1. LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA DA PARTE DEGLI STUDENTI. Criticità emerse e proposte di miglioramento e integrazione

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1 Università degli Studi di Siena Nucleo di Valutazione NVA, All LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA DA PARTE DEGLI STUDENTI Criticità emerse e proposte di miglioramento e integrazione 1. Introduzione L Università di Siena nell anno 1996 è stata la prima università italiana pubblica a sperimentare un questionario di valutazione dei corsi e dei docenti fondato sulle opinioni degli studenti frequentanti esteso a tutte le facoltà dell ateneo. Ancora prima il Nucleo di valutazione aveva promosso e realizzato (attraverso l invio di un questionario postale) un indagine conoscitiva sugli sbocchi occupazionali dei laureati (e degli specializzati) del periodo che conteneva anche una loro valutazione a posteriori sul corso seguito e sulla loro esperienza complessiva nell Università e nella Città di Siena. In entrambi i casi l Università di Siena aveva precorso i tempi; infatti alla fine del 1999 la legge n. 370 avrebbe reso obbligatoria la rilevazione delle opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche seguite, e solo nel 2004 si sarebbe definitivamente imposta l acquisizione di informazioni sugli sbocchi occupazionali e sulla valutazione dei laureati da parte del consorzio AlmaLaurea. È proprio con la legge 370/99 che la materia dei questionari diventa di stretta pertinenza del Nucleo di valutazione; l art. 1 di questa legge stabilisce infatti che: I nuclei acquisiscono periodicamente, mantenendone l anonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche e trasmettono un apposita relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno, al Ministero dell università e della ricerca scientifica e tecnologica, e al Comitato per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) unitamente alle informazioni e ai dati di cui all articolo 2, comma 1, lettera c) (comma 2); Le università che non applicano le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge sono escluse per un triennio dal riparto dei fondi relativi alla programmazione universitaria, nonché delle quote di cui al comma 2 dell articolo 2 e agli articoli 3 e 4. Qualora il Nucleo di valutazione di un Ateneo non trasmetta al Ministero dell università e della ricerca scientifica e tecnologica (MURST) la relazione, i dati e le informazioni di cui al comma 2 entro il termine ivi determinato, al medesimo ateneo non possono essere attribuiti i fondi di cui al comma 2 dell articolo 2 e agli articoli 3 e 4 (comma 3). 1.1 Linee guida Le vigenti modalità di realizzazione della valutazione della didattica presso l Ateneo di Siena furono approvate dal Senato accademico nelle sedute del 7/10/2002 e del 9/2/2004. La valutazione della didattica è realizzata attraverso un processo che coinvolge i Presidi delle Facoltà, i Comitati per la Didattica dei Corsi di Studio triennali e specialistici, i Centri Servizi di facoltà, i Docenti, gli Studenti Tutor e gli Studenti eletti nei Comitati per la Didattica, il Servizio di Valutazione della Didattica del Centro Studi di Amministrazione e Controllo. I compiti di ogni attore, che ne descrivono pienamente il processo, sono riportate nell appendice Linee Guida per la valutazione della didattica.

2 1.2 Sintesi tecnica della procedura di valutazione della didattica Questo breve paragrafo ha l obiettivo di inquadrare e sintetizzare vari aspetti della procedura di valutazione della didattica dal punto di vista tecnico. La rilevazione delle opinioni degli studenti sull attività didattica viene condotta tramite la somministrazione di due questionari, uno per la valutazione degli insegnamenti e uno per la valutazione dei docenti. La fase di acquisizione dei questionari cartacei prevede l assegnazione di un codice univoco identificativo sia agli insegnamenti, sia ai docenti valutati. I questionari compilati vengono inviati, a cura dei Centri Servizi delle varie Facoltà, all Area Sistemi Gestionali, cui compete la conversione dei questionari in dati in formato elettronico. I questionari vengono acquisiti tramite una procedura di lettura ottica, con controllo a monitor della correttezza dei dati inseriti. L acquisizione produce un file contenente tutte le risposte indicate dagli studenti. Il file così ottenuto viene sottoposto a due elaborazioni distinte: la prima, a cura del Centro Universitario per l Informatica e la Telematica (Q.it), ha l obiettivo di rendere disponibili i risultati della valutazione dei due questionari sulle pagine web personali dei docenti; la seconda, a cura dell Area Sistemi Gestionali, ha come obiettivo la produzione di report contenenti i risultati emersi dall attività di valutazione. Per questa seconda fase di elaborazione, si utilizzano programmi SAS (che effettuano le analisi di tipo statistico) e programmi VBA (che consentono la creazione dei report finali in formato MS Word e MS Excel). Tali programmi, realizzati dalla Reggiani S.p.A. di Varese, sono di proprietà dell Università di Siena. I report finali prodotti sono di due tipi: i report analitici, contenenti i risultati della valutazione per ogni corso di insegnamento e per ogni docente, sono destinati ai Presidi di Facoltà (report Corsi e Docenti per Facoltà) e ai Presidenti dei CpD (report Corsi per Corso di Studi); i report sintetici, contenenti i risultati aggregati dell attività di valutazione per Facoltà e per Corso di Studi, sono pubblicati nella pagina web dell Ateneo ( La produzione e distribuzione dei report avviene due volte per ogni Anno Accademico, sulla base di una tempistica che ricalca all incirca la tradizionale suddivisione in semestri dell attività didattica. 2. Problematiche connesse all attuale procedura - Il sistema attuale permette di valutare solamente i Corsi di studio istituzionali di 1 e 2 livello; non prende in considerazione tutta la didattica del post-laurea (master, dottorati, scuole di specializzazione, etc ). - Anche per quanto riguarda i Corsi di studio valutati il sistema attuale prevede una valutazione parziale, confinata all attività di lezione frontale del docente. Manca quindi un processo di valutazione dell intero processo formativo, compresi gli esami di profitto. - Un limite dell attuale processo è sicuramente da individuarsi nello scarso utilizzo dei risultati del Questionario di valutazione da parte dei Comitati per la Didattica. 2

3 - Il modello unico attuale appiattisce la rilevazione delle differenziazioni delle Facoltà. D altra parte un modello che preveda questionari ad hoc per ogni Facoltà non permetterebbe poi una analisi comparativa dei risultati, essenziale per una corretta valutazione. - Il questionario di valutazione attualmente adottato per i corsi di insegnamento, poco si presta ad essere utilizzato anche per i laboratori, che forse, ne meriterebbero uno più specifico. - È stato rilevato che in alcuni casi i docenti non distribuiscono il questionario tra gli studenti. Seppure l organizzazione della distribuzione del questionario sia compito dei Centri Servizi di Facoltà, nella pratica la responsabilità finale ricade sul docente. Il docente non dovrebbe avere responsabilità procedurali, ma solo a livello di risultato. Il Nucleo di Valutazione ritiene quindi necessaria una riconsiderazione delle forme di somministrazione del questionario. 2.1 Principali problemi tecnici emersi In questa sezione si vogliono evidenziare i principali problemi che sono emersi, sotto l aspetto tecnico, in questi primi anni di utilizzo della procedura in esame. CODIFICA Uno degli elementi che influiscono sull efficace svolgimento della procedura attiene alla mancanza di un idoneo sistema di codifica degli insegnamenti e dei docenti a livello di Ateneo. Attualmente il sistema ESSE3 prevede l assegnazione di codici agli insegnamenti per Facoltà, ma questo genera codici ripetuti per corsi tenuti in Facoltà differenti. La procedura corrente consiste nell attribuzione ex-post di una nostra codifica alle unità didattiche di cui pervengono valutazioni. Tale codifica viene generata sulla base del nome dell insegnamento e della Facoltà che lo eroga. Ogni docente, invece, viene associato a ciascun insegnamento che tiene, mantenendo gli stessi codici utilizzati per gli insegnamenti. La principale controindicazione di questo metodo consiste nell impossibilità di generare un archivio storico delle valutazioni di ciascun corso di insegnamento nei diversi anni accademici. ACQUISIZIONE L attività di acquisizione dei dati, a partire dai questionari pervenuti, richiede tempi lunghi, sia per il fatto che i questionari pervengono generalmente in modo molto concentrato nel tempo, sia per la necessità di un sostanziale controllo della correttezza dei dati in corso di acquisizione delle schede. Di conseguenza, in certi casi intercorre un tempo troppo lungo tra il momento in cui ha luogo l effettiva valutazione e quello in cui i risultati vengono resi disponibili sulle pagine web personali dei docenti valutati. Inoltre, anche la composizione dei report periodici non rispetta esattamente i tempi di svolgimento della valutazione, proprio a causa del frequente accumulo di questionari da elaborare. REPORT PER CORSO DI STUDI L assegnazione degli insegnamenti ai singoli Corsi di Studio, al fine della produzione dei relativi report, viene effettuata sulla base del Corso di Studio di appartenenza, barrato dagli studenti al momento della compilazione del questionario. A tale proposito, le frequenti non risposte generano una distorsione nei risultati della valutazione, mentre la presenza di risposte non corrette può dar luogo ad una errata attribuzione degli insegnamenti ai singoli Corsi di Studio. Inoltre, è da notare il fatto che questo sistema di attribuzione fa sì che nel report relativo ad un certo Corso di studio confluiscano i risultati delle valutazioni di tutti gli insegnamenti valutati da almeno uno studente del Corso di studio in questione. Ciò, in generale, può non essere pienamente coerente con il piano di studi standard del Corso di Studio, ed è alla base di alcune delle lamentele da parte dei docenti. CORSI INTERFACOLTÀ La procedura di analisi dati attualmente in uso è stata realizzata con l obiettivo di considerare ciascun Corso di Laurea interfacoltà separatamente, come se esso costituisse una Facoltà a sé stante. Questa scelta, motivata da una effettiva organizzazione anomala di tali Corsi di Studio, ha dato luogo ad alcune problematiche. 3

4 In alcuni casi, infatti, gli insegnamenti dei corsi interfacoltà sono seguiti anche da studenti di Corsi di Studio standard, e quindi devono essere necessariamente codificati in modo da appartenere alla Facoltà in questione. In altri casi, al contrario, gli insegnamenti e i docenti non sono associati a nessuna Facoltà, ma direttamente al Corso di Studio interfacoltà. Di conseguenza, nessuno dei report prodotti fornisce il quadro completo dei risultati della valutazione per tali Corsi di Studio. 3. Proposte di miglioramento e integrazione delle procedure di valutazione della didattica La presente proposta di revisione delle linee guida per la valutazione della didattica ha il duplice scopo di (a) di migliorare alcuni elementi del processo di valutazione della didattica delle linee attuali e (b) integrare la valutazione da parte degli studenti con aspetti non presi in considerazione dall attuale procedura. Questa strategia ci sembra la più appropriata nella presente situazione; una più organica revisione potrà essere effettuata solamente al momento dell applicazione del DM 270/2004 e presumibilmente in presenza di nuove linee guida conseguenti alla riorganizzazione del sistema di valutazione a livello nazionale. 3.1 Proposta di integrazione attraverso la valutazione dell intero Corso di Studio da parte dello studente alla conclusione degli studi Ormai da alcuni anni l Ateneo sta investendo risorse per la partecipazione al Consorzio AlmaLaurea; all interno delle attività di AlmaLaurea vengono condotte due indagini sui laureati, la prima al momento della laurea (PROFILO) e la seconda su un campione di laureati a UNO, TRE e CINQUE anni dalla laurea (CONDIZIONE OCCUPAZIONALE). L indagine sul PROFILO dei laureati contiene alcune utili informazioni sul giudizio complessivo del Corso di studio, che potrebbero essere utilizzate dal Nucleo. Le procedure AlmaLaurea, gestite dall Ufficio AlmaLaurea, che fa capo al Placement Office, possono essere così sintetizzate: 1.Compilazione on line, da parte del laureando, del questionario AlmaLaurea, previa acquisizione di username e password. L abilitazione alla compilazione è consentita dall aggiornamento della posizione del laureando in ESSE3; 2.Controllo e revisione dei dati amministrativi dei laureati, estratti da ESSE3, con il programma Swal, predisposto dal Cineca di Bologna; 3.Invio dati ad AlmaLaurea (tre volte l anno); 4.Abbinamento, da parte di AlmaLaurea, dei dati amministrativi con i dati personali inseriti dal laureando all interno del server AlmaLaurea; 5.Inserimento, da parte di AlmaLaurea, del questionario in banca dati; 6.Trattamento dei dati inseriti e pubblicazione nel Rapporto annuale da parte di AlmaLaurea. AlmaLaurea propone di utilizzare semplici distribuzioni di frequenza; a titolo esemplificativo in Appendice 2 si riportano i giudizi sull esperienza universitaria espressi dai laureati del nostro Ateneo per l anno La disponibilità da subito delle informazioni micro (a livello di laureato) consentirebbe di poter costruire gli indicatori di efficienza del Corso di Studio già per il Rapporto 2006 e soprattutto a costo zero. A tal fine sarà probabilmente necessario che il Nucleo sia ufficialmente autorizzato ad accedere a tali informazioni. 4

5 3.2 Proposte miglioramento del processo. Questa particolare sezione richiede a nostro parere una consultazione a diversi livelli, le cui forme dovranno essere individuate con il rappresentante del Senato nel Nucleo, ma anche con il delegato alla didattica; la consultazione dovrebbe coinvolgere sia la componente docente sia quella amministrativa, in particolare i Centri Servizi delle Facoltà. - Aspetti formali: abbiamo individuato alcuni punti nella presentazione dei dati che potrebbero essere migliorati anche dal punto di vista editoriale; tali miglioramenti sono tuttavia subordinati alla fattibilità rispetto allo strumento tecnico di rielaborazione dati utilizzato. - Aspetti concernenti la somministrazione del questionario: l obiettivo è quello di migliorare l efficienza della somministrazione aumentando sia il numero dei Corsi di insegnamento valutati sia il numero di studenti che rispondono al questionario; ponendo anche attenzione a non sovraccaricare sia i docenti che i Centri servizi di un ulteriore carico di lavoro. - Aspetti tecnici: in questa sezione si espongono alcune proposte di possibili aggiustamenti della procedura, valutandone anche la fattibilità dal punto di vista tecnico. Per quanto attiene alla codifica, a partire dal corrente Anno Accademico l idea è di assegnare agli insegnamenti e ai docenti codici stabiliti sulla base della programmazione didattica delle singole Facoltà. La modifica, pertanto, richiede di disporre di programmazioni didattiche il più possibile complete e definitive già all inizio di ogni anno accademico. Occorre tener presente che questo requisito può essere difficilmente soddisfatto per quel che riguarda certi insegnamenti assegnati tramite contratti esterni. Per quanto riguarda i report per Corso di Studio, come già precedentemente spiegato, essi, allo stato attuale, non rispecchiano necessariamente il relativo piano di studi, ma contengono tutti gli insegnamenti che hanno ricevuto almeno una valutazione dagli studenti iscritti al Corso di Studio. Ciò deriva dal fatto che l unica variabile presa in considerazione è quella degli studenti appartenenti al Corso di Studio considerato. Se gli studenti in questione sono almeno tre, la scheda dell insegnamento si riferisce solo all esito delle loro valutazioni; in caso contrario, riporta il risultato complessivo della valutazione dell insegnamento (ossia, la scheda presente nel report di Facoltà). In certi casi, ciò può generare confusione nei destinatari del rapporto, cui vengono restituiti risultati non interamente riferibili al loro Corso di Studio. Per ovviare a questo inconveniente, si possono valutare alcune possibili modifiche nella procedura: 1. Inserire nei report per Corso di Studio soltanto le valutazioni riferite agli insegnamenti facenti parte del relativo piano di studi (ammesso che questi siano esattamente individuabili all inizio di ciascun Anno Accademico): si tratterebbe cioè di prendere in considerazione anche la variabile dell insegnamento oltre che dello studente. Si tenga presente che, vista l esigenza di non alterare al momento la procedura informatica, questa modifica richiederebbe una pre-elaborazione del file prodotto in fase di acquisizione al fine di eliminare dai record relativi ad ogni insegnamento il riferimento a quei Corsi di Studio all interno del cui piano di studi non compare l insegnamento in questione. 2. Togliere dai report per Corso di Studio le schede relative a quei corsi che riportano meno di tre valutazioni (analogamente a quanto viene fatto a livello di Facoltà). Questo risultato può essere ottenuto eliminando le schede in questione in sede di revisione dell output. Tra le due opzioni, la prima è certamente realizzabile in minor tempo, ma comporta la perdita di un numero maggiore di informazioni (ad esempio, le valutazioni date da studenti 5

6 di un certo Corso di Studio ad insegnamenti inseriti nel proprio piano di studi come crediti liberi ). Riguardo ai corsi interfacoltà, in considerazione delle problematiche esposte nella precedente sezione, si ritiene che la procedura ideale debba prevedere l assegnazione di tutti gli insegnamenti alla Facoltà che li eroga e, analogamente, di ciascun docente alla Facoltà di afferenza (a condizione che una tale associazione sia sempre possibile). In tal modo, gli insegnamenti valutati dagli studenti iscritti a corsi interfacoltà andranno a far parte sia dei report relativi alla Facoltà in questione, sia di quelli relativi al Corso di Studio interfacoltà, sempre considerato all interno della Facoltà stessa. Le valutazioni dei docenti, viceversa, saranno incluse soltanto nei report di Facoltà, destinato al Preside. Di conseguenza, il Presidente di ogni Corso interfacoltà riceverà un report (riferito soltanto alla valutazione degli insegnamenti) per ciascuna Facoltà a cui il Corso di Studio in questione afferisce. Questa modifica richiederebbe soltanto un semplice intervento sui codici di docenti e insegnamenti in fase di importazione; ovviamente ciò è possibile soltanto se ciascun insegnamento e ciascun docente è associabile con certezza ad una singola Facoltà. 4. Raccomandazioni Per quanto concerne lo scarso utilizzo dei risultati del Questionario di valutazione da parte dei Comitati per la Didattica, se da un lato i Comitati poco possono fare per sollecitare i docenti a migliorare l erogazione del servizio (lezione frontale), dall altro lato molto potrebbero fare sull offerta, organizzazione e soprattutto assegnazione dei corsi. 6

7 Appendice 1. Linee Guida attuali per la valutazione della didattica La valutazione della didattica è realizzata attraverso un processo che coinvolge i Presidi delle Facoltà, i Comitati per la Didattica dei Corsi di Studio triennali e specialistici, i Centri Servizi di facoltà, i Docenti, gli Studenti Tutor e gli Studenti eletti nei Comitati per la Didattica, il Servizio Valutazione della Didattica del Centro Studi di Amministrazione e Controllo. I compiti di ogni attore, che ne descrivono pienamente il processo, sono così sintetizzabili: A - Compiti dei Presidi Redigere per il Nucleo di Valutazione d Ateneo una relazione di sintesi annuale sull andamento delle attività di valutazione della didattica, sui risultati ottenuti e sulle iniziative di miglioramento intraprese nella propria Facoltà. B - Compiti dei Comitati per la didattica (CpD) Distribuire e raccogliere i moduli di valutazione. Coordinare e monitorare le attività inerenti il proprio Corso di studio. Ricordare ai docenti le modalità e i tempi di distribuzione dei moduli di valutazione. Promuovere iniziative al fine di favorire il coinvolgimento degli studenti. Analizzare le elaborazioni pervenute e proporre iniziative volte al miglioramento della qualità della didattica. Redigere una relazione di sintesi annuale sull andamento della rilevazione, sui risultati ottenuti e sulle iniziative di miglioramento intraprese nel proprio corso di laurea (tale sintesi dovrà essere inviata al Preside della Facoltà). Diffondere, in accordo con il Preside, i dati delle valutazioni e delle relative iniziative adottate. C - Compiti dei Centri Servizio di Facoltà Presso ogni Segreteria di Presidenza, è stato nominato un referente a supporto dei Comitati per la didattica e dei docenti, nell organizzazione delle operazioni di distribuzione e raccolta dei moduli di valutazione. Compiti del Referente: monitoraggio di tutta l iniziativa; tenuta dei moduli da distribuire; individuazione di un luogo affidabile per la conservazione dei moduli compilati; invio dei moduli compilati alla Sezione di Valutazione della didattica, tramite il Servizio postale interno; raccolta delle relazioni di sintesi dei Comitati per la didattica e del Preside e inoltro della stessa alla Sezione valutazione della didattica. D - Compiti dei docenti Per le operazioni di distribuzione, il docente si avvarrà degli studenti tutori o della rappresentanza studentesca nei Cpd. Se non disponibili si avvarrà di uno o più studenti presenti in aula. Precedentemente alla distribuzione, il docente scriverà sulla busta che conterrà i questionari raccolti, il proprio nome e cognome, la data di rilevazione, il nome del modulo, unità o sub unità didattica da lui svolta (modulo Il Docente ), il nome del corso di insegnamento (modulo Il Corso ), il numero medio degli studenti frequentanti. Presentare l iniziativa agli studenti. Ritirare i moduli da distribuire in accordo con il referente del Centro Servizi di Facoltà. Compilare tutte le informazioni richieste nelle buste da utilizzare per la raccolta dei moduli. Distribuire il modulo di valutazione Il docente al termine dell'orario di lezione, quando sono state svolte almeno 2/3 delle ore di lezione previste per quel docente. I moduli compilati dovranno essere poi raccolti nelle apposite buste. 7

8 Distribuire il modulo di valutazione Il corso di insegnamento dopo che sono stati svolti circa i 5/6 delle ore previste per quel corso di insegnamento. I moduli compilati dovranno essere poi raccolti nelle apposite buste. Distribuire il modulo Commenti e suggerimenti ai fini del miglioramento della didattica. Questo modulo, dovrà essere trattenuto direttamente dal docente. Per le operazioni di distribuzione, il docente si avvarrà degli studenti tutori o della rappresentanza studentesca nei Cpd. Se non disponibili si avvarrà di uno o più studenti presenti in aula. Concordare con gli studenti che collaborano alla distribuzione/raccolta dei questionari la riconsegna delle buste al Centro Servizi di Facoltà. E - Compiti degli Studenti tutori e degli Studenti eletti nei Comitati per la didattica Partecipare alla riunione convocata dai Centri Servizi di Facoltà. Cooperare al monitoraggio delle operazioni previste per la valutazione, in collaborazione con i Centri Servizio. Consegnare al docente i moduli Commenti e suggerimenti ai fini del miglioramento della didattica, dopo la loro compilazione. Concordare con i docenti le modalità di riconsegna delle buste al Centro Servizi di Facoltà. F - Compiti del Servizio Valutazione della Didattica del Centro Studi di Amministrazione e Controllo e del Nucleo di Valutazione Coordinare e monitorare l intera attività di valutazione. Promuovere l iniziativa in tutto l ateneo. Organizzare la riunione informativa sulle modalità di realizzazione della rilevazione con i referenti dei Centri Servizio di Facoltà. Inviare il materiale per la rilevazione ai Centri Servizio di Facoltà. Garantire la tutela della riservatezza delle informazioni, sia agli studenti che ai docenti, nelle fasi di rilevazione ed elaborazione dei questionari (L. 675/96 e DPR 318/99). Diffondere i dati relativi ai docenti, in forma riservata, disponibili sul sito dei Servizi On-line Elaborare e inviare i dati in forma aggregata per Facoltà e Cpd. Pubblicizzare i principali risultati sulle Newsletter d ateneo e degli studenti e sulla pagina web Redigere un report annuale sull andamento della valutazione, sui risultati ottenuti e sulle iniziative di miglioramento sviluppate nell ateneo senese, sulla base delle sintesi inviate dai referenti di Facoltà. 8

9 Appendice 2. Indicatori di efficienza sull esperienza universitaria adottati da AlmaLaurea 7.GIUDIZI SULL'ESPERIENZA UNIVERSITARIA Siena Siena Siena Tutti gli Atenei maschi femmine lavoratori- studentistudenti lavoratori Sono complessivamente soddisfatti del corso di studi (%) decisamente sì 41,1 33,1 44,5 38,8 59,1 36,3 36,0 più sì che no 48,5 53,3 45,6 50,4 33,0 53,7 54,9 Sono soddisfatti dei rapporti con i docenti in generale (%) decisamente sì 30,4 20,1 32,7 28,8 53,4 25,0 21,4 più sì che no 57,9 63,9 54,9 59,9 35,9 64,3 67,9 Sono soddisfatti dei rapporti con gli studenti (%) decisamente sì 60,0 59,2 60,9 59,4 70,2 57,8 57,4 più sì che no 30,6 33,8 29,9 31,1 21,4 33,5 34,9 Valutazione delle aule (%) sempre o quasi sempre adeguate 36,2 22,2 37,4 35,4 52,1 31,8 32,7 spesso adeguate 40,7 44,3 40,1 41,1 35,7 43,2 42,0 Valutazione delle postazioni informatiche (%) erano presenti e in numero 41,2 31,7 42,4 40,4 37,9 41,8 45,5 adeguato erano presenti, ma in numero inadeguato 42,6 53,2 42,5 42,7 29,3 48,4 45,7 Valutazione delle biblioteche (prestito/consultazione, orari di apertura...) (%) decisamente positiva 43,8 26,8 45,9 42,4 42,5 44,8 45,3 abbastanza positiva 39,8 51,2 38,8 40,5 30,6 43,9 42,0 Ritengono che il carico di studio degli insegnamenti sia stato sostenibile (%) decisamente sì 38,1 30,8 40,7 36,4 50,1 36,5 32,1 più sì che no 52,1 57,1 50,2 53,3 41,6 54,9 58,8 Si iscriverebbero di nuovo all università? (%) sì, allo stesso corso dell Ateneo 74,0 67,4 75,9 72,8 80,3 72,6 74,9 sì, ma ad un altro corso dell Ateneo 9,8 11,9 9,0 10,4 10,1 10,3 9,1 sì, allo stesso corso ma in un altro 7,9 Ateneo 11,4 6,8 8,7 3,1 9,3 10,1 sì, ma ad un altro corso e in un altro Ateneo 4,5 6,9 4,1 4,8 3,1 5,6 4,0 non si iscriverebbero più all università 1,2 1,3 1,6 1,0 0,9 1,4 0,8 nessuna esperienza di lavoro 9

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