QUALE WWF PER IL FUTURO? IL PUNTO DI VISTA DEI VOLONTARI Note di lettura di 90 questionari a cura di Paolo Anselmi Assisi, 28 Ottobre 2016
|
|
- Orlando Alberto Rossa
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 QUALE WWF PER IL FUTURO? IL PUNTO DI VISTA DEI VOLONTARI Note di lettura di 90 questionari a cura di Paolo Anselmi Assisi, 28 Ottobre 2016
2 Premessa 90 questionari compilati Lettura «qualitativa» delle risposte, preceduta da una sintetica analisi numerica Contributi molto ricchi e utili per il futuro, in termini di diagnosi che di proposte Sensazione di un ricco patrimonio umano e di esperienza Forte identificazione, forte senso di appartenenza a WWF Impegno, passione, dedizione Varietà/articolazione dei punti di vista, ma con importanti «convergenze» Molte critiche ma anche molte proposte 2
3 L area geografica di provenienza 3
4 Le regioni di provenienza 4
5 Innovazione: le associazioni spontanee Dati Visione Volontariato Progettazione Risparmio Entusiasmo Curiosità Campagne Trasparenza Programma Riutilizzo Condivisione Sviluppo Energia Partecipazione Cultura Natura Conoscenza Miglioramento Creatività Coinvolgimento Fare Collaborazione Ricerca Impegno Sostenibilità Rete Social network/web Tecnologia Giovani Futuro Novità/nuovo Cambiamento Formazione Comunicazione
6 Innovazione: le associazioni spontanee Sintesi (1) 190 parole diverse associate a innovazione (2 a testa, in media) Significati in larghissima maggioranza positivi attribuiti all innovazione (del tutto marginali i riferimenti a timori e diffidenze) Due ambiti primari di innovazione citati-auspicati: 1. La comunicazione (interna prima che esterna) (31) 2. La formazione (26) I giovani come soggetto primario del processo innovativo (da coinvolgere per renderli protagonisti) La tecnologia (web, social network) come strumento per il cambiamento Combinazione «virtuosa» tra mezzo (innovazione) e fine (sostenibilità) = innovazione X la sostenibilità 6
7 Innovazione: le associazioni spontanee Sintesi (2) Richiamo alla dimensione collettiva del processo innovativo: fare rete, partecipare, collaborare, condividere, coinvolgere Richiamo delle qualità personali generative di innovazione: impegno, creatività, curiosità, entusiasmo Rappresentazione fattiva e concreta del processo innovativo: importanza del fare e del progettare (il programma, le campagne, le iniziative...). 7
8 Quale innovazione per il volontariato WWF del futuro - Dati 198 «proposte» raggruppabili in 9 classi: 1. Formazione dei volontari e comunicazione interna Collaborazione interna Nuove alleanze, lavoro con altre Associazioni e con i cittadini Presenza sul territorio (aggregazione, socializzazione) Soluzione dei problemi organizzativi Impegno nelle scuole e nelle Università, per sensibilizzare/coinvolgere i giovani Individuazione di nuove proposte, nuove tematiche Migliore promozione e gestione delle Oasi 9 9. Nuove strategie/migliore comunicazione esterna per acquisire nuovi Soci 6 8
9 Quale innovazione per il volontariato WWF del futuro - Sintesi Consapevolezza dell attuale difficile momento associativo e della necessità di rinnovamento Auspicio di un innovazione che riguardi sia l organizzazione interna che la visibilità/attrattività esterna Necessità di impegno per superare i problemi concreti con i quali i volontari si confrontano ogni giorno sul territorio Due priorità: la formazione dei volontari e la comunicazione (soprattutto interna) Maggiore collaborazione tra sede centrale e OA sul territorio (più ascolto, più scambio, più condivisione) > «Se lavoriamo in squadra, lavoriamo meglio e otteniamo migliori risultati!» Maggiore capacità di «alleanza» con altre associazioni, ordini professionali, scuole, Università > «Uniti si è più forti!» 9
10 Esempi recenti di «buona innovazione» - Dati Oasi e iniziative di conservazione 20 Presidi, recupero fauna, vigilanza, monitoraggi - 19 Educazione/coinvolgimento di bambini e ragazzi 17 Earth Hour (evento internazionale, coinvolgente anche a livello organizzativo) 16 Giornata Oasi 13 Nessuno! - 13 Campagna Clima ed Energia (e iniziative locali sul tema dei cambiamenti climatici) 8 Campagna «Stop ai Crimini di Natura» 7 Campagna «Riutilizziamo l Italia» 4 Alleanze con altre associazioni 4 10
11 Esempi recenti di «buona innovazione» - Sintesi Elevata varietà di risposte con concentrazioni significative su: Priorità dell azione educativa, formativa e partecipativa in particolare rivolta a bambini e ragazzi Importanza delle azioni concrete di conservazione svolte sul territorio: senso forte del proprio ruolo di «tutela/vigilanza» Eventi capaci di coinvolgere i cittadini/la società civile e di ottenere un elevata visibilità mediatica (es. Earth Hour, Giornata Oasi ); Iniziative costruite attraverso la condivisione con l esterno e alleanze con altre Associazioni Momenti di forte mobilitazione (impegno per il referendum «No trivelle», campagna contro i crimini di natura ) Coinvolgimento di migranti/profughi in attività di volontariato ambientale Netta prevalenza di esempi di innovazione nella relazione con l esterno rispetto a casi di innovazione interna. 11
12 Che cosa rende «buona» l innovazione - Dati Capacità di sensibilizzazione, coinvolgimento, vicinanza ai problemi dei cittadini 29 Educazione ambientale dei giovani 17 Monitoraggio e difesa/tutela del territorio 10 Sinergia/partnership con altre Associazioni 9 Uso intelligente delle nuove tecnologie - 9 Concretezza/vicinanza alla realtà locale 6 Visibilità sui media e sul territorio 6 Capacità di coinvolgimento di nuovi Soci, efficacia nella comunicazione e nella raccolta fondi 6 Preparazione dei volontari per iniziative in prima persona 4 Collegamento internazionale 3 Accurata preparazione delle iniziative (es. crimini di natura)
13 Che cosa rende «buona» l innovazione - Sintesi Importanza della vicinanza ai cittadini e del radicamento sul territorio come criteri di efficacia delle azioni innovative Capacità di coinvolgere, di costruire iniziative ed eventi «dal basso» Capacità di costruire alleanze con altri soggetti sul territorio Espressione della missione educativa del WWF: impegno con le scuole e con i giovani che sono il futuro Richiamo alla concretezza come parametro di buona innovazione Capacità di individuare «nuovi» meccanismi organizzativi per migliorare il lavoro comune -. 13
14 Gli ostacoli e le criticità Dati Vengono richiamate diverse problematiche e precisamente, in ordine di rilevanza: Problematiche interne all Associazione (distanza/scarso supporto dal centro) 36 Difficoltà nel coinvolgimento di soci e attivisti, mancanza di ricambio generazionale 24 Difficoltà economiche / carenza di risorse 22 Problematiche legate al contesto esterno (scarsa sensibilità dei politici locali e dei cittadini) 21 Mancanza di strumenti per operare 21 Scarso tempo a disposizione dei volontari 17 L attitudine dei volontari (autocritica) 17 14
15 Gli ostacoli e le criticità Sintesi Emerge una diffusa sensazione di disagio/fatica per la riorganizzazione interna ma anche per il momento storico Individuazione del maggior ostacolo all interno > il distacco tra centro e territorio Mancanza di momenti di confronto, scambio, elaborazione collettiva Mancanza di strumenti, in particolare necessità di aggiornamento sulle nuove tecnologie Mancanza di risorse economiche Difficoltà di coinvolgere nuovi volontari e consapevolezza del problema del mancato ricambio generazionale 15
16 Quali nuove forme di aggregazione - Dati Fare rete tra volontari, e con altre Associazioni e soggetti esperti 26 Iniziative educative, formative e di coinvolgimento dei giovani 25 Nuove iniziative di coinvolgimento 17 Concretezza e radicamento territoriale 16 Nuove modalità / nuovi approcci (es. rendicontabilita, responsabilizzazione ) 13 Nuovi strumenti (gruppi FB, progetti comuni, offerta di servizi ) 13 Rete con Oasi 8 16
17 Quali nuove forme di aggregazione Sintesi Le nuove aggregazioni emergono dalla relazione con gli attori sul territorio e con le Oasi Educazione, formazione e coinvolgimento dei giovani sono considerate decisivi per ricreare le condizioni per il nuovo volontariato Sperimentazione di nuove iniziative di coinvolgimento (es. citizen conservation, coinvolgimento del mondo dell arte, del teatro, dello sport, scout ) Forte riferimento alla concretezza e al radicamento territoriale Responsabilizzazione dei volontari e indicazione delle migliori pratiche (es. rendicontabilità, responsabilizzazione) Nuovi strumenti che facilitano la comunicazione (gruppi FB, wup, piattaforme) ma anche nuove forme di presenza (es. offerta di servizi) 17
18 Quali bisogni formativi Dati Formazione su temi ambientali e naturalistici - 48 Formazione sul «metodo» e altri aspetti utili per il coinvolgimento 21 Formazione su strumenti di comunicazione e di marketing / raccolta fondi 21 Formazione e informazione su WWF 7 Formazione su tematiche giuridiche/legali 7 Utilizzo di modalità in remoto per la formazione 7 Messa a disposizione di strumenti e materiali educativi 4 18
19 Quali bisogni formativi - Sintesi Centralità della formazione per l aggiornamento «professionale» dei volontari esistenti e per il coinvolgimento di nuovi. Duplice richiesta: da un lato, formazione sui temi «identitari» che richiedono un aggiornamento costante (scienza, natura, realtà del WWF ); dall altro, formazione «strumentale» (relazione, comunicazione, parlare in pubblico, utilizzo dei social ). 19
20 Quali strumenti per coinvolgere Dati Materiali e strumenti comunicativi/web 21 Formazione, materiali educativi e stage/tirocini 20 Luoghi fisici 11 Supporto organizzativo 11 Risorse economiche 10 Metodi per coinvolgimento soci 9 Risorse volontarie 9 20
21 7 spunti per il WWF del futuro 1. Focus sull innovazione interna: Migliorare l organizzazione e la comunicazione (rapporto più diretto con il centro); Offrire informazione/formazione per consentire ai volontari di operare in modo più professionale. 2. Enfasi sulla concretezza del processo innovativo. 3. Forte richiamo del ruolo culturale/educativo/formativo del WWF in particolare verso i giovani. 4. Capacità di costruire alleanze con altri soggetti presenti sul territorio. 5. Innovazione dei mezzi e dei linguaggi della comunicazione. 6. Rafforzare la consapevolezza del ruolo insostituibile che i volontari svolgono come tramite con un territorio e con i cittadini. 7. Rafforzare la consapevolezza del ruolo fondamentale che i volontari possono svolgere per l acquisizione di nuovi Soci 21
22 «Non c'è niente di più innovativo del riuscire a portare le persone a contatto con la natura» 22
GIORNATA DELLE OASI 2013
GIORNATA DELLE OASI 2013 Sviluppo progettuale - DRAFT a cura dell Ufficio Eventi WWF Italia gennaio 2013 SCENARIO INTERNO Come da programmazione triennale 2013-2015, la Giornata delle Oasi costituisce
DettagliVERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 1 (luglio 2014 febbraio 2015)
VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO - FASE 1 (luglio 2014 febbraio 2015) Il processo di attivazione di un Polo Educativo Cittadino ha la finalità di costruire un punto di riferimento per le scuole che risponda
DettagliCATALOGO REGIONALE DELL OFFERTA ORIENTATIVA Scheda di progettazione di percorso formativo di orientamento
CATALOGO REGIONALE DELL OFFERTA ORIENTATIVA 2015 Scheda di progettazione di percorso formativo di orientamento Aree tematiche B1- Percorsi di preparazione professionale per operatori del sistema integrato
DettagliIN FORMA. Corso di Formazione per Volontari
IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze
DettagliPresentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale.
GLI STATI GENERALI DELLA CITTA' DI TREVISO Presentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale. Seguici su: comune.treviso.it @ComuneTreviso #statigenerali Info: sociale@treviso.comune.it
DettagliOFFERTA FORMATIVA 2007/2008
OFFERTA FORMATIVA 2007/2008 ECOPROFIT: Guadagnare riducendo gli sprechi energetici Un progetto sulla sostenibilità energetica degli istituti scolastici L Idea Scarsità delle fonti energetiche convenzionali
DettagliMilano 9 settembre come è nata e cosa ci suggerisce. Prof. Giuseppe Scaratti UC Milano
Milano 9 settembre 2013 La carta etica AVIS: come è nata e cosa ci suggerisce Prof. Giuseppe Scaratti UC Milano PRATICHE ETICHE IN AVIS MANAGERS ON THE GROUND Situated competences and spread knowledge
DettagliSintesi Tema: Formazione per il Terzo settore
Sintesi Tema: Formazione per il Terzo settore Riflessione sulla formazione del gruppo dirigente del Terzo settore a sostegno dell identità associativa, della capacità di lettura dei bisogni del territorio,
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.3.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Il rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS) nel sistema di prevenzione aziendale: analisi della
DettagliCSR E VALORE DELLE RETI D IMPRESA Rossella Sobrero - 23 maggio 2017
CSR E VALORE DELLE RETI D IMPRESA Rossella Sobrero - 23 maggio 2017 COSA SONO LE RETI D IMPRESA La CSR è la capacità dell impresa di coniugare business e attenzione all ambiente e al sociale e di coinvolgere
DettagliIl sistema delle Reti di Impresa in Italia: un opportunità in chiave Industria 4.0
Il sistema delle Reti di Impresa in Italia: un opportunità in chiave Industria 4.0 Roma, 25 maggio 2017 Fulvio D Alvia Direttore RetImpresa I presupposti del contratto di rete Evidenza verso terzi Aggregazione
DettagliIstituto Comprensivo di Concesio PIANO TRIENNALE DI INNOVAZIONE DIGITALE. Attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale
Istituto Comprensivo di Concesio PIANO TRIENNALE DI INNOVAZIONE DIGITALE Attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale A cura del Team Digitale Introduzione Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è
DettagliPROGRAMMA GARANZIA GIOVANI
SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI INTEGRIAMOCI: "IMPRONTE SOCIALI" Settore Assistenza Disabili SEDE Congregazione delle Suore Ancelle dell
DettagliPIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE
PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE 2016-2019 a cura dell animatore digitale docente : Francesca Scarpulla Finalità ruolo animatore In sintesi dal PNSD favorire il processo di digitalizzazione
DettagliProgetto della Scuola Daneo. A piccoli
2017-2018 Progetto della Scuola Daneo A piccoli passi Che cos è «A piccoli passi?» «A piccoli Passi» 1 È una riflessione sulla Routine scolastica e sulle pratiche 2 È una riflessione sulla Didattica 3
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR IL CONSORZIO PER LA GESTIONE DEL MARCHIO PATTICHIARI
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E IL CONSORZIO PER LA GESTIONE DEL MARCHIO PATTICHIARI 1 Protocollo d'intesa tra IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE,
DettagliConsiderazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra
Giornata conclusiva del percorso formativo Progetto Adolescenza Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza Bruna Zani e Luigi Guerra Alma Mater Studiorum - Università
DettagliProgetto di zona
rzm. rzf. Progetto di zona 2016-2019 1. Promuovere e curare la formazione e la crescita delle Comunità Capi Condividere le varie attività per individuare le buone prassi. Scambio delle attività di e di
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliEsiti del sondaggio 2016
Esiti del sondaggio 2016 Sommario 1 Dati generali... 3 1.1 Area geografica di provenienza... 3 1.2 Età... 3 1.3 Settore operativo... 4 2 Area di intervento prioritaria... 5 2.1 Suddivisione per fasce di
DettagliLABORATORIO PERMANENTE DELLA FORMAZIONE PROGETTO PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DEI REFERENTI PER LA FORMAZIONE DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
PROTEZIONE CIVILE LABORATORIO PERMANENTE DELLA FORMAZIONE PROGETTO PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DEI REFERENTI PER LA FORMAZIONE DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Marzo 2005 Febbraio 2006 UNITA FORMAZIONE,
DettagliBUONE PRASSI NEI PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA BIODIVERSITÀ
5-6 DICEMBRE CORTE DI GIAROLA BUONE PRASSI NEI PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA BIODIVERSITÀ Gruppo Buone Prassi Obiettivi del gruppo Condividere una definizione di buona prassi di Educazione alla Biodiversità
DettagliBernardo Quaranta. Linee di indirizzo 2016/2018. Gruppo Tecnico Lavoro e Relazioni industriali
Bernardo Quaranta Linee di indirizzo 2016/2018 Lavoro e Relazioni industriali Scenario Il contesto attuale è caratterizzato da importanti cambiamenti ed evoluzioni alla luce anche dei nuovi indirizzi della
Dettagli2 dicembre 2015, Parma Assemblea Provinciale del Servizio Civile
Primo gruppo: Luis Cesar Cesari Composto da 10 ragazzi Argomento di discussione: organizzazione e formazione. Non coincidenza dei progetti, discrepanza nelle responsabilità affidate ai volontari, scarso
DettagliPolitica della Qualità dei Servizi e dell Ambiente i principi fondamentali della qualità Politica Ambientale
Politica della Qualità dei Servizi e dell Ambiente Il Comune di Ravenna: applica i principi fondamentali della qualità, per corrispondere in modo adeguato alle esigenze della comunità e del territorio
DettagliFormazione AD. Rete Campania. A scuola di innovazione. a cura di Carla De Toma. Formatore AD
Formazione AD Rete In_Form@zione Campania A scuola di innovazione a cura di Carla De Toma Formatore AD (LU) TOSCANA LAZIO a cura di Carla De Toma Il profilo dell Animatore digitale azione #28 del PNSD
DettagliT R A N S I Z I O N E DI C A R R I E R A R I P O S I Z I O N A M E N T O P R O F E S S I O N A L E
T R A N S I Z I O N E DI C A R R I E R A R I P O S I Z I O N A M E N T O P R O F E S S I O N A L E AXEL è un marchio di Articolo 1 - Soluzioni HR Aut. Min. Lav. N. 1118 del 26/11/2004 AXEL: PIU UP CHE
DettagliGavassa, Massenzatico e Pratofontana
Gavassa, Massenzatico e Pratofontana RENDICONTAZIONE PROGETTI 2016-17 RINNOVO DELL'ACCORDO DI CITTADINANZA (2 Accordo) I numeri dell'accordo 2016 FIRMATO IL: 05/07/2016 NUMERO PROGETTI: 10 PROGETTI REALIZZATI:
DettagliCI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto
CI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto 29 GENNAIO 2013 CIRCOLO DELLA STAMPA Corso Venezia, 48 MILANO STOPVIEW UN PERCORSO
DettagliSTATI GENERALI DELLA CULTURA ISONTINA
2016 STATI GENERALI DELLA CULTURA ISONTINA Percorso partecipato della Provincia di Gorizia per la definizione di una strategia provinciale volta a rafforzare le capacità delle associazioni culturali isontine
DettagliObbligo di istruzione
Art. 1 c. 622 L. 27/12/2006 n. 296 L istruzione impartita per almeno 10 anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di scuola secondaria superiore o di una qualifica
DettagliMuoviamoci Insieme. Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile. Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna
Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna Muoviamoci Insieme Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile Cagliari, 8 novembre 2010 Sala Anfiteatro Via Roma, 253 Il territorio I Partner Comune
DettagliANALISI ATTUAZIONE DOCUMENTO DI INDIRIZZI STRATEGICI PER IL TRIENNIO Assemblea dei Soci 23 febbraio 2017
ANALISI ATTUAZIONE DOCUMENTO DI INDIRIZZI STRATEGICI PER IL TRIENNIO 2014-2016 Assemblea dei Soci 23 febbraio 2017 1 Il Documento di indirizzi strategici 2014/16 Documento di Indirizzi Strategici per il
Dettaglibisogni e istanze, per attivare nuove proposte progettuali che qualità della vita nelle frazioni
L'obiettivo L'obiettivo L'obiettivo Costruire una nuova relazione tra Comune e cittadinanza per rendere protagonista l'intera comunità, per fare emergere bisogni e istanze, per attivare nuove proposte
DettagliScuola 21 Una opportunità per le scuole
Scuola 21 Una opportunità per le scuole MILANO, 14 febbraio 2011 Dagli obiettivi del bando Il bando intende contribuire al miglioramento dell offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado
Dettaglipresenta la Carta dei Servizi del Settore Infanzia
presenta la Carta dei Servizi del Settore Infanzia Le Carte dei Servizi nascono a seguito dell emanazione del DPCM del 27 gennaio 1994 Principi sull erogazione dei servizi Pubblici. La Legislazione sancisce,
DettagliProgetto Servizi Obiettivi, approccio ed attività replicabili. Roma, febbraio 2014
Progetto Servizi Obiettivi, approccio ed attività replicabili Roma, febbraio 2014 Obiettivi e specificità del Progetto Servizi Il Progetto Servizi, condiviso nel corso della Conferenza di Sistema e del
DettagliLe scuole primarie del 1 Istituto Comprensivo stipulano con la famiglia dell alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale
Patto di corresponsabilità educativa scuola primaria (Si riporta di seguito il Patto di corresponsabilità scuola famiglia elaborato nell anno scolastico 2008/2009 come integrazione al piano dell offerta
DettagliCARATTERISTICHE AZIENDALI. N. Numero di addetti con le seguenti 10 tipologie Contratto di TIcontratto presenti nell intera 10
CARATTERISTICHE AZIENDALI Protocollo n. 14 Caratteristiche strutturali dell impresa Prodotto e/o servizio principale realizzato dall impresa Fatturato 2016 Totale titolari e soci Totale Addetti 2016 Certificazioni
DettagliPOLI DI RICERCA ED INNOVAZIONE: REPORT FINALE DI ANALISI. Marco Paganuzzi Genova, 19 dicembre 2016 Camera di Commercio di Genova
POLI DI RICERCA ED INNOVAZIONE: REPORT FINALE DI ANALISI Marco Paganuzzi Genova, 19 dicembre 2016 Camera di Commercio di Genova COME NASCONO E CHE COSA SONO I Poli di Ricerca ed Innovazione in Liguria
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliLA LEGGE REGIONALE 5 OTTOBRE 2015 N. 16 ED IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
LA LEGGE REGIONALE 5 OTTOBRE 2015 N. 16 ED IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI Cristina Govoni Responsabile Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi informativi Obiettivo
DettagliNascita e operatività di un partenariato di filiera
Nascita e operatività di un partenariato di filiera «Coltiviamo sviluppo con l integrazione delle filiere produttive» Convegno Catania/Palermo, 5 e 6 Dicembre 2011 Serena Tarangioli GdL Progettazione Integrata
Dettagli7a Commissione Senato della Repubblica
Associazione Culturale Ateatro 7a Commissione Senato della Repubblica 29 novembre 2018 Associazione Culturale Ateatro Nel 2001 nasce www.ateatro.it [webzine di organizzazione cultura e politica dello spettacolo
DettagliLe attività di comunicazione per i sistemi di sorveglianza epidemiologica
Le attività di comunicazione per i sistemi di sorveglianza epidemiologica Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute Obiettivi della sessione Identificare il ruolo della comunicazione
DettagliIL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE. Prof.ssa Filomena Velleca
IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE Prof.ssa Filomena Velleca RENDERE CONTO La rendicontazione sociale è una scelta volontaria, autonoma e responsabile attraverso cui si vuole rendere conto agli interlocutori
DettagliPROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE. Premessa
PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE Premessa La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale
DettagliProgramma Triennale per la Trasparenza e l Integrità
Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2011-2013 ISFOL - Prima giornata sulla Trasparenza Roma, il 7 luglio 2011 Aviana Bulgarelli - Direttore generale isfolprotocollo@pec.isfol.it Riferimenti
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliQuale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati
Quale formazione? Focus tradizionale Focus sui fabbisogni formativi (ciò che le persone devono conoscere); l obiettivo è acquisire conoscenze e capacità Orientamento all evento formativo Orientamento a
DettagliSEMINARI etwinning di 3 livello SEMINARIO CENTRO HOTEL VICTORIA MONTECATINI 10/11 OTTOBRE La qualità nella progettazione etwinning
SEMINARI etwinning di 3 livello SEMINARIO CENTRO HOTEL VICTORIA MONTECATINI 10/11 OTTOBRE 2006 La qualità nella progettazione etwinning antonio.loddo@gmail.com gabriellaorlando@infinito.it Progettazione
Dettagliimpariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado
impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado Il progetto impariascuola promosso dalle Consigliere Provinciali di Parità
DettagliIl referente nazionale dell iniziativa è Alessandro Parisi, che coordina il gruppo giovani di Anffas Salerno.
1. IL PROGETTO Il progetto nazionale Anffas#Giovani prende spunto da un iniziativa promossa da Anffas Onlus Salerno volta a coinvolgere giovani con e senza disabilità di età compresa tra i 16 e i 30 anni
DettagliFacciamo Centro insieme!
Comune di Campiglia Marittima Provincia di Livorno Facciamo Centro insieme! Esperienza progettuale di partecipazione per la rivitalizzazione e la riqualificazione del Centro Storico Obiettivi del progetto
DettagliRestituzione della bozza del documento delle PES sulla programmazione FSE
SUPPORTO TECNICO ORGANIZZATIVO ALLE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI DEL PO BASILICATA FSE 2007-13 Restituzione della bozza del documento delle PES sulla programmazione FSE 2014-2020 Potenza 9 ottobre 2013 Documento
DettagliFare fundraising in biblioteca
Massimo Coen Cagli Fare fundraising in biblioteca Strategie e tecniche per affrontare la crisi finanziaria editrice bibliografica indice introduzione... 13 Prefazione di Giovanni Di Domenico... 17 Parte
DettagliDifendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura
Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura 26 novembre 2017 Presso CREA LA COOPERAZIONE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 LA MISURA 16 RELATORE: Marco Alimonti - Agronomo LA COOPERAZIONE
DettagliPROGRAMMA. SERVIZIO CIVILE NAZIONALE corsi di AGGIORNAMENTO per
PROGRAMMA SERVIZIO CIVILE NAZIONALE corsi di AGGIORNAMENTO per Operatori Locali di Progetto, Esperti di monitoraggio, Selettori, RLEA, Formatori Attività L attività di formazione per gli operatori di servizio
DettagliDAL PDA AL PROGETTO SCUOLA 21
SCUOLA 21 DAL PDA AL PROGETTO SCUOLA 21 Il Progetto Scuola 21 è uno strumento con cui Fondazione Cariplo promuove nelle scuole superiori percorsi didattici e interventi di educazione allo sviluppo sostenibile
DettagliConcorso 2S2C. Settore Edilizia Provincia di Treviso
1 Concorso 2S2C Studenti ti e Scuole Costruttori di Cittadinanza Settore Edilizia Provincia di Treviso Delibera n.526/108009/2007 2 La Giunta Provinciale, i con Delibera n.526/108009/2007 del 03.12.2007,
DettagliCorsi per le Residenze assistenziali
CEREF Centro Ricerca e Formazione Padova www.ceref.it Corsi per le Residenze assistenziali - 2014 Presentazione CEREF opera dal 1981 nel campo della formazione, della ricerca e della consulenza nei servizi
DettagliArea Lavoro. Ipotesi di lavoro
Area Lavoro Ipotesi di lavoro Le cooperative di lavoro L obiettivo dell attività politico sindacale è mettere al centro della nostra azione la valorizzazione dello scambio mutualistico: Il lavoro dei soci
DettagliL esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano
L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna 2014-20 ed il Laboratorio Urbano La strategia del Programma e l attenzione ai territori Riprendere un percorso di crescita intelligente,
DettagliProgramma Gioventù in Azione
Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali e Organizzazioni coinvolte nel Programma GiA in Puglia 15 novembre 2011 L indagine sul Programma GiA in
DettagliCOMUNE DI PADOVA. Progetto Agenda 21 Locale
COMUNE DI PADOVA Progetto Agenda 21 Locale Agenda 21 Locale: I Processi I PROCESSI DI AGENDA 21 LOCALE La Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio nel 1992 ha sancito L Agenda 21, il Programma per
DettagliGiovani e cittadinanza partecipata: Quali ostacoli e quali opportunità?
AVIS Nazionale Progetto Se.Ci.Coinvol.Gi! Giovani e cittadinanza partecipata: Quali ostacoli e quali opportunità? Paolo Guiddi Maura Pozzi e Elena Marta Paolo Guiddi, Maura Pozzi e Elena Marta Università
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO LINEA B) Consolidamento e potenziamento di specifiche attività e servizi dei Centri di Educazione Ambientale
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO LINEA B) Consolidamento e potenziamento di specifiche attività e servizi dei Centri di Educazione Ambientale Dati generali 1 Denominazione CEA capofila: Ente titolare:
DettagliMigranti & Metalmeccanici
Migranti & Metalmeccanici Sintesi progetto sperimentale I.L.I. Immigrazione, Lavoro, Integrazione Isilda Virginia Armando - marzo 2010 1 Introduzione Questo progetto sperimentale di ricerca/intervento
DettagliIl Piano di Miglioramento e le figure coinvolte nella sua progettazione Sara Mori, PhD - Indire
Il Piano di Miglioramento e le figure coinvolte nella sua progettazione Sara Mori, PhD - Indire Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Nazionale Competenze
DettagliNETINEUROPE PER LA SCUOLA
NETINEUROPE PER LA SCUOLA ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE PER LO SVILUPPO DEI PROGRAMMI EUROPEI Siamo un organizzazione senza scopo di lucro nata per operare nel territorio europeo con lo scopo di promuovere
DettagliIl modello INDIRE del Piano di Miglioramento
Il modello INDIRE del Piano di Miglioramento Sara Mori s.mori@indire.it Francesca Rossi f.rossi@indire.it L analisi dei dati che permette di orientare il miglioramento Quali dati importanti per migliorare?
DettagliL esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano
L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna 2014-20 ed il Laboratorio Urbano L attenzione alle città Il FESR sostiene nell ambito dei programmi operativi, lo sviluppo urbano
DettagliRete regionale delle scuole che promuovono salute: passato e futuro
Regione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute Assessorato all Istruzione SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE Torino 17 novembre 2014 Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico
DettagliFITT! Forma il tuo futuro Increasing the quality of apprenticeship for vocational qualifications in Italy
FITT! Forma il tuo futuro Increasing the quality of apprenticeship for vocational qualifications in Italy Progetto Finanziato dal ProgramMA ERASMUS + AZIONE CHIAVE 3: SOSTEGNO ALLA RIFORMA DELLE POLITICHE;
DettagliA scuola ci andiamo da soli
Carpi Amica delle bambine e dei bambini A ci andiamo da soli 3 anno di prosecuzione e completamento del progetto didattico-educativo di progettazione partecipata Scuola Elementare C.Collodi 3 Circolo Didattico
DettagliFARE RETE PER COMPETERE
RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,
DettagliProgramma Gioventù in Azione
Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in Piemonte 21-22, giugno 2012 L indagine
Dettagliimpariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado
impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado Il progetto impariascuola promosso dalle Consigliere Provinciali di Parità
DettagliPiano di Miglioramento per il triennio 2016/2019 (ai sensi del D.P.R. 80/2013)
DIREZIONE DIDATTICA STATALE GIOVANNI LILLIU Via Garavetti 1, 09129 CAGLIARI - tel. 070492737 fax 070457687 caee09800r@istruzione.it www.direzionedidatticagiovannililliu.gov.it Piano di Miglioramento per
Dettaglii punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni
i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni Al fine di valorizzare le risorse comunitarie e favorire la messa in rete l AC ha proposto una nuova forma: i Punti Comunità. Punto Comunità è una organizzazione
DettagliIl progetto Scuola Digitale Liguria. Luglio 2016
Il progetto Scuola Digitale Liguria Luglio 2016 Il progetto Scuola Digitale Liguria Un azione per realizzare in Liguria una scuola di qualità che formi cittadini con le nuove competenze richieste dal mondo
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INTEGRAZIONE SOCIALE
Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INTEGRAZIONE SOCIALE Lezione 2 maggio 2018 Essere un buon progettista è un valore aggiunto Personale
DettagliAttività di analisi dei bisogni dei Soci. I risultati dell indagine on-line
Attività di analisi dei bisogni dei Soci Progettare lo sviluppo della Community Alatel I risultati dell indagine on-line REGIONE LOMBARDIA Sommario Premessa... 2 A. PARTE I: Le risposte dei Pensionati
DettagliStrumenti per comunicare lo sviluppo rurale: l esperienza del GAL Marghine
Strumenti per comunicare lo sviluppo rurale: l esperienza del GAL Marghine Il Gal Marghine Il GAL Marghine coinvolge 10 comuni del Centro Sardegna (Prov. Nuoro), per un area di 534 Kmq ed una popolazione
DettagliSintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O ( )
Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O (6.10.2016) Sintesi delle istanze raccolte dai partecipanti sui temi di lavoro Progetto "Scuola dell'acqua" - a cura di Comune di www.isig.it Tavolo Educazione
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliINDICE. Presentazione della Carta dei Valori.. a cura di Felice Damiano Torricelli Presidente ENPAP. Missione Visione Valori...
INDICE Presentazione della Carta dei Valori.. a cura di Felice Damiano Torricelli Presidente ENPAP Missione.... 6 Visione... 8 Valori... 9 4 Valori Capitale Umano Spirito di squadra.. Integrità Impegno..
DettagliPOLITICA DI COESIONE
SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda
DettagliServizio Programmazione e Sviluppo. Riunione del 14 giugno g 2011 Sui Documenti MISE
Servizio Programmazione e Sviluppo Riunione del 14 giugno g 2011 Sui Documenti MISE Motivi dell incontro - Il Regolamento UE 1083/2006 e ss.mm.ii. Prevede la possibilità per gli Stati Membri di una revisione
DettagliPUGLIAPARTECIPA. Programma Annuale della Partecipazione della Regione Puglia.
# Programma Annuale della Partecipazione della Regione Puglia. PUGLIAPARTECIPA Avviso di selezione delle proposte di processi partecipativi da ammettere a sostegno regionale nell Ambito del Programma annuale
DettagliPROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Liceo Scientifico Statale A. Antonelli Novara Anno Scolastico 2015-2016 Finalità PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Il Progetto di alternanza scuola lavoro del Liceo Antonelli è realizzato in conformità
DettagliPunto 6.6. Piano di attività per il Partenariato
Punto 6.6 Piano di attività per il Partenariato Comitato di Sorveglianza Attività svolte - Programmazione 2014-2020 10 incontri di consultazione del Partenariato dall ultimo Comitato di Sorveglianza, tenutosi
DettagliInfoday Programma Spazio Alpino 2014-2020
Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development
DettagliGestire per progettare. Monitorare. Organizzare. Comunicare. Rendicontare
GEN FEB MAR MAG GIU Organizzare Progettare Scrivere Monitorare SET OTT NOV Comunicare Rendicontare Progettare strumenti e significati Gennaio - Novembre 2017 CFSI TCIC Centro Training per la Formazione
DettagliGestire per progettare. Monitorare. Organizzare. Rendicontare. Comunicare
GEN FEB MAR MAG GIU Organizzare Progettare Scrivere Monitorare SET OTT NOV Comunicare Rendicontare Progettare strumenti e significati Gennaio - Novembre 2017 CFSI TCIC Centro Training per la Formazione
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
23 FEBBRAIO 2016 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI IN VERTICALE CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE GRUPPO DI LAVORO DIRIGENTE SCOLASTICA SCUOLA PRIMARIA: M. Beatrice Baio, Cinzia Ricci SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
DettagliMettere in pratica ECVET nel Programma Leonardo da Vinci: gli attori, le esperienze, le prospettive. La prospettiva dell offerta educativa e formativa
Monitoraggio tematico Leonardo da Vinci Mettere in pratica ECVET nel Programma Leonardo da Vinci: gli attori, le esperienze, le prospettive Roma, 29 aprile 2011 Workshop 2 La prospettiva dell offerta educativa
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 1 CENTRO EST Revisione anno scolastico 16/17
PIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 1 CENTRO EST Revisione anno scolastico 16/17 Alla luce delle priorità individuate nel R.A.V., pubblicato sul portale scuola in chiaro del M.I.U.R.,
Dettagli