Fiscal News N La riforma dell ISEE guarda al valore patrimoniale familiare. La circolare di aggiornamento professionale

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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N La riforma dell ISEE guarda al valore patrimoniale familiare Giacenza media dei conti correnti e valore degli immobili Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Nel tentativo alla lotta contro l evasione, oltre ad un serrato controllo da parte dell Anagrafe tributaria, verrà introdotta nel nuovo Isee, una modifica alla modalità di calcolo con cui saranno contabilizzati i depositi e i conti correnti bancari e postali. I cittadini dovranno, infatti, tra i dati da auto dichiarare nel modello Isee, indicare la giacenza media del conto corrente. Seppur di difficile calcolo, il dato verrà messo a disposizione direttamente dallo sportello bancario o dall ufficio postale. Così facendo il dato del saldo di fine anno non sarà più, per la maggior parte dei casi, un parametro ingannevole. Ora non si potrà più semplicemente prelevare tutti i risparmi dal conto per apparire meno abbiente. Non cambierà invece il sistema per la valutazione delle altre componenti del patrimonio mobiliare. Se nel corso dell anno verranno, infatti, acquistati beni immobiliari quali una casa o un terreno, o altre componenti mobiliari, quali titoli di Stato e il loro valore supera la differenza tra il valore della consistenza media annua e quello del saldo al 31 dicembre, allora l indicatore dovrà essere conteggiato utilizzando il saldo contabile attivo al 31 dicembre. Poco importa se questo è inferiore alla consistenza media che sarà comunque evidenziata ai fini del controllo da parte dell Amministrazione Finanziaria. Premessa Sulla «Gazzetta Ufficiale» N. 267 è stato pubblicato il decreto che dà il via all attuazione del nuovo Indicatore di Situazione Economica Equivalente. Il Ministero del Lavoro attraverso la riforma dell Isee mira ad un fondamentale miglioramento dell equità sociale, specialmente in una fase così difficile per le famiglie italiane, duramente colpite dalla crisi economica, consentendo loro 1

2 l accesso a tariffe agevolate alle prestazioni sociali per i soggetti che ne hanno maggiormente bisogno. A partire dal 1 gennaio quindi verrà rafforzata la lotta contro gli abusi, come quelli recentemente segnalati dalla Guardia di Finanza, che hanno comportato una indebita fruizione di prestazioni e agevolazioni da parte di alcuni cittadini a scapito di altri maggiormente bisognosi, nonché la penalizzazione dei cittadini più onesti. A partire dal 2015, quindi, verranno modificate regole, parametri e modulistica per ottenere l Isee: solo alcuni dati, infatti, verranno auto dichiarati dal contribuente, mentre tutti gli altri verranno estratti dall anagrafe tributaria e dal data base dell Inps. NUOVO ISEE Miglioramento equità sociale regole Lotta contro gli abusi Modifiche al modello parametri modulistica Si darà fine in questo modo ad abusi, quali ad esempio quello di non denunciare conti correnti o libretti di risparmio. L 80% dei nuclei familiari, infatti, dal 2011 dichiarava di non possederne uno, dati non conformi con le informazioni della Banca d Italia. La giacenza media del conto corrente Tra i dati da auto dichiarare nel modello Isee appare quindi quello della giacenza media del conto corrente che seppur di difficile calcolo, verrà messo a disposizione direttamente dallo sportello bancario o dall ufficio postale. Di prossima emanazione infatti vi sarà una Circolare Abi con la quale, in accordo con l Associazione bancaria, le Poste e il Ministero del Lavoro, i cittadini potranno trasferire l onere del calcolo direttamente all ente creditizio. 2

3 GIACENZA MEDIA DEL CONTO CORRENTE dato da dichiarare Il calcolo Direttamente dall ente creditizio Così facendo il dato del saldo di fine anno non sarà più, per la maggior parte dei casi, un parametro ingannevole. Ora non si potrà più semplicemente prelevare tutti i risparmi dal conto per apparire meno abbiente. Nel corso del 2015 poi, l automatismo dei sistemi dovrebbe portare l anagrafe tributaria a dotarsi dei dati necessari al calcolo della media, senza bisogno di alcuna autodichiarazione dei soggetti interessati. Per ora sono previste solo verifiche per il numero dei conti correnti posseduti, ma non per il loro ammontare. Le verifiche ORA solo dei numeri di conto corrente NEL CORSO DEL 2015 anche ammontare dei conti correnti Raffaele Tangorra, direttore generale per l inclusione e le politiche sociali del ministero del Lavoro, afferma infatti che verranno fatti dei controlli ex post e, nel caso in cui vengano riscontrate anomalie tra quanto dichiarato e quanto invece censito dall'anagrafe tributaria, sarà chiesto al cittadino di correggere la dichiarazione. In questo controllo incrociato dei conti si costringeranno a dichiarare anche quei soggetti che dicevano di non avere né conti correnti, né titoli, parametri entrambi utili a valutare la ricchezza del nucleo familiare. Non si deve comunque dimenticare che nel calcolo della Dichiarazione Sostitutiva Unica viene introdotta una franchigia sulla componente mobiliare che varia in base ai componenti il nucleo familiare. A rigor di logica, più la famiglia sarà numerosa, più sarà alta la franchigia. 3

4 Come avviene il calcolo Ai fini del conteggio della consistenza media annua dei valori in conto corrente si dovrà procedere in quattro diverse fasi: 1. calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell anno; 2. moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti; 3. sommare gli importi ottenuti; 4. dividere il risultato per 365 giorni. ESEMPIO DI CALCOLO 1 GENNAIO GIACENZA EURO X 36 GIORNI = FEBBRAIO ACCREDITO EURO X 77 GIORNI = APRILE ADDEBITO 500 EURO X 99 = LUGLIO ACCREDITO EURO X 59 = SETTEMBRE ADDEBITO EURO X 94 = DICEMBRE GIACENZA FINALE TOTALE IMPORTI OTTENUTI

5 GIACENZA MEDIA : 365 = 3.226,58 EURO Il valore patrimoniale familiare Nel tentativo alla lotta contro l evasione, come già evidenziato in precedenza, oltre ad un serrato controllo da parte dell Anagrafe tributaria, verrà introdotta nel nuovo Isee, una modifica alla modalità di calcolo con cui saranno contabilizzati i depositi e i conti correnti bancari e postali. Non cambierà invece il sistema per la valutazione delle altre componenti del patrimonio mobiliare. Se nel corso dell anno verranno, infatti, acquistati beni immobiliari quali una casa o un terreno, o altre componenti mobiliari, quali titoli di Stato e il loro valore supera la differenza tra il valore della consistenza media annua e quello del saldo al 31 dicembre, allora l indicatore dovrà essere conteggiato utilizzando il saldo contabile attivo al 31 dicembre. Poco importa se questo è inferiore alla consistenza media che sarà comunque evidenziata ai fini del controllo da parte dell Amministrazione Finanziaria. Se acquisto beni immobiliari o altre componenti mobiliari (titoli) Se il loro valore > della differenza tra il val. consistenza media annua e val. saldo al 31 dicembre l indicatore dovrà essere conteggiato utilizzando il saldo contabile attivo al 31 dicembre Il valore degli immobili La maggiore considerazione del patrimonio richiesta dalla legge viene raggiunta considerando il valore degli immobili rivalutato ai fini IMU (invece che ICI), riducendo la franchigia sulla componente mobiliare (che viene però articolata in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare) e considerando il patrimonio all estero. 5

6 Con riferimento agli immobili si considera patrimonio solo il valore della casa che eccede il valore del mutuo ancora in essere, mentre per tenere conto dei costi dell abitare viene riservato un trattamento particolare alla prima casa. Il valore IMU è calcolato al netto del mutuo e di una franchigia di euro, incrementata di euro per ogni figlio convivente successivo al secondo. Il valore residuo dell abitazione, così calcolato, viene abbattuto a due terzi. VALORE IMU/IVIE AL NETTO DI IMU E FRANCHIGIA DI EURO VALORE IMMOBILI RIVALUTATO AI FINI IMU/IVIE Franchigia incrementata di euro per ogni figlio convivente successivo al II Il valore residuo dell abitazione abbattuto a 2/3 Non sempre però basterà una semplice visura catastale per ottenere redditi dominicali e rendite catastali. La questione riguarda infatti sia coloro che possiedono aree edificabili in Italia, che coloro che detengono immobili all estero e che dovranno tener conto dei valori ai fini Ivie. I maggiori problemi ricadono su questi ultimi che troveranno difficoltà nel reperire il piano di ammortamento di un eventuale mutuo aperto per l acquisto, il cui valore del capitale residuo va a ridurre il valore rilevante ai fini Isee. Le istruzioni per la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica fanno riferimento ai singoli cespiti posseduti alla data del 31 dicembre dell anno d imposta precedente alla presentazione della dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal periodo di possesso. 6

7 In particolare le istruzioni così riportano: Il Quadro FC3 contiene i dati relativi al patrimonio immobiliare posseduto in Italia e all estero dal soggetto a cui è intestato il Foglio componente. Va indicato il valore dei singoli cespiti posseduti dal soggetto alla data del 31 dicembre dell'anno precedente alla presentazione della dichiarazione sostitutiva, e ciò indipendentemente dal periodo di possesso del bene. Ne consegue, pertanto, che: non dovranno essere considerati i beni posseduti solo successivamente; dovranno comunque essere considerati i beni posseduti al 31 dicembre, anche se non più posseduti alla data della dichiarazione. Nel patrimonio immobiliare sono compresi i diritti reali di godimento posseduti su beni immobili (usufrutto, uso, abitazione, servitù, superficie, enfiteusi); è invece esclusa la cd. nuda proprietà. Se al 31 dicembre non dovesse sussistere un patrimonio immobiliare posseduto dal soggetto, il quadro FC3 non deve essere compilato. Il quadro FC3 è costituito da una tabella, le cui righe identificano i singoli cespiti che costituiscono il patrimonio immobiliare posseduto dal soggetto a cui è intestato il Foglio componente. Nella prima colonna, andrà indicato il tipo di patrimonio di cui si tratta (se fabbricato, si dovrà scrivere F, se terreno edificabile TE, se terreno agricolo TA). Nella seconda colonna andrà indicato il Comune o lo Stato estero in cui è situato il bene immobile. Nella terza colonna si dovrà scrivere, in percentuale, la quota posseduta dal soggetto titolare (se l'immobile è tutto in suo possesso, si dovrà scrivere 100%; se lo è solo la metà, si dovrà scrivere 50%, e via di seguito). Nella quarta colonna si dovrà indicare il valore dell'immobile: a) come definito ai fini dell IMU (Imposta municipale unica) se situato in Italia; b) come definito ai fini IVIE (imposta sul valore degli immobili situati all estero) se situato all estero. Tale valore va dichiarato anche quando l immobile è esente ai fini della stessa IMU. 7

8 Se il titolare possiede solo una quota dell immobile (sarà stato indicato nella terza colonna della tabella), il dichiarante dovrà indicare solo la parte di spettanza del valore ai fini IMU/ IVIE (indicherà tutto il valore ai fini IMU/ IVIE se l'immobile è tutto in possesso del titolare; indicherà la metà del valore IMU/ IVIE se l'immobile è per il 50% in suo possesso, ecc.). Con riferimento ai terreni agricoli e i fabbricati che si trovano in Italia andrà pertanto indicato: il valore derivante dal reddito dominicale del terreno e dalle rendite catastali dei fabbricati; le rivalutazioni e i coefficienti fissati dall'imu. Accade spesso però che alcuni immobili siano esenti dall'imposta comunale, ma devono essere comunque indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica perché rilevanti ai fini Isee: è il caso ad esempio dei terreni edificabili. Essi dovranno rifarsi al valore in comune di commercio che possiedono al 1 gennaio dell'anno di imposizione fiscale. Non essendo questo un dato sempre noto ai contribuenti, molti comuni hanno fissato valori orientativi per evitare che sorgano problemi in caso di contenzioso. Più articolata è invece l identificazione del valore nel caso in cui l'immobile sia situato all'estero. Tali immobili riconosceranno il valore da indicare nella Dsu: nel loro atto di acquisto; nell atto di acquisizione se derivante da successione o donazione; dal costo di costruzione. In mancanza dei relativi documenti, ci si deve rifare al valore di mercato al 31 dicembre nel Paese in cui è situato l'immobile. Per gli immobili che appartengono all Unione Europea, ovvero a quelli aderenti allo Spazio economico europeo è comunque prevista una deroga. Trattasi della determinazione del valore sulla base di quello catastale determinato e rivalutato nel Paese estero. Tale valore avrà importanza sia ai fini dell'assolvimento di imposte di natura patrimoniale o reddituale, sia di altre imposte determinate sulla base del valore degli immobili. Se anche in questo caso il valore catastale non è disponibile, allora si dovrà far riferimento al costo risultante dall'atto di acquisto, o di costruzione, oppure al valore di mercato dell immobile stesso. 8

9 In generale si potrà far riferimento a quanto evidenziato nel quadro R.M. del modello Unico tenendo presente che nel conteggio dell Isee rileva la situazione al 31 dicembre dell'anno precedente alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, mentre i dati presenti in Unico sono riferiti al secondo anno precedente. Nella quinta colonna occorrerà indicare per ciascun immobile il capitale residuo del mutuo al 31 dicembre dell anno precedente a quello di presentazione della DSU, contratto per l acquisto o la costruzione del bene, che resta da pagare per il bene medesimo; questo valore, infatti, sarà detratto in sede di calcolo dal valore ai fini IMU / IVIE (indicare, anche in questo caso, tutto il valore del capitale residuo del mutuo se il bene è tutto in possesso del titolare; metà valore del capitale residuo del mutuo se il bene è solo per il 50% in suo possesso, ecc.). Nel caso in cui il mutuo si riferisca sia alla casa di abitazione sia alla relativa pertinenza, ma non sia stabilito l ammontare dei due importi, bisogna ripartire l importo del mutuo in proporzione alle rendite catastali rispettivamente della casa di abitazione e della relativa pertinenza. Nell ultima colonna va contrassegnato con una X il solo bene immobile che è stato indicato nel Quadro B come casa di abitazione del nucleo, sempre che sia stata indicata una abitazione di proprietà e non in locazione o altro. Se la casa di abitazione è di proprietà di più soggetti appartenenti al nucleo familiare, lo stesso immobile andrà contrassegnato su ciascun Foglio componente relativo ai proprietari. Per la casa di proprietà la relativa franchigia si cumula alla detrazione per il mutuo residuo nel limite del valore dell immobile. - Riproduzione riservata - 9