Imparo: come e quando. con Isabella Ghilarducci Pisa 19/ 4/2012

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1 Imparo: come e quando. con Isabella Ghilarducci Pisa 19/ 4/2012

2 L apprendimento cooperativo è uno dei modi possibili di insegnare. E un metodo basato su alcuni criteri base afferenti alla mediazione sociale : : individuazione e rispetto di sequenze temporali, composizione casuale dei gruppi, attività di contatto e attività di lavoro basate sull interdipendenza positiva e la valutazione autentica. L obiettivo è quello di sviluppare la motivazione personale, la responsabilità,, l autostima l e le abilità sociali dello studente attraverso una modalità di apprendimento che valorizza le capacità individuali e di team e la creatività. Il ruolo dell insegnante è quello di un efficace facilitatore che promuove l apprendimento l attraverso l attivitl attività di gruppo. I risultati in termine di benessere e miglioramento della qualit lità della relazione attengono alla classe come un diverso modo di concepire la docenza ma possono ugualmente essere estesi ai rapporti di tipo organizzativo e progettuale che esistono tra docenti e gli organi direttivi e amministrativi.

3 la didattica come : NEGOZIAZIONE DELLA RELAZIONE

4 La scarsa motivazione? La nostra

5 .o loro?

6 Quale idea di cooperazione ho? Scegli un immagine tra quelle proposte Muoviti portando l immagine con te Condividi il perché con il compagno che si troverà più vicino a te al suono della campanella

7 Ho realizzato o realizzo di aver appreso come quando Nome Scuola od ente di appartenenza tipo cosa perchè

8 come Per me è ok La cultura è ciò che rimane quando si è dimenticato tutto. (Herriot) quando Io,insegnante o formatore nella scuola/ente ho realizzato o realizzo di aver appreso cosa perchè

9 Tante possibili idee..

10

11 Apprendimento cooperativo COME imparare a lavorare in gruppo Èuna metodologia e non solo che permette di rendere efficace l interazione sociale. Può essere applicata in ambiti altamente diversificati; nella scuola a tutti i livelli, dalla scuola dell infanzia ai master dell università

12 interdipendenza positiva creo un legame tra i componenti del gruppo in modo da rendere di tutti il compito assegnato. Tutti per uno ed uno per tutti diventa una verità che esiste nei fatti e che contraddistingue ogni gruppo aldilàdelle intenzioni

13 Responsabilità individuale ciascuno ha la responsabilità di un compito diverso e interdipendente da quello dei compagni Spesso visibile responresponsabilitè

14 Interazione promozionale faccia a faccia = come creare contatto

15 Abilitàsociali Non sono innate diventano oggetto di apprendimento nel tempo

16 Verifica ed autovalutazione

17 Interdipendenza positiva L'interdipendenza positiva si raggiunge quando i membri del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri nel raggiungimento di un obiettivo comune. I compiti devono essere affidati al gruppo in modo che sia indispensabile la collaborazione di tutti per il raggiungimento dello scopo comune. Ciascun componente diventa nell'organizzazione del lavoro indispensabilema al contempo dipendente dagli altri componenti: esiste solo un risultato di gruppo: o tutti raggiungono un obiettivo o nessuno,. Come per esempio dare la consegna che ciascun componente sia in grado di saper risolvere almeno 4 esercizi su 6 (interdipendenza positiva di scopo) o dare ai gruppi il vincolo di terminare la consegna entro un intervallo temporale predefinito (interdipendenza da pressione esterna). L'interdipendenza si struttura anche attraverso la costruzione di un'identitàcomune (interdipendenza positiva di identità), attraverso la messa in comune del materiali (interdipendenza positiva di risorse), e degli altre tipologie che saranno illustrate in seguito. I teorici del CL sostengono che imodi con cui i docenti strutturano le condizioni di apprendimento della classe influiscono sulla natura dei rapporti interpersonali degli allievi e sul rendimento scolastico finale.

18 Responsabilitàindividuale Tutti gli studenti in gruppo comprendono di essere responsabili per la propria parte, indispensabile al pari a quelle degli altri componenti per il raggiungimento dell'obiettivo del gruppo. In questo modo gli studenti imparano, vivendola direttamente, la condizione di reciprocitàe complementarietà, imparando a sostenersi a vicenda nel rispettare il ruolo specifico che èstato loro assegnato. La riuscita individuale ècontributo indispensabile per la realizzazione del successo del gruppo. La responsabilità individuale in una situazione di cooperazione garantisce occasioni con le quali esprimere la propria opinione, la possibilitàdi confrontarsi e di coniugare i propri sforzi con quelli degli altri per migliorare insieme anziché da soli.

19 Abilità sociali e interazione promozionale faccia a faccia Riportiamo di seguito una definizione da parte di Comoglio sulle abilità sociali: un insieme di comportamenti motivati e cognitivamente controllati che permettono ad una persona di iniziare, sviluppare, mantenere e affrontare in modo efficace una buona relazione con gli altri e un buon inserimento nell'ambiente che la circonda 1. Gli studenti nel gruppo, attraverso il CL imparano a conoscere ed a apprendere queste abilitàche non sono innate e che sono oggetto di un percorso formativo a carattere continuativo che si sviluppa su un piano parallelo a quello di sviluppo delle capacitàcognitive. Gli sforzi cooperativi richiedono degli obiettivi chiari e una comunicazione efficace, quest'ultima elemento chiave per lo sviluppo di altre competenze L'efficacia del CL èlegata anche alla presenza di interazione promozionale faccia a faccia tra studenti in molte attivitàdidattiche per favorire lo scambio e il confronto continuativo. L'interazione promozionale riguarda la strutturazione dell'ambiente in modo dafavorire la comunicazione visiva, uditiva e in generale legata al linguaggio del corpo. Le varie forme di interazione influiscono anche sui risultati educativi, i soggetti coinvolti sono infatti indotti ad aumentare il grado di apertura verso gli altri vista la necessitàdella collaborazione per

20 Monitoraggio e revisione del gruppo Il monitoraggio consiste nell'osservazione del lavoro di gruppo da parte dell'insegnante durante lo svolgimento. E' una fase molto importante perchél'insegnante oltre a osservare stimola il confronto tra studenti. La revisione, invece, consiste nella fase finale dove insegnante e studenti verificano i progressi compiuti, si confrontano sugli aspetti relazionali del lavoro cooperativo, ed identificano i punti di forza e i cambiamenti necessari per migliorarne gli obiettivi. In fondo la forza nel CL sta proprio nell ottica di processo che propone. La revisione permette di ripartire migliorando gli obiettivi di apprendimento, senza indugiare su una critica fine a se stessa e per questo frustrante: un metodo che ci permette di attuare davvero la costruzione di un curricolo nei fatti

21 INTERDIPENDENZA POSITIVA DI SCOPO Interdipendenza di scopo: ciascun componente del gruppo èlegato agli altri dall esigenza di raggiungere tutti lo scopo (ad esessere in grado di riassumere, esporre, risolvere un esercizio) Modalità: a accetto solo prodotti collettivi che valuto per tutti b chiedo una soglia di minima di risposte corrette per tutto il gruppo o per ciascun componente c stabilire un tempo massimo comune per la consegna di tutti gli elaborati individuali dei membri del gruppo

22 Interdipendenza di ruolo Ad ogni componente viene assegnato un ruolo complementare ed interconnesso a quello degli altri componenti Il ruolo può essere correlato ad ambiti sia disciplinari che sociali

23 Interdipendenza di sequenza esiste quando il lavoro si sviluppa secondo sequenze temporali assegnate ai componenti La modalitàpuò prevedere ruoli fissi o scambiabili a rotazione ad ogni esercizio per sviluppare a turno competenze diverse

24 Interdipendenza di premio Esiste quando si premiano tutti i componenti (o in alternativa nessuno) se il prodotto èbuono (o non buono) L obiettivo èquello di stimolare il piacere e attraverso esso la motivazione estrinseca in modo da sviluppare le condizioni per il successivo sviluppo di quella intrinseca

25 Interdipendenza di ambiente Creo uno spazio fisico (4 sedie intorno a due banchi, un angolo, un cerchio) che facilita i membri del gruppo ad essere legati gli uni agli altri

26 Interdipendenza positiva di identità Esiste quando si sviluppa un senso positivo di appartenenza al gruppo attraverso la ricerca di un nome del gruppo, un logo, uno spot, una bandiera, una canzone

27 Interdipendenza di forza esterna esiste quando il gruppo èmesso in competizione con qualche forza esterna tipo il tempo, il punteggio precedente di una verifica o di una classe precedente in modo da rafforzare il senso collettivo del gruppo

28 Interdipendenza di simulazione Esiste quando i membri del gruppo lavorano su una situazione ipotetica per riuscire a sopravvivere come gruppo Ad esempio Immaginate di essere un gruppo di diplomatici che state lavorando per la pace nel mondo..

29 Interdipendenzadi risorse Esiste se l insieme dei materiali (appunti, libro di testo, parti dello stesso articolo, penna, forbici) viene suddiviso tra i membri del gruppo in modo che ci sia un unico responsabile di un solo oggetto

30 LINE UP: libro o film per relax? analisi di due interdipendenze positive In team di 4, a coppia a turno 1 Legge una definizione di un tipo di Interdipendenza positiva assegnata (da pg 11 a pg 19 1Chiarisce con un esempio 2Fa un esempio di una possibile applicazione nel suo insegnamento 4 È responsabile del tempo e rumore

31 Quale accordo?

32 visione film NISTRI LISCHI di Daniele Segre

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34 Correlazioni viventi

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41 SI maria francesca figlia mamma NO baule mario suocero francesco FORSE tavolo maestra Il telefono consuocera Istruzioni per scoprire il concetto nascosto ): I SI indicano gli indizi corretti I NO non sono indizi corretti o identificativi di quel concetto I FORSE contengono indizi veri a altri no Trova il concetto indicando la sequenza dei FORSE Soluzione : genere femminile FORSE: no,si,no,si

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43 SI Ognuno nel gruppo guadagnerà punti bonus se ogni membro del gruppo spiegheràin modo accurato 8/1 quesiti de questionario Ogni membro del team otterràun bonus se il lavoro del gruppo supererà 7/10 Ogni membro del gruppo avràun bonus se il lavoro di gruppo sarà consegnato 10 minuti prima del tempo di consegna Ogni membro del gruppo riceveràun gadget quando un membro del gruppo scelto a caso saprà esporre con successo NO Chiunque in classe totalizzi un punteggio del 90% dei voti otterràil massimo dei voti Ogni allievo deve completare e consegnare il lavoro entro domani L obiettivo del gruppo è accertarsi che ogni membro impari il materiale Cercate come gruppo di migliorare il vostro tempo precedente FORSE Stringerò la mano al componente del gruppo che sapràesporre il lavoro con successo Ogni componente del gruppo deve essere d accordo sulerisposte e deve essere in grado di motivarle Il gruppo che per primo finiràil puzzle prenderàun premio Il tempo per questa attivitàèdi 30 minuti

44 SI Il gruppo che consegnerà per primo avràun bonus Premierò il gruppo che supereràla media standard nazionale L attività dovrà svolgersi entro 20 minuti Cercate come gruppo di migliorare il vostro punteggio precedente NO Quando il gruppo ha finito potete controllare le risposte degli altri gruppi aiutando i compagni a raggiungere il massimo punteggio Stringerò la mano alla persona in classe che per prima completeràil lavoro Non importa dove vi sedete per fare il vostro lavoro Guarda il tuo compagno quando discuti la quesstione FORSE Il vostro gruppo utilizzerà un libro, un foglio e una penna Stringerò la mano a ciascun componente del gruppo se l attività saràcompletata con 10 minuti d anticipo Vincerà il gruppo che miglioreràil punteggio che è stato ottenuto con gli standard nazionali Ognuno avràun bonus se ogni componente del gruppo spiegheràin modo accurato 9 esercizi su 10

45 That sgreatideaovverol idea piùfolle di modalitàdi apprendimento N1 esprime l idea piùfolle di prestazione della comprensione N 2 la giustifica con entusiasmo N3 la scrive N4 pensa alla sua prossima pazza Idea

46 Placemat su greatidea Metti alcune greatideasal centro Ognuno declina nel suo spazio le 2 motivazioni più importanti Si leggono e si sceglie la migliore Come l applicherei in CL? Il gruppo ne presenta una

47 Per dirti grazie Lo spettacolo ècome una pagina bianca, dove gli artisti possono scrivere le emozioni Più dolci in questi giorni amari, mormorare o forse gridare le più crudeli ingiustizie dei potenti, venditori di sogni falsi e bugiardi. Il sogno di tutti noi, questa sera, èdiverso, perché siamo convinti che un giorno, o forse una notte, troveremo la via, perchésiamo certi che tutti noi possiamo eccellere nell arte di esistere. (Francois, del Circo Bidone)

48 e un arrivederci a davvero MOLTO PRESTO.!

49 Le intersezioni sono riportate con i colori dell area /e cointeressata/e Esigenze relazionali Esigenze emotive 1 Metodologia e conoscenza 2 nuova laurea e dottorato di ricerca 3studiare all infinito Ricerca collaborazione con l Università e formazione nella scuola 4 viaggiareper apprenderesistemiculturaliededucatividiversi e poterliconfrontare con la nostra culturae comprendere meglio le urgenze sociali dimenticate Riuscire a cambiare un pochino le negatività di un sistema deprivato, quelle dell istruzione Essereformatoreper sfruttarea pienola laurea, ilmaster e varicorsi; frequentarecorsiin ambitouniversitariocon riconoscimento di punteggi e titoli Potermi formare sui DSA Competenza per usare bene la LIM ed anche uno strumento musicale per la scuola d infanzia Frequentare corsi mirati di aggiornamento riconoscere, saper valutare e saper potenziare le risorse di ogni bambino Più strumenti e materiali didattici Formazione permanente e verica dell apprlicazione Nel progetto educativo 12 corsi di formazione mirati 14 più corsi di formazione

50 Le intersezioni sono riportate con i colori dell area /e cointeressata/e Esigenze relazionali Esigenze emotive 1 avere gruppi stabili senza ingressi di alunni durante l anno 2 tempi piùampiore a disposizioneo compresenzemenoclassi daseguire 3 piùtempo e menostress personale 4 iltempo 5 unospaziofisicopersonalein cui tenerele miecoseedin cui poterstare in assenzadegli alunni 6 capire come motivare e farsi ascoltare 7 imparare ad avere più pazienza ed aspettare la risposta dei bambini senza interferire, lasciando a loro più spazio possibile 8 aiutare i bambini dislessici di solito ritenuti svogliati. Non solo indirizzarli ma sapere intervenire pc per gli alunni in difficoltà 10 riuscire a comprendere più a fondo le nuove generazioni

51 Le intersezioni sono riportate con i colori dell area /e cointeressata/e Esigenze relazionali Esigenze emotive 1 spazi e tempi di confronto e scambio sulla relazzione e metodi 2 una maggiorecomunicazionetrail mondodella scuolae quellodeicliniciper risponderemeglioalleesigenzadeibambini con DSA tori degli alunni 3 condivisione e scambio tra colleghi 4 più comunicazione e mediazione con i geni tori degli alunni 5 corso, non solo teorico, sulla gestione dei conflitti in senso generale(bambini famiglie e colleghi Continuare l approfondimento su cl 6 avere la collaborazione in classe per i casi di bambini più problematici 7 interazione maggiore con gli allievi che nasce da paura degli allievi che dei docenti- occasioni per mettersi in gioco come persone filosofe 8 riferimenti pratici sulle metodologie- confronto con altre esperienze- maggiore organizzazione- strumenti operativi facilmente accessibili 9 Ore di copresenza strumenti per motivare 10 traducibilità dell esperienza del corso di formazione attraverso una circolarità più approfondita tra le colleghe della materia appresa (nido) 11 meno alunni in sezione 12 esperienzain unao piùscuoleitalianee non sulla Pratica laboratoriale e di CL 13 approfondire il CL e come attuarlo all interno del nido 14 confronto di esperienze formative-le famiglie di oggi alla luce dei cambiaamenti del bambino 15 corso sulla collaborazione tra il teamd egli insegnanti 16 maggiori esperienze di comunicaziojne e scambio con i colleghi e strummenti per creare maggiore sintonie con i ragazzi ed illoro mondo 17 approfondire il valore della dimensione affettiva e relazionale dell apprendimento

52 L insegnamentocome relazione educativa IMPARARE: COME E QUANDO sessionein apprendimentocooperativocon Isabella Ghilarducci 19/4/12 Esigenzeautoclassificatecome COGNITIVE, EMOTIVE, RELAZIONALI nel diagramma di VENN

53 L insegnamentocome relazione educativa IMPARARE: COME E QUANDO sessionein apprendimentocooperativocon Isabella Ghilarducci 19/4/12 Esigenzeautoclassificatecome COGNITIVE, EMOTIVE, RELAZIONALI nel diagramma di VENN

54 Esigenze relazionali Esigenze emotive 1 Metodologia e conoscenza 2 nuova laurea e dottorato di ricerca 3studiare all infinito Ricerca collaborazione con l Università e formazione nella scuola 4 viaggiareper apprenderesistemiculturaliededucatividiversi e poterliconfrontare con la nostra cultura e comprendere meglio le urgenze sociali dimenticate Riuscire a cambiare un pochino le negatività di un sistema deprivato, quelle dell istruzione Essereformatoreper sfruttarea pienola laurea, ilmaster e varicorsi; frequentarecorsiin ambito universitario con riconoscimento di punteggi e titoli Potermi formare sui DSA Competenza per usare bene la LIM ed anche uno strumento musicale per la scuola d infanzia Frequentare corsi mirati di aggiornamento riconoscere, saper valutare e saper potenziare le risorse di ogni bambino Più strumenti e materiali didattici Formazione permanente e verica dell apprlicazione Nel progetto educativo 12 corsi di formazione mirati 14 più corsi di formazione

55 Esigenze relazionali Esigenze emotive 1 avere gruppi stabili senza ingressi di alunni durante l anno 2 tempi piùampiore a disposizioneo compresenzemenoclassi daseguire 3 piùtempo e menostress personale 4 iltempo 5 unospaziofisicopersonalein cui tenerele miecoseedin cui poterstare in assenza degli alunni 6 capire come motivare e farsi ascoltare 7 imparare ad avere più pazienza ed aspettare la risposta dei bambini senza interferire, lasciando a loro più spazio possibile 8 aiutarei bambini dislessicidi solitoritenutisvogliati. Non solo indirizzarlima sapere intervenire pc per gli alunni in difficoltà 10 riuscire a comprendere più a fondo le nuove generazioni

56 Esigenze relazionali Esigenze emotive 1 spazie tempi di confrontoe scambiosullarelazzione e metodi 2 una maggiore comunicazione tra il mondo della scuola e quello dei clinici per rispondere meglio alle esigenza dei bambini con DSA tori degli alunni 3 condivisione e scambio tra colleghi 4 più comunicazione e mediazione con i geni tori degli alunni 5 corso, non solo teorico, sulla gestione dei conflitti in senso generale(bambini famiglie e colleghi Continuare l approfondimento su cl 6 avere la collaborazione in classe per i casi di bambini più problematici 7 interazionemaggiorecon gliallievichenascedapauradegli allievichedeidocenti-occasioniper mettersiin giococome persone filosofe 8 riferimenti pratici sulle metodologie- confronto con altre esperienze- maggiore organizzazione- strumenti operativi facilmente accessibili 9 Ore di copresenza strumenti per motivare 10 traducibilitàdell esperienzadel corsodi formazioneattraversounacircolaritàpiùapprofonditatrale colleghedella materia appresa (nido) 11 meno alunni in sezione 12 esperienzain unao piùscuoleitalianee non sulla Pratica laboratoriale e di CL 13 approfondire il CL e come attuarlo all interno del nido 14 confronto di esperienze formative-le famiglie di oggi alla luce dei cambiaamenti del bambino 15 corso sulla collaborazione tra il teamd egli insegnanti 16 maggiori esperienze di comunicaziojne e scambio con i colleghi e strummenti per creare maggiore sintonie con i ragazzi ed illoro mondo 17 approfondire il valore della dimensione affettiva e relazionale dell apprendimento

57 Esposizioneneuroscienze ed minuti empatia

58 Laboratorioin apprendimento cooperativo Rank ladders scala in ordine d'importanza Esprimi o declina ciò che ritieni più importante realizzare Condividi con il compagno Condividi con la coppia Tempo minuti

59 Pensa e rifletti, poi condividi con il compagno apprendimento indizi come lo vedo su un post it come lo sento

60 Esposizionedsae progettieducativi 35'-40 minuti

61 Laboratorioin apprendimento cooperativosu schema ac e dsa35' Place mat 40' Consegna come applicheresti in classe quello che hai appreso oggi Ruoli per elaborazione finale 1 propone- responsabile equa partecipazione 2 critica- responsabile chiarezza 3 gestisce risorse- responsabile rumore 4 scrive- responsabile tempo

62 Pensa e rifletti, poi condividi con il compagno apprendimento indizi come lo vedo su un post it come lo sento

63 Dopo esposizione emozioni dott Quello che vorrei da(i) Smorto I servizi sociali... La famiglia..... me stesso/a I colleghi La classe......

64 Elaborazione intervento Prof. A.Galanti Immagini empatia Quale rappresenta meglio l'empatia per me Condivisione nel team a turno sul perchèdi una scelta

65 Autovalutazione quantitativa eccellente distinto buono sufficiente scarso utilità chiarezza scientificità Benessere relazionale organizzazione

66 Autovalutazione qualitativa Tempistica della formazione all inizio dell anno 2 Approfondire i temi 10 Approfondire cl 8 Incontrare educatori e genitori 1 Maggiore applicabilità all infanzia 1 Apprendere dalla realtà, Insegnanti come esperti 3

67 Costruzione del curricolo nido Prerequisiti in entrata / / Carattere estroverso Infinite possibilità potenzialità Obiettivi in uscita / / Autonomia emotiva e motoria (senso motorio) Autonomia socializzazione / Autonomia nella deambulazione Riuscire a staccarsi dalla famiglia Rispettare piccole regole Aver sperimentato la dimensione emotiva della separazione Attitudine ad incontrare l altro con lo sguardo Familiarizzazione con la socializzazione Adattarsi al gruppo, guardare con fiducia

68 Prerequisiti in entrata Costruzione curricolo scuola infanzia Costruzione del curricolo scuola infanzia Capacitàdi relazionarsi con adulti e coetanei Prerequisito da conquistare Obiettivi in uscita Capacitàdi sapere organizzare autonomamente il proprio lavoro Saper ascoltare Autonomia correlata all età fisica e parasocialei Autonomia personale Sperimentare con successo la separazione del genitori Capacitàdi entrare in relazione con l altro/oggetto / Che si lasci conquistare da me Autonomia legata ai livelli di sviluppo specifico dell etàed ai traguardi specifici della scuola Capacitàdi collaborare e approccio critico e creativo alla realtà Saper alternare ascolto e parola autonomia / Che attraverso la mia figura abbia preso fiducia nelle figure extra familiari

69 Costruzione del curricolo Scuola primaria Prerequisiti in entrata Minima scolarizzazione e rispetto delle regole Motivato/a all apprendimento Autonomia pratica / / Minima capacità organizzativa Capacitàdi assumere un atteggiamento di ascolto Essere predisposti all ascolto / Saper un minimo ascoltare Obiettivi in uscita Competenze disciplinari, relazionali e autovalutazione Saper risolvere in modo logico situazioni problematiche quotidiane / / / Relazionarsi in modo corretto con tutti / Avere acquisito una cetaautonomia nella dimensione sociale e di apprendimento

70 costruzione curricolo scuola media inferiore Prerequisiti in entrata Motivazione ad apprendere Motivazione e curiosità / Autonomia scolastica / Autocontrollo / ascolto Obiettivi in uscita Acquisire la capacità al dubbio La problematica (senso critico e autonomia intellettuale) Saper essere consapevoli delle proprie possibilità / Integrazione delle discipline che compongono la formazione della persona / Capacità critica / Saper articolare un discorso coerente, ordinato, sintatticamente e morfologicamente corretto, in base all argomento e alle capacitàdi ascolto del destinatario, relativamente al lessico

71 Costruzione curricolo scuola secondaria Prerequisiti in entrata Obiettivi in uscita Aver sperimentato la dimensione della scelta Saper interpretare i saperi

72 Costruzione curricolo università Prerequisiti in entrata Obiettivi in uscita Motivazione, interesse, piacere a imparare Autovalutare/ autonomia nel riprogettare apprendimento

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