stia portando discreti risultati in termini di livello del cambio, con EUR/CHF che si sta riavvicinando ad 1.1000. Restano però dubbi sulla sostenibilità nel medio/lungo periodo di questa strategia: i tassi negativi portano a distorsioni nel mondo bancario, che col tempo possono riflettersi anche nell economia reale, mentre gli interventi sul mercato, la cui onerosità è stata la causa principale dell abbandono del floor su EUR/CHF nel gennaio 2015, sono uno strumento da utilizzare con moderazione. Un ritorno dell avversione al rischio sul mercato potrebbe quindi portare ad un rafforzamento del CHF vanificando gli sforzi della banca centrale. Grafico Giornaliero EUR/CHF Supporti Resistenze 1.0898 1.1000 1.0877 1.1012 1.0790 1.1060 3 P a g e

EUR/JPY In un contesto in cui i mercati si muovono unicamente sulle attese di politica monetaria, assai rilevante per l andamento di EUR/JPY nel breve e medio termine sarà la riunione della BOJ che si terrà il 21 settembre. Il governatore della Bank of Japan continua a dichiarare di non aver esaurito gli strumenti a loro disposizione per conseguire i propri obiettivi e di ritenersi più che soddisfatto degli effetti dell Abenomics; ma ciò è in netto contrasto con il pessimismo e lo scettiscismo dei mercati nel vedere aumentare lo stimolo di politica monetaria durante la prossima riunione. Nonostante tutti gli sforzi già compiuti nel cercare di stimolare l economia, la banca centrale del giappone rimane ben lontana dal raggiungere il target di inflazione al 2%; inoltre la sua impopolarità è cresciuta assai dopo l introduzione dei tassi di interesse negativi, che minacciano i profitti delle banche. Lo stesso Governatore Kuroda ha inaspettatamente evidenziato la sua preoccupazione inerente alla redditività delle banche e ciò suggerisce che allo stato attuale un ulteriore taglio dei tassi ancor più in territorio negativo sia di difficile realizzazione. Tale scenario determinerebbe un rafforzamento della divisa locale. Grafico Giornaliero EUR/JPY 114.00 116.40 113.20 117.30 112.30 118.50 4 P a g e

EUR/SEK Come ampiamente scontato mercoledì scorso la Banca Centrale svedese ha mantenuto inalterati i tassi allo - 0.5%. La Riksbank ha ribadito l importanza della politica ultra espansiva nella crescita inflazionistica; solo nel secondo trimestre dell anno prossimo, quando si prevede che l inflazione sarà prossima al target del 2%, l Istituto centrale inizierà ad aumentare gradualmente il livello dei tassi. Riaffermato anche il concetto che un rafforzamento repentino della divisa locale è ritenuto non gradito. La crescita interna sta proseguendo in modo solido anche se a preoccupare, come per la maggior parte delle Banche Centrali, sono soprattutto le incertezze relative alla crescita economica globale. Nell ultimo periodo la pubblicazione di una serie di dati inferiori alle attese unita all assenza dei principali operatori per le festività estive ha fatto sì che EUR/SEK raggiungesse i massimi dell anno (9.6217) per poi oscillare tra 9.5500 e 9.4800. Grafico Giornaliero EUR/SEK 9.4400 9.5400 9.3800 9.5900 9.3100 9.6800 5 P a g e

EUR/AUD La Banca Centrale australiana, martedì scorso, ha mantenuto invariati i Tassi d interesse al 1.50%,senza dare indicazioni precise in merito ad un futuro taglio; ciò ha permesso alla divisa australiana di apprezzarsi verso tutte le principali divise. I recenti dati indicano che la crescita complessiva continua così, come il mercato del lavoro continua ad espandersi anche se non regolarmente. L inflazione rimane bassa come nel resto del mondo. Grafico Giornaliero EUR/AUD 1.4750 1.4900 1.4700 1.5000 1.4580 1.5200 6 P a g e

Tassi di cambio: proiezioni Spot Q4 16 Q1 17 Q2 17 Q3 17 2017 2018 EURUSD 1,13 1,09 1,09 1,08 1,10 1,10 1,17 EURGBP 0,85 0,85 0,85 0,84 0,85 0,83 0,86 EURCHF 1,09 1,09 1,09 1,10 1,10 1,11 1,13 EURJPY 115,00 113,00 113,00 114,00 119,00 118,00 130,00 EURCNY 7,52 7,36 7,40 7,37 7,48 7,54 8,17 EURBRL 3,59 3,65 3,71 3,73 3,89 3,82 4,22 EURRUB 72,06 71,55 70,13 69,80 68,00 70,80 71,50 EURAED 4,14 4,00 4,00 3,97 4,04 4,04 4,30 USDCNY 6,67 6,75 6,79 6,82 6,80 6,85 6,98 USDBRL 3,19 3,35 3,40 3,45 3,54 3,48 3,61 USDRUB 63,93 65,00 65,00 64,29 63,60 65,65 65,00 Tassi di cambio: punti forward Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y EURUSD 1,1211 14 28 41 90 191 410 EURGBP 0,8452 5 12 17 36 75 157 EURCHF 1,0962-4 -8-13 -27-56 -107 EURJPY 115,44-3 -3-2 -6-12 -29 EURCNY NDF 7,4939 365 701 950 1.832 3.419 6.581 EURBRL NDF 3,6509 373 757 1.127 2.266 4.396 8.333 EURRUB 72,3288 6.270 12.893 18.322 35.957 70.742 138.134 EURAED 4,1183 60 116 176 375 832 1.956 USDCNY NDF 6,6850 240 455 600 1.090 1.878 3.305 USDBRL NDF 3,2569 291 591 882 1.746 3.309 6.022 USDRUB 64,5236 4.770 9.825 13.930 26.675 51.240 96.130 Tassi di cambio forward Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y EURUSD 1,1211 1,1225 1,1239 1,1252 1,1300 1,1402 1,1621 EURGBP 0,8452 0,8458 0,8464 0,8470 0,8488 0,8527 0,8610 EURCHF 1,0962 1,0959 1,0954 1,0950 1,0935 1,0906 1,0855 EURJPY 115,44 115,41 115,41 115,42 115,38 115,32 115,15 EURCNY NDF 7,4939 7,5304 7,5640 7,5889 7,6771 7,8358 8,1520 EURBRL NDF 3,6514 3,6882 3,7266 3,7636 3,8775 4,0905 4,4842 EURRUB 72,3275 72,9558 73,6181 74,1610 75,9245 79,4030 86,1422 EURAED 4,1183 4,1243 4,1299 4,1359 4,1558 4,2015 4,3139 USDCNY NDF 6,6850 6,7090 6,7305 6,7450 6,7940 6,8728 7,0155 USDBRL NDF 3,2573 3,2859 3,3160 3,3451 3,4315 3,5878 3,8591 USDRUB 64,5223 65,0006 65,5061 65,9166 67,1911 69,6476 74,1366 Le operazioni in BRL e CNY vengono contabilizzate come NDF (Non Deliverable Forward) Fonte Bloomberg Elaborazioni BPS 7 P a g e

Appendice La presente pubblicazione è stata redatta da scpa. Le opinioni espresse nel documento riflettono l opinione personale, indipendente, equa ed equilibrata delle persone che hanno redatto il documento stesso e non rappresentano necessariamente quelle di. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da scpa affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione e illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome di scpa. Il Centro Cambi della è sempre a disposizione per chiarimenti, preventivi o quotazioni al numero seguente: 0342 227 111. 8 P a g e