Dall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo



Documenti analoghi
CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

Comune di San Martino Buon Albergo

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Progetto per la valutazione dei comportamenti organizzativi del personale del comparto in Arpa Repertorio

L esperienza dell Università di Bologna

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

Policy. Le nostre persone

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Quando la destinazione di un viaggio è la crescita

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

MENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

La Leadership efficace

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Milano, 9 novembre Vincenzo Saturni

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA

Valutazione del potenziale

LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE

Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto.

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, aprile

Dialogare con il cliente esterno ed interno per un miglior servizio al cittadino. Giusi Miccoli - Amministratore Unico ASAP

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Visita il sito

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE. N. responsabili posizioni organizzative

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Piano delle Performance

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI INDIVIDUALI

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

dott.ssa Sofia Conterno

IL PESO DELLE CAPACITA NELL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DISTINTIVE

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni

Corso di Qualificazione per. Auditor Interni. dei. Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

ASSE STORICO SOCIALE

03. Il Modello Gestionale per Processi

Il Sistema di Gestione per la Qualità nelle RSA. Principi metodologici della consulenza

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI

"FONDAMENTI DI PROJECT MANAGEMENT" Cagliari 16 Maggio 2015 Dalle ore 14:00 alle ore 19:00

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO I.P.S.S.C.T.S. CORATO

Valutazione di Risultato del Direttore Generale per l anno

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

5.9. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO

La mediazione sociale di comunità

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze


NUOVI APPROCCI PROFESSIONALI E INTEGRAZIONE (in relazione ai temi della Gestione della Fragilità e del Sostegno alla famiglia) Lucio Belloi

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

S I C U R E Z Z A I C U R E Z Z A C U R E Z Z A U R E Z Z A R E Z Z A E Z Z A Z Z A Z A A

LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

CORSO PER OPERATORI DEI CANILI E DEI GATTILI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ANNI 2009/2010

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

Ambiti Contestuale, Tecnico e Comportamentale

Transcript:

Dall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo

Premessa L Audit organizzativo si fonda sull ascolto organizzativo che presenta come obiettivo primario la valorizzazione degli operatori e del lavoro Gli operatori diventano quindi i protagonisti del percorso attraverso la valorizzazione delle loro esperienze, competenze, conoscenze, abilità professionali e relazionali e conoscenza dell organizzazione

l ascolto organizzativo fonda la propria azione sulla centralità della persona e la propria collocazione all interno dei g.di l., e la mette in relazione con la qualità e l efficacia dei processi operativi Si tratta quindi di una metodologia orientata alla valorizzazione delle risorse interne che operano nelle strutture aziendali per l individuazione dei migliori assetti organizzativi

Questa prevede la costituzione di gruppi di lavoro/circoli di ascolto con l obiettivo d individuare all interno delle strutture, persone motivate a: - utilizzare le proprie risorse relazionali - acquisire un metodo di facilitazione - trasferirlo all interno del proprio contesto operativo - applicare un modello di lavoro ( facilitazione ) centrato sulla valorizzazione delle risorse interne delle persone a beneficio proprio, dell organizzazione e, in ultima analisi, del cittadino

L ascolto organizzativo si basa sulla metodologia del counselling di processo (Process Counselling) È un approccio teorico, un sistema di tecniche per lo sviluppo delle potenzialità delle persone in contesti complessi da un punto di vista organizzativo, comunicativo, tecnologico Il Counselling è utile dove la relazione rappresenta un fattore fondamentale per il benessere delle persone al lavoro

Il Counselling org. nasce negli anni 50 negli USA ad opera di Carl Rogers che ha teorizzato l approccio centrato sulla persona Negli anni 70 si diffonde in Europa e negli anni 90 in Italia dove verrà apprezzato dal management soprattutto privato Nelle diverse esperienze applicative viene dimostrato come ogni vera innovazione nasce dalla qualità dell ascolto che viene prodotto all interno dell organizzazione

Il Counselling di processo promuove la capacità di ascolto di se stessi e degli altri come punto di partenza per il miglioramento della persona, del gruppo e dell organizzazione qualità relazionale efficacia operativa Le risorse interne degli operatori(esperienze, abilità ecc.) sono considerate fondamentali e messe al servizio per il miglioramento dell organizzazione

L Audit organizzativo Ascolto organizzativo Gruppi di lavoro/ Circoli di Ascolto Azioni di miglioramento Check up organizzativo

L Audit organizzativo Dalla valorizzazione degli operatori All individuazione della migliore organizzazione possibile che metta in rilievo le competenze e il lavoro degli operatori

L Audit organizzativo: il check- up Individuazione dei punti di forza e di debolezza attraverso una diagnosi del funzionamento organizzativo della struttura, fornendo alla Direzione suggerimenti sulle linee di cambiamento organizzativo coerenti con la realizzazione degli obiettivi, la Mission e orientamenti strategici

Check-up organizzativo: i quesiti 1) Il funzionamento attuale dell organizzazione (struttura) e la cultura manageriale presente, sono adeguati a supportare gli obiettivi e strategie aziendali, e gli interessi di salute dei cittadini in un sistema che presenta sempre più criticità nell ambito delle risorse umane, economiche, tecnologiche e strumentali?

Check-up organizzativo: i quesiti 2) nell assetto attuale quali sono i punti di forza/debolezza per indirizzare con maggior precisione le azioni di miglioramento/cambiamento organizzativo e proporre soluzioni organizzative più efficaci ed efficienti?

Check-up organizzativo: i quesiti 3) Quanto è valorizzata la competenza, l esperienza, quindi la persona con la sua storia istituzionale, specificità professionale e lavoro svolto all interno degli assetti organizzativi e delle linee di attività della struttura?

Check-up organizzativo: i quesiti 4) Quanta importanza viene attribuita all interno della struttura, all individuazione e possesso di competenze manageriali, all ascolto degli operatori per il miglioramento delle performance? (g.di l., comitati, sistemi di pianificazione e controllo ecc.)

L Audit organizzativo Nell audit organizzativo(effectiveness assessment): Si analizzano le percezioni degli operatori su come funziona la macchina organizzativa Si individuano le principali aree di criticità Si effettua una diagnosi Si individuano/propongono iniziative percorribili di miglioramento

Audit organizzativo e Audit civico L audit civico fornisce informazioni sulla valutazione delle strutture sanitarie secondo il punto di vista dei cittadini L Audit organizzativo fornisce informazioni sulla valutazione dell organizzazione delle strutture sanitarie secondo il punto di vista degli operatori

Audit organizzativo e Audit civico La correlazione dei dati provenienti dai cittadini con i dati provenienti dagli operatori fornisce un punto di vista integrato sul funzionamento complessivo dell azienda con la possibilità di condividere gli aspetti critici più rilevanti e collaborare nel perseguire ipotesi percorribili di miglioramento

Audit organizzativo e Audit civico Dalla contrapposizione tra i punti di vista, alla conoscenza, alla condivisione e alla possibile collaborazione Il luogo d incontro è costituito anche dal Tavolo Misto Permanente sulla Partecipazione

Audit organizzativo e Audit civico Nel Tavolo s incontrano le principali Associazioni Civiche, di Tutela, di Volontariato, il Tribunale per i Diritti del Malato, con i responsabili delle strutture aziendali per conoscere, affrontare e condividere le diverse prospettive nei confronti delle più importanti criticità rilevate

Audit organizzativo e Formazione Gli aspetti critici rilevati con il check-up organizzativo, soprattutto in riferimento al possesso delle competenze manageriali, potranno essere oggetto di miglioramento attraverso la valutazione di fattibilità di specifici corsi di formazione da parte della struttura competente

Audit organizzativo e Programmazione aziendale Gli aspetti critici rilevati, soprattutto se trasversali alle diverse realtà operative, potranno ovviamente essere trasformati in obiettivi rientranti all interno della programmazione aziendale

Audit organizzativo e benessere organizzativo Il check-up organizzativo consente di cogliere anche il clima aziendale all interno delle relazioni professionali, dei gruppi di lavoro e della struttura d appartenenza e può fornire informazioni in merito al benessere organizzativo determinando possibili aspetti integrativi

Audit organizzativo: circoli/gruppi di lavoro per l ascolto organizzativo L audit organizzativo prevede che il circolo/g.di l. sull ascolto dovrebbe essere istituito in ogni macro-struttura Dovrebbe essere gestito dal facilitatore che può essere il Direttore di struttura o suo delegato

Audit organizzativo: circoli/gruppi di lavoro per l ascolto organizzativo Compito del facilitatore consiste nel: presentare i temi, i contenuti e i punti di discussione(livello di contenuto) applicare un modello di lavoro centrato sulla valorizzazione delle competenze d ascolto organizzativo (livello di processo)

Audit organizzativo: circoli/gruppi di lavoro per l ascolto organizzativo Al circolo/g.di l. partecipano operatori delle diverse figure professionali motivati a dare il proprio contributo all analisi e miglioramento organizzativo I G. di L. dovrebbero essere composti dalle 6 alle 10 persone La durata consigliata del lavoro di gruppo non dovrebbe essere superiore alle 2-3 ore

Audit organizzativo: circoli/gruppi di lavoro per l ascolto organizzativo I facilitatori dei diversi gruppi aziendali possono avere un momento d incontro sia per confrontarsi sugli aspetti critici relativi alla conduzione sia per migliorare le capacità di facilitazione, sia per integrare i dati e produrre una visione complessiva dell azienda

Risorse Umane e Organizzazione Le competenze per la gestione delle risorse umane per il cambiamento organizzativo

Gestione delle risorse umane comprende la gestione efficace delle competenze reali e potenziali presenti nelle persone che lavorano con e per noi all interno di specifiche linee di attività per il raggiungimento degli obiettivi dell organizzazione

prerequisiti possedere una Visione intesa come rappresentazione della realtà verso cui vogliamo tendere e verso cui far tendere la nostra organizzazione Non rappresenta soltanto la tappa finale di un viaggio, ma anche punto di partenza interiore che attiva le risorse valoriali e comportamentali personali e del gruppo

Definire i Valori personali a cui si fa riferimento, intendendo per valore un nucleo interno profondo di significati che agiscono da bussola orientando le nostre scelte, decisioni e azioni Averli internamente chiari consente di poterli condividere con le persone con cui lavoriamo, costruendo un Codice etico nella propria organizzazione Individuare chiaramente la Mission (i macro-obiettivi che l organizzazione vuole raggiungere, e che ne definisce il modo di esistere)

Visione e Valori influenzano il processo che và dal favorire l apprendimento di comportamenti professionali specifici, le abilità professionali ( il saper fare ) Allo sviluppo delle competenze intese come l insieme delle caratteristiche e risorse di una persona che determinano la performance professionale

la performance In quanto prestazione professionale con risultato osservabile dipende dall integrazione di tre dimensioni La performance competenze Competenze di Ruolo (capacità richieste dal ruolo) Caratteristiche della Persona (aspetti soggettivi) Caratteristiche dell Ambiente (contesto)

Va rilevato che: Ogni dimensione mette in relazione le altre due Le competenze della persona sono le risorse che gli consentono di agire con efficacia il rapporto del suo ruolo con l ambiente professionale La competenza viene rilevata attraverso l osservazione della presenza dei comportamenti che la caratterizzano

Quali sono le competenze chiave richieste per gestire efficacemente le risorse umane all interno dell organizzazione?

la gestione efficace delle risorse umane comprende il possesso di una serie di competenze: Capacità d individuare le competenze presenti nelle persone in relazione al ruolo professionale, al contesto e agli obiettivi da raggiungere Assegnare ruoli e responsabilità professionali

Capacità di utilizzare un modello di delega efficace Formulare obiettivi chiari, specifici, condivisi e raggiungibili Gestione efficace di un gruppo di lavoro Capacità di comunicazione efficace Organizzazione dei processi di lavoro Collegare le performance professionali agli obiettivi e piani di sviluppo

Valutare i risultati della prestazione professionale Capacità di sviluppare le potenzialità presenti nelle persone Capacità relative al problem solving, all auto-efficacia e alla creatività

Gestione delle competenze e organizzazione Dall individuo al gruppo, Dal gruppo di lavoro al lavoro di gruppo Dal lavoro di gruppo alla performance individuale Dalla performance individuale al gruppo di lavoro

Ciclo della Gestione delle Risorse Umane Costituzione del Gruppo di lavoro Gestione del lavoro di gruppo Singolo operatore con specifiche competenze Performance individuali Valutazione risultati nel gruppo di lavoro

Competenze individuali: i 4 lati della professionalità La professionalità dell operatore può essere immaginata come un quadrilatero in cui ogni lato rappresenta una specifica conoscenza/competenza L equilibrio del quadrilatero è determinato dall equilibrio esistente tra i 4 lati, quindi tra le 4 conoscenze

il Quadrilatero della conoscenza La conoscenza teorica scientificoculturale(studio, aggiornamento, ecc ) La conoscenza pratica, o tecnicooperativa (stages, esercitazioni, ecc ) La conoscenza comunicativo-relazionale La conoscenza gestionale- la struttura e i gruppi di lavoro(corsi di formazione, esperienze di direzione e di coordinamento ecc )

Le competenze Competenze teoriche (la Teoria ) Competenze pratiche (l Operatività ) Competenze comunicative (la Relazione ) Competenze organizzative ( la Gestione ) costituiscono l Expertise complessiva dell operatore

La gestione delle competenze professionali in ambito organizzativo Competenze attese Quali sono le competenze richieste per svolgere le funzioni secondo i diversi profili professionali in relazione alle linee di attività e agli obiettivi? Competenze possedute Quali sono le effettive competenze possedute? Competenze potenziali Quali sono le competenze acquisibili dall operatore?

La spinta verso il cambiamento La spinta verso il cambiamento scatta quando si riesce a dimostrare che i benefici che verranno acquisiti superano i costi: C = (I+A+P) > X C: cambiamento (chiara descrizione) I: insoddisfazione (massima esplicitazione) A: aspettative (il futuro che appare positivo in prospettiva: quali sono le aspettative rispetto alla nuova realtà da determinare?) P: probabilità di successo X: costi del cambiamento

I tempi del cambiamento I nuovi progetti e comportamenti professionali verranno adottati quando I + D + M > S I: insoddisfazione rilevata/percepita D: Direzione da prendere (progetto di riassetto organizzativo) M: movimento (la chiara identificazione delle azioni concordate che fanno da motore verso la meta) S: status quo (rigidità, routine, posizioni preconcette specifiche per il mantenimento della realtà considerata)