Television (s). Come cambia l esperienza di visione tra tecnologie convergenti e pratiche social
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- Agostina Carboni
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1 Television (s). Come cambia l esperienza di visione tra tecnologie convergenti e pratiche social Alberto Marinelli Teorie della comunicazione e dei nuovi media
2 Television is not just a simple technology or appliance - like a toaster - that has sat in our homes for more than fifty years. Rather, it functions both as a technology and a tool for cultural storytelling. (Lotz 2007) slide 2
3 VISIONE COLLETTIVA NESSUNA INTERFACCIA SCHEDULING RIGIDO PUBBLICO PREVEDIBILE E ISPEZIONABILE
4 COME CAMBIA LA TV? come la chiamo? nomi commerciali + over the top, iptv, catch-up tv.. 4
5 INTERACTION MULTISCREENING & MULTITASKING SOCIAL TELEVISION SEARCHING PERSONCASTING DIGITAL CIRCULATION ENGAGEMENT 5
6 Evoluzione della TV 6
7 Il percorso evolutivo della televisione. Dalla televisione come un flusso unidirezionale, coerente, controllato da una programmazione centralizzata alla televisione come un esperienza bidirezionale, frammentata, controllata dall'utente; da un pubblico di massa a spettatori individualizzati; da un luogo di memorizzazione pubblica a un luogo sempre più personale dove emergono forme di espressione sia pubbliche che private. Questi cambiamenti non hanno intaccato le caratteristiche temporali del medium televisivo, che fanno riferimento alla sfera dell immediatezza e della continuità, ma hanno trasformato radicalmente l esperienza relativa alla messa in sequenza, all interpretazione e alla ripetizione (Uricchio 2010, 36) slide 7
8 Come definire la televisione le diverse piattaforme di distribuzione del segnale (per esempio: televisione digitale terrestre, satellitare, IP) (television delivery systems); i differenti schermi utilizzati per la visione (television set, pc monitor, portable touch screen devices, video projectors); le varie tipologie di contenuto (television programs) che vengono organizzate e distribuite attraverso differenti piattaforme (broadcasting; streaming/on demand); i modelli produttivi, organizzativi e regolamentari che consentono di valorizzare la distribuzione dei contenuti (television business); e infine, in senso più complesso, anche l idea di medium in sé (television), inteso come l insieme delle pratiche culturali e sociali che si sono storicamente sedimentate intorno a una configurazione tecnologica (economica, regolamentare) del mezzo e alle corrispondenti forme di visione che lo caratterizzano. 8
9 Come è organizzato il testo CAPITOLO PRIMO INTRODUZIONE. UN MEDIUM IN CERCA DI UNA (NUOVA) DEFINIZIONE CAPITOLO SECONDO POST-TV: COME CAMBIA L ESPERIENZA DI VISIONE 1. FLUSSO 2. CIRCOLAZIONE 3. COMPLESSITÀ/TRANSMEDIALITÀ 4. INTERATTIVITÀ 5. CONNECTED VIEWING: VERSO UN NUOVO PARADIGMA DELL ESPERIENZA TELEVISIVA, 111
10 PRODUCER VS. USER GENERATED FLOW slide 10
11 Williams - Il concetto di flusso (flow) 1 «In tutti i sistemi avanzati di broadcasting, l organizzazione tipica del contenuto e, conseguentemente, l esperienza che se ne fa, è quella della sequenza o del flusso (flow). Questo fenomeno, il flusso pianificato, è probabilmente l elemento caratteristico del broadcasting, sia come tecnologia sia come forma culturale». (R. Williams,1974) 11
12 Williams: Il concetto di flusso (flow) 2 «La differenza del broadcasting rispetto a altri sistemi di comunicazione non sta soltanto nel fatto che tali eventi o altri analoghi siano accessibili da casa, premendo un pulsante; ma nel fatto che l effettivo programma offerto consiste in una sequenza o un insieme di sequenze alternative di questi o di altri eventi simili, fruibili nella stessa unità spazio-temporale e attraverso un unica operazione». (R. Williams, 1974) 12
13 Bolter & Grusin - «Agenti sociali» e «forme tecnologiche» «di fatto, il finanziamento commerciale costituisce un elemento inseparabile del medium «televisione americana», così come lo sono i vari usi sociali (cene davanti alla televisione, baby-sitter per i bambini, influenza sulle abitudini di consumo). Questo non significa che il tipo di finanziamento è la causa per cui la televisione americana è ciò che è, ma piuttosto che il carattere di una tecnologia come quella televisiva si articola attraverso una serie di pratiche formali, materiali e sociali» (Bolter, Grusin, 1999: tr. it. 95). 13
14 Producer controlled flow - 1 Program flow = economic flow Gli spettatori non debbono far altro che accendere il televisore ed esporsi al flusso dei programmi e dei commercials, anche perché la configurazione del television set tende a limitare qualsiasi forma di interferenza e di esercizio diretto del controllo. Mainstream medium incorporato nelle routine domestico/familiari La televisione diviene una presenza elettronica quasi ininterrotta, che si innesta negli spazi comuni della casa e si integra con altre attività come mangiare e svolgere le faccende domestiche o i compiti di scuola. 14
15 Producer controlled flow - 2 Televisual essence Il producer controlled flow si caratterizza come una sorta di «televisual essence» (Uricchio 2004: 234) destinata a sopravvivere in parte alle stesse trasformazioni della televisione e a mantenere tuttora la sua impronta nell esperienza di visione dei canali generalisti della tv europea o dei network USA. Liveness Questa televisual essence trova espressione sul piano culturale più che su quello tecnologico ed è anche strettamente correlata all idea di «liveness» (Couldry, 2004), che si struttura nel pubblico sulla base dell esperienza di visione tipica della televisione di flusso. 15
16 Producer controlled flow - 3 Scheduling Formati e testi dai notiziari alle sit com, dai talk ai game e ai reality show tendono ad assumere modularità e canoni narrativi non solo compatibili ma sempre più allusivi e pienamente coerenti rispetto all interruzione pubblicitaria, evocata dal testo e attesa dallo spettatore. In questo tipo di regime, contrassegnato da una ferrea logica di circolazione top-down, il (singolo) contenuto non può godere di alcuna vita autonoma oltre quella funzionale agli interessi del broadcaster che gli è stata assegnata al momento della programmazione (Tv scheduling). 16
17 The last creative act: TV Schedule «Se i programmi sono i mattoni dell edificio televisivo, la costruzione del palinsesto è la sua architettura poiché definisce la forma dell edificio e attribuisce un significato a ogni blocco di programmi. Per le persone che lavorano a edificare il broadcasting, la stesura del palinsesto appare in realtà come l atto creativo finale, il momento decisionale dal quale derivano tutti i parametri di base per il confezionamento dei singoli programmi» (Ellis, 2000b: 25) 17
18 RCD + VCR = subversive technology Remote control device e video cassette recorder producono una prima profonda alterazione della disciplina temporale program-driven che aveva caratterizzato il producer controlled flow. le pratiche di visione cominciano a riorientarsi secondo logiche che privilegiano la scelta di specifiche content unit, singole o seriali; i consumatori possono segmentarsi, anche sul piano generazionale - secondo le loro preferenze - e diventano sempre più mobili e imprevedibili. 18
19 L esperienza di visione nella fase di transizione (Multichannel tv) I telespettatori possono scegliere tra un numero elevato di canali, possono liberarsi, attraverso le formule pay (subscription channels), dall invadenza delle interruzioni pubblicitarie. sono abilitati dal telecomando ad assumere un atteggiamento esplorativo possono sfuggire alla schedulazione rigida attraverso i VCR. La necessità di prendere le misure rispetto a un comportamento decisamente più selettivo delle audience impone ai broadcaster la prima grande evoluzione e sofisticazione nei sistemi di monitoraggio che si incardina nella distribuzione dei (Nielsen) People Meter presso panel rappresentativi della popolazione televisiva 19
20 Il contenuto tende a liberarsi dalla forma Il contenuto emerge come criterio determinante per la costruzione dell esperienza di visione. Questo processo evolutivo libera la televisione dal presupposto che il canale di distribuzione (il tv set domestico) sia un aspetto caratterizzante del contenuto che viaggia attraverso di esso. Sulla base di questa logica i dirigenti televisivi e, di fatto, tutti i media executive operano in realtà nel business dei contenuti, nel cui ambito il contenuto può essere definito come «una unità di informazione o un prodotto di intrattenimento che può essere venduto o sponsorizzato e successivamente distribuito attraverso una ampia gamma di canali e piattaforme» (Askwith, 2007: 17, tr. nostra). 20
21 La tv lineare risponde attraverso il Narrowcasting Vengono disposti in senso orizzontale i segmenti di offerta che, per la loro qualità e/o per la specificità dei pubblici di riferimento, possono consentire alle audience di inseguire una pluralità di preferenze e interessi (dallo sport al gossip, ecc.). Esplode la quantità dei contenuti che trovano espressione, più o meno definita, in formati «televisivizzabili». Le piattaforme di distribuzione (satellite, digitale terrestre ospitano l espansione dell offerta e lavorano a nuovi modelli sostegno economico (subscription, pay per view) 21
22 Programming based vs. viewer-centred model «In questo nuovo regime l era del narrowcasting la vecchia audience di massa non solo si è frammentata, ma ha anche guadagnato un maggior potere di intervento nella creazione della propria sequenza di programmazione, nella definizione dei modelli di interpenetrazione (zapping durante la pubblicità, passaggio veloce da un canale all altro) e, grazie al videoregistratore, nella individuazione della propria strategia per ripetere e recuperare i programmi». (Uricchio, 2010: 35) 22
23 Verso un nuovo ecosistema televisivo: multipiattaforma e multidevice i sistemi di distribuzione broadcast in digitale (DVB-T; DVB-S) soppiantano definitivamente l analogico prevale un approccio multipiattaforma (digital broadcasting, IP - based) rispetto ai canali di distribuzione, e multidevice (tv, pc, second screen device) rispetto ai terminali di accesso. gli schermi diventano terminali internet enabled e cominciano a ospitare servizi televisivi non lineari (on demand). le pratiche di fruizione di tipo televisivo trovano spazio in altri ambienti di comunicazione (come il world wide web) o sono declinate su altri schermi personali (pc e handhelded device). i contenuti televisivi subiscono un processo appropriazione creativa (cut, remix, share) proprio delle culture partecipative. I social media ospitano i discorsi sulla televisione (social television) e favoriscono l engagement dei pubblici. 23
24 Le trasformazioni del medium: timeshifting e placeshifting Si produce una profonda alterazione del regime temporale attraverso il quale vengono gestiti l accesso e le modalità di fruizione dei contenuti, rispetto all esperienza di visione che ha caratterizzato per decenni la televisione di flusso. Attraverso l uso delle tecnologie per il timeshifting, gli spettatori della televisione broadcast conformano la programmazione alle loro esigenze di orario e la espongono ai momentanei desideri dei loro click, poiché sono in grado passare rapidamente dai programmi live a quelli registrati. In questo modo, aggirano il flusso commerciale accuratamente pianificato in cui i network statunitensi inseriscono i loro prodotti televisivi (Gillan, 2011: 76, tr. nostra). 24
25 Le trasformazioni del medium: timeshifting e placeshifting L idea della tv anytime, ovvero l affrancamento delle audience dai tempi della programmazione televisiva broadcast, grazie all introduzione di tecnologie di timeshifting tv, che disarticolano l idea di flusso tv e la ritualità del consumo ad esso collegato si integra con le pratiche di consumo di contenuti video attraverso differenti device in qualunque momento e in qualsiasi luogo, secondo le logiche di Placeshifting, un termine proprio dei nuovi media che fa riferimento alla capacità degli spettatori di far transitare la programmazione dai television set agli hard disk e ai dispositivi mobili (Gillan, 2011: 135, tr. nostra). 25
26 Tv: anywhere, anytime, anydevice Il paradigma della tv anywhere rappresenta la dimensione complementare al processo di liberazione dal regime temporale imposto dal producer controller flow, consentendo il consumo di contenuti video attraverso differenti screen device (PC, tablet, smartphone, game console, Smart TV) e in qualsiasi luogo (outdoor o indoor). «Non appena la visione televisiva si dissocia da ogni singolo device, in quello stesso momento diviene ubiqua. Nell era post-televisiva la televisione è dappertutto. Ma questo non significa che è semplicemente qualcosa in più della stessa vecchia cosa» (Strangelove 2015, p. 7, tr. nostra) 26
27 User generated flow Dal punto di vista degli esiti del processo di trasformazione della televisione, il diverso bilanciamento tra innovazioni nelle tecnologie e nelle modalità distributive da un lato, e nelle pratiche d uso dall altro, segnala una profonda transizione «da una nozione di flusso centrata sull attività di programmazione, che Williams ha documentato, a una nozione di flusso centrata sull utente» (Uricchio 2004, p. 239, trad. nostra). slide 27
28 Le trasformazioni del medium: dal broadcasting al personcasting Le diverse esperienze di visione (tempi, contenuti, schermi, ecc.) si compongono in mix profondamente differenziati e in perpetua ridefinizione sulla base delle appartenenze generazionali, delle competenze tecnologiche e della disponibilità di capitale economico e culturale. Nella composizione del mix il livello di apertura competitiva del sistema televisivo e la disponibilità di tecnologie di distribuzione Ip based, che abilitano l effettivo accesso personalizzato ai contenuti determinano le pratiche di personcasting. 28
29 La tv degli «eventi» L evento televisivo non è più confinato esclusivamente entro i tempi e le modalità codificate dal broadcasting, rilevante in quanto celebrazione, momento storico e pubblico, fortemente correlato alla dimensione live della televisione (Dayan, Katz, 1992). L evento televisivo viene anche ricodificato secondo la logica del personcasting: sono i singoli consumatori di televisione ad assegnare questo valore simbolico ed esperienziale, esprimendo elevata fidelizzazione e/o specifica passione/interesse verso un determinato contenuto, sia esso una puntata di talent show o di una serie tv oppure un film scelto con grande cura nel catalogo on demand. 29
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