Centro Riferimento Trapianti Emilia-Romagna. Attività di donazione e trapianto di organi e tessuti

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1 Centro Riferimento Trapianti Emilia-Romagna Attività di donazione e trapianto di organi e tessuti

2 Redazione a cura di: Lorenza Ridolfi, Stefania Kapelj, Paolo Mazzetti Gaito, Nicola Alvaro, Maria Celeste Bonanno, Alessandra Falaschini, Carlo De Cillia, Tiziana Campione, Alessandra Tassoni, Caterina Delvecchio, Laura Persico, Marzia Monti, Manuel Labanti Centro Riferimento Trapianti Regione Emilia-Romagna via Massarenti, Bologna - tel. 051/ , fax 051/ airt-crter@aosp.bo.it Raccolta ed elaborazione dati - impostazione struttura informativa: Angelo Ghirardini Studio Lipens via dei Tolameotti, Caldes (TN) lipens@tin.it Impaginazione: Francesca Frenda 2007 Editrice Compositori Via Stalingrado, 97/ Bologna tel Fax info@compositori.it - ISBN

3 INTRODUZIONE Il resoconto dell attività di donazione e trapianto di organi e tessuti in Emilia-Romagna, relativo al 2006, curato dal Centro Riferimento Trapianti regionale, è realizzato e diffuso, come consuetudine, nei primi mesi dell anno successivo per essere consultato in tempo reale da tutti gli interessati. L Editrice Compositori lo pubblica come prodotto editoriale, indicizzato e catalogato secondo gli standard internazionali. Si è dato spazio, come negli anni precedenti, ai commenti a consuntivo dei Professionisti che si dedicano a tutte le attività legate alla donazione, prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule da donatore cadavere e vivente. Nella Parte 6 è consultabile la Carta dei Servizi del Centro Riferimento Trapianti dell Emilia-Romagna, aggiornata durante l ultimo anno. Anche per questa 15 edizione la fattiva collaborazione di tutti ne ha reso possibile la pubblicazione in tempi utili, grazie. Centro Riferimento Trapianti della Regione Emilia-Romagna

4 Indice Parte 1 Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 1 Attività di donazione di organi e tessuti da donatore a cuore battente 1 Il donatore a rischio calcolato 8 Il programma Donor Action 10 Attività dei coordinatori locali 16 Attività di donazione di tessuti da donatore a cuore fermo 24 Quantificazione del costo del prodotto tessuto da donatore a cuore fermo 24 Attività di prelievo 32 Attività di trapianto 38 Trapianto di rene e rene/pancreas 40 Trapianto di rene a Bologna 43 Trapianto di rene e di rene/pancreas a Parma 46 Trapianto di rene a Modena 47 Trapianto di cuore 48 Trapianto di cuore a Bologna 51 Adonhers studio pilota in area AIRT 51 Trapianto di fegato 53 L adozione del MELD Score in Emilia-Romagna 57 Trapianto di fegato a Bologna 57 Trapianto di fegato a Modena 58 Trapianto di intestino e multiviscerale 59 Trapianto di intestino e multiviscerale a Bologna 60 Centro di riferimento regionale per l insufficienza intestinale cronica benigna a Bologna 60 Trapianto di polmone 61 Trapianto di polmone a Bologna 62 Trapianto con organi di donatori a rischio calcolato 62 Parte 2 Liste d attesa 65 Lista unica regionale per trapianto di Rene 66 Cuore 82 Fegato 82 Intestino Multiviscerale 82 Polmone 82 Parte 3 Servizi di riferimento regionale 83 Immunogenetica trapianto di cuore, fegato e multiviscerale, polmone, rene, trapianti combinati, midollo osseo, registro donatori midollo osseo 83 Immunogenetica unica regionale per trapianto di rene 86 Attività istocitopatologica 87 Attività di microbiologia 90 Attività laboratoristica 92 Attività coordinamento trasporti del La rete informatica regionale 94 Campagna di informazione e sensibilizzazione 95 I Medici di Medicina Generale e la rete regionale trapianti 97 Progetto Certificazione ISO 9001:2000 del CRT-ER 97 Parte 4 Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche 99 Banca regionale dei Segmenti osteotendinei 99 Banca regionale delle Cornee 106 Filiale di Imola della Banca regionale delle Cornee 111 Banca regionale della Cute 112 Banca regionale degli Epatociti e Progetto fegato bioartificiale 112 Banca regionale dei Tessuti Cardiovascolari 115 Banca regionale del Sangue cordonale 115 Banca regionale del donatore di organi e del donatore di tessuti 116 Segmenti vascolari attività di trapianto 117 Trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSTC) 120 Parte 5 Il volontariato 128 ACTI 128 ADMO 128 AIDO 130 ANED 131 ADISCO 131 ANTR 132 ANTFGG Onlus 133 AVIS e FIDAS 134 Parte 6 Delibere e circolari regionali anno 2006 Carta dei Servizi del CRT-ER 135 Determina n 7675 del del DG Assessorato regionale alle Politiche per la Salute 135 Delibera di Giunta regionale n 822/ Circolare n 7 del Circolare n 8 del Delibera di Giunta regionale n 1755/ Carta dei Servizi del CRT-ER 152 Indirizzario 163

5 1 ATTIVITÀ DI DONAZIONE, ATTIVITÀ PRELIEVO DI DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI ATTIVITÀ DI DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI DA DONATORE A CUORE BATTENTE La donazione di organi in Emilia-Romagna, come appare evidente nella figura 1, dove sono riportati i numeri dei potenziali donatori segnalati, di quelli utilizzati, e degli effettivi, ha registrato una flessione rispetto all anno precedente Segnalati Effettivi Utilizzati Multiorgano Figura 1 Donatori segnalati, effettivi, utilizzati e multiorgano in Emilia-Romagna, anni Le segnalazioni di potenziali donatori di organi effettuate al CRT-ER (Centro Riferimento Trapianti dell Emilia-Romagna) sono state 207, con un decremento del 9,6% rispetto al 2005, i donatori utilizzati 114 (-18,6%), gli effettivi 118 (-18,6%) ed i prelievi multiorgano 85, pari al 74,6% dei donatori utilizzati. Come verrà descritto più dettagliatamente nel capitolo il programma Donor Action, le riduzioni segnalate sono da imputarsi prevalentemente al numero dei soggetti deceduti con lesioni encefaliche nelle terapie intensive regionali (-63 nel corso del 2006), pur restando ad ottimi livelli le performance di identificazione dei soggetti in morte encefalica nelle sedi donative regionali. Nella figura 2 i donatori utilizzati per milione di popolazione (p.m.p.) in Emilia-Romagna vengono comparati con quelli di area AIRT (Associazione Inter Regionale Trapianti: Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Valle d Aosta, Puglia e Provincia Autonoma di Bolzano), con quelli del NITp (Nord Italia Transplant 40 35, ,430,8 30, ,9 28,6 28,6 25,5 26,225, ,1 24,2 22,5 21,4 21,0 22,222,9 23,324,124,2 20,9 20,320,2 19,1 17,9 18,318,418,619,0 19,719,620, ,5 16,8 16,8 15, ,4 13,714,3 12,6 11,612,3 11,1 10 9,9 9,6 8,3 6,2 5,7 6,5 7,0 5 0 Emilia-Romagna AIRT NITp OCST ITALIA Figura 2 Donatori utilizzati P.M.P. in Emilia-Romagna, AIRT, NITp, OCST ed Italia: Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 1

6 program: Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Marche e Provincia Autonoma di Trento), dell OCST (Organizzazione Centro Sud Trapianti: Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) e con l attività complessiva a livello nazionale. Si evidenzia una sostanziale stabilità in ambito nazionale (20,1 donatori utilizzati p.m.p.), risultato di un decremento di 0,7 punti p.m.p. in area AIRT, di un incremento di 0,1 punti in area NITp e di 1,6 punti p.m.p. in area OCST. Nel 2006 l Emilia-Romagna ha raggiunto il valore di 28,6 donatori utilizzati e di 29,6 donatori effettivi p.m.p. (tabella 1). La figura 3 evidenzia graficamente il numero dei donatori utilizzati p.m.p. negli ultimi due anni nelle regioni italiane, vediamo come quasi tutte le regioni del nord abbiano un tasso di utilizzo superiore a 20 donato- Regione Donatori Donatori Regione Donatori Donatori e Province autonome Effettivi Utilizzati e Province autonome Effettivi Utilizzati Toscana 42,3 37,5 Abruzzo - Molise 18,3 16,4 Liguria 38,2 33,1 Lazio 17,6 16,0 Friuli Venezia Giulia 35,5 32,1 Basilicata 13,4 11,7 Piemonte - Valle d Aosta 30,9 30,5 Umbria 12,1 12,1 Veneto 30,0 25,6 Campania 11,8 10,9 Emilia-Romagna 29,6 28,6 Sicilia 10,5 9,1 Marche 28,6 27,2 Calabria 7,5 7,5 Prov. Auton. Bolzano 23,8 23,8 Puglia 7,0 6,7 Sardegna 23,3 21,4 Prov. Auton. Trento 6,3 6,3 Lombardia 22,4 21,4 Centro Interregionale Donatori Donatori Centro Interregionale Donatori Donatori Effettivi Utilizzati Effettivi Utilizzati AIRT 26,9 25,5 OCST 13,8 12,6 NITp 26,6 24,2 ITALIA 21,6 20,0 Tabella 1 Donatori utilizzati ed effettivi p.m.p. per Regione e per Aree di Coordinamento italiane - Anno >30 Figura 3 Distribuzione dei donatori utilizzati per milione di popolazione in Italia: Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

7 ri p.m.p., rimane un gap con molte regioni del centro e del sud, dove l utilizzo dei donatori è ancora troppo basso per rispondere alla richiesta di salute dei cittadini residenti iscritti in lista d attesa per trapianto. Nella figura 4 vengono comparati i donatori utilizzati e quelli effettivi realizzati in Emilia-Romagna dal 2001 al 2006, suddivisi per i dodici mesi dell anno: si nota come un estrema variabilità caratterizzi il sistema. Donatori Utilizzati Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Donatori Effettivi Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Figura 4 Donatori effettovo ed utilizzati in Emilia-Romagna per mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Figura 5 Potenziali Donatori segnalati in Emilia-Romagna, mese per mese Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 3

8 Nella figura 5 la comparazione mensile riguarda invece il numero delle segnalazioni di potenziali donatori giunte al CRT ER da parte dei coordinatori locali alle donazioni negli ultimi 6 anni. Sotto media sono risultati i mesi di maggio, giugno (in analogia con molte altre regioni italiane), ma anche settembre, ottobre e dicembre. Nel 2006 sono state 17 le rianimazioni regionali che hanno segnalato al CRT-ER potenziali donatori di organi (tabella 2). Leader regionale, diversamente dai dati storici, è risultata la rianimazione generale dell Azienda USL di Cesena, con 32 segnalazioni. Ottimali sono risultate le performance della rianimazione dell Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (incremento delle segnalazioni a fronte di una riduzione dei soggetti deceduti per lesioni encefaliche); l effetto riduzione dei deceduti con lesioni encefaliche si è evidenziato soprattutto nell attività donativa delle rianimazioni cui afferiscono le maggiori neurochirurgie e Trauma Center regionali: l Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e l Azienda USL di Bologna. Nel primo caso -33 deceduti con lesioni encefaliche, nel secondo (ospedali Bellaria e Maggiore di Bologna) -13. Nel 2006 l attività neurochirurgica del Policlinico di Modena si è trasferita al S. Agostino Estense di Baggiovara, a seguito di ciò, considerando i dati aggregati delle due sedi, si rileva (2006 vs. 2005) come ad una riduzione modesta dei decessi (-7) si contrapponga un incremento nelle segnalazioni (+15). Stabile l attività al S. Maria Nuova di Reggio Emilia, lieve riduzione nelle altre rianimazioni regionali. Nella tabella 2 sono riportate le percentuali di opposizione al prelievo per ogni rianimazione regionale, si segnala che Baggiovara, Bologna S. Orsola, Faenza, Imola, Modena Policlinico, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini hanno ottenuto percentuali inferiori alla media regionale, che è stata di 28,5%. Durante il 2006 ci sono stati 2 casi di opposizione al prelievo da parte dell Autorità giudiziaria (a Reggio Emilia), 5 donatori sono stati persi per arresto cardiaco durante l osservazione di morte encefalica (a Forlì, Imola, 2 a Reggio Emilia, a Rimini). Rileviamo che sono stati 13 i soggetti sottoposti ad accertamento di morte e giudicati non idonei in assoluto (post anamnesi), 3 sono risultati non idonei prima dell ingresso in sala operatoria per il prelievo, in 7 casi la decisione di inidoneità al prelievo degli organi, a donatore giudicato idoneo, è stata presa in sala operatoria. I donatori effettivi non utilizzati (dai quali è stato prelevato almeno un organo che poi non è stato trapiantato) sono stati 4 nell arco dell anno (il 3,4% dei donatori Rianimazione Città Segnalati Oppos. Oppos. Arresto Non Non Donatori Effettivi Effettivi Utilizzati Multi- Procura cardiaco idoneo idoneo idonei non organo N. % post pre entrati in utilizzati anamnesi sala sala no effettivi S. Agostino - Estense Baggiovara , Ospedale Bellaria Bologna , Ospedale Maggiore Bologna , Policlinico S.Orsola Bologna 7 0 0, Ospedale Civile Carpi , Ospedale M. Bufalini Cesena , Ospedale degli Infermi Faenza 6 0 0, Arcispedale S.Anna Ferrara , Ospedale Morgagni Forli , Ospedale Civile Imola 3 0 0, Ospedale del Comprensorio Lugo , Ospedale Policlinico Modena 2 0 0, Ospedali Riuniti Parma , Ospedale Civile Piacenza 2 0 0, Ospedale S.Maria delle Croci Ravenna , Ospedale S.Maria Nuova Reggio Emilia , Ospedale degli Infermi Rimini , TOTALE , Tabella 2 Reperimento Donatori presso le Rianimazioni dell Emilia-Romagna nel Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

9 effettivi), esclusi dal trapianto dopo le procedure attuate per la valutazione di qualità degli organi donati. Riguardo alla percentuale di donatori utilizzati sui segnalati, rileviamo le ottime performance delle rianimazioni di Baggiovara (72%), S. Orsola di Bologna (85,7%) e Faenza (83,3%). Rispetto alla popolazione regionale ( abitanti, dato ISTAT del 14 censimento), le segnalazioni sono state, nel 2006, 52,0 p.m.p. (57,5 nel 2005), i donatori utilizzati 28,6 p.m.p. (35,1 nel 2005), gli effettivi 29,6 p.m.p. (36,4 nel 2005); si tratta di valori al di sopra della media nazionale ed europea. La figura 6 illustra le cause di morte dei 207 potenziali donatori segnalati in regione: le emorragie cerebrali sono state 125 (60,4%); i traumi 44 (21,3%), gli ictus ischemici 16 (7,7%), le anossie 16 (7,7%), tumori del SNC 3 (1,4%), meningite 2 (1,0%), patologie degenerative del SNC 1 (0,5%). Si rileva una stabilità negli ultimi anni degli accidenti vascolari cerebrali (emorragie ed ictus ischemici) che rappresentano i due terzi della popolazione potenzialmente donativa, (figura 7), mentre la percentuale dei traumi ha raggiunto il minimo storico regionale: 21,3% (44 casi assoluti, - 27% rispetto all anno precedente). Tali dati condizionano l età media dei potenziali donatori regionali (60,4 anni): nella figura 8 i donatori segnalati, effettivi, utilizzati e multiorgano del 2006 sono raggruppati per classe di età. Dei 118 donatori effettivi, 74 (62,7%) appartenevano alle classi di età superiore ai 59 anni. Di questi, solo 2 Tumore Primitivo Cerebrale 3 (1,4%) Encefalopatia post-anossica 16 (7,7%) Ictus ischemico 16 (7,7%) Meningite 2 (1,0%) Patologia degenerativa SNC 1 (0,5%) Trauma cranico 44 (21,3%) Emorragia cerebrale 125 (60,4%) Figura 6 Cause di morte dei Donatori segnalati in Emilia-Romagna nel % 90% 80% 70% 2,1% 2,6% 1,3% 3,7% 3,9% 2,9% 8,5% 6,1% 6,1% 6,5% 7,7% 2,0% 5,6% 10,5% 6,4% 6,1% 7,7% 3,5% 29,6% 21,5% 24,2% 32,5% 21,3% 26,2% 60% 50% 40% 30% 58,9% 59,7% 54,5% 62,1% 55,9% 60,4% 20% 10% 0% Emorragia cerebrale Trauma cranico Encefalopatia post-anossica Ictus ischemico Altre Figura 7 Cause di morte dei donatori segnalati in Emilia-Romagna Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 5

10 Segnalati Effettivi Utilizzati Multiorgano Figura 8 Donatori segnalati, effettivi, utilizzati e multiorgano in Emilia-Romagna per classi di età nel 2006 non sono stati utilizzati per inidoneità accertata successivamente al prelievo: l applicazione del protocollo regionale per la Sicurezza del donatore e la qualità degli organi donati ha consolidato l utilizzo di tanti donatori che solo pochi anni fa venivano ritenuti non idonei e quindi non valutati per la donazione. Sono stati utilizzati quindi 72 donatori anziani (pari al 63,1% del totale degli utilizzati), di cui 29 ultra settantacinquenni. La categoria di età superiore a 59 anni ha contribuito per 18,1 punti al raggiungimento di 28,6 donatori utilizzati p.m.p. ed ha permesso di trapiantare con buoni risultati 153 organi: 70 fegati, 1 cuore e 29 reni. L età media dei donatori utilizzati è stata dunque di 60,4 anni, con range 1-95 anni (era di 56,1 anni nel 2005, 58,2 nel 2004, 49,0 nel 2003). Sono stati segnalati 6 donatori in età pediatrica, di cui 4 utilizzati (2 opposizioni). Le figure 9 e 10 illustrano le varie classi di età dei donatori segnalati e di quelli utilizzati negli ultimi 6 anni. Dei potenziali donatori segnalati, 93 erano di sesso femminile (44,9%), 114 maschile (55,1%); nei due gruppi la percentuale di opposizione al prelievo è pressoché identica (29% vs. 28,1%); sono stati utilizzati percentualmente più donatori maschi (56,1%) che femmina (53,8%). Il destino dei potenziali donatori segnalati in regione è riportato nella figura 11. Le opposizioni al prelievo sono state 59 (1 in più rispetto al 2005), ma la percentuale, a causa della riduzione delle segnalazioni, è incrementata 25,3% al 28,5%, ed superiore alla media nazionale (25,8%). Analizzando le opposizioni alla donazione negli ultimi 6 anni in Emilia-Romagna (figura 12), si riscontra come le classi di età tra 15 ed i 29 anni e tra i 45 ed i 59 anni siano quella in cui il valore è più elevato rispetto all anno precedente (+35% e +23,6% rispettivamente), mentre nella classe di età superiore ai 75 c è stata una forte riduzione delle opposizioni (-19,6%) Figura 9 Donatori segnalati in Emilia-Romagna per classi di età Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

11 Figura 10 Donatori utilizzati in Emilia-Romagna per classi di età Opposizioni 59 (28,5%) Opp. Procura 2 (1,0%) Arresto Cadiaco 5 (2,4%) Non idonei post anamnesi 13 (6,3%) Utilizzati 114 (55,1%) Non Idonei pre sala 3 (1,4%) Effettivi non utilizzati per non idoneità donatore pre trapianto 1 (0,5%) Effettivi non utilizzati per non idoneità organo prelevato 3 (1,4%) Idoneo entrato in sala e non prelevato per patologia organo 7 (3,4%) Figura 11 Destino dei Donatori segnalati in Emilia-Romagna nel % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 75,0% 0,0% 33,3% 0,0% 28,6% 33,3% 32,0% 37,5% 11,4% 33,3% 16,7% 41,7% 26,9% 20,0% 38,5% 31,0% 45,0% 36,0% 34,9% 27,5% 27,3% 39,0% 17,3% 40,9% 38,0% 20,3% 31,5% 25,6% 25,0% 27,4% 25,7% 19,4% 30,8% 31,8% 29,6% 10,6% Figura 12 Opposizioni alla donazione in Emilia-Romagna per classi di età Sono continuate durante tutto l anno le attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini tramite la Campagna regionale Una scelta consapevole, realizzata con il supporto indispensabile delle Associazioni di Volontariato e dei Pazienti. È stata vivace anche la presenza degli operatori sanitari regionali alle attività formative organizzate a livello aziendale e regionale, ma anche ai Corsi nazionali (16 partecipanti), quali il Corso TPM (Transplant Procurement Manager), quello sulla Morte encefalica e quello sulla Comunicazione. Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 7

12 IL DONATORE A RISCHIO CALCOLATO Il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha stilato, e rese operative dall autunno 2003, le Linee Guida sui Criteri generali per la valutazione di idoneità del donatore, definendo 5 categorie di rischio: standard, calcolato, aumentato ma accettabile, non valutabile, inaccettabile. Ciò ha comportato per i Centri regionali di riferimento, durante la valutazione di idoneità di ogni potenziale donatore, l attribuzione del livello di rischio prima dell utilizzo degli organi, seguendo le modalità operative indicate dal CNT. La raccolta dei dati relativi ai donatori a rischio, agli organi da loro prelevati ed ai pazienti trapiantati è iniziata il 1 ottobre In Emilia-Romagna, tra i 393 donatori utilizzati dall ottobre 2003 al , sono risultati a rischio calcolato 79 soggetti (20,1%), come si evince dalla tabella seguente. Anno Anticore+ HCV+ Meningite Anticore+ Anticore+ Antivore+ Batteriemia Totale HBsAg+ HBsAg+ HCV+ HCV totale Nella figura 1DR è rappresentata graficamente la percentuale dei donatori regionali a rischio calcolato, utilizzati nel periodo di riferimento. Nella figura 2DR si possono vedere quanti reni, fegati e cuori sono stati prelevati e trapiantati dai donatori a rischio calcolato che sono stati utilizzati nel periodo di riferimento. Nella figura 3DR è evidenziata la percentuale di rischio degli organi derivati da donatori regionali a rischio calcolato e trapiantati ovunque, nel periodo di riferimento. Rischio standard 314 (80%) Rischio calcolato 79 (20%) Figura 1DR Categorie di rischio dei donatori utilizzati in Emilia-Romagna dall al Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

13 Rene Fegato Cuore Rischio standard Rischio calcolato Figura 2DR Categorie di rischio degli organi procurati in Emilia-Romagna e trapiantati ovunque, dall al CUORE FEGATO Rischio standard 90% Rischio calcolato 10% Rischio standard 85% Rischio calcolato 15% RENE Rischio calcolato 14% Rischio standard 86% Figura 3DR Incidenza percentuale di rischio degli organi prelevati in Emilia-Romagna, e trapiantati ovunque, dall al Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 9

14 IL PROGRAMMA DONOR ACTION È noto a tutti lo scopo del programma internazionale Donor Action (D.A.) al quale l Emilia-Romagna aderisce dal 1998, che consiste nello studio dell epidemiologia dei decessi e del percorso dalla identificazione del potenziale donatore alla osservazione di morte ed alla donazione. Dal 2006 le Terapie Intensive che partecipano al progetto sono 23, si sono aggiunte infatti la neurorianimazione di Baggiovara (Ospedale S. Agostino-Estense di Modena dove si è trasferita l attività neurochirurgica del Policlinico di Modena) e la rianimazione generale di Lagosanto (Ospedale del Delta). Delle Terapie Intensive partecipanti al programma, 6 hanno un servizio di neurochirurgia con 65 posti letto mentre 17, di cui 1 pediatrica, sono senza neurochirurgia, con 127 posti letto. Per l aumento da 21 a 23 delle Terapie Intensive che aderiscono, il numero totale di ricoveri è aumentato rispetto al 2005 (da 8842 a 9222, +4.13%) con una riduzione significativa del numero totale dei decessi (1418 nel 2006 vs nel 2005, - 4.2%) (Grafico 1DA). Il contributo dell Ospedale di Lagosanto in termini di segnalazioni non è stato significativo mentre l Ospedale di Baggiovara ha assorbito i pazienti del Policlinico di Modena Ricoveri Decessi Grafico 1DA Variazione di incidenza dei decessi con patologia cerebrale in rapporto al numero dei ricoveri nelle maggiori T.I. regionali (confronto ) Nell anno 2006 il numero dei decessi totali nelle 23 Terapie Intensive è sceso da 1481 nel 2005 a 1418 (- 63, cioè -4,2%) con una riduzione del numero degli accertamenti di morte da 229 a 207 (-22, cioè - 9,6%). L analisi di questi dati dimostra che la riduzione delle donazioni nel 2006 è conseguente alla diminuizione dei decessi, in particolare dei decessi con patologia cerebrale. Infatti si evidenzia che il 26,5% dei decessi presentava come causa di morte una patologia cerebrale. Tale percentuale, è del 4,6% inferiore rispetto all anno precedente (31,1%). Dei 376 decessi con patologia cerebrale, 321 (85,4%) avevano presentato GCS=3 durante il ricovero (danno cerebrale severo) di questi, 207 evolvevano verso la morte encefalica (64,5%). Come consuetudine vengono segnalati al CRT-ER da parte delle Terapie Intensive anche i soggetti in morte encefalica ma giudicati non idonei a priori per la donazione: quest anno sono stati 13 (9 per neoplasia, 1 per causa di morte sconosciuta, 1 per severa coagulopatia e 2 per altre cause); erano stati 15 nel Il numero degli accertamenti di morte in regione nell anno 2006 è stato di 207 sui 299 potenziali donatori ricoverati in rianimazione per almeno 6 ore (69,2%). Tale percentuale è sovrapponibile a quella dell anno precedente. Ciò dimostra come l efficacia del mantenimento dei potenziali donatori da parte dei rianimatori, già ottimo negli anni precedenti, si sia mantenuto su livelli elevati. 10 Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

15 La Tabella 1DA riporta l attività delle singole Terapie Intensive nell anno appena concluso. Ospedali con Posti Decessi Decessi % GCS=3 % GCS=3 Accerta- % Segnalati Richiesta Oppos. % Donatori Neurochirurgia letto totali con PC (b / a) (c) (c / a) in ICU>6 menti (e / d) donaz. (g) (g / f) Effettivi / (a) (b) (d) (e) (f) Utilizzati Baggiovara ,0% 35 70,0% ,8% ,0% 19 / 18 BOBellaria ,4% 17 40,5% ,0% ,4% 9 / 9 Cesena ,3% 44 86,3% ,0% ,9% 14 / 13 Ferrara ,3% 23 34,3% ,9% ,3% 11 / 11 Parma ,0% 39 27,7% ,8% ,0% 16 / 15 Reggio Emilia ,4% 33 25,6% ,4% ,3% 14 / 14 Totale ,3% ,8% ,7% ,3% 83 / 80 Ospedali senza Posti Decessi Decessi % GCS=3 % GCS=3 Accerta- % Segnalati Richiesta Oppos. % Donatori Neurochirurgia letto totali con PC (b / a) (c) (c / a) in ICU>6 menti (e / d) donaz. (g) (g / f) Effettivi / (a) (b) (d) (e) (f) Utilizzati BOMaggiore ,8% 20 22,5% ,4% ,4% 5/5 BOSant Orsola ,2% 7 8,2% ,0% ,0% 6 / 6 BOSo Pediatria ,0% 0 0,0% 0 0 0,0% ,0% 0 / 0 Carpi ,2% 12 18,2% ,5% ,0% 2 / 2 Castel SG (PC) ,4% 1 3,4% 1 0 0,0% ,0% 0 / 0 Cesena Tipo ,5% 4 8,5% ,0% ,0% 1 / 1 Faenza ,0% 9 22,5% ,0% ,0% 5 / 5 Fidenza ,0% 7 14,0% 5 0 0,0% ,0% 0 / 0 Forlì ,6% 5 8,6% ,0% ,0% 0 / 0 Guastalla ,0% 0 0,0% 0 0 0,0% ,0% 0 / 0 Imola ,2% 11 21,2% ,3% ,0% 2 / 2 Lagosanto(delta) ,8% 2 10,5% 1 0 0,0% ,0% 0 / 0 Lugo ,1% 16 27,1% ,0% ,0% 0 / 0 Modena ,9% 4 4,0% ,0% ,0% 2 / 2 Piacenza ,6% 2 2,6% ,0% ,0% 2 / 2 Ravenna ,7% 15 20,0% ,5% ,0% 3 / 3 Rimini ,5% 15 21,1% ,0% ,0% 7 / 6 Totale ,9% ,9% ,4% ,6% 35 / 34 REGIONE ,5% ,6% ,2% ,3% 118/114 Tabella 1DA Attività delle 23 Terapie Intensive dell Emilia-Romagna che partecipano al programma DA (2006) La Figura 1DA rappresenta l incidenza di patologia cerebrale sui decessi totali. Si evidenzia, dall inizio del programma Donor Action nel 1998, una progressiva riduzione delle patologie cerebrali sul totale delle morti nelle Terapie Intensive della regione, con una percentuale che nell ultimo anno è stata del 26,5%. 59,4 54,1 49,8 50,0 50,3 49,8 46,0 47,0 47,3 33,2 31,8 31,4 27,9 23,0 21,5 22,4 19,3 15,9 43,9 41,2 38,9 39,2 34,4 31,4 32,5 31,1 26,5 Osp. con neurochirurgia Osp. senza neurochirurgia Regione Emilia-Romagna 1998 (2ºsem) Figura 1DA incidenza di patologia cerebrale come causa di morte dal 2 semestre 1998 al 31/12/2006 nelle Terapie Intensive che partecipano al programma DA Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 11

16 Il grafico 2DA conferma il trend degli anni passati, con un ulteriore riduzione dei decessi per patologia traumatica (da 115 nel 2005 a 69 nel 2006, 40%) (17%) 63 (17%) 115 (25%) 267 (58%) 61 (18%) 244 (65%) patologia cerebrale vascolare patologia trumatica altro Grafico 2DA ) incidenza di patologia traumatica e vascolare cerebrale sul totale dei decessi con PC (confronto Nella Figura 2DA è rappresentata la percentuale di incidenza dei pazienti con patologia cerebrale severa (GCS = 3) sui decessi totali nelle Terapie Intensive regionali. Si riscontra una riduzione nella media regionale delle patologie cerebrali severe rispetto al 2005 (22,6% vs. 24,4%) che è il risultato di una riduzione nelle sedi senza neurorianimazione (13,9 vs. 17,6) e di un incremento nelle sedi con neurochirurgia (39,8% vs. 35,3%). REGIONE EMILIA-ROMAGNA 22,6 Osp. SENZA Neurochirurgia 13,9 Rimini Ravenna Piacenza Modena Lugo Lagosanto Imola Guastalla Forlì Fidenza Faenza Cesena Tipo Castel San Giovanni Carpi BO Sant Orsola Pediatria BO Sant Orsola Adulti BO Maggiore 0,0 0,0 2,6 4 3,4 10,5 8,6 14 8,5 8,2 18,2 21, ,2 22,5 22,5 27,1 Osp. CON Neurochirurgia 39,8 Reggio Emilia Parma Ferrara Cesena BOBellaria Baggiovara 25,6 27,7 34,3 40,5 70,0 86,3 Figura 2DA Percentuale dei pazienti con patologia cerebrale severa (GCS = 3) sui decessi totali nelle Terapie Intensive regionali nell anno Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

17 Nella Figura 3DA è rappresentata la percentuale di osservazioni di morte encefalica effettuate sui potenziali donatori nelle rianimazioni regionali. Rispetto al 2005, pur con una netta riduzione dei decessi con patologia cerebrale (376 rispetto a 460), va sottolineato che la percentuale di accertamenti sui soggetti che presentavano i requisiti (GCS=3 e ricovero superiore a 6h) si è mantenuta elevata (69,2% vs. 69,8%), mantenendo la differenza fra le sedi con neurochirurgia (81,7% vs. 80%) e quelle senza (50,4% vs. 56,6%). REGIONE EMILIA-ROMAGNA 69,2 Osp. SENZA Neurochirurgia 50,4 Rimini Ravenna Piacenza Modena Lugo Lagosanto Imola Guastalla Forlì Fidenza Faenza Cesena Tipo Castel San Giovanni Carpi BO Sant Orsola Pediatria BO Sant Orsola Adulti BO Maggiore 0,0 0,0 0,0 0,0 0, , ,5 47,4 54, ,0 100,0 Osp. CON Neurochirurgia 81,7 Reggio Emilia Parma Ferrara Cesena BOBellaria Baggiovara 75 77,4 75,8 83,8 90,9 100,0 Figura 3DA Percentuale di accertamenti di morte sui potenziali donatori nelle Terapie Intensive regionali nell anno 2006 L andamento degli accertamenti di morte encefalica in regione è mostrato nella Figura 4DA ,7 43,7 63, ,4 71,6 67,1 49,4 45, ,4 55,3 56,6 48,9 50,4 72,4 69,8 69,2 62,6 62,4 59,9 57,9 44,6 38, ,8 Osp. Con Neurochirurgia Osp. Senza Neurochirurgia REGIONE EMILIA-ROMAGNA 1998 (2ºsem) Figura 4DA Percentuale di accertamenti di morte cerebrale dal 2 semestre 1998 al 31/12/2006 nelle Terapie Intensive regionali che hanno partecipato al programma DA Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 13

18 La Figura 5DA riporta la percentuale di opposizioni nelle rianimazioni regionali calcolata sul numero di richieste di donazione ai parenti, come previsto dal Programma Donor Action, anziché sui potenziali donatori segnalati. Si osserva un aumento delle opposizioni a livello regionale rispetto al 2005 (da 28,6% a 32,3%), soprattutto nelle sedi con neurochirurgia (da 27% a 33,3%). Per quanto modesto possa apparire tale aumento, va sottolineato la concomitanza con il ridotto numero di segnalazioni il cui risultato si è tradotto inevitabilmente in una sensibile riduzione dei donatori effettivi (da 145 a 118). REGIONE EMILIA-ROMAGNA Osp. SENZA Neurochirurgia 29,6 32,3 Rimini Ravenna Piacenza Modena Lugo Lagosanto Imola Guastalla Forlì Fidenza Faenza Cesena Tipo Castel San Giovanni Carpi BO Sant Orsola Pediatria BO Sant Orsola Adulti BO Maggiore 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 20,0 40,0 40,0 44,4 50,0 100,0 100,0 Osp. CON Neurochirurgia 33,3 Reggio Emilia Parma Ferrara Cesena BOBellaria Baggiovara 20,0 33,3 33,3 37,9 29,4 44,4 Figura 5DA Percentuale di opposizioni al prelievo di organi nelle Terapie Intensive nel 2006 La Figura 6DA riporta le percentuali complessive regionali di opposizione a partire dal ,6 42,0 33,0 33,1 32,0 32,6 27,3 27, ,3 40,5 35,7 28,0 23,0 38,3 31,9 29,6 39,9 35,6 34,4 33,5 32,3 30,4 29,0 28,6 24,4 18,0 Osp. Con Neurochirurgia Osp. Senza Neurochirurgia REGIONE EMILIA-ROMAGNA 1998 (2ºsem) Figura 6DA Percentuale di opposizioni alla donazione dal 2 semestre 1998 al 31/12/2006 nelle Terapie Intensive che hanno partecipato al programma DA 14 Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

19 Per uniformare il valore delle opposizioni in Regione Emilia-Romagna a quello nazionale, la percentuale deve essere calcolata sul numero dei segnalati, non sul numero dei colloqui; i risultati sono i seguenti: 28,5% nel 2006, 25,3% nel In conclusione si può notare come nel 2006 sia verificata una riduzione complessiva degli accertamenti di morte (207 vs. 229) e quindi dei donatori effettivi (118 vs. 145). La motivazione è da identificare nella riduzione dei decessi con patologia cerebrale (376 vs. 460) e nell aumento dei mancati consensi (61 vs. 59). L aspetto positivo che emerge dall elaborazione di questi dati è certamente l elevato standard di attività assistenziale nelle Terapie Intensive regionali, tesa al recupero funzionale del paziente ricoverato. Le azioni correttive intraprese su indicazione del programma Donor Action sono state le seguenti: 1) Dare come obiettivo ad ogni coordinatore locale la valutazione di un determinato numero di pazienti deceduti in reparti diversi dalle terapie intensive (medicine generali, astanterie, geriatrie, neurologie,...) dove, in seguito alla valutazione delle SDO (scheda dimissione ospedaliera), è emerso che sono deceduti almeno 551 pazienti (considerando solo quelli deceduti entro i primi 3 giorni dal ricovero e con età inferiore ad 85 anni) con patologie cerebrali severe (ESA, ictus, traumi). Si è quindi pensato di valutare anche questo pool di soggetti ricoverati spendendo le proprie energie per migliorare i rapporti con i colleghi di questi reparti. 2) Riproporre nel 2007 agli Ospedali dell Emilia-Romagna, dopo circa 7 anni dalla prima diffusione, il questionario Hospital Attitude Survey, realizzato dall organizzazione internazionale Donor Action Foundation, cui la nostra regione ha scelto di aderire. Scopo del questionario è quello di valutare attitudini e motivazioni del personale coinvolto nel processo di donazione, prelievo e trapianto. 3) Dare una formazione adeguata al personale infermieristico coinvolto nel processo di donazione, prelievo e trapianto. Pertanto il personale del CRT-ER, insieme ai coordinatori locali e ad altri consulenti esterni hanno attuato una serie di eventi formativi presso le Rianimazioni regionali denominato progetto ALMA. M. Celeste Bonanno Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 15

20 ATTIVITÀ DEI COORDINATORI LOCALI L anno appena trascorso è stato caratterizzato, sul fronte dell attività di donazione presso l ospedale Bellaria di Bologna, da un calo evidente di prelievi multiorgano e di cornee. Tale negatività, comune a quasi tutte le Rianimazioni della regione, anche se con rilievi numerici diversi, è stata oggetto di ricerca e di riflessione interna al nostro reparto di Terapia intensiva. Le considerazioni generali emerse, in rapporto all attività dell anno precedente, possono così essere riassunte. Il 2006 è stato caratterizzato da una riduzione dei decessi totali (42 vs. 56) associato inevitabilmente ad una diminuzione di decessi con patologia cerebrale severa: (30 vs. 36). Nel 2006 è sensibilmente aumentato il numero dei decessi caratterizzati o da assenza dei requisiti per la diagnosi di morte encefalica (GCS > 3), o da inidoneità a priori (metastasi cerebrali, neoplasie cerebrali plurioperate), per un totale di 16 casi. Le opposizioni-mancati consensi alla donazione sono stati 5 come nel I Donatori segnalati sono stati tutti sottoposti ad accertamento-certificazione di M.E. e da questi sono emerse le 9 donazioni multiorgano e di tessuti (poco più del 50% rispetto all anno precedente). Per quanto concerne il prelievo di cornee a cuore fermo, ancora una volta il punto dolente, nonostante la presenza costante e dedicata di un Anatomo-patologo, rimane nella difficoltà non risolta, di contattare i Parenti dei soggetti deceduti. A questo comunque va aggiunta anche la qualità generale dei decessi eleggibili a donazione di cornee dell Ospedale Bellaria: spessissimo risultano infatti non idonei o marginali. Gli aspetti positivi del 2006 si possono comunque individuare sul fronte dell attività scientifica e culturale sostenuta dal Coordinatore Locale che ha visto la partecipazione dei Colleghi e del Personale infermieristico. È stato sviluppato lo studio sull ottimizzazione della perfusione nel Donatore multiorgano con buoni risultati, tra cui la pubblicazione di una tesi di Specializzazione presentata all Ateneo di Bologna. È iniziata e proseguita la collaborazione per l organizzazione e la docenza del corso AL-MA insieme al CRT-ER. È stato presentato uno studio sulle potenzialità e le criticità della donazione multitessuto nell ambito dell Azienda AUSL di Bologna sempre in collaborazione col CRT-ER, al convegno di Parma. Infine diversi componenti del personale infermieristico della Rianimazione sono stati messi in grado di partecipare a Corsi nazionali specifici sulla donazione. Leonardo Pomponio Nell anno 2006 sono stati eseguiti nove accertamenti di morte cerebrale presso la Rianimazione dell Ospedale Maggiore di Bologna. In cinque casi solamente si è potuto procedere alla donazione di organi e tessuti. La percentuale di opposizioni alla donazione di organi è risultata ancora elevata rispetto agli anni passati, anche se inferiore all anno scorso, a causa soprattutto dell aumento delle negazioni in vita e di alcuni casi di pazienti deceduti appartenenti a cultura e religione diverse. Eseguendo una valutazione comparativa con i dati degli anni passati, si evidenzia un calo superiore a più del 50% del numero dei decessi per lesioni cerebrali gravi nella nostra Rianimazione. Le donazioni di cornee presso l Ospedale Maggiore sono risultate all incirca invariate rispetto all anno passato a causa, sempre, di un elevato numero di donatori non idonei. È in corso l elaborazione di un progetto atto a migliorare l informazione e la comunicazione con i parenti dei deceduti al fine di ottenere un incremento di donazioni di cornee per l anno Nell anno 2005 si è proposto un Progetto per l impiego di volontari in Servizio Civile dal titolo: Informazione e promozione per la donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto con lo scopo di migliorare l informazione e promuovere la donazione di organi e tessuti all interno e all esterno delle strutture dell Azienda USL di Bologna. Il Progetto, in stretta interazione con il Centro Riferimento Trapianti dell E- 16 Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

21 milia-romagna, attualmente non è ancora stato accettato e siamo in attesa di approvazione da parte dell Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. È continuata la formazione del personale medico ed infermieristico dell Ospedale Maggiore aderendo al Progetto ALMA proposto dal Centro di Riferimento Trapianti dell Emilia-Romagna, tuttora in corso. È in corso di definizione un progetto per la donazione multitessuto che prevede la ricerca e la selezione dei potenziali donatori presso gli Ospedali Maggiore e Bellaria ed il successivo prelievo di tessuti presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli. Alessandro Ronca Il 2006 al S. Orsola è stato un anno di transizione ed alcuni progetti di procurement, a causa della ristrutturazione aziendale, non si sono concretizzati. A fronte di un netto aumento delle segnalazioni di potenziali donatori di cornee, non vi è stato un incremento del procurement. Un dato saliente è, invece, l aumento della sensibilità all attività donativa. Sono aumentate rispetto all anno precedente le richieste di valutazione per potenziali donatori da reparti anche non intensivi. Una maggiore attenzione alla donazione si è avuta anche dai reparti intensivi dove da non idoneità d ufficio si è passati ad una richiesta di valutazione ulteriore per evitare il rischio di perdere potenziali donatori. In termini numerici l anno si conclude in modo non brillante, ma in termini di sensibilità sicuramente si è cresciuti. Stefano Campagna Nel corso dell anno 2006 si è registrata una ripresa della donazione di cornee presso lo IOR. La capillare informazione degli operatori sanitari ha senza dubbio contribuito a tale risultato considerato il numero assai limitato dei candidati idonei al prelievo (vedi tabella allegata). Si è proceduto inoltre alla computerizzazione dei dati dei donatori pregressi in notebook dedicato per un adeguata gestione dell archivio e trasferimento on line delle informazioni al centro riferimento trapianti regionale. Analisi decessi anno 2006 ISTITUTI ORTOPEDICI RIZZOLI di Bologna Data di nascita deceduti ESITO 08/11/1921 NON IDONEO PER ETÀ 04/03/1933 PRELIEVO 05/05/1916 NON IDONEO PER ETÀ 07/12/1911 NON IDONEO PER ETÀ 03/03/1951 OPPOSIZIONE ALLA DONAZIONE 01/10/1933 NON IDONEO PER PATOLOGIA 29/07/1910 NON IDONEO PER ETÀ 12/08/1923 NON IDONEO PER ETÀ 19/03/1924 NON IDONEO PER ETÀ 12/01/1908 NON IDONEO PER ETÀ 26/03/1921 NON IDONEO PER ETÀ 18/05/1934 PRELIEVO 12 deceduti allo IOR nel 2006 Umberto Righi Nel corso dell anno appena trascorso l attività di donazione nell ospedale di Carpi è stata sovrapponibile a quella dell anno precedente; si è proseguito il monitoraggio dei pazienti deceduti in Rianimazione con la compilazione delle schede relative al Donor Action. Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 17

22 Vista la notevole diminuzione di ricoveri con patologia cerebrale severa, abbiamo cercato di lavorare di più sui tessuti e sulla sensibilizzazione alla donazione del personale sanitario. Da marzo a dicembre, con la collaborazione del personale infermieristico della rianimazione, e coi colleghi anestesisti, abbiamo tenuto 7 edizioni di un corso sulla donazione di cornee e multitessuto, al quale hanno partecipato circa 200 persone, in gran parte infermieri. In agosto abbiamo avuto il primo donatore multitessuto, da cadavere sottoposto ad accertamento di morte cardiaca. La novità del 2006 è la nascita in rianimazione di un gruppo di infermieri motivati che hanno messo a disposizione della struttura ospedaliera la loro esperienza nel campo del prelievo di cornee, e che hanno collaborato con me nella formazione. Ringrazio tutti i professionisti che collaborano con noi in questa attività con competenza e disponibilità. Roberta Foppoli L attività di donazione e prelievo di organi e tessuti per l anno 2006 in seno all USL di Cesena si caratterizza per un aumento di mancati consensi (dieci Neuro uno Tipo) in quanto il numero di osservazioni ripercorre quello dell anno precedente (trentadue vs. trenta) e precisamente trenta in Neuro e due in Tipo. In totale i donatori sono risultati quattordici vs. ventitrè (tredici Neuro ed uno Tipo). Da notare comunque l alta percentuale di potenziali donatori risultati non idonei (anche al banco operatorio), in totale sette: quest ultimo dato può essere di conforto in quanto indica la serietà dell impegno profuso e lo standard di sicurezza per la qualità raggiunto nel rispetto delle linee guida nazionali. È proseguito il disegno di informazione nelle Scuole Superiori condotto di concerto con il dipartimento di Sanità Pubblica e la fattiva collaborazione dell AIDO. Rimane storicamente problematica l acquisizione dei tessuti (le cornee raccolte appartengono esclusivamente a donatori identificati all interno delle due Rianimazioni e non è stato eseguito alcun prelievo multitissutale). Sandro Bucci Esprimo anche quest anno viva soddisfazione per i risultati ottenuti sia in termini di donazioni d organo che in termini di osservazioni di morti encefaliche effettuate a Faenza. Inoltre mi è parso di ravvisare una diminuzione delle opposizioni alle donazioni, non solo in termini effettivi, ma anche nel dialogo che si instaura coi parenti. Il sistema tiene tenendo conto anche del fatto che l anno 2006 è stato caratterizzato nel nostro Reparto per un fortissimo turn over di medici esperti, con sostituzioni a volte parziali, e col timore che questo stato potesse incidere sulla performance del reparto stesso, cosa che non è avvenuta. Queste buone notizie non sono trasferibili al campo delle donazioni di cornee e tessuti, che restano inspiegabilmente basse nonostante l impegno profuso nella sensibilizzazione e l aumento della sensibilità dei cittadini stessi. Non si è però avuto un effetto negativo dovuto alla limitazione dell età dei potenziali donatori perché veniva già effettuata dai nostri oculisti una severa scelta orientata al miglioramento della qualità della donazione, per cui il numero di cornee donate nel 2006 è in linea con i dati degli anni precedenti. Pierpaolo Casalini L attività di prelievo multiorgano nell Azienda Ospedaliera di Ferrara nell anno 2006 ha fatto registrare, a fronte di un maggior numero di accertamenti, una leggera flessione del numero di donatori, comunque in linea con le potenzialità della nostra Rianimazione. Il numero dei donatori non idonei è rimasto invariato, ma sono aumentate le opposizioni (dal 18 al 30%), in alcuni casi si è registrata opposizione specifica per le cornee e i tessuti. 18 Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti

23 L età avanzata della maggior parte dei donatori ha comportato che in due casi sia stato possibile prelevare solo il fegato, in un caso non è stato possibile il prelievo causa cirrosi. In compenso è andata a buon fine una importante donazione, pediatrica, di difficile gestione poiché i genitori, coinvolti nello stesso incidente, erano entrambi ricoverati, uno addirittura nella stessa rianimazione del figlio, e va riconosciuta nella circostanza ai medici e al personale infermieristico la grande sensibilità dimostrata. Sul fronte tessuti c è stata una ulteriore riduzione dei prelievi di cornea per la scarsa collaborazione dei soggetti coinvolti, mentre il programma del prelievo multitessuto non è stato completato per una serie di problematiche organizzative, legate soprattutto alla mancanza di un ufficio di coordinamento. Giorgio Mantovani Nell anno 2006 non è stato fatto alcun prelievo di cornee presso l AUSL di Ferrara, ciò è da attribuire al fatto che l attività degli Oculisti è stata riorganizzata e ridotta, per cui la disponibilità dei citati Colleghi è molto limitata ed insufficiente. Marina Malagodi Nell anno 2006 è proseguito il monitoraggio dei decessi avvenuti in Rianimazione a Forlì con la compilazione del Donor Action. Le osservazioni di morte sono state 3 su 5 morti cerebrali totali, di cui una non portata a termine per arresto cardiaco irreversibile durante l osservazione. Nelle due osservazioni portate a termine è mancato il consenso alla donazione di organi e tessuti per volontà contraria espressa in vita dal paziente, riferita dai parenti aventi diritto. Le cornee prelevate sono state 26, delle quali 20 in Rianimazione. In 14 casi è mancato il consenso alla donazione in 33 casi non c era idoneità per età o per patologia. Come concordato nella riunione obiettivi per l anno in oggetto in accordo con la Direzione Sanitaria, abbiamo valutato un caso per il prelievo di tessuti. Si trattava di un decesso avvenuto in Pronto Soccorso a seguito di incidente stradale per il quale abbiamo avuto due ordini di difficoltà: non siamo stati in grado di rintracciare in tempo utile il coniuge che non conviveva con la deceduta e contemporaneamente si era nella impossibilità di accedere alle Sale Operatorie della struttura per attività d urgenza in corso, evento assai frequente in considerazione dell alto tasso di occupazione delle Sale Operatorie stesse. Anche per l anno 2006 è proseguito il mio impegno per l aggiornamento specifico nel campo della Donazione di Organi e tessuti, partecipando al congresso AIRT che si è svolto a Bari e al congresso sulla donazione e trapianto di tessuti che si è svolto a Parma. È proseguita anche l attività di formazione nei confronti di medici e infermieri della struttura, organizzando una giornata di lezione e partecipando al corso ALMA promosso dal CRT-ER. È continuata anche la informazione presso le Scuole Medie superiori. Paola Gudenzi A fronte di un calo complessivo delle morti encefaliche presso l Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, fatto che per altri versi è molto confortante, abbiamo registrato una lieve diminuzione dei donatori effettivi. Tuttavia abbiamo migliorato gli indici di non opposizione. Ciò è stato possibile grazie a una serie di iniziative di formazione interna volte a migliorare le conoscenze del gruppo di coordinamento sulla relazione con le famiglie dei potenziali donatori; inoltre abbiamo beneficiato della presenza di una psicologa volontaria che ha aiutato il Coordinamento Locale. L attività di prelievo multitessuto è uscita dalla fase sperimentale dell anno scorso e ora è a regime. Dall analisi dei dati 2006 abbiamo capito che possiamo fare meglio: ci ripromettiamo di aumentare la raccolta estendendo a tutte le ore diurne la possibilità di individuare potenziali donatori multitessuto. Il prossimo anno sarà dedicato a questo progetto. Per ciò che attiene al prelievo di cute ci siamo resi autonomi, con l aiuto della Banca della Cute di Cesena, ed ora i due medici del Coordinamento eseguono i Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 19

Regione Emilia Romagna. Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule

Regione Emilia Romagna. Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule Regione Emilia Romagna Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule Resoconto 2009 Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule Redazione a cura di: Lorenza Ridolfi,

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