20 Bilancia dei pagamenti

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1 20 Bilancia dei pagamenti a) trasporti, viaggi, comunicazioni, assicurazioni, servizi finanziari, royalties ecc. b) da lavoro, da capitale (inv. diretti, di portafoglio, altri) c) pubblici (EU ecc.), privati (rimesse, pensioni ecc.) d) oro, DSP, posizione FMI, valute, altro VOCE crediti/attività debiti/passività Conto corrente Merci esportazioni (FOB) importazioni (CIF) Servizi a) turismo estero ecc. turismo naz. ecc. Redditi b) rimesse ecc. rimesse ecc. Trasferim. unilaterali c) doni ecc. doni ecc. Conto capitale Attività intangibili Trasferimenti unilaterali Conto finanziario Investimenti diretti in entr. (inv disinv) in usc. (disinv inv) Invest. di portafoglio in entrata in uscita Derivati Altri investimenti in entrata in uscita riserve ufficiali d) = aumento + = diminuzione Errori e omissioni 1

2 BdP, Debito (20.2) Bilancia dei pagamenti, composizione e saldi: Conto corrente il saldo dipende da tre voci principali: 1) EXP/IMP di beni 2) EXP/IMP di servizi 3) redditi di L e K; Conto capitale Conto finanziario il saldo dipende da entrate/uscite di capitali finanziari, molto diversi tra loro: 1) investimenti di portafoglio (a breve), 2) investimenti diretti (a lungo), 3) crediti commerciali; Variazione delle riserve ufficiali è una voce residuale, ma calcolabile direttamente; Errori od omissioni è la vera voce residuale, in qualche caso (anno e/o paese) è molto grande. 2

3 BdP, Debito (20.3) La BdP è costruita usando il metodo della partita doppia, il saldo totale è quindi nullo: diventano allora rilevanti i saldi dei sottoconti, corrente e finanziario, con la delle riserve ufficiali. Inoltre, il saldo del conto corrente è l opposto di quello del conto finanziario, sempre assumendo pari a zero Errori ed omissioni. Un paese che esporta più di quanto importa avrà maggiori riserve o potrà investire di più all estero. Ricordiamo inoltre: Y + M = C + I + G + X C + S + T + M = C + I + G + X (I S) + (G T) = (M X) = NX semplificando, ponendo T = G = 0 : I S = NX = (saldo CF) 3

4 Bilancia dei Pagamenti Italia 2005, milioni EUR VOCE crediti/ attività debiti/ passività saldo Conto corrente Merci Servizi Redditi Trasferimenti unilaterali Conto capitale Attività intangibili Trasferimenti unilaterali Conto finanziario Investimenti diretti Investimenti di portafoglio Derivati Altri investimenti Variazioni riserve ufficiali Errori e omissioni

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7 BdP, Debito (20.4) CRISI DEL DEBITO ESTERO DEGLI ANNI 80 Modello interpretativo Indebitarsi con l estero non è di per sé negativo, se serve a finanziare investimenti reali produttivi; comporta però un pagamento di interessi, oltre alla restituzione del capitale prestato. Servizio del debito = ammortamenti + interessi (rd) Flussi netti di capitali (FN = d D) = entrate meno uscite Trasferimento di base: BT = d D r D = (d r) D d > r BT > 0: il paese riceve capitali finanziari; d < r BT < 0: il paese perde capitali finanziari; se D è piccolo, è probabile che sia d > r, anche perché i prestiti vengono da OOII, con r basso; se D e/o r sono/diventano grandi, d < r e BT < 0. 7

8 ORIGINE DELLA CRISI BdP, Debito (20.5) Anni 70, shocks petroliferi avanzi commerciali di alcuni paesi OPEC, abbondanza di capitali, con r bassi, in divisa USD Inizio anni 80, tassi e USD in crescita esborsi crescenti per i paesi debitori e minori disponibilità di capitali; poichè spesso i capitali furono usati per consumi (non per I), dato anche il protezionismo, la struttura produttiva era inefficiente, con EXP basse impossibilità a pagare: America Latina vs Asia Orientale 8

9 SOLUZIONI PER LA CRISI BdP, Debito (20.6) Intervento del FMI e BM; inizialmente trattata come crisi di liquidità, poi come crisi strutturale; programmi di stabilizzazione (secondo le linee del Washington Consensus), con prestiti per aggiustamenti strutturali; Piano Baker, 1985 e Brady, 1989; Club di Parigi, dei creditori; molta ingegneria finanziaria per ristrutturare il debito, anni di moratoria e tassi più bassi, con parziali condoni. Elevati costi sociali: caduta del reddito pro capite, taglio a sussidi e spese per istruzione e salute. Problema del debito solo parzialmente risolto. Condono del debito, iniziativa HIPC. 9

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11 DEBITO dei PVS - milioni USD totale a lungo garantito

12 21 Finanza internazionale Fonti (principali) di finanziamento ai PVS: Investimenti diretti esteri IDE o FDI; Investimenti di portafoglio; Prestiti privati; Aiuti. Negli anni è cambiata in modo sostanziale la loro importanza, relativa (%) ed assoluta [vedi tabella seguente] 12

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14 Flussi finanziari netti ai PVS , miliardi USD 14

15 Finanza (21.2) Multinazionali: MNC ed investimenti diretti esteri IDE Aree problematiche: flussi di capitali finanziari, prezzi di trasferimento e profitti; relazione con le imprese locali; trasferimenti di tecnologia, adattabilità a condizioni locali, effetti di spillover, (anche) nuovi metodi manageriali; influsso sui modi di vita e sui consumi; effetti sulla struttura sociale; effetti sulla distribuzione del reddito e povertà. Negli anni è molto cambiata la valutazione dell impatto delle MNC sui PVS: ora, spesso positiva; ruolo della reputazione. 15

16 Finanza (21.3) INVESTIMENTI DI PORTAFOGLIO: molto volatili; spesso fonte di problemi più che di aiuto; come ridurre la volatilità dei flussi senza ridurre l efficienza dei mercati? stimolo anche alla formazione di istituzioni finanziarie, ad es., borse locali, sempre più efficienti. 16

17 Finanza (21.4) AIUTI ESTERI Caratteri essenziali (variamente presenti): non per profitto, clausole di favore o concessionarie; bilaterali o multilaterali; legati o non vincolati. Motivazioni politiche: influenza su altri paesi ad es., Giappone: come sostituto della politica estera; Motivazioni economiche: teoria dei due gaps, effetti sulla crescita, migliori se con assistenza tecnica, egoismo dei donatori, aiuti legati o tied. 17

18 Finanza (21.5) Motivi dei PVS per accettare aiuti (meno studiati): economici, politici, umanitari. Ruolo delle ONG Condizioni per il successo degli aiuti, [ricerca Banca Mondiale, 1998 Assessing Aid]: gli aiuti funzionano se il quadro istituzionale è efficiente; migliori istituzioni e politiche economiche sono essenziali per ridurre la povertà; aiuti pubblici efficaci sono complementari agli investimenti privati, non vi è spiazzamento; un fine essenziale deve essere il miglioramento dei servizi pubblici, non solo il loro finanziamento; il coinvolgimento della società civile migliora i risultati. 18

19 TEORIA DEI DUE GAPS Finanza (21.6) In un PVS le risorse domestiche e quelle estere possono non essere sostituibili tra di loro: mentre il denaro è (per sua natura) sostituibile, i beni non lo sono (es., macchinari non producibili in loco). Due possibili situazioni che limitano la crescita: i risparmi non uguagliano gli investimenti, le esportazioni non coprono le importazioni. Due sono quindi i possibili gaps: gap/vincolo interno o dei risparmi: I sy + F gap/vincolo estero o di valuta: M E F cioè M E + F dove M = m 1 I + m 2 (Y I) = (m 1 m 2 ) I + m 2 Y Il più grande dei due gaps costituirà l effettivo vincolo alla crescita: di solito è quello estero; i flussi finanziari dall estero possono eliminare questo vincolo. 19

20 Finanza (21.7) Teoria dei due gaps (segue) Per meglio chiarire questo problema, nel primo caso non vi sono sufficienti occasioni di investimento per assorbire risparmi e flussi finanziari esteri: il paese ha risorse inutilizzate; esempio: paesi arabi con forte disponibilità di valuta estera, ma con pochi lavoratori, la valuta estera in eccesso non può essere usata a fini produttivi. Nel secondo caso il paese importa meno di quello che potrebbe, date le esportazioni e i flussi dall estero (da ricordare che, in qs modello, le importazioni dipendono sia dal reddito sia dagli investimenti reali domestici macchinari non producibili all interno). 20