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- Angelica Giannini
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3 INTRODUZIONE L obiettivo di questo manuale è quello di fornire i concetti base relativi l analisi grafica. Esso permetterà al lettore di capire cosa è l analisi tecnica e perchè il suo studio è utile per operare sui mercati finanziari. I concetti esposti in tale manuale sono solo una piccolissima parte dell analisi tecnica, non sufficiente per poter operare sui mercati finanziari. 3
4 LA TEORIA DI DOW Charles Henry Dow può essere considerato il padre dell analisi tecnica. I suoi lavori sono stati pubblicati sulle pagine del Wall Street Journal, da lui stesso edito, a partire dal 1884, ma soltanto nel 1903, dopo la sua morte, che questi sono stati raccolti da un suo allievo, S.A. Nelson, e sviluppati da Hamilton nel 1922 e Rhea nel Dow è noto a tutti per aver creato un indice del mercato azionario americano, tutt ora fra i più seguiti: Dow-Jones. A quel tempo l indice Dow- Jones includeva 11 titoli di cui 9 erano di compagnie ferroviarie e fu poi suddiviso in due indici diversi nel 1897, il Dow-Jones Industrial Average e il Dow-Jones Transportation Average. Nei suoi articoli Dow osservò l evoluzione dei due indici evidenziando delle regole generali che spiegherebbero il comportamento dei prezzi. Queste regole sono: Le medie scontano tutto. Ciò significa che il prezzo comprende in sé tutte le informazioni esistenti. Infatti ogni qual volta si registra una nuova informazione gli operatori tendono a diffonderla provocando così un aggiustamento del prezzo. Le due medie devono confermare la tendenza. Ai tempi di Dow esistevano solo i due indici elaborati da lui. Una tendenza espressa da uno dei due doveva quindi secondo Dow essere confermata anche dall altro per essere attendibile. Esistono tre tipi di tendenza. In un movimento di mercato è possibile identificare un trend primario, ossia un ampio movimento al rialzo o al ribasso con durata di 12/36 mesi, che si articola in una serie di massimi/minimi crescenti/decrescenti. Il trend secondario rappresenta invece una correzione temporanea del trend principale e si realizza in un 4
5 periodo di tempo compreso fra uno e tre mesi arrivando a ritracciare fra 1/3 e 2/3 del trend principale. Il terzo tipo di tendenza è dato dalla fluttuazione giornaliera o trend di brevissimo periodo (dura al massimo qualche settimana). Spesso i trend di brevissimo periodo rappresentano delle correzioni del trend secondario. Il corso del trend principale è a sua volta caratterizzato da tre fasi: o una fase di "accumulazione", durante la quale gli operatori, approfittando di prezzi convenienti e di un disinteresse da parte della Borsa, procedono ad acquistare titoli; o una fase intermedia, che origina dal diffondersi di notizie positive relative il titolo, che richiama nel mercato la massa degli investitori, determinando un deciso rialzo dei prezzi ; o una terza fase dominata dall ingresso sul mercato dei piccoli risparmiatori, ingresso che provoca decisi rialzi dei prezzi. Durante questa fase gli operatori che hanno accumulato nella prima fase iniziano a "distribuirli" liquidando le proprie posizioni e dando quindi il via ad una fase di discesa dei prezzi. La tendenza deve essere confermata dall andamento dei volumi scambiati. In un trend positivo quindi i volumi dovrebbero aumentare durante i movimenti al rialzo e diminuire durante le fasi di correzione. Viceversa per i trend ribassisti. Un trend rimane tale fino al verificarsi di un preciso segnale di inversione. Il trend si esaurisce quando si verifica almeno un massimo relativo inferiore a quello precedente, nel caso di un trend al rialzo, oppure quando si verifica un minimo relativo superiore a quello precedente, nel caso di un trend al ribasso. Non sempre una tendenza è definita. Vengono chiamate "linee" delle fasi di movimento orizzontale dei prezzi all interno di un canale che solitamente si configura nel corso di una fase di accumulazione o di distribuzione. Normalmente la formazione di un canale laterale anticipa un forte movimento del mercato, ma non è prevedibile la direzione del movimento di uscita dal canale laterale. 5
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7 GRAFICI E VOLUME Sono necessari due strumenti per effettuare l'analisi tecnica:prezzi e volumi. Lo strumento che consente di visualizzare una serie storica di prezzi è il grafico. Esistono diversi tipi di grafico a disposizione dell'analista. La differenza tra i diversi grafici è costituita dalla quantità di informazioni visualizzabili sul grafico. La raffigurazione più semplice è il "line chart" che fornisce un unico valore, normalmente il prezzo di chiusura. Questo tipo di grafico, pur fornendo un utile quadro generale del mercato o del titolo in esame: Esempio grafico chart line Il "bar chart" è il grafico più comunemente usato dagli analisti. Consente di ottenere tutte le informazioni a disposizione su un determinato titolo o mercato: prezzo di apertura, prezzo minimo, prezzo massimo e chiusura. In un bar chart il limite superiore dell asta rappresenta il prezzo massimo 7
8 toccato, quello inferiore rappresenta il prezzo minimo, la tacca di sinistra rappresenta il valore di apertura e quella di destra il valore di chiusura. Esempio grafico bar chart Il grafico "candlestick", detto "candele giapponesi" è stato ideato in Giappone nel 1700 per il mercato del riso, sia a pronti che a termine. I giapponesi attraverso l'interpretazione delle candele giapponesi facevono previsioni circa l'andamento dei prezzi.il tipo di analisi è spiegato in uno dei capitoli seguenti. 8
9 Esempio grafico a candele I grafici fin qui analizzati sono costruiti utilizzando un asse delle ordinate (y) che evidenzia i valori e un asse delle ascisse (x) che evidenzia il tempo. I valori sull asse delle ordinate possono essere espressi sia in scala aritmetica che in scala semilogaritmica. A seconda del tipo di scala prescelto l aspetto complessivo del grafico cambia. La scala semilogaritmica risulta più indicata in caso di alti incrementi del valore in quanto le proporzioni dei vari incrementi risultano rispettate. Per esempio in caso di rialzo del 100%, dal valore 100 al valore 200, la linea risulta più ripida rispetto a quella del passaggio dal valore 200 al valore 300 (+50%). Volume Il volume rappresenta invece il numero di unità (azioni) scambiate durante la giornata borsistica. Esso assume un'importanza fondamentale durante 9
10 le analisi dei grafici. Un qualsiasi segnale direzionale del trend ha maggiore significatività previsionale se accompagnato da alti volumi, mentre diamo meno significato direzionale ad un segnale accompagnato da volumi bassi.il volume rappresenta la benzina di un trend.quindi in fase di trend una decrescita dei volumi può essere un campanello d'allarme Grafico con volume 10
11 Le trendlines Una volta chiarito il concetto di supporto e di resistenza,si può analizzare un altro strumento tecnico: la trendline o linea di tendenza. Le trendlines di fondo rappresentano uno degli strumenti più semplici utilizzati dagli analisti tecnici. Una trendline rialzista è la linea retta (in un trend rialzista) che congiunge i minimi. Una trendline ribassista (in un trend ribassista) è la linea che congiunge i massimi. Disegnare la trend line Per disegnare la trend line bisogna prima di tutto evidenziare il trend. Ciò significa che per disegnare una trendline rialzista, sono necessari almeno due minimi con il secondo più alto del precedente. Sebbene i criteri per tracciare una trendline siano differenti, rimane fermo il punto che un analista tecnico deve essere ragionevolmente sicuro che sia stato raggiunto un secondo minimo(reaction love) dopo aver identificato il primo. Una volta individuati i due minimi ascendenti si potrà disegnare una linea diritta al rialzo verso destra che li congiunga. Finora le trendlines tracciate sono solo provvisorie, ma per confermare la validità,le stesse linee dovrebbero essere testate una terza volta, e successivamente rimbalzare da essa. Sono necessari due punti per disegnare una trendline e un terzo per confermare la validità. Inoltre bisogna considerare che i prezzi potrebbero anche sporcare di poco la trend line, questo non pregiudicherebbe la validità della stessa. Come usare la trendline Una volta che il terzo punto viene confermato e il trend procede lungo la retta disegnata. Una delle caratteristiche basilari del trend è la sua continuità. Di conseguenza, una volta che il trend assume una certa 11
12 inclinazione,identificata dalla trendline, solitamente tende a mantenerla. Quindi la trendline non aiuta solo a determinare le estremità della fase di correzione ma, cosa ancor più importante,segnala eventuali cambiamenti del trend. In un trend rialzista,per esempio, spesso l inevitabile correzione al ribasso testerà o si avvicinerà alla linea di tendenza rialzista (up trendline). Al contrario una trendline al ribasso potrà essere usata come area di resistenza per vendere meglio. Finchè la trendline non viene violata può essere usata per determinare le aree d acquisto o di vendita. La rottura della trendline segnala un inversione di trend, per liquidazione di tutte le posizioni nella direzione del trend precedente. Molto spesso, la rottura della trendline è un avvertimento d inversione di tendenza. Cosi come accade per livelli di supporto e di resistenza,anche le trendlines, una volta violate, invertono i rispettivi ruoli. In altre parole una trendline rialzista(cioè una linea di supporto) diventerà una linea di resitenza una volta rotta al ribasso. Una trendline al ribasso(cioè una linea di resistenza) diventerà sempre di supporto, una volta che è stata decisamente rotta. Perciò è sempre una buona idea proiettare tutte le trendlines il più possibile verso destra, anche quando esse sono già state rotte. La linea del canale, è un altra utile applicazione della tecnica delle trendlines. Talvolta infatti i prezzi fluttuano tra due linee parallele: la linea di tendenza principale e la linea del canale. Ovviamente,quando l analista riconosce l esistenza di un canale,lo potrà anche usare,per avere dei buoni profitti. Tracciare le linee del canale è abbastanza semplice. In un uptrend bisognerà prima disegnare la linea al rialzo principale collegando i minimi. Dopo di che, si disegnerà una linea, partendo dal primo massimo prominente che risulterà parallela alla linea principale rialzista; entrambe le linee saranno indirizzate verso destra, dando luogo cosi a un canale. Se il successivo rimbalzo raggiunge e corregge la linea del canale significa che probabilmente il canale è valido. Lo stesso vale per downtrend, ovviamente nella direzione opposta. 12
13 Il Buy scatta alla rottura di resistenze statiche, linee rosse, al rientro in canale di lungo termine linea arancione, alla rottua delle trend line ribassiste di breve termine,linee nere. Sell alla rottura verso il basso dei supporti statici, linee verdi, alla rottura delle trend lines rialziste di breve e di lungo, 13
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15 LE FIGURE Uno dei dogmi dell'analisi tecnica si fonda sul principio che la storia ripete sé stessa. Partendo da questo assunto, viene spontaneo ipotizzare che alcuni comportamenti si riproducano con sistematicità rendendo possibile, se individuati in tempo, la formulazione di ipotesi sulla successiva evoluzione. La branca dell'analisi tecnica che si dedica allo studio di questi patterns ripetitivi, detta analisi grafica o chartismo, individua, nei grafici dei prezzi, alcune figure standard alle quali assegna dei significati ben precisi. Prima di descrivere le più importanti occorre precisare che, in relazione alla evoluzione normalmente manifestata nel tempo, queste figure possono assumere caratteristiche di *consolidamento *inversione Le figure di consolidamento si formano nel corso di una fase di assestamento, in attesa che le quotazioni riprendano la tendenza originaria o invertano il loro andamento. Le figure di inversione, invece, si formano al culmine di una tendenza definita e anticipano l'avvio di un movimento contrario. Figure di consolidamento: triangoli Si formano con successive oscillazioni del grafico all'interno di due rette che delimitano massimi e minimi convergenti. Si distinguono in tre tipi: simmetrici, caratterizzati dall'esistenza di due trendlines convergenti, inclinate nella stessa misura ma in direzione opposta; ascendenti, caratterizzati dall'esistenza di una retta di supporto ascendente e di una di resistenza orizzontale; hanno carattere previsivo prevalentemente rialzista; discendenti, caratterizzati dall'esistenza di una retta di resistenza 15
16 discendente e di una di supporto orizzontale; hanno carattere previsivo prevalentemente ribassista. A prescindere dal tipo di triangolo in corso di formazione, solo la perforazione del supporto o della resistenza può dare indicazioni sulla futura evoluzione della tendenza. 16
17 Figure di consolidamento: bandiere Si formano, dopo una forte espansione del trend sottostante, con uno sviluppo temporaneo del grafico all'interno di un canale orientato in direzione contraria a quella del trend principale, la cui ripresa ha origine solo con la perforazione del lato del citato canale opposto a quello della pendenza. Figure di consolidamento: rettangoli Sono caratterizzati da una serie di oscillazioni del grafico all'interno di due rette parallele orizzontali. E' la perforazione del supporto (parallela inferiore) o della resistenza (parallela superiore) che fornisce indicazioni in merito alla futura evoluzione della tendenza. 17
18 Figure di inversione: testa e spalle - testa e spalle rovesciato La più nota figura di inversione prende il nome di testa e spalle. Nel corso di un trend rialzista, il grafico ripiega formando un primo picco, la spalla sinistra. Successivamente, i prezzi riprendono a salire portandosi al disopra del primo picco prima di ripiegare approssimativamente a livello del precedente avvallamento; il nuovo picco prende il nome di testa. Infine, i prezzi hanno un'ultima impennata, fino a un livello più basso di quello della testa, per poi ripiegare una terza volta formando così la spalla destra. La figura, a questo punto, non è ancora confermata. Perché si abbia conferma della inversione della tendenza in corso è necessario tracciare una retta passante per i primi due minimi, la linea del collo o neckline; solo dopo che il grafico avrà perforato verso il basso questa linea si potrà considerare avviata una nuova tendenza ribassista. Occorre tenere presente peraltro che, solitamente, dopo essere sceso al disotto delle neckline, il grafico rimbalza provvisoriamente a livello della stessa neckline prima di riprendere definitivamente la strada del ribasso. Specularmente al testa e spalle, si può parlare di testa e spalle rovesciato quando l'analoga figura si forma, all'inverso, al termine di una tendenza ribassista. 18
19 Figure di inversione: doppio massimo - doppio minimo Il doppio massimo si forma al culmine di una tendenza rialzista con l'apparizione di un primo ripiegamento, un successivo rimbalzo a livello del 19
20 precedente picco e, infine, un ultimo ribasso al disotto del supporto passante per l'avvallamento formatosi tra i due picchi. Solo la perforazione di tale supporto costituisce conferma dell'avvenuta inversione di tendenza. Peraltro, così come visto anche per il testa e spalle, è frequente rilevare la presenza di un rimbalzo del grafico fino a livello del precedente supporto, ora resistenza, prima dell'avvio definitivo della nuova tendenza ribassista. Specularmente al doppio massimo, si può parlare di doppio minimo quando l'analoga figura si forma, all'inverso, al termine di una tendenza ribassista. 20
21 Figure di inversione: triplo massimo - triplo minimo Il triplo massimo presenta le caratteristiche, congiunte, del testa e spalle e del doppio massimo. Anche il triplo minimo, ovviamente, presenta le caratteristiche del testa e spalle rovesciato e del doppio minimo. 21
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23 OSCILLATORI Gli "oscillatori" o "indicatori" sono strumenti statistico-matematici, utilizzati per effetuare analisi più profonde sui grafici. Attraverso di essi è possibile evidenziare informazioni che sfuggono alla semplice analisi grafica. Queste informazioni sono molto importanti nella pratica di trading e sono i livelli di ipercomprato e ipervenduto, la volatilità, le divergenze e l accelerazione. I segnali degli oscillatori devono essere utilizzati come conferma o meno di segnali grafici. Gli oscillatori più utilizzati dai trader e dagli analisti sono la Media Mobile, il Momentum e il Relative Strength Index (RSI), lo Stocastico.Alcuni di questi sono oscillatori trend-following, ossia analizzano la tendenza, altri hanno lo scopo di evidenziare gli eccessi del mercato (ipercomprato e ipervenduto) o le oscillazioni cicliche. Medie mobili La Media Mobile è un oscillatore trend-following, ossia analizza la tendenza in atto. Può essere di tre tipi: semplice, ponderata ed esponenziale. E possibile tarare la Media Mobile in funzione delle analisi che l operatore deve realizzare. L esatta taratura della Media Mobile è funzione del profilo temporale dell operazione che si deve svolgere. Infatti un numero di rilevazioni contenute fornirà una Media Mobile molto reattiva alle variazioni della serie in esame mentre viceversa una Media Mobile tarata su un numero elevato di sessioni è più indicata a rilevare i movimenti di medio-lungo periodo. La "taratura" ottimale è anche funzione della volatilità del mercato preso in esame,ad esempio per serie storiche molto volatili sarà opportuno utilizzare Medie Mobili con un numero di sessioni più elevate così da 23
24 limitare i falsi segnali generati. Per "ottimizzazione" si intende quindi la ricerca del timing più indicato che consenta di evitare i falsi segnali e di evitare nel contempo di avere indicazioni eccessivamente in ritardo rispetto ai movimenti del mercato. E possibile procedere verificando quale tipo di Media Mobile abbia dato i migliori risultati su quel particolare mercato nel passato.anche se occorre considerare che i movimenti futuri saranno diversi da quelli già verificatisi e quindi il risultato potrà essere dissimile da quello sperato. E conveniente testare quindi la Media Mobile sia in periodi di bassa volatilità che in momenti di alta volatilità, sia in periodi di mercato direzionale che in fasi di congestione, sia durante trend rialzisti che ribassisti. Per ottenere la Media Mobile si procede facendo la media aritmetica di "n" sessioni. Ad ogni nuova sessione che si forma sul grafico l oscillatore aggiunge alla media aritmetica il nuovo valore e toglie il primo valore della serie. In una Media Mobile ponderata invece, nel caso per esempio di una MM a 10 giorni, il decimo valore viene moltiplicato per 10, il 9 per 9 e così via e il totale diviso per la somma dei multipli. Nella Media Mobile esponenziale invece i coefficienti hanno un valore progressivo esponenziale. Nella pratica di trading le medie mobili forniscono un segnale operativo quando sono intersecate dal grafico del prezzo. Normalmente infatti la media mobile sta sotto il livello dei prezzi in un mercato rialzista e sopra il livello dei prezzi in un mercato ribassista. Quando il prezzo "rompe" la media mobile dal basso verso l alto si genera un segnale di acquisto e quando la rompe dall alto verso il basso si genera un segnale di vendita. Un altro metodo operativo consiste nell utilizzo di due medie mobili, una di breve e una di medio-lungo periodo. Quando le due medie si incrociano si genera un segnale di acquisto/vendita. 24
25 (es. grafico con Medie Mobili:segnale di acquisto quando la media veloce interseca la media lenta). Momentum Il momentum è un altro indicatore della tendenza. E stato elaborato per la da J. Welles Wilder Jr. assieme ad una altro famoso oscillatore, l RSI. Il Momentum indica la velocità del trend e rapporta l ultima chiusura con la chiusura di n sessioni precedenti. Quindi la formula: M = C Cn Dove C = ultima chiusura Cn = chiusura di n periodi precedenti Ad esempio per ottenere un indicatore Momentum a 10 si sottrae l ultima chiusura alla chiusura della 10 sessione precedente. Si ottiene così un valore positivo o negativo che viene evidenziato sopra o sotto la linea dello zero. L indicatore ci dice quindi se il mercato si trova in una fase di accelerazione del trend o di decelerazione dello stesso. Consideriamo un 25
26 mercato rialzista. Accellerazione :i prezzi si muovono al rialzo e il Momentum sale; decellarazione: i prezzi salgono ma l indicatore scende. In caso di mercato ribassista il funzionamento è lo stesso; ovvero se i prezzi scendono e l indicatore pure ci troviamo in una fase di accelerazione della tendenza ribassista, mentre se i prezzi scendono e l indicatore sale il trend ribassista si sta affievolendo. Momentum e segnali operativi 26
27 Nella figura vediamo il momentum.segnali operativi si hanno quando l indicatore taglia verso l alto(buy) o il basso(sell) la linea dello zero. RSI RSI è sinonimo di Relative Strength Index. Anche questo indicatore fu elaborato da Wilder e costituisce un evoluzione del Momentum. A differenza di questo, l RSI considera una media delle chiusure precedenti. Esso viene calcolato considerando la media delle sedute positive dell intervallo temporale preso in esame e la media delle sedute negative nello stesso periodo e dividendo quindi la media rialzista per quella ribassista. La formula: RSI= 100 (100/(1+RS) RS= rapporto tra MEDIA DELLE CHIUSURE AL RIALZO DI X GIORNI MEDIA DELLE CHIUSURE AL RIBASSO DI X GIORNI Il risultato è rapportato su una scala da 0 a 100 dove i valori 20 e 80 rappresentano le aree di ipercomprato e ipervenduto. RSI quindi non è un indicatore trend-following ma ha lo scopo di evidenziare gli eccessi del mercato. L indicatore genera quindi un segnale operativo quando il valore dell indicatore scende dai livelli di ipercomprato/ipervenduto. In pratica l RSI misura la forza della domanda e dell offerta e le mette in relazione fra loro. Da qui deriva la capacità di previsione dell indicatore in quanto, se anche i prezzi continuano a salire ma aumenta il numero dei venditori l indicatore scende. Le scansioni temporali più utilizzate sono 3, 5, 9 e 21, più la 14, consigliata dallo stesso Wilder. Per la scelta della scansione temporale più appropriata bisogna sapere che ad un valore minore corrisponde una maggiore volatilità dell indicatore. 27
28 RSI e segnali operativi In figura l RSI. egnali operativi in funzione del trend. La linea del 50 rappresenta un valore da monitorare. Quando l indicatore taglia verso l alto la linea del 50 avremmo un segnale buy, quando la taglia verso il basso sell. 28
29 Stocastico Lo Stocastico è un indicatore che uti alle serie storiche dei prezzi. Anche il suo valore può variare fra 0 e 100. La teoria su cui si basa tale indicatore è : quando il trend è rialzista la chiusura d'ogni singola giornata di Borsa dovrebbe essere molto vicina al prezzo massimo registrato nella giornata stessa; viceversa quando il trend è volto al ribasso la chiusura di Borsa dovrebbe trovarsi in prossimità del prezzo minimo. Partendo da questa teoria l'autore costruì un indicatore che, dato un intervallo temporale (per esempio cinque giorni), indicasse la posizione relativa dell'ultima chiusura rispetto all'intero range dei prezzi dell'intervallo considerato. Tanto più la chiusura si trova in prossimità dei massimi quanto più il trend sarà orientato positivamente e viceversa. Lo Stocastico è costituito da due linee denominate: %K e %D, dove la linea %D è semplicemente una versione rallentata (media mobile) della linea %K. La formula di % K è la seguente: 100*[(C -L5)/(H5 - L5)] Dove C equivale all'ultima chiusura, L5 corrisponde al prezzo minimo degli ultimi 5 giorni e H5 corrisponde al prezzo massimo degli ultimi 5 giorni. Quando l'oscillatore si trova al di sopra di 70 si dice che il mercato si trova in ipercomprato, quando l'oscillatore si trova sotto 30 si dice che il mercato è in ipervenduto.i migliori segnali operativi sono offerti dall'oscillatore quando si verificano contemporaneamente alcune condizioni. In particolare un buon segnale di acquisto si verifica quando : Entrambe le linee sono in ipervenduto, la linea %D registra una divergenza positiva rispetto all'andamento dei prezzi, ed infine la linea %K incrocia dal basso verso l alto la linea %D. Mentre un buon segnale di vendita si verifica quando l'oscillatore si trova in ipercomprato, la linea %D registra una divergenza negativa rispetto ai prezzi e la linea %K dal basso verso l alto la linea %D. Particolare cautela deve essere utilizzata nel caso di segnali operativi opposti alla direzione del trend per i quali si dovrebbe attendere una conferma grafica. 29
30 Stocastico e segnali operativi 30
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