Le tesi di Lisbona legano la definizione di competenza al trasferimento di saperi ed abilità fuori dall ambito in cui sono stati appresi, In particolare per la scuola dell obbligo il riferimento specifico è il trasferimento degli insegnamenti nella propria vita quotidiana e nell ambito lavorativo. In altre parole: nelle scelte europee interessa poco che lo studente possegga una cultura ampia ed articolata, interessa invece che tale cultura sia usata per vivere meglio la propria vita ed il proprio ruolo di cittadino. Proviamo ad approfondire l argomento.
Inizierò con una domanda provocatoria : I saperi e i saper fare che sostengono una competenza sono prerequisiti essenziali all acquisizione della competenza? La risposta provocatoria è: NO! - molti artigiani applicano le leggi della fisica senza mai averla studiata, (esempi: idraulico, muratore, ) - molte persone comuni utilizzano strumenti matematici pur senza conoscerli a fondo, (esempi: medico e statistica, ragioniere, ) - molti capiscono e parlano correttamente una lingua (magari la propria lingua madre) senza conoscere la grammatica della stessa.
Quindi: è sufficiente la formazione professionale, non servono i licei! No! E invece corretto affermare che: i saperi ed i saper fare sono INDISPENSABILI al raggiungimento di un alto livello della competenza Per continuare l esempio dell idraulico: io posso chiedere ad un artigiano di aggiustarmi il tubo dell acqua che perde ma se devo progettare l impianto idraulico di un grande edificio mi rivolgerò all ingegnere. Quanto detto vuol far riflettere sul fatto che la competenza non è un concetto univoco, assume significati diversi a seconda dell'ambito in cui è applicata. Quindi: assume significati diversi anche in relazione all età dello studente e all indirizzo scolastico che frequenta.
Un buon esempio di metodo per approfondire il concetto di competenza è offerto dall interessante lavoro fatto dal professore Lucio Guasti sulla definizione di standard di competenze nella didattica per adulti. (vedi Le competenze di base degli adulti QUADERNI degli Annali dell Istruzione n. 97 - anno 2001 - LE MONNIER liberamente scaricabile dal sito: www.annaliistruzione.it/riviste/quaderni/pdf/qai96.pdf ) Di seguito proviamo ad illustrare il metodo utilizzato dal prof. Guasti per descrivere queste competenze.
Il prof. Guasti ha scomposto le competenze matematiche in - 12 standard (macrocompetenze), ogni standard è stato declinato in - 4 livelli ed ogni livello è stato a sua volta declinato in - varie abilità elementari. Anche se le abilità elementari offrono molti spunti concreti per individuare attività didattiche operative noi non scenderemo a questo livello di analisi. A titolo di esempio analizzerò il primo standard delle abilità matematiche.
STANDARD A: UTILIZZA SISTEMI NUMERICI E OPERAZIONI PER DESCRIVERE E OPERARE CON QUANTITA. AFFRONTA PROBLEMI DI GESTIONE ECONOMICA QUOTIDIANA E DI INTRODUZIONE ALLA MACRO-ECONOMIA. Livello 1 Tratta con piccoli importi in denaro e risolve semplici problemi di compravendita in modo empirico, attraverso casi concreti, riferendosi a proprie esperienze. Livello 2 Applica alcuni modelli aritmetici generali per risolvere problemi di contabilità e compravendita. Comprende ed usa informazioni in forma scritta, con alcuni termini e simboli specifici.
Livello 3 Controlla, risolve problemi di contabilità e compravendita con percentuali di aumento, sconto, interesse semplice, individua e stima valori medi. Comprende il significato di alcuni termini statistico - economici, sa rappresentarne e calcolarne il valore per scopi personali. Livello 4 Utilizza informazioni / strumenti matematici e statistici per analizzare problemi economici su larga scala (bilanci, costo vita..). Confronta, Integra informazioni / esperienze personali con dati statistico -economici.
E' importante notare la gradualità dei livelli: - Il primo è strettamente sensoriale : Tratta riferendosi a proprie esperienze. -Il secondo introduce l uso di saperi: Applica... modelli... termini e simboli specifici. -Il terzo introduce il controllo del processo e l uso consapevole : Controlla, risolve... comprende..., sa rappresentarne e calcolarne.... -Il quarto è la piena competenza: Utilizza informazioni/ strumenti Confronta, Integra informazioni / esperienze personali con dati
Elemento comune a tutti i livelli è il riferimento alla importanza delle esperienze personali: la piena competenza si raggiunge quando si riesce ad integrare i saperi ed i saper fare nel proprio quadro di interpretazione della realtà, Operazione non facile perché comporta una ristrutturazione del proprio modello di interpretazione della realtà. Perciò non è possibile raggiungere la competenza senza inserirla nella propria esperienza sensoriale. Altro punto importante: Tutti gli standard di tutte le discipline sono declinati in questi livelli.
Il lavoro di Guasti indica una strada che noi possiamo seguire perché ci permette di graduare il livello di competenza da raggiungere sia in relazione all età anagrafica degli studenti che al tipo di scuola in cui lavoriamo. Del resto istintivamente la scuola italiana in passato ha sviluppato esempi concreti di questo tipo: nel sistema della formazione professionale la competenza è stata strettamente finalizzata alla spendibilità lavorativa in ruoli prevalentemente esecutivi, si sono naturalmente perseguiti i livelli più esecutivi (ed operativi) delle competenze. Al contrario il sistema dell istruzione ha sempre puntato molto sui saperi necessari allo sviluppo di competenze, purtroppo spesso trascurando ogni contatto con la realtà e rendendo difficile la maturazione della competenza.
Di certo entrambi i sistemi spesso trascurano gli aspetti legati alla consapevolezza. La struttura proposta da Guasti sottolinea un altro aspetto importante: la verticalità del curricolo. Il raccordo tra i vari ordini di scuola può essere basato sull innalzamento del livello riferito alla stessa competenza. L innalzamento dell obbligo formativo pone un problema comune a tutti i sistemi scolastici: Le istituzioni scolastiche che agiscono nell ambito dell obbligo formativo devono fare proprio l obiettivo di formare il cittadino oltre che il lavoratore.