Indice. Torino Nuova Economia S.p.A. Riqualificazione Zona C in Area Mirafiori Progetto d insieme



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11/097 Indice Torino Nuova Economia S.p.A. Riqualificazione Zona C in Area Mirafiori Progetto d insieme (ai sensi dell art.5 del Permesso di Costruire Convenzionato in Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive ) 1. Premessa 2. Descrizione dell intervento 2.a. Inquadramento e vincoli Urbanistico-Edilizio 2.b. Descrizione opere 2.c. Considerazioni socio economiche 3. Gli elementi caratterizzanti il Progetto d Insieme 3.a. Il muro di separazione fra fascia verde e Lotti edificabili 3.b. La Vela fotovoltaica 3.c. Il sistema viabilistico 4. Linee guida per la progettazione 4.a. Le palazzine uffici 4.b. Gli Stabilimenti produttivi 4.c. Le recinzioni 4.d. La nuova segnaletica consortile 5. Tavole grafiche Tav.1 Inquadramento territoriale Tav. 2 Estratto P.R.G. con individuazione area intervento Tav. 3 Estratto catastale con intervento Tav. 3A Immagini stato di fatto Tav. 4 Planivolumetrico di progetto Tav. 5 Destinazione d uso - Tavola prescrittiva Tav. 6 Pianta intervento Tav. 7 - Prospetti Tav. 8 Sezione fascia verde A-A Tav. 9 - Sezione B-B fascia verde lungo Via Anselmetti Tav. 10 Palazzina Uffici pianta piano terra Tav. 11 Palazzina Uffici pianta interpiano Tav. 12 Palazzina Uffici pianta piano primo Tav. 13 Palazzina Uffici prospetto sud_sezione A-A Tav. 14 - Palazzina Uffici prospetto nord_sezione B-B Tav. 15 Palazzina Uffici Prospetti est/ovest Tav. 16 Palazzina Uffici Particolari di facciata Tav. 17 Palazzina Uffici Particolari di facciata Tav. 18 Palazzina Uffici Particolari di facciata Tav. 19 Edificio produzione pianta piano terra Tav. 20 Edificio produzione prospetti e sezioni Tav. 21 Edificio produzione particolare di facciata

Tav. 22 Vista intervento su Via Anselmetti Tav. 23 Vista intervento su Via Anselmetti e Via Plava Tav. 24 Vista intervento su strada consortile Tav. 25 Vista intervento su strada consortile Tav. 26 Ingresso pedonale Tav. 27 Ingresso carraio su strada consortile Tav. 28 - Insegna 1 Premessa Il progetto di recupero e valorizzazione dell area denominata Zona C è inserito nel più ampio programma di riqualificazione dell ex Area Industriale dismessa della Società Fiat, acquisita nel dicembre 2005 dagli Enti locali per il tramite della Società Torino Nuova Economia. Tale programma è finalizzato alla realizzazione del Polo Tecnologico Mirafiori: un distretto tecnologicamente avanzato e innovativo dove far convivere aziende operanti nei settori della produzione manifatturiera e della ricerca tecnologica, in grado di dialogare con le strutture destinate all alta formazione. L intervento di Riqualificazione della Zona C è stato definito, d intesa con la Città di Torino, con la sottoscrizione, in data 9 luglio 2010, di un Permesso di Costruire Convenzionato. L intervento prevede la realizzazione lungo la Via Anselmetti delle opere di urbanizzazione e consortili funzionali all insediamento di aziende produttive nel rispetto degli standard urbanistici previsti dalle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore. Il suddetto Permesso di Costruire Convenzionato, all art. 5 prevede che, ai fini del rilascio del primo Permesso di Costruire, il soggetto attuatore presenti all Amministrazione Comunale un Progetto di Insieme dell itera area definendo gli elementi prescrittivi per la progettazione coerentemente con le indicazioni individuate nel Permesso di Costruire Convenzionato. Tale Progetto di Insieme descrive l intervento nel suo complesso e analizza in particolare i principali aspetti riguardanti la riconversione funzionale dell ex area industriale dismessa, descrivendo gli interventi che consentono di migliorarne la fruibilità da parte della collettività mediante la realizzazione delle opere di urbanizzazione nel rispetto del fabbisogno funzionale previsto dagli standard urbanistici di legge.

2 Descrizione dell intervento 2.a Inquadramento e vincoli Urbanistico-Edilizio L area interessata dall intervento, denominata Zona C, facente parte del Compendio Immobiliare TNE di Mirafiori, è delimitata a sud da via Plava, a ovest da via Anselmetti e a nord da Strada della Manta. A est confina con lo Stabilimento industriale Fiat a cui essa apparteneva. a) Riferimenti catastali e Superfici La superficie dell area è pari a 82.888 mila metri quadrati e risulta pressoché inedificata. L area è individuata catastalmente come segue: Foglio Mappale Superficie Territoriale [mq] Categoria 67 47.014 F/2 68 12.892 D/1 1436 69 13.955 D/1 70 1.558 F/2 71 3.680 D/1 72 1.712 F/2 1466 27 2.070 F/2 28 7 F/2 Totale superficie 82.888 Secondo quanto stabilito dal Permesso di Costruire Convenzionato per la realizzazione delle opere di urbanizzazione con il suddetto frazionamento sono state individuate le aree oggetto di cessione e/o assoggettamento come indicato nella tabella che segue: Foglio Mappale Superficie Totale superficie Territoriale [mq] territoriale [mq] Descrizione 1436 67 47.014 68 12.892 59.913 Superficie fondiaria 1466 28 7 1436 69 13.955 13.955 Viabilità/servizi in dismissione alla Città di Torino 70 1.558 1436 71 3.680 Viabilità/servizi assoggettati all uso 9.020 72 1.712 pubblico 1466 27 2.070 Totale superficie 82.888 b) Destinazione d uso Il progetto di riqualificazione urbanistico-edilizio prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione funzionali all insediamento di unità produttive manifatturiere e di servizio alla produzione. La superficie fondiaria disponibile risulta pari a 59.913 metri quadrati; l edificazione massima consentita e pari a 33.750 metri quadrati di superficie utile pavimentata. Tale superficie lorda pavimentata potrà essere realizzata secondo le indicazioni urbanistiche riportata nella tabella seguente: Descrizione Slp [mq] Produzione tradizionale 75% della Slp (min 25.350) Servizi alla produzione 25% della Slp (max 8.400) Totale 33.750 La configurazione planimetrica rappresentata negli elaborati grafici verifica un ipotesi insediativa intermedia caratterizzata da una s.l.p. pari a 30.370 mq destinata ad attività di produzione manifatturiera e da una s.l.p. pari a 3.380 mq destinata a servizi alla produzione. Su tale configurazione sono stati determinati gli Oneri di Urbanizzazione che verranno ricalcolati a consuntivo in sede di rilascio dei singoli Permessi di Costruire per la realizzazione dei manufatti produttivi. c) Parametri urbanistico edilizi e vincoli Secondo quanto previsto dal vigente Piano Regolatore Generale della Città di trino, l area è classificata come IN - Zona consolidata per attività produttive. I parametri urbanistico-edilizi che disciplinano l edificazione sono riportai di seguito: - I.f. max 1,35 mq/mq [s.l.p./s.f.] - Rapporto di copertura: come da Regolamento Edilizio - Distanza dai confini privati: 6 mt - Distanza dai fili stradali: 6 mt - Sistemazione a verde in piena terra (nuova costruzione): 10% S.F.N. ( nel rispetto, comunque della dotazione minima prevista dall art.21 del Regolamento della Città di Torino del verde pubblico e privato) - Parcheggi privati: rispetto a quanto prescritto all art. 41 sexties L.1150/1942 - Fascia rispetto stradale su via Anselmetti e via Plava: 30 mt - Il fabbisogno dei servizi: 20% della S.T. (ai sensi dell art.21, 1 c., p.to 2 della L.U.R. n 56/1977)

2.b Descrizione opere Il progetto di riqualificazione della Zona C del Compendio Immobiliare TNE in Area Mirafiori di Torino prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione e consortili necessarie e funzionali all insediamento di attività produttivo manifatturiere. Le opere di urbanizzazione riguardano principalmente la riqualificazione di Via Anselmetti per mezzo della realizzazione di due nuove rotonde in corrispondenza degli incroci con via Plava e con la nuova strada consortile e la realizzazione lungo il fronte stradale di una fascia verde, di larghezza pari a circa 25 metri, attrezzata con pista ciclopedonale e illuminazione pubblica. Tale area sarà realizzata in terrapieno a scarpa, con pendenza di circa il 15%, e coperta con piantumazioni a verde. Essa, oltre a costituire elemento di riqualificazione urbana della via esistente, avrà la funzione di spazio pubblico di accesso principale agli edifici che saranno realizzati dai soggetti insediatisi nell area. Le aziende che si insedieranno potranno beneficiare inoltre dei servizi offerti dalle altre attività che saranno realizzate nello stesso comprensorio dirette a favorire l impiego di personale qualificato e lo sviluppo di investimenti in ricerca e innovazioni. Sotto il profilo ambientale l intervento comporterà, per l ambito territoriale di riferimento, un miglioramento degli standard funzionali rappresentato dalla riqualificazione dalla via Anselmetti mediante la realizzazione della fascia verde attrezzata con pista ciclopedonale inserita nel progetto più ampio di una nuova viabilità ciclopedonale nell ambito della variante al Piano Territoriale di Coordinamento in corso di approvazione. L organizzazione dell area produttiva con tecnologie, sistemi e procedure di gestione innovative contribuirà quindi all ottimizzazione delle condizioni socio-ambientali caratterizzanti il tessuto urbano esistente. Le opere consortili riguardano principalmente la realizzazione della viabilità interna e della relativa illuminazione stradale, dei parcheggi ad uso pubblico con sovrastante struttura per l alloggiamento di un impianto fotovoltaico a servizio dell insediamento produttivo, di vasche di raccolta delle acque di prima pioggia, del muro in pannelli prefabbricati, che costituirà il nuovo confine tra la proprietà privata e lo spazio pubblico a verde realizzato lungo via Anselmetti, e del muro di separazione tra il nuovo compendio industriale e quello esistente della Società Fiat. Sono inoltre previste le opere inerenti la realizzazione dei sottoservizi per la distribuzione dell energia elettrica, del gas, dell acqua e per il sistema fognario. Tali opere sono finalizzate a rendere l area funzionalmente indipendente rispetto allo Stabilimento industriale di Mirafiori cui essa apparteneva. Obiettivo dell intervento è quello di favorire l insediamento di attività produttive manifatturiere e di servizio alla produzione in un ambito territoriale caratterizzato da una forte valenza industriale e nel contempo di integrare l area nel tessuto urbano cittadino migliorandone la fruibilità da parte della collettività mediante la realizzazione delle opere di urbanizzazione nel rispetto del fabbisogno funzionale previsto dagli standard urbanistici di legge. Contestualmente all esecuzione dei lavori la Società assegnerà i lotti edificabili, destinati all insediamento di attività produttive manifatturiere mediante asta pubblica. I soggetti che risulteranno assegnatari dei lotti edificabili provvederanno, a propria cura e spese, alla realizzazione degli edifici produttivi nel rispetto di quanto prescritto dal documento Regole edilizie allegato al Permesso di Costruire Convenzionato, e secondo le linee guida di cui al presente Progetto d Insieme. 2.c Considerazioni socio economiche I risultati attesi a seguito della conclusione dell intervento riguardano sia aspetti economici che sociali e ambientali. In termini economici l iniziativa favorirà la realizzazione di un polo produttivo che potrà beneficiare delle economie derivanti dall insediamento in un area già fortemente industrializzata come il Comprensorio di Mirafiori.

3 Gli elementi caratterizzanti il Progetto d Insieme 3.a Il muro di separazione fra fascia verde e Lotti edificabili La linea di confine tra la fascia verde dismessa ad uso pubblico e i lotti privati destinati alle attività produttive, era costituita, a livello di progetto preliminare, che ha recepito le indicazioni dell'amministrazione Comunale e il masterplan dell'urban Center Metropolitano, da un muro di contenimento emergente rispetto alla sommità della scarpata per 4,50 metri. Il progetto preliminare in particolare prevedeva la realizzazione di un muro in gabbioni di pietrame; questa struttura è apparsa, sin dai primi approfondimenti progettuali, di difficile realizzazione ai fini del rispetto delle esigenze normative, di sicurezza e di efficace separazione degli ambiti. L entrata in vigore della normativa: decreto ministeriale 14/1/2008 in vigore definitivamente nel luglio 2009 riguardante le nuove costruzioni, prevede l adozione dell azione sismica. Quindi anche a Torino, definita in zona 4, si deve prevedere la verifica e la progettazione delle strutture soggette anche a tali eventi. Nel caso in esame, gli effetti di forze orizzontali previste dal sisma legate al peso specifico delle gabbionate, specie per quelle di altezza di 7 metri, avrebbero richiesto delle legature fra i vari componenti di notevole impegno costruttivo e quindi economico mediante malte, rinforzi, assemblaggi fra gabbione e gabbione, senza garantire il mantenimento geometrico dell insieme a causa della morfologia e tipologia tipica del gabbione così come presentato nel progetto preliminare approvato. In generale pregiudizialmente le gabbie devono essere montate non una sull altra bensì alternate (come una muratura di mattoni) per realizzare la normale continuità e non presentare linee verticali di discontinuità. In particolare: a) le putrelle in acciaio previste in progetto inserite nei gabbioni presentano una notevole difficoltà tecnologica realizzativa proprio per il loro inserimento a meno che sia prevista la costruzione del gabbione attorno alla putrella soluzione pressoché impercorribile b) a seguito delle forze orizzontali indotte dal sisma l elasticità della putrella non impedisce il dislocamento del gabbione. Tale putrella è così di ben poco aiuto alla deformazione dell insieme lapideo, se non di effetto nullo. c) Le reti metalliche avvolgenti i gabbioni non garantiscono una durabilità nel tempo assolutamente indispensabile alla tenuta dei gabbioni ed è impensabile una loro manutenzione. d) Infine le complicazioni di realizzazione sopra indicate non garantiscono un montaggio ed un effetto finale sufficientemente affidabile ed esteticamente accettabile e non si può certo riprendere la costruzione per riportare l insieme a regola d arte come la legge e la committenza richiedono. Sono così troppe le incognite sia statiche che deformative e sopratutto estetiche finali e che scongiurano l adozione di tale tecnologia specie per l altezza dell insieme. Per altro, ancorché tale progetto sia fattibile con risultati accettabili in termini estetici ed economici, sono state espletate varie ipotesi di calcolo con modelli di assemblaggio di tali elementi variando i coefficienti di attrito fra i vari elementi la lapidei (coefficienti per altro assai variabili per la loro intrinseca casualità ed incognita costruttiva) ma i risultati specie deformativi non appaiono dare quella garanzia di mantenimento specie di efficienza di forma di un tale elemento architettonico così importante nell estetica e nella funzionalità dell intero progetto dell intervento. Così si sono analizzate altre soluzioni garanti, specie nel tempo (lunga durata di decine d anni), della piena efficienza non solo statica ma deformativa ed estetica convergendo su una soluzione prefabbricata che permette il controllo, specie di produzione anche di ogni singolo elemento, preventivamente alla posa con analisi statiche, collaudi, ed approvazioni atti a garantire al massimo risultato estetico e statico nel tempo. Come noto le attuali tecniche di posa di elementi prefabbricati, con particolare attrezzature di regolaggio in fase di montaggio di ogni singolo pannello, permettono di accertare il perfetto allineamento e verticalità con tolleranze minime prima di effettuare il getto di bloccaggio del plinto ed anche a getto effettuato è possibile perfezionare ogni necessità richiesta. Infine si sottolinea il piano di sicurezza che per questa tecnologia è ben più affidabile, controllabile e definibile, a confronto delle incertezze insite nella realizzazione del progetto preliminare. Il manufatto da realizzare possiede caratteristiche di estensione ed altezza, non variabili, che lo rendono estremamente corposo rispetto al contesto di riferimento; il muro realizzato in gabbioni avrebbe un aspetto estremamente caratterizzato, con variazioni di ombreggiature e di sfumature continue, ma monotono in quanto la tessitura si ripeterebbe su tutta l'estensione del manufatto senza variazioni di ritmo e di intensità. Questa soluzione architettonica ha visto le sue applicazioni migliori nelle esecuzione di piccole opere di contenimento oppure nella realizzazione di facciate inserite in contesti extra urbani naturali. Nel caso specifico il rischio sarebbe quello di una decontestualizzazione non controllata del muro. La proposta progettuale sviluppata per la fase definitiva si propone come soluzione meditata ai punti di debolezza sopra evidenziati. * * * * * * * La realizzazione di un manufatto prefabbricato in gabbioni, prevista nel progetto preliminare, si è quindi dimostrata difficilmente praticabile. Questo aspetto ha fornito l'occasione per dedicare un approfondimento progettuale nei confronti di tale elemento architettonico. Ciò al fine di integrarlo nel contesto generale relazionandolo con la fascia verde lungo via Anselmetti, su cui si affaccia, nel rispetto delle esigenze espresse dall Amministrazione Comunale e in particolare delle regole edilizie e prescrizioni previste dal Piano Regolatore Generale. Gli elementi che sono stati presi in considerazione per tale approfondimento sono: - delimitazione delle aree private per mezzo di un elemento architettonico fortemente caratterizzante; - realizzazione di uno sfondo per l'area verde; - realizzazione di un fronte che permetta, comunque, la visibilità rispetto alle funzioni produttive retrostanti; - facilità di manutenzione; - durabilità. Le considerazioni che stanno a monte del progetto riguardano principalmente l'estensione del manufatto e i suoi rapporti rispetto ai flussi di fruizione visiva dello stesso. I punti di osservazione principali sono individuabili dalle auto in transito sulla diramazione della tangenziale sud e dall'uomo che a piedi o in bicicletta percorre l'area verde pubblica: i due osservatori avranno velocità e sguardi differenti rispetto all'elemento muro ma per entrambi esso costituirà una importante modificazione del paesaggio urbano. Il nuovo progetto è stato sviluppato, partendo dai punti fermi dettati dalle normative, dalle esigenze di sicurezza e di separazione degli ambiti, sulla scala dell'uomo con l'obiettivo di mitigare l'impatto della barriera artificiale facendola diventare una linea diradata di passaggio tra il prato e il cielo. Il manufatto diviene, nella percezione a distanza, un

segno netto, visibile e comprensibile con un unico sguardo, una linea colorata che incuriosisce senza distrarre l'automobilista che, in posizione elevata, transita sulla tangenziale. Il manufatto sarà realizzato con pannelli prefabbricati in cemento armato: questo sistema costruttivo garantisce le migliori prestazioni strutturali e di durabilità accanto alla possibilità di rapida ed efficace esecuzione e alla facilità di personalizzazione degli elementi. Lo sviluppo progettuale si è concentrato sulla rarefazione permeabilità visiva della barriera. Lo strumento formale utilizzato è il foro quadrato che alleggerisce, dal basso verso l'alto, la massa in cemento armato permettendo la visibilità attraverso la barriera stessa. * * * * * * * Dal punto di vista tecnico sono previste alcune tipologie di pannelli prefabbricati per la realizzazione del muro. I pannelli verticali avranno larghezza di 2,4 metri, profondità di 30 centimetri e altezza pari a 3 metri rispetto al profilo della scarpata verde. La superficie del pannello, sul lato esterno (verso l'area verde) sarà trattata con scanalature orizzontali e verticali regolari che definiscono una modularità di riferimento generale e avrà un trattamento antigraffito, mentre sul lato interno (verso le lottizzazioni private) sarà levigata liscia con scanalature. Le differenze tra le diverse tipologie di pannello sono costituite dalla distribuzione, dalla posizione e dalla dimensione dei fori che li attraversano. La dimensione dei fori e il loro posizionamento sono studiati in modo che sia garantita la sicurezza: fino all'altezza di 1 metro il corpo non presenta forature, dall altezza di 1 metro a 2 metri i fori hanno il lato pari a 27,6 centimetri; i fori più importanti (fino a 56,4 centimetri ) sono presenti solo al di sopra dei 2 metri rispetto alla quota della pavimentazione. Inoltre la composizione dei pannelli, la posizione e il numero di fori sono stati studiati al fine di rendere la parete il più possibile permeabile alla vista così da poterla definire recinzione a giorno. La sequenza modulare dei pannelli prefabbricati permetterà di realizzare i necessari varchi di accesso alle attività produttive mediante la sostituzione di un pannello con un idoneo serramento. Sono previsti, inoltre, alcuni elementi speciali, ad angolo, privi di forature: questi elementi avranno dimensioni variabili a seconda della loro posizione planimetrica e delle necessità di raccordo tra le superfici perpendicolari. La finitura esterna (parco pubblico) dei pannelli sarà antigraffito con fughe rettilinee, la finitura del lato interno (lottizzazioni private) sarà levigata con fughe rettilinee. L'accoppiamento dei pannelli è realizzato mediante un giunto maschio-femmina: questo accorgimento, per quanto non necessario staticamente, garantisce la regolarità del prospetto, eliminando eventuali sfalsamenti trasversali tra pannelli adiacenti. In corrispondenza degli angoli i pannelli di estremità presentano i fianchi con un'inclinazione di 45, così da poter essere accostati. Il progetto architettonico prevede che alcuni pannelli presentano oltre ai fori passanti, porzioni dei riquadri incassati che potranno essere utilizzati come supporto per opere artistiche grafiche. Sull'estremità alta di alcuni pannelli, il cui numero e posizione sono stabiliti dal progetto architettonico-illuminotecnico, verrà posizionato un corpo illuminante per l illuminazione del camminamento posto alla sommità della scarpata verde. Per ciò che concerne i materiali utilizzati, la scelta del manufatto prefabbricato permette di usufruire di un conglomerato cementizio ad alta resistenza meccanica controllato in stabilimento e realizzato con la miscela più idonea all'esposizione del manufatto agli agenti atmosferici. I parametri geotecnici utilizzati per il calcolo delle fondazioni sono desunti dalle relazioni geologica e geotecnica già redatte in fase di progettazione preliminare. 3.b La Vela fotovoltaica Al fine di valorizzare l area sotto il profilo ambientale, è stata progettata una struttura metallica idonea per l installazione di un futuro impianto fotovoltaico. La zona interessata da tale progetto è l area privata assoggettata all uso pubblico ubicata nell'angolo nord-est della proprietà (superficie di 4.000 metri quadrati) che ospiterà i parcheggi pubblici a servizio del nuovo Compendio Industriale. In essa saranno realizzate quattro file di parcheggi inclinati a 65 con stalli di dimensioni 5x2,9 metri comprese le strisce di separazione fra uno stallo e l'altro. Le corsie di transito sono a senso unico hanno una larghezza di 6 metri. L'area sarà parzialmente coperta da una struttura in acciaio zincato per sostenere un futuro impianto fotovoltaico con pannelli di superficie complessiva di 900 metri quadrati circa. Il rendimento energetico atteso derivante da questo tipo di impianto si aggira intorno a 100KW di potenza grazie al quale si ottiene un contributo, diretto o indiretto, a sostegno dei costi consortili di gestione dell impianto di illuminazione. La struttura di sostegno dei pannelli fotovoltaici è costituita da un telaio in acciaio zincato a portale inclinato a 65 rispetto all'asse longitudinale del parcheggio. Lo scheletro di sostegno realizza una struttura ad albero sormontata da un piano inclinato di 30 rispetto all'orizzontale su cui verranno posati i pannelli fotovoltaici. Ogni albero è costituito da un ritto verticale tubolare disposto nella fascia che separa due stalli adiacenti e che si eleva per un'altezza di circa 3 metri dal piano strada. Dall'apice superiore si dipartono quattro rami ad asse curvilineo che sostengono il piano inclinato della falda. Quest'ultimo è costituito da tre correnti diretti lungo l'asse del telaio disposti rispettivamente sul colmo, sulla linea di bordo inferiore e a metà della falda, ed è chiuso ai bordi da due puntoni in corrispondenza dei rami di collegamento con il pilastro. Ogni coppia di alberi sostiene un tetraedro disposto con la punta verso il basso e la cui base consente la continuità del piano di falda al di sopra del corsello di manovra. Gli spigoli delle facce triangolari sono costituiti da trefoli in acciaio che collegano il vertice del solido con i vertici di base; la mezzeria del lato maggiore è collegata alla punta del solido con due tubolari per consentire la mutua collaborazione tra i correnti esterni e quello centrale. I ritti verticali sono in numero di quattro per filari che congiungono interamente i due lati opposti del parcheggio e in numero di due per i filari che si svolgono solo su metà parcheggio; hanno un interasse di circa 10 metri. Le fondazioni sono del tipo a plinto isolato in cls armato gettato in opera. I pilastri sono ancorati alle fondazioni per attrito nel bicchiere ricavato nel plinto e sigillato con malta espansiva.

Dal plinto interrato emerge sopra il piano della pavimentazione un pulvino circolare in cls armato di protezione. In tal modo si evita che la base del pilastro in acciaio sia a contatto con le acque ruscellanti sulla pavimentazione e con l'eventuale sale antigelo presente nella stagione invernale con ovvi vantaggi per la manutenzione, la durabilità e la sicurezza dell'opera. Sui correnti superiori della struttura saranno ancorati i corpi illuminanti. Nella struttura in acciaio saranno inseriti i cavidotti necessari per il passaggio dei cavi elettrici. Sopra i plinti e negli stalli saranno inseriti i pozzetti per l infilaggio dei cavi. Nell area saranno anche posati i cavidotti in numero di quattro Ø 160 mm per il passaggio dei futuri cavi dell impianto fotovoltaico fino alla cabina elettrica e due Ø 110 mm per l illuminazione. La struttura in acciaio del parcheggio sarà zincata a caldo e successivamente verniciata in colore nero con caratteristiche tecniche eguali alla verniciatura dei pali della pubblica illuminazione. 3.c Il Sistema viabilistico La sistemazione della via Anselmetti, il sistema delle rotatorie e la nuova viabilità consortile consentono di un non aggravare il traffico veicolare sulla via pubblica in quanto questo viene principalmente ripartito sulla via Consortile; inoltre la regolazione degli incroci con rotatorie aumenterà la funzionalità e sicurezza dello scorrimento dei veicoli nelle diverse direzioni, riducendo nel contempo i tempi di attesa rispetto ad incroci semaforizzati, e permetterà le svolte sicure in tutte le direzioni. La velocità tenuta dai veicoli sulla via Anselmetti, che attualmente è ben al di sopra del limite dei 50 km/h, sarà ridotta dalla presenza delle rotatorie favorendo la sicurezza dei veicoli e degli attraversamenti ciclopedonali. Tutte le nuove opere di viabilità, veicolare e pedonale, saranno realizzate nel rispetto della legge sull'eliminazione delle barriere architettoniche, con la formazione di scivoli, passaggi, camminamenti, percorsi e raccordi dimensionati a norma di legge. Sui percorsi pedonali saranno inseriti anche gli elementi tattili per le segnalazioni ai non vedenti ed ipovedenti. L incrocio tra via Anselmetti e via Plava è attualmente gestito mediante segnaletica orizzontale e verticale, che attribuisce la precedenza ai veicoli provenienti dalla Via Anselmetti a scapito di quelli in immissione da via Plava. La larghezza della via Anselmetti porta i mezzi circolanti a velocità eccessive in ambito urbano il che, oltre ad essere potenzialmente foriero di gravi incidenti, penalizza eccessivamente chi deve immettervisi da via Plava. La riorganizzazione dell incrocio con rotatoria del diametro di 27 metri si pone l obbiettivo di regolare in modo razionale l intersezione ottenendo: - il miglioramento della fluidità del traffico; - la diminuzione della velocità di transito sulla via Anselmetti; - il miglioramento della sicurezza del transito veicolare; - il miglioramento della sicurezza degli attraversamenti pedonali; - la maggior percezione dell intersezione con via Plava. A causa del previsto passaggio nell incrocio di mezzi pesanti la soluzione prevede un isola centrale totalmente semicarrozzabile e leggermente bombata, in cubetti di granito nell area più centrale ed in porfido sull anello semicarrozzabile esterno. Questa soluzione permette le manovre anche per mezzi fuori standard senza perdere efficacia come deterrente della velocità nei confronti delle autovetture che circolano come in una rotatoria con aiuola centrale. La nuova rotatoria si pone l obiettivo di regolare in modo razionale l intersezione ottenendo: - la diminuzione della velocità di transito sulla via Anselmetti; - il miglioramento della sicurezza del transito veicolare; - il miglioramento della sicurezza degli attraversamenti pedonali; - l evidenziazione dell accesso principale alla strada Consortile. La via Consortile è organizzata con differenti sensi di marcia. Nel tratto più breve che sfocia su via Anselmetti sarà istituito un doppio senso di marcia a corsie uniche per facilitare il collegamento con li parcheggio pubblico. Nel tratto più lungo che sfocia verso via Plava si prevede di istituire un senso unico di marcia a due corsie verso la via pubblica; ciò consentirà di no appesantire il traffico veicolare sull asse viario di via Plava su cui è ubicato l ingresso al sito scolastico esistente. L'incrocio derivante dall innesto della via Consortile sulla via Anselmetti viene gestito mediante una rotonda compatta del diametro di 27 metri che, oltre a permettere facili svolte dalla via Consortile e verso la stessa via, costituisce un forte elemento di moderazione della velocità lungo la stessa via Anselmetti senza ostacolare il transito di mezzi pesanti.

4 Linee guida per la progettazione. 4.a Le palazzine uffici Le palazzine ad uso ufficio saranno collocate verso il fronte di Via Anselmetti, ad una distanza minima di 30 metri dal filo della carreggiata, nel rispetto di quanto prescritto dal Regolamento edilizio. L altezza delle palazzine sarà compresa fra i 12,50 e i 14,00 metri dal piano di calpestio stradale. L altezza minima è di tre piani oltre la quota veicolare minima per consentire il passaggio veicolare al piede. La recinzione lungo via Anselmetti, rimanendo il basamento visivo lungo la via delle palazzine ad uso ufficio, consentirà tramite delle aperture l accesso pedonale agli spazi di servizio alla produzione mediante delle passerelle di collegamento. Su ogni accesso alla passerella, sul fronte di Via Anselmetti, sarà potrà essere posta una lettera caratterizzante l ingresso. La palazzina, alla quota 0,00, sarà in parte svuotato per consentire la circolazione veicolare interna ai singoli lotti. Le facciate dovranno preferibilmente rispettare un principio di modularità secondo un modulo base di 3,60 metri di altezza e 5,00 metri di larghezza. Il rivestimento dovrà essere continuo e comunque non dovranno essere presenti elementi marcapiani. Le palazzine dovranno essere equamente distribuite lungo il fronte di Via Anselmetti ed essere realizzate con le stesse proporzioni. Le facciate potranno essere realizzate con differenti materiali quali pannelli di calcestruzzo prefabbricato, pannelli in acciaio o calcestruzzo intonacato e con differenti colori così come indicato nelle tavole di grafiche di progetto. La facciata sovrastante la recinzione sul fronte di via Anselmetti, inoltre, potrà essere differente rispetto alla facciata sottostante, sempre nel rispetto del disegno di insieme. Parte della facciata delle palazzine lungo potrà essere occupata dal logo aziendale secondo nel rispetto delle proporzioni riportate nelle tavole grafiche di progetto e nel rispetto del disegno di insieme. 4.b Gli Stabilimenti produttivi I corpi uffici e l edificio produttivo sono pensati come elementi in continuità fra loro. La distanza minima tra la recinzione di separazione lungo via Anselmetti e i capannoni produttivi dovrà essere tale da poter consentire la circolazione veicolare ad anello all interno dell area edificabile. L altezza massima dell edificio dovrà essere di 12 metri per le parti interne e di metri 10,50 su via Anselmetti. Qualora fosse necessario aumentare le attività di servizio connesse a quella di produzione, nei limiti di cui al paragrafo 2 del presente documento, è possibile aumentare il numero di piani fuori terra delle palazzine uffici e/o svilupparsi all interno della prima campata del capannone retrostante. Al fine di dare qualità architettonica agli edifici produttivi si propone di realizzare le facciate con pannelli prefabbricati in calcestruzzo armato lisciato su matrice con fughe così come indicato nelle tavole di grafiche di progetto. Le finestrature, se necessario apribili a intervelli, sono ipotizzate di vetro tipo U-Glass con montanti in alluminio verniciato secondo quanto indicato nelle tavole grafiche di progetto. Per il coronamento si ipotizza un profilo orizzontale ad andamento costante. Gli Stabilimenti produttivi potranno altresì essere contraddistinti gli uni dagli altri da un numero assegnato e riportato sul portone di accesso principale. Lo stesso numero potrà essere riportato su un insegna a bandiere al di sopra dello stesso portone così da poter essere leggibile anche a ingresso aperto. Qualora si ritenesse necessario, in corrispondenza di detto ingresso potrà essere localizzata l insegna-logo dell Impresa insediata, nel rispetto del disegno d insieme. 4.c Le recinzioni Le recinzioni dei singoli lotti in affaccio sulla strada consortile dovranno essere uguali al fine di garantire l uniformità del fronte stradale. Si propone una recinzione in grigliato maglia rettangolare su muretto in calcestruzzo per un altezza massima complessiva di 2,50 metri. Le recinzioni tra i lotti fondiari potranno essere realizzate con parete cieca prefabbricata di altezza massima pari a 2,50 metri. La recinzione lungo la strada consortile di separazione con il Compendio Industriale Fiat sarà realizzata con pannelli prefabbricati in cemento armato di 210 cm di larghezza e 204 cm di altezza e spessore 10cm, che verranno sostenuti da due montanti metallici HEA 140 zincati a caldo e verniciati. La finitura del lato verso la nuova area industriale sarà a maglia quadrata con superficie antigraffito realizzato da una matrice a disegno, mentre quella su Fiat sarà staggiato. 4.d La nuova segnaletica consortile Gli ingressi pedonali Gli ingressi pedonali collocati alla sommità della scarpata verde lungo via Anselmetti potranno essere identificati con le lettere dell alfabeto A,B,C,... così come rappresentato nelle tavole grafiche di progetto. Il portone di accesso potrà essere rivestito con pannelli di metallo o di calcestruzzo verniciati di uno dei colori identificati per le facciate delle palazzine uffici. Nella sommità del portone potranno essere affissi i loghi delle Imprese corrispondenti agli accessi nel rispetto del disegno d insieme. Gli accessi carrai Gli accessi carrai saranno collocati lungo la nuova strada consortile. Il numero del capannone corrispondente sarà riportato sull accesso carraio e potrà essere riportato su un insegna a bandiere al di sopra dello stesso portone così da poter essere leggibile anche a ingresso aperto. Il Totem In corrispondenza della rotonda di via Plava, o in prossimità della stessa, potrà essere collocata una struttura in acciaio leggera finalizzata all inserimento dei loghi delle Imprese insediate. Il Totem, così come rappresentato nelle tavole grafiche di progetto, riporterà in sommità il logo identificativo della nuova area industriale e a seguire i singoli loghi.

TAVOLE GRAFICHE