(Schema di decreto legislativo n. 107)

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1 Attuazione della direttiva 2009/158/CE, relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni dai Paesi terzi di pollame e uova da cova (Schema di decreto legislativo n. 107) N ottobre 2014

2 Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Verifica delle quantificazioni Attuazione della direttiva 2009/158/CE, relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni dai Paesi terzi di pollame e uova da cova (Schema di decreto legislativo n. 107) N ottobre 2014

3 La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi. SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO Servizio Responsabile / bs_segreteria@camera.it SERVIZIO COMMISSIONI Segreteria della V Commissione / com_bilancio@camera.it - 2 -

4 Estremi del provvedimento Atto n.: 107 Natura dell atto: Titolo breve: Relatore per la Commissione di merito: Gruppo: Schema di decreto legislativo Attuazione della direttiva 2009/158/CE relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai Paesi terzi di pollame e uova da cova Amato PD Relazione tecnica: presente verificata dalla Ragioneria generale Assegnazione Alla XII Commissione ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento (termine per l esame: 13 ottobre 2014) Alla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento (termine per l esame: 23 settembre 2014) - 3 -

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6 INDICE ARTICOLI SCAMBI E IMPORTAZIONI DI POLLAME E UOVA DA COVA... 4

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8 PREMESSA Lo schema di decreto legislativo reca norme di attuazione della direttiva 2009/158/CE, in materia di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni dai Paesi terzi di pollame e uova da cova. Il provvedimento è adottato in attuazione della delega conferita al Governo dall articolo l della legge 96/2013 (legge di delegazione europea 2013). Tale norma ha delegato il Governo ad adottare i decreti legislativi attuativi delle direttive indicate in appositi allegati (la direttiva 2009/158/UE figura nell elenco B, nel quale sono ricompresi gli atti da sottoporre all esame delle competenti Commissioni parlamentari) ed ha precisato alcuni principi e criteri direttivi di carattere generale per l esercizio delle deleghe. Riguardo al meccanismo finanziario da utilizzare in sede di recepimento, l articolo 1, comma 4, prevede che eventuali spese non contemplate da leggi vigenti - non riguardanti l attività ordinaria delle amministrazioni interessate - possano essere previste nei decreti legislativi entro i limiti occorrenti per l adempimento degli obblighi di attuazione delle relative direttive. Alla copertura si provvede, in via principale, con i fondi già assegnati alle competenti amministrazioni e, nel caso in cui i predetti oneri non possano essere coperti con tali fondi, attingendo al Fondo di rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie di cui all articolo 5 della legge 183/1987. Come affermato dalle relazioni allegate al testo, il provvedimento è finalizzato a dare attuazione ad una direttiva di codifica, che in quanto tale è priva dal punto di vista normativo - di una vera portata innovativa. Infatti le norme di polizia sanitaria contenute nella direttiva 2009/158/CE sono già sostanzialmente vigenti nell'ordinamento nazionale, essendo contenute nel DPR 587/1993 ("Regolamento recante attuazione della direttiva 90/539/CEE relativa alle norme di polizia veterinaria per gli scambi intercomunitari e le importazioni in provenienza dai Paesi terzi di pollame e uova da cova"). L'unico aspetto innovativo del provvedimento in esame riguarda l introduzione di norme sanzionatorie (contenute nell articolo 26). Si segnala che il testo composto da 28 articoli e da 5 allegati tecnici - è corredato di relazione tecnico-finanziaria, verificata positivamente dalla Ragioneria generale dello Stato. Si esaminano di seguito le norme considerate dalla relazione tecnica

9 VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI ARTICOLI 1-28 Scambi e importazioni di pollame e uova da cova Le norme stabiliscono i requisiti igienico-sanitari necessari per ammettere le uova da cova e il pollame agli scambi intracomunitari e alle importazioni da Paesi terzi (articoli 1-25). L articolo 26 stabilisce le sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni alle prescrizioni recate dal provvedimento in esame, disponendo che all accertamento e all irrogazione delle sanzioni debbano provvedere gli Uffici periferici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC), i Posti di ispezione frontaliera, le regioni e le province autonome (commi 1, 2, 3 e 5). I proventi delle sanzioni sono devoluti alle autorità competenti all irrogazione delle medesime. Le somme di pertinenza statale sono versate ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente riassegnate ai capitoli di spesa del Ministero della salute destinati al potenziamento delle attività di accertamento (comma 7). Il comma 4 dell articolo 26 delinea una procedura specifica per la regolarizzazione delle violazioni di lieve entità. Tale procedura prevede l accertamento e la contestazione dell inadempienza, la diffida a regolarizzare la violazione, il pagamento di una sanzione ridotta, le prescrizioni per la rimozione delle irregolarità, la sospensione delle attività di accertamento, la verifica dell ottemperanza alla diffida, la possibile estinzione dell illecito. L articolo 27 dispone che dall attuazione del provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri né minori entrate per la finanza pubblica. Stabilisce, inoltre, che le amministrazioni interessate devono provvedere ai necessari adempimenti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. La relazione tecnica sottolinea che la direttiva oggetto di recepimento (direttiva 2009/158/CE) è finalizzata a dare maggiore organicità e chiarezza alle norme di polizia sanitaria, già vigenti, che sovrintendono agli scambi intracomunitari e alle importazioni da Paesi terzi. Ciò attraverso la codificazione delle diverse disposizioni comunitarie contenute nella direttiva 90/539/CEE e nei successivi interventi che l hanno modificata ed integrata in modo sostanziale. Lo schema di decreto legislativo è quindi finalizzato a coordinare e razionalizzare le disposizioni contenute nel DPR 387/1993 (Regolamento di polizia veterinaria per gli scambi intercomunitari e le importazioni di pollame e uova da cova), nonché a introdurre un sistema di sanzioni, prevalentemente pecuniarie, da comminare ai trasgressori con finalità dissuasive. Tale sistema sanzionatorio costituisce, dal punto di vista normativo, l unico elemento di novità presente nel provvedimento, in quanto non è previsto dalla normativa di settore attualmente in vigore

10 La RT elenca, inoltre, i capitoli di spesa sui quali sono allocate le risorse che vengono attualmente utilizzate per la copertura dei costi derivanti dalle attività di controllo svolte dagli Uffici periferici veterinari adempimenti comunitari (UVAC) e dai Posti di ispezione frontaliera. In particolare, la RT richiama i seguenti capitoli di spesa: capitolo 5100 piano di gestione 10: Spese per gli uffici veterinari nei posti di confine, nei porti, negli aeroporti, nelle dogane interne e negli uffici per gli adempimenti CE per l'acquisto di materiale sanitario, attrezzature e strutture da utilizzarsi per il controllo igienico-sanitario per le operazioni diagnostiche e per le ricerche di laboratorio eseguite anche dopo lo sdoganamento nel primo comune di destinazione nei confronti degli animali, delle carni e dei prodotti ed avanzi animali in importazione e nei confronti degli animali in esportazione ; capitolo 5100 piano di gestione 15: "Spese di funzionamento degli uffici per gli adempimenti CE e Posti di ispezione frontaliera"; capitolo 5023 piano di gestione 1: "Rimborso dei compensi chilometrici per i servizi resi a richiesta di privati o di enti, nonché indennità di missione per i servizi svolti fuori del circuito doganale nell ambito territoriale della circoscrizione dal personale degli uffici di sanità marittima ed aerea e di frontiera e degli uffici veterinari di confine, di porto, di aeroporto e di dogana interna". La RT afferma, infine, che lo schema di decreto legislativo non contempla adempimenti ulteriori a carico delle pubbliche amministrazioni rispetto a quelli già previsti dal DPR 587/1993 e non comporta oneri finanziari aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato. Al riguardo si prende atto di quanto affermato dalla relazione tecnica circa la sostanziale assenza - nel provvedimento - di norme aventi una portata innovativa rispetto alla vigente disciplina in materia di polizia veterinaria nel settore in esame. Ciò con la sola eccezione evidenziata dalla stessa RT delle norme con cui viene introdotto un sistema sanzionatorio in precedenza non previsto (articolo 26). In ordine a quest ultimo aspetto (nuovo sistema sanzionatorio), andrebbe chiarito se le risorse già disponibili in bilancio per finalità di controllo (v. i capitoli di spesa puntualmente richiamati dalla RT) risultino sufficienti sia per il complesso delle funzioni ordinarie attualmente esercitate dagli uffici sia per l esecuzione dei nuovi compiti di accertamento e di irrogazione delle sanzioni previsti dall articolo 26. Tale chiarimento andrebbe acquisito anche con specifico riferimento alle competenti strutture delle regioni e delle province autonome. Ai fini di una valutazione del possibile impatto amministrativo delle norme in esame, si ricorda che - in base all articolo 26, comma 4 - a fronte di violazioni di lieve entità occorre eseguire una procedura - 5 -

11 articolata che richiede una serie di adempimenti fra loro connessi (accertamento e contestazione dell inadempienza; diffida a regolarizzare la violazione; verifica del pagamento della sanzione ridotta; verifica della rimozione delle irregolarità; possibile estinzione dell illecito). Sempre riguardo al sistema sanzionatorio, andrebbe chiarito se, ed in quale misura, i proventi delle nuove sanzioni (il cui utilizzo è previsto dall articolo 26, comma 7) risultino necessari per integrare le risorse già disponibili a normativa vigente per l esecuzione delle attività di accertamento. Si evidenzia, in proposito, che le entrate da sanzioni sono per loro natura caratterizzate da un andamento incerto, variabile di anno in anno, e quindi generalmente non sono considerate idonee a garantire il finanziamento di spese obbligatorie. In merito ai profili di copertura finanziaria, si segnala che la relazione tecnica chiarisce che i costi derivanti dall attività di controllo svolta dagli uffici periferici del Ministero della salute saranno coperti a valere sulle risorse già disponibili a legislazione vigente iscritte nei capitoli 5100 (piani di gestione 10 e 15) e 5023 (piano di gestione 1) che - sulla base di una interrogazione effettuata al sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato in data del 3 ottobre recano in termini di competenza per l esercizio in corso una disponibilità pari ad oltre il 60 per cento delle risorse stanziate dalla legge di bilancio per il In particolare si ricorda che le disponibilità in termini di competenza relative ai suddetti capitoli sono pari, rispettivamente, a euro , e a