Prof.Stefano Monferrà Prof.Claudio Cacciamani 1
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1 Prof.Claudio Cacciamani 1
2 BASILEA II: le possibili evoluzioni del credito e la ricerca di efficienza da parte del sistema bancario Revisione Revisione del del processo processodi di approvazione approvazione e gestione gestione del del credito credito Condivisione Condivisione delle delle informazioni informazioni e degli degli obiettivi obiettivi da da parte parte di di più più funzioni funzioni aziendali, aziendali, con con particolare particolare riferimento riferimento agli agli strumenti strumenti per per il il controllo controllo di di gestione, gestione, del del rischio rischio e del del internal internalauditing auditing Maggiore Maggiore efficacia efficacia dei dei controlli controlli operativi operativi e gestionali gestionali relativi relativi al al rischio rischio di di credito, credito, anche anche in in un ottica un ottica di di gruppo gruppo Più Più corretta corretta allocazione allocazione del del capitale capitaletra tra le le varie varie business business unit unit aziendali, aziendali, in in funzione funzione di di indicatori indicatori di di redditività redditività corretti corretti per per il il rischio. rischio. Prof.Claudio Cacciamani 2
3 BASILEA II: quale impatto sui processi e sulle strategie delle imprese? BASILEA II? SISTEMA FINANZIARIO SISTEMA IMPRESE MERCATO Prof.Claudio Cacciamani 3
4 Il rapporto tra PMI e sistema creditizio: Il Il possibile razionamento del del credito Il Il 39% 39% delle delle imprese imprese ha ha segnalato segnalato che che è in in atto, atto, da da parte parte delle delle Banche, Banche, l introduzione l introduzione di di criteri criteri più più stringenti stringenti rispetto rispetto al al passato passato per perla la concessione concessione delle delle linee linee di di credito credito Le Le ragioni ragioni di di tale tale comportamento comportamento sono sono attribuite attribuite a: a: direttive direttive bancarie bancarie 47% 47% andamento andamento economico economico generale generale 36% 36% andamento andamento economico economico del del settore settore 7% 7% andamento andamento economico economico dell impresa dell impresa 4% 4% altro altro 6% 6% Fonte: API Reggio Emilia Indagine sul credito 2003 Prof.Claudio Cacciamani 4
5 Il rapporto tra PMI e sistema creditizio: I I costi del del credito In In media media il il totale totale dei dei costi costi (interessi, spese spese di di gestione, commissioni) sulle sulle linee linee di di credito credito concesse dai dai singoli singoli Istituti Istituti nel nel corso corso aumentato aumentato 71% 71% stabile stabile 25% 25% diminuito diminuito 4% 4% Fonte: API Reggio Emilia Indagine sul credito 2003 Prof.Claudio Cacciamani 5
6 Il rapporto tra PMI e sistema creditizio: La La richiesta di di garanzie Il Il 91% 91% delle delle imprese dichiara di di non non avere avere ricevuto la la richiesta di di garanzie aggiuntive sulle sulle linee linee di di credito credito concesse L 88% L 88% delle delle imprese dichiara di di non non avere avere riscontrato un un aggravio nella nella richiesta di di garanzie per per i i nuovi nuovi finanziamenti accesi accesi negli negli ultimi ultimi nove nove mesi mesi Fonte: API Reggio Emilia Indagine sul credito 2003 Prof.Claudio Cacciamani 6
7 Il rapporto tra PMI e sistema creditizio: La La patrimonializzazione delle imprese nel nel triennio triennio il il rapporto patrimonio netto/debiti finanziari è aumentato aumentato 41% 41% invariato invariato 38% 38% diminuito diminuito 21% 21% Le Le modalità di di finanziamento nel nel triennio triennio la la percentuale dell indebitamento a mediolunglungoperiodo rispetto rispetto all indebitamento complessivo dell impresa è medio- aumentata aumentata 40% 40% invariata invariata 31% 31% diminuita diminuita 29% 29% Fonte: API Reggio Emilia Indagine sul credito 2003 Prof.Claudio Cacciamani 7
8 BASILEA II e PMI: Il Il 76% 76% delle delle imprese dichiara di di non non essere essere al al corrente dei dei contenuti del del Nuovo Nuovo accordo di di Basilea Basilea ( Basilea II ) II ) Il Il 68% 68% delle delle imprese ritiene ritiene che che l introduzione di di rating rating più più restrittivi in in termini termini patrimoniali, economici e informativi potrà potrà avere avere conseguenze sull accesso al al credito credito del del sistema complessivo delle delle PMI PMI (*) (*) (*) (*) non non risponde risponde il il 15% 15% l 87% l 87% di di queste queste imprese ritiene ritiene che che ci ci saranno conseguenze negative Fonte: API Reggio Emilia Indagine sul credito 2003 Prof.Claudio Cacciamani 8
9 Un primo chiarimento: cosa NON E Basilea II. Non Non è un un sistema sistema per per calcolare calcolare il il tasso tasso di di interesse interesse da da applicare applicare alla alla clientela clientela Non Non è un un sistema sistema che che standardizza standardizza e irrigidisce irrigidisce i i comportamenti comportamenti delle delle banche banche Non Non ha ha alcun alcun ruolo ruolo nel nel definire definire quale quale deve deve essere essere la la redditività redditivitàda da conseguire conseguire (ad (ad esempio esempio il il ROE) ROE) Non Non da da alcuna alcuna indicazione indicazione su su quale quale profilo profilo di di rischio rischio deve deve lavorare lavorare ciascuna ciascuna banca banca Prof.Claudio Cacciamani 9
10 La La relazione tra tra patrimonio di di vigilanza e rischio rischio di di credito credito secondo le le regole regole di di BASILEA II REQUISITO PATRIMONIALE 8 % (valore fisso) REGOLE BASILEA / 1 IMPIEGO AD UN'IMPRESA ASSORBIMENTO PATRIMONIO DI VIGILANZA = 8 % IMPIEGO (1.000 x 8 % = 80 ) 300 Requisito patrimoniale costante indipendente dal rischio Requisito patrimoniale ,0% 0,1% OGGI 0,1% 0,3% 0,4% 0,5% 0,8% 1,0% 1,3% 1,5% 2,0% Probabilità di default All aumentare del rischio di insolvenza (default) 2,5% 3,0% 4,0% 5,0% 6,0% 10,0% 15,0% 20,0% Prof.Claudio Cacciamani 10
11 IMPIEGO AD UN'IMPRESA REGOLE BASILEA / 2 REQUISITO PATRIMONIALE FUNZIONE DI PD - LGD - EAD - M (da 1,18% a 28,20%) La La definizione di di nuove regole per per la la determinazione dei dei requisiti patrimoniali e di di adeguatezza del del capitale con con BASILEA II II Più cresce il requisito patrimoniale Requisito patrimoniale ,0% 0,1% 0,1% 0,3% 0,4% 0,5% 0,8% 1,0% ASSORBIMENTO PATRIMONIO DI VIGILANZA = % REQUISITO PATRIMONIALE f (PD;LGD,EAD,M) x IMPIEGO + copertura rischio operativo DOMANI 1,3% 1,5% 2,0% 2,5% 3,0% 4,0% 5,0% 6,0% 10,0% 15,0% 20,0% Probabilità di default All aumentare del rischio di insolvenza (default) Prof.Claudio Cacciamani 11
12 La relazione tra rating e requisito patrimoniale: gli effetti della PD 20,0% PROBABILITA' DI DEFAULT (PD) 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% 0,9% 1,3% 1,9% 3,2% 4,1% 4,6% 5,5% 6,2% 6,9% 7,2% 8,0% Req.Patrim. 8 % REQUISITO PATRIMONIALE (hp LGD = 45 %) 8,6% 9,2% 10,3% 11,3% 12,4% 16,4% 20,7% 24,3% Prof.Claudio Cacciamani 12
13 La relazione tra rating e requisito patrimoniale: gli effetti della LGD 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Req.Patr. 8 % LOSS GIVEN DEFAULT (LGD) 10% 0% 0,89% 1,78% 2,67% 3,56% 4,44% 5,33% 6,22% 7,11% 8,00% 8,89% 9,78% 10,67% 11,55% 12,44% 13,33% 14,22% 15,11% 16,00% 16,89% REQUISITO PATRIMONIALE (hp PD = 2,0 %) Prof.Claudio Cacciamani 13
14 Il requisito patrimoniale viene determinato sulla base della combinazione (PD;LGD) 100% 22,0% 90% 20,0% 80% 18,0% LOSS GIVEN DEFAULT (LGD) 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Probabilità di default Loss given default 8,00% 25% 5,65% 30% 4,00% 35% 2,80% 40% 2,00% 45% 1,48% 50% 1,14% 55% 0,91% 60% 0,75% 65% 0,63% 70% 0,54% 75% 0,48% 80% 0,42% 85% 0,38% 90% 0,34% 95% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% PROBABILITA' DI DEFAULT (PD) 0% 0,0% Requisito Patrimoniale = 8 % Prof.Claudio Cacciamani 14
15 Da requisito patrimoniale a assorbimento di capitale Il Il ruolo dell Exposure ad ad Default (EAD) l assorbimento di di patrimonio che che ogni ogni impresa determina sulla sulla banca banca dipende oltre oltre che che dalla dalla PD PD e dalla dalla LGD LGD anche anche da da l esposizione in in essere opportunamente corretta in in funzione della forma tecnica del del finanziamento. In In particolare particolare tutte tutte le le esposizioni esposizioni a valore valore incerto incerto determinano determinano un un assorbimento assorbimento di di capitale capitale peri peri al al valore valore del del fido fido utilizzato utilizzato + 75% 75% del del credito credito accordato accordato e non non utilizzato utilizzato Prof.Claudio Cacciamani 15
16 Il calcolo del requisito patrimoniale secondo Basilea II Metodo Standard Indicato dalla normativa Esposizione Coeficiente di x 8% ponderazione x = requisito patrimoniale x x x +/- x = EAD PD LGD M Granularity 8% requisito patrimoniale Parametri ricavati internamente ed elaborati con le regole stabilite dalla normativa Rating Interno (base o avanzato) Prof.Claudio Cacciamani 16
17 Un secondo chiarimento: cosa esprime il rating? Il Il rating esprime SOLO la la probabilità che si si possa manifestare lo lo stato di di insolvenza (default) nei prossimi dodici mesi. Il Il rating non determina quindi direttamente l assorbimento di di capitale per la la banca Prof.Claudio Cacciamani 17
18 BASILEA II: i possibili rischi per l impresa Possibile maggiore difficoltà nell accesso al al credito credito Aumento del del costo costo del del credito credito conseguente alla alla sfavorevole classificazione delle delle PMI PMI (corporate o retail) retail) Spersonalizzazione del del rapporto specie specie per per quelle quelle banche banche che che cercheranno di di sfruttare i i vantaggi riconosciuti alla alla classe classe retail retail Costi Costi aggiuntivi Prof.Claudio Cacciamani 18
19 ma anche ( e soprattutto) opportunità Riduzione delle distorsioni allocative da parte del sistema Bancario Maggiore conoscenza reciproca banca impresa e quindi: fornitura di servizi innovativi aggiuntivi al credito miglioramento delle capacità valutative offerte dai sistemi di rating nel medio-lungo periodo a fronte della maggiore disponibilità di informazioni migliore segmentazione dell offerta in base alla formula imprenditoriale e alle esigenze finanziarie Prof.Claudio Cacciamani 19
20 la conoscenza del proprio rating e di fondamentale importanza per quantificare il valore economico dei possibili interventi da intraprendere sulla dinamica del costo per interessi 30,00% 25,00% Requisito Patrimoniale 20,00% 15,00% 10,00% La relazione tra PD e requisito patrimoniale non è lineare per cui, a parità di variazione di PD, gli effetti sul requisito patrimoniale 5,00% A B risultano maggiori per le classi di rating migliori 0,00% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% 16,0% 18,0% 20,0% Probabilità di default Prof.Claudio Cacciamani 20
21 L importanza per l impresa di conoscere a che segmento di portafoglio è stata associata Basilea II II definisce requisiti diversi per per i i prestiti a clientela Corporate: Corporate: assegnazione assegnazione di di rating rating per per singole singole aziende aziende Retail Retail (inteso (inteso principalmente principalmente come come credito credito alle alle famiglie famiglie e agli agli individui individui ma ma anche anche a small smallbusiness e PMI): PMI): assegnazione assegnazione di di un un rating rating corrispondente corrispondente al al pool pooldi di appartenzenza appartenzenza Il Il retail retail ha ha requisiti requisiti meno meno gravosi gravosi (% (% di di ponderazione ponderazione più più basse basse a parità parità di di probabilità probabilità di di default) default) in in quanto: quanto: c è c è una una maggior maggior motivazione motivazione al al rimborso rimborso ci ci sono sono maggiori maggiori garanzie garanzie patrimoniali patrimoniali si si beneficia beneficia del del frazionamento frazionamento dei dei fidi fidi Prof.Claudio Cacciamani 21
22 Requisiti patrimoniali, redditività per la banca e costo per l impresa La determinazione dei requisiti patrimoniali Il metodo IRB porterà a redistribuire l onere del rischio tra i prenditori (aumento dei tassi di interesse per quelle posizioni che determinano un aumento del patrimonio) e le banche (aumento o diminuzione del patrimonio in funzione della composizione qualitativa del portafoglio) Prof.Claudio Cacciamani 22
23 Alcune riflessioni sui possibili cambiamenti futuri Le imprese meno rischiose avranno vantaggi competitivi significativi; E prevedibile un un reciproco coinvolgimento banca/impresa nello sviluppo di strategie finanziarie concordate: sempre meno comportamenti opportunistici dei finanziatori sempre più competizione in base alle capacità distintive (proposta di servizi, opportunità, soluzioni innovative); Le banche saranno coinvolte nel proporre alle imprese clienti azioni per mantenere il rischio sotto controllo (lo strumento del rating è più affidabile, rigoroso e tempestivo delle valutazioni del passato); strumenti per affrontare i mercati finanziari e per ottimizzare la composizione delle diverse esposizioni a rischio; Tale processo interagirà con le pressioni sulle imprese dal lato reale dell economia. Le strategie finanziarie d impresa saranno penalizzate se saranno carenti sul piano finanziario. La finanza d impresa assumerà un ruolo centrale, sovente decisivo. Fare l imprenditore richiederà anche maggiori competenze finanziarie. Prof.Claudio Cacciamani 23
24 Quali possono essere i potenziali fattori di rischio / opportunità per le PMI (ma ci voleva proprio Basilea II?) Il ruolo strategico per la finanza d impresa Ancora oggi in troppe poche PMI si fa pianificazione finanziaria (rischio) La strategia finanziaria sarà una nuova leva competitiva (opportunità) Prof.Claudio Cacciamani 24
25 Cosa deve fare l impresa? L autovalutazione come metodo per il miglioramento del rating Occorre impostare - o quanto meno valutare - in tempi brevi quali possono essere gli interventi da intraprendere (potrebbero e/o dovrebbero) al fine di migliore il proprio rating. Primo passo: l autovalutazione (individuazione dei punti di forza e debolezza) Individuare le aree di intervento e definire i valori obiettivo Focus su bilancio, andamentale, CR Prof.Claudio Cacciamani 25
26 L autovalutazione come metodo per il miglioramento del rating: un esempio Area critica redditività 80% 60% 40% benchmark di riferimento (situazione ottimale) posizionamento dell'impresa rispetto al benchmark valutazione su situazione media 20% 0% efficienza -20% -40% assetto patrimoniale Area critica Sostanziale equilibrio equilibrio finanziario Sostanziale equilibrio Prof.Claudio Cacciamani 26
27 In che modo si può intervenire per attenuare i potenziali pericoli (costi) indotti da Basilea II? Il valore delle informazioni La funzione del bilancio nella comunicazione/presentazione dello stato di salute dell impresa Finalità attuali e limiti nel rappresentare il valore dell azienda Immagine dell azienda all esterno Il ruolo di altre informazioni interne Prof.Claudio Cacciamani 27
28 La funzione del bilancio nella comunicazione/presentazione dello stato di salute dell impresa L adozione di metodologie oggettive di valutazione del credito sta determinando un cambiamento delle relazioni banca-impresa in quanto, l accesso al credito sarà sempre più regolato da precisi parametri di valutazione del bilancio aziendale, favorendo il passaggio da rapporti fiduciari tra imprenditore e istituto bancario, a rapporti banca impresa dove, la valutazione del merito di credito si baserà sull impiego automatico di informazioni standardizzate e di indici oggettivi. Prof.Claudio Cacciamani 28
29 Il ruolo delle altre informazioni: la componente qualitativa Pur rappresentando ancora una componente marginale l esame dei fattori qualitativi sta prendendo sempre più importanza nei sistemi di rating specie per la valutazione delle PMI sia come fattore correttivo della valutazione oggettiva che, più propriamente, come componenete direttamente correlata con il rischio. Le informazioni qualitative riguardano: La ipologia della clientela Il grado di dipendenza da fornitori o clienti La dinamica del mercato (domanda e offerta) Le eventuali precedente esperienza dell imprenditore L immagine aziendale La struttura societaria e le modalità di gestione dell impresa L efficacia della localizzazione L evoluzione dell impresa rispetto al passato La potenzialità finanziaria della proprietà Il giudizio del gestore sul rapporto fiduciario Ecc. Prof.Claudio Cacciamani 29
30 Tra l altro sta cambiando anche il mercato dei servizi finanziari alle PMI e in particolare il ruolo dei CONFIDI Requisito copertura esplicita. la la garanzia garanzia del del confidi confidi non non comporta comporta una una copertura copertura sull esposizione sull esposizione ma ma della della perdita perdita (che (che in in questo questo caso caso non non è quantificabile quantificabile al al momento momento del del rilascio rilascio della della garanzia). garanzia). Requisito operativo garanzia primaria. Nel Nel framework frameworkè specificato specificato che che il il finanziatore finanziatore deve deve poter poter agire agire tempestivamente tempestivamente nei nei confronti confronti del del garante garante senza senza dover dover prima prima escutere escutere il il debitore, debitore, mentre mentre il il confidi confidi prevede prevede il il rilascio rilascio una una garanzia garanzia di di natura natura sussidiaria. sussidiaria. Rating Rating esterno pari pari ad ad A --(o (o con con PD PD equivalente) del del garante. Tale Tale fattispecie fattispecie riguarda riguarda solo solo le le possibili possibili PMI PMI garantite garantite che che non non sono sono classificate classificate nel nel comparto comparto retail. retail. In In quest ultimo quest ultimo caso caso è sufficiente sufficiente che che la la PD PD del del confidi confidi sia sia superiore superiore a quella quella del del prenditore prenditore Prof.Claudio Cacciamani 30
31 L impatto di BASILEA II sull attività dei Confidi La La copertura viene riconosciuta solo solo per per la la porzione di di valore nominale del del fondo rischi --presente presso la la banca prestatrice --specificamente utilizzata a garanzia della singola esposizione. Prof.Claudio Cacciamani 31
32 Le leve a disposizione dell impresa per minimizzare il costo conseguente all assorbimento di capitale della banca Intervenendo su: Struttura finanziaria; Autofinanziamento; Capitalizzazione; Gestione flussi di cassa Probabilità di default (PD) Occorre procedere con una gestione + ottimale delle due componenti - Intervenendo su: Qualità delle garanzie Ammontare delle garanzie Caratteristiche. Loss given default (LGD) - + Prof.Claudio Cacciamani 32
33 Una nuova dimensione del problema: le conseguenze fiscali delle garanzie (thin capitalization) riduce la disponibilità da parte dei soci e/o garanti a prestare garanzie personali (peggioramento della LGD) PD LGD PD LGD il superamento del rapporto 4/1 (debiti/patrimonio netto) rende parzialmente indeducibili gli oneri finanziari con conseguente aggravio di costi e diminuzione dell autofinanziamento (peggioramento della PD) PD LGD a meno che Prof.Claudio Cacciamani 33
34 Una nuova dimensione del problema: le conseguenze fiscali delle garanzie (thin capitalization) PD riduce la disponibilità da parte dei soci e/o garanti a prestare garanzie personali (peggioramento della LGD) LGD il superamento del rapporto 4/1 (debiti/patrimonio netto) rende parzialmente indeducibili gli oneri finanziari con conseguente aggravio di costi e diminuzione dell autofinanziamento (peggioramento della PD) a meno che PD A meno che. A meno che. PD LGD l impresa non dimostri che l ammontare dei l impresa non dimostri che l ammontare dei finanziamenti eccedenti il rapporto 4/1 è giustificato finanziamenti eccedenti il rapporto 4/1 è giustificato dalla propria esclusiva capacità di credito e che, dalla propria esclusiva capacità di credito e che, conseguentemente, gli stessi sarebbero stati erogati conseguentemente, gli stessi sarebbero stati erogati anche da terzi indipendenti con la sola garanzie del anche da terzi indipendenti con la sola garanzie del patrimonio sociale patrimonio sociale LGD Prof.Claudio Cacciamani 34
35 Il rating potrà assumere anche un valore fiscale? A fronte dell esplicito riferimento alla condizione esclusiva capacità di credito con la sola garanzia del capitale sociale, il rating rappresenta senza dubbio il misuratore più adatto per esprimere l esistenza o meno di questa condizione in quanto: non risente di valutazioni soggettive poiché esprime una stima di probabilità di default ricavata su basi statistiche; si basa esclusivamente sugli elementi che caratterizzano il comportamento dell impresa prescindendo dalla presenza o meno delle garanzie Prof.Claudio Cacciamani 35
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