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1 Banchieri svizzeri dal anni Newsletter EAM Marzo Luglio 2014 EAM

2 Editoriale Care lettrici, Cari lettori, in qualità di financial advisor per il team EAM, sono felice di aprire questa nuova Newlsetter EAM che in tre mesi (dal numero di gennaio) porta con se delle tematiche che non fatico a definire memorabili. Da una parte la decisione della BCE di portare il tasso di rifinanziamento ai suoi minimi storici; dall altra parte la Svizzera che il 6 maggio 2014 ha firmato la dichiarazione di impegno allo scambio automatico di informazioni bancarie a fini fiscali. All interno della Newsletter troverete anche aggiornamenti importanti concernenti la Licol (Legge sugli Investimenti Colletivi di Capitale), l autodenuncia per la clientela tedesca, e l aumento della tassazione su interessi, capital gains e dividendi in Italia. Filippo Fink BSI EAM IS Advisor Inoltre vorrei condividere con voi in prima persona alcune riflessioni sulla situazione attuale dei mercati finanziari nonchè alcuni scenari possibili a medio termine. Contatti Martin Hutter Lugano +41 (0) martin.hutter@bsibank.com Christian Moser Lugano +41 (0) christian.moser@bsibank.com Christophe Zuchuat Ginevra/Losanna +41 (0) christophe.zuchuat@bsibank.com Lucia Althaus-Manco Zurigo +41 (0) lucia.althaus@bsibank.com

3 Riflessioni estive Da 2 anni la situazione sui mercati è pressoché invariata: indici dei mercati tradizionali alla ricerca di nuovi massimi, rendimenti compressi, spread BTP-Bund ai minimi e euro sempre forte. Questa insolita fase di tranquillità che ha spinto tra l altro il VIX, l indice madre della volatilità, ai minimi storici, difficilmente perdurerà. I presupposti non ci sono. Le incognite all orizzonte sono molteplici. Gli effetti delle politiche monetarie che hanno calmierato gli animi e spinto i listini alle stelle, difficilmente potranno protrarsi all infinito. Le mie riflessioni saranno principalmente circoscritte alla situazione europea che manifesta i paradossi maggiori. Moneta unica sostenuta in crescita da svariati trimestri contro le principali valute, indici ai massimi o in forte recupero. Basti pensare che il FTSEMib da luglio dell anno scorso è cresciuto del 50% con un economia che si è contratta e che da anni è in sofferenza. Negli ultimi 12 anni ditte sono state costrette a chiudere con la perdita di più di 1 milione di posti di lavoro. La ragione principale di questa anomalia, ossia di mercati forti e economia debole, è legata all azione delle principali banche centrali (BCE esclusa) che hanno inondato il sistema finanziario di liquidità. Come ben sappiamo mercati condizionati dalle politiche monetarie non sono una novità. Da sempre gli analisti sono attenti alle politiche impartite dalle principali banche centrali. Anomala piuttosto è la durata, in particolare in un contesto macroeconomico non propriamente idilliaco. Mi riferisco principalmente alla situazione in cui versa l Unione europea, caratterizzata da crescita anemica, forte indebitamento, disoccupazione a livelli preoccupanti, inflazione nulla e con prospettive non proprio rosee. La crisi è strutturale, non congiunturale, non identificabile nel ciclo di crescita macroeconomico di lungo termine. Malgrado ciò da inizio anno gli indici europei sono cresciuti a dismisura o segnato nuovi massimi. La moneta unica ha continuato la sua corsa verso l alto a seguito dell annuncio di Draghi nel luglio 2012 di whatever it takes. Nemmeno l avanzata degli euroscettici è riuscita a scuoterli. La minaccia della Le Pen di uscire dall euro o la vittoria dello UKIP in Inghilterra all insegna del via dalla UE, sono passate inosservate. Benché i partiti euroscettici non siano uniti e difficilmente si coalizzeranno, la loro avanzata condizionerà il modus operandi di Bruxelles. I governi avranno un nuovo grattacapo. Il meno austerità più occupazione comporterà un allargamento del debito soprattutto dei paesi periferici già confrontati con un indebitamento e deficit pubblici insostenibili. Far quadrare i conti sarà un compito arduo, quasi impossibile, essendosi prefissi di ridurre il debito al 60% in 20 anni (Fiscal compact). Ad aggravare la situazione potrebbe subentrare la deflazione, ipotesi sempre più probabile. Si innescherebbe così un circolo vizioso: i consumatori sarebbero meno propensi a consumare in attesa di prezzi più convenienti e le imprese poco inclini ad investire, essendo confrontate a congiunture economiche poco edificanti. Vi sarebbe il forte rischio di rivivere gli scenari degli anni 30 caratterizzati da una spirale depressiva che si autoalimentava, provocando diffusi fallimenti e il collasso economico-finanziario. I paesi periferici, più colpiti dalla forza relativa dell euro, sono da tempo in deflazione. La svalutazione valutaria, tanto cara in passato nei momenti di maggior difficoltà economica, avviene non più sulla moneta, di cui non sono più sovrani, ma sul costo del lavoro. Salari inferiori comportano un minor potere d acquisto che spinge i consumi al ribasso. Processi che suscitano malcontento e fomentano i movimenti populisti. Mi attendo che la BCE utilizzi il bazooka per debellare la deflazione. Con ogni probabilità il tempo delle parole e delle cure palliative è terminato. Dovrà intervenire, come auspicato dalla stessa Lagarde, con veemenza utilizzando politiche monetarie non convenzionali, iniettando dosi massicce di liquidità nel sistema finanziario. Dovrà emulare la Fed con i suoi programmi di Quantitative easing. È auspicabile che quanto annunciato nel corso dell ultima riunione di inizio giugno sia rispettato. L acquisto di Mortgage Back Securities (MBS) permetterebbe alle banche commerciali di alleggerire i bilanci rendendole più propense a elargire prestiti all economia privata, mentre i prestiti incondizionati di lunga durata alle banche (3. Round di LTRO), destinati unicamente alle imprese e economie domestiche e non più all acquisto di buoni del tesoro, dovrebbero rilanciare l attività economica. Occorrerebbe che intervenga acquistando debito pubblico per aumentare la massa monetaria, emulando la Federal Reserve e la Bank of Japan. I falchi della Bundesbank dovrebbero essere più accondiscendenti. Pure la Germania è confrontata alla minaccia della deflazione e gli ultimi dati pubblicati sono stati peggiori di quanto ci si attendesse. E maggiormente condizionata da un eventuale inasprimento della crisi ucraina rispetto agli altri paesi europei, essendo le ditte tedesche fortemente impegnate in Russia e dipendendo da quest ultima per i rifornimenti energetici, basti pensare che quasi il 40% di gas e petrolio consumati sono importati dalla Russia. I presupposti affinché lo scenario appena descritto si manifesti sono reali, difficile semmai prevedere le tempistiche. In un contesto simile l euro è destinato a deprezzarsi, sebbene i paesi emergenti e il Giappone stiano diversificando le loro esposizioni valutarie a favore della moneta unica. E inimmaginabile che la valuta europea, già di per sé sopravalutata, continui a rafforzarsi. Le borse per contro potrebbero rimanere sostenute, perlomeno inizialmente, grazie all auspicato intervento della BCE. Benché gli utili e i ricavi delle principali società europee difficilmente cresceranno, le azioni rimangono attrattive soprattutto se paragonate alle obbligazioni, i cui rendimenti sono estremamente bassi. In merito consigliamo di valutare soluzioni alternative. BSI ha costituito un certificato Low Beta, composto da titoli azionari operanti in settori difensivi e che offrono un rendimento sul dividendo superio- 3

4 re alla media. In aggiunta, per precauzione, porrei delle protezioni che grazie alla bassa volatilità sono a buon mercato. Improvvise correzioni non possono essere escluse. Sul comparto obbligazionario proporrei di valutare soluzioni alternative a rendimento assoluto completamente scorrelate dall andamento dei mercati tradizionali. Per il momento rilassiamoci, i Mondiali sono in pieno svolgimento e l estate è agli inizi, ma facciamo attenzione: la stasi sui mercati potrebbe essere agli sgoccioli! Filippo Fink BSI EAM IS Advisor Aggiornamenti sullo scambio automatico d informazioni Il 6 maggio 2014 i 34 Paesi membri dell OCSE (Svizzera compresa) e altri 13 Paesi associati, tra cui figurano anche Singapore, Malesia, Indonesia, Cina, Argentina, Brasile e Sudafrica hanno firmato la dichiarazione di impegno allo scambio automatico di informazioni bancarie a fini fiscali. Questa dichiarazione d intenti impegna i Paesi aderenti a implementare un nuovo standard globale unico per lo scambio automatico delle informazioni. Tale standard, che ricalca quello sviluppato dall OCSE e approvato dai ministri delle finanze del G20 lo scorso febbraio, intende obbligare i Paesi aderenti a ottenere tutte le informazioni finanziarie dalle loro banche e istituzioni finanziarie e a scambiarle con le altre giurisdizioni automaticamente, su base annuale. La firma di questa dichiarazione d intenti ha immediatamente trovato ampia eco sui media (in allegato troverete una selezione dei principali articoli). La dichiarazione d intenti firmata i giorni scorsi non fissa alcun termine temporale entro il quale adeguarsi agli standard internazionali di scambio automatico, anche se le tempistiche indicate in una dichiarazione congiunta precedente (il cosiddetto joint statement by the early adopters group del 19 marzo 2014) prevedono l ingresso a regime del nuovo standard globale in due tappe: rispettivamente a settembre 2017 e settembre Va precisato, comunque, che la firma di questa dichiarazione d intenti non equivale a una firma di adesione ufficiale alla nuova normativa OCSE sullo standard globale di scambio automatico d informazioni, la quale dev essere ancora messa a punto. Come annunciato dall OCSE, infatti, un documento di dettaglio contenente le linee guida, il commentario interpretativo e le soluzioni tecniche per l implementazione dello scambio automatico di dati dovrebbe essere pronto dopo la metà del 2014 e presentato in autunno nel corso del G20 dei ministri delle finanze. Posizione del Consiglio Federale A seguito della firma della dichiarazione d intenti da parte dell on. Schneider-Amman, il Consiglio Federale non ha ancora espresso una posizione ufficiale aggiornata. L ultima presa di posizione ufficiale risale a giugno 2013, allorquando il Dipartimento federale delle finanze (DFF) aveva specificato che nel documento OCSE vengono rispettati i criteri definiti dal Consiglio federale il 14 giugno 2013 principio di una norma unica e globale, rispetto del principio di specialità (ovvero che i dati scambiati possono essere utilizzati solo per lo scopo specifico della lotta all evasione fiscale e non per altro), confidenzialità dei dati e trasparenza per ogni tipologia di struttura finanziaria, trust anglosassoni compresi. Il DFF aveva quindi affermato di volere continuare a impegnarsi nel lavoro per definire la nuova norma, che sarà completa solo quando le soluzioni tecniche necessarie alla sua applicazione e il commentario interpretativo saranno state adottate dal Comitato per gli affari fiscali dell OCSE. Di particolare rilevanza va menzionata l intenzione da parte della Confederazione di pretendere la reciprocità. Dopo l emissione delle linee guida e delle proposte di soluzioni tecniche la Confederazione si pronuncerà sulle modalità di recepimento nel diritto elvetico: saranno verosimilmente necessarie la conclusione di convenzioni bilaterali e adeguamenti della legislazione federale che comporteranno l approvazione da parte delle Camere Federali e, forse, anche del Popolo. La Confederazione intende inoltre trovare una soluzione per regolare i problemi del passato legati ad averi non fiscalizzati e facilitare l accesso ai mercati esteri degli istituti finanziari elvetici. Posizione di BSI Questo era un passo in linea con le nostre previsioni e, infatti, la banca ha già iniziato a implementare le misure necessarie per farci trovare pronti quando entrerà in vigore la nuova normativa. Il previsto standard OCSE si integra quindi perfettamente negli obiettivi di tax compliance perseguiti dalla banca. Da un punto di vista più generale, la firma della dichiarazione d intenti anche da parte di altre importanti piazze in cui vige il segreto bancario rappresenta un primo passo verso quel level playing field che è di fondamentale importanza per il futuro della piazza finanziaria svizzera e del settore della gestione patrimoniale nel suo complesso. In quest ottica è importante che la Svizzera continui a partecipare attivamente alla definizione del nuovo standard OCSE. Assistenza amministrativa internazionale in cifre Il rapporto annuale della FINMA per l anno 2013 conferma 493 richieste di assistenza amministrativa da parte di 73 autorità di vigilanza estere. A livello mondiale la FINMA risulta così al terzo posto tra i maggiori destinatari, elemento che corrobora l importanza della piazza svizzera nell ambito del private banking. Tali richieste, che riguardano 363 intermediari finanziari e 1218 clienti, provegono per il 13% dall autorità di vigilanza tedesca, seguita da Francia e USA (10%), Regno Unito (8%) e Italia (3%). Nel corso dello stesso anno FINMA ha a sua volta inoltrato 55 richieste, di cui il 16% alla BaFin tedesca, il 13% alla FMA del Liechtenstein, l 11% all AMF francese, il 9% alla CON- 4

5 SOB e alla Banca d Italia, il 7% alla FCA britannica e il 2% alla SEC statunitense. In linea generale, i dati forniti dal rapporto annuale della FINMA evidenziano il costante aumento del numero di richieste di assistenza amministrativa internazionale pervenute: da 94 nell anno 2007, a 281 nel 2010, a 380 nel Forniamo di seguito la lista di tutti i 47 Paesi che hanno firmato la dichiarazione d intenti dell OCSE: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, China, Chile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Corea, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malesia, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Arabia Saudita, Singapore, Repubblica Slovacca, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito, USA ed Unione Europea. FATCA (aggiornamento) Il FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) è entrato in vigore il 1 luglio I Gestori patrimoniali esterni saranno classificati in base alle normative FATCA applicabili nelle rispettive giurisdizioni (ad es. disposizioni di esecuzione definitive (Final Regulations), normative IGA modello 1 o 2) e dovranno osservare gli obblighi ivi previsti. In aggiunta alle disposizioni di esecuzione definitive del FA- TCA vigenti a livello internazionale, alcuni paesi (tra cui tutti quelli in cui BSI opera, ovvero Svizzera, Italia, Francia, Lussemburgo, Malta, Hong Kong, Singapore, Bahamas e Panama) hanno siglato con l IRS (Internal Revenue Service) specifici accordi intergovernativi applicabili a livello locale. L obiettivo del FATCA è che i soggetti finanziari non statunitensi (Foreign Financial Institutions, FFI) trasmettano informazioni sui loro clienti statunitensi e osservino le nuove misure sotto elencate: adempimenti di compliance più rigorosi, in particolare per quanto concerne le procedure di apertura di nuovi conti e il costante monitoraggio di tutte le relazioni con i clienti; nuovi e più estesi obblighi di notifica, fornendo all IRS informazioni dettagliate sui conti/depositi i cui beneficiari effettivi siano clienti statunitensi ed entità estere con attivi collegati a clienti statunitensi; titolari di conti recalcitranti (clienti statunitensi che si rifiutano di trasmettere all IRS le informazioni richieste ai sensi del FATCA). Il nuovo processo di apertura e monitoraggio dei conti In ottemperanza al FATCA, entro il 1 luglio 2014 gli istituti finanziari dovranno adottare procedure atte a documentare tutte le persone fisiche titolari di nuovi conti. Le entità del Gruppo BSI hanno l obbligo di classificare tutti i nuovi clienti (statunitensi o meno) in base alle procedure previste dal FATCA. I moduli di apertura conto sono pertanto stati modificati come segue: il nuovo modulo Dichiarazione in ottemperanza alle normative fiscali statunitensi per le persone fisiche è già stato predisposto ed è attualmente disponibile. Questo modello andrà a sostituire i due moduli esistenti: Dichiarazione di stato fiscale Non USA per le persone fisiche e Dichiarazione di US Person ; sarà invece pronto per la fine del 2014 il nuovo modulo Dichiarazione in ottemperanza alle normative fiscali statunitensi per le persone giuridiche conforme alle nuove linee guida del FATCA e ai chiarimenti che verranno forniti dall IRS. Per quanto concerne i Gestori patrimoniali esterni, BSI ha deciso di raccoglierne l autocertificazione tramite gli appositi moduli IRS. I GPE sono già stati informati e siamo fiduciosi di ricevere la documentazione necessaria entro fine agosto Ai sensi del FATCA, BSI deve assicurare l osservanza delle leggi e dei regolamenti fiscali e finanziari durante tutta la vita della relazione con il cliente (apertura, mantenimento e chiusura). In particolare, i Relationship Manager e i Gestori patrimoniali esterni dovranno monitorare, per tutta la durata della relazione bancaria, i cambiamenti nelle circostanze dei clienti che potrebbero comportare conseguenze per la classificazione dei conti esistenti (statunitensi o non statunitensi): ogniqualvolta che un conto presenta indizi che il rispettivo beneficiario economico sia una US Person sarà obbligatorio informare tempestivamente l unità di Compliance di BSI; ogniqualvolta che un conto diviene un conto statunitense sarà obbligatorio informare tempestivamente l unità di Compliance di BSI. Condizioni contrattuali BSI ha deciso di modificare le condizioni generali di tutti i booking center di BSI integrandole con nuove avvertenze legali e clausole vincolanti applicabili in caso di cambiamento delle circostanze del cliente. Regole più stringenti per l autodenuncia a partire dal 1 gennaio 2015: necessità d intervento In Germania, ai contribuenti titolari di conti bancari non regolarizzati restano solo pochi mesi per dichiarare la loro infrazione al fisco senza incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie. In occasione del loro incontro lo scorso 9 maggio 2014 a Stralsund, i ministri delle finanze dei Länder hanno deciso di mantenere il controverso principio d impunità per coloro che si denunciano spontaneamente. Tuttavia, le sovrattasse previste dal diritto fiscale per i debiti causati da conti illegali detenuti all estero subiranno un notevole aumento dal 1 gennaio

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7 Sintesi dei cambiamenti previsti dal 1 gennaio 2015 a) Il periodo di scadenza per la dichiarazione tardiva, attualmente fissato a cinque anni, sarà prolungato a dieci anni. In merito a questo punto era già stato trovato un accordo durante la conferenza del 27 marzo Resta tuttavia da decidere se l inizio di tale periodo e la sua durata devono essere stabiliti in base alle prescrizioni fiscali. A tale proposito c è da chiedersi se tali prescrizioni sono sufficientemente precise nell ambito di una disposizione penale. b) L estensione del periodo di dichiarazione tardiva implica inoltre l obbligo del pagamento immediato delle imposte evase per il periodo di dieci anni per beneficiare dell impunità. c) Il termine di prescrizione per le azioni penali in caso di evasione fiscale semplice sarà portato da cinque a dieci anni. Al momento il termine di prescrizione di dieci anni si applica soltanto ai casi di evasione fiscale particolarmente gravi. d) La sovrattassa sul debito fiscale dovuto, che finora ammontava al 5% a partire da euro, sarà aumentata e articolata come segue: 1. a partire da euro evasi al fisco, viene applicata una sovrattassa del 10%, 2. a partire da euro, il 15% e 3. a partire da un milione di euro, il 20%. e) Come ulteriore condizione per l impunità accordata in caso di autodenuncia sarà posta la corresponsione immediata di un tasso d interesse sugli importi evasi pari al 6% all anno. L estensione del periodo di dichiarazione tardiva dell imposta rilevante a livello penale non determina soltanto un aumento del carico fiscale bensì anche l obbligo di giustificare le entrate e le uscite sui conti/depositi per questi anni supplementari. Questi obblighi di documentazione ampliati possono inoltre attirare l attenzione dell amministrazione delle finanze su ricavi aggiuntivi o trasferimenti di patrimoni. Situazione attuale e presumibilmente fino al 31 dicembre 2014 Nell ambito della regolarizzazione di eventuali valori patrimoniali non dichiarati in Germania BSI ha redatto un promemoria in merito alla dichiarazione tardiva che all occorrenza mettiamo volentieri a disposizione dei nostri gestori patrimoniali esterni. In linea di principio si consiglia di rivolgersi a un esperto fiscale per la dichiarazione tardiva. Il diritto fiscale tedesco è molto complesso ed è indispensabile che la dichiarazione sia completa per poter beneficiare dell impunità. In genere occorre disporre dei documenti bancari degli ultimi dieci anni. Kurt Widmer BSI Wealth Planning Nuova Legge sugli Investimenti Collettivi di Capitale La nuova Legge sugli Investimenti Colletivi di Capitale (LI- COL) e successivi Ordinanze /Circolari hanno delineato in maniera ancora più precisa il concetto di Investitore Qualificato (QI) distinguendolo in 2 macro categorie: a) regulated QI b) unregulated QI. Nella prima categoria rientrano tutte quelle entità giuridiche sottoposte ad una autorizzazione e supervisione da parte della FINMA: Banche, Assicurazioni, Commercianti di valori immobiliari, Investimenti collettivi di capitale e Gerenti di investimenti collettivi di capitale (lista completa nel sito > Istituti autorizzati). Nella seconda categoria rientrano le persone giuridiche quali Casse Pensioni, Enti pubblici, Società con Tesoreria Professionale e tutti coloro (persone fisiche) che hanno deciso di fare il cosiddetto opt-in firmando una specifica Dichiarazione. È responsabilità del soggetto (es. Banca) che riceve la dichiarazione di opt-in sincerarsi che il cliente rientri effettivamente in tale categoria e sia legittimato ad essere qualificato come QI (a questo proposito vi sono elementi oggettivi e soggettivi che devono essere valutati). Anche i soggetti che firmino un Mandato di gestione i) scritto ii) con durata indeterminata iii) remunerato sono da considerarsi QI Ma all atto della firma del Mandato è obbligatorio informare il cliente i) della sua qualifica di investitore QI ii) dei rischi che tale qualifica comporta iii) della possibilità che il cliente ha di decidere di fare un opt-put e non essere considerato più investitore QI. Un altra novità della nuova regolamentazione è l introduzione e specificazione del concetto di Distribuzione. Non si verifica un attività di Distribuzione in caso di vendita a regulated QI oppure in caso di vendita a clienti che abbiano firmato un mandato con le sopraccitate caratteristiche. Esiste invece un attività di Distribuzione non solo nei confronti dei clienti Non-QI ma anche nei confronti di unregulated QI. In caso di Distribuzione è obbligatorio che il fondo offerto/distribuito abbia nominato sia un Rappresentante sia un Agente di Pagatore (Paying Agent) in Svizzera. Tale circostanza, già nota in caso di Distribuzione al pubblico autorizzata dalla FINMA, non è ancora adeguatamente conosciuta dagli Investimenti Collettivi di capitale estero che in passato agivano in Svizzera quasi liberamente in regime di private placement. Oggi gli stessi Investimenti Collettivi di capitale estero, qualora non volessero intraprendere la procedura di autorizzazione alla distribuzione (per investitori non-qi) presso la FINMA, sono confrontati con precisi obblighi legali ed obbligati ad intraprendere delle precise misure organizzative. 7

8 Vale infine la pena ricordare che l attività di distribuzione a favore di gestori patrimoniali indipendenti sono considerate come distribuzione a investitori qualificati solo laddove tali gestori si impegnino per iscritto a utilizzare le informazioni soltanto per i clienti classificabili come investitori qualificati ai sensi della LICOL. Il rispetto di tali disposizioni è sicuramente importante in caso di contestazione, anche in sede giudiziale, da parte degli investitori. Andrea Fincato BSI Product Compliance BSI Fund Management S.A., Management Company lussemburghese Nel contesto dei fondi d investimento, del risparmio gestito e delle relative opportunità per gli asset managers e i family office di riorganizzare e/o consolidare il loro business model, qualche mese fa avevamo pubblicato un articolo che illustrava le novità normative all orizzonte. Abbiamo ora il piacere di annunciare la nascita di BSI Fund Management S.A., management company lussemburghese, che permetterà a BSI Group di offrire maggiori servizi e prodotti alla propria clientela. BSI conferma di voler creare a Lussemburgo un centro di competenza per il business dei fondi d investimento che nasce dalla collaborazione di questa nuova società con BSI Europe S.A. in qualità di custodian bank. La nuova società si occuperà da subito di fondi d investimento UCITS compliant ed in una seconda fase potrà servire anche i fondi soggetti alla Direttiva AIFMD ed in particolare i SIF e gli UCI meglio conosciuti come fondi Parte II. BSI Fund Management S.A. ha scelto di specializzarsi sulle attività di risk management, compliance on investment restrictions e distribuzione delegando a BSI S.A., Patrimony 1873 S.A. e a investment managers terzi la gestione attiva dei portafogli. BSI Fund Management S.A si propone come one stop shop offrendo ad investitori e clienti un unico punto di contatto in grado di rispondere ai bisogni d investimento, strutturazione, adeguamento normativo e razionalizzazione. BSI Fund Management S.A. è in grado di proporre soluzioni chiavi in mano sia attraverso la creazione di SICAV dedicate che tramite l affitto di comparti in strutture esistenti. BSI Europe S.A. in qualità di custodian bank si occupa di safekeeping e monitoraggio degli assets dei fondi, pagamenti, supervisione dei flussi dei pagamenti e settlement delle transazioni, ottimizzazione impatto fiscale e monitoraggio delle diverse controparti del fondo. Grazie alle sinergie di queste due entità lussemburghesi, BSI è in grado di accompagnare i suoi clienti attraverso l intricato mondo delle nuove regolamentazioni offrendo soluzioni su misura per rispondere agli obblighi imposti tra gli altri da EMIR, MIFID II, UCITS V & VI e FATCA. La nostra ambizione? Offrire alla clientela la creatività italiana, l organizzazione svizzera e l expertise lussemburghese in materia di fondi d investimento. In attesa di analizzare e condividere i vostri progetti, vi salutiamo e vi diamo appuntamento ad una nuova edizione di questa Newsletter. Simona Bortolazzi Conducting Officer BSI Fund Management S.A. Tel Italia: aumento della tassazione su interessi, capital gains e dividendi a partire dal Con l esito delle recenti votazioni Europee si delinea la continuazione del Governo Renzi e la quasi certa conversione in legge il prossimo 24 giugno 2014 del decreto legge n. 66/2014 recante le misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale che prevede, a partire dal , l applicazione di nuove aliquote fiscali su dividendi, interessi e capital gains. Le aliquote attualmente in vigore del 20% saliranno dal al 26% (escluse le aliquote agevolate del 12.50% attualmente in essere per gli interessi e i capital gains su titoli di Stato ed equiparati, come ad esempio BEI, BIRS,, titoli di Stati esteri equiparati a condizione che siano white list). I dividendi versati da società italiane soggiaceranno alla nuova aliquota alla fonte del 26% come pure gli utili di capitale conseguiti su azioni (quest ultimi vanno messi in dichiarazione l anno successivo, non vi è imposizione alla fonte). Sempre soggetti ad imposizione alla fonte del 26% (rispetto all attuale aliquota del 20%) saranno gli utili conseguiti dalla vendita di ETF esteri quotati in Italia, mentre vi sarà imposizione alla fonte delle plusvalenze (quando non vi è interposto un sostituto d imposta italiano) per gli utili conseguiti dalla vendita di ETF esteri quotati in altre piazze finanziarie, che quindi andranno messe in dichiarazione l anno successivo. Per contro passerà dal 20% al 12.50% l aliquota alla fonte sugli interessi e sui capital gains dei titoli degli enti territoriali di Stati esteri a condizione che siano white list. L aspetto tecnico di questo passaggio d applicazione delle aliquote dal 20% al 26% al per chi ad esempio non è soggetto ad Euroritenuta e detiene investimenti finanziari presso istituti bancari in Svizzera, sarà il seguente: sugli interessi in maturazione sulle obbligazioni per il periodo antecedente il si ha diritto all applicazione dell aliquota attuale e visto che tutti gli interessi pagabili a partire dal saranno soggetti alla nuova aliquota, l aliquota precedente verrà compensata con un accredito del 6% prendendo in considerazione ad esempio gli interessi di un emit- 8

9 tente di uno straight bond corporate italiano. Le suddette misure vanno ad impattare anche i redditi su depositi su conti correnti la cui tassazione salirà al 26% (dall attuale 20%): gli istituti bancari Svizzeri che per contro applicano il 35% d imposta preventiva Svizzera sugli interessi (salvo franchigia di CHF 200. d interessi su conti con 1 sola chiusura annuale) non prelevano la tassa italiana ai clienti che dovranno tuttavia mettere in dichiarazione l anno successivo tutti gli interessi percepiti. Paolo Casanova BSI VD Tax Competence Center Download dei file Le attuali estrazioni di dati XML disponibili per il GPE si basano sull interfaccia INSA originariamente sviluppata per il vecchio sistema The BOSS. Dopo la migrazione ad AVA- LOQ nel 2011 avevamo modificato soltanto l interfaccia, senza sfruttare appieno l intero potenziale del nuovo sistema. Nel frattempo è emerso chiaramente che l attuale setup non è più sufficiente e dobbiamo quindi implementare una soluzione nuova, nonché più efficiente e sicura, per il download dei dati XML per il GPE, al fine di ridurre gli errori e la duplicazione dei dati. Attualmente circa 70 GPE nell intero Gruppo BSI utilizzano questo servizio con diversi sistemi interni di gestione patrimoniale come Allocare, Ask-It o Guardian. La nuova soluzione proposta (che sarà disponibile a partire da settembre 2014) è basata sull estrazione di nuovi file XML sfruttando le schermate standard AVALOQ, rese disponibili su un infrastruttura dedicata (istantanea giornaliera senza dati storici). Le estrazioni saranno effettuate su base giornaliera e rese disponibili per il GPE su un server sicuro e accessibile via browser web e SFTP. La lista dei clienti interessati viene gestita direttamente raggruppandoli in base all accesso all applicazione BSI Di@log. Ciascun GPE riceverà una serie di file XML contenenti ad esempio transazioni, posizioni, attività, prezzi, relativamente ai clienti (partner commerciali) di cui si occupa. I file XML saranno quindi compressi in un unico file zip per scaricarlo più facilmente. I file zip del giorno precedente saranno spostati nella cartella backup e conservati per un numero di giorni massimo (per default: 20). Poiché i nuovi file presentano informazioni aggiuntive (campi come prezzo di acquisto medio, tassi di cambio storici, TWRR della prestazione giornaliera ecc.), nonché una struttura diversa, sarà necessario modificare le interfacce esistenti. La soluzione attualmente in uso continuerà a essere attiva in parallelo alla nuova soluzione sino alla fine del 2015, quando sarà definitivamente dismessa. Per ulteriori informazioni contattare direttamente il nostro Responsabile IT, sig. G. Sciaresa, tel. +41 (0) BSI Informa Abbiamo il piacere di informarvi che, dal 1 maggio 2014, EOS Servizi Fiduciari SpA ha espanso la sua presenza in Italia e ha aperto a Genova la sua seconda unità operativa italiana dopo quella di Milano. Si tratta di una scelta importante infatti EOS beneficia già di un ottimo posizionamento sul capoluogo ligure ma, grazie a questa decisione strategica, potrà rafforzarsi ulteriormente operando in modo più efficace sull intero territorio regionale. La nuova unità locale, sita in Via XX Settembre 33/3, fornirà anche alla clientela genovese sia privata che istituzionale, tutti i servizi fiduciari finanziari, societari, di amministrazione di patrimoni e di trust. BSI in cifre Grazie al nostro know-how, alle nostre capacità e non da ultimo ai nostri valori tradizionali, siamo diventati quello che siamo oggi. Una banca privata solida e affidabile. Con un patrimonio gestito di 89,4 miliardi di CHF (dato aggiornato al 31 dicembre 2013) e quasi 2000 collaboratori in tutto il mondo, BSI è uno dei gruppi bancari specializzati in Private Wealth Management più importanti della Svizzera. Alla fine di dicembre 2013 il totale di bilancio del gruppo BSI era di 24,9 miliardi di CHF. Possiamo anche essere orgogliosi della nostra quota di liquidità. I crediti nei confronti di banche, i titoli del mercato monetario e il portafoglio commerciale costituiscono il 54 % della somma di bilancio. Nel corso degli ultimi tre anni la Banca ha aumentato la percentuale di liquidità dal 48 % al 54 %. Gestiamo scrupolosamente tutti i valori patrimoniali. BSI definisce linee guida chiare per l Asset Liability Management, che sono orientate alla limitazione dei rischi di credito. Una delle misure intraprese a questo proposito è il mantenimento di una percentuale elevata di valori patrimoniali dal rischio contenuto: negli ultimi cinque anni questa percentuale è passata dal 34 % al 55 % (31 dicembre 2013). La gestione dei valori patrimoniali (portafoglio investimenti e interbancario) viene costantemente monitorata. Viene altresì mantenuto sempre un opportuno livello di attività sicure e altamente liquide (titoli di Stato di prim ordine, depositi presso banche centrali e liquidità). Da questo punto di vista, BSI è una banca conservatrice. Questo orientamento risulta evidente dal fatto che al 31 dicembre 2013 gli investimenti finanziari e i titoli del mercato monetario costituivano circa il 6 % del totale di bilancio e che questi erano composti quasi esclusivamente da titoli di Stato di prim ordine (Germania, Francia, titoli sovranazionali). 9

10 Capitale proprio Total Capital Ratio A fine dicembre 2013, a comprova della sua stabilità, la quota di capitale complessiva (Total Capital Ratio) del Gruppo BSI era valutata al 18,2 %, nettamente al di sopra del valore target richiesto dalla FINMA, fissato al 12 %. Nell ultimo anno la banca ha potenziato la sua base patrimoniale del 3 %, passando da 1,743 miliardi di CHF a 1,793 miliardi di CHF a fine Nello stesso periodo, il surplus di capitale ammonta a 607 milioni di CHF, nonostante l aumento delle riserve di capitale del 50 % richiesto dalla FINMA. 10

11 BSI App Newsletter EAM N. 17 luglio 2014 iphone Android Subscribe financial newsletter Follow us on Youtube Facebook Il presente documento ha finalità puramente informative. In particolare esso non è, né può essere interpretato, come un offerta, un invito o una raccomandazione (né generica né personale) all acquisto o alla vendita di alcun tipo di strumento finanziario. Inoltre esso non deve sostituire il giudizio proprio di chi lo riceve. Il presente documento è stato elaborato da BSI SA con le informazioni disponibili alla data in cui lo stesso è stato redatto. Pertanto le informazioni, opinioni e stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione dello stesso e sono suscettibili di variazioni in qualunque momento senza che da cio derivi un obbligo di comunicazione e/o aggiornamento in capo a BSI SA. Le informazioni, opinioni e stime contenute nel presente documento si basano su dati e ricerche tratte da fonti pubbliche o pubblicamente accessibili che sono considerate affidabili. Tuttavia BSI non garantisce la loro correttezza, accuratezza e completezza e non assume alcun tipo di responsabilità derivante da danni diretti o indiretti che possano trarre origine dall utilizzo del materiale contenuto nel presente documento. Gli investimenti e le strategie trattate nel presente documento potrebbero non essere adatti ad ogni tipo e categoria di investitore. In generale, occorre considerare che tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il valore di ogni investimento puo aumentare o diminuire sensibilmente e l investitore potrebbe non essere in grado di recuperare l intero ammontare investito. Deve essere inoltre tenuto presente che le performance passate non costituiscono garanzia di risultati futuri. Laddove indicati, i prezzi riportati in questo documento hanno una finalità meramente informativa e non sono necessariamente corrispondenti alle contabilizzazioni o registrazioni interne di BSI. Non si danno garanzie in merito al fatto che una transazione potrebbe o avrebbe potuto essere effettuata a tali prezzi. Si evidenzia come assunzioni diverse, da parte di BSI o di altra fonte, possono portare a risultati sostanzialmente differenti. Infine, oscillazioni nel cambio delle valute possono impattare sui valori e prezzi eventualmente indicati in questo documento. In alcuni Paesi determinati prodotti e servizi sono soggetti a restrizioni legali; le informazioni relative a tali prodotti si intendono pertanto destinate unicamente ai Paesi nei quali tali restrizioni non sono operanti. Il presente documento potrà essere riprodotto o pubblicato in tutto o in parte solo citando il nome BSI. BSI Bank 2014/luglio BSI Business Communication Edizione in lingua italiana

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