Reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca

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1 Reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca (Schema di decreto legislativo n. 166) N giugno 2015

2 Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Verifica delle quantificazioni Reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca (Schema di decreto legislativo n. 166) N giugno 2015

3 La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi. SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO Servizio Responsabile / bs_segreteria@camera.it SERVIZIO COMMISSIONI Segreteria della V Commissione / com_bilancio@camera.it

4 INFORMAZIONI SUL PROVVEDIMENTO Atto n. 166 Natura dell atto: Schema di decreto legislativo Titolo breve: Attuazione di disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI relativa all'applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca Riferimento normativo: Articolo 9 della legge 7 ottobre 2014, n. 154 Relatore per la Commissione di merito: Amoddio Gruppi: PD Relazione tecnica (RT): presente Commissione competente: II Giustizia VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI Nella presente Nota sono riportati sinteticamente i contenuti delle disposizioni dello schema di decreto legislativo in esame che presentano profili di carattere finanziario e le informazioni fornite dalla relazione tecnica (vedi tabella). Vengono quindi esposti gli elementi di analisi e le richieste di chiarimento considerati rilevanti ai fini di una verifica degli effetti finanziari. Il provvedimento è adottato ai sensi dell articolo 9, della legge n. 154/2014 (Legge di delegazione europea secondo semestre), che delega il Governo a recepire nell ordinamento italiano la decisione quadro 2006/783/GAI, relativa all applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca, fissando i relativi principi e criteri direttivi. Detto articolo individua principi e criteri direttivi specifici da seguire nell'attuazione della decisione quadro, disponendo che alle relative attività si debba provvedere con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI Articolo 1: definisce la decisione di confisca come il provvedimento assunto da un autorità giudiziaria nell ambito di un procedimento penale - con il quale un soggetto viene definitivamente privato di un bene. In tale definizione rientrano anche gli specifici provvedimenti di confisca e di prevenzione disposti per il contrasto alla criminalità mafiosa. ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica afferma che con il termine decisioni di confisca si definisce una "sanzione o misura finale imposta da una autorità giudiziaria a seguito di un procedimento per uno o più reati e che consiste nel privare taluno definitivamente di un bene. Ciò premesso, la RT non ascrive effetti onerosi all articolo

5 DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI Articolo 2: individua una serie di attività che il Ministero della giustizia, in qualità di autorità centrale, è tenuto a svolgere ai fini della ricezione e della trasmissione delle richieste in materia di decisioni di confisca. Sono interessati ai relativi adempimenti, oltre al Ministero, anche le corti d appello e le autorità giudiziarie competenti per territorio. I certificati che accompagnano le decisioni devono essere tradotti nella lingua dello Stato di esecuzione. Articolo 3: disciplina l esecuzione delle decisioni di confisca emesse in altri Stati membri, individuando i criteri in base ai quali l'italia provvederà in ordine alle relative richieste. Articolo 4: delinea la competenza a riconoscere e a dare esecuzione alla richiesta proveniente da altro Stato membro. L autorità competente è la corte d appello competente per territorio. Articolo 5: delinea il procedimento per il riconoscimento e l'esecuzione della decisione di confisca davanti alla corte di appello, disciplinando le comunicazioni con le autorità italiane ed europee interessate. Articolo 6: individua le ipotesi in cui la corte d appello può rifiutare il riconoscimento e l esecuzione della decisione di confisca. A tal fine la corte può consultare l'autorità di emissione della decisione, anche tramite la Rete giudiziaria europea, o il Ministro della giustizia. Articolo 7: prevede che la corte d appello, con decreto motivato, possa disporre il rinvio dell esecuzione della decisione di confisca. Articolo 8: prevede che gli interessati possano proporre ricorso ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica afferma la neutralità finanziaria della norma ed evidenzia che i necessari adempimenti affidati agli uffici giudiziari e al Ministero della giustizia - potranno essere espletati con le ordinarie risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Si tratta, infatti, di attività istituzionalmente svolte dal Ministero della giustizia in attuazione delle direttive concernenti la cooperazione giudiziaria con gli altri paesi dell UE. In particolare le attività in capo all'autorità centrale saranno svolte dall ufficio della Direzione generale della giustizia penale del Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero, che assolve istituzionalmente ai compiti attinenti alla cooperazione giudiziaria internazionale. Le spese di funzionamento dell ufficio, ivi comprese quelle di personale, rientrano nell'ambito degli stanziamenti iscritti nella missione 6 - U.d.V. 1.2 "Giustizia civile e penale" C.d.R. Dipartimento degli affari di giustizia del Ministero della giustizia. Anche le attività di riconoscimento ed esecuzione delle decisioni di confisca esercitate dalle corti d appello possono essere fronteggiale nell'ambito delle ordinarie spese di funzionamento iscritte nella medesima U.d.V La relazione tecnica esclude effetti onerosi. La relazione tecnica esclude effetti onerosi. La relazione tecnica afferma che le necessarie attività - ordinariamente espletate dall autorità giudiziaria - potranno essere fronteggiate con le risorse già disponibili a legislazione vigente e, pertanto, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato. In particolare, le risorse finanziarie destinate preposte a tali adempimenti sono iscritte tra le spese di funzionamento della U.d.V. 1.2 "Giustizia civile e penale" C.d.R. Dipartimento dell 'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi. La relazione tecnica afferma la sostanziale neutralità finanziaria della norma. La relazione tecnica afferma la sostanziale neutralità finanziaria della norma. La relazione tecnica afferma che la norma non determina riflessi negativi, anche dal punto di vista organizzativo

6 DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI per Cassazione contro la sentenza emessa dalla corte d appello. Articolo 9: disciplina l ipotesi di più decisioni di confisca contro la stessa persona e per i medesimi beni. Articolo 10: disciplina gli adempimenti procedimentali affidati alle autorità giudiziarie italiane nel caso di esecuzione di una decisione di confisca relativa a beni che si trovano sul territorio di un altro Stato membro. Articolo 11: disciplina le modalità di trasmissione della decisione di confisca e il certificato ad essa relativa. Articolo 12: disciplina la trasmissione della decisione a più Stati per l'esecuzione. Articolo 13: prevede l'applicabilità delle norme del codice di procedura penale e delle leggi complementari, in quanto compatibili. Articolo 14: disciplina la destinazione di quote delle somme conseguite dallo Stato italiano quale Stato di esecuzione di decisioni di altri Stati. In particolare viene previsto che il 100% degli importi pari od inferiori a euro ed il 50% di quelli superiori ad euro affluiscono, previo versamento all entrata del bilancio dello Stato, al Fondo unico giustizia. Nel caso di somme superiori a euro , il 50 % viene restituito allo Stato di emissione. Viene, altresì, stabilito che i beni che non possono essere venduti o trasferiti allo Stato di emissione sono trasferiti al patrimonio disponibile dello Stato e destinati all'agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizza. Articolo 15: prevede che, in caso di responsabilità dello Stato italiano per i danni causati nell esecuzione di una decisione di confisca, il ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica non ravvisa nella norma alcun profilo di carattere finanziario. La relazione tecnica non ravvisa nella norma alcun profilo di carattere finanziario. La relazione tecnica afferma che gli adempimenti previsti dalla norma potranno essere espletati con le ordinarie risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, trattandosi di attività ordinariamente e istituzionalmente svolte dal Ministero della giustizia in attuazione delle direttive concernenti la cooperazione giudiziaria con gli altri paesi UE. La relazione tecnica afferma la neutralità finanziaria della norma, avente carattere meramente procedimentale. La relazione tecnica ribadisce le finalità della norma. La relazione tecnica afferma che dalla norma può derivare un aumento delle entrate per il bilancio dello Stato, peraltro di difficile quantificazione. La RT fa riferimento, in particolare, al versamento - da parte di Equitalia Giustizia SpA in qualità di gestore ex lege delle risorse del Fondo unico giustizia delle risorse oggetto di provvedimenti di confisca disposti dall autorità giudiziaria. La relazione tecnica afferma che le ipotesi di risarcimento da parte dello Stato rivestono carattere di estrema marginalità e non sono suscettibili, pertanto, di configurare profili di significativa onerosità a carico della finanza pubblica

7 DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI Ministro della giustizia richieda allo Stato di emissione il rimborso degli importi versati alle parti a titolo di risarcimento, salvo il caso in cui il danno sia dovuto esclusivamente alla condotta dello Stato italiano in qualità di Stato di esecuzione. Gli importi ottenuti a titolo di rimborso affluiscono, previo versamento all entrata del bilancio dello Stato, al Fondo unico giustizia. Articolo 16: prevede che accordi o intese conclusi con altri Stati membri restano impregiudicati qualora siano rispondenti agli obiettivi della decisione quadro e contribuiscano a semplificare le procedure di esecuzione delle decisioni di confisca. Articolo 17: afferma che dall esecuzione del decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato e che le amministrazioni dello Stato provvedono agli adempimenti previsti con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica segnala la neutralità finanziaria della norma. La relazione tecnica ribadisce il contenuto della norma. Al riguardo si osserva che la relazione tecnica non reca una stima degli oneri connessi alle ipotesi di risarcimento da parte dello Stato italiano previste dall articolo 15 per i danni causati nell esecuzione di una decisione di confisca, in quanto la stessa relazione sottolinea il carattere marginale di tali effetti. Si assume pertanto che, nel caso in cui questi dovessero verificarsi, i mezzi finanziari per il risarcimento dovrebbero essere individuati a valere su specifici stanziamenti di bilancio ovvero mediante appositi provvedimenti legislativi. Sul punto appare opportuno acquisire l avviso del Governo. Non si formulano osservazioni con riferimento alle restanti norme dello schema di decreto, considerata la loro natura essenzialmente procedurale e nel presupposto che gli adempimenti affidati al Ministero della giustizia e ai competenti organi giudiziari possano essere - 4 -

8 effettivamente svolti nell ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili a legislazione vigente. Infine, sarebbe utile una conferma che le spese per traduzioni connesse all attuazione dell Accordo possano trovare copertura nei relativi stanziamenti di bilancio già esistenti in base alla vigente normativa