(02.53) SOMMINISTRARE E SORVEGLIARE EMODERIVATI E TERAPIE MARZIALI IN INFUSIONE
|
|
- Margherita Bellucci
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Catania Corso di Laurea in Infermieristica COMPETENZE CLINICO ASSISTENZIALI SECONDO ANNO (02.53) SOMMINISTRARE E SORVEGLIARE EMODERIVATI E TERAPIE MARZIALI IN INFUSIONE L'emotrasfusione è la trasfusione di sangue da un donatore ad un soggetto ricevente. L'emotrasfusione può essere eterologa, quando donatore e ricevente sono due persone diverse, o autologa, se il donatore dà sangue a se stesso (questa modalità è detta anche 'autotrasfusione'). Il sangue è una sostanza complessa in cui ogni elemento ha una sua specifica funzione, quindi la trasfusione può riguardare il sangue intero o solo alcuni suoi componenti (plasma, globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, fattori della coagulazione, ecc.)l'emotrasfusione reintegra il sangue perduto in seguito ad emorragie causate da traumi, patologie o interventi chirurgici. La trasfusione di sangue si pratica in caso di: emorragie acute post traumatiche; ustioni; interventi chirurgici; trapianti d'organo; parto; emorragie di tipo organico (anemie, talassemia, leucemie, linfomi, neoplasie, emofilia, ecc.); carenze di componenti del plasma (albumina, fibrinogeno, fattori della coagulazione o altri fattori plasmatici). Scopo Lo scopo è quello di garantire la corretta gestione della somministrazione e vigilanza di emoderivati e terapie marziali in infusione Accertamento Valutare l'andamento dell'emorragia determinante l'entità dei sintomi. Valutare segni e sintomi del paziente quali: Lipotimia, capogiri, sete, sudorazione, polso debole e frequente, respiro frequente (prima profondo, poi superficiale) fanno parte del quadro. Valutare la PA: all'inizio può aumentare lievemente, a causa di una vasocostrizione arteriolare riflessa, ma poi gradatamente si abbassa. Valutare se l'emorragia continua la PA scende a livelli critici e può sopraggiungere la morte. Valutare le : condizioni fisiche (bilancio idrico, segni di iper o ipovolemia) stato del sito di infusione (verificare presenza e funzionalità oppure posizionare agocannula G16 o G18) risultati degli esami ematici (Hb, Plt)
2 Diagnosi infermieristiche Rischio di intervento inefficace correlato ad insufficiente conoscenza della procedura per ripristinare condizioni di anemia importante correlata alla rapida perdita di un'abbondante quantità di sangue. Paziente con deficit di volume dei liquidi correlati a disturbi della coagulazione o emorragie Paziente con deficit del sistema immunitario Obiettivi Gli obiettivi della trasfusione di sangue sono: 1. Aumentare il volume circolante, dopo interventi chirurgici, traumi o emorragie 2. Aumentare il numero dei globuli rossi e mantenere l emoglobina nei limiti dei pazienti affetti da anemia grave 3. Fornire componenti selezionati come terapia sostitutiva (per esempio, fattori della coagulazione, piastrine, albumina ecc.) Materiale occorrente Asta per fleboclisi Guanti monouso cestello Vassoio carrello Unità di sangue o emoderivati SET PER L'INFUSIONE DEL SANGUE AGHI E CATETERI Il lume dell'ago dipende dal diametro e dall'integrità del vaso. Gli aghi standard sono di solito 19-gauge; aghi e cateteri ultrafini (21/23-gauge e più) possono essere utilizzati in casi particolari di difficile accesso venoso. FILTRI SPECIALI PER LEUCODEPLEZIONE: Nel caso di pazienti che richiedano l'uso di emazie o piastrine leucodeplete è necessario utilizzare dei flitri speciali. POMPE INTRAVENOSE: Pompe meccaniche, purché specificamente approvate per suo trasfusionale, possono essere utilizzate per controllare l'infusione quando siano necessarie velocità molto ridotte (ad esempio in caso di trasfusioni neonatali o pediatriche); deve comunque in tal caso essere prestata la massima attenzione per evitare un'emolisi. INFUSORI RAPIDI: I cosiddetti infusori rapidi (spremisacche rigonfiabili simili ai bracciali degli sfigmomanometri) possono essere utilizzati in situazioni di emergenza, quando i concentrati eritrocitari debbano essere infusi con rapidità (un'unità ogni 5 minuti circa). La sacca dovrebbe essere gonfiata soltanto fino alla pressione che fa gocciolare il sangue nella camera di gocciolamento con un flusso continuo (circa 200 mm Hg). Pressioni oltre 300 mm Hg possono causare lisi degli eritrociti.
3 RISCALDATORI: I riscaldatori vengono utilizzati per prevenire aritmie cardiache associate con l'infusione rapida di cospicue quantità di sangue ancora a temperatura di conservazione (4-6 C). Il loro uso è altresì indicato qualora vi sia la necessità di trasfondere pazienti portatori di agglutinine a freddo o di crioglobuline ad alto titolo. Il sangue non deve comunque essere mai riscaldato al di sopra dei 42 C. Per tale necessità di controllo devono essere utilizzati soltanto dispositivi controllati e monitorati, con possibilità di controllo continuo della temperatura durante l'uso. SOLUZIONI ENDOVENOSE E FARMACI: Agli emocomponenti possono essere addittivati soltanto soluzione fisiologica (cloruso di sodio allo 0.9%), plasma fresco congelato compatibile, soluzioni di albumina al 5% o di proteine plasmatiche (PPS); non devono invece mai essere mescolati dei farmaci di nessun tipo. Se specificamente approvate per tale uso, possono anche essere mescolate con il sangue soluzioni elettrolitiche isotoniche, purché prive di calcio. Alcune soluzioni, per la precisione quelle contenenti glucosio (destrosio al 5%), che possono causare impilamento e lisi degli eritrociti o quelle contenenti calcio (Ringer lattato), che possono stimolare la coagulazione, non dovrebbero mai entrare in contatto con gli emocomponenti, nemmeno transitoriamente, come può avvenire per uso in comune delle vie di infusione. Pianificazione Razionale valutare eventuali precedenti trasfusioni Confermare la prescrizione (numero e tipo di unità richieste, velocità di infusione) Verificare le motivazioni alla trasfusione (ripristinare la volemia dopo emorragia severa; ripristinare i livelli di Hb; somministrare fattori plasmatici per il trattamento delle emorragie) Assicurare la compatibilità tra il sangue del paziente e quello del donatore Evitare l infusione di unità danneggiate (coaguli di fibrina, microaggregati da cellule emolizzate) Monitorare il paziente per un precoce trattamento delle complicanze Assicurare la pervietà della via venosa durante tutta la durata della trasfusione Togliere monili e orologio Ridurre la carica batterica Recarsi dal paziente, identificarlo, informarlo sulla tecnica che si eseguirà e raccoglierne il consenso Una corretta e completa informazione permette una maggiore compliance e sicurezza dell utente
4 Accertamento delle indicazioni e dell appropriatezza La trasfusione di sangue è un atto terapeutico: il della trasfusione e verifica della cartella clinico medico di reparto ne stabilisce l indicazione (DM assistenziale per conferma del consenso informato 03/03/2005, art. 13). La verifica scritto dell appropriatezza della richiesta di sangue ed emocomponenti (SPA 31_01) è uno dei compiti attribuiti (Legge 219/2005, art. 5) alle strutture trasfusionali. Effettuare il lavaggio antisettico delle mani Rimuove la flora batterica cutanea dalle mani Indossare camice pulito, mascherina e copricapo monouso che raccolga tutti i capelli e guanti monouso non sterili Protegge l operatore dal rischio di infezioni occupazionali Attuazione Razionale Identificare il paziente Posizionare il paziente in posizione comoda Assicurare la privacy Eseguire l igiene delle mani Preparare il set per l infusione (verificare che il deflussore sia provvisto di microfiltro) Indossare i guanti monouso Determinazione del gruppo sanguigno la determinazione del gruppo AB0 e del tipo Rh deve essere effettuata su due campioni di sangue prelevati in tempi diversi (DM 03/03/2005, art. 14). Recarsi dal paziente, identificarlo, informarlo sulla tecnica che si eseguirà e raccoglierne il consenso Una corretta e completa informazione permette una maggiore compliance e sicurezza dell utente Prelievo del campione per controllo di gruppo, L atto del prelievo costituisce un momento fondamentale per la sicurezza della terapia trasfusionale. Il campione deve essere raccolto e firmato dal responsabile del prelievo, secondo le modalità riportate precedentemente che garantiscono la sicurezza di identificazione. - Il sangue contenuto nella provetta non deve recare segni di emolisi o coaguli: nel dubbio è preferibile procedere ad un nuovo prelievo, piuttosto che rischiare un successivo ritardo nell evasione della richiesta. - Il prelievo deve
5 Se un infusione è in corso, verificare se ago e soluzione sono appropriati per la somministrazione (Ago G, soluzione fisiologica) Se non è già presente un accesso venoso, allestirlo (Ago G, soluzione fisiologica) essere ottenuto da una nuova venipuntura, evitando di utilizzare accessi venosi preesistenti: il sangue contaminato da altre soluzioni potrebbe essere inutilizzabile per l esecuzione dei tests pre-trasfusionali o impedire una adeguata sensibilità degli stessi. - Il tempo che intercorre tra il momento del prelievo e la trasfusione non può superare le 72 ore. prove di compatibilità, ricerca di anticorpi irregolari - Il professionista che effettua il prelievo deve riportare in modo chiaro e completo sulle provette contenenti i campioni: reparto di appartenenza, cognome, nome data di nascita del soggetto e data del prelievo. L operatore che effettua il prelievo deve apporre la propria firma. Invio di richiesta e prelievo I campioni di sangue vanno trasportati in apposito contenitore. In caso di paziente di gruppo sconosciuto va inviato, contestualmente al campione relativo alla richiesta, anche quello per la determinazione del gruppo sanguigno, prelevato con le modalità descritte nei paragrafi precedenti. Richiesta e relativo campione vanno suddivisi in due sacchetti separati all interno del contenitore termo-isolante Ispezione delle unità prima della trasfusione Chi riceve le unità di sangue procede alla verifica ispettiva, al fine di escludere anomalie nell aspetto e nel colore (data di scadenza dell emocomponente, mancataintegrità della sacca, fuoriuscita del contenuto, coaguli, segni di emolisi). In caso di alterazioni l unità non deve essere trasfusa e va restituita al ST. Conservazione in reparto delle unità assegnate Le unità di emazie vanno utilizzate entro 30 minuti dal ritiro. Se l utilizzo delle unità subisce dei ritardi, occorre restituirle al ST, accompagnate dal modulo di restituzione corretta conservazione (RPA 31_06) correttamente compilato e firmato, salvo che il reparto sia dotato di frigoemoteca che assicuri adeguata ed uniforme temperatura (4 ± 2 C) e sia provvista di termoregistratore e allarme
6 visivo e acustico. Le unità non possono, in ogni caso, essere conservate in reparto per più di 24 ore. - Non riscaldare il sangue prima dell uso; è sufficiente mantenerlo a temperatura ambiente per circa 30 minuti. La conservazione scorretta può alterare le caratteristiche chimico fisiche, rendendolo inefficace o anche dannoso. Verifica pre-trasfusione La presenza contemporanea di medico ed infermiere al letto del paziente, ha lo scopo di evitare errori di identificazione, attraverso il doppio controllo di due diversi professionisti. Preparazione alla trasfusione L infermiere innesta l estremità del deflussore (spike) alla sacca, esegue venopuntura e raccorda l ago al set trasfusionale. All unità da trasfondere non vanno aggiunti farmaci o soluzioni di infusione. Se farmaci devono essere somministrati contemporaneamente alla trasfusione, deve essere utilizzata una differente via di infusione Inizio della trasfusione Il medico inizia la trasfusione e rimane nelle immediate vicinanze per i primi minuti. - Informa il paziente di riferire immediatamente l eventuale insorgenza di sintomi quali arrossamento, brivido, prurito, dispnea, palpitazioni, dolori o sensazioni di malessere generalizzato, dolore nel punto di venopuntura. - Per ogni unità deve essere registrata, con sigla del medico, l avvenuta trasfusione sul modulo di prenotazione/assegnazione (RPA 31_07). - Per i primi 15 minuti la velocità di infusione del sangue deve essere di gocce al minuto. - Successivamente il medico stabilisce la velocità di infusione: se non sono comparsi sintomi indicativi di reazione trasfusionale, compatibilmente con le condizioni del paziente, la velocità di infusione può essere portata a gocce il minuto (una sacca di sangue dovrebbe essere trasfusa in circa 60 minuti). - La velocità di infusione di plasma e piastrine deve essere bassa per i primi 15 minuti (25-30 gocce al minuto); successivamente la velocità può essere aumentata, compatibilmente con le condizioni del paziente, in modo da completare la trasfusione in minuti circa. Monitoraggio e trattamento delle reazioni trasfusionali La maggior parte delle reazioni trasfusionali severe si manifesta di solito nei primi 15 minuti dell infusione di ogni unità: durante questo
7 periodo critico l osservazione deve essere più stretta. Riconoscimento e trattamento delle reazioni trasfusionali Nell ambito dell emovigilanza e nell ottica della prevenzione in qualità vanno segnalati alla struttura trasfusionale anche gli errori scoperti prima o in assenza di danno al paziente ( near miss events ), per consentire la conoscenza e la correzione delle dinamiche che portano all errore grave Termine della trasfusione Al termine della trasfusione l infermiere elimina la sacca e i dispositivi di infusione in conformità alle norme che regolano l eliminazione di campioni biologici. - Il medico segna in cartella l orario di fine della trasfusione Fine del ciclo trasfusionale: comunicazione avvenuta trasfusione Entro 3 giorni dall esaurimento della richiesta trasfusionale (utilizzo di tutte le unità assegnate o fine della validità temporale della richiesta) il modulo di prenotazione/assegnazione (RPA 31_07), debitamente compilato e firmato in corrispondenza di tutte le unità trasfuse, deve essere restituito al ST. Responsabilità dell infermiere Il personale infermieristico di reparto é responsabile dei seguenti atti: compilazione della parte anagrafica della richiesta di sangue o di gruppo sanguigno; esecuzione dei prelievi di sangue e compilazione delle relative etichette; invio della richiesta e dei campioni di sangue al servizio trasfusionale; gestione in reparto delle unità consegnate sino al momento della trasfusione; registrazione dell ora in cui termina la trasfusione ed eliminazione del contenitore; invio al servizio trasfusionale di una copia del modulo di assegnazione e trasfusione; invio al servizio trasfusionale delle segnalazioni di reazione trasfusionale e dei materiali necessari alle indagini conseguenti. Valutazione È stato preparato il materiale in maniera adeguata È stato informato il paziente circa la procedura e la futura gestione clinica e infermieristica Valutare SEGNI CLINICI: in caso di dispnea, dolore toracico, collasso cardiocircolatorio, arresto cardiaco: - Sospendere immediatamente la trasfusione - Tenere pervio l accesso venoso con un infusione di soluzione fisiologica
8 - Avvisare immediatamente il medico - Rilevare i parametri vitali, effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare, se necessario - Somministrare ossigeno e/o i farmaci prescritti - Valutare se il sangue è stato trasfuso più velocemente rispetto alla capacità di accomodamento dell apparato circolatorio Valutare SEGNI CLINICI: in caso di tosse, dispnea, crepitii, vene giugulari dilatate, tachicardia, ipertensione - Mettere il paziente seduto dritto con i piedi penzolanti - Sospendere o rallentare la trasfusione - Avvisare immediatamente il medico - Somministrare diuretici e ossigeno come prescritto Valutare SEGNI CLINICI PER eventuale caso di sepsi. In caso di febbre alta, brividi, vomito, diarrea, ipotensione: - Sospendere la trasfusione - Mantenere pervia la vena con una infusione di soluzione fisiologica - Avvisare immediatamente il medico - Somministrare liquidi ev e terapia antibiotica se prescritta - Prelevare un campione di sangue del paziente per emocoltura se prescritto - Inviare la sacca con il sangue rimanente e il deflussore al centro trasfusionale di riferimento Bibliografia e Sitografia ECM Percorsi Guidat Professione
PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DELL USO DEL SANGUE ED EMODERIVATI
PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DELL USO DEL SANGUE ED EMODERIVATI AA_PO_020 Rev. 0: 01/08/2017 OGGETTO Il presente documento descrive le corrette modalità per la richiesta e la somministrazione di emocomponenti,
DettagliRACCOMANDAZIONI E PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE REAZIONI DA INCOMPATIBILITÀ AB0
RACCOMANDAZIONI E PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE REAZIONI DA INCOMPATIBILITÀ AB0 PREMESSA Dai sistemi di emovigilanza attiva emerge che le reazioni avverse dovute ad errori trasfusionali rappresentano
DettagliLA TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI. C.P.S.E Cristofori M.Grazia
LA TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI C.P.S.E Cristofori M.Grazia DM 25/1/2001 LA TRASFUSIONE CORRESPONSABILITA MEDICO INFERMIERE COMPETENZE SPECIFICHE INTEGRATE COMPETENZE MEDICHE E INFERMIERISTICHE
DettagliLa corretta pratica per la terapia trasfusionale
SOMMARIO Pag. 1/12 N par. Titolo P ag. 1. OGGETTO 2 2. SCOPO 2 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 2 4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 2 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 3 6. DESCRIZIONE ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ 3 7. PARAMETRI
DettagliLa corretta pratica per la terapia trasfusionale
SOMMARIO Pag. 1/11 N par. Titolo Pag. 1. OGGETTO 2 2. SCOPO 2 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 2 4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 2 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 3 6. DESCRIZIONE ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ 3 7. PARAMETRI
DettagliPROCEDURA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
PROCEDURA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE RGQ DG DG Funz. Firma Funz. Firma Funz. Firma PREPARATO VERIFICATO APPROVATO Stato delle Revisioni della PRO.7.5 Procedura Rev. Data Rev. Data Rev. Data Rev. Data
DettagliPER NON DIMENTICARE! SANGUE Raccomandazione n. 5, Marzo 2008 PER LA PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0
PER NON DIMENTICARE! SANGUE Raccomandazione n. 5, Marzo 2008 PER LA PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0 POTASSIO Raccomandazione n.1, marzo 2008 CORRETTO UTILIZZO DELLE SOLUZIONI
DettagliCompilazione Richiesta Emocomponenti e relativo Consenso Informato INDICE. Data Descrizione Redatto Verificato Approvato
Pag. 1 di 5 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. DEFINIZIONI 5. RESPONSABILITÀ 6. DESCRIZIONE ATTIVITA' Data Descrizione Redatto Verificato Approvato 11-12-2012 Emissione Dott.ssa
DettagliIO-TR-029 RICHIESTA E TERAPIA TRASFUSIONALE APPROVATO PROT /COBUS DEL 12/12/2016 STATO DI AGGIORNAMENTO. Rev. Pag. Tipo di modifica data visto
REDATTO Dott.ssa M. Ferraro REVISIONATO Dott.ssa M. Ferraro APPROVATO Dott. F. Buscemi 12/05/2016 EMESSO Dott. F. Buscemi 08/12/2016 APPROVATO PROT.202096/COBUS DEL 12/12/2016 STATO DI AGGIORNAMENTO Rev.
DettagliPROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0
Pag. 1 di 6 GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0 Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 1 02/03/2009 Firme Redatto
DettagliPO-TR-004 ACCETTAZIONE RICHIESTA TRASFUSIONALE ASSEGNAZIONE E CONSEGNA EMOCOMPONENTI
Unità emittente SGQ Unità destinataria DIR TAL IMM Udr CQB SGQ BSCS SGA LAB UO CAR CR X X X X X X X X X X REDATTO Dott. P. A. Accardo 28/10/2013 REVISIONATO Dott.ssa M. Ferraro 06/11/2013 APPROVATO Dott.
DettagliRESPONSABILITA TECNICO INFERMIERISTICHE NELLA GESTIONE
RESPONSABILITA TECNICO INFERMIERISTICHE NELLA GESTIONE DEL DONATORE/PAZIENTE DI HPC-A Fiorito Rita Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Milano Introduzione La gestione del donatore/paziente
DettagliPROCEDURE OPERATIVE NEL PROCESSO TRASFUSIONALE
PROCEDURE OPERATIVE NEL PROCESSO TRASFUSIONALE Giorgio Gandini Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona COMITATO PER IL BUON USO DEL SANGUE Deliberazione del Direttore Generale 20 marzo 1996,
DettagliDisposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti.
Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 28 dicembre 2015 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. - 1, art. comma 2, comma 1 20/b Legge 27-02-2004, 23-12-1996, n. n. 46-662 Filiale
DettagliA) SONO STATO/A INFORMATO/A
ALLEGATI (C) - Modulistica Modulo 1 - Consenso informato Il/a sottoscritto/a Cod.Fisc. Nato/aa.. il... Residentea. via..... Assistitopressolastrutturasanitaria. A) SONO STATO/A INFORMATO/A che, a seguito
DettagliAlcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi) - Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti Autotrasfusione
Alcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi) - Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti Autotrasfusione Donazione di sangue intero Il prelievo di sangue intero
DettagliLINEE GUIDA PER RICHIESTE AL S.I.T. (SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE)
Pagina 1 di 12 Tale servizio, sito all'interno del presidio ospedaliero, è in grado garantire l'esecuzione degli esami immunoematologici, di richieste di sangue e suoi derivati. All esecuzione di autotrasfusioni.
DettagliPRESENTAZIONE PROCEDURA PER LA CORRETTA GESTIONE DELLA TERAPIA TRASFUSIONALE P/919/67
PRESENTAZIONE PROCEDURA PER LA CORRETTA GESTIONE DELLA TERAPIA TRASFUSIONALE P/919/67 Luciani, Breccia, Manfredi, Sollazzo IL PROCESSO Presa in carico paz e indicazione alla terapia trasf.le Richiesta
DettagliSIMT-POS 051 Rev 1 GESTIONE DEL CAMPIONE DI SANGUE
1 Prima Stesura Revisione 1 Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo 29/01/2014 11-10-2016 SIMT-POS 051 Rev 1 GESTIONE DEL CAMPIONE DI SANGUE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI
DettagliIstruzioni Operative Minime Utilizzo Sistema Securblood
REGIONE ABRUZZO ASL PESCARA Ospedale Spirito Santo U.O. C. Servizio di Immunoematologia Medicina Trasfusionale- Lab di Ematologia Direttore Dott.ssa Patrizia Accorsi Istruzioni Operative Minime Utilizzo
DettagliASSEGNAZIONE E DISTRIBUZIONE EMOCOMPONENTI ALLOGENICI
ASSEGNAZIONE E DISTRIBUZIONE EMOCOMPONENTI ALLOGENICI Gli antigeni gruppo-ematici più importanti da un punto di vista immunologico e trasfusionale sono quelli AB0 ed Rh Test pre-trasfusionali Type: determinazione
DettagliIL MINISTRO DELLA SANITÀ
Testo aggiornato al 15 dicembre 2005 Decreto ministeriale 1 settembre 1995 Gazzetta Ufficiale 13 ottobre 1995, n. 240 Disciplina dei rapporti tra le strutture pubbliche provviste di servizi trasfusionali
DettagliImmediatamente prima di iniziare la terapia trasfusionale è compito del medico responsabile della trasfusione e dell infermiere:
ALLEGATO A Area Attività clinica e assistenziale Standard Sicurezza nell'uso degli emocomponenti Pratica per la sicurezza del paziente Prevenzione errori incompatibilità AB0 Ambito di applicazione Struttura
Dettagli- Materiale per venipuntura se CVP non già in sede - Unità da trasfondere di: concentrato eritrocitario leucodepleto
Corso di Laurea in Infermieristica (Sede di Aosta) La gestione dell emotrasfusione Rev. 5 del 28.06.2018 Lo studente: SI NO 1 Preparazione del - Modulo 01 per consenso informato alla trasfusione* materiale
DettagliCORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI
CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CONOSCERE IL SISTEMA SANGUE PER CRESCERE NELLA NUOVA REALTA AVISINA IL BUON USO DEL SANGUE E DEGLI EMODERIVATI Perugia sabato 10 settembre 2011 Dott.
DettagliU.O.C. MEDICINA TRASFUSIONALE ARNAS CIVICO, DI CRISTINA, BENFRATELLI, PALERMO. ISTRUZIONE OPERATIVA Assegnazione di Globuli Rossi Concentrati
REV 01 20/04/2014 Pag. 1 di 7 IO-MT-URG-015 INDICE 0. SCOPO 2 1. CAMPO DI APPLICAZIONE 2 2. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI 2 2.1. RIFERIMENTI 7 2.2 ABBREVIAZIONI 3. RESPONSABILITÀ 2 4. MODALITÀ DI GESTIONE
DettagliIl sottoscritto.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
Lopez Pasquale Il sottoscritto.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON
DettagliGestione dell uso del sangue ed emoderivati. PA.GRC.1.30.e PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELL USO DEL SANGUE ED EMODERIVATI
1 di 20 PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELL USO DEL SANGUE ED EMODERIVATI Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 01.08.2017 Firme Redatto Verificato Approvato
DettagliIstruzioni Operative Minime Utilizzo Sistema Securblood
REGIONE ABRUZZO ASL PESCARA Ospedale Spirito Santo U.O. C. Servizio di Immunoematologia Medicina Trasfusionale- Lab di Ematologia Direttore Dott.ssa Patrizia Accorsi Istruzioni Operative Minime Utilizzo
DettagliApplicazione emovigilanza nella ASL di Imola. Convegno Imola 4 marzo 2010 Dott. Pietro Fagiani SSD CRS e Immunoematologia
Applicazione emovigilanza nella ASL di Imola Convegno Imola 4 marzo 2010 Dott. Pietro Fagiani SSD CRS e Immunoematologia Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene. Diderot Chi siamo La SSD di Imola
DettagliIl Buon uso del Sangue. Maria Cristina Tarantino Coord. Area Medica. 15 Ottobre 2016
Il Buon uso del Sangue Maria Cristina Tarantino Coord. Area Medica 15 Ottobre 2016 PG 17 Procedura Gestione Sangue ed Emocomponenti Il sangue è una risposta terapeutica preziosa, limitata e deperibile.
DettagliDirettore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 016 Gestione effetti indesiderati gravi o incidenti gravi o near miss.
1 Prima Stesura Redattori: Cosenza Data: 17-04-2014 1 2 1 SCOPO Lo scopo della presente procedura è specificare le responsabilità e le modalità operative da adottare per la gestione delle reazioni indesiderati
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 312 DEL 10 MAGGIO 2016 RACCOMANDAZIONI E PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE REAZIONI DA INCOMPATIBILITÀ AB0
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 312 DEL 10 MAGGIO 2016 RACCOMANDAZIONI E PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE REAZIONI DA INCOMPATIBILITÀ AB0 Recepimento Raccomandazione n.5 Ministero della Salute e D.M. 2
DettagliPer l indicazione dei dispositivi di protezione individuale usati dal personale e la gestione dei rifiuti sanitari si rinvia al cap 5.
Capitolo 11 Assegnazione e consegna emocomponenti 1.111.1 Premessa Il processo Assegnazione e consegna emocomponenti è tenuto sotto controllo attraverso le seguenti procedure: Modalita di identificazione
DettagliConcetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE
Concetti generali In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Batteriemia: presenza di batteri nel sangue Fungemia: presenza di funghi nel sangue PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA L emocoltura è definita
DettagliPROCEDURA. Prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0
originale copia controllata copia non controllata N. distribuzione interna a cura del RQ bozza La presente procedura definisce le attività da svolgere per prevenire la reazione di incompatibilità nei pazienti
DettagliModalità di identificazione del paziente International Patient Safety Goals IPSG IPSG. 1 Accuratezza della identificazione del paziente
1 di 6 LISTA DI DISTRIBUZIONE Direttori Presidi Ospedalieri Direttori di Dipartimento Servizio Infermieristico Direttori UU.OO. Coordinatori Infermieristici UU.OO. Rev. Data Causale Redazione Verifica
DettagliAllegato III. Modifiche ai paragrafi rilevanti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo
Allegato III Modifiche ai paragrafi rilevanti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Le sezioni relative delle Caratteristiche del Prodotto e Foglio Illustrativo
DettagliGestione del paziente trasfuso
infermieristica clinica Dott.ssa Fiorentini Dott.ssa Palma Gestione del paziente trasfuso Obiettivi di apprendimento Conoscere i gruppi sanguigni e descrivere i principi della compatibilità / incompatibilità
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO G. MARTINO U.O.C. di MEDICINA TRASFUSIONALE Direttore: Prof. C. Micali
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO G. MARTINO U.O.C. di MEDICINA TRASFUSIONALE Direttore: Prof. C. Micali LINEE GUIDA DELLE PRESTAZIONI TRASFUSIONALI L.G..n.1 DATA 21/05/10 Indice Pag. ELENCO
DettagliDOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O.
ASO S. Croce e Carle di Cuneo C.I.O. COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE DOCUMENTO DESCRITTIVO TITOLO GESTIONE DELLE LINEE DI INFUSIONE (cateteri venosi ed arteriosi centrali) IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
DettagliCon un piccolo gesto si può salvare una vita
STAMPA: OLTRE COOP SOC LUGLIO 2018 Introduzione La carenza di sangue rappresenta in tanti ospedali una vera e propria emergenza, in particolare nel periodo estivo. Per affrontare il problema, è necessario
Dettagliescretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi destinati a distruggerli)
Il sangue è un prodotto naturale, che circola in continuazione nel nostro corpo sotto la spinta del cuore per svolgere una serie di funzioni fondamentali ed indispensabili a mantenerci in vita: respiratoria
DettagliLa gestione infermieristica delle complicanze derivate dalla somministrazione endovenosa di Anticorpi Monoclonali
La gestione infermieristica delle complicanze derivate dalla somministrazione endovenosa di Anticorpi Monoclonali Emanuela Samarani Coordinatore Infermieristico U.O. TMO Adulti - Spedali Civili di Brescia
DettagliPSQ. IRI. Rev. 01 del 19/12/2011. Pg 1 di 10 INDICE
INDICE Procedura per l identificazione ricevente Pg 1 di 10 0 MATRICE DELLE REVISIONI, DESCRIZIONE MODIFICHE E LISTA DI DISTRIBUZIONE... 2 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE:... 3 3 RESPONSABILITA :... 3
DettagliIMA INFERIORE CON BAV DI I grado PRIMA DELL ARRIVO DEL PTE preparazione postazione Accendere monitor e porlo in modalità attesa Verificare funzionamento e check list materiale LP12 Verificare
DettagliL errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare
L errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare Roma, 27 giugno 2013 è il tipo giusto per me? Giuliano Grazzini Emovigilanza Effetti indesiderati nei riceventi Incidenti gravi Reazioni indesiderate
DettagliSCHEMA TIPO DI CONVENZIONE
SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE ai sensi dell'accordo Stato-Regioni Schema tipo di convenzione tra le strutture pubbliche provviste di servizi trasfusionali e quelle pubbliche e private accreditate e non accreditate,
DettagliL errore trasfusionale ABO Cosa fare e cosa evitare di fare
L errore trasfusionale ABO Cosa fare e cosa evitare di fare Roma, 27 giugno 2013 è il tipo giusto per me? L'errore trasfusionale ABO: case report Giuseppina Facco Case report Rocce ricche di ferro che
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PO SIMTSV 210/AMB LA TRASFUSIONE DOMICILIARE CONTENUTI DELLA PROCEDURA 1 TITOLO MODIFICHE ALLE REVISIONI PRECEDENTI...
CONTENUTI DELLA PROCEDURA 1 TITOLO...2 2 MODIFICHE ALLE REVISIONI PRECEDENTI...2 3 OBIETTIVO...2 4 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 5 RESPONSABILITA...2 6 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ...3 6.1 PREMESSA... 3 6.2
DettagliL appropriatezza nel buon uso del sangue:l esperienza del SIT dell ASL 17 di Savigliano
L appropriatezza nel buon uso del sangue:l esperienza del SIT dell ASL 17 di Savigliano Domenico Testa (SIT ASL 17) Claudio Gazzera (SIT ASL 17) Maria Teresa Giachino Amistà (Uff. Qualità ASL17) Maria
DettagliI trigger relativi alle cure
Massimo Geraci Direttore MCAU ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli Palermo Rosario Squatrito Direttore MCAU San Raffaele Giglio Cefalù Sono 14 trigger identificati dalla lettera C Trigger: solo
DettagliLA GESTIONE E LA PRESA IN CARICO DELLE REAZIONI ALLERGICHE ALESSIA ZARDINI INFERMIERA U.O. ONCOLOGIA OSPEDALE S. CUORE DON CALABRIA NEGRAR
LA GESTIONE E LA PRESA IN CARICO DELLE REAZIONI ALLERGICHE ALESSIA ZARDINI INFERMIERA U.O. ONCOLOGIA OSPEDALE S. CUORE DON CALABRIA NEGRAR LINEE GUIDA NCCN Le reazioni allergiche vengono classificate in:
DettagliInserimento Catetere venoso centrale
Pag. 1 di 4 Inserimento Catetere venoso centrale Materiale occorrente: 1. Kit Catetere venoso centrale 2. Camici, guanti sterili 3. Dispositivi di protezione individuale (occhiali, cuffie e mascherine)
DettagliTRASFUSIONI DOMICILIARI. ISTRUZIONE OPERATIVA IO.12 Trasfusioni Domiciliari
Pag. 1 di 10 Trasfusioni Domiciliari REVISIONI DOCUMENTO REV. N DATA DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE ALLA VERSIONE PRECEDENTE 2 30/03/2018 Adeguamento criteri selezione donatore a D.M. 02/11/2015 (G.U. n.300
DettagliATTIVITÀ RELATIVE A PROBLEMATICHE GESTIONALI DI UN CENTRO ESTERNO AFFERENTE AL CLV ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI
ATTIVITÀ RELATIVE A PROBLEMATICHE GESTIONALI DI UN CENTRO ESTERNO AFFERENTE AL CLV 1) Raccolta e controllo del sangue umano e degli E.M.C a qualunque uso siano destinati (Centri Esterni) 2) Lavorazione
DettagliSIMT-POS 049 Rev 1 GESTIONE RICHIESTE URGENTISSIME EMAZIE CONCENTRATE
Prima Stesura Revisione 1 Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo 20/03/2014 11-10-2016 SIMT-POS 049 Rev 1 GESTIONE RICHIESTE URGENTISSIME EMAZIE CONCENTRATE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE...
DettagliDalla diagnosi all infusione: coinvolgimento della persona e responsabilità dei professionisti. Brunatti Simona
Dalla diagnosi all infusione: coinvolgimento della persona e responsabilità dei professionisti Brunatti Simona TIPOLOGIA DI TRAPIANTO TRAPIANTO AUTOLOGO RAPPRESENTA UNA TRASFUSIONE DI SANGUE RICCO DI CELLULE
DettagliPubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel
Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel.0523-877988 www.pubblicavalnure.it Definizione Lo SHOCK è un GRAVE STATO PATOLOGICO caratterizzato da una generale RIDUZIONE DELLA PERFUSIONE SANGUIGNA con conseguente
DettagliPerché: l'importanza di donare il sangue
AGGIORNATA A LUGLIO 2018 Perché: l'importanza di donare il sangue La carenza di sangue rappresenta in tanti ospedali una vera e propria emergenza, in particolare nel periodo estivo. Per affrontare il problema,
Dettagli0 Matrice delle revisioni, descrizione modifiche e lista di distribuzione FASE 3b. CONSEGNA EMOCOMPONENTI AD ALTRI CENTRI...
Pagina 1 di ASSEGNAZIONE IN URGENZA EMERGENZA Indice 0 Matrice le revisioni, descrizione modifiche e lista di distribuzione... 2 1. SCOPO... 3 2. CAMPO D APPLICAZIONE... 3 Pazienti in urgenza emergenza
DettagliU.O. FARMACIA DIREZIONE MEDICA UTILIZZO DI SOLUZIONI INIETTABILI CONCENTRATE DI POTASSIO PROTOCOLLO OPERATIVO AD USO DELLE UU.OO.
Pag. 1 / 7 1.OGGETTO E SCOPO 1.1. Oggetto Oggetto del presente protocollo è la necessità di garantire la sicurezza della terapia con potassio, data la possibilità di effetti dannosi e potenzialmente letali
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 194 DEL 22 MARZO 2016 CONVENZIONE TRA , nella persona del Commissario Straordinario Dott. Vincenzo Viggiani,
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N 194 DEL 22 MARZO 2016 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II, Partita IVA n. 06909360635, nella persona del Commissario Straordinario Dott. Vincenzo
DettagliCentro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A.
Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile 2016 Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A. Cardarelli» La sottoscritta Sepe Chiara in qualità di relatore all evento CONGRESSO
DettagliSOLUZIONI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO NEI LABORATORI
SOLUZIONI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO NEI LABORATORI IL RUOLO DELLA FORMAZIONE NELLA PREVENZIONE DELL ERRORE IN MEDICINA TRASFUSIONALE Portogruaro 12 ottobre 2011 Nunzio Toffano Cos è il rischio Lo zingarelli
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 196 DEL 22 MARZO 2016 CONVENZIONE TRA , nella persona del Commissario Straordinario dott.
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 196 DEL 22 MARZO 2016 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II, Partita IVA n. 06909360635, nella persona del Commissario Straordinario dott. Vincenzo
DettagliCONVENZIONE TRA , nella persona del Direttore Generale Prof. Giovanni Persico, LA CASA DI CURA OSPEDALE INTERNAZIONALE
CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II, Partita IVA n. 06909360635, nella persona del Direttore Generale Prof. Giovanni Persico, domiciliato per la carica alla Via Sergio Pansini,
DettagliSaper riconoscere e trattare
Saper riconoscere e trattare Disturbi della coscienza Disturbi della coscienza Lipotimia Sincope Coma Alterazione del normale funzionamento del cervello Che cosa fare chiamare il 118/112 controllare le
DettagliRiconoscimento e trattamento reazioni trasfusionali RICONOSCIMENTO AZIONE SEGNALAZIONE
Pag. 1/5 immediato: RICONOSCIMENTO AZIONE SEGNALAZIONE Febbre Brividi Ipotensione/Ipertensione Tachicardia/Aritmia Dolore (Lungo via di infusione, toracico, lombare) Dispnea, laringospasmo Emissione di
DettagliIstruzione Operativa Direzione Medica di Presidio. Esecuzione del prelievo per EMOCOLTURA
Rev. 02 del 27/06/14 Pag. 1 / 8 Indice rev. Data Par. n 02 27/06/14 n.d. Pag. n 1 01 01/03/13 Tutti tutte 3 Sintesi della modifica Sostituito Clorexidina 0,5% con Clorexidina 2% per antisepsi cute prelievo
DettagliGESTIONE USO SANGUE ED EMODERIVATI
GESTIONE USO SANGUE ED EMODERIVATI ED.. REV. DATA DESCRIZIONE 00 00 01/08/2017 PRIMA EMISSIONE REDAZ. DS/inf VERIF. RGQ APPROVAZ. DS c-po 07.01_PR-52 Gestione uso sangue ed emoderivati Ediz. 00 - Rev.
Dettaglidichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con
Il sottoscritto Gabriella Busca ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON
DettagliStudente. Anno di corso Canale. Servizio.. Periodo dal al.
Studente Anno di corso Canale. Servizio.. Periodo dal al. OBIETTIVI DI Insuf. Suffic. Discreto Buono Ottimo Eccell. N.V. APPRENDIMENTO 1. Identificare le caratteristiche strutturali e funzionali del servizio
DettagliGESTIONE TERAPIA TRASFUSIONALE
Pag. 1 di INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragrafi Variati Pagine Variate 00 01-02-16 Prima emissione TUTTI TUTTE RESPONSABILITA ELABORAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE DATA 01-02-16 01-02-16
DettagliSIMT-POS 032 Rev 1 EMODILUIZIONE INTRAOPERATORIA
1 Prima Stesura Data: Revisione 1 Data Redattori : Trenta- Mastrocola 15-02-2014 09-03-2016 SIMT-POS 032 Rev 1 EMODILUIZIONE INTRAOPERATORIA Indice DESCRIZIONE ATTIVITÀ... 2 1 Scopo e oggetto... 2 2 Campo
Dettagli27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA
27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA L infusione endovenosa è l immissione diretta di liquidi, farmaci, nutrienti, sangue o emoderivati nel torrente ematico
DettagliUNA TRASFUSIONE DI TROPPO
REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA SALERNO ambito SA/3 P.O. di Vallo della Lucania (SA) U.O.C. di Medicina e Chirurgia d Urgenza e d Accettazione Direttore: Dott. Antonio APOLITO 10-11 dicembre 2010 Centro
DettagliServizio Infermieristico Domiciliare
Servizio Infermieristico Domiciliare Redatto dagli Infermieri del Servizio Cure Domiciliari Questo opuscolo rappresenta un piccolo aiuto ai familiari che si trovano a dover assistere in casa un loro congiunto
DettagliLinea guida relativa all esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario
Servizio Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Linea guida relativa all esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario 1. Ai fini della presente
DettagliN/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)
Check list per un audit inteso a valutare le buone pratiche per la prevenzione delle batteriemie correlate a device vascolare (Traduzione integrale della check list del progetto I-care, Australia). Traduzione
DettagliCorretto uso del sangue e degli emoderivati
Corso di Laurea in Infermieristica - II anno Università degli Studi di Perugia Corretto uso del sangue e degli emoderivati Dot.ssa Michela Sereni IL BUON USO DEL SANGUE Norme per la programmazione e l
DettagliPROVA N 3 CORRETTORE
PROVA N 3 CORRETTORE 1) Secondo il regolamento concernente il profilo professionale dell'infermiere (D.M.739/94), le principali funzioni dell'assistenza infermieristica sono: a) partecipazione all'identificazione
DettagliCloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2)
Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2) Ministero Della Salute Raccomandazioni Sul Corretto Utilizzo Delle Soluzioni Concentrate di Cloruro di Potassio E Altre Soluzioni Concentrate con Potassio Documento
DettagliL assistenza al post partum Silvia Vaccari
Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula
DettagliSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3
DettagliDirezione Medica di Presidio Direzione delle Professioni. Procedura per la Trasfusione del Sangue e degli Emocomponenti
POCEDUA ev. 0 Pag. 1/7 Procedura per la Trasfusione del Sangue e degli Emocomponenti 1. Lista di distribuzione...1 2. Emissione...1 3. Scopo...2 4. Campo di applicazione...2 5. iferimenti...2 6. Definizioni...2
DettagliPROVA N 1 1) L'infermiere che assiste un paziente con vomito a getto, provvede autonomamente a: 2) Per agnosia si intende:
PROVA N 1 1) L'infermiere che assiste un paziente con vomito a getto, provvede autonomamente a: a) somministrare entiemetici b) posizionare un SNG c) aumentare l'idratazione d) valutare lo stato coscienza
DettagliTROPONINA (compreso tra gli esami urgenti)
MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. TROPONINA (compreso tra gli esami urgenti) PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
DettagliPROCEDURA GESTIONE FARMACI AD ALTO RISCHIO
Dipartimento del Ed. 0 Rev. 00 originale copia controllata copia non controllata bozza N. distribuzione interna a cura del RQ La presente procedura definisce le modalità di approvvigionamento, stoccaggio,
DettagliIL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA
IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità
DettagliPremessa. Responsabilità La responsabilità associata alla gestione della presente procedura è precisata nella Tabella 1 ( allegato 1)
Premessa La somministrazione inappropriata endovenosa di sali di Potassio può comportare grave rischio per il paziente ed è una delle principali cause di incidenti ad effetto letale nelle unità operative
DettagliPROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC
PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC Prima di tutto, escludere l eventualità di pinch-off (pinzamento del CVC tra clavicola e la prima costola) o di kinking (inginocchiamento) tramite scopia. In caso
DettagliB. Zanolini SIT Ospedale Maggiore Azienda Usl Bologna 17 Corso Nazionale di Aggiornamento SIdEM Palermo, ottobre 2012
B. Zanolini SIT Ospedale Maggiore Azienda Usl Bologna 17 Corso Nazionale di Aggiornamento SIdEM Palermo, 18-20 ottobre 2012 Presso il nostro Servizio sono state raccolte nel corso del 2011 7302 plasmaferesi
DettagliQual è il ruolo dell infermiera/e nell emovigilanza? L hémovigilance vue de la perspective du service des soins
Qual è il ruolo dell infermiera/e nell emovigilanza? L hémovigilance vue de la perspective du service des soins Paolo Tiraboschi, ST CRS SI, UMTE 1 Qual è il ruolo dell infermiera nell emovigilanza? È
DettagliProcedura Operativa. Corretta identificazione del paziente
REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo di applicazione 3. Destinatari 4. Modalità di svolgimento delle attività 4.1) L applicazione del braccialetto 4.1.1) Pazienti in Pronto Soccorso 4.1.2) Pazienti
Dettagli