Struttura del corso. Modelli Matematici Ambientali Annuale A.A. 2014/2015. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Struttura del corso. Modelli Matematici Ambientali Annuale A.A. 2014/2015. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore)"

Transcript

1 Annuale A.A. 2014/2015 Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Struttura del corso Primo semestre parte propeduetica Secondo semestre Ritardatari approccio basato su problemi concreti modelli come ausili a strumenti formali definizioni precise per raffinare l'intuizione legame stretto fra aspetti formali e modellistici programma di Modellistica Ambientale (6 crediti) possibilità di progetto + scritto e orale su programma A. A: 2013/2014 accesso agli appelli in corsia protetta fino almeno a Dicembre 2015 Parte propedutica Prof Acuistapace Lezione 18/02 - A.A.2014/2015 argomenti di matematica (anche tosti) casi generali (ad esempio, vettori in R n ) Integrazione fra le due parti come vincoli come metodo per la predisposizione degli scritti (prove intermedie incluse) per la valutazione degli scritti (vedi sopra) per la valutazione degli orali per la determinazione del voto finale in presenza anche di un progetto individuale

2 Lezioni (Lunedì mattina, Mastroeni) Esercitazioni (Mercoledì pomeriggio, Cioni e Mastroeni) Laboratorio (Venerdì pomeriggio, Cioni e Mastroeni) Obiettivi: fondere l'approccio formale/matematico con quello simulativo nella descrizione e soluzione di problemi reali all'interno di procedure iterative di raffinamento e astrazione in modo da produrre modelli dinamici anche in collaborazione con altre figure professionali e con i cosiddetti stakeholders (o portatori di interessi) che sopportano costi e benefici di problemi e soluzioni Uso di strumenti Software (Vensim PLE 5.11, Lotka Volterra, Octave) di tipo freeware accessibili in rete o distribuiti dai docenti

3 Punto di partenza Il mondo reale è composto da un elevato numero di sistemi complessi interagenti caratterizzati da elementi strutturali e funzionali in comune la cui analisi può essere condotta utilizzando metodi formali basati su: tecniche analitiche (soluzioni esatte) tecniche numeriche/di simulazione (soluzioni accurate ma non esatte). Analisi: studio della struttura di un sistema e studio del suo comportamento dinamico (andameti nel tempo di certe variabili significative) sotto certe assunzioni e condizioni date. L'analisi fa uso di modelli per cui si basa su un certo numero di passi di astrazione, di formalizzazione e di revisione.

4

5 Definizione Uno dei nostri obbiettivi è quello di analizzare metodi e modelli per la comprensione della dinamica di problemi ambientali Parole chiave nella definizione (imprecisa, troppe parole chiave indefinite) analisi, metodo, modello, comprensione, dinamica, problema, ambiente Quando si può dire di aver capito? Comprensione legata alla complessità dei modelli. Abbiamo bisogno di: concetti base della modellazione di sistemi dinamici; applicare tali concetti a sistemi ambientali e alle dinamiche che guidano la loro evoluzione.

6 Scopo Nel definire un modello a partire da una certa realtà (separata da tutto ciò che ne rimane fuori e che rappresenta il mondo esterno) si utilizza un processo guidato da uno scopo. Questo scopo è quello di risolvere un problema ovvero una situazione critica, indesiderata, percepita come tale da un insieme di attori/portatori di interesse (stakeholders) e da un insieme di decisori politici (che hanno il compito di prendere le decisioni operative). Uno dei nostri scopi è quello di dare un significato ai termini utilizzati nelle definizioni precedenti facendo uso di modelli su cui applicare politiche. Una politica è un insieme di manipolazioni delle variabili manipolabili allo scopo di ottenere compartamenti desiderati.

7 Per capire bene il ruolo dei modelli è necessario parlare di: utenti U di un modello, creatori C di un modello. in genere (ma non sempre) U C = Ø I membri di U vedono un modello come dato e lo manipolano per esplorare le relazioni fra le variabili e le ipotesi base. I membri di U usano modelli esistenti per risolvere problemi ambientali per cui: devono conoscere la struttura di un modello e quali ipotesi sono state fatte per la sua defiinizione; devono sapere quali domande fare al modello e come interpretare le risposte che il modello dà. I membri di C sviluppano modelli per analizzare specifici problemi ambientali per cui: devono essere in grado di usare sottostrutture generiche, paradigmatiche che [ri]producono comportamenti noti applicandole a fenomeni/problemi ambientali diversi in modo da connettere queste strutture fra di loro e sviluppare modelli più compessi, più versatili e più potenti. L'approccio si basa su passi successivi ripetuti che prevedono: l'individuazione delle componenti chiave o di base(strutture o variabili), la definizione delle relazioni reciproche fra le componenti chiave, l'identificazione di andamenti tipici di alcune delle variabili.

8 Esempio Analisi della concentrazione di un inquinante sversato in un ambiente acquifero superficiale (lago, fiume). Si vuole determinare la legge secondo la quale varia nel tempo (e se possibile nello spazio) la concentrazione dell'inquinante nell'ambiente dato. Almeno due possibilità: inquinante + ambiente + mondo esterno (origine dell'inquinante e modalità di sversamento) solo inquinante + mondo esterno Nel primo caso la nostra realtà sono il lago e l'inquinante I, il sistema (che deve essere separato dal mondo esterno) sono le variabili caratteristiche del lago (astrazione sulla forma, lo si pensa conico) e dell'inquinante mentre il modello è costituito dalle relazioni fra tutte le variabili. Domanda: ha senso questa complessità? Una volta ottenute le equazioni differenziali del modello le si risolve per ottenere una espressione per I(t) oppure per I(t,v) se con v si individua la variabile volume che ci permette di capire come, per uno stesso t, varia la concentrazione dell'inquinante in punti distinti del lago. Nel caso di un fiume si procede in modo analogo (con le necessarie modifiche).

9 Nel secondo caso ci si focalizza solo sull'inquinante per cui: si introducono le variabili (definizione del sistema): I(t), I(0), T (tempo medio di decadimento dell'inquinante in acqua), sversamento (ovvero modalità di sversamento dell'inquinante nell'ambiente) si definiscono le relazioni fra le variabili (definizione del modello) (A) di/dt=sversamento-decadimento (B) decadimento=i/t (C) sversamento= g per t 0 altrimenti 0 (D) sversamento=g per t Î[0, t] altrimenti 0 Il mondo esterno interviene nel modello tramite le variabili sversamento e T Problemi aperti. Cosa amisura I(t)? grammi o moli di inquinante nell'ambiente all'istante t Che valori assume T? Che senso ha T? Come si ricava I(t) dalla (A)? Come si interpreta il risultato? Come lo si usa?

10

11 Altro esempio: si vuole descrivere la dinamica di una popolazione caratterizzata da (si individua una realtà da descrivere e analizzare): una numerosità variabile nel tempo; il comparire di un certo numero di nuovi individui al'anno (nascite), lo scomparire di un certo numero di individui all'anno (morti). Per descrivere tale dinamica si definiscono un certo numero di variabili (individuazione del sistema) una variabile P che ci dà il numero di individui della popolazione di interesse ad ogni istante di tempo P(t) per t [0,T] con valore iniziale P(0), una variabile nascite che misura gli individui nati anno per anno, una variabile morti che misura gli individui morti anno per anno, una variabile TdN che misura il numero di individui nati per individuo per anno, una variabile TdM che misura il numero di individui morti per individuo per anno.

12 Modelli Matematici Ambientali Una volta introdotte le variabili è necessario definire le relazioni esistenti fra di loro mediante un certo numero di espressioni matematiche dimensionali. Tali relazioni individuano il modello. L'approccio più immediato consiste nello stabilire una relazione fra la variazione della popolazione e le cause di tale variazione dettagliando tali cause fino a coinvolgere tutte le variabili definite. Se una variabile non viene usata allora la si può scartare ma può anche capitare che sia necessario introdurre altre variabili per descrivere in modo migliore, più chiaro, più accurato una delle cause di variazione della popolazione. Una possibile soluzione è quella di definire una equazione differenziale del tipo: (1) dp/dt=nascite-morti con valore iniziale P(0) detteagliando poi i termini a secondo membro come: (2) nascite=p*tdn e (3) morti=p*tdm La soluzione per via analitica della (1) è una funzione P(t) che ci permette di valutare come la numerosità della popolazione varia nel tempo in funzione dei valori che possiamo far assumere ai parametri TdN e TdM (variabile esogene, implementano le politiche di gestione della natalità e della mortalità). Una soluzione alternativa consiste nel definire un modello su cui eseguire delle simulazioni per risolvere la (1) con metodi numerici.

13 Per ogni sistema/modello è bene avere chiare le semplificazioni adottate (e le relative motivazioni) in modo da interpretare correttamente i risulati che si ottengono dalle simulazioni. Nel modello di popolazione che stiamo descrivendo le principali semplificazioni fatte sono le seguenti: si trascura la presenza della distinzione fra maschi e femmine, si trascura il fatto che solo gli individui maturi (ovvero né troppo giovani né troppo vecchi) in genere si riproducono, si trascura la presenza di fasce di età cui appartengono gli individui e si trascura la dinamica di passaggio da una fascia d'età alla successiva, si ipotizza uno stesso TdM per maschi e femmine indipendentemente dalla fascia d'età, si ipotizza una sola causa di morte legata al parametro TdM.

14

15 (1) morti=popolazione*tdm Units: unit/month (2) nascite=popolazione*tdn Units: unit/month (3) P0=10 Units: unit [0,1000,10] (4) Popolazione= INTEG (nascite-morti,p0) Units: unit (5) TdN=0.7 Units: 1/Month [0,1,0.01] (6) TdM=0.7 Units: 1/Month [0,1,0.01] Nei nostri modelli le variabili hanno tutte una unità di misura. Nelle equazioni le unità di misura dei due membri devono coincidere. L'analisi la si fa utilizzando equazioni dimensioali per le quali valgono le consuete regole dell'algebra. Nel caso della (1) si ha: ovvero [morti]=[popolazione]*[tdm] unit/month=unit * 1/Month

16

17 Ricapitolando Due approcci (equazioni differenziali + tecniche analitiche di soluzione oppure modelli + simulazioni e tecniche numeriche di soluzione) Legami fra i due approcci. Si richiede che: le soluzioni analitiche corrispondano agli andamenti nel tempo delle variabili che si usano nei modelli; le deduzioni, predizioni che si fanno sugli andamenti delle variabili nei modelli siano confortate dagli andamenti effettivi ottenuti da simulazioni ripetute (fatte variando i parametri in modi significativi) e dalle soluzioni analitiche delle equazioni corrispondenti. Se le soluzioni analitiche non sono disponibili (per la complessità delle equazioni coinvolte) è in genere possibile usare tecniche approssimate (linearizzazioni) oppure procedere con ragionamenti di tipo qualitativo.

Parole chiave: 1) cambiamento

Parole chiave: 1) cambiamento Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Lezione 20/02 A.A. 2014/2015 Parole chiave: 1) cambiamento 2) modellazione come costruire modelli per capire e analizzare la natura

Dettagli

Modelli Matematici Ambientali 1. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Lezione 13/03 A.A.

Modelli Matematici Ambientali 1. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Lezione 13/03 A.A. Modelli Matematici Ambientali 1 Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Lezione 13/03 A.A. 2014/2015 Ottava lezione piano di lavoro Considerazioni teoriche su: usi dei modelli,

Dettagli

Modelli Matematici Ambientali. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore)

Modelli Matematici Ambientali. Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) 1 di 17 Lezione, 25/03 A.A. 2014/2015 Decima lezione piano di lavoro [Ri]vedremo alcuni andamenti "tipici" o "paradigmatici" (modelli

Dettagli

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 Sommario Introduzione. Il ruolo dei laboratori informatici nella didattica, formazione

Dettagli

Modellistica ambientale a.a. 2009/10 Introduzione

Modellistica ambientale a.a. 2009/10 Introduzione Modellistica ambientale a.a. 2009/10 Introduzione Obiettivi del corso Acquisire la capacità di analizzare in modo formale problemi reali e di costruirne modelli Acquisire la capacità di usare alcuni strumenti

Dettagli

3.4 Esercizi proposti

3.4 Esercizi proposti se X è prossimo a 0 tale pressione è bassa e questo fatto riduce la mortalità degli individui del livello Y in modo che se X = 0 si ha TdM = TdM; se X è prossimo a X max tale pressione è alta e questo

Dettagli

Corso di Fondamenti di Sistemi Dinamici

Corso di Fondamenti di Sistemi Dinamici Introduzione al corso Fabrizio Caccavale Università degli Studi della Basilicata Informazioni generali sul corso di Fondamenti di Sistemi Dinamici Contatti e informazioni Docente: Fabrizio Caccavale. Informazioni

Dettagli

Secondo anno modulo recupero

Secondo anno modulo recupero Secondo anno modulo recupero Unità didattica_1 livello recupero: equazioni di primo grado e formule inverse Padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi. Riconoscere e saper applicare

Dettagli

In generale, il corso ha l obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi:

In generale, il corso ha l obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi: FACOLTÀ: Ingegneria CORSO DI LAUREA: Ingegneria Industriale curr. Gestionale INSEGNAMENTO: Analisi e Modellistica dei Sistemi Dinamici CFU: 6 ANNO DI CORSO: 2 NOME DOCENTE: Gioacchino Manfredi Indirizzo

Dettagli

Programmazione didattica. Disciplina MATEMATICA. Classe QUINTA A ELETTRONICA

Programmazione didattica. Disciplina MATEMATICA. Classe QUINTA A ELETTRONICA Anno Scolastico 2017/2018 Programmazione didattica Disciplina MATEMATICA Classe QUINTA A ELETTRONICA 1* PREMESSA Richiamo al Regolamento,alle Linee Guida del II Biennio, al PTOF ed eventuali osservazioni.

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Prof. MARINI PAOLA DISCIPLINA MATEMATICA APPLICATA CLASSE 5 AAF ANNO SCOLASTICO 2014/15

PIANO DI LAVORO. Prof. MARINI PAOLA DISCIPLINA MATEMATICA APPLICATA CLASSE 5 AAF ANNO SCOLASTICO 2014/15 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. MARINI

Dettagli

Programma svolto di Matematica Classe: 5^A MM

Programma svolto di Matematica Classe: 5^A MM Docente: Minardi Andrea ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G.Cigna G.Baruffi - F. Garelli - MONDOVI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Programma svolto di Matematica Classe: 5^A MM Testo: M.Bergamini-G.Barozzi, Matematica.verde

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA CLASSE: QUINTA INDIRIZZO: ECONOMICO/TURISTICO UDA n. 1 Prerequisiti Funzioni di due variabili Equazioni, disequazioni e sistemi in una variabile Coniche Dominio di una funzione

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

Fondamenti di Automatica Prof. Giuseppe Oriolo. Introduzione

Fondamenti di Automatica Prof. Giuseppe Oriolo. Introduzione Fondamenti di Automatica Prof. Giuseppe Oriolo Introduzione cos è automatica: disciplina che studia le modalità attraverso le quali una sequenza di eventi desiderati avviene in maniera autonoma (Wikipedia)

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. ssa Bonizzoni Riccarda Classe 5^ C OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. ssa Bonizzoni Riccarda Classe 5^ C OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:

Dettagli

Programmazione Dipartimento Area Scientifica T. Rossi A.S. 2015/2016

Programmazione Dipartimento Area Scientifica T. Rossi A.S. 2015/2016 Programmazione Dipartimento Area Scientifica T. Rossi A.S. 2015/2016 INDIRIZZO ISTITUTO TECNICO DISCIPLINA MATEMATICA- Competenze Abilità Conoscenze Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica

Dettagli

PROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Terza C Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi;

PROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Terza C Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi; VERIFICHE INIZIALI: 27% insufficiente; PROGRAMMAZIONE A.S. 2016-2017 Matematica - Classe Terza C Prof. Diana Giacobbi 73% sufficiente o più che sufficiente; OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscenza dei contenuti;

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2014-15 DIPARTIMENTO DI Matematica INDIRIZZO Liceo scientifico CLASSE BIENNIO TRIENNIO DOCENTI: De Masi, Zaganelli, Dalmonte, Fidanza. NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE I QUADRIMESTRE

Dettagli

LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE Disciplina: SCIENZE MATEMATICHE a.s

LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE Disciplina: SCIENZE MATEMATICHE a.s I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE Disciplina: SCIENZE MATEMATICHE a.s. 2012 2013 PREMESSA DISCIPLINARE Traguardi per lo sviluppo delle competenze Le Scienze

Dettagli

Osservazione e spiegazione del sistema economico

Osservazione e spiegazione del sistema economico Lezione 2 1 Osservazione e spiegazione del sistema economico Gli obiettivi dell economia sono una maggiore comprensione dei fenomeni economici in modo da ottenere migliori risultati in futuro: Descrizioni

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA classe terza economico/turistico:

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA classe terza economico/turistico: PROGRAMMAZIONE MATEMATICA classe terza economico/turistico: Denominazione UDA n. 1 Disequazioni, in una variabile, di grado superiore al secondo e sistemi di disequazioni Prerequisiti Saper risolvere equazioni

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA Pag. 1 di 6 ANNO SCOLASTICO 2015-16 DIPARTIMENTO DI Matematica INDIRIZZO Liceo scientifico CLASSE BIENNIO TRIENNIO DOCENTI: De Masi, Zaganelli, Dalmonte, Fidanza. NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE I QUADRIMESTRE

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI PACINOTTI SIRANI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2018-2019 Classe 1Dc Materia MATEMATICA Docente BENEDETTI NICOLO LIVELLO DI PARTENZA La maggior parte

Dettagli

Primi passi tra i sistemi dinamici

Primi passi tra i sistemi dinamici Primi passi tra i sistemi dinamici Nicola Sansonetto PLS Corso di Aggiornamento per Insegnanti - GeoGebra via Modelli Matematici Dipartimento di Informatica, Università degli Studi di Verona 19/09/2017

Dettagli

ISTRUZIONI per la compilazione

ISTRUZIONI per la compilazione ISTRUZIONI per la compilazione La griglia si compone di due parti, una (sezione A) relativa alla valutazione dei problemi, e una (sezione B) relativa alla valutazione dei dieci quesiti del questionario.

Dettagli

Analisi Numerica. Debora Botturi ALTAIR. Debora Botturi. Laboratorio di Sistemi e Segnali

Analisi Numerica. Debora Botturi ALTAIR.   Debora Botturi. Laboratorio di Sistemi e Segnali Analisi Numerica ALTAIR http://metropolis.sci.univr.it Argomenti Rappresentazione di sistemi con variabili di stato; Tecniche di integrazione numerica Obiettivo: risolvere sistemi di equazioni differenziali

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE

LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE San Benedetto PIANO DI LAVORO Docente Stefano Maggi Disciplina INFORMATICA Classe/Sezione Quinta Anno scolastico 2014-2015 FINALITÀ SPECIFICHE E TRASVERSALI DELLA DISCIPLINA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina: MATEMATICA a.s. 2018/2019 Classe: QUINTA Sez. Y INDIRIZZO: ELETTROTECNICA Docente: Prof.ssa Giuseppina Putzu ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA La classe

Dettagli

ISTITUZIONE SCOLASTICA DI ISTRUZIONE TECNICA I. MANZETTI - AOSTA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ANNUALE PER COMPETENZE A.S.

ISTITUZIONE SCOLASTICA DI ISTRUZIONE TECNICA I. MANZETTI - AOSTA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ANNUALE PER COMPETENZE A.S. ISTITUZIONE SCOLASTICA DI ISTRUZIONE TECNICA I. MANZETTI - AOSTA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ANNUALE PER COMPETENZE A.S. 2018/2019 Materia Classi Prof.ssa MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA

Dettagli

MATEMATICA CLASSE V D SSS DOCENTE: PASSALACQUA LORENA A.S

MATEMATICA CLASSE V D SSS DOCENTE: PASSALACQUA LORENA A.S MATEMATICA CLASSE V D SSS DOCENTE: PASSALACQUA LORENA A.S 2018-19 CLASSE: V Modulo n : 1 TITOLO: COMPLETAMENTO DELLO STUDIO DI FUNZIONE PERIODO: SETTEMBRE NOVEMBRE DEFINIZIONE DEI PREREQUISITI: Concetto

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA classe seconda economico/turistico:

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA classe seconda economico/turistico: PROGRAMMAZIONE MATEMATICA classe seconda economico/turistico: UDA n. 0 Statistica descrittiva (ripasso da attuare in un qualsiasi momento dell a.s.) Prerequisiti Padronanza del calcolo nei vari insiemi

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. Adele Colombo Classe 5 F OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. Adele Colombo Classe 5 F OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:

Dettagli

Matematica. Liceo Scientifico SECONDO BIENNIO. Aritmetica e algebra. Geometria

Matematica. Liceo Scientifico SECONDO BIENNIO. Aritmetica e algebra. Geometria Matematica Liceo Scientifico INDICAZIONI NAZIONALI SECONDO BIENNIO Aritmetica e algebra Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con

Dettagli

ISTITUTO TECNICO STATALE L. EINAUDI

ISTITUTO TECNICO STATALE L. EINAUDI ISTITUTO TECNICO STATALE L. EINAUDI COMMERCIALE - GEOMETRI - INDUSTRIALE - Corsi Serali per Ragionieri e Geometri Via J. Sansovino, 6-31044 MONTEBELLUNA (TV) 0423 23587 - Fax 0423 602717 Web: www.itseinaudi.it

Dettagli

Programmazione Procedurale

Programmazione Procedurale Programmazione Procedurale Presentazione del Corso Anno Accademico 2004-2005 http://www.db.unibas.it/users/mecca/corsi/progprocedurale G. Mecca Università della Basilicata mecca@unibas.it Sommario Sommario

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina: MATEMATICA a.s. 2018/2019 Classe: QUINTA Sez. W INDIRIZZO: ELETTRONICA Docente: Prof.ssa Cannas A.M. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA La classe è costituita

Dettagli

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE TECNICA AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Matematica Pagina 1 di 11 COMPETENZE PRIMO BIENNIO Le competenze chiave del primo

Dettagli

Dinamica dei Sistemi. La realtà è vista come un sistema, cioè come un insieme di elementi/parti fra di loro interconnesse.

Dinamica dei Sistemi. La realtà è vista come un sistema, cioè come un insieme di elementi/parti fra di loro interconnesse. Dinamica dei Sistemi La realtà è vista come un sistema, cioè come un insieme di elementi/parti fra di loro interconnesse. I sistemi che consideremo sono caratterizzati dal fatto che evolvono nel tempo,

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 1^BS Indirizzo di studio Liceo scientifico Docente Disciplina Zenobi Antonella FISICA

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2017/18 CLASSE 5^ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico delle Scienze Applicate Docente Disciplina

Dettagli

Titolo: CALCOLO LETTERALE: SCOMPOSIZIONI E FRAZIONI ALGEBRICHE. N. ore previste 35 Periodo di realizzazione: settembre /novembre

Titolo: CALCOLO LETTERALE: SCOMPOSIZIONI E FRAZIONI ALGEBRICHE. N. ore previste 35 Periodo di realizzazione: settembre /novembre ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.P.S.I.A. INVERUNO Via G. Marcora,109 20010 INVERUNO (MI) C. F. 93018890157 - c.c.postale n. 24295248 - cod. mec. MIIS016005 + 39 02 97288182 + 39 02 97285314 fax + 39

Dettagli

Anno Scolastico PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (Istituto Professionale)

Anno Scolastico PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (Istituto Professionale) Anno Scolastico 2018-2019 PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (Istituto Professionale) classe 2 a sezione C indirizzo GRAFICO materia MATEMATICA docente OPRANDI ANNA RISULTATI ATTESI: Aritmetica e algebra I numeri

Dettagli

PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA. Docente: MARIATERESA COSENTINO

PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA. Docente: MARIATERESA COSENTINO CLASSE IIC Classico ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA Docente: MARIATERESA COSENTINO Analisi della situazione di partenza La scolaresca si presenta eterogenea sia a livello di abilità

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA CLASSE V D

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA CLASSE V D PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA CLASSE V D Servizi Socio Sanitari AS 2017/2018 prof. Scano Francesco CLASSE: V Modulo n : 1 TITOLO: RIPASSO SULLE FUNZIONI PERIODO: SETTEMBRE-OTTOBRE DEFINIZIONE DEI PREREQUISITI:

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof. Letizia Fedi Materia Matematica Classe 1 a Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari Sez. 1D Situazione iniziale della classe La classe presenta

Dettagli

PROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi;

PROGRAMMAZIONE A.S Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi. Saper applicare i concetti acquisiti in contesti noti/nuovi; VERIFICHE INIZIALI: 17% insufficiente; PROGRAMMAZIONE A.S. 2016-2017 Matematica - Classe Prima H Prof. Diana Giacobbi 36% sufficiente o quasi sufficiente; 48% buono o ottimo. OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscenza

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina MATEMATICA a.s. 2018/2019 Classe: SECONDA Sez. B INDIRIZZO: Docente : Prof. SERGIO VALDES ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Profilo generale della classe:

Dettagli

Ref. Prof.ri Tecnologie informatiche A PRESENTAZIONE. Tecnologie informatiche

Ref. Prof.ri Tecnologie informatiche A PRESENTAZIONE. Tecnologie informatiche UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE INFORMATICHE Ref. Prof.ri Tecnologie informatiche A.S. 2015-2016 TITOLO Dal problema al programma COD. 6/6 A PRESENTAZIONE Destinatari Classi Prime dell IT Don Tonino

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Pag 1 di 8 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina MATEMATICA a.s. 2017/2018 Classe: SECONDA Sez. B INDIRIZZO: Docente : Prof. SERGIO VALDES Pag 2 di 8 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Profilo

Dettagli

Fasi di creazione di un programma

Fasi di creazione di un programma Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma

Dettagli

Dipartimento di Matematica e Fisica PIANO ANNUALE DI MATEMATICA. Competenze Unità Abilità Conoscenze Tempi

Dipartimento di Matematica e Fisica PIANO ANNUALE DI MATEMATICA. Competenze Unità Abilità Conoscenze Tempi Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il LAZIO LICEO SCIENTIFICO STATALE "LOUIS PASTEUR" Via G. Barellai, 130-00135 ROMA 06121123440-063386628 0630602920

Dettagli

Introduzione. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari.

Introduzione. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari. Introduzione Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006 Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari 6 Marzo 2006 Francesca Mazzia (Univ. Bari) Introduzione 6/03/2006 1 / 23 Introduzione

Dettagli

Esercizio 1, 6 punti [ ] Sapendo che una grandezza P(t) è caratterizzata dalle seguenti proprietà:

Esercizio 1, 6 punti [ ] Sapendo che una grandezza P(t) è caratterizzata dalle seguenti proprietà: Modellistica Ambientale/Modelli Matematici Ambientali - A.A. 2014/2015 Quinta prova scritta, Appello estivo 23 Settembre 2015 Parte comune a Modellistica Ambientale e Modelli Matematici Ambientali Schema

Dettagli

Risultati di apprendimento attesi della disciplina MATEMATICA

Risultati di apprendimento attesi della disciplina MATEMATICA Risultati di apprendimento attesi della disciplina LICEO SCIENTIFICO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO DISCIPLINA DI RIFERIMENTO COMPETENZE IN ESITO (secondo biennio e quinto anno) M5 Comprendere il linguaggio

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PIANO DI LAVORO MATEMATICA CLASSE TERZA. - Passare dal linguaggio comune al linguaggio specifico,

PROGRAMMAZIONE PIANO DI LAVORO MATEMATICA CLASSE TERZA. - Passare dal linguaggio comune al linguaggio specifico, PROGRAMMAZIONE PIANO DI LAVORO MATEMATICA CLASSE TERZA Traguardi per lo sviluppo delle competenze A C D E F G I M Contenuti - I numeri relativi e operazioni. - Dal numero alla lettera. - Elementi fondamentali

Dettagli

Saper riconoscere se una legge è un operazione interna in un determinato insieme.

Saper riconoscere se una legge è un operazione interna in un determinato insieme. Programmazione disciplinare: Matematica Modulo CONTENUTI RISULTATI DI APPRENDIMENTO (Competenze) 1 Gli insiemi numerici Calcolo letterale: I parte Operazioni, proprietà e ordinamento in N, Z, Q. Percentuali

Dettagli

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:

Dettagli

I.I.S. Caduti della Direttissima Via Toscana Castiglione dei Pepoli -Bologna

I.I.S. Caduti della Direttissima Via Toscana Castiglione dei Pepoli -Bologna I.I.S. Caduti della Direttissima Via Toscana 21 40035 Castiglione dei Pepoli -Bologna Docente: Stefano Pianca: Classe: 4AL (liceo scientifico) Materia: MATEMATICA Asse culturale: Matematica Triennio-Scheda

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PROGRAMMAZIONE ANNUALE Materia: MATEMATICA SEZIONE CLASSICA Classe I liceo classico PROF.: MONI SANDRA SECONDO BIENNIO Primo anno (I liceo classico) L'insegnamento della matematica amplia e prosegue il

Dettagli

Derive Esempi pratici

Derive Esempi pratici Derive Esempi pratici Diapo: 1 Il corso, senza scendere in particolari e formalismi matematici, vuole presentare delle esercitazioni per conoscere ed utilizzare lo strumento Derive XM L egenda simboli

Dettagli

Classe 1^B A.S. 18/19 Programma di matematica Docente Flaim Agnese

Classe 1^B A.S. 18/19 Programma di matematica Docente Flaim Agnese Classe 1^B A.S. 18/19 Programma di matematica Docente Flaim Agnese Argomenti Competenze Abilità 1. Gli insiemi numerici 2. I numeri reali e l approssimazione Comunicare Rappresentare un insieme e riconoscere

Dettagli

PIANO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PIANO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PIANO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CLASSE: 1^ AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING MATERIA: MATEMATICA QUADRO ORARIO (ORE SETTIMANALI): 4 Finalità Al termine del primo anno lo studente: conoscerà i concetti

Dettagli

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio)

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio) Il Concetto Intuitivo di Calcolatore Elementi di Informatica e Programmazione Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Brescia Docente: Prof. Alfonso Gerevini Variabile di uscita Classe di domande

Dettagli

Sviluppo di programmi

Sviluppo di programmi Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma conviene: 1. condurre un analisi del problema da risolvere 2. elaborare un algoritmo della soluzione rappresentato in un linguaggio adatto alla

Dettagli

SCUOLE MANZONI FONDAZIONE MALAVASI A.S. 2016/2017. Piano di Lavoro e Programmazione Didattica di MATEMATICA

SCUOLE MANZONI FONDAZIONE MALAVASI A.S. 2016/2017. Piano di Lavoro e Programmazione Didattica di MATEMATICA SCUOLE MANZONI FONDAZIONE MALAVASI A.S. 2016/2017 Piano di Lavoro e Programmazione Didattica di MATEMATICA Classe: III Liceo Scientifico Tradizionale Prof. Fabio Vizzini Nella programmazione didattica,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Pag 1 di 9 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina MATEMATICA a.s. 2016/2017 Classe: SECONDA Sez. B INDIRIZZO: Docente : Prof. SERGIO VALDES Pag 2 di 9 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Profilo

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE A. VOLTA di CASTEL SAN GIOVANNI E BORGONOVO V.T. CURRICOLO VERTICALE di MATEMATICA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO

ISTITUTO SUPERIORE A. VOLTA di CASTEL SAN GIOVANNI E BORGONOVO V.T. CURRICOLO VERTICALE di MATEMATICA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ISTITUTO SUPERIORE A. VOLTA di CASTEL SAN GIOVANNI E BORGONOVO V.T. CURRICOLO VERTICALE di MATEMATICA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO CONTENUTI ALGEBRA classe prima ITE Calcolo numerico in N, Z, Q Relazioni

Dettagli

Materia: Matematica. Programmazione dei moduli didattici

Materia: Matematica. Programmazione dei moduli didattici Modulo SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Programmazione Moduli Didattici Indirizzo Trasporti e Logistica Ist. Tec. Aeronautico Statale Arturo Ferrarin Via Galermo, 172 95123 Catania (CT) Codice M PMD

Dettagli

Informatica Generale II: Modellistica ambientale

Informatica Generale II: Modellistica ambientale Informatica Generale II: Modellistica ambientale Obiettivi del corso Acquisire la capacità di analizzare in modo formale problemi reali e di costruirne modelli Acquisire la capacità di usare alcuni strumenti

Dettagli

CHE COSA DIFFERENZIA I DIVERSI COMPORTAMENTI?

CHE COSA DIFFERENZIA I DIVERSI COMPORTAMENTI? CHE COSA DIFFERENZIA I DIVERSI COMPORTAMENTI? 2 8 6 4 2 * n+ -* 8 6 n+ n -* 4 2 n 2 4 6 8 2 4 6 8 2 Se n n * * I termini si avvicinano sempre più al punto di equilibrio * * punto di equilibrio attrattivo

Dettagli

Introduzione alla programmazione

Introduzione alla programmazione Introduzione alla programmazione Risolvere un problema Per risolvere un problema si procede innanzitutto all individuazione Delle informazioni, dei dati noti Dei risultati desiderati Il secondo passo consiste

Dettagli

Scienze fisiche e matematiche applicate al movimento umano

Scienze fisiche e matematiche applicate al movimento umano Scienze fisiche e matematiche applicate al movimento umano Prof. Donatella Lucchesi e-mail: donatella.lucchesiatpd.infn.it WEB Page http://www.pd.infn.it/~lucchesi/teach/university/2012-2013/scienze-motorie-2013-2014.html

Dettagli

UDA MATEMATICA. Progettazione per unità di apprendimento. Percorso di istruzione di primo livello primo periodo didattica PROF:...

UDA MATEMATICA. Progettazione per unità di apprendimento. Percorso di istruzione di primo livello primo periodo didattica PROF:... UDA MATEMATICA Progettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di primo livello primo periodo didattica PROF:... B1 5MAT 01 Numeri e calcoli (ore in presenza: 18; ore a distanza: 0 ) COMPETENZA/E

Dettagli

Modelli differenziali per le scienze della vita

Modelli differenziali per le scienze della vita Modelli differenziali per le scienze della vita Andrea Susa Agenda Modelli Matematici Crescita delle popolazioni isolate crescita di una cellula Decadimento radioattivo Modello Malthus Modello a crescita

Dettagli

Matematica. Tecnico Tecnologico (Meccanica e Meccatronica)

Matematica. Tecnico Tecnologico (Meccanica e Meccatronica) Matematica Tecnico Tecnologico (Meccanica e Meccatronica) INDICAZIONI NAZIONALI Il docente di «Matematica» concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale d istruzione tecnica, i seguenti

Dettagli

MATEMATICA CLASSE I B

MATEMATICA CLASSE I B MATEMATICA CLASSE I B Manutenzione e Assistenza Tecnica AS 2017/2018 prof. Scano Francesco CLASSE: I Modulo n : 1 TITOLO: GLI INSIEMI NUMERICI PERIODO: SETTEMBRE OTTOBRE - NOVEMBRE DEFINIZIONE DEI PREREQUISITI:

Dettagli

Materia: Matematica e Complementi di Matematica. Programmazione dei moduli didattici

Materia: Matematica e Complementi di Matematica. Programmazione dei moduli didattici Modulo SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Programmazione Moduli Didattici Indirizzo Trasporti e Logistica Ist. Tec. Aeronautico Statale Arturo Ferrarin Via Galermo, 172 95123 Catania (CT) Codice M PMD

Dettagli

Simulazione a.a. 2008/09 Crescita di popolazioni

Simulazione a.a. 2008/09 Crescita di popolazioni Simulazione a.a. 2008/09 Crescita di popolazioni Un semplice esempio: la dinamica di una popolazione Si voglia studiare la crescita di una popolazione. Si hanno le seguenti variabili : livello: popolazione

Dettagli

Piano di Lavoro e di Attività Didattica. Sezione. Docente. Emanuela Brocchetto. Anno scolastico 2014 / 2015

Piano di Lavoro e di Attività Didattica. Sezione. Docente. Emanuela Brocchetto. Anno scolastico 2014 / 2015 Anno scolastico 2014 / 2015 Classe Sezione Indirizzo Materia Seconda EI Biennio comune Matematica Emanuela Brocchetto Docente Operare con il simbolismo matematico. Esprimere concetti con proprietà di linguaggio.

Dettagli

DESCRIZIONE UNITA DI APPRENDIMENTO

DESCRIZIONE UNITA DI APPRENDIMENTO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE PARITARIO Merini PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER UNITA DI APPRENDIMENTO MATERIA Economia Aziendale CLASSE Prima INDIRIZZO Amministrazione, Finanza e Marketing ANNO SCOLASTICO

Dettagli

MATEMATICA CLASSE II D

MATEMATICA CLASSE II D ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE Emanuela Loi MATEMATICA CLASSE II D eno Docente: Maria Antonietta Carrus a.s.: 2017/18 CLASSE: II Modulo n : 1 TITOLO: RECUPERO ARGOMENTI TRATTATI NELL ANNO PRECEDENTE PERIODO:

Dettagli

Simulazione a.a. 2009/10 Crescita di popolazioni

Simulazione a.a. 2009/10 Crescita di popolazioni Simulazione a.a. 2009/10 Crescita di popolazioni Un semplice esempio: la dinamica di una popolazione Si voglia studiare la crescita di una popolazione. Si hanno le seguenti variabili : livello: popolazione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2016/ 2017

PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2016/ 2017 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2016/ 2017 INDIRIZZO SCOLASTICO MECCANICA e MECCATRONICA ELETTRONICA LOGISTICA e TRASPORTI LICEO SCIENTIFICO MANUTENZIONE e ASSISTENZA TECNICA DISCIPLINA MATEMATICA DOCENTI

Dettagli

PROGRAMMAZIONE del DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE del DIPARTIMENTO Distretto Scolastico n. 15 LICEO SCIENTIFICO STATALE E. Fermi COSENZA Liceo sede di progetti cofinanziati dal Fondo sociale Europeo PROGRAMMAZIONE del DIPARTIMENTO di MATEMATICA (I BIENNIO) articolato

Dettagli

Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI

Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A.S. 2015-2016 TITOLO PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI (POWERPOINT) COD 01/02 A PRESENTAZIONE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE. a.s. 2018/19

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE. a.s. 2018/19 Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2018/19 CLASSE 5^C Indirizzo di studio Liceo Scientifico Docente Disciplina Michela Ciuffreda Matematica

Dettagli

Andamenti di tipo oscillatorio

Andamenti di tipo oscillatorio Mastroeni/Cioni (Dipartimento di Informatica/Scuola Normale Superiore) 1 di 16 Lezione 27/03 A.A. 2014/2015 Andamenti di tipo oscillatorio Si parla di andamenti di tipo oscillatorio quando una o più variabili

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA PROGETTAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO SCUOLA INDIRIZZO ARTICOLAZIONE LICEO ANNO SCOLASTICO 2018/19 CLASSI V G SCIENZE UMANE opzione ECONOMICO- SOCIALE DISCIPLINA

Dettagli

3. 3. Livelli di partenza (pre-requisiti e modalità di osservazione concordate per la rilevazione)

3. 3. Livelli di partenza (pre-requisiti e modalità di osservazione concordate per la rilevazione) Pag 1 di 8 Area disciplinare: Matematica Responsabile di dipartimento: Prof. Maria Clara Di Murro Insegnanti coinvolti: Proff: Molle Vincenzo, Di Murro Maria Clara, Martino Angela Maria 1. Analisi degli

Dettagli

L Influenza delle prove invalsi nel curricolo di Matematica. 2 Maggio 2011 CIDI 6 Seminario Nazionale sul curricolo verticale G.

L Influenza delle prove invalsi nel curricolo di Matematica. 2 Maggio 2011 CIDI 6 Seminario Nazionale sul curricolo verticale G. L Influenza delle prove invalsi nel curricolo di Matematica Dal confronto Perché? Cosa? Dai risultati Prove Invalsi Dalle indicazioni e dalle proposte Come? Perché? INVALSI V ELEMENTARE 2008-2009 A B C

Dettagli

Modellistica ambientale a.a. 2009/10 Dinamiche di crescita

Modellistica ambientale a.a. 2009/10 Dinamiche di crescita Modellistica ambientale a.a. 2009/10 Dinamiche di crescita Dinamiche di crescita Consideriamo la crescita di una popolazione, assumendo che ci siano limiti alle risorse utilizzabili x 0 entità della popolazione

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MATEMATICA classe prima FINALITÀ/OBIETTIVI GENERALI DI MATEMATICA Fornire strumenti

Dettagli

Nuovi scenari per la matematica Salerno 29/08/2012.

Nuovi scenari per la matematica Salerno 29/08/2012. Nuovi scenari per la matematica Salerno 29/08/2012 rprosp@alice.it, albertaschettino@gmail.com 2 Due livelli di azione Medie Disuguaglianza Concetto centrale della statistica Confronto media aritmetica

Dettagli