Economia Monetaria - Slide 8

Documenti analoghi
Economia Monetaria - Slide 7

Gli strumenti della Banca Centrale Europea

Economia Monetaria - Slide 3

Il sistema monetario

Le funzioni della banca. Lezione 1 1

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA POLITICA (prof. C. Gnesutta) PARTE 5 La composizione degli stock finanziari: Capitolo 19: moneta e capitale.

Economia Monetaria - Slide 6

Economia monetaria e creditizia. Slide 5

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, Il mercato obbligazionario

la Banca Centrale esercita in autonomia (indipendenza dal Governo) la politica monetaria.

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano)

Economia Monetaria - Slide 10

Lezione 13. L equilibrio del mercato della liquidità bancaria

Il controllo dell offerta di moneta

La politica monetaria I meccanismi di trasmissione. Giuseppe G. Santorsola 1

Il sistema monetario

IL SISTEMA MONETARIO. Harcourt Brace & Company

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I

L offerta di moneta. Giovanni Di Bartolomeo

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM

Il controllo dell offerta di moneta

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

I mercati finanziari. Obiettivi: cosa determina il tasso di interesse come la Banca centrale influenza i tassi di interesse

I tassi di interesse nella realtà di Eurolandia

Economia Monetaria Lezione 9

Gestione Bancaria-A. a DEFINIZIONE E DIFFERENZE ECONOMICHE RACCOLTA DIRETTA E RACCOLTA INDIRETTA

Meccanismo di trasmissione (Prima parte)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico , I semestre

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a.

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

Il controllo dell offerta di moneta

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@unibo.it)

Le banche e la moneta bancaria. Il conto corrente

LE FORME TECNICHE DI RACCOLTA DELLE RISORSE FINANZIARIE. Appunti sul libro Economia della Banca

Macroeconomia, Esercitazione 7. 1 Esercizi. 1.1 Moltiplicatore bancario. 1.2 Moltiplicatore bancario, politica monetaria/1

La moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa.

RAPPORTO CER Aggiornamenti

Gestione e fabbisogno finanziario

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

PARTE 5: Risparmio, investimento e

POLITICA MONETARIA IN ECONOMIA APERTA

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio

Prof. Carlo Salvatori 4. LA NECESSITÀ DELL INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA. Una visione d insieme. UniversitàdegliStudidiParma

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Economia degli Intermediari Finanziari

IL SISTEMA FINANZIARIO

Il mercato della moneta

Lezione 4. La moneta e le istituzioni monetarie

IL SISTEMA FINANZIARIO. Giuseppe G. Santorsola 1

IL CONTO CORRENTE IL TASSO DI INTERESSE

Il sistema monetario. Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 29

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

La tassazione delle attività finanziarie

ISSIS DON MILANI LICEO ECONOMICO SOCIALE Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA. Liceo Don Milani classe I ECONOMICO SOCIALE Romano di Lombardia 1

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I servizi di investimento e di pagamento

I mercati finanziari

OBIETTIVI MACROECONOMICI E POLITICA MONETARIA

I MERCATI FINANZIARI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Capitolo 13. Banca Centrale, moneta e credito

INDAGINE SUI COSTI DELLE POLIZZE ABBINATE A FINANZIAMENTI (PPI PAYMENT PROTECTION INSURANCE) PRIMI RISULTATI

Tecnica Bancaria (Cagliari )

Nuovi obblighi di presentazione telematica dei modelli F24 dal PREMESSA DECORRENZA AMBITO SOGGETTIVO...

UNIONE MONETARIA. I paesi aderenti adottano un unica moneta

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Equilibrio macroeconomico neoclassico

Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio

MODELLO PER INTERMEDIARI/BANCHE PER LA COSTITUZIONE DI DEPOSITO VINCOLATO IN TITOLI DI STATO O GARANTITI DALLO STATO PER IL RIMBORSO DELL IVA

OFFERTA DI MONETA, POLITICA MONETARIA E LA BANCA CENTRALE

Il mercato mobiliare

CONTABILITA GENERALE

Il credito lombard La soluzione per una maggiore flessibilità finanziaria

esercitazione EIF n 3 a.a : CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI

Università degli Studi di Palermo

Garanzia confidi_sezione breve termine

Vigilanza bancaria e finanziaria

7. CONTABILITA GENERALE

Indice. Presentazione, di Paolo Mottura e Sergio Paci

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni

Principali indici di bilancio

LE POLITICHE DI RACCOLTA DELLA BANCA

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM. Assunzione da rimuovere. Investimenti, I

Saunders, Cornett, Anolli, Alemanni, Economia degli intermediari finanziari 4e 2015 McGraw-Hill Education (Italy) S.r.

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

Orientamenti e raccomandazioni

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

L equilibrio finanziario della banca (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

Materiali EIF. La struttura finanziaria dell economia. economia. di Daniele Previati. Università degli Studi Roma Tre

Corso di Politica Economica

Lezione 1. Moneta, finanza e produzione

Transcript:

Economia Monetaria - Slide 8 Giorgio Calcagnini Università di Urbino Dip. Economia, Società, Politica giorgio.calcagnini@uniurb.it http://www.econ.uniurb.it/calcagnini/ http://www.econ.uniurb.it/calcagnini/economiamonetaria12.html Anno accademico, 2012/2013

2 Vediamo ora il bilancio di una BC dell Eurosistema dal punto di vista funzionale ossia isolando i fattori di policy FP* controllabili dalla BCE (Operazioni di Mercato Aperto+Standing Facilities): FP = OMA + SFN = (RP + RLT + FT + OS) + (FMg Df ) Ai fattori di policy, vanno aggiunti i fattori autonomi FA che raggruppano variabili esogene non controllate dalla BCE, che pertanto deve stimarle perché contribuiscono a determinare il livello complessivo della liquidità: FA = eru (C B + BM EC + TES PA ) Se ricomponiamo il bilancio funzionale di una BC dell Eurosistema possiamo scrivere la seguente relazione: FP + FA = LB.

3

La variabile strategica è il livello della liquidità bancaria LB registrato nei conti di gestione delle banche presso le BC. La BCE stima i fattori esogeni FA e utilizza le variabili strumentali FP per ripristinare i livelli di LB compatibili con le esigenze di liquidità delle banche e del sistema economico. Se la FP + FA = LB può essere interpretata come l offerta di LB (LB s ), la domanda espressa dalle banche è LB d = ROB + RL e deve soddisfare le esigenze di riserve obbligatorie ROB e libere RL. L attenzione principale della BCE è concentrata sull obiettivo di mantenere questo mercato in un equilibrio compatibile con la stabilità dell intero sistema monetario e finanziario. Per raggiungere questo obiettivo di stabilizzazione della liquidità bancaria compatibile con l orientamento della politica monetaria, la BCE ha il potere di controllare direttamente l offerta e, nello stesso tempo, di orientare la domanda di LB.

Mettiamo ora in evidenza la distribuzione temporale degli strumenti che consente alla BCE di adattare con buona flessibilità le condizioni di offerta di LB alle mutevoli esigenze. 1 Operazioni di rifinanziamento principale RP: una volta alla settimana viene stabilito il volume di riferimento da portare in asta sulla base di stime del fabbisogno determinato dai fattori autonomi e dalla domanda di riserve bancarie. 2 Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine RLT: l asta viene fatta una volta al mese con la quale viene fornita una integrazione di liquidità più stabile nel tempo, a scadenza trimestrale; 3 Una volta al mese il Consiglio direttivo della BCE stabilisce i tassi ufficiali (idf, i RP, i FMg ) per trasmettere i segnali di riferimento della politica monetaria al mercato interbancario e agli altri mercati monetari;

6 4 eventuali sbilanci di liquidità dovuti a shock imprevisti o a possibili errori di stima dei fattori automatici FA possono essere corretti ricorrendo a due tipi di stabilizzatori automatici: a su iniziativa della BCE, che può attivare operazioni di mercato aperto di fine tuning FT, per correggere squilibri temporanei, e di tipo strutturale OS, per correggere squilibri giudicati durevoli; b su iniziativa delle banche, che possono attivare le standing facilities per correggere deficit temporanei di liquidità con i finanziamenti marginali FMg e surplus temporanei con i depositi overnight Df. 5 Un importante stabilizzatore automatico è costituito dal corridoio dei tassi i FMg i Df, entro il quale vengono contenute le oscillazioni dei tassi interbancari.

Oltre agli interventi diretti sull offerta, la BCE può influenzare la domanda di LB in due modi: 1 direttamente, con il regime di riserva obbligatoria ROB, che pone un vincolo amministrativo quantitativo alla domanda di LB da parte delle banche; 2 indirettamente, regolando il costo e la quantità di LB e rendendo possibile la sua stretta interazione con il mercato interbancario, tramite la mobilizzazione della ROB e la gestione delle riserve libere RL.

8 Riserva obbligatoria strumento di controllo amministrativo. ROB = k ROB D B Funzioni tradizionali della ROB 1 Strumento di garanzia a tutela dei depositanti sulla liquidità dei depositi bancari; 2 Strumento di controllo del processo di creazione della moneta da parte della BC:

9 Creazione di moneta bancaria. BM = BM B + BM EC BM B = kd B (k = k ROB + k RL + k Df + k CB ) BM EC = hd EC BM = (k + h)d, dal momento che D B = D EC D = 1 k+h BM = m DBM

10 Dal lato del credito bancario, CR B, partiamo dal bilancio semplificato delle banche: D B = BM B + CR B se al posto di BM B sostituiamo BM B = kd B possiamo ricavare D B = 1 1 k CR B che essere inserita nella D = 1 k+h BM = m DBM al posto di D e ottenere CR B = 1 k k+h BM = m CRBM Valori massimi dei moltiplicatori h = 0 quando (1) quando l Economia non preleva BM dai depositi (BM EC ), ma utilizza solo moneta bancaria, D; (2) le banche utilizzano appieno la BM B per i prestiti.

Lezione 20/11/2012 Abbiamo visto che ROB = k ROB D B dalla cui emergono due relazioni importanti della BM con l ammontare dei depositi: D = 1 k+h BM = m DBM e con quello di crediti: CR B = 1 k k+h BM = m CRBM Valori massimi dei moltiplicatori h = 0 quando (1) quando l Economia non preleva BM dai depositi (BM EC ), ma utilizza solo moneta bancaria, D; (2) le banche utilizzano appieno la BM B per i prestiti; cioè non trattengano riserve libere RL, né depositi overnight Df presso le BC, né circolante C B.

12 Lezione 20/11/2012 In sintesi, la teoria dell intermediazione bancaria ha messo in evidenza che: 1 L unicità delle banche non risiede nella funzione monetaria. 2 Le banche si distinguono dagli altri intermediari nella funzione creditizia, caratterizzata dall acquisizione di attività finanziarie non negoziabili. 3 I problemi di instabilità vengono dalla particolare funzione creditizia, che comporta un assunzione diretta di rischi da parte delle banche. Il problema centrale da risolvere relativamente al ruolo delle banche risiede nella necessità di attenuare l interazione potenzialmente destabilizzante tra la funzione creditizia, che genera rischi, e la funzione monetaria, che ne amplifica gli effetti.

Lezione 20/11/2012 Per raggiungere questo obiettivo sono state proposte nella teoria e attuate, almeno in parte, nella realtà soluzioni che vanno in due direzioni opposte: 1 La restrizione dell intermediazione bancaria, per contenerne il potenziale destabilizzante Narrow Banking. 2 L ampliamento dell intermediazione bancaria, per consentire un asset-liability management più flessibile, orientato a compensare i rischi e ad avvicinare le banche agli altri intermediari Wide Banking.

Lezione 20/11/2012 Il Narrow Banking. La proposta del Narrow Banking consiste nel restringere l intermediazione bancaria, separando le due funzioni creditizia e monetaria. Alle narrow banks viene consentito di mantenere la funzione monetaria rinunziando a quella creditizia, in tutto o in parte a seconda delle ipotesi. La funzione creditizia viene svolta da altre sezioni separate della stessa banca o anche da altri intermediari, senza però la funzione monetaria, ossia senza emettere passività che entrano nel circuito dei mezzi di pagamento. L ipotesi più restrittiva prevede l imposizione di una riserva obbligatoria al 100% sui depositi, ossia con un coefficiente k ROB = 1.

15 Lezione 20/11/2012 Riprendendo la definizione di moneta M 1 : M 1 = BM EC + D c/c. Dal momento che D c/c = BM B M 1 = BM EC + BM B = BM. Questo significa che l unica forma di moneta è costituita dalla base monetaria, che può circolare come mezzo di pagamento o essere depositata in banca. L obiettivo della Narrow Bank è rimasto nel tempo lo stesso: assicurare piena convertibilità al deposito bancario utilizzato come mezzo di pagamento. Le forme per raggiungere questo obiettivo sono state diverse, soprattutto per quanto riguarda i tipi di riserve ammesse a garanzia della liquidità dei depositi.

Lezione 20/11/2012 Per diversi secoli la convertibilità veniva garantita preferibilmente con monete metalliche, meglio ancora se in oro o argento. Le variazioni a questa soluzione tradizionale sono state indotte dalla necessità di far fronte alle innovazioni nei sistemi di pagamento e ai nuovi rischi che hanno comportato. Le più importanti innovazioni, apportatrici di corrispondenti rischi, sono state l introduzione delle banconote emesse dalle banche, in progressiva sostituzione delle monete metalliche, e le crescenti necessità di finanziamento dei governi e dell Economia. Per quanto riguarda l emissione di banconote, questa prerogativa è stata gradualmente sottratta alle banche affidandola alle BC.