15 Economie dualiste

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1 15 Economie dualiste Introduciamo ora esplicitamente due settori in un PVS: settore tradizionale, arretrato, rurale agricoltura, settore moderno, avanzato, urbano industria. Modello di Lewis (1954): vuole spiegare come lo sviluppo si consolidi e continui, dopo che sia iniziato (per cause non studiate dal modello). Elementi chiave: sovrappiù di lavoro in agricoltura (definito come produttività marginale del lavoro nulla, ma da precisare meglio); trasferimento del lavoro all industria, (ed anche trasf. di reddito/sovrappiù tra i settori). 1

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3 Dualismo (15.2) Agricoltura: metodi di produzione tradizionali, reddito pro capite = prodotto medio; Industria: differenziale salariale con l agricoltura, produzione per il mercato / efficienza, reinvestimento dei profitti / accumulazione; Fase 1: riassorbimento del sovrappiù di lavoro; Fase 2: MP L uguale in agricoltura e industria. Critiche al modello di Lewis: ipotesi di PT sempre risparmiatore di lavoro; esistenza elevato sovrappiù di L nell agricoltura con pieno impiego nell industria/città; stabilità dei salari reali nell industria/città; ipot. di rendimenti decrescenti nel manifatturiero: nella realtà si possono avere situazioni differenti in particolare riguardo alla stabilità dei w reali in città. 3

4 Critiche al modello di Lewis 4

5 16 Migrazioni Urbanizzazione: tendenze della distribuzione della popolazione; preconcetti a favore delle città nello sviluppo economico. Ruolo delle città: economie di agglomerazione/localizzazione; dimensione efficiente delle città, diseconomie di congestione; distretti industriali. Problema delle megacittà: la città capitale, cause del gigantismo: infrastrutture di trasporto che portano verso la città, protezionismo ed industrializzazione, politica delle dittature. 5

6 Popolazione urbana (milioni) 6

7 Componenti delle migrazioni 7

8 Migrazioni (16.2) Settore informale e città: sue caratteristiche; politiche relative al settore informale; le donne nel settore informale. Disoccupazione urbana Migrazioni e sviluppo: varie tipologie per direzione (campagna, città), sesso del capofamiglia, interna o internazionale; un fenomeno con molti aspetti e cause differenti, ma essenzialmente economico, comportamento razionale, ottimizzante (costi/benefici). 8

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10 Migrazioni (16.3) Modello Harris-Todaro di migrazione, spiega le migrazioni in presenza di disoccupazione urbana. Confronto tra reddito effettivo nella posizione (luogo, occupazione) di origine e reddito atteso nella futura posizione, atteso = ponderato con la probabilità di ottenerlo: W A = (L M /L US )W M Fattori di spinta e di attrazione, push pull : domanda di lavoro insoddisfatta nelle economie/settori di destinazione, differenziali di reddito/salario tra economia di origine e di destinazione; Ruolo (e costo) dell informazione. 10

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12 Migrazioni (16.4) Implicazioni per la politica economica: correggere le distorsioni a favore delle città; non solo più posti di lavoro nelle città : così aumentano i differenziali salariali ed anche i flussi migratori; istruzione appropriata, per riequilibrare D/S di lavoro specializzato, riducendo i differenziali salariali; riduzione dei sussidi/distorsioni dei prezzi pro città; programmi coordinati di sviluppo rurale. A livello internazionale, aiuti per sviluppare le regioni di provenienza degli immigrati. 12

13 Migrazioni (16.5) Aspetti di una strategia coordinata migrazioni occupazione : creare un equilibrio economico città campagna ; espandere le PMI, ad alta occupazione; eliminare distorsioni di prezzo; scegliere le tecniche produttive appropriate, ma: la tecnica migliore è di solito quella appena dismessa dal paese (appena) più sviluppato, difficile inventare tecniche alternative, appropriate, possibili però i salti tecnologici; modificare i legami diretti istruzione occupazione ; ridurre la crescita demografica; decentrare i centri decisionali (politici, amministrativi). 13

14 17 Agricoltura e sviluppo rurale Necessità di una politica attiva per lo sviluppo rurale, contro: la tendenza degli ultimi decenni. Rilevanza del settore agricolo nello sviluppo: fonte di manodopera e di capitali per l industria (Lewis); settore che offre beni salario ai consumatori, e materie prime alle imprese; mercato per i prodotti industriali; fonte di valuta via l esportazione di prodotti agricoli. Una quota non piccola della popolazione vive ancor oggi in ambienti rurali. 14

15 Settore agricolo (fonte: Banca Mondiale) % pop rurale % L % PIL paesi/regioni Basso reddito = Medio-basso = Medio-alto r = 9 7 Alto reddito = 2 2 Asia orientale Asia meridion Africa subs Amer. latina

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19 Agricoltura (17.2) Andamento, dal 1950 al 1994, della produzione di beni alimentari pro capite [vedi tabella seguente] crisi degli anni 60-70; poi rivoluzione verde ; poi andamento differenziato per regioni; ora problema degli OGM. 19

20 % annua produzione alimentare per persona America Latina Asia orient. ( Giappone) Africa ( S.Africa) ~ ,4 0,6 0,9 0,8 0,8 0,3 0,7 1,7 0,0 0,7 1,2 0,0 PVS 0,6 0,1 0,5 0,9 PI 1,1 0,9 1,3 0,3 20

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23 Agricoltura (17.3) Due sistemi produttivi: nei PI: tecnologia moderna, produzione per il mercato; nei PVS: dualismo, arretratezza, sussistenza: Sistemi agrari in: America Latina latifondi e polverizzazione fondiaria; Asia polverizzazione fondiaria, contratti agrari; Africa agricoltura di sussistenza e coltivazione estensiva. Ruolo delle donne: fonte di lavoro nella produzione e nella trasformazione, integrazione del reddito familiare. 23

24 Agricoltura (17.4) Transizione dalla produzione di sussistenza al mercato: avversione al rischio, (mezzadria e mercati interconnessi), passaggio alla produzione diversificata, produzione specializzata. Piccoli agricoltori: forze di progresso 1) Innovazioni tecnologiche: meccanizzazione (poco adatta alle piccole dimensioni); miglioramenti nell uso di altri fattori (sementi, irrigazione, concimi ); 2) Politiche pubbliche: spesso a favore dei grandi agricoltori; adottare prezzi appropriati. 24

25 Agricoltura (17.5) Condizioni per lo sviluppo dei piccoli agricoltori 1) innovazioni tecnologiche: 1.1) meccanizzazione, 1.2) fertilizzanti, selezione sementi, irrigazione; 2) favorevoli politiche pubbliche: 2.1) accesso agli input e servizi complementari, credito marketing consulenze (favori spesso dati ai grandi proprietari), 2.2) politiche dei prezzi dei prodotti (spesso tenuti bassi per favorire le città) 3) istituzioni sociali di sostegno 25

26 Agricoltura... (17.6) Condizioni per il generale sviluppo rurale 1) Riforma agraria: non solo distribuzione o privatizzazione delle terre; diverse soluzioni possibili; 2) Politiche di sostegno: accesso al credito, ad altri inputs; servizi per l innovazione; commercializzazione dei prodotti; sostegno dei reddito (e dei prezzi); 3) Obiettivi di sviluppo integrato: problema da affrontare in modo integrato, unitario scuole, industrializzazione, infrastrutture ecc. 26

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