SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: V.A.B. VIGILANZA ANTINCENDI BOSCHIVI TOSCANA ONLUS 2) Codice regionale: RT 1S bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16) - NOME E COGNOME: FILIPPO TOCCAFONDI - DATA DI NASCITA: 29/07/ INDIRIZZO MAIL: toccafondifilippo@vab.it - TELEFONO: ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): - NOME E COGNOME: MERCIAI LEONORA - DATA DI NASCITA: 02/04/ INDIRIZZO MAIL: merciaileonora@vab.it - TELEFONO: CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: Protezione civile in servizio ) Settore di intervento del progetto: G) Collaborazione al sistema di protezione civile 4bis) Codice identificativo dell'area di intervento: AREA GEN. 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il progetto Protezione civile in servizio! proposto dalla VIGILANZA ANTINCENDI BOSCHIVI TOSCANA ONLUS (V.A.B) si propone di intervenire nell ambito della

2 protezione civile e opera sia su ambito comunale che provinciale e regionale con 40 sedi distaccate. L associazione, su tutto il territorio Regionale svolge le seguenti attività: Attività di centrale operativa per emergenze comunali, provinciali e regionali; Attività di protezione civile in generale in caso di eventi a livello locale, regionale, nazionale e internazionale (l associazione ha a disposizione squadre reperibili di logisti specializzati nell intervento in situazioni di emergenza e fa parte del CORV, cioè delle quattro associazioni costituenti la colonna mobile della Regione Toscana); Attività di tutela ambientale; Attività di monitoraggio del territorio con finalità preventive (convenzioni con i comuni e attivazione su servizio da parte delle province Toscane); Attività di sostegno, definite dal nostro Statuto, alla popolazione in caso di eventi calamitosi sul territorio; Attività di prevenzione e repressione incendi boschivi (convenzione regione Toscana); Attività di supporto logistico in occasione di eventi sportivi, manifestazioni paesane e ricorrenze storiche; Attività di ricerca dispersi su attivazione comunale e provinciale; Attività di monitoraggio GPS strade e sentieri del territorio; Attività di pulizia di sentieri montani per migliorare la viabilità dei mezzi durante le attività di monitoraggio ambientale e prevenzione e repressione incendi boschivi, oltre alla ricerca disperso; Attività di informazione alla popolazione tramite corsi frontali appositamente elaborati da volontari dell associazione appositamente formati della nostra associazione; Attività di formazione e sensibilizzazione nelle scuole medie e superiori del territorio in collaborazione con i comuni con cui abbiamo convenzioni di protezione civile. Tutte queste attività sono svolte dall associazione anche in base alle criticità ed ai rischi individuati sul territorio che andiamo di seguito ad elencare: Criticità legate alla rete viaria ed ai collegamenti La rete viaria Toscana, vede un importantissimo snodo autostradale, quello della A1, che va dal nord al sud della Regione, indispensabile per andare dal nord al sud del Paese e viceversa, un altra tratta autostradale detta Firenze mare A11 che va da Firenze alla costa, la tratta della A12 che collega Livorno con la vicina Liguria e varie strade di scorrimento extraurbano, per esempio la FI PI LI, la Siena Firenze, la Siena Grosseto. La maggior parte di queste strade non sono di facile percorrenza e le condizioni di manutenzione sicuramente non sono eccelse. Altre strade per esempio la sp8 o la sp70 o le piccole strade di collegamento (la Porrettana per esempio) sono soggette a esondazioni dei numerosi piccoli corsi d acqua, smottamenti e frane che molto spesso interrompono strade di accesso ad alcune frazioni o a casolari di campagna rendendo difficile il loro raggiungimento o addirittura isolando piccoli centri o gruppi di famiglie. Nel 2013, a causa dei fenomeni sopra descritti, sono stati 175 gli interventi effettuati a supporto della popolazione che non riusciva a raggiungere le località di residenza e sono stati ben 137 gli interventi di supporto alla popolazione anziana rimasta isolata o con difficoltà di spostamenti a cui abbiamo portato medicinali o generi di prima necessità in tutto il territorio regionale (si pensi a località in Garfagnana o in Lunigiana o sulle Apuane). La complicata situazione viaria va a aggravare gli interventi sul territorio e ci obbliga a essere equipaggiati, in maniera sempre più costante, di piccoli mezzi 4x4 e autisti esperti e formati. Criticità legate al rischio incendi boschivi

3 Il territorio Toscano è classificato ad alto rischio incendi boschivi visto che oltre il 60% è interessato da boschi e visto che negli ultimi anni sono stati numerosi i casi di incendi dovuti a dolo soprattutto per motivazioni legate all agricoltura e all allevamento ovino. Nel territorio Toscano sono presenti anche importanti riserve naturali: l Alta Valle del Tevere, il Parco provinciale di Montioni, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Parco di San Rossore Massaciuccoli, gli alboreti di Vallombrosa, il parco naturale della Maremma e molte altre aree di interesse naturale anche di piccola estensione. Nel 2013 sono stati 437 gli interventi delle nostre 40 sezioni presenti sul territorio regionale per repressione di incendi boschivi di nostra competenza. Inoltre le nostre strutture intervengono anche in appoggio ai Vigili del Fuoco in incendi di vegetazione, terreni vegetativi distanti più di 100 metri dal bosco in stagione invernale o 50 metri dal bosco in stagione estiva, nel momento in cui i loro mezzi non riescono a intervenire. Nel 2013 abbiamo fatto 340 interventi di questa tipologia. Altre criticità legate alla conformazione del territorio Come già detto, il territorio Toscano è per oltre il 60% boscato di cui il 10% sono boschi di castagni e vi è la presenza di importanti riserve naturali molto visitate da turisti vista la presenza al loro interno di numerosi percorsi naturalistici. Nel periodo autunnale, molte sono le persone che hanno attività per la raccolta delle castagne, dei funghi e per praticare la caccia. Nel 2013 sono stati 60 i casi di persone smarrite nei boschi per i quali è stato necessario attivare le ricerche, tutte andate a buon fine nell arco di 22 ore e con intervento solamente nelle ore diurne ( come associazione di volontariato non siamo abilitati alla ricerca disperso in notturna ). Criticità strumentazione e materiali censiti Abbiamo detto che la V.A.B ha svariate succursali sul territorio Regionale, ubicate nelle province di Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara e Pisa, nelle quali è tenuto l inventario dell'attrezzatura di settore: è necessario dunque recarsi periodicamente presso le strutture stesse a verificare le condizioni di utilizzo e le eventuali risorse aggiuntive al fine di mantenere perfettamente aggiornato il database centrale della Regione Toscana per trovare in maniera rapida e precisa l'attrezzatura necessaria al momento del bisogno, oltre naturalmente, ad un attenta analisi delle eventuali modifiche da proporre ed effettuare al database per renderlo il più semplice possibile dal punto di vista di inserimento e recupero informazioni e per gli interventi in emergenza. Inoltre da luglio 2013, in seguito alle modifiche sul D.P.R. 194, se questo database non sarà perfettamente aggiornato in ogni minima parte, non sarà possibile richiedere il rimborso spese sostenute durante le emergenze, secondo l art.10 sempre del D.P.R Inoltre è stata allestita la Sala Operativa Regionale Associativa in caso di attivazione della colonna mobile della Regione Toscana per affiancamento alle squadre a lavoro nelle zone colpite dall emergenza, per una migliore pianificazione dei cambi squadre, per una migliore gestione delle risorse precedentemente inserite nell inventario della colonna mobile della Regione Toscana. 6) Obiettivi del progetto: Gli obiettivi che il progetto Protezione civile in servizio 2014 si propone di raggiungere in relazione alle criticità emerse sono i seguenti: Obiettivo rispetto alle criticità legate alla rete viaria ed ai collegamenti: L obiettivo è quello di organizzare più squadre di personale che possano svolgere attività di monitoraggio del territorio costante e continua in maniera da segnalare tempestivamente eventuali criticità.

4 Organizzare squadre di personale reperibile che, in caso di necessità, possano intervenire sia per rimuovere eventuali criticità che per svolgere funzione di supporto a chi necessariamente deve recarsi in località difficilmente raggiungibili e rispondere in maniera più tempestiva alle eventuali chiamate. Organizzare squadre che, in caso di necessità per interruzione di strade o per difficoltà di spostamenti, possano svolgere una funzione di supporto, in particolare a persone anziane che vivono nelle frazioni o nelle campagne per fornirli di medicinali o di generi di prima necessità e riuscire a fornire tale servizio nel minor tempo possibile. Organizzare una sala operativa attiva che possa recepire le segnalazioni di criticità e allertare le squadre reperibili. Obiettivo rispetto alle criticità legate al rischio incendi boschivi L obiettivo è quello di organizzare più squadre di volontari che, soprattutto nel periodo di massima allerta, effettuino monitoraggio del territorio per disincentivare eventuali azioni dolose o colpose e che, in caso di incendio, possano tempestivamente fare delle segnalazioni per un primo intervento. L obiettivo è quello di avere una squadra di volontari operativa per un orario maggiore durante la giornata (dalle 11,00 alle 22,00) per un periodo di tempo maggiore (dal 1 giugno al 30 settembre) che effettui monitoraggio del territorio anche in periodi non strettamente collegati all estate ma in cui determinate attività di ripulitura di terreni coltivati possono portare al propagarsi di incendi ( incendi innescati da ripuliture di olivete nei mesi di Marzo- Aprile o ripuliture di castagneti nei mesi di Ottobre-Novembre ). Obiettivo rispetto alle altre criticità legate alla conformazione del territorio Rispetto a questa criticità, l obiettivo è quello di avere più volontari disponibili in caso di allerta per persone disperse. Nei 60 interventi su persone disperse effettuati nel 2013 la media di volontari presenti alle ricerche è stata di 3 per sezione intervenuta. Gli interventi si sono chiusi tutti con esito positivo in media in 22 ore e ricerca solo nelle ore diurne. Obiettivo è quello di mantenere nella sede locale di progetto il numero medio dei volontari sulle ricerche dei dispersi e di riuscire a diminuire la media delle ore di ritrovamento delle persone disperse da 22 a 20 la dove si interverrà e dove l orario diurno lo permetta. Anche per raggiungere questo obiettivo, è necessario potenziare la centrale operativa dell associazione rendendola operativa praticamente sempre. La centrale operativa dell associazione comprende attività di centralino H24 per assistenza e informazione alla popolazione (inserimento informazioni riguardanti i servizi su apposita bacheca leggibile in diretta dalla popolazione con un link di internet e filtrabile per ogni comune su cui è presente una sede dell associazione ), per un miglioramento dei contatti con il comune ( registrazione interventi sul sito VAB per la visualizzazione in diretta da qualsiasi postazione pc collegata alla rete internet dotata di password per l area riservata ), per l arrivo sul posto dell intervento nel minor tempo possibile e per l organizzazione dei cambi squadra in caso in cui gli interventi si prolunghino nel tempo. Obiettivo rispetto la strumentazione e materiali censiti Principali obiettivo è l'aggiornamento e mantenimento del programma di gestione risorse della Regione Toscana e Comitato Operativo Regionale del Volontariato GEVOT, la verifica delle condizioni operative e di sicurezza delle attrezzature, la verifica del corretto inserimento delle risorse attualmente presenti nel database e la collaborazione con le segreterie di sezione e regionali per la verifica e l'inserimento dei dati, delle risorse e la loro verifica. Un altro obiettivo è l aumento del personale volontario formato per l uso del programma

5 SART riferito al database GEVOT per la gestione del personale, mezzi e attrezzature impiegati in emergenze regionali, oltre alla compilazione della modulistica e l inserimento della procedura per il rimborso secondo l art.10 del D.P.R ) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Nel progetto Protezione civile in servizio 2014 le risorse umane necessarie ad effettuare le attività previste sono composte totalmente da volontari; le elenchiamo di seguito: Qualifica Formazione e Requisiti Competenze Nominato dal consiglio direttivo, corsi regionali, corsi provinciali su pianificazione prevenzione e protocolli di intervento in emergenza. Responsabile di Associazione Coordinatore Antincendio Boschivo Nominato dal consiglio direttivo in accordo con il responsabile dell associazione, corso regionale per operatore e formatore AIB, almeno 3 anni di esperienza AIB Caposquadra Corsi interni dell associazione, almeno 2 anni di esperienza nel settore. Autista Corsi di guida su mezzi ad uso speciale, corso regionale, almeno 2 anni di esperienza patente b o Coordina il gruppo di protezione civile, si relaziona a nome del consiglio direttivo con le strutture di coordinamento, si relaziona a nome del consiglio direttivo con gli enti competenti, coordina la formazione, coordina le operazioni di emergenza, organizza briefing periodici con i caposquadra e gli altri volontari, promuove le attività di volontariato, gestisce il settore burocratico amministrativo del settore, pianifica il budget di spesa pianifica gli acquisti. Coordina il gruppo antincendio boschivo sia sul campo che dalla sede, si relaziona a nome del consiglio con le autorità competenti in materia di AIB, organizza briefing periodici con i caposquadra e gli altri volontari organizza i corsi di formazione AIB, monitorizza ed elabora i dati delle operazioni di repressione e bonifica, tiene aggiornati i dati relativi a volontari, attrezzature e mezzi. Coordina i volontari nelle operazioni di emergenza, unico autorizzato a relazionarsi con le autorità (CFS VVFF Comunità montana), ha la responsabilità del suo gruppo. Responsabilità del mezzo e delle sue attrezzature, durante le operazioni di emergenza resta nei pressi del mezzo per gestire le comunica-

6 Responsabile Magazzino ed attrezzature Responsabile degli automezzi Addetto di Sala Operativa Responsabile Sala Operativa Responsabile dei servizi Responsabile della formazione Responsabile di protezione civile c, passaggio graduale e previo lezioni interne: 1 anno autovetture 4x4 2 anno pick up leggeri 3 anno furgonati (salvo quelli sopra i 35q consentiti esclusivamente a chi ne ha titolo) Nominato dal Responsabile dell Associazione Nominato dal Responsabile dell Associazione Corso interno all associazione Nominato dal Responsabile dell Associazione, formazione specifica personale, corsi regionali nel settore Nominato dal Responsabile della Sezione Nominato dal Responsabile dell Associazione, corsi Regionali nel settore Corsi Regionali nei vari settori di intervento Corsi interni zioni da apparati radio fissi. Gestisce tutte le attrezzature e i materiali : tende, brandine, riscaldatori, condizionatori, tensostrutture, impianti elettrici, gruppi elettrogeni, idrovore, pompe a immersione, motoseghe, ecc Gestisce la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi : revisioni e collaudi, oltre alla parte burocratica ( immatricolazioni, revisioni, ecc ). Presidia la Sala Operativa dell associazione: gestisce le comunicazioni telefoniche e radio in entrata ed in uscita, coordina e supporta le operazioni di soccorso ricerca personale volontario per l organizzazione delle varie squadre, esperto dei software della Regione. Coordina la Sala operativa dell associazione, addetto al montaggio e gestione della stazione radio fissa, verifica delle frequenze radio, verifica del funzionamento delle comunicazioni con le stazioni mobili, esperto dei software della Regione. Gestisce i servizi programmati dell associazione : prepara fogli di servizio, ricerca volontari per l espletamento dei servizi. Coordina le attività di formazione dell associazione, coordina i formatori specifici e stabilisce le date dei corsi. Partecipa alle operazioni previsione,prevenzione e soccorso, partecipa a tutte le attività del set-

7 dell associazione tore 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell ambito del progetto. I ragazzi in servizio civile dopo aver preso visione della sede dell'associazione dove svolgeranno il loro servizio, indossata la divisa saranno coadiuvati da una persona di riferimento per l'assegnazione dei servizi da svolgere. Nello svolgimento delle varie attività saranno affiancati a personale volontario dell'associazione con esperienza nell attività da effettuare. I ragazzi potranno essere coinvolti in: Attività di centralino e gestione sala operativa associativa e regionale Attività di monitoraggio del territorio Attività di sostegno alla popolazione in caso di calamità Attività di pattugliamento Attività di supporto logistico ad eventi, manifestazioni paesane e ricorrenze storiche Attività di ricerca persone disperse Attività di sensibilizzazione nelle scuole Attività di monitoraggio Attività di catalogazione degli strumenti e raccolta dati Premesso che tutte le attività si effettueranno con i mezzi e le attrezzature dell associazione proponente il presente progetto, il progetto stesso prevede le seguenti attività per i seguenti ruoli: Attività di centralino e gestione sala operativa associativa e regionale I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo una breve formazione, saranno chiamati gestire il centralino dell associazione occupandosi della ricezione delle chiamate, dell aggiornamento delle bacheche digitali, dell inserimento dei servizi sul database interno e sull aggiornamento della bacheca digitale, dell attivazione delle squadre reperibili sul territorio e del coordinamento delle squadre impegnate negli interventi, interfacciandosi anche con gli altri soggetti impegnati nello stesso intervento (qualora ci siano). Inoltre saranno chiamati a gestire, sempre con affiancamento di personale volontario e sempre dopo aver conseguito la formazione necessaria, il personale, i mezzi e le attrezzature impiegate in emergenze con la colonna mobile regionale, l aggiornamento del programma SART e GEVOT, oltre alla richiesta di rimborso a fine emergenza secondo l art.10 del DPR 194. Inoltre all utilizzo del telefono fisso, utilizzeranno i cellulari dell associazione, gli apparati radio dell associazione stessa o in uso all associazione e i computer dell associazione. Attività di monitoraggio del territorio I Volontari, usciranno per pattugliare il territorio, per esempio a controllare il livello dei corsi d acqua, la percorribilità della strade ecc. e, una volta rientrati in sede, dovranno stendere una relazione su quanto visto in collaborazione con l altro

8 componente della squadra. I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre di rilevamento di criticità, potranno intervenire per rimuoverle o attiveranno gli enti preposti, sempre in contatto con la sala operativa che attiverà a supporto le strutture di competenza (responsabile protezione civile del comune, sala operativa provinciale, Polizia Idraulica ecc.. ). Il ruolo dei volontari in servizio civile potrà essere quello di accompagnatori o di autisti (se in possesso dei requisiti per la guida dei mezzi dell associazione e del corso di guida dei mezzi dell associazione) Rientrano tra i compiti dei ragazzi la pulizia di base del mezzo all'entrata e all'uscita dal turno di servizio, il controllo del mezzo e la segnalazione agli appositi responsabili di eventuali danni o mancanze nel mezzo utilizzato, oltre alla compilazione del foglio di marcia ( orari uscita e rientro, destinazione e motivazione del viaggio ). Attività di sostegno alla popolazione I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre che, in caso di forti piogge, nevicate o smottamenti che provochino interruzioni di strade o difficoltà alla loro percorribilità, si occupano di accompagnare con mezzi fuoristrada persone che hanno necessità e si trovano in località difficilmente raggiungibili con normali mezzi. Inoltre si occuperanno anche del trasporto di medicinali o generi di prima necessità a persone rimaste isolate dai fenomeni sopra descritti. Rientrano tra i compiti dei ragazzi la pulizia di base del mezzo all'entrata e all'uscita dal turno di servizio, il controllo del mezzo e la segnalazione agli appositi responsabili di eventuali danni o mancanze nel mezzo utilizzato, oltre alla compilazione del foglio di marcia ( orari uscita e rientro, destinazione e motivazione del viaggio ). Attività di pattugliamento e prevenzione incendi boschivi Data la pericolosità dell attività, rientrano tra i compiti dei ragazzi esclusivamente l attività di avvistamento e vedettaggio, la pulizia di base del mezzo all'entrata e all'uscita dal turno di servizio, il controllo del mezzo e la segnalazione agli appositi responsabili di eventuali danni o mancanze nel mezzo utilizzato, oltre alla compilazione del foglio di marcia ( orari uscita e rientro, destinazione e motivazione del viaggio). Attività di supporto logistico ad eventi, manifestazioni paesane e ricorrenze storiche I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre che, in occasione di eventi, manifestazioni paesane e ricorrenze storiche, si occupano della logistica di supporto come la viabilità e la gestione di aree parcheggio create ad hoc per l evento stesso e il supporto alla popolazione o alle persone che

9 chiederanno informazioni sull evento. Attività di ricerca persone disperse I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione e alle unità cinofile dell Associazione, dopo adeguata formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre che in caso di ricerca di persone disperse, in collaborazione con le altre autorità impegnate nella ricerca, pattugliano, a piedi o con un mezzo, in orario diurno, porzioni di territorio al fine di ritrovare il disperso. Attività di sensibilizzazione nelle scuole I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, si recheranno presso le scuole medie e superiori dei comuni individuati dai responsabili di sede, in accordo con il comune, ad effettuare corsi di formazione ed informazione riguardanti le tematiche della prevenzione dei rischi territoriali. I corsi hanno una pianificazione annuale (da ottobre a maggio) e riguardano lezioni frontali ed esercitazioni pratiche all aperto con il possibile coinvolgimento anche di altre associazioni e/o enti. Attività di monitoraggio Per centrare gli obiettivi del progetto i volontari saranno parte attiva anche tramite attività di monitoraggio continuative durante l anno con gli operatori di progetto del servizio civile. Verrà effettuata dai volontari attività di monitoraggio verificata da V.A.B., ovvero, i volontari compileranno un report delle attività giornaliere indicandone le specificità (es. formazione, servizi, corsi nelle scuole, segreteria, ecc ) verranno effettuate riunioni periodiche con gli Operatori Locali di Progetto e questionari in itinere, segnatamente al terzo e nono mese. I ragazzi dovranno obbligatoriamente indossare la divisa dell'associazione, mantenere quindi un decoro nell'abbigliamento e nell'igiene personale adeguati al loro compito. Attività di catalogazione degli strumenti e raccolta dati. I volontari avranno il compito di raccogliere informazioni, inserimento dati e collaborare nelle attività di gestione della segreteria operativa e regionale Per la realizzazione di questa fase di progetto, i volontari avranno a disposizione un veicolo associativo per gli spostamenti presso le varie sedi e strumentazione tecnologica adeguata alla raccolta dei dati. Oltre a questa specifica attività di censimento, i volontari dovranno anche verificare insieme al personale dell'associazione preposto, le condizioni di sicurezza della strumentazione e, nel caso, provvedere a relazionare ai referenti dei gruppi utilizzatori gli interventi da effettuare per rendere l'attrezzatura idonea all'utilizzo oltre che a individuare degli standard operativi studiati appositamente con i referenti regionali preposti.

10 I volontari dovranno inoltre partecipare all'attività di segreteria operativa ed ordinaria al fine di collaborare in maniera stretta ed efficace con la segreteria regionale, la segreteria operativa regionale e le varie segreterie di sezione coadiuvandole nella fase di inserimento dati degli interventi, raccolta ed archiviazione della rassegna stampa e/o gestione di sala radio in caso di emergenze. Inoltre dovranno inserire le richieste degli art.10 ( rimborso per le spese ottenute dalle organizzazioni di volontariato ) su apposito programma regionale con password associative per il corretto rimborso delle spese sostenute durante le varie emergenze a cui l associazione ha partecipato. Orario di servizio L orario di servizio dei volontari del servizio civile sarà prevalentemente diurno (fascia compresa tra le ore 7.00 e le ore 19.00); potrebbero essere possibili turni serali (fascia ) oppure turni notturni ( o ); Queste ultime non possono essere più di 2 nell arco di una settimana e danno diritto ad un giorno di recupero, da fruire nella giornata immediatamente successiva. 8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 10 9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegnandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 0 10) numero posti con vitto: 0 11) Numero posti senza vitto: 10 12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 5 14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: Mobilità sul territorio con mezzi dell ente, flessibilità oraria. Esigenze di servizio potranno richiedere svolgimento di attività in turni festivi, serali e notturni. Obbligo ad indossare la divisa fornita dall ente, disponibilità ad effettuare interventi di Protezione Civile e/o generici e/o istituzionali e/o di formazione ove e se necessario.

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12 15) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 Castiglion Fiorentino Castiglion Fiorentino Via Madonna del Rivaio Valdelsa Colle Val D Elsa Via Liguria, Limite sull Arno Limite e Capraia Via delle ginestre, Rignano sull Arno Rignano sull Arno Via S. Martino, 12/A 2 5 Follonica Follonica Via Leopardi, San Miniato San Miniato Vai cavane c/o casa Bonello snc 1 7 Amiata Arcidosso Via David Lazzaretti (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)

13 VAB CASTIGLION FIORENTINO - NOME E COGNOME: - DATA DI NASCITA: - CODICE FISCALE: - INDIRIZZO MAIL:castiglionfiorentino@vab.it - TELEFONO: - CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Castiglion fiorentino Castiglion Fiorentino Via Madonna del Rivaio HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di progetto oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO VAB LIMITE - NOME E COGNOME:Rinaldi Luigi - DATA DI NASCITA:06/10/80 Empoli - CODICE FISCALE:RNLLGU80R06D403C - INDIRIZZO MAIL:limite@vab.it - TELEFONO: CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Limite sull Arno Limite sull Arno Via delle Ginestre, 14 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di progetto svolto in data 13/04/2013 sede del corso Anpas Toscana oppure

14 - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO VAB FOLLONICA - NOME E COGNOME:Bianciardi Stefano - DATA DI NASCITA:14/12/1981 Massa Marittima (GR) - CODICE FISCALE:BNCSFN81T14F032Q - INDIRIZZO MAIL: follonica@vab.it - TELEFONO: CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Follonica Follonica Via Leopardi, 3 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di progetto svolto in data 13/04/2013 sede del corso Anpas Toscana oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO VAB VALDELSA - NOME E COGNOME: Bulleri Leonardo - DATA DI NASCITA:17/04/76 - CODICE FISCALE: BLLLRD76D17G752O - INDIRIZZO MAIL:bullerileonardo@vab.it - TELEFONO: CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Valdelsa Colle Val D Elsa Via Liguria, 5 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di progetto svolto in data 13/04/2013 sede del corso Anpas Toscana

15 oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO VAB RIGNANO SULL ARNO - NOME E COGNOME: Arretini Lorenzo - DATA DI NASCITA: 11/10/ CODICE FISCALE: RRTLNZ90R11A564X - INDIRIZZO MAIL: rignano@vab.it - TELEFONO: CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Rignano sull Arno Rignano sull Arno Via San Martino, 12/A - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di progetto svolto in data 13/04/2013 sede del corso Anpas Toscana oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 16) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Al termine del progetto la sede di attuazione VAB, rilascerà ai volontari del Servizio Civile Regionale un attestato di partecipazione che riconosce le professionalità e le competenze acquisite durante il progetto Protezione civile in servizio!. Tali conoscenze/professionalità sono collegate al corso di Formazione Specifica che, avrà una durata superiore ad una settimana ed in particolare di 85 ore. Formazione generale dei giovani 17) Sede di realizzazione: VAB acquisisce da ANPAS l erogazione della formazione generale (vedi lettera allegata), dunque, la Sede sarà individuata da ANPAS Toscana Servizio Civile su base Regionale tenendo conto della

16 territorialità dei progetti approvati per favorire lo scambio e l incontro tra i Volontari del Servizio Civile Regionale. 18) Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori dell ente. 19) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Verranno utilizzate le metodologie previste dalle Linee guida UNSC per la formazione generale dei volontari raccolti in aule di max 25 unità ed in particolare : - Lezioni frontali (anche avvalendosi di esperti della materia trattata) per circa il 60% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale - Dinamiche non formali (simulazioni, lavoro di gruppo, giochi di ruolo) per il restante 40% circa del monte ore previsto Durante e alla fine della formazione sono previste verifiche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti 20) Contenuti della formazione: I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (Prot. UNSC 18593/I del 04/04/2006) e alle linee guida CRESCIT su base Regionale. Obiettivo della formazione generale saranno le caratteristiche e l ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell obiezione di coscienza, la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionale con mezzi non violenti, i diritti umani, la partecipazione attiva alla vita della società civile nelle sue diverse forme. Uno degli obiettivi della formazione generale è anche il favorire il lavoro in rete, la conoscenza e la collaborazione fra giovani in servizio civile che prestano servizio in sedi o per progetti diversi. Questa scelta permette di fornire ad i giovani delle conoscenze di base per poter leggere situazioni che, anche se non legate al progetto di servizio civile, interessano l ente dove si trova a svolgere il suo anno di servizio civile. L obiettivo principale è quello di rendere i giovani in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali. Contenuti: Il valore educativo dell esperienza di Servizio Civile; I riferimenti alla Costituzione ed alle sentenze della Corte Costituzionale Rapporti fra pubblico e privato, i ruoli degli enti e le possibilità per i cittadini La Difesa della Patria Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta I progetti di Servizio Civile Regionale: l importanza dei ruoli; La struttura del servizio civile in Italia e in Toscana Il monitoraggio Legislazione sul Servizio Civile Regionale, legge n luglio 2006 Volontari in servizio civile: diritti e doveri La comunicazione come strumento relazionale alla base dei rapporti fra i volontari e l organizzazione e fra i volontari e i destinatari dei vari interventi Che cos è la Protezione Civile;

17 Autoprotezione in Protezione Civile Norme comportamentali singole e collettive da assumere in caso di eventi calamitosi; L organizzazione della Protezione Civile Regionale; Il volontario in servizio civile: valorizzazione e condivisione dell esperienza (tempi, modalità e strumenti per la costruzione di una propria memoria ) Lavorare per progetti Elementi di conoscenza della sede locale 21) Durata (espressa in ore): 43 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 22) Sede di realizzazione: Via dell'olmatello Firenze 23) Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori dell ente. 24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali teoriche riguardo ai protocolli operativi. Durante gli incontri verranno utilizzate tecniche di animazione che favoriscano la partecipazione attiva e l instaurarsi di un clima affettivo emotivo positivo tale da generare un confronto aperto e costruttivo. Simulazioni con riproduzione di situazioni reali di interventi di emergenza in modo da verificare l applicazione dei protocolli e le reazioni dei componenti del gruppo (equipaggio) alle decisioni prese. Role Play che prevedono la rappresentazione di un problema, la preparazione della scena e la drammatizzazione in modo da approfondire i diversi aspetti del problema con una partecipazione maggiore di quella tipica delle lezioni tradizionali. Retraining periodici per verificare la metabolizzazione delle nozioni acquisite in precedenza. Esercitazioni rispetto le attività pratiche della formazione. Le metodologie utilizzate mirano ad attuare un processo di apprendimento a partire dall esperienza diretta dei partecipanti che verrà valorizzata ed utilizzata come base di partenza per introdurre gli argomenti da trattare.

18 25) Contenuti della formazione: Contenuti generali: 1) Il ruolo del volontariato 2) L Associazione 3) Sicurezza 4) Cartografia 5) Corso utilizzo Motoseghe 6) Servizio Piena 7) Antincendio 8) Corso segreteria VAB 9) Corso segreteria colonna mobile Regione Toscana Contenuti specifici: 1)Il ruolo del Volontariato; acquisire la consapevolezza del ruolo sociale del Volontario; saper rilevare i bisogni del cittadino utente e operare per il loro soddisfacimento; possedere gli elementi per la piena conoscenza delle azioni e delle tecniche complesse che interagiscono nelle missioni di soccorso; stimolare la riflessione sull importanza della coesione del gruppo associativo, volta a rafforzare in maniera continua nel singolo volontario il senso di appartenenza e, di conseguenza, la motivazione al servizio 2) L associazione Storia Organizzazione 3) Sicurezza DLS 81/2008 DPI Generici e specifici Attività di PC Principali attrezzature Prevenzione antinfortunistica 4) Cartografia Rappresentazioni Cartografiche Scale di rappresentazione Curve di livello Pendenze Calcolo distanze Lettura carte Sistemi di riferimento GPS Orientamento in area con visibilità limitata 5) Corso utilizzo Motoseghe Tipologia Lama e catena Tipi di Taglio Attrezzature

19 DPI e sicurezza Esempi 6) Servizio di piena Definizione Ordinamento di Piena Servizio di Guardia Soggetti coinvolti Strumenti necessari Governo della piena Attivazioni Compiti della polizia Convenzioni Idrometri Vigilanza Artigianale Attività Critiche Sacchinamento Attrezzature e mezzi 7) Antincendio Tipi di incendi Organizzazione AIB Toscana Sicurezza e DPI Combustione Tecniche di attacco Procedure operative 8) Corso segreteria Vab Gestione sala operativa VAB Programma VAB Gestione bacheca digitale Gestione e coordinamento squadre da sala operativa Interfaccia con enti 9) Corso segreteria colonna mobile Regione Toscana Organizzazione Protezione Civile livello regionale Cosa è il CORV Come si usa il SART Come è strutturato il database GEVOT Inserimento ART.10 sul SART 26) Durata (espressa in ore): 70 ore

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