Università degli Studi di Napoli Parthenope Facoltà di Economia. L utilizzo dei sistemi di rating a fini strategici
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1 Università degli Studi di Napoli Parthenope Facoltà di Economia L utilizzo dei sistemi di rating a fini strategici Convegno Nuove frontiere nella gestione del rischio di credito 23 giugno 2006, Villa Doria d Angri - Napoli Fausto Galmarini Direttore Centrale UniCredito Italiano A.D. UniCredit Factoring
2 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 2
3 La metodologia di analisi creditizia (1/6) I fondamenti logici Decisione di affidabilità Conoscenza dei fatti e delle condizioni aziendali PROCESSO DI VALUTAZIONE ANALISI QUANTITATIVE ANALISI QUALITATIVE Cliente Operazione Garanzia 3
4 La metodologia di analisi creditizia (2/6) ANALISI DEL CLIENTE Aspetti quantitativi Analisi della capacità dell impresa di generare nel tempo Flussi di cassa positivi, mantenendo una equilibrata struttura patrimoniale e finanziaria e livelli di redditività soddisfacenti Analisi storica Saldi finanziari Indici sulla situazione patrimoniale - finanziaria - reddituale Analisi prospettica Saldi finanziari prospettici Equilibrio patrimoniale - finanziario - reddituale Parallelismo Profilo economico finanziario dell impresa Analisi discriminante bilancio SCORE DI BILANCIO 4
5 La metodologia di analisi creditizia (3/6) ANALISI DEL CLIENTE Aspetti qualitativi Valutazione della capacità imprenditoriale/manageriale di guidare l impresa adottando scelte strategiche coerenti con il mercato ed il settore di riferimento Analisi industriale Settore di appartenenza e posizionamento dell azienda al suo interno - Studi di settore - Analisi del rischio settoriale - Analisi aggregati settoriali Analisi dell assetto manageriale/imprenditoriale Parallelismo Attività e presenza sul mercato Fattori critici di successo e posizionamento competitivo Valutazione del management Fattori e dei comportamenti di rischio. Analisi discriminante qualitativa SCORE QUALITATIVO 5
6 La metodologia di analisi creditizia (4/6) ANALISI DEL CLIENTE Analisi andamentale Dati di lavoro interni Centrale dei Rischi Gravità Durata Frequenza Score andamentale IN BONIS IN OSSERVAZIONE. Mix POTENZIALE INSOLVENTE Lo score andamentale analizza mensilmente le informazioni selezionale dalla Banca sui clienti in portafoglio e discrimina con predittività di almeno un anno le relazioni che manifestano il deterioramento del profilo di rischio. Lo score andamentale rispetto al rating d impresa si basa sui dati interni di comportamento del cliente nei confronti della Banca e del sistema bancario. PD Probabilità di default :probabilità che la controparte vada in default entro un periodo di 12 mesi 6
7 La metodologia di analisi creditizia (5/6) ANALISI OPERAZIONE Destinazione del fido Analisi della finalizzazione degli affidamenti al finanziamento di operazioni direttamente connesse all attività economica dell azienda e che, per loro natura, contribuiscono a generare flussi di cassa L operazione finanziaria deve potenzialmente contribuire a generare ricchezza per l azienda non alterando, nel tempo i suoi equilibri patrimoniali e finanziari Modalità di rimborso Valutazione della quota di lavoro assegnata alla Banca, della qualità del portafoglio crediti dell affidato, nonché del grado di tutela giuridica presente nelle operazioni di incasso crediti assegnate e anticipate EAD Esposizione al default :stima dell esposizione al momento dell entrata a default 7
8 La metodologia di analisi creditizia (6/6) ANALISI GARANZIE Profilo giuridico del garante Verifica del rischio di annullamento della garanzia per motivi formali o sostanziali Congruità della garanzia Capienza adeguata in rapporto all entità dei fidi e rischio legato alla persona del garante Determinazione del Valore della Garanzia LGD Loss Given Default: percentuale dell esposizione non recuperabile in caso di default Ad ogni rapporto deve essere assegnato un valore di perdita dato il default (tasso di severity) 8
9 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 9
10 Il Rating Integrato Corporate è basato su 3 moduli specifici che tengono conto del set di informazioni rilevanti QUANTITATIVA TIPOLOGIA DI ANALISI QUALITATIVA ANDAMENTALE L analisi comportamentale diventa importante una volta che il prestito è stato concesso. Si tratta di un fattorechiaveper la fasedi monitoraggio e rinnovo. SCORE PD(*) di controparte su un orizzonte temporale annuo RATING Adeguatezza metodologica con BIS II grazie a: dati empirici basi statistiche ben fondate completezza delle informazioni grande abilità nel differenziare significativamente le PD dei debitori performance aggiornamento in real time (*) Probabilità di insolvenza 10
11 Sistema di Rating Corporate: le esposizioni hanno un ampio range di PD, che riflette un attenta discriminazione della qualità del credito Il risultato in termini di PD consente di discriminare il merito creditizio della controparte con un elevato grado di dettaglio La crescita monotòna delle PD lungo le classi di rating conferma il potere discriminante del modello La disponibilità di un tale strumento è il primo passo per la misurazione del pricing aggiustato per il rischio La cartolarizzazione degli attivi è più semplice quando si conoscono le PD La distribuzione per classi di rating è un modo per comprendere la qualità creditizia del portafoglio RATING PD 0.03% 20 % IMPRESE SANE: COSTO DEL RISCHIO COMPATIBILE CON IL TARGET DI UCI IMPRESE DEBOLI: LE ESPOSIZIONI DOVREBBERO AVERE ADEGUATE GARANZIE REALI O PERSONALI IMPRESE RISCHIOSE: DOVREBBERO ESSERE EVITATE ESPOSIZIONI
12 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 12
13 Il RISB sintetizza tutta l informazione della Banca rilevante ai fini del rischio in una PD che permette la riconduzione della controparte ad una classe di rating Anagrafe Economici Finanziari Credit Bureau CR/CRIC Interni Score Erogazione ~ 50% ~ 50% Score Andamentale PD RISB Rating PD min PD max L assegnazione di pesi equivalenti alle componenti di erogazione e andamentale è il risultato statistico della massimizzazione delle capacità predittive del RISB R1 0.03% 0.51% R2 0.51% 0.92% R3 R4 R5 R6 R7 0.92% 1.57% 2.70% 5.03% 10.02% 1.57% 2.70% 5.03% 10.02% 27.98% R % 99.99% 13
14 Correlazione tra analisi creditizia, assegnazione del rating e perdite attese In sintesi: Analisi cliente Score di bilancio storico e prospettico Score qualitativo Rating Integrato P.D. Analisi andamentale Score andamentale Analisi operazione E.A.D. Analisi garanzie L.G.D. SINTESI DEL RISCHIO EL = PD x LGD x EAD E.L. [*] PERDITA ATTESA [*] Expected Loss: valore della perdita attesa su un dato orizzonte temporale (nella fattispecie un anno) 14
15 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 15
16 Le competenze deliberative sono legate al rating Dati esemplificativi,000 ES. Nominale= Ante 07/2004 Condirezione Regionale Post 07/2004 Classe di Rating Valore nominale corretto per il rischio Competenze Filiale Condirez. Regionale Direzione Regionale 16
17 così come i rinnovi Definizione Il rinnovo consiste nella proroga della validità per una certa durata delle linee creditizie della controparte. Prima Dopo Vantaggi RATING TIPOLOGIA DI RINNOVO Modo indistinto SEMPLIFICATO STANDARD ANTICIPATO Legate alla rischiosità Riduzione incombenze prettamente operative, al fine di: favorire la relazione con il cliente concentrazione sulle controparti più rischiose Semplificato Per la clientela virtuosa è previsto che si possa attivare un processo di rinnovo automatizzato senza particolari incombenze operative per il gestore che segue la relazione. Tale processo è guidato da contenuti prettamente creditizi ma deve offrire anche spunti valutativi sull andamento del business ed è pertanto sempre sottoposto alla conferma da parte del gestore. Standard Analisi approfondita della controparte sotto gli aspetti qantitativi, qualitativi e gestionali. Di norma vinene effettuata annualmente in fase con la data di revisione degli affidamenti. Anticipato Per la clientela rischiosa al verificarsi di una serie selezionata di eventi segnalateci di peggioramento del profilo di rischio del cliente, viene richiesta al gestore una revisione anticipata della posizione, al fine di decidere con tempestività di variare o meno la posizione del rischio 17
18 Monitoraggio: le controparti Corporate e Small Business sono controllate mensilmente attraverso un sistema andamentale predittivo Dati anagrafici Comportamento con la banca Scoring andamentale In Bonis (BO) Centrale dei Rischi Bilancio Classificazione mensile proposta Sotto osservazione (IO) A Rientro (AR) 18
19 Monitoraggio: gli score statistici sono usati in modo prescrittivo La valutazione oggettiva dell algoritmo è integrata dalle informazioni qualitative conosciute dal gestore CLASSIFICAZIONE PROPOSTA MENSILMENTE GESTORE CLASSIFICAZIONE Si SCORE AR IO BO No AR IO BO Usando lo stesso sistema, le unità di controllo interno presso gli uffici periferici e centrali gestiscono il trend delle classificazioni proposte e le attuali classificazioni. Inoltre il sistema controlla se le regole sono state applicate e se il tempo massimo di permanenza concesso in ogni classe di rischio è stato rispettato 19
20 Monitoraggio: i nuovi score sono molto precisi e hanno un grande potere predittivo SCORE Gli score riconoscono circa il 74% delle controparti che diventano successivamente non performing T=-12 data di primo segnale di rischio derivante dallo score T=-6 data di primo segnale di rischio derivante dallo score T=0 data di classificazione non performing Tempo (mesi) 54% 20% 26% 20
21 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 21
22 Le Politiche Creditizie (1/2) Le politiche creditizie individuano il portafoglio migliore sulla base di una serie di variabili (crescita sostenibile, minimizzazione del costo del rischio, massimizzazione della redditività corretta per il rischio ). T 0 IPOTESI T 1 RISCHIO/RENDIMENTO T 1 0,350% 0,9 0,300% 0,8 PORTAFOGLIO 1 0,350% 0,300% 0,250% 0,200% marginale 0,150% 0,250% 0,7 cumulata 0,100% 0,200% 0,6 0,050% 0,5 marginale cumulata 0,150% 0,4 0,000% 0,100% 0,3 0,2 0,050% 0,1 0,000% PREVISIONI DI SISTEMA (IMPIEGHI E SOFFERENZE) VALUTAZIONI GEO- SETTORIALI ,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0, RAPM PORTAFOGLIO 2 0,350% 0,300% 0,250% 0,200% 0,150% 0,100% 0,050% 0,000% marginale cumulata 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0, PORTAFOGLIO 3 0,350% 0,300% 0,250% 0,200% 0,150% 0,100% 0,050% 0,000% marginale cumulata 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0, PORTAFOGLIO PORTAFOGLIO MIGLIORE MIGLIORE IN IN TERMINI TERMINI DI DI REDDITIVITA REDDITIVITA CORRETTA CORRETTA PER PER IL IL RISCHIO RISCHIO
23 Le Politiche Creditizie (2/2) Un esempio di elaborazione sul portafoglio: la minimizzazione del costo del rischio. Crescite degli impieghi superiori al best non sono efficienti in quanto avvengono in un contesto di costo del rischio crescente. FRONTIERA EFFICIENTE DEI PORTAFOGLI INERZIALE INERZIALE OTTIMIZZATO BEST 23
24 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 24
25 0 Il modello di portafoglio costituisce la base per la definizione delle politiche creditizie e delle misure RAPM Politiche creditizie 0,350% 0,300% 1 0,9 0,8 rischio ambientale posizione di mercato 0,250% 0,7 Rating 0,200% 0,150% 0,100% 0,050% 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 marginale cumulata + 0,000% MODELLO DI PORTAFOGLIO Trend macroeconomici previsioni di settore Perdita attesa Perdita inattesa Misure RAPM 25
26 Il nuovo approccio per indirizzare l azione commerciale RAPM (Risk Adjusted Performance Measure) è l indicatore che utilizza gli strumenti di misurazione del rischio di credito (sia a livello individuale sia a livello di portafoglio) fornendo un unica misura indicativa della performance e del rischio prospettico RAPM = Margine di intermediazione - Perdita attesa - Costo della Perdita inattesa Totale impieghi Dal rating Dal modello di portafoglio 26
27 . al fine di produrre e massimizzare il valore La redditività risk adjusted, prodotta dalla gestione del business, è adeguata quando copre almeno i costi operativi e consente di remunerare gli azionisti al miglior ROE atteso del Gruppo. RAPM BENCHMARK Copertura costi Eccellenza risultati 27
28 Un esempio su una filiale campione Clienti Margine lordo Impieghi medi Perdita attesa Perdita inattesa R.A.P.M. Nr. (%) Volume (%) Volume (%) Volume (%) Volume (%) % 1, % 76, % 2, % 11, % -2.44% % 5, % 171, % % 2, % 2.70% % 1, % 9, % % % 12.34% % % 1, % % % 45.25% Filiale 249 8, ,017 2,705 13, % Intervenendo solo sui 44 clienti con un RAPM negativo è possibile aumentare il margine netto (margine di intermediazione - perdita attesa - costo della perdita inattesa) e diminuire il capitale economico assorbito 28
29 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 29
30 L utilizzo degli strumenti di cerdit risk management per la determinazione dell impatto a CE del costo del rischio -DATI A TITOLO ESEMPLIFICATIVO- 30 Importi in milioni di euro
31 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa: 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 31
32 L utilizzo degli strumenti di credit risk management all interno del sistema incentivante Affinché l inserimento nel sistema incentivante di obiettivi connessi al presidio del rischio di credito risulti efficace, occorre differenziare i parametri di valutazione in relazione a diverse variabili, quali, ad es., lo stato dell esposizione (in bonis o non performing) e la dimensione del portafoglio. Occorre, in altri termini, definire differenti tipologie di obiettivi lungo la filiera creditizia. Si possono ipotizzare, pertanto, le seguenti categorie di obiettivi: Obiettivi su portafogli in bonis: verifica periodica della distribuzione delle posizioni in bonis per classe di Rating e per livello di Perdita Attesa Obiettivi su crediti dubbi: esclusione delle esposizioni in sofferenza, in incaglio e/o ristrutturate dagli obiettivi di redditività o di volumi, rettificando il portafoglio a inizio anno tramite l esclusione, ai fini della misurazione degli obiettivi, delle controparti passate a portafoglio problematico in corso d anno Obiettivi operativi : aggiornamento rating, gestione e riduzione sconfinamenti 32
33 Agenda La metodologia di analisi creditizia Il rating corporate Il rating small business L utilizzo dei ratings nella gestione strategica ed operativa 1. Nell assunzione e gestione dei rischi di credito 2. Nelle Politiche Creditizie 3. Nel Pricing e nelle Politiche Commerciali 4. Nella costruzione dei budget e nel controllo di gestione 5. Nel Sistema Incentivante Il sistema di rating ed il credit risk management 33
34 Il sistema di rating ed il credit risk management TOP DOWN GESTIONE STRATEGICA: DIREZIONE Svalutazioni e accantonamenti Allocazione capitale Reportistica Politiche creditizie PERDITE ATTESE CAPITALE ASSORBITO Modello di portafoglio Sistemi di incentivazione Modello Controllo di Gestione Redditività risk adjusted GESTIONE ATTIVA RISCHIO DI PORTAFOGLIO BOTTOM UP GESTIONE OPERATIVA: RETE GESTORI Accettazione/ rifiuto condizioni Rating erogazione Selezione dei crediti MERCATO Portafoglio in bonis RATING INTERNI Rinnovo Score andamentale Controllo dei crediti Portafoglio in malis GESTIONE RISCHIO DI CONTROPARTE 34
35 Fausto Galmarini Direttore Centrale UniCredito Italiano A.D. UniCredit Factoring
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