Relazione attività 2011 Programma 2012
|
|
- Gastone Grassi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Relazione attività 2011 Programma 2012
2 Associazione per l Amministrazione di Sostegno AdS Premessa L associazione per l Amministrazione di Sostegno è stata costituita a dicembre 2010 da professionisti con specifica esperienza nel campo della medicina, dell economia, del diritto e del sociale. L iniziativa è stata promossa dalla referente del Servizio per l AdS, attuale coordinatrice dell associazione, istituito presso la Federazione per il Sociale e la Sanità di Bolzano, insieme a un giudice tutelare del Tribunale di Bolzano che, grazie all esperienza sul campo ha potuto riscontrare, da una parte, l esigenza da parte degli amministratori di sostegno (e dei tutori) di essere sostenuti durante lo svolgimento del loro incarico, dall altra della necessità di professionalizzare tale figura prevedendo la possibilità, dettata dall art. 408 c.c. comma 4, di nominare ad amministratore di sostegno un associazione riconosciuta che, nella persona del suo legale rappresentante e diretta da esperti in diverse discipline fosse costituita da soci attivi disponibili ad esercitare la funzione di amministratore di sostegno. L Associazione, regolarmente costituita con atto pubblico, non ha finalità di lucro, propone interventi multiprofessionali per gli amministratori di sostegno e tutori e, quando acquisirà la personalità giuridica, potrà rivestire anche il ruolo di tutore, curatore ed amministratore di sostegno nei diversi Tribunali altoatesini. Relazione attività ATTIVITA PREPARATORIE (gennaio- aprile 2011) Le attività dell associazione sino ad aprile 2011 si sono concentrate per predisporre tutte le misure idonee per diventare operativa e hanno riguardato questioni di carattere: strutturale: riguardo la scelta e successiva nomina degli organi (Collegio dei Revisori e dei Probiviri); programmatiche: connesse al reperimento di finanziamenti; relazionali: attraverso comunicazioni al pubblico e un comunicato stampa; gestionale/ amministrativo: richiesta di attribuzione del codice fiscale, attivazione di una linea telefonica apposita; contabile: in
3 riferimento alla scelta del sistema contabile da adottare; grafiche e informatiche: con la creazione del logo e della website. Dal mese di aprile l associazione si è aperta al pubblico, raccogliendo le prime domande di adesione dei soci e iniziando a prestare attività di consulenza e servizi agli amministratori di sostegno. Attività degli organi Il Consiglio Direttivo, composto dal Presidente, dott. Werner Teutsch (dottore commercialista, consulente finanziario), la Vicepresidente, Beatrice Guerra (contabile), il dott. Rodolfo Tomasi (medico, già primario di psichiatria presso l Ospedale di Bolzano) la dott.ssa Cinzia Lubiato (coordinatrice degli assistenti sociali del CSM di Bolzano), nel 2011 si è riunito 11 volte. Partecipano in maniera continuativa alle attività dell Associazione presenziando alle riunioni del Direttivo, senza diritto di voto, professionisti per esprimere ed elaborare valutazioni e direttive di carattere generale rispetto alle finalità culturali, sociali e scientifiche dell'associazione. Trattasi di una sorta di Comitato scientifico al quale nel 2011 hanno partecipato il dott. Michaeler, Giudice, e la dott.ssa Scaramellino, Notaio. Su richiesta del Consiglio Direttivo il Comitato scientifico esprime pareri sulla corretta esplicazione dei contenuti giuridici, tecnici e scientifici, espressi in casi particolari, seguiti dall'associazione e relativamente alle attività esterne della stessa, statutariamente previste. Compongono l organo del: Collegio dei Revisori Helmut Bachmayer( Förderverein,Ethical Banking), Clara Franchi (contabile esperta per il non profit), dott. Alessandro Scarian (praticante dott. commercialista). Collegio dei Probiviri Arturo Knering (Avvocato), Andreas Stacul (Avvocato) dott.ssa Burgi Vollger (Difensora civica). Tutti i componenti degli organi dell Associazione svolgono il loro incarico a titolo gratuito. 2. PRESENTAZIONE, ORGANIZZAZIONE E SERVIZI (APRILE-DICEMBRE 2011) Conferenza stampa L Associazione a novembre si è presentata al pubblico attraverso l invio ai media locali di un comunicato e l organizzazione di una conferenza stampa presso il Caffè Aretè di Bolzano.
4 La notizia è stata pubblicata su alcuni quotidiani locali, tra i quali: Dolomiten, Alto Adige. Essa è apparsa sul sito internet di informazione dell Alto Adige Volantino Per far conoscere gli ambiti di operatività dell Associazione, a novembre è stato elaborato, insieme al Servizio per l AdS presso la Federazione un volantino informativo comune a chiarimento e definizione dei rispettivi ambiti di competenza. Infatti, l Associazione, per adesso, focalizza le proprie attività solamente a favore degli amministratori di sostegno, o tutori, già nominati e li accompagna offrendo loro formazione e servizi per lo svolgimento corretto del loro incarico mentre il Servizio per l Amministrazione di sostegno della Federazione offre consulenze a coloro che intendono avviare la procedura e presentare il ricorso per la nomina di un AdS. Incontro tra i soci A novembre 2011 si è tenuto il primo incontro dei soci, tutti amministratori di sostegno volontari, per offrire l opportunità di conoscersi e comparare le loro personali esperienze, confrontarsi sulle difficoltà che incontrano e proporre alcuni aspetti di miglioramento nello svolgimento della funzione di Amministratore di sostegno. Obiettivo i tali incontri è anche quello di permettere all associazione di programmare le proprie attività sulla base delle linee guida, dei bisogni e sollecitazioni dei soci. L associazione deve diventare un esempio di cittadinanza attiva per promuovere la partecipazione degli amministratori di sostegno (nonché tutori, curatori) sul fronte dell ascolto dei loro bisogni. Sostegno al Sostegno! può definirsi lo slogan dell associazione. Consulenze Per prime informazioni e appuntamenti l Associazione può essere contattata per all indirizzo info@sostegno.bz.it e chiamando la linea telefonica diretta al numero di cell attiva il martedì e giovedì dalle alle Le consulenze individuali offerte agli amministratori di sostegno nel 2011 sono state 139.
5 Incarichi L Amministratore di Sostegno se deve compiere un attività non espressamente autorizzata nel decreto di nomina, o per altri diversi motivi, deve presentare apposita istanza. Inoltre, deve procedere all inventario dei beni del beneficiario nel termine di trenta giorni dalla nomina e annualmente presentare il rendiconto delle attività svolte. L Associazione è stata d aiuto ai soci per assolvere a molti di questi adempimenti. Gli incarichi assegnati sono stati complessivamente 55. Si precisa che un incarico può riguardare anche più prestazioni, motivo per il quale il numero, di seguito indicato, degli atti/documenti predisposti risulta superiore al numero degli incarichi affidati. Più precisamente il totale delle prestazioni sono state 60 (v. Statistica). L Associazione ha aiutato i propri soci a presentare tali richieste e a seguire personalmente le fasi della procedura (deposito, richieste copie ) mantenendo i contatti con il Tribunale competente. Creazione della Website, Logo E stato creato il logo dell associazione e realizzata la website all indirizzo nella quale sono state inserite diverse Sezioni per permettere ai visitatori di conoscere i componenti dell Associazione, le sue attività, gli appuntamenti formativi. In un apposita Sezione sono disponibili e scaricabili moduli utili all amministratore di sostegno (rendiconti, inventari..). La website è in lingua italiana ma, prossimamente, sarà tradotta anche in lingua tedesca (v. programma attività 2012) Questionari Per orientare le attività dell associazione e conoscere i bisogni dei propri soci, è stato elaborato e distribuito un questionario a carattere conoscitivo e di soddisfazione. Un terzo degli associati ha provveduto alla sua compilazione. Di seguito i dati emersi più significativi: L 80% dei soci intervistati sta svolgendo il proprio incarico in un periodo compreso tra i 6 mesi ed i 2 anni;
6 sono venuti a conoscenza dell amministrazione di sostegno per il 45% dai Distretti, per il 20% dagli uffici giudiziari, un altro 20% da materiale informativo ed il rimanente 15% grazie al passaparola; il 90% degli intervistati valuta l istituto dell AdS come indispensabile; il 70% incontra difficoltà nello svolgimento dell incarico. In particolare le problematiche maggiori riguardano i rapporti con i Servizi sociali e sanitari per, con gli enti pubblici (per un eccessiva burocratizzazione), con la posta (per poca conoscenza dell istituto), con i gli uffici giudiziari ( in particolare per la difficoltà a redigere il rendiconto) e in alcuni casi con professionisti (in particolare Notai); per svolgere la funzione gli AdS necessiterebbero di essere supportati nella gestione dell incarico ma soprattutto poter scambiare le proprie esperienze con altri AdS e potersi aggiornare con corsi di formazione; tutti gli intervistati ritengono necessario poter essere rappresentato e usufruire dei servizi di un Associazione ad hoc solo per gli amministratori di sostegno; tre soci si renderebbero disponibili ad assumersi l incarico anche per altre persone. Moduli L Associazione per aiutare gli AdS a comprendere il contenuto essenziale dell inventario, ha predisposto e pubblicato sul suo sito internet un nuovo modulo. Lavoro in rete L Associazione per l'amministrazione di sostegno ha collaborato strettamente con i seguenti enti e uffici: Federazione per il Sociale e la Sanità La Federazione FSS è stata, dapprima, forte sostenitrice per la costituzione dell Associazione in considerazione dell evidente e sempre crescente bisogno degli amministratori di essere sostenuti nelle loro attività e di essere supportati da professionisti. Nel 2011, ha contribuito al suo sviluppo concedendole, a fronte di un minimo contributo spese, gli spazi per esercitare le proprie attività e utilizzare i propri mezzi strumentali (pc, fax ) Tribunale di Bolzano e Sezioni distaccate Uffici giudiziari Con gli uffici giudiziari ed, in particolare, con la cancelleria del Giudice tutelare del Tribunale di Bolzano, è stata avviata un ottima collaborazione.
7 Da subito la cooperazione ha riguardato le tempestive comunicazioni sullo stato degli atti presentati dall Associazione e le esaustive informazioni che la cancelleria stessa fornisce agli amministratori di sostegno e tutori riguardo l esistenza dell Associazione per essere aiutati nell espletamento del loro incarico. Distretti sociali Sempre più spesso gli amministratori di sostegno vengono inviati anche dai Distretti sociali e sanitari. Rimane comunque da intensificare i rapporti con questi. Azienda Servizi Sociali di Bolzano Nel 2011 l Associazione ha preso contatti con l ASSB al fine confrontarsi sui rispettivi servizi e conoscere quelli dalla stessa prestati considerato che da giugno 2010 l Azienda ha istituito all'interno dell'ufficio Legale il Servizio di Gestione delle Tutele, Curatele ed Amministrazioni di Sostegno di ASSB (S.T.C.A.).
8 Programma attività 2012 L Associazione proseguirà le attività intraprese nel 2011 (consulenze, servizi per elaborazione istanze, rendiconti, inventari ) Le attività dovranno essere sviluppate tenendo conto delle proprie finalità istituzionali, delle indicazioni e necessità espresse dai soci durante il 2011 e dei dati emersi dal questionario d indagine. In base a tali indicazioni l Associazione si impegnerà nel 2012 a svolgere le attività di seguito indicate. Informazione e sensibilizzazione Sarà predisposto un vademecum operativo per gli amministratori di sostegno, promossi scambi culturali ed informativi in materia tutelare con particolare riferimento alle problematiche di carattere giuridico e patrimoniale che emergono nell'assumere incarichi in ambito tutelare esercitando le funzioni di amministratore di sostegno, tutore, protutore. Sostegno reciproco tra gli Amministratori di Sostegno Saranno organizzati momenti di confronto tra i soci per comparare le loro personali esperienze e ricevere informazioni utili su come riuscire a superare i problemi che riscontrano nel quotidiano. L Associazione prenderà contatto con un organizzazione di auto mutuo aiuto trentina che già da qualche anno ha istituito un gruppo proprio per gli amministratori di sostegno per studiare se tale forma di aggregazione possa essere un valido strumento da proporre anche ai soci dell Associazione AdS. Formazione Saranno organizzati incontri formativi a tema. In particolare, considerate le specifiche e diverse professionalità dei componenti del Direttivo, ciascun membro terrà un incontro mirato ad approfondire e ad informare su questioni che possono vedere coinvolto l Amministratore di sostegno durante lo svolgimento del suo incarico in relazione a questioni di carattere sociale, sanitario, economico e giuridico.
9 Proposte di semplificazione documentale E emerso che spesso agli amministratori di sostegno negli uffici pubblici, facenti parte anche della stessa Ripartizione provinciale, venga richiesta più volte la medesima documentazione. Ciò comporta un aggravio in termini di dispendio di tempo e anche economici. L Associazione cercherà di sollecitare una semplificazione. Sostegno psicologico La maggior parte degli amministratori di sostegno sono parenti o conoscenti della persona beneficiaria e, spesso, si trovano costretti ad avviare la procedura di nomina a seguito di una malattia o un evento traumatico occorso al proprio familiare. Tale condizione comporta, spesso, un evidente stato depressivo e di disorientamento. Diversi soci hanno richiesto all Associazione di istituire un Servizio psicologico. L Associazione, pertanto, nel 2012 contatterà un/a psicologo/a che, su appuntamento, potrà offrire colloqui individuali per i propri soci ad un costo vantaggioso. Rapporti con il Tribunale Nel 2012 prenderanno servizio, presso il Tribunale di Bolzano, due nuovi Giudici tutelari. L Associazione chiederà loro un incontro per presentarsi ed, eventualmente, segnalare alcuni aspetti da prendere in considerazione al fine di agevolare i compiti degli amministratori di sostegno. Sito internet Sarà tradotto e aggiornato il sito internet attraverso l inserimento di novità giurisprudenziali, nuovi moduli e pubblicazioni raccolte dati e notizie che possano interessare l'attività degli associati. Servizio contabilità L Associazione prevede istituire per il 2012 in favore dei propri soci, un servizio di contabilità per aiutarli a tenere in ordine la documentazione da raccogliere durante l anno finalizzata alla formazione del rendiconto annuale che l AdS e il tutore devono per legge presentare al giudice.
10 Lavoro in rete L Associazione si propone altresì di collaborare con istituzioni, Enti e associazioni, pubbliche e private. Nel 2012 presenterà la domanda per il riconoscimento della personalità giuridica e quella di adesione alla Federazione per il Sociale e la Sanità. Obiettivi di qualità Gli elementi che si traducono in obiettivi di qualità possono essere così sintetizzati: accertare la qualità delle attività degli amministratori di sostegno e tutori; cooperazione con gli uffici giudiziari, istituzioni pubbliche e private, associazioni; disponibilità a prestare l'attività anche fuori sede; offerta formativa e di sensibilizzazione; aggiornamento di materiale informativo (web, testi, ricerche). Statistiche Consulenze 10 5 Consulenze 0
11 43 Incarichi aprile - dicembre 2011 dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile 43 Incarichi aprile - dicembre
12
13
PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliRegolamento. Funzionamento del Servizio Sociale Professionale. Ambito S9
Regolamento Funzionamento del Servizio Sociale Professionale Ambito S9 1 Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO In conformità del quadro normativo definito dalla legge 328/2000, della legge regionale 11/2007 (art.
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliGuida degli Sportelli
Guida degli Sportelli Nuova Guida, perché? Nuovo ruolo degli Sportelli APRE Aggiornamento del Manuale Transtracc Ruolo dello Sportello Le principali attività svolte dallo Sportello sono: promozione della
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliSTATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.
STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliNORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI
NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliAssociazione per l Amministrazione di Sostegno
Associazione per l Amministrazione di Sostegno Relazione attività 2013 Programma attività 2014 1 Premessa La legge sull Amministrazione di sostegno, entrata in vigore esattamente dieci anni fa, ha introdotto
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA
Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del
DettagliCOMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)
COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa
DettagliFONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I
FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE
Prot. 27396 PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE tra Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Liguria, rappresentata dal Direttore Regionale, Alberta
DettagliCARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T.
CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. La Carta Servizi è uno strumento di trasparenza messo a disposizione dal
DettagliCOMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco
COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SOVVENZIONI ED ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI GIOVANILI, NONCHE DI ASSOCIAZIONI
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli
Dettagli(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE
(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliREGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia
Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliCARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA. Premesso
CAMERA MINORILE DI TORINO CONSIGLIO ORDINE CARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA Premesso Che l entrata in vigore delle norme processuali
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
Dettaglirichiesta di iscrizione alla sezione A dell Elenco provinciale degli Amministratori di
Modulo 1 Spett.le ASL Como Ufficio per la promozione delle tutele giuridiche e dell amministratore di sostegno. Commissione gestione Elenco degli Amministratori di sostegno Como Data 1 MODULO D ISCRIZIONE
DettagliRegolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007
Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che
DettagliPolitecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.
2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO
STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo
DettagliLa relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.
INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
DettagliBANDO. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2014
BANDO per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2014 BANDO per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2014 Pagina 1 di 8 1 Chi può presentare
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliMinistero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM
Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM Monitoraggio Indebitamento Enti Locali e Territoriali e Accesso ai Mercati Rilevazione
Dettagli1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di
STATUTO COSTITUZIONE E SCOPI 1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di solidarietà e con durata illimitata,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliLEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo
LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo Pubblicata sul BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LOMBARDIA n 38 del 21 settembre
DettagliU.O. Agenda 21 Servizio Pianificazione Territoriale Dipartimento Territorio e Ambiente COMUNE DI UDINE REGOLAMENTO DEL FORUM
U.O. Agenda 21 Servizio Pianificazione Territoriale Dipartimento Territorio e Ambiente COMUNE DI UDINE REGOLAMENTO DEL FORUM Art. 1 Il Forum Il "Forum Agenda 21 Locale" di Udine si riconosce nelle raccomandazioni
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliREGOLAMENTO PROGETTO METANO
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliCOMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n 65 del 29 novembre 2004 pubblicata
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliRegolamento per la presentazione ed il finanziamento di progetti di solidarieta internazionale e di cooperazione decentrata.
Comune di Ornago Provincia di Milano Via Santuario 6 20060 ORNAGO c.f. 05827280156 p.iva 00806390969 tel. 039-628631 - fax 039-6011094 www.comuneornago.it Regolamento per la presentazione ed il finanziamento
DettagliISTITUZIONE CONSULTA GIOVANILE ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO
ISTITUZIONE CONSULTA GIOVANILE ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO ART. 1 ISTITUZIONE La Consulta Giovanile Comunale è istituita dal Comune di Torino di Sangro con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliPIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012
PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica
DettagliAvviso n. 2/2008 ACCREDITAMENTO AL REPERTORIO DELLE STRUTTURE FORMATIVE
Avviso n. 2/2008 ACCREDITAMENTO AL REPERTORIO DELLE STRUTTURE FORMATIVE Art. 1 Premesse ed indicazioni di carattere generale FORMAZIENDA istituisce con il presente avviso il Repertorio delle strutture
DettagliBANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014
Civezzano Baselga di Pinè Bedollo Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni di Civezzano, Baselga di Piné, Bedollo
DettagliASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliBando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:
Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.
DettagliC.C.V. BS REGOLAMENTO
ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliIniziativa di Informazione Nazionale sull'asseverazione Volontaria in Edilizia. L asseverazione in edilizia: uno strumento per la sicurezza!
Iniziativa di Informazione Nazionale sull'asseverazione Volontaria in Edilizia L asseverazione in edilizia: uno strumento per la sicurezza! UNA INIZIATIVA DI SOSTENUTA DA: in edilizia: uno strumento per
Dettagli>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido
>> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:
DettagliIstituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali
REGIONE PUGLIA Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO in Puglia Azione di informazione e formazione per gli Enti di Servizio Civile Nazionale
DettagliAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE
Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.
DettagliBANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015
Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliFONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale
FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei
DettagliMISSIONE SOCCORSO - BANDO 2011 MANTENIMENTO E POTENZIAMENTO DEL PARCO MEZZI DI PRONTO SOCCORSO 1.500.000,00 SCADENZA VENERDÌ 29 LUGLIO 2011
MISSIONE SOCCORSO - BANDO 2011 SETTORE SALUTE PUBBLICA MANTENIMENTO E POTENZIAMENTO DEL PARCO MEZZI DI PRONTO SOCCORSO NELLE REGIONI PIEMONTE E VALLE D AOSTA 1.500.000,00 SCADENZA VENERDÌ 29 LUGLIO 2011
DettagliORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense.
ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio Titolo I La Pratica Forense Articolo 1 Il praticante Avvocato regolarmente iscritto nell apposito
DettagliSTATUTO NAZIONALE. Art. 1 COSTITUZIONE
GRUPPO GIOVANI SPEDIZIONIERI STATUTO NAZIONALE Art. 1 COSTITUZIONE Nell ambito della e su iniziativa della stessa è costituito con sede in Milano il Gruppo Giovani Spedizionieri, di seguito denominato
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche
DettagliÈ adottato e posto n vigore Il seguente
STATUTO E REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI CORSI DA PARTE DI VILLA SERENA S.P.A. PROVIDER E.C.M. ACCREDITATA PROVVISORIAMENTE
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto
DettagliStatuto Associazione Borsisti Marco Fanno
Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto iscritto nel registro delle persone giuridiche, ai sensi dell articolo 2 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n.361 su istanza del 23 agosto 2013 della Prefettura
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012
PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliREGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)
REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento di FONDIMPRESA, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliBibliosan 2.0 Risorse on-line per bibliotecari, ricercatori e medici
WorkShop Bibliosan 2012 Update e nuove risorse in Biblioteca 29 novembre 2012, Istituto Superiore di Sanità Bibliosan 2.0 Risorse on-line per bibliotecari, ricercatori e medici Contenuti dell intervento
DettagliDa gruppo informale ad associazione
DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliPROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico
PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER
Dettagli