PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ( )

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1 Allegato alla Delib.G.R. n. 43/7 del PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ( )

2 INDICE 1. L INQUADRAMENTO SINTETICO DEL PROGRAMMA IL CRONOPROGRAMMA GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI LA GOVERNANCE REGIONALE GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E FONTI FINANZIARIE LE SCHEDE INTERVENTO IL COORDINAMENTO CON I SOGGETTI OPERANTI A LIVELLO NAZIONALE L AGGIORNAMENTO ANNUALE DEL PROGRAMMA GLI ORIENTAMENTI SETTORIALI GLI ORIENTAMENTI GEOGRAFICI Allegato I.L ANALISI Allegato II IL CALENDARIO INTEGRATO DELLE INIZIATIVE PROMOZIONALI 1

3 1. L INQUADRAMENTO SINTETICO DEL PROGRAMMA Nel contesto economico attuale, caratterizzato da un persistente crollo della domanda interna, diventa di fondamentale importanza per le imprese italiane cercare nuove opportunità di sviluppo sui mercati internazionali. Il tessuto produttivo nazionale, caratterizzato in prevalenza da piccole e medie imprese, è in grado di offrire una vasta gamma di prodotti di eccellenza, tuttavia i percorsi di sviluppo internazionale presentano ostacoli e difficoltà che risultano particolarmente complessi da superare, soprattutto per le imprese di minori dimensioni. Situazione analoga in Sardegna dove il livello di competitività delle imprese sarde è caratterizzato da bassi livelli di ricerca e innovazione e da una scarsa propensione verso l export, che risulta ulteriormente penalizzata da un tessuto infrastrutturale inadeguato, aggravato dalla condizione di insularità. Nello scenario appena descritto, diventa basilare il tema dell apertura del sistema economico sardo, sia come orientamento dei prodotti e dei servizi verso i mercati esterni, sia come organizzazione in grado di attrarre investimenti esogeni. Entrambi questi obiettivi necessitano di progetti ed azioni che vadano a costituire un insieme organico. Anche la Sardegna è potenzialmente in grado di generare crescite rilevanti nelle principali aree geografiche mondiali e nei vari settori di attività economica, all interno dei quali occorre tuttavia focalizzare aree e settori maggiormente strategici, facendo convergere su di essi energie e risorse. L internazionalizzazione del sistema economico e delle imprese sarde è stata inserita come progetto specifico nella strategia 2 del Programma Regionale di Sviluppo ( ) finalizzata a creare opportunità di lavoro. La prima e principale azione da implementare è la predisposizione e l approvazione di un programma regionale triennale per l internazionalizzazione che, sulla base dell analisi economico/statistica, oltreché di un confronto fattivo con imprese, associazioni imprenditoriali e stakeholder, individui i settori di riferimento, le aree e i paesi obiettivo verso i quali, in coerenza con la strategia definita, indirizzare le azioni ed i vari strumenti di sostegno, secondo un approccio integrato, modulato in funzione dell esperienza internazionale delle imprese regionali. Il punto di partenza per la programmazione delle iniziative regionali sul tema dell internazionalizzazione sono i dati statistici relativi all andamento complessivo dell export e del saldo commerciale della Sardegna dai quali si rileva che la Sardegna è una regione che presenta un disavanzo commerciale nei confronti con l estero. Le dimensioni del ritardo della propensione regionale all export rispetto al resto d Italia sono mitigate dal valore delle esportazioni relative al settore petrolifero legato all attività di una raffineria di rilevanza internazionale. Al netto dei dati relativi al settore petrolifero, infatti, l export della Sardegna evidenzia un netto ritardo sia rispetto alla media nazionale che alle stesse regioni del Mezzogiorno. Sulla base dei dati statistici è stato possibile procedere a una prima identificazione dei macrosettori produttivi e delle aree geografiche maggiormente sensibili alle dinamiche delle esportazioni. Tuttavia i dati statistici non sono pienamente rappresentativi dei reali mercati di destinazione delle merci e pertanto sono stati integrati con quelli relativi ai piani export cofinanziati con gli avvisi per la concessione di contributi alle piccole e medie imprese regionali nell ambito del PO FESR Sardegna 2007/

4 Attraverso le informazioni relative a 165 piani export di imprese sarde è stato possibile integrare i dati statistici e inquadrare il posizionamento strategico di un campione, benché non statisticamente rappresentativo, tuttavia significativo di aziende regionali che sono già presenti sui mercati internazionali o che, anche grazie al contributo regionale, hanno avviato il primo approccio di internazionalizzazione. L analisi dei piani export cofinanziati con le risorse del ciclo di programmazione 2007/2013 ha permesso di focalizzare i territori e i settori produttivi più sensibili alle dinamiche dell internazionalizzazione e di individuare i mercati e i paesi obiettivo scelti dalle aziende sarde per promuovere i propri beni e servizi. All interno dei principali settori produttivi, inoltre, è stato ulteriormente possibile identificare le aree strategiche e i paesi obiettivo. Sulla base dei dati statistici e delle elaborazioni sugli avvisi cofinanziati dal PO Sardegna FESR 2007/2013, si è proceduto a determinare i settori macroeconomici per i quali la Regione ritiene strategico indirizzare gli interventi del programma regionale per l internazionalizzazione e a raggrupparli, come segue, in una logica di filiera produttiva, avendo cura di mantenere coerenza e continuità con gli strumenti di programmazione adottati a livello nazionale: Filiera dell agro-alimentare Filiera dell innovazione e dell alta tecnologia Filiera dell energia e delle costruzioni Filiera della mobilità Filiera della moda e del design L approfondimento sulle filiere prioritarie è contenuto al punto 9 del programma. I dati statistici regionale e quelli relativi agli interventi cofinanziati hanno permesso di focalizzare le seguenti macro aree geografiche di riferimento e, al loro interno, i paesi obiettivo e i settori di riferimento verso i quali il programma regionale per l internazionalizzazione intende concentrare le azioni strategiche: Area Euro Europa Orientale America Latina Penisola Araba Asia Orientale Nord America Area del Mediterraneo Africa Sub Sahariana Il mercato comunitario rappresenta il principale sbocco per le imprese sarde in considerazione dell ottimo livello delle relazioni commerciali consolidate nel tempo e, al suo interno, delle condizioni di stabilità e sicurezza per gli scambi determinate dalla moneta unica. Nel mercato interno sono stati individuati come principali paesi obiettivo la Francia, la Germania e la Spagna. 3

5 L Europa Orientale è un area in cui si registra un progressivo aumento degli scambi commerciali con l Italia, sia con i paesi che tra il 2004 e il 2007 hanno aderito all Unione europea, sia con i paesi appartenenti al blocco dell ex Unione Sovietica, su tutti Russia, Bielorussia e Kazakhistan. L America latina è un area geografica caratterizzata dalla presenza dei così detti mercati emergenti, caratterizzati da ottime prospettive di crescita e di propensione agli investimenti caratterizzati, allo stesso momento, da un alto livello di rischio e poca stabilità. I paesi obiettivo identificati sono il Brasile e il Messico. I mercati medio orientali, in particolare i paesi della penisola araba (Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman e Bahrein), si caratterizzano per ottime relazioni con la Sardegna sia per quanto riguarda le esportazioni delle imprese regionali che per il crescente interesse degli investitori arabi verso la Sardegna. All interno dell Asia orientale, si sono individuati paesi con i quali le imprese sarde mantengono relazioni commerciali consolidate, quale ad esempio il Giappone, e mercati emergenti, come la Cina, che si caratterizzano per ottime prospettive di crescita in particolare nelle fasce di popolazione alto spendenti. Gli Stati Uniti d America rappresentano da sempre uno dei mercati di sbocco più affidabili per le imprese sarde, in particolare nel settore agroalimentare anche in considerazione della grande stabilità delle relazioni commerciali e dei livello minimi di rischio paese. L area del Mediterraneo per posizione logistica costituisce un importante mercato di sbocco in particolare in alcuni settori, quale il manifatturiero e l edilizia, che soffrono la crisi della domanda interna. In questi paesi, in particolare Tunisia e Marocco, la Sardegna può godere degli effetti positivi determinati dalle buone relazioni internazionali instaurate con i programmi di cooperazione internazionale; tuttavia occorre tenere in considerazione le criticità legate alla poca stabilità geopolitica che caratterizza i paesi a sud del Mediterraneo. Anche per quanto riguarda i paesi dell Africa Sub Sahariana, la Sardegna può capitalizzare le esperienze derivanti da strumenti di intervento adottati con il finanziamento della legge regionale per i Paesi in via di sviluppo al fine di aprire nuovi canali commerciali a favore degli investimenti delle imprese sarde. L approfondimento sulle filiere prioritarie è contenuto al punto 10 del programma. Il programma regionale si propone di introdurre una profonda revisione della governance delle strategie di internazionalizzazione e di promozione della Regione, abbandonando modelli che si sono dimostrati costosi, inefficaci e che non sono riusciti a definire un approccio unico e coordinato per l intera Regione, proiettato su base pluriennale, coerente con le iniziative nazionali e che possa essere misurato su indicatori di risultato oggettivi. La struttura produttiva sarda, per le sue ridotte dimensioni, ha assoluta necessità di azioni di sistema pubbliche che accompagnino i percorsi aziendali di accesso ai mercati internazionali, il posizionamento degli investimenti diretti esogeni e la capacità di intercettare progetti di investimento capaci di creare valore. Per far questo, è necessario che la Sardegna sia individuata e percepita come una destinazione competitiva e ciò è possibile se si incrementa il valore dei fattori differenziali che costituiscono una variabile significativa nelle scelte localizzative nei singoli settori, attraverso la definizione di una strategia di intervento e di scelte operative sia di adeguamento delle infrastrutture, dei servizi e della governance che di comunicazione. 4

6 È evidente che l internazionalizzazione delle piccole e medie imprese rappresenta emblematicamente un tema trasversale a svariate competenze amministrative regionali e, pertanto, è fondamentale che la programmazione strategica sia strettamente coordinata ed integrata con le altre programmazioni settoriali, compresi i temi classicamente legati alle politiche di impresa come il rafforzamento della struttura finanziaria delle stesse, la facilitazione dell introduzione di innovativi processi produttivi e gestionali e la presenza di un ecosistema amministrativo favorevole al fare impresa. Sulla base degli elementi rappresentati, il programma regionale triennale per l internazionalizzazione si propone di implementare una serie di azioni finalizzate, in primo luogo, a colmare il divario con le regioni del Mezzogiorno d Italia e, nei settori più avanzati, con il resto del paese. Le azioni proposte riguardano: Assistenza alle imprese nei percorsi di alta formazione finalizzati al miglioramento delle conoscenze manageriali. Erogazione di finanziamenti e aiuti a favore delle piccole e medie imprese. Attività istituzionali di promozione e internazionalizzazione delle imprese regionali. Al fine di creare la necessaria massa critica per impattare sul sistema economico regionale, il filo conduttore della strategia del programma è rappresentato dalla priorità di supportare progetti di promozione delle imprese in forma aggregata, sia sotto forma di consorzio che di contratto di rete o di aggregazione temporanea, oppure di imprese singole che, in quanto altamente rappresentative del sistema produttivo regionale, sono in grado di coinvolgere e supportare altre imprese nei percorsi di penetrazione dei mercati esteri. Dal punto di vista degli aiuti, un primo esempio è rappresentato dall avviso per contributi per la partecipazione a Expo Milano 2015 orientato a favorire la partecipazione delle imprese in forma aggregata. Su questa linea d azione, si intendono sviluppare azioni finalizzate a privilegiare il supporto delle piccole e medie imprese in forma aggregata, sia nelle modalità di aiuto in conto capitale che di sostegno al credito. Occorre, inoltre, mettere in atto una serie di misure volte a garantire interventi per il supporto alle piccole e medie imprese sui mercati esteri attivando percorsi di alta formazione finalizzati all accrescimento delle competenze manageriali. L attività formativa verrà rivolta anche a personale adeguatamente selezionato della stessa amministrazione regionale al fine di accrescerne le competenze nel campo dell assistenza tecnica all internazionalizzazione delle imprese sarde. Infine, è necessario affiancare le azioni di aiuto e supporto promozionale con attività di accompagnamento svolte dalla Regione, dalle Camere di commercio italiane o estere, dalle Università, dagli Enti locali e dalle associazioni di categoria. Alla luce di quanto sopra rappresentato, le azioni del programma regionale triennale per l internazionalizzazione possono essere sintetizzate in: Azioni di supporto alle micro, piccole e medie imprese in forma aggregata Azioni di supporto alle micro, piccole e medie imprese in forma singola Percorsi di alta formazione finalizzati al miglioramento delle conoscenze manageriali 5

7 Finanziamento di progetti di promozione e internazionalizzazione a favore di parternariati misti Azioni di sistema per l internazionalizzazione delle imprese Forum regionale per l internazionalizzazione 2. IL CRONOPROGRAMMA Presentazione e approvazione Programma regionale triennale Aggiornamento annuale del Programma Programma annuale iniziative istituzionali Avviso contributi per la partecipazione a Expo Milano 2015 (Industria) Avviso contributi per la partecipazione a Expo Milano 2015 (Agricoltura) Avviso contributi per la partecipazione a Expo Milano 2015 (Artigianato) Eventi e attività di comunicazione istituzionale in occasione di Expo Milano 2015 Avviso contributi per le MPMI in forma aggregata (Agricoltura) Avviso contributi per le MPMI in forma aggregata(industria) Avviso contributi per le MPMI in forma singola Percorsi di alta formazione finalizzati al miglioramento delle conoscenze manageriali Progetti di promozione e internazionalizzazione a favore di parternariati misti Forum regionale per l internazionalizzazione Negoziazione e stipula convenzione bilaterale con ICE-Agenzia Negoziazione e stipula convenzione bilaterale con SIMEST 6

8 Negoziazione e stipula convenzione bilaterale con SACE 7

9 3. GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI La strategia del programma regionale per l internazionalizzazione si basa sulla concentrazione delle azioni regionali nei settori, nelle aree e nei paesi obiettivo individuati e, soprattutto, sulla modulazione degli interventi in funzione delle caratteristiche delle imprese, sulla loro capacità di fare rete e sulla stretta integrazione e coordinamento con le altre programmazioni settoriali della Regione, secondo una logica di filiera, a partire da quelle del settore agricolo, dell industria alimentare, dell industria, dei servizi avanzati, hi-tech e del turismo. Il programma regionale triennale per l internazionalizzazione infatti, si pone l obiettivo di raccordare e coordinare le numerose iniziative della Regione, in tutte le sue articolazioni operative, a supporto dell internazionalizzazione attiva (esportazioni prodotti sardi, creazione reti internazionali, facilitazione reti di imprese locali, attrazione di investimenti esterni in Sardegna) per potenziare gli effetti e raggiungere uno sviluppo equilibrato e duraturo per le opportunità di lavoro e di crescita delle imprese ed organizzazioni basate in Sardegna. Un efficace raccordo con le principali politiche regionali a supporto dello sviluppo è, innanzitutto, in grado di permettere il consolidamento della presenza sui mercati esteri delle aziende già esportatrici con una misurazione degli incrementi di fatturato, di avviare alle esportazioni le aziende (e le loro produzioni) non ancora esportatrici e di far emergere le produzioni di beni e servizi di eccellenza attraverso la costruzione o il potenziamento di reti di imprese. A tal proposito, si rende necessario supportare la creazione di partnership fra le imprese ed organizzazioni regionali e soggetti di altri paesi e regioni, negli ambiti produttivi, di sostenibilità ambientale, di ricerca e innovazione, di attrazione di flussi turistici, di valorizzazione delle risorse e dei beni culturali locali e, parallelamente, di mettere a sistema le azioni di promozione dell internazionalizzazione delle imprese regionale con quelle di attrazione di investimenti esteri. Sulla base di quanto sopra premesso, è evidente che l internazionalizzazione del sistema produttivo regionale non può essere considerata una politica settoriale autonoma ma deve essere una politica trasversale alle altre politiche regionale sia dal punto di vista strategico che dal punto di vista meramente amministrativo. Pertanto, è fondamentale che la programmazione strategica sia strettamente coordinata ed integrata le altre programmazioni settoriali. COMPETITIVITÀ L internazionalizzazione, assieme all innovazione e all accesso al credito, rappresenta il principale pilastro per accrescere la competitività del sistema produttivo regionale. Occorre, pertanto, uno stretto coordinamento tra i documenti strategici e gli strumenti operativi implementati dalla Regione nei tre pilastri individuati, al contempo privilegiando lo strumento delle reti in una logica di filiera e realizzando in tal modo l internazionalizzazione all interno e all esterno. E necessario, ancora, che le politiche per favorire l internazionalizzazione siano allineate, per quanto riguarda settori, mercati e paesi obiettivo, con le azioni finalizzate all attrazione degli investimenti dall estero. 8

10 AGROALIMENTARE L industria alimentare rappresenta uno dei settori strategici su cui la Regione intende puntare. Pertanto è necessario sviluppare e assicurare una forte e costante integrazione tra le politiche che riguardano i settori agricolo-forestale e le politiche dedicate ai settori produttivi orientati ai mercati, in particolare quelli a maggiore vocazione internazionale. Risulta altresì fondamentale che siano assicurate la coerenza e la complementarietà con le strategie regionali relative alla prevenzione e all eradicazione delle malattie veterinarie anche al fine di assicurare adeguati livelli di materia prima al comparto della trasformazione. Il coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione legate alla filiera agroalimentare risulta particolarmente difficoltoso, ma nello stesso tempo rappresenta una sfida per l Amministrazione regionale in quanto occorre armonizzare interventi cofinanziati con diverse fonti finanziarie (FESR, FSE, FEASR), in differenti programmi operativi (POR, PSR) e con finalità, solo apparentemente, eterogenee tra loro. TURISMO Occorre definire un più stretto coordinamento con la strategia regionale in materia di turismo al fine di favorire lo sviluppo di sinergie tra i settori produttivi strategici (ad esempio agroalimentare, artigianato, nautica) e l industria turistica. Attraverso l implementazione efficace di tali sinergie e il collegamento con le filiere locali, il sistema produttivo regionale potrà essere messo in grado di realizzare una sorta di internazionalizzazione all interno del mercato regionale, massimizzando il potenziale di attrattività delle produzioni locali all interno dei circuiti turistici regionali (alberghi, resort, porti turistici, ecc ). TRASPORTI È necessario individuare le opportune forme di coordinamento con la pianificazione regionale dei trasporti in particolare per ciò che concerne le politiche relative alla c.d. continuità territoriale delle merci. In particolare, occorre elaborare una programmazione strategica che sia in grado di sfruttare le opportunità derivanti dalla posizione geografica della Sardegna al centro del Mar Mediterraneo, in particolare dei principali porti commerciali regionali. FORMAZIONE L implementazione delle strategie per l internazionalizzazione passa anche attraverso l accrescimento delle competenze manageriali, tecniche, giuridiche, commerciali, linguistiche e culturali dei soggetti che, in particolare all interno delle aziende, operano o potenzialmente potrebbero operare sui mercati internazionali. Da questo punto di vista appare essenziale contribuire a far sviluppare e consolidare, in Sardegna, una generazione di export manager che garantisca un supporto professionale stabile per le imprese regionali che si internazionalizzano. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Il sistema regionale ha nel tempo sviluppato un patrimonio di relazioni internazionali derivante da un intensa attività di cooperazione internazionale avviata principalmente con le risorse della Legge Regionale n. 19/1996 per interventi di cooperazione e di collaborazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo. Con 9

11 tali risorse sono stati cofinanziati centinaia di progetti realizzati in regioni del sud del mondo, principalmente nell Africa sub sahariana e nel bacino del Mediterraneo che sono risultati utili per instaurare, accrescere e migliorare le relazioni internazionali che, in taluni casi, hanno offerto alle piccole e medie imprese sarde opportunità di consolidarsi in tali mercati sfruttando le opportunità offerte da questi paesi. Per tali ragioni, è opportuno che le strategie regionali di cooperazione e di internazionalizzazione siano coordinate e integrate. PATRIMONIO CULTURALE REGIONALE Per alcuni settori produttivi (su tutti l agroalimentare), l origine del prodotto, intesa anche come storia, tradizione e cultura, rappresenta un fattore competitivo importante per entrare e consolidarsi nei mercati internazionali. È necessario, pertanto, attivare uno stretto coordinamento con le politiche culturali che possa favorire la valorizzazione dei prodotti tipici regionali o di aspetti come l uso del brand SARDEGNA. LE RETI Parte della strategia del programma regionale è rappresentata dall elaborazione di strumenti di intervento sviluppati per sostenere progetti che promuovano prioritariamente la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) in forma aggregata, in rete o secondo una logica di filiera, con l obiettivo di penetrare gli specifici mercati geografici, come pure dei progetti promossi e realizzati da soggetti specializzati, rappresentativi del sistema produttivo regionale, purché capaci di garantire sia un ampio coinvolgimento delle imprese, sia un adeguato supporto nel percorso di internazionalizzazione. Di conseguenza, al fine di sviluppare la necessaria massa critica per generare impatti sul sistema economico regionale, le linee di intervento del programma a sostegno alle imprese in materia di internazionalizzazione hanno come priorità le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Sardegna, costituite o costituende, in forma aggregata (consorzio, contratto di rete, ATI) in una logica di filiera. Relativamente al settore agricolo, un ruolo fondamentale è costituito dalle organizzazioni dei produttori (OP) e dai consorzi di tutela delle produzioni a marchio di origine che perseguono gli obiettivi di valorizzazione e promozione delle produzioni di qualità riconosciute dall Unione europea. Gli interventi di sostegno a favore delle imprese in forma singola, saranno limitati prevalentemente al sostegno delle aziende maggiormente rappresentative a livello regionale al fine di incentivare la loro partecipazione alle reti con la funzione di guida dell aggregazione nei mercati internazionali e di modello da imitare per le altre imprese aderenti, in particolare per quelle che non hanno raggiunto un livello sufficiente di internazionalizzazione. Residuano, con funzione prevalente di intermediazione con le imprese, le Istituzioni, Enti pubblici, Enti locali e organismi di diritto pubblico anche in house, le Camere di commercio, Centri estero e Agenzie speciali, le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, i Consorzi di garanzia collettiva fidi iscritti all art.107 del TUB, le Università e centri di ricerca pubblici o privati, i Gruppi europei di interesse economico (GEIE). 10

12 4. LA GOVERNANCE REGIONALE Il tema della promozione e l internazionalizzazione delle imprese si caratterizza come tema trasversale sia agli organi di indirizzo politico, che ai diversi centri di competenza amministrativi della Regione. Ciò implica che, accanto a una programmazione strategica coordinata e integrata con le altre programmazioni settoriali, sia necessario individuare una governance, sia politica che amministrativa, unitaria in modo tale che gli Assessorati e i centri di responsabilità possano essere coinvolti nell implementazione della programmazione regionale sull internazionalizzazione. Al fine di garantire la stretta cooperazione e assicurare l approccio partecipato, il coordinamento e il confronto tra l Amministrazione regionale, le istituzioni regionali e nazionali coinvolte e i soggetti economicosociali attivi sul territorio e rappresentativi della realtà locale nel processo di implementazione delle politiche regionali sull internazionalizzazione, la Giunta Regionale istituisce la CABINA DI REGIA regionale per l internazionalizzazione composta da: Presidente della Regione Assessorati delle attività produttive competenti in materia di internazionalizzazione e promozione delle imprese sarde all estero (industria; programmazione, turismo, artigianato, commercio; agricoltura; cooperazione) Assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio Rappresentante del MISE Rappresentante di Ice - Agenzia Rappresentante del sistema camerale (Camere di commercio, Unioncamere, Centro estero) Associazioni regionali di categoria maggiormente rappresentative nei settori dell industria, artigianato, commercio, agricoltura, cooperazione Rappresentante del sistema bancario Tale struttura è presieduta dal Presidente della Regione, che delega l attività di coordinamento all Assessore dell Industria. Ai lavori della Cabina di regia partecipa anche il Direttore generale dell Assessorato dell Industria, per la Struttura unica regionale di coordinamento. La cabina di regia formula pareri sui principali documenti di programmazione, sui bandi e sulle direttive di attuazione delle linee di intervento del programma regionale di internazionalizzazione delle quali esamina l andamento attraverso le relazioni periodiche di monitoraggio e di valutazione in itinere proponendo eventuali modifiche e misure correttive e supporta con i propri indirizzi l attività di programmazione della Regione e favorisce il coordinamento fra i soggetti operanti sul territorio regionale sui temi della promozione dell internazionalizzazione delle imprese. La funzione di un fondo unico che racchiude e coordini tutte le risorse regionali dedicate all internazionalizzazione e la necessità di una più stretta integrazione con le altre politiche regionali di sviluppo determina l esigenza che, con la Deliberazione della Giunta regionale di approvazione del Programma regionale per l internazionalizzazione, sia altresì individuata la STRUTTURA UNICA REGIONALE DI 11

13 COORDINAMENTO interassessoriale competente a gestire le risorse e le linee di attività di diretta competenza e di coordinare le attività degli altri Assessorati, Enti e Agenzie regionali coinvolti nell implementazione delle misure di internazionalizzazione pianificate. Al fine di garantire la necessaria collegialità tra i soggetti amministrativi competenti, la struttura unica regionale di coordinamento dovrà lavorare in stretto raccordo con la cabina di regia e l unità di progetto di coordinamento tecnico della programmazione unitaria istituite con la deliberazione della Giunta regionale n. 9/16 del 10 marzo La struttura unica regionale di coordinamento sottopone all esame della cabina di regia e dell unità di progetto citate tutti i documenti di programmazione, i bandi e le relative direttive di attuazione delle linee di attività del programma regionale di internazionalizzazione nonché le relazioni periodiche di monitoraggio e valutazione in itinere, assicurando il coordinamento delle strutture amministrative regionali nell implementazione delle politiche regionali per favorire il commercio estero. La composizione e le ulteriori funzioni della struttura unica regionale di coordinamento e della cabina di regia per l internazionalizzazione sono definite con la Deliberazione della Giunta che approva il programma regionale per l internazionalizzazione e sono soggette ad eventuali aggiornamenti annuali con le modalità indicate nel successivo punto 8. 12

14 5. GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E FONTI FINANZIARIE Con la programmazione , l internazionalizzazione assume un ruolo centrale, come stabilito dall articolo 5 del Regolamento (UE) n. 1301/2013, che definisce le priorità d investimento per gli obiettivi tematici indicati all art. 9 del Regolamento (UE) n. 1303/2013. L internazionalizzazione delle piccole e medie imprese è ricompresa nell Obiettivo Tematico 3 Promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e il settore della pesca e dell acquacoltura, viene individuata all interno dell Allegato I alla proposta di Accordo di Partenariato nel risultato atteso 3.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi. Sulla base di quanto sopra premesso, è evidente che gli interventi finalizzati alla promozione e all internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese regionali possano essere prevalentemente finanziati con le risorse di origine comunitaria destinate alla promozione della competitività delle imprese. POR FESR SARDEGNA All interno dell Asse Prioritario III del Programma Operativo approvato dalla Commissione europea il 14 luglio u.s., per il conseguimento dell Obiettivo Specifico 3.4 Incremento del Livello di Internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi è stata prevista l'azione Progetti di promozione dell export destinata a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale, nell'ambito della quale verranno realizzate attività dirette a consolidare e sviluppare il business nei mercati target oltre ad attività finalizzate a facilitare la partecipazione a fiere internazionali di settore, missioni commerciali, piattaforme e meeting dedicate al networking. La tipologia di operazioni finanziabili comprende sia servizi avanzati di sostegno alle piccole e medie imprese in forma singola o aggregata (compresi i servizi di gestione, marketing e progettazione), sia infrastrutture commerciali (inclusi i parchi e i siti industriali), quali il miglioramento dell'accesso a servizi di informazione, orientamento, affiancamento, servizi di consulenza e promozione per l'internazionalizzazione rivolti a imprese o a sistemi di imprese. PSR SARDEGNA In ambito agricolo, con il sostegno del FEASR, si prevede di implementare azioni analoghe, nel quadro di una strategia comune finalizzata a: sostenere i processi di internazionalizzazione commerciale delle filiere agro-alimentari, con particolare riferimento alle produzioni di alto pregio qualitativo; definire strategie di marketing, comunicazione sui sistemi di qualità, promozione di percorsi d internazionalizzazione e sfruttamento delle opportunità di mercato. POR FSE SARDEGNA A supporto delle azioni finanziate sia con il FESR che con il FEASR, si prevede di realizzare interventi formativi finalizzati all'accrescimento delle competenze manageriali, tecniche, giuridiche, commerciali, 13

15 linguistiche e culturali dei soggetti che, in particolare all interno delle piccole e medie imprese operano o potrebbero potenzialmente operare nei mercati internazionali. PON IMPRESE E COMPETITIVITÀ All'interno del Programma Operativo Nazionale approvato lo scorso 23 giugno con il quale si intende accrescere gli investimenti nei settori chiave nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) e in quelle in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna), per il conseguimento del risultato atteso 3.4, sono previste le seguenti azioni: Azione Progetti di promozione dell export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale; Azione Incentivi all acquisto di servizi di supporto all internazionalizzazione in favore delle PMI Azione Creazione di occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri finalizzati ad attrarre investimenti ed a promuovere accordi commerciali, ed altre iniziative attive di informazione e promozione rivolte a potenziali investitori esteri Azione Azioni di sistema a carattere informativo e conoscitivo volte a diffondere e omogeneizzare la base informativa a disposizione delle imprese. L'obiettivo della Regione è quello di favorire la partecipazione dei soggetti pubblici e delle imprese regionali alle misure implementate con i programmi operativi nazionali in generale e con il PON imprese e competitività nella fattispecie. Anche nell ambito dell obiettivo cooperazione territoriale europea e della politica di vicinato, il tema dell internazionalizzazione delle imprese assume una maggiore rilevanza rispetto al passato avendo recepito la priorità di investimento Sostegno alla capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione ai sensi del Regolamento (UE) n.1301/2013. I programmi che offrono le opportunità più interessanti per le PMI regionali sono: INTERREG Italia-Francia Marittimo di cui la Sardegna è territorio eleggibile assieme alla Liguria, alle province costiere della Toscana, alla Corsica e alle province costiere della Regione PACA (Provenza, Alpi, Costa Azzurra); INTERREG MED programma di cooperazione transnazionale di cui la Sardegna è territorio eleggibile assieme alle altre Regioni costiere degli Stati membri che si affacciano sul mar Mediterraneo; INTERREG EUROPE programma di cooperazione interregionale di cui la Sardegna è territorio eleggibile con le altre regioni dell Unione europea; ENI CBC MED di cui la Regione Autonoma della Sardegna è Autorità di gestione oltre che naturalmente territorio eleggibile. 14

16 L'obiettivo è quello di massimizzare la partecipazione dei soggetti regionali (pubblici e privati) ai principali programmi cofinanziati dall'unione europea nel quadro della cooperazione territoriale e della politica di vicinato e, di conseguenza, di attirare risorse attraverso interventi tesi a favorire il consolidamento dei parternariati già avviati nei precedenti cicli di programmazione e a incoraggiare la costituzione di nuovi parternariati incentivando la partecipazione di nuovi soggetti, in particolare PMI regionali. Parallelamente, è necessario mettere a sistema iniziative di diffusione massiva sulle opportunità derivanti dalla partecipazione a questi programmi, di accompagnamento dei soggetti nella definizione dei parternariati, nell'elaborazione delle proposte progettuali e nella disseminazione delle buone pratiche. COSME - PROGRAMMA PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E DELLE PMI Programma a gestione diretta della Commissione europea a sostegno delle piccole e medie imprese che, tra i vari obiettivi, si propone di agevolare l accesso ai mercati internazionali e di supportare dal punto di vista commerciale le aziende esportatrici. Il programma COSME punta a realizzare i suoi obiettivi attraverso azioni chiave quali l'accesso alla finanza per le PMI attraverso strumenti finanziari dedicati, la rete EEN (Enterprise Europe Network) per offrire servizi alle imprese, il sostegno alle iniziative che favoriscono l'imprenditorialità e l'accesso ai mercati per il supporto alle PMI nei mercati al di fuori dell'unione europea. Appurato che la maggior parte delle risorse a sostegno dell'internazionalizzazione delle PMI provengono, da fonti di finanziamento comunitarie e nazionali, occorre che, a livello regionale, sia individuato un fondo unico per l internazionalizzazione e la promozione che, per quanto compatibile con la normativa applicabile alle varie fonti di finanziamento, consenta di raccogliere e coordinare i vari fondi, con particolare riferimento a quelli regionali attualmente distribuiti tra i diversi Assessorati. PROGRAMMA DOGANA 2020 Programma a gestione diretta che supporta in primo luogo la cooperazione tra le autorità doganali, ma anche con altre parti interessate, al fine di sostenere il funzionamento e l'ammodernamento dell unione doganale al fine di rafforzare il mercato interno attraverso la cooperazione fra i paesi partecipanti, le rispettive autorità doganali e i loro funzionari. Attraverso questo programma, l Unione europea si propone di tutelare i propri interessi finanziari e quelli degli Stati membri, comprese la lotta contro le frodi e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, nell'aumento della sicurezza, nella tutela dei cittadini e dell'ambiente, nel miglioramento della capacità amministrativa delle autorità doganali e nel rafforzamento della competitività delle imprese europee. PIANO STRAORDINARIO DEL MADE IN ITALY Con il Decreto Legge n. 133/2014 così detto Sblocca Italia è stata prevista l adozione del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l attrazione degli investimenti per il triennio con uno stanziamento complessivo di 260 milioni di euro. Obiettivi del piano sono rappresentati da: Incrementare il volume dell export, espandendo la presenza internazionale, in particolare nei Paesi in cui il potenziale è maggiore. 15

17 Aumentare il numero complessivo delle imprese esportatrici, trasformando le aziende potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale e all incremento della classe media nei mercati emergenti. Accrescere la capacità di intercettare investimenti esteri; si punta ad ottenere 20 miliardi di dollari di flussi aggiuntivi. L implementazione del programma si caratterizza per iniziative a supporto delle piccole e medie imprese e per l attrazione degli investimenti esteri ed assistenza agli investitori. Nel triennio le attività saranno concentrate nei seguenti paesi focus, verso i quali saranno indirizzate le missioni istituzionali ed imprenditoriali: USA e Canada, con interventi destinati alle aree provinciali più dinamiche, in cui finora le azioni promozionali sono state meno estese e meno incisive, in considerazione delle potenzialità di allargamento delle nostre quote di mercato; Cina quale mercato con una crescita molto dinamica; Giappone paese con il quale l Italia ha da molti anni solide relazioni economiche; Paesi del Golfo in quanto economie che hanno subito minori contraccolpi della crisi economica mondiale; Africa sub sahariana: Congo, Etiopia, Mozambico, Angola; Asia centrale: Azerbaijan, Kazakistan per il loro valore strategico e per gli interessanti progetti infrastrutturali varati dai rispettivi Governi; Paesi dell Alleanza del Pacifico: Messico, Colombia, Perù e Cile dove si svolgeranno le prossime missioni istituzionali; Cuba, per le recente apertura ai commerci internazionali; Sud est asiatico: Vietnam, Malesia e Indonesia, in vista della costante espansione dei loro mercati. 16

18 6. LE SCHEDE INTERVENTO Nel quadro del Programma regionale triennale per l internazionalizzazione, verranno sviluppati strumenti di sostegno tra i quali: EROGAZIONE DI FINANZIAMENTI E AIUTI A FAVORE DI MPMI Sotto forma di finanziamento di piani aziendali per l internazionalizzazione volti a sostenere percorsi di penetrazione o consolidamento sui mercati esteri; in favore di imprese singole o in forma aggregata sotto forma di voucher, in favore prioritariamente di imprese di piccole dimensioni, per l acquisto anche in forma integrata di singoli servizi consulenziali a supporto dell internazionalizzazione; sotto forma di credito all internazionalizzazione, misura da attuarsi sia attraverso le linee di intervento esistenti destinate a favorire l accesso al credito per le piccole e medie imprese regionali (fondo regionale di garanzia e controgaranzia) e nazionali (fondo di garanzia nazionale, finanziamenti pubblici agevolati gestiti da SIMEST anche in collaborazione con i Confidi regionali), sia attraverso ulteriori linee di intervento da realizzare ad hoc. EROGAZIONE DI SERVIZI programma sperimentale a favore delle MPMI finalizzato a dare assistenza alle imprese nelle prime fasi dell internazionalizzazione, attraverso la fornitura di servizi ed, eventualmente, di aiuti; attivazione di percorsi di formazione e alta formazione finalizzati all accrescimento delle competenze manageriali a favore degli imprenditori e dei soggetti che operano o potenzialmente potrebbero operare nei mercati internazionali. ATTIVITÀ ISTITUZIONALI programma sperimentale per il finanziamento di progetti di promozione e internazionalizzazione nei mercati esteri a favore di parternariati misti composti da associazioni categoria, camere di commercio italiane o estere, università, strutture di ricerca, enti locali della Sardegna organizzazione di missioni di outgoing e di incoming per la promozione delle MPMI nei mercati internazionali, per la promozione delle esportazioni; organizzazione del Forum regionale per l internazionalizzazione, finalizzato all approfondimento dei temi sull internazionalizzazione e all incontro delle imprese con gli attori nazionali e regionali coinvolti; programma di partecipazione della Regione a Expo Milano 2015 e definizione di un programma di avvicinamento del sistema Sardegna ai mercati dei paesi del sudovest asiatico (in particolare degli Emirati Arabi Uniti) in vista della partecipazione della Regione a Expo 2020 a Dubai. Gli interventi sono sintetizzati nelle schede intervento che seguono: 17

19 1. Expo Milano 2015: incentivi alle PMI industriali 2. Expo Milano 2015: incentivi ai Consorzi di tutela agroalimentari 3. Expo Milano 2015: incentivi alle OP 4. Expo Milano 2015: incentivi alle PMI del settore artigianato 5. Expo Milano 2015: eventi e attività di comunicazione istituzionale sulle produzioni agro alimentari di qualità della Sardegna 6. Azioni di supporto alle MPMI del comparto agroalimentare in forma aggregata 7. Azioni di supporto alle MPMI in forma aggregata 8. Azioni di supporto alle MPMI in forma singola 9. Percorsi di alta formazione finalizzati al miglioramento delle conoscenze manageriali 10. Finanziamento di progetti di promozione e internazionalizzazione a favore di parternariati misti 11. Azioni di sistema per l internazionalizzazione delle imprese sarde 12. Forum regionale per l internazionalizzazione. Al fine di garantire uno stretto coordinamento tra gli interventi della Regione in materia di promozione e internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e degli altri soggetti pubblici e privati regionali, al programma regionale triennale per l internazionalizzazione è allegato il calendario integrato delle iniziative promozionali (Allegato II) che si propone di raggruppare e comunicare alle imprese le iniziative di promozione e internazionalizzazione degli enti pubblici e privati interessati, a seconda della filiera, del settore, dell area geografica e del paese obiettivo di riferimento. 18

20 PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO STRATEGIA 2.2 INTERNAZIONALIZZAZIONE SCHEDA AZIONE N. 1 ASSESSORATO SERVIZIO RESPONSABILE DEL PROGETTO CENTRO DI RESPONSABILITA Industria Servizio per le politiche dello sviluppo industriale Direttore del Servizio pro tempore OBIETTIVI / RISULTATI ATTESI Sostenere il consolidamento e la crescita delle esportazioni regionali sul mercato comunitario e la penetrazione dei mercati emergenti, attraverso la partecipazione a Expo Milano TIPOLOGIA Erogazione di aiuti e finanziamenti Acquisizione di beni e servizi Formazione Altro. (specificare) DESCRIZIONE DELL AZIONE Nell ambito delle azioni di supporto alle imprese per l internazionalizzazione, la partecipazione all Esposizione Universale di Milano 2015 (Expo 2015), che si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, rappresenta un occasione importante per le imprese sarde che vogliano intraprendere percorsi di internazionalizzazione, sia per la specificità del tema guida Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, particolarmente congeniale al tessuto produttivo regionale, centrato sull industria agroalimentare, sia per la portata dell evento e la conseguente visibilità sui mercati mondiali,. L azione prevede contributi a fondo perduto per incentivare e dare supporto alla partecipazione delle piccole e medie imprese, sia in forma singola che in forma aggregata, all Expo 2015 e agli eventi collaterali. Data di inizio 01/01/2015 Data di fine 30/11/2015 COLLEGAMENTO ALTRO PROGETTO PRS 2.3 Progetto EXPO DESTINATARI MPMI in forma aggregata Enti pubblici MPMI in forma singola Altro. (specificare) FABBISOGNO FINANZIARIO E POSSIBILE FONTE DI FINANZIAMENTO ,00 PO FESR SARDEGNA 2007/2013 LdA a 19

21 PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO STRATEGIA 2.2 INTERNAZIONALIZZAZIONE SCHEDA AZIONE N. 2 ASSESSORATO SERVIZIO RESPONSABILE DEL PROGETTO CENTRO DI RESPONSABILITA Agricoltura Politiche di Mercato e Qualità Direttore del Servizio pro tempore OBIETTIVI / RISULTATI ATTESI Sostenere il consolidamento e la crescita delle esportazioni regionali sul mercato comunitario e la penetrazione dei mercati emergenti, attraverso la partecipazione a Expo Milano TIPOLOGIA Erogazione di aiuti e finanziamenti Acquisizione di beni e servizi Formazione Altro. (specificare) DESCRIZIONE DELL AZIONE Nell ambito delle azioni di supporto alle imprese per l internazionalizzazione, la partecipazione all Esposizione Universale di Milano 2015 (Expo 2015), che si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, rappresenta un occasione importante per le imprese sarde che vogliano intraprendere percorsi di internazionalizzazione, sia per la specificità del tema guida Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, particolarmente congeniale al tessuto produttivo regionale, centrato sull industria agroalimentare, sia per la portata dell evento e la conseguente visibilità sui mercati mondiali. L azione prevede contributi a fondo perduto, a valere sulla misura 133 del PSR 2007/2013, per incentivare e dare supporto alla partecipazione dei Consorzi di Tutela dei prodotti e dei vini DOP/IGP e delle Organizzazioni di Produttori, Consorzi e Cooperative del Biologico all Expo 2015 e agli eventi collaterali. Data di inizio 01/05/2015 Data di fine 15/10/2015 COLLEGAMENTO ALTRO PROGETTO PRS 2.3 Progetto EXPO DESTINATARI MPMI in forma aggregata Enti pubblici MPMI in forma singola Consorzi di Tutela delle DOP/IGP FABBISOGNO FINANZIARIO E POSSIBILE FONTE DI FINANZIAMENTO ,00 Fondi FEASR PSR 2007/2013 Misura

22 PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO STRATEGIA 2.2 INTERNAZIONALIZZAZIONE SCHEDA AZIONE N. 3 ASSESSORATO SERVIZIO RESPONSABILE DEL PROGETTO CENTRO DI RESPONSABILITA Agricoltura Politiche di Mercato e Qualità Direttore del Servizio pro tempore OBIETTIVI / RISULTATI ATTESI Sostenere il consolidamento e la crescita delle esportazioni regionali sul mercato comunitario e la penetrazione dei mercati emergenti, attraverso la partecipazione a Expo Milano TIPOLOGIA Erogazione di aiuti e finanziamenti Acquisizione di beni e servizi Formazione Altro. (specificare) DESCRIZIONE DELL AZIONE Nell ambito delle azioni di supporto alle imprese per l internazionalizzazione, la partecipazione all Esposizione Universale di Milano 2015 (Expo 2015), che si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, rappresenta un occasione importante per le imprese sarde che vogliano intraprendere percorsi di internazionalizzazione, sia per la specificità del tema guida Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, particolarmente congeniale al tessuto produttivo regionale, centrato sull industria agroalimentare, sia per la portata dell evento e la conseguente visibilità sui mercati mondiali. L azione prevede contributi a fondo perduto per incentivare e dare supporto alla partecipazione delle Organizzazioni di Produttori all Expo 2015 e agli eventi collaterali. Data di inizio 01/05/2015 Data di fine 31/12/2015 COLLEGAMENTO ALTRO PROGETTO PRS 2.3 Progetto EXPO DESTINATARI MPMI in forma aggregata Enti pubblici MPMI in forma singola Altro. (specificare) FABBISOGNO FINANZIARIO E POSSIBILE FONTE DI FINANZIAMENTO ,00 Fondi regionali Economie Argea 21

23 PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO STRATEGIA 2.2 INTERNAZIONALIZZAZIONE SCHEDA AZIONE N. 4 ASSESSORATO SERVIZIO RESPONSABILE DEL PROGETTO CENTRO DI RESPONSABILITA Turismo, Artigianato e Commercio Servizio Sostegno alle Imprese Direttore del Servizio pro tempore OBIETTIVI / RISULTATI ATTESI Sostenere la promozione delle imprese artigiane sarde sui mercati esteri favorendo l aggregazione attraverso strumenti idonei a produrre effetti duraturi nel tempo, non limitati esclusivamente al periodo di apertura dell esposizione universale, tramite misure di sostegno dirette alle imprese, sotto forma di aiuto in regime de minimis per progetti coerenti nell ambito della strategia Sardegna Isola della qualità della vita che caratterizza la presenza della Sardegna all Expo declinata nelle seguenti tematiche: qualità delle produzioni agroalimentari, eccellenza ambientale, innovazione sostenibile e longevità TIPOLOGIA Erogazione di aiuti e finanziamenti Acquisizione di beni e servizi Formazione Altro. (specificare) DESCRIZIONE DELL AZIONE L azione intende favorire l internazionalizzazione delle imprese artigiane sarde in occasione dell Esposizione Universale di Milano 2015, dal 1 maggio al 31 ottobre del 2015, e promuovere l accesso ai mercati internazionali per creare opportunità di sviluppo. E prevista la concessione di contributi a fondo perduto destinati ad aggregazione di imprese proponenti un unico progetto che consenta la razionalizzazione dei costi, lo scambio e la condivisione di conoscenze, nonché un approccio integrato ai mercati esteri. L intervento prevede la partecipazione diretta a Expo Milano 2015 e ad altre iniziative nei paesi esteri individuati in autonomia dal raggruppamento di imprese sulla base del progetto presentato. Data di inizio 04/06/2015 Data di fine 30/09/2016 COLLEGAMENTO ALTRO PROGETTO PRS 2.3 Progetto EXPO DESTINATARI MPMI in forma aggregata Enti pubblici MPMI in forma singola Altro. (specificare) FABBISOGNO FINANZIARIO E FONTE DI FINANZIAMENTO ,00 Legge Regionale 9 marzo 2015 n. 5 (legge finanziaria 2015) art. 20 comma 2 22

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