Corso di formazione Identificativo corso (codice attribuito da CSVM)

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1 Corso di formazione Identificativo corso (codice attribuito da CSVM) Nicola Ferrari Via Marie Curie 14 Suzzara (MN) Tel. E fax: Angelo Noaro Via M. d Azeglio 11 Descrizione Titolo del corso Memento la memoria storica delle esperienze dei volontari come risorsa nelle relazioni d aiuto Ente promotore Associazione Maria Bianchi Referente progettuale 1 Cellulare: assmariabianchi@hotmail.com Referente amministrativo 2 Gonzaga (MN) Tel.: Cellulare: Enti partner 3 Ente Natura giuridica Azioni svolte nel progetto Avuls- Associazione Co-progettazione Viadana nazionale di volontariato Avuls Associazione Diffusione e sensibilizzazione provinciale di nazionale di all interno di tutte le sezioni della Mantova volontariato provincia del percorso formativo Biblioteca Ente locale 1. Co docenza Comuale di 2. Sostegno in itinere per le Suzzara (Consorzio questioni tecniche ed eventuli problemi Polirone) Istituto Oncologico Mantovano Associazione Maria Bianchi sezione di Mirandola (RE) Hospice Casa Madonna del Uliveto Albinea (R.E.) Associazione per la ricerca e lo studio dei tumori Associazione di volontariato Istituto privato Disponibilità di alcuni volontari a collaborare nella gestione in itinere del percorso 1. Co progettazione 2. Diffusione del percorso formativo nella provincia di Reggio Emilia 1. Co docenza 2. Collaborazione in itinere 3. Diffusione del progetto negli altri hospices nazionali e disponibilità a ripeterlo al loro interno in caso di valutazioni positive 1 Indicare Cognome, nome, telefono, mail della persona da contattare per qualsiasi informazione relativa al corso. 2 Indicare Cognome, nome, telefono, mail della persona da contattare per qualsiasi informazione relativa alle questioni amministrative. 3 Una riga per ogni partner coinvolto

2 Modalità di interazione fra i vari soggetti 4 Tipologia 5 Area 6 La collaborazione tra enti pubblici e privati, tra piccole realtà locali ed altre di grande diffusione, all interno della nostra provincia e in quelle limitrofe, permette di connettere tra loro esperienze già esistenti nel nostro territorio ma spesso troppo limitate ed eccessivamente particolari per caratterizzarsi come una vera risorsa anche per gli altri enti. La progettazione comune del percorso, la disponibilità pratica nel condividere la fase di gestione, la corresponsabilità delle docenze e soprattutto delle esperienze maturate sul campo, sono elementi che indicano gli intensi processi collaborativi che sono già in atto ancora prima dell eventuale attivazione del percorso. Tecnico-specifica. Area culturale 4 Esplicitare i processi di collaborazione 5 Indicare la tipologia del corso, scegliendo tra quelle indicate dal bando. Qualora il corso rientri nella tipologia "tecnico specifica" indicare l'area specifica del corso, scegliendo tra quelle indicate dal bando 6 Solo per corsi della tipologia "tecnico specifica.

3 Obiettivi 1. Mettere in relazione le associazioni di volontariato che si occupano di formazione, di sensibilizzazione e di diffusione della cultura della solidarietà (intesa come sostegno relazionale e assistenza pratica a persone in situazioni di grave sofferenza malati, handicappati, alcolisti, tossicodipendenti ) 2. Scambiarsi, tra le varie associazioni aderenti al progetto, gli strumenti culturali prodotti nel corso degli anni (libri, brochure, dispense, cd-rom, filmati, esperienze personali, scritti spontanei, riviste, sintesi dei percorsi di formazione.) per evidenziarne caratteristiche, limiti, pregi 3. Far comprendere ai corsisti la necessità di possedere una memoria storica associativa degli interventi di sostegno effettuati dai volontari a contatto con persone sofferenti come risorsa interna di autoformazione e strumento culturale per la sensibilizzazione verso l esterno 4. Produrre, utilizzare e valutare strumenti di facile uso adatti per la creazione di un archivio delle esperienze umane vissute dai singoli volontari (diari, schede, report, registrazioni, stili di riunioni ) 5. Realizzazione comune di un testo contenente tutto il percorso formativo effettuato (riflessioni sulla necessità della memoria storica, strumenti di raccolta analizzati e scelti..) 6. Diffusione alle associazioni di volontariato della provincia di Mantova del testo prodotto come stimolo per attivare, all interno di queste altre realtà, la creazione degli archivi delle esperienze dei volontari.

4 Contenuti Senso, caratteristiche e funzioni dell attività di sensibilizzazione dell opinione pubblica e della formazione interna per i volontari di un associazione La memoria storica : perché e come tenere la traccia e i documenti della vita di un associazione in riferimento alle esperienze vissute, i casi seguiti, gl interventi, le dinamiche di gruppo La realizzazione dell archivio interno: modalità teoricopratiche (gli strumenti da adottare, le procedure da eseguire, la formazione dei volontari addetti a questo compito ) La produzione di materiale per l esterno: libri, dispense, cdrom, video, brochure Progettare insieme un primo libro di sensibilizzazione da distribuire in provincia di Mantova: scelta dei contenuti, della grafica, la ricerca dei finanziamenti, le modalità di pubblicizzazione e di distribuizione

5 Metodologie didattiche 7 Il percorso di formazione prevede una minima parte iniziale di incontri frontali, indirizzati ad offrire ai partecipanti gli elementi (la valorizzazione delle esperienze, la creazione di un archivio, la produzione di un testo ). L attività principale di lavoro è poi caratterizzata da: focus group attività in sottogruppi brain-storming impiego di commissioni specifiche per interessi/abilità dei partecipanti. Caratteristica fondamentale di questo percorso è il lavoro attivo dei partecipanti per progettare, realizzare e diffondere una cultura del volontariato tramite: -l attuazione di un archivio all interno di ogni associazione partecipante al corso -la realizzazione di un prodotto di diffusione della cultura della memoria storica intesa come la risorsa principale nella vita di un associazione 7 Descrivere le metodologie in relazione agli obiettivi e contenuti sopra espressi. Qualora lo si ritenga opportuno si possono esplicitare gli strumenti ad essi correlati

6 Innovazione 8 L elemento innovativo risiede innanzitutto nell idea che è alla base di tutto il progetto: valorizzare il più possibile le assistenze pratiche e le relazioni d aiuto vissute dai singoli volontari, realizzando un archivio vivente che possa diventare una reale risorsa per tutto il gruppo. In questo modo si viene a creare un patrimonio di vissuti, riflessioni, azioni ed emozioni che arriva ad assumere un valore inestimabile: - sostegno per tutti i volontari che cercano indicazioni nello svolgere il loro servizio e possono trovare, in altre esperienze, occasioni d confronto e riflessione - incoraggiamento e stimolo per chi è un aspirante volontario e ha bisogno di conoscere meglio la realtà del servizio prima di decidere se attivarsi o meno - patrimonio culturale di tutta l associazione da utilizzare per riflessioni interne riguardo l efficacia del servizio in svolgimento, la necessità di eventuali correttivi, il senso del proprio agire - ricchezza per tutta la collettività locale e non nel caso si decidesse di diffondere all esterno alcune esperienze e riflessioni particolarmente significative vissute dai volontari (processo culturale che si sta largamente diffondendo in questi anni se si pensa al numero crescente di pubblicazioni, cd-rom, atti che le associazioni si sforzano di produrre per raggiungere un publcio più vasto). - Si sottolinea poi la novità della realizzazione del testo finale che contiene il percorso svolto durante il corso: avendo come obiettivo la diffusione a livello almeno provinciale ad altri enti, il prodotto si caratterizza allo stesso tempo come fine di una prima fase formativa e inizio di una seconda, centrata sulla diffusione del metodo assimilato ad altre realtà. Infine si evidenzia la collaborazione tra gli enti coinvolti, estremamente eterogenei per caratteristiche organizzative, tipicità degl interventi, strutturazione interna: tutte queste diversità diventano non un ostacolo alla collaborazione reciproca ma il segno reale dell importanza che viene attribuita, in contesti tra loro molto differenti, dell esperienza umana di solidarietà non solo per chi la vive in prima persona ma per tutta la cittadinanza solidale. 8 Esplicitare se esistono e quali sono gli elementi di innovazione del corso proposto

7 Docenti 9 Docente Fascia Curriculum 10 Marco Panizza Responsabile settore cultura Biblioteca Comunale di Suzzara e Galleria del Premio di Suzzara 1 In arrivo alla data attuale Licia Cenzato Insegnante di Lettere Scuole Medie Superiori Nicola Ferrari Formatore Ass. M. B. 1 Allegato Matilde Motta Formatore Ass. M. B. 1 Allegato 1 In arrivo alla data attuale Periodo Inizio Ottobre 2003 metà Dicembre 2003 Durata 28 complessiva in ore Cadenza degli incontri 6 incontri serali (ore ) di tre ore l uno a cadenza settimanale (totale: 18 ore) 2 incontri pomeridiani (ore ) di 4 ore l uno a cadenza settimanale (totale: 8 ore) un incontro serale conclusivo (ore ) conclusivo di 2 ore (totale: 2 ore) Luogo 11 Mantova, Circoscrizione n 2 (Via Indipendenza) Numero min. max. partecipanti Specificare i nomi dei docenti e la fascia economica di riferimento (vedi Bando) ed allegare i curriculum in modo che si evidenzino le esperienze di formazione con particolare riguardo alle esperienze di formazione per il volontariato. L indicazione del nome e del curriculum non è obbligatoria, ma costituisce punteggio per la valutazione. L ente che allega i curricula e indica i nomi dei docenti si impegna a utilizzare i docenti indicati tranne inconvenienti sopraggiunti che dovranno essere comunque eccezioni che non comportano il cambiamento delle caratteristiche dell iniziativa formativa. 10 Mettere una X se viene allegato il curriculum 11 Specificare il luogo di realizzazione. 12 Ricordarsi che il minimo non può essere inferiore a 12.

8 Tipologia partecipanti Valutazione Volontari operanti in organizzazioni iscritte e non iscritte al registro regionale 2. Collaboratori professionali o consulenti o dipendenti di organizzazioni iscritte al registro regionale o non iscritte ma che dichiarano di ispirarsi ai principi del arti. 3 comma 3 della legge 266/91 3. Aspiranti volontari 1. Contatti approfonditi con ogni singolo iscritto all inizio del progetto di formazione (primo incontro) 2. Questionario d ingresso sulle aspettative-competenze dei partecipanti (da compilare nel primo incontro) 3. Verifica comune a tutto il gruppo a metà percorso 4. Relazione di ogni singolo docente 5. Relazione finale del tutor 6. Confronto finale con tutto il gruppo dei partecipanti alla presenza del docente e del tutor 13 Specificare la metodologia di monitoraggio e valutazione adottata e il prodotto finale di tali azioni.

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