gennaio Depositi delle famiglie consumatrici

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1 Depositi delle famiglie consumatrici (var. % a/a) gen-7 nov gen-8 Fonte: Banca d Italia Pag. 2 Anche le esportazioni frenano. Nei primi undici mesi del 28 le vendite all'estero di merci italiane crescono su base annua solo del 2,6%. Nel 27 l'export italiano era aumentato dell'8%. La crisi, però, riduce anche la velocità di espansione dell'import che scende al +3,6% dei primi 11 mesi del 28 dal +4,4% del 27. Al netto dell'energia, l'avanzo commerciale dell'italia supera i 43 miliardi di euro contro i 34 miliardi del periodo gennaio-novembre 27. Il deficit complessivo peggiora, invece, di circa quattro miliardi e si attesta intorno agli 11 miliardi di euro nei primi undici mesi del gennaio 29 Direttore responsabile: Giovanni Ajassa tel giovanni.ajassa@bnlmail.com Pag. 6 Si conferma in buona salute la raccolta effettuata dalle banche presso la clientela ordinaria residente. Sostenuta dalla preferenza per la liquidità e per la sicurezza, la crescita annua dei depositi delle famiglie consumatrici sale al +6,6% a ottobre 28 e raddoppia rispetto ai ritmi di incremento sperimentati nei mesi estivi. Decelera, invece, la dinamica dei prestiti. La crescita del credito alle società non finanziarie - attestatasi intorno al 6% a novembre 28 - rimane comunque significativamente superiore al dato dell'espansione nominale del PIL, stimabile tra il 2 e il 3%. Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas Via Vittorio Veneto Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 19/22 del 9/4/22 Le opinioni espresse non impegnano la responsabilità della banca.

2 Frena l interscambio complessivo dell Italia A. Sagnotti antonio.sagnotti@bnlmail.com A novembre 28 si è registrato un brusco calo dei flussi commerciali dell Italia. L export ha ceduto il 13,3% rispetto a un anno prima e l import il 1,7%. Nei primi undici mesi del 28, il deficit commerciale si è attestato a poco più di 11 miliardi di euro, a fronte dei 7, miliardi dello stesso periodo del 27. E migliorato il surplus al netto dell energia: oltre 43 miliardi di euro, 9 in più rispetto allo scorso anno. Tra gennaio e novembre 28 gli scambi commerciali con i paesi Ue hanno accumulato un avanzo di oltre 1 miliardi di euro, a fronte di un surplus di 6, miliardi registrato l anno prima. Ha tenuto soprattutto l export verso i paesi dell Est-Europa. A novembre 28 l indice degli ordinativi all industria ha segnato una flessione rispetto al mese precedente del -6,3% portandosi ai livelli minimi dell ultimo decennio. Su base annua gli ordini hanno ceduto oltre il 26%. Nei primi undici mesi del 28 le commesse all industria sono diminuite del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell anno prima. Anche il fatturato totale dell industria ha segnato, nello scorso novembre, un calo sensibile rispetto al mese precedente (-3,9%), più accentuato nella componente estera rispetto a quella nazionale. Su base annua, la diminuzione è stata del -13,7%. Brusco calo dei flussi commerciali a novembre A novembre 28 le esportazioni totali sono calate del -13,3% nei confronti dello stesso mese dell anno precedente e le importazioni del -1,7%. Il saldo commerciale è stato negativo per 1.78 milioni di euro, a fronte di un deficit di 273 milioni registrato nello stesso mese del 27. Anche rispetto ad ottobre entrambi i flussi commerciali hanno subito cali sensibili: -,9% l export e -6,4% le importazioni. Interscambio commerciale complessivo export (var.% a/a) sc. sn import (var.% a/a) sc. sn saldi (mln. euro) sc. ds nov- 7 dic gen feb apr giu ago ott nov Fonte: Istat Nei primi undici mesi del 28 le esportazioni hanno segnato un aumento tendenziale del 2,6% e le importazioni del 3,6%. Il saldo è risultato negativo per poco più di 11 2

3 miliardi di euro, contro un deficit di 7, miliardi del corrispondente periodo del 27. La componente energetica ha registrato un deficit di poco superiore ai 4 miliardi di euro, circa 13 miliardi in più rispetto allo scorso anno. Al netto dell energia, il surplus è stato pari a poco più di 43 miliardi di euro (era stato di 34 miliardi nei primi undici mesi del 27). Tra gennaio e novembre 28 l interscambio complessivo dell Italia, dato dalla somma del totale dell export e delle importazioni è risultato pari a circa 692 miliardi di euro, 2 in più rispetto allo stesso periodo del 27, con un incremento prossimo al 3%. Saldo commerciale totale e al netto dell energia (milioni di euro) gen-nov 7 gen-nov saldo totale saldo energia saldo al netto energia Fonte: Istat A novembre 28 si è registrata un ampia flessione di entrambi i flussi del commercio estero italiano. Per l export l andamento è risultato negativo in ogni tipologia di beni; cali cospicui hanno riguardato l energia (-23% a/a circa, con una quota sul totale dell export del 3,8%); quindi i prodotti intermedi (-1% a/a, quota 32,7%), i beni strumentali (-13,% a/a, con una quota del 34,3%); i beni di consumo (-1,1% a/a, quota 29,2%). Sempre a novembre, l export di tutti i tori di attività economica ha segnato variazioni negative. Nel complesso dei primi undici mesi del 28, l export è invece risultato in aumento nel tore dei prodotti petroliferi raffinati (+2%), in quello alimentare (+9,6%), dei metalli e prodotti in metallo (+3,6%), delle macchine e apparecchi meccanici (+3,2%), della carta ed editoria (+1,7%), dei mezzi di trasporto (+,7%). Bene l export verso i paesi dell Est Europa A novembre 28 la dinamica delle esportazioni sui mercati Ue è diminuita del -16,3% a/a, a fronte di una calo delle importazioni del -1,8% a/a. Il saldo è stato positivo per 11 milioni di euro, circa la metà dell avanzo registrato nello stesso mese del 27. Nei primi undici mesi dell anno, gli scambi commerciali con questo gruppo di paesi hanno accumulato un surplus di oltre 1,3 miliardi di euro, a fronte di un avanzo di 6, miliardi registrato nello stesso periodo dell anno prima. Tra gennaio e novembre 28 l export italiano ha mostrato incrementi elevati nelle vendite verso i paesi dell Est Europa, soprattutto Slovenia (+9,2%), Polonia (+11,6%), Repubblica Ceca (+7%), Romania (+9,%), Slovacchia (+1%). Riguardo i nostri 3

4 tradizionali partner commerciali, si sono mantenute positive le variazioni dell export con la Francia (+,8%) e la Germania (+1,8%), mentre significative flessioni si sono avute negli scambi con la Spagna (-8,1%) e il Regno Unito (-6,4%). Tra i giori aumenti dell import, spiccano quelli dalla Polonia (+7,8%), dalla Repubblica Ceca (+8,1%) e dalla Romania (+7,1%). Nei primi undici mesi di quest anno i saldi positivi giori si sono avuti con la Spagna (oltre 8,7 mld. di euro), la Francia (oltre 8,2 mld.) il Regno Unito (circa 7, mld.) e la Grecia (circa, mld.). Il deficit più elevato in assoluto resta con la Germania (-12, mld.) seguito da quello con i Paesi Bassi (-1,8 mld.). Si sono registrate diminuzioni delle esportazioni verso i paesi Ue in quasi tutti i tori del nostro manifatturiero. Il surplus più consistente si è avuto nel comparto delle macchine e apparecchi meccanici (oltre 18 miliardi di euro). I deficit più ampi sono stati toccati dai tori dei prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (-12,6 miliardi) dei mezzi di trasporto (-7, mld.) e degli apparecchi elettrici e di precisione (-8,7 mld.). In forte calo a novembre ordini e fatturato dell industria A novembre 28 l indice destagionalizzato degli ordinativi totali all industria ha registrato una flessione rispetto al mese precedente del -6,3% portandosi ai livelli minimi da circa dieci anni. Il dato è sintesi del calo del -,6% degli ordini nazionali e del -7,% di quelli esteri. Su base annua, le commesse all industria hanno ceduto il -26,2% (-26% la componente nazionale e -26,% quella estera). Nel periodo gennaio-novembre 28 le commesse all industria sono diminuite del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 27 (la componente nazionale ha segnato un -,2%, e quella estera un -,%). Sempre nei primi undici mesi dello scorso anno, gli ordinativi all industria hanno mostrato un andamento negativo in quasi tutti i tori del manifatturiero, ad eccezione del comparto degli apparecchi elettrici e di precisione (+11,8%) e di quello della produzione di metallo e prodotti in metallo (+1,3%). I cali più sensibili si sono avuti nei tori delle macchine e apparecchi meccanici (-9,1%), delle pelli e calzature (-8,7%) e dei mobili (-7,7%). Ordinativi all industria Indici destagionalizzati (base 2=1) totali nazionali esteri 9 nov6 gen nov7 gen nov8 Fonte: Istat 4

5 Anche il fatturato totale dell industria ha segnato a novembre un calo sensibile rispetto al mese precedente (-3,9%), più accentuato nella componente estera (-,8%) rispetto a quella nazionale (-3,1%). Su base annua, la diminuzione è stata del -13,7%. Tutti i giori raggruppamenti di industrie hanno subito flessioni congiunturali. Spicca il calo dei beni strumentali (-4,3%), dei prodotti intermedi (-,2%) e di quelli energetici (-9,4%). I beni di consumo, nel complesso hanno segnato una diminuzione dello,%. Rispetto a novembre 27, le flessioni sono più consistenti e comprese tra il -7,6% dei beni di consumo e il -17,6% dei prodotti strumentali. Nel complesso dei primi undici mesi del 28, tutti i grandi raggruppamenti dell industria hanno mostrato diminuzioni del fatturato, ad eccezione dell energia, che ha mostrato un +18,3%: Ordinativi all industria per tori (gennaio-novembre 28 - var.% a/a) , ,4 -, 1,3-9,1-8,7 -,3-7,7-1 Mezzi trasporto Tessile-abbigliamento Metalli Meccanica Pelli e calzature Chimica Apparecchi elettrici Mobili Fonte:Istat

6 La raccolta accelera ancora C. Russo A novembre 28 i prestiti bancari in Italia sono aumentati del,1% a/a (+7% ad ottobre) sostenuti prevalentemente dalla dinamica di quelli con scadenza oltre un anno (+7,7% a/a a novembre, +8,3% a/a ad ottobre). L andamento dell aggregato ha risentito dello slittamento della scadenza fiscale di fine novembre al mese successivo. Tale rinvio ha influito sulla crescita dei prestiti a breve scadenza (+4,2% a/a a novembre, +9% a/a ad ottobre) generalmente utilizzati per far fronte agli impegni tributari. Se la scadenza dei termini fiscali fosse caduta nel mese di novembre la crescita dei prestiti totali sarebbe stata superiore di un punto percentuale. Parallelamente, lo stock della raccolta bancaria ha beneficiato del rinvio degli obblighi fiscali: a novembre la crescita annua ha raggiunto il 14,2% dal 13,% di ottobre. All incremento del funding ha contribuito la dinamica delle obbligazioni bancarie (+21,9% a/a a novembre, +21,3% a/a ad ottobre) ma anche un aumentata preferenza per la liquidità da parte delle famiglie. Tra tembre e ottobre il tasso di sviluppo su base annua dei depositi delle famiglie consumatrici è raddoppiato passando dal 3,3% al 6,6% raggiungendo il livello più elevato degli ultimi tre anni. La congiuntura creditizia in Italia e nell area euro Le informazioni più recenti sugli andamenti delle principali variabili bancarie indicano un rafforzamento delle dinamiche riscontrate nei mesi passati. A novembre il tasso di crescita dei prestiti su base annua è sceso al +,1% dal +7% a ottobre, mentre quello della raccolta ha raggiunto il +14,2% (+13,% a ottobre). Tuttavia, la Banca d Italia ha sottolineato come lo sviluppo degli aggregati abbia fortemente risentito dello slittamento del pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi al primo dicembre, dal 3 novembre (domenica), favorendo in questo modo una riduzione del fabbisogno finanziario delle imprese. Ciò ha determinato una minore crescita degli impieghi stimata in circa un punto percentuale e, parallelamente, ha contribuito ad irrobustire la consistenza dei depositi. Solitamente, infatti, un accelerazione dei primi ed un rallentamento dei secondi si manifestano in concomitanza delle scadenze fiscali. Per le società non finanziarie la crescita dei prestiti a novembre è scesa al +6% a/a (+8,4% a/a ad ottobre) a causa soprattutto del brusco calo dei prestiti a breve termine (+3,% a/a a novembre, +8,6% a/a ad ottobre) giustificato proprio dal differimento della scadenza fiscale. La dinamica degli impieghi con scadenza oltre un anno è, invece, rimasta sostenuta (+7,7% a/a a novembre, +8,3% a/a ad ottobre). L ancora robusto sviluppo del credito alle società non finanziarie potrebbe riflettere, da una parte, la minore capacità di autofinanziamento delle imprese rispetto al passato, pur in presenza di una diminuzione degli investimenti e, dall altra, l utilizzo di linee di credito accordate in passato in un contesto di mercato più favorevole. Tuttavia le attese sono per un attenuazione della dinamica di crescita considerato che tali condizioni non saranno replicabili in futuro. A livello territoriale il rallentamento della dinamica dei prestiti alle imprese ha interessato in misura quasi analoga tanto il Centro Nord quanto il Mezzogiorno. Rispetto a fine 27 la crescita in entrambe le aree è risultata quasi dimezzata. I finanziamenti all economia produttiva a novembre nel Centro Nord si sono fermati al +6,3% a/a mentre nel Mezzogiorno non sono andati oltre il +,2% (erano al +12,4% e 6

7 al +1,1% a/a rispettivamente a fine 27). Tra i comparti produttivi la flessione più consistente a novembre ha riguardato i finanziamenti all industria manifatturiera (solo +2,% a/a) mentre l espansione è rimasta vivace per il tore delle costruzioni (+8,6% a/a) e quello dei servizi (+6,8% a/a) pur registrando una tendenziale riduzione del ritmo di crescita. Guardando al livello dimensionale delle imprese, l espansione del credito è risultata complessivamente modesta per quelle di minori dimensioni (+3,8% a/a a tembre) mentre si è confermata ancora a due cifre per quelle con oltre 2 addetti (+11,7% a/a a tembre). Prestiti alle società non finanziarie per scadenza (var. % a/a) Oltre un anno Fino a un anno 2 nov-6 gen-7 nov gen-8 nov Fonte: Banca d Italia I finanziamenti al tore famiglie, in particolare quelli destinati all acquisto di abitazioni (-2,2% a/a a novembre, -1,8% a/a ad ottobre), risentono, oltre che degli effetti delle operazioni di cartolarizzazione, anche della riduzione delle compravendite nel comparto residenziale diminuite nel terzo trimestre del 28 del 14,1% rispetto all anno precedente. Nel terzo trimestre 28, così come era già avvenuto nel secondo trimestre, le nuove erogazioni di prestiti ipotecari alle famiglie sono ancora diminuite su base annua del 1,1%. Anche il dato relativo alle consistenze del credito al consumo bancario denota una sensibile riduzione del ritmo di espansione sceso al +2,2% a/a a novembre (+,4% a/a di ottobre). Le indicazioni provenienti dall Assofin 1 relative alle nuove erogazioni evidenziano l accentuarsi del trend negativo del credito finalizzato (-12,7% a/a nel periodo gennaio-novembre) legato al progressivo peggioramento dell andamento dei consumi di beni durevoli e, in particolare, degli autoveicoli. In crescita sostenuta, invece, il segmento dei prestiti personali (+12,% gennaio-novembre) con un incremento particolarmente sostenuto della cessione del quinto. Nel corso dell anno l incidenza della cessione del quinto sul totale delle erogazioni per credito al consumo è gradualmente aumentata: se a gennaio 28 rappresentava il % a novembre il livello era raddoppiato. 1 Le rilevazioni Assofin rappresentano oltre il 9% del mercato nazionale del credito al consumo erogato dalle banche e dagli intermediari finanziari di cui all art. 17 T.U. 7

8 11 Cessione del quinto Anno 28 (incidenza % sulle erogazioni di credito al consumo) gen feb apr giu ago ott nov Fonte: Assofin Nel complesso, la crescita dei finanziamenti alle famiglie a novembre è risultata pressoché nulla (+1% a/a ad ottobre) con una dinamica solo ginalmente positiva dei finanziamenti alle famiglie consumatrici (+,3% a/a a novembre, +,% a/a ad ottobre) mentre per le famiglie produttrici si è registrata una contrazione dello stock (-1,3% a/a a novembre, +,% a/a ad ottobre). Nell area euro a novembre la dinamica dei prestiti è stata pari al +7,1%, in contenuta flessione rispetto al mese precedente (+7,8%), circostanza da ricondurre in gran parte alla cartolarizzazione di quote di portafoglio prestiti. La moderazione del tasso di crescita ha riguardato prevalentemente il tore famiglie (+2,% a/a a novembre, +3,3% a/a ad ottobre) mentre i prestiti alle società non finanziarie sono rimasti robusti (+11,1% a/a a novembre, +11,9% a/a ad ottobre). Nel complesso l andamento del credito nell area euro risulta più positivo di quanto riscontrato per l Italia tanto per le società non finanziarie quanto per le famiglie. Tuttavia, la Bce sottolinea come in particolare per il tore famiglie il rallentamento sia in linea con l esperienza storica e cioè sia una naturale conseguenza del rialzo dei tassi di interesse che ha caratterizzato il periodo 2-27, dell indebolimento del mercato immobiliare e della fase del ciclo economico. La raccolta bancaria in Italia L andamento della raccolta bancaria in Italia a novembre si è ulteriormente rafforzato raggiungendo un incremento del 14,2% su base annua (+13,% a ottobre), un livello quasi doppio rispetto a quanto registrato a fine 27 (+7,3%) grazie prevalentemente alla dinamica delle obbligazioni bancarie (+21,9% a/a ad ottobre, +21,3% a/a a tembre). Tra ottobre e novembre si è sensibilmente incrementata anche la crescita dei depositi per effetto non solo del differimento della scadenza fiscale ricordato in precedenza, ma anche per un aumentata preferenza per la liquidità. Nel secondo semestre del 28, infatti, si è registrato un progressivo tendenziale aumento del tasso annuo di crescita dei depositi (+9,6% a novembre, +8,2% ad ottobre, +,9% a giugno). La scomposizione toriale dell aggregato ad ottobre (ultimo dato disponibile) evidenzia come il ritmo di crescita dei depositi delle famiglie consumatrici 8

9 sia raddoppiato (+6,6% a/a) rispetto al mese precedente (3,3% a/a) segnando il livello più alto degli ultimi tre anni. Il forte incremento della raccolta sul territorio nazionale ha determinato un minor ricorso alla provvista estera che ad ottobre ha registrato la prima crescita negativa (-% a/a) degli ultimi cinque anni Depositi delle famiglie consumatrici (var. % a/a) -2 gen-7 nov gen-8 Fonte: Banca d Italia 9

10 Le previsioni sui prezzi PREZZI AL CONSUMO EURO 1 (indice MUICP - EUROSTAT) base 2= , 12,8 13, 14,1 14,4 14, 14,3 14,4 14,8 1,3 1,9 16,3 14,4 28 1,8 16,2 17,2 17,6 18,3 18,7 18, 18,3 18,6 18,6 18,1 17,9 17, , 17,1 17,7 18, 18,4 18,8 18,7 18, 18,8 19, 19,2 19,3 18,4 variazioni congiunturali 27 -,,3,7,6,2,1 -,2,1,4,,,4,3 28 -,4,4 1,,3,6,4 -,2 -,2,2, -, -,1,1 29 -,8,1,,3,4,3 -,1 -,1,2,2,2,1,1 variazioni tendenziali 27 1,9 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 1,8 1,8 2,1 2, 3,1 3,1 2,1 28 3,2 3,3 3,6 3,3 3,7 4, 4,1 3,8 3,7 3,2 2,1 1,6 3,3 29 1,2,9,4,4,1,1,1,2,1,3 1, 1,3, ITALIA (indice armonizzato IPCA - ISTAT) base 2= ,2 12,3 13, 14,1 14, 14,7 14,1 13,9 14,7 1, 1,9 16,2 14,3 28 1,4 1, 17,2 17,8 18,4 18,9 18,3 18,3 18,8 19,3 18,8 18,7 18, 29 17,4 17,4 18, 19, 19,3 19,6 19,2 19, 19,6 11, 11,2 11,4 19,1 variazioni congiunturali 27-1,1,1 1,2,6,4,2 -,6 -,2,8,8,4,3,2 28 -,8,1 1,6,6,6, -,6,,, -, -,1,2 29-1,2, 1,,,3,2 -,3 -,2,,4,2,2,1 variazioni tendenziali 27 1,9 2,1 2,1 1,8 1,9 1,9 1,7 1,7 1,7 2,3 2,6 2,8 2, 28 3,1 3,1 3,6 3,6 3,7 4, 4, 4,2 3,9 3,6 2,7 2,4 3, 29 1,9 1,8 1,2 1,1,8,6,9,7,7,6 1,3 1,6 1,1 ITALIA: prezzi al consumo per l'intera collettività (indice NIC incluso i tabacchi) base 199= ,6 131, 131,2 131,4 131,8 132,1 132,4 132,6 132,6 133, 133, 133,9 132, , 134,8 13, 13,8 136, 137,1 137,8 138, 137,6 137,6 137,1 136,9 136, ,2 137,3 137,7 138, 138,3 138,6 138,8 139, 138, 138, 138,7 138,7 138,3 variazioni congiunturali 27,1,3,2,2,3,2,2,2,,3,4,3,2 28,4,2,,2,,4,,1 -,3, -,4 -,1,2 29,2,1,3,2,2,2,2,1 -,3,,1,,1 variazioni tendenziali 27 1,7 1,8 1,7 1, 1, 1,7 1,6 1,6 1,7 2,1 2,4 2,6 1,8 28 3, 2,9 3,3 3,3 3,6 3,8 4,1 4,1 3,8 3, 2,7 2,2 3,3 29 2, 1,9 1,7 1,6 1,3 1,1,8,7,7,7 1,2 1,3 1,2 Fonte EUROSTAT, ISTAT e ns previsioni Il presente documento è stato preparato nell ambito della propria attività di ricerca economica da BNL- Gruppo Bnp Paribas. Le stime e le opinioni espresse sono riferibili al Servizio Studi di BNL-Gruppo BNP Paribas e possono essere soggette a cambiamenti senza preavviso. Le informazioni e le opinioni riportate in questo documento si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede. Il presente documento è stato divulgato unicamente per fini informativi. Esso non costituisce parte e non può in nessun modo essere considerato come una sollecitazione alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti finanziari ovvero come un offerta di acquisto o di scambio di strumenti finanziari. 1

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