controllo ufficiale dei mangimi: nuovo PNAA novembre 2011 Roma

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1 controllo ufficiale dei mangimi: nuovo PNAA novembre 2011 Roma

2 Piano Nazionale di Controllo Ufficiale sull Alimentazione degli Animali 2012/2014 DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÁ ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI - ufficio VIIdirettore responsabile dr. Carmelo Cicero

3 Cos è il Piano di controllo ufficiale sull alimentazione animale (PNAA) Rappresenta lo strumento che a livello nazionale : determina tutte le azioni atte ad assicurare un alto livello di salute animale e quindi della sicurezza dei prodotti alimentari di origine animale mantiene attivo il controllo ufficiale sui mangimi 3

4 Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA) finalità finalità principali del PNAA assicura, in accordo a quanto stabilito dal Regolamento (CE) 178/2002 e dal Regolamento (CE) 882/2004, un sistema di controllo dei mangimi zootecnici e per animali da compagnia lungo l intera filiera fornisce garanzie di salubrità e di sicurezza dei prodotti di origine animale. 4

5 PNAA - normativa di base Regolamento (CE)n. 178/2002 : stabilisce i principi ei requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l Autorità Europea par la Sicurezza Alimentare (EFSA) e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. Regolamento (CE)n. 882/2004: relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. Regolamento (CE) n. 183 /2005: fissa i requisiti di igiene dei mangimi in tutte le fasi della produzione (compresa la produzione primaria), del trasporto e immagazzinaggio e della somministrazione agli animali 5

6 PNAA- altre norme di riferimento (1) Regolamento (CE) n. 152/2009 : che fissa i metodi di campionamento e d'analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per gli animali (G.U.C.E. n. L 54 del ) ( Linee Guida per il campionamento degli alimenti per animali applicazione del Regolamento (CE) n.152/2009 trasmesse con nota prot del 2/07/2009.) Regolamento (CE) n. 767/2009: sull immissione sul mercato e sull uso dei mangimi, che modifica il regolamento (CE) n. 1831/2003). 6

7 PNAA- altre norme di riferimento (2) Reg.(UE) n. 1069/2009 norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (Ce) n. 1774/2002 (regolamento sui sottoprodotti di origine animale Regolamento (UE) n. 242/2010 : della Commissione, del 19 marzo 2010 che istituisce un catalogo delle materie prime per mangimi (GU L 77 del ). Regolamento (UE) n. 892/2010: concernente lo status di alcuni prodotti in relazione agli additivi per mangimi cui si applica il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 266 del ). 7

8 PNAA- altre norme di riferimento (3) Reg.(CE) n. 834/2007: del Consiglio, del 28 giugno 2007, relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici Reg.(CE) n. 1830/2003: del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, concernente la tracciabilità, l etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati Reg.(CE) n. 999/2001: eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ; 8

9 Norme sanzionatorie Decreto Legislativo n. 142 del 12 novembre 2009 : Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 183/2005 che stabilisce i requisiti per l igiene dei mangimi D.Lvo 10 maggio 2004, n. 149: attuazione delle direttive 2001/102/CE, 2002/32/CE,2003/57/CE e 2003/100/CE, relative alle sostanze ed ai prodotti indesiderabili nell'alimentazione degli animali. D.L.vo n. 90, 3 marzo 1993: attuazione della direttiva 90/167/CEE con la quale sono stabilite le condizioni di preparazione, immissione sul mercato ed utilizzazione dei mangimi medicati nella Comunità. (G.U.R.I: n. 78 del 3/04/1993) art.16. D. Lvo. 5 aprile 2006 n. 190: che introduce la disciplina sanzionatoria per le violazioni al Regolamento (CE) n. 178/ del 23/05/2006). D.Lvo 21 febbraio 2005, n. 36 : disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CE) n. 1774/2002, e successive modificazioni, relativo alle norme sanitarie per i sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano (G.U.R.I. n. 63 del 17 marzo 2005). D.L.vo 21 marzo 2005, n.70: disposizioni sanzionatorie per le violazioni dei regolamenti (CE) numeri 1829/2003 e 1830/2003, relativi agli alimenti ed ai mangimi 9 geneticamente modificati; (G.U.R.I. n. 98 del 29/04/2005)

10 AUTORITÁ COINVOLTE PER LA PREPARAZIONE DEL PNAA REGIONI E PROV AUTONOME. Recepimento PNAA, Elaborazione del PRAA NAS: Controllo mangimi e OSM II.ZZ.SS.: Collaborazione stesura e analisi di laboratorio I.S.S. Collaborazione stesura e analisi di revisione CENTRI NAZIONALI DI REFERENZA Collaborazione stesura PNAA, coordinanento delle attività analitiche MINISTERO DELLA SALUTE D.G.S.A. Uff.VII pianificazione e coordinamento MINISTERO DELLE POLITICHE AGR. ALIMENTARI E FORESTALI ICQRF ASL: attività di vigilanza e controllo a livello locale POSTI ISPEZIONI FRONTALIERI controlli sui prodotti provenienti dai P.Terzi UVAC controllo sui prodotti provenienti dalla comunità 10

11 Applicazione del PNAA 2011/2014 (1) Dall anno 2009, la valenza del PNAA è triennale : -attualmente è in vigore PNAA Un PNAA triennale, ha permesso di armonizzare l organizzazione generale dei controlli a livello nazionale, ed interfacciare il PNAA con il Piano Nazionale Integrato (PNI) 11

12 Applicazione del PNAA 2012/2014 (2) L applicazione del PNAA tiene conto : dell aggiornamento ed il conseguente adattamento alla normativa dei nuovi orientamenti comunitari degli sviluppi scientifici manifestarsi di nuovi rischi alimentari(es. nuove materie prime derivanti dai processi di estrazione, ecc..) Allerta (con particolare riferimento a quelle derivate dall importazione dei mangimi) Altri aspetti che coinvolgono i Servizi Veterinari (organi di controllo ufficiale) evidenziati nel corso degli Audit di settore svolti sul territorio. il PNAA , è stato aggiornato Addendum 1/2009 del 20 luglio 2009 Addendum 1/2010 del 13 dicembre

13 Applicazione del PNAA 2012/2014 (3) Il PNAA fornisce alle Regioni e Province Autonome i criteri necessari per organizzare a livello locale le attività di controllo: frequenze ispettive minime presso gli OSM (operatori del settore dei mangimi); numero minimo di campioni di mangime da prelevare criteri di ripartizione; modalità e tempistiche di rendicontazione dei dati al Ministero della Salute. 13

14 PNAA - Livelli Essenziali di Assistenza Il PNAA è uno dei programmi di attività valutati nell ambito del Tavolo LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che ha come oggetto di specifici indicatori alcuni degli obblighi stabiliti dallo stesso PNAA. 14

15 Programmazione dell attività del PNAA Tale attività tiene conto: Attenta analisi del rischio fondata sulla valutazione dei dati relativi all'attività di controllo svolta negli anni precedenti dell anagrafe degli operatori del settore dei mangimi (ai sensi del Reg.(CE)183/2005) delle normative comunitarie e nazionali pertinenti al settore. 15

16 PNAA 2012/2014 (EXTRAPIANO) Le Regioni e le P. A., possono ampliare gli obiettivi del Piano, se particolari esigenze regionali lo richiedono: ATTIVITA EXTRAPIANO Tale attività consiste: - Accresciuta attività di vigilanza ispettiva (ispezioni propriamente dette presso gli OSM) - Prelievo di campioni superiore a quello indicato nel PNAA 16

17 Inoltre AUDIT REGIONALI Le Regioni e le PA, sono tenute a programmare un programma di Audit presso le AA.SS.LL. (Regolamento(CE) n. 882/04, art.4, par. 6) ciò è previsto per assicurare che tutto il personale deputato ai controlli ufficiali sia adeguatamente formato, e si mantenga aggiornato per i propri ambiti di competenza, promuovendo idonei corsi di formazione. 17

18 Programmazione dell attività del PNAA CONTROLLI UFFICIALI La programmazione dei controlli ufficiali si articola in un attività di MONITORAGGIO e di SORVEGLIANZA monitoraggio sequenza predefinita di osservazioni o misure al fine di ottenere un quadro d insieme della conformità alla normativa in materia di mangimi, alimenti e benessere animale (ex sorveglianza) sorveglianza l osservazione approfondita di una o più aziende del settore dei mangimi e degli alimenti, degli OSM e degli OSA e delle loro attività (ex vigilanza). 18

19 Organizzazione del PNAA Il PNAA prevede n. 3 sezioni: 1) Parte generale: ove vengono enunciate le finalità, gli obiettivi, le competenze, la programmazione dell attività regionale e la normativa di riferimento; 2) Parte tecnico-applicativa: suddivisa per capitoli ( n. 8) relativi ai controlli specifici da effettuare sui mangimi; 3) Modulistica: con le informazioni e gli approfondimenti di carattere pratico. 19

20 Piani Alimentazione Animale Regionali (PRAA) 2012/2014 Regioni e le PP. AA. devono predisporre ed adottare il proprio Piano Regionale (PRAA), che deve essere trasmesso al Ministero, Ufficio VII - Alimentazione Animale entro max. 60 giorni dalla data di pubblicazione del Piano nazionale, per una valutazione di merito. parte generale parte tecnica PRAA (piano regionale alimentazione animale) modulistica referente 20

21 Novità PNAA 2012/2014 Riferimenti precisi al Regolamento (CE ) 882/1004: - MONITORAGGIO - SORVEGLIANZA Revisione dei capitoli: Sono previsti 8 Capitoli: 1. Cap. 1) Piano di Controllo ai fini della profilassi della BSE 2. Cap. 2) Piano di Controllo degli Additivi e dei Principi Farmacologicamente Attivi 3. Cap. 3) Piano di controllo sulla presenza di Diossine, Pcb Diossina-Simili, Pcb non Diossina-Simili 4. Cap. 4) Piano di Controllo della contaminazione da Micotossine 5. Cap.5) Piano di Controllo della presenza di contaminati ambientali e metalli pesanti 6. Cap.6) Piano di Controllo della contaminazione microbica da Salmonella spp 7. Cap.7) Piano di controllo sulla presenza di Organismi Geneticamente Modificati 8. Cap.8) Controlli all importazione 21

22 Novità PNAA 2012/2014 Testo consolidato (integrato con gli Addenda 2009 e 2010) Revisione completa della numerosità campionaria Chiari riferimenti per la campionatura ai sensi del Regolamento (CE) 152/2009 Attività MONITORAGGIO per il Capitolo Salmonelle: la numerosità campionaria tiene conto dei dati Assalzoo + il n di allevamenti/regioni. Inoltre si chiede l acquisizione del sierotipo isolato indicazioni precise per effettuare sopralluoghi ispettivi in stabilimenti che producono mangimi non conformi 22

23 Capitolo n.1-bse- Articolazione del PNAA (applicazione delle restrizioni relative al divieto PAT) Tale capitolo è stato redatto con la collaborazione del CEA IZS di Torino. Sulla base del trend decrescente della BSE in Italia e dei risultati del Piano degli anni precedenti, sono state apportare modifiche al numero dei campioni: 2300/anno al posto di 3010/anno del PNAA (raccomandazione 2005/925/CE) - numero minimo

24 Articolazione del PNAA Capitolo n. 2- Additivi e Principi farmacologicamente attivi Attività di monitoraggio (n. camp. 915) Attività di sorveglianza (n. camp. 3000) n. Campioni PNAA : Tot

25 Articolazione del PNAA Capitolo n.3 Diossine PCB-diossina simili e PCB non diossina simili Monitoraggio (n. camp. 203) Sorveglianza (195). n. campioni PNAA : Tot

26 Articolazione del PNAA Capitolo n.4 Micotossine Monitoraggio : n. camp (1752) Mais e prodotti derivati: aflatossine, ocratossina, zearalenone, deossinivalenolo, fumonisine Grano: aflatossine, ocratossina, deossinivalenolo, tossine T2e HT2. Avena: Tossine T2 e HT2 26

27 Articolazione del PNAA Capitolo n.4 Micotossine Sorveglianza: n. 468 (780) matrici da campionare : materie prime (mais, sottoprodotti del mais, grano, altri cereali, semi, frutti oleaginosi, o loro prodotti e sottoprodotti (con particolare riferimento a panelli ed alle farine di arachidi, girasole e semi di cotone.); materie prime per mangimi immagazzinate per lunghi periodi o importate via mare per lunghi periodi; mangimi per bovine da latte; mangimi per animali da latte diverso dai bovini; mangimi per suini; mangimi composti. 27

28 Articolazione del PNAA Capitolo n.5- Contaminanti e metalli pesanti matrici da campionare alto contenuto proteico: farine e derivati di soia, di riso e del latte e pet food Monitoraggio: Totale n. 975 campioni(nel PNAA 2009/2011non erano previsti) (n. camp. 956 ex vigilanza) Sorveglianza : /// 28

29 Articolazione del PNAA Capitolo n. 6 Contaminazione microbica da Salmonella spp. Matrici da campionare Monitoraggio: n. tot cereali, semi oleosi, m. p. di o. vegetale e animale, mangimi composti (n PNAA 2009/2011) Sorveglianza : n. camp. 500 Semi di soia e derivati e mangimi composti (n. 517 nel PNAA 2009/2011) 29

30 Articolazione del PNAA Capitolo n. 6 - Contaminazione microbica da Salmonella spp in pet-food campionamenti di snack e dog-chewies per animali da compagnia (ad esempio orecchie di suino, trachea essiccata, ecc ) ovvero prodotti di origine animale destinati in particolare ai cani non prettamente a scopo alimentare al posto del mangime umido Tot. 112 (invariato rispetto al PNAA precedente) 30

31 Articolazione del PNAA Capitolo n. 6 - Contaminazione microbica da Salmonella spp. provvedimenti Positività riscontrata in mangimi composti per pollame e suini distruzione o adeguato trattamento termico(almeno 71 C x min 30 ) + (indagine epidemiologica) Positività riscontrata in semi di soia e derivati Positività per S. Enteritidis, Typhimurium, Infantis, Hadar o Virchow è necessario il trattamento termico, 71 C per almeno 30 + vincolo sanitario sino a esito negativo Per gli altri sierotipi trattamenti mirati ad un efficace riduzione: trattamento con acidi organici trattamento con acidi organici associato al trattamento termico. 31

32 . Articolazione del PNAA Capitolo n. 7 - OGM- Prevede controlli ispettivi presso gli OSM e il prelievo di campioni. in osservanza dei Regolamenti (CE) n. 1829/2003, n.1830/2003 n. 834/2007 Tolleranze: per gli alimenti zootecnici del circuito convenzionale: se > 0.9% devono essere dichiarati (Regolamenti CE n 1829/2003 e 1830/2003) per gli alimenti zootecnici del circuito biologico: <0,9% Regolamento (CE) 834/2007 (contaminazione accidentale) Sebbene le tolleranze coincidano, è opportuno ribadire che nel circuito convenzionale gli OGM autorizzati (prelevare solo quelli che non riportano la presenza OGM) possono essere utilizzati purché correttamente dichiarati in etichetta, mentre nel circuito biologico vige il divieto di impiego di OGM (vedi limite < 0,9%) 32

33 Capitolo n. 7 - OGM Articolazione del PNAA Tipologie di campioni: Devono essere prelevati, in via prioritaria, mangimi composti (completi o complementari) mangimi semplici (materie prime) Considerando che in matrici semplici e poco processate la ricerca di OGM risulta più affidabile ed efficace, si raccomanda di dedicare almeno il 50% dell attività di campionamento alle materie prime. Tutti i campioni dovranno contenere soia e/o mais, è possibile estendere i controlli a nuove specie (materie prime) recentemente autorizzati cotone, barbabietola, riso, colza, patata, riso, lino. 33

34 Capitolo n. 7 -OGM Piano di Monitoraggio Totale n. 400 campioni (600) Piano di sorveglianza Totale n. 252 campioni (185). Articolazione del PNAA (da suddividere tra il circuito biologico e quello convenzionale) 34

35 Articolazione del PNAA Capitolo n. 8 -Controlli all importazione- Scopo: uniformare i controlli all importazione Si effettua il prelievo delle stesse matrici Si ricercano gli stessi analiti prevede almeno il 5% delle partite(escluse quelle obbligatorie) Coordinamento con le Regioni per evitare di campionare le stesse partite che arrivano a destinazione finale (es. - aziende zootecniche-depositimangimifici ecc... ) (rendicontazione semestrale al Ministero) 35

36 Prelievo e analisi di campioni Applicazione del PNAA casuale o non mirato : sono campionamenti ufficiali, programmati nell ambito del piano di Sorveglianza, (MONITORAGGIO) atti a valutare l evoluzione nel tempo di un determinato fenomeno. Non è previsto il sequestro preventivo della partita. mirato: sono campionamenti ufficiali in assenza di sospetto, programmati nell ambito del piano di Vigilanza.(SORVEGLIANZA) Non è previsto il sequestro preventivo della partita. su sospetto: sono campionamenti ufficiali non programmati, ma effettuati sulla base di sospetto di irregolarità, E previsto il sequestro preventivo della partita 36

37 Prelievo e analisi di campioni Applicazione del PNAA D.M. 20 aprile Regolamento (CE) n. 152/2009 Linee guida applicative modificate allegato 8 Per gli additivi e i principi farmacologicamente attivi, quando è effettuato un campionamento ufficiale con riferimento ad una famiglia, resta inteso che l analisi deve coprire almeno tutte le sostanze riferite a quella famiglia Ad ogni campione deve corrispondere la ricerca di una sola sostanza/famiglia di sostanze La ricerca contemporanea di più principi attivi o famiglie nel medesimo campione, (screening multiresiduo), potrà essere valutata esclusivamente dalle Regioni o Province Autonome, sentiti i laboratori dell I.Z.S. competente per territorio. 37

38 NUOVE INDICAZIONI CAMPIONAMENTO/GESTIONE DEI CAMPIONI Modifica delle linee guida sul campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti per gli animali (Parte integrante del PNAA ) 38

39 Gestione dei campioni nota del Ministero della Salute n. prot. DSVET-4333-P del 03/08/2011 avente per oggetto: Gestione dei campioni per l esecuzione dei controlli ufficiali sugli alimenti e mangimi di cui al Regolamento (CE) n. 882/2004 precisa che: nel caso in cui sia conferito un campione per il quale l Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio non disponga della prova accreditata, su base continuativa o per circostanze impreviste, tale Istituto può subappaltare tale prova ad un laboratorio in possesso della prova accreditata. In tal caso il campione deve essere trasferito tal quale dal laboratorio ricevente al laboratorio in possesso della prova accreditata 39

40 Gestione dei campioni Per definire il numero di campioni finali (CF), l AC deve essere a conoscenza se il laboratorio designato dispone di metodi accreditati di screening e/o di conferma. Nel caso in cui il laboratorio designato disponga solo del metodo di screening accreditato,ma non del metodo di conferma accreditato l autorità competente dovrà procedere alla formazione di un ulteriore campione finale (pertanto n. 5 CF in totale) da inviare al laboratorio in possesso della prova accreditata. 40

41 Gestione dei campioni Formazione dei campioni finali Al fine di garantire una distribuzione omogenea nei campioni finali della contaminazione delle sostanze eterogeneamente distribuite, si deve necessariamente ricorrere alla macinazione del campione globale omogeneizzato. La fase di macinazione consente di ottenere una migliore attendibilità dei risultati di laboratorio in quanto consente di fornire una migliore precisione ed esattezza delle analisi di laboratorio. I C.F. sono ottenuti dalla macinazione del CG, o dal campione ridotto (parte del campione globale macinato) con apposita apparecchiatura o da banco o industriale. Considerate le diverse realtà organizzative regionali e le varie dinamiche produttive e commerciali, le operazioni di macinazione del CG, devono essere effettuate da personale adeguatamente formato, con attrezzature idonee, presso locali con adeguati requisiti strutturali appositamente individuati dalle Autorità regionali. 41

42 Gestione dei campioni Il Ministero, ai fini di una uniforme applicazione del PNAA, raccomanda che le Autorità Regionali individuino gli II.ZZ.SS. come sedi idonee in cui effettuare l attività di macinazione del campione globale, per l ottenimento dei CF. Se la macinazione del CG non avviene nel luogo di prelievo, il CG, opportunamente omogeneizzato, dovrà essere sigillato e munito di cartellino identificativo recante le informazioni necessarie ad individuare la partita a cui il campione appartiene. Successivamente, il CG sarà consegnato dagli organi ufficiali preposti al campionamento, al laboratorio di analisi/o altra sede individuata dalle AC per l espletamento della successiva fase relativa alla formazione dei campioni finali. Il CG deve necessariamente, essere accompagnato nel luogo individuato dalle Autorità competenti per la macinazione, da un verbale di prelevamento recante tutte le informazioni, rese in modo leggibile, necessarie ad identificare sia la partita di riferimento sia le modalità di campionamento effettuate (Allegato 1/1a e 1b del PNAA ). 42

43 Gestione dei campioni Con lo scopo di un migliore utilizzo delle risorse umane ed economiche e ove si ritenesse necessario, nel caso in cui la macinazione sia effettuata in una sede degli IIZZSS, le Autorità sanitarie che hanno prelevato il campione potranno delegare altre Autorità locali ( colleghi della stessa amministrazione di appartenenza (PIF-ASL) con sede più vicina al laboratorio che dovrà effettuare le analisi. Alla formazione dei campioni finali (CF), presso la sede dell IZS o di altra sede designata, potrà essere presente anche il titolare dell azienda o il proprietario/detentore del prodotto, presente alla formazione del CG, o altro delegato ( modelli di delega Allegato 2 e 2a). A tal fine è necessario che il laboratorio/altra sede convochi le parti interessate nei tempi previsti per legge. Redazione del verbale di formazione dei campioni finali 43

44 Gestione dei campioni Il titolare dell azienda o il proprietario/detentore del prodotto, nel caso in cui non abbia intenzione di essere presente alla formazione dei CF presso la sede in cui avverrà la formazione dei CF o degli IZZSS, potrà comunicarlo per iscritto alle Autorità interessate (che hanno effettuato il prelievo e la preparazione del CG.). All atto della formazione dei campioni finali il personale degli organi ufficiali preposti al campionamento deve redigere un verbale aggiuntivo, da allegare al precedente e che ne riporti gli estremi, recante informazioni, rese in forma leggibile, sulle procedure utilizzate per la formazione dei campioni finali (Allegato 1c). 44

45 Gestione dei campioni Per gli OGM dovrà essere effettuata esclusivamente una macinazione a secco, mentre per le micotossine, la macinazione potrà essere effettuata opzionalmente o a secco o tramite formazione di slurry. Lo slurry si ottiene miscelando il CG con una pari quantità in peso di acqua di rete fino ad ottenimento di una pasta densa ed omogenea. 45

46 Gestione dei campioni La tipologia di strumento da utilizzare per la formazione dello slurry dipende dalla quantità di campione da macinare. Per la macinazione del CG di 4 o più Kg, è consigliabile utilizzare uno strumento industriale munito di una testa disintegrante ad uso generale dotato di motore EExd o equivalente (catalogo M2). In alternativa, nel caso non si disponga di uno strumento in grado di macinare il CG di 4 o più Kg in un'unica soluzione, si può procedere ad una macinazione del CG in più tempi, utilizzando uno strumento da banco codice 24C102T o equivalente. Per gli OGM, relativamente alla macinazione a secco è necessario evitare un eccessivo riscaldamento del campione che potrebbe determinare una degradazione del DNA. Inoltre è consigliabile ottenere una granulometria non superiore agli 0,5 mm per la soia e 0,75 mm per il mais. 46

47 Applicazione del PNAA analisi di campioni Le analisi sono effettuate dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali territorialmente competenti. Le analisi di revisione sono di competenza dell Istituto Superiore di Sanità, fatta eccezione per la ripetizione di parametro non conforme in caso di un primo esito positivo per la presenza di Salmonella spp., che viene eseguita presso l IZS competente per territorio di prima analisi. 47

48 Applicazione del PNAA Espressione dei risultati Nel caso di sostanze distribuite in maniera uniforme per le quali è prevista la formazione di un solo campione globale, la partita si considera non conforme se un solo campione finale supera il limite massimo stabilito, tenendo conto dell incertezza di misura e della correzione per il recupero. Nel caso di sostanze distribuite in modo non uniforme per le quali è prevista la formazione di più campioni globali e quindi l esecuzione dell analisi su un campione finale per ciascun campione globale, la partita si considera non conforme se un solo campione finale supera il limite massimo stabilito, oltre ogni ragionevole dubbio, tenendo conto dell incertezza di misura e della correzione per il recupero. 48

49 Espressione dei risultati OGM Per la rilevazione di OGM autorizzati, effettuata ai fini della verifica dell ottemperanza ai requisiti di tracciabilità ed etichettatura previsti dalla normativa vigente, il giudizio complessivo sulla partita/lotto viene espresso sulla base della media aritmetica dei risultati ottenuti da ciascun campione finale. La partita/lotto viene considerata non conforme qualora la media aritmetica dei risultati ottenuti da ciascun campione finale, tenuto conto dell incertezza di misura associata, risulti maggiore dello 0,9%. Per la rilevazione di OGM non autorizzati, effettuata ai fini della verifica dell ottemperanza ai requisiti di autorizzazione previsti dalla normativa vigente per l immissione di OGM sul mercato europeo, il giudizio complessivo sulla partita/lotto viene espresso sulla base dei singoli risultati ottenuti da ciascun campione finale. La partita/lotto viene considerata non conforme qualora almeno uno dei campioni finali fornisca esito non conforme. 49

50 Applicazione del PNAA Protocollo operativo in caso di non conformità Non conformità ritiro e neutralizzazione destino ad altre specie o categorie destino ad altri usi diversi allerta rapida mangimi Linee Guida 50

51 Applicazione del PNAA Protocollo operativo in caso di non conformità il laboratorio d analisi referto analitico + verbale di prelievo trasmette Regione o alla Provincia autonoma Ministero Ufficio VII DGSA 51

52 Rendicontazione del PNAA AA.SS.LL. 31 luglio 31 gennaio II.ZZ.SS. 31 luglio 31gennaio Regioni/P.A. 31 agosto 28 febbraio Centri di Referenza 31 agosto 28 febbraio Ministero EU (MANCP) 52

53 Rendicontazione del PNAA Le Regioni e Province Autonome dovranno inviare con cadenza annuale, contestualmente alle schede di rendicontazione, una relazione sull applicazione del PRAA, (Allegato 10) mettendo in evidenza: la valutazione del rischio; il tipo e il numero di non conformità riscontrate nell attività di campionamento e le azioni intraprese; il tipo e il numero di non conformità riscontrate nell attività di vigilanza ispettiva presso gli OSM e azioni intraprese; controlli sui fertilizzanti organici e ammendanti diversi dallo stallatico; valutazione finale dei risultati; attività di formazione svolta a livello regionale. 53

54 Accessibilità al PNAA Il PNAA ed il Rapporto annuale sono pubblicati sul sito del Ministero della Salute all indirizzo: italiano&label=alim&id=442 54

55 Grazie per l attenzione 55

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